sabato, Dicembre 6, 2025
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Enrica Amaturo a Napoli: una lectio magistralis sui nuovi metodi per interpretare la società nell’epoca della complessità

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Martedì 9 dicembre 2025, alle ore 10:30, presso il Complesso dei SS. Marcellino e Festo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si terrà la lectio magistralis della Prof.ssa Enrica Amaturo dal titolo “Metodi per interpretare la società: nuovi paradigmi sociologici nell’epoca della complessità”. L’incontro sarà introdotto dai saluti istituzionali del Magnifico Rettore Matteo Lorito.

In un tempo segnato da crisi sistemiche, accelerazioni tecnologiche e profonde trasformazioni nei rapporti sociali, la lectio si propone come un’occasione di riflessione di alto profilo scientifico e civile sul ruolo della sociologia nella comprensione del presente. Attraverso una retrospettiva sui suoi quarant’anni di attività scientifica, Enrica Amaturo offrirà una lettura dell’evoluzione del metodo della ricerca sociale, mostrando come strumenti concettuali e tecniche di analisi si siano progressivamente trasformati per affrontare la crescente complessità della realtà contemporanea.
Tra i temi al centro dell’intervento, i meccanismi delle disuguaglianze, l’impatto della digitalizzazione sui processi comunicativi, i modelli di governance e le nuove forme di datificazione, che stanno ridefinendo in profondità i rapporti tra cittadini, istituzioni e società. Un percorso che intreccia dimensione teorica e ricadute concrete, offrendo chiavi di lettura fondamentali per interpretare le trasformazioni in atto.

Già Presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia, prima e unica donna preside di una Facoltà dell’ateneo federiciano, direttrice di Dipartimento e figura di rilievo anche sul piano istituzionale, la Prof.ssa Amaturo è stata insignita nel 2020 dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il contributo alla task force della Presidenza del Consiglio per l’emergenza COVID-19.

Il dibattito sarà moderato da Enzo Mingione, emerito dell’Università di Milano Bicocca, e arricchito dagli interventi di Rita Bichi, Paola Borgna, Mauro Calise, Derrick de Kerckhove, Carlo Natale Lauro, Mariano Longo, Giuseppe Moro, Sonia Stefanizzi, e dalla presenza di rappresentanti del mondo istituzionale, culturale e civile, tra cui Luigi Amodio, Antonio Bassolino, Annamaria Carloni, Enzo Lipardi, Don Antonio Palmese, Alfonso Pecoraro Scanio, Guido Trombetti, Giuseppe Zollo.

L’iniziativa si propone come un momento pubblico di confronto sul valore della ricerca sociale come strumento critico per leggere il presente e immaginare nuovi scenari per la società del futuro, riaffermando il ruolo della sociologia come sapere capace di orientare una cittadinanza più consapevole e informata.

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“La chiave dei sentimenti”: il nuovo volume di Valentina de Giovanni, con ‘Lessico sentimentale’ di Maurizio De Giovanni

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Cosa significa oggi educare ai sentimenti? È da questa domanda che nasce La chiave dei sentimenti, il nuovo volume a cura di Valentina de Giovanni, con un importante contributo di Maurizio de Giovanni, pubblicato da Homo Scrivens nella collana Polimeri, prima collana italiana di scrittura collettiva.

Educare alle emozioni attraverso la parola, la narrazione e il dialogo grazie al contributo di ventitré scrittori contemporanei che hanno dato voce alla nostra epoca: amore, solitudine, sogno, giustizia, rispetto, bellezza, ribellione, benessere. Ogni racconto è una “chiave” per comprendere le emozioni umane, un invito a riflettere su come la letteratura possa ancora insegnare a riconoscere, vivere e condividere i sentimenti.

La chiave dei sentimenti è più di un libro: è un laboratorio collettivo in cui la scrittura diventa strumento educativo e sociale grazie all’impegno di ventitré autori: Vincenza Alfano, Sara Bilotti, Brunella Caputo, Raffaele Cars, Rosalia Catapano, Dino Falconio, Francesco Galardo, Armando Guarino, Giuseppina Guida, Antonia La Torre, Giancarlo Marino, Valeria Papini, Barbara Perna, Giancarlo Piacci, Silvana Rinaldi, Martin Rua, Maria Rosaria Selo, Roberto Todisco, Chiara Tortorelli, Serena Venditto, Licia Vetere, Letizia Vicidomini e Giancarlo Vitagliano.

L’introduzione di Valentina de Giovanni e la copertina d’autore di Francesca Strino aprono un percorso di riflessione che unisce generazioni e linguaggi, facendo dialogare autori, avvocati, studenti e lettori intorno a un obiettivo comune: ritrovare il valore educativo della parola.

Con la sensibilità narrativa di Maurizio de Giovanni e la coralità di ventitré autori, questo progetto trasforma la lettura in un’esperienza di ascolto, cura e consapevolezza.

Perché ogni sentimento è una chiave, e ogni parola una porta da aprire.

Il libro contiene inoltre un’intervista a Gian Ettore Gassani, presidente nazionale di AMI – Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, a cura di Ida Palisi, e tre saggi sull’arte di educare alle emozioni scritti da Anna Copertino, Fabrizio Manuel Sirignano e Stefania Tondo.

A conclusione del volume anche un dizionario emotivo curato dagli studenti dell’I.I.S. “Francesco Saverio Nitti” di Portici, grazie al sostegno della dirigente Immacolata Iadicicco.

 

Scheda libro

Titolo: La chiave dei sentimenti

A cura di: Valentina de Giovanni con un contributo di Maurizio de Giovanni

Collana: Polimeri – Homo Scrivens

Uscita: Novembre 2025

Pagine: 244 | Formato: 14×21 cm | Prezzo: €16

Distribuzione: Messaggerie Libri – Promozione Bibliomanie

Brusciano: Assalto alla Banca di Credito Popolare per asportare il bancomat

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BRUSCIANO BANCOMAT
BRUSCIANO BANCOMAT

BRUSCIANO – La scorsa notte ignoti hanno assaltato il bancomat dell’Istituto Credito Popolare con la tecnica della ‘marmotta’. Ovvero inserendo una carica esplosiva nello sportello che è stato fatto saltare in aria.

La deflagrazione ha causato ingenti danni alla struttura, realizzando anche l’intento dei banditi. Da quantificare la quantità di denaro rubato.

Sul posto, in via Camillo Cucca, sono intervenuti poco dopo il boato i Carabinieri della Stazione di Brusciano e quelli del nucleo investigativo della Compagnia di Castello di Cisterna.

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Salerno, arrestato Luca Fedele: è accusato di omicidio preterintenzionale dopo la morte di un 35enne in casa durante una lite

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Luca Fedele, proprietario dell’abitazione in cui ieri sera è avvenuta la tragedia a Salerno, è stato arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale.

L’uomo è ritenuto responsabile, secondo quanto riferito dagli investigatori, della morte di un 35enne avvenuta al termine di una violenta lite all’interno di un appartamento di via Gabriele D’Annunzio, nella zona orientale di Salerno. La ricostruzione resta comunque al vaglio dei carabinieri, che stanno indagando sulla dinamica e sulle cause dello scontro.

Quando i militari dell’Arma e i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, per la vittima — un italiano classe 1990 — non c’era già più nulla da fare. La prima ispezione cadaverica non ha evidenziato ferite da armi, da taglio o da fuoco, ma diverse lesioni compatibili con un’aggressione. L’uomo potrebbe essere morto in seguito ai colpi ricevuti o a una caduta durante la colluttazione; solo l’autopsia, già disposta dal magistrato di turno, potrà chiarire l’esatta causa del decesso.

I motivi della lite, che avrebbe coinvolto soltanto i due uomini, non sono ancora noti. In un primo momento era circolata la versione secondo cui la vittima sarebbe stata un ladro sorpreso dal proprietario di casa, ma i carabinieri hanno smentito questa ipotesi: i due si conoscevano e non risulta alcun tentativo di furto. Le indagini proseguono per definire con precisione la sequenza dei fatti che ha portato alla morte del 35enne e all’arresto di Fedele.

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Napoli: ruba e-bike a 16enne e lo minaccia con coltello, arrestato 42enne al Centro Direzionale

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Durante un pattugliamento nella zona del centro direzionale di Napoli, i carabinieri hanno notato un 16enne che chiedeva aiuto dopo essere stato derubato della sua e-bike.

Il ragazzo aveva sorpreso il ladro ma questo, a volto scoperto, lo aveva minacciato con un coltello per poi fuggire. I Carabinieri, dopo aver ascoltato il racconto della vittima, hanno raggiunto l’Isola G9 del centro direzionale per cercare l’uomo, avvistato dopo pochi minuti.

Il ladro, un 42enne di Napoli, è stato arrestato per rapina aggravata. È stato trasferito in carcere, mentre la bici elettrica è stata restituita al 16enne. Non è stata invece ritrovato il coltello con cui il ragazzo sarebbe stato minacciato.

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Uomo trovato morto in casa a Salerno: indagato l’amico per omicidio preterintenzionale

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Restano ancora da chiarire i contorni della vicenda che ieri sera, 5 dicembre, ha portato alla morte di un uomo in un’abitazione di via D’Annunzio, a Salerno. I carabinieri, intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118, hanno trovato la vittima – un italiano di poco più di 30 anni – già priva di vita. Ogni tentativo di soccorso è risultato inutile.

La prima ispezione cadaverica non ha evidenziato ferite da armi da taglio o da fuoco, né colpi riconducibili a oggetti contundenti. Sono però emerse varie lesioni compatibili con un’aggressione. L’ipotesi più accreditata è che l’uomo sia deceduto in seguito alle percosse, ma solo l’autopsia, già disposta dal magistrato di turno, potrà confermare la dinamica.

Secondo una prima ricostruzione, nell’appartamento si sarebbe consumato un violento litigio tra la vittima e un altro uomo, anche lui italiano e residente nella zona. Quest’ultimo è ora indagato con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Le motivazioni dello scontro restano al vaglio degli investigatori, che al momento escludono il movente del tentato furto: una versione circolata nelle scorse ore, ma smentita dai carabinieri, che hanno appurato come i due si conoscessero e non vi fosse stata alcuna effrazione.

Le indagini proseguono per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e fare piena luce su quanto accaduto.

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Napoli, Maxi-blitz della Polizia Locale al Vomero: controlli serrati su dehors e occupazioni di suolo pubblico

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Maxi-blitz della Polizia Locale di Napoli al Vomero nelle aree della movida e dello shopping. Nel mirino dei caschi bianchi le occupazioni di suolo pubblico e i dehors di bar, pizzerie e ristoranti lungo le principali strade del quartiere collinare: via Luca Giordano, via Scarlatti, via Cilea e piazza Vanvitelli.

L’intervento, coordinato dal Comandante Generale Ciro Esposito, ha visto l’arrivo di numerose pattuglie, sorprendendo residenti e passanti per l’imponente dispiegamento di forze.

I controlli arrivano nel pieno del lungo ponte dell’Immacolata, periodo in cui a Napoli sono attesi circa 400mila visitatori. Per far fronte al grande afflusso, il Comune – in accordo con Anm – ha prolungato gli orari della metro Linea 1 e delle funicolari fino alle 2 di notte, misura valida fino a lunedì 8 dicembre. Anche il Vomero, questa sera particolarmente affollato, è stato interessato dalle verifiche.

Gli agenti della polizia amministrativa hanno controllato a tappeto gazebo e strutture esterne dei locali, verificando la regolarità delle concessioni di suolo pubblico. Il tema era stato più volte discusso in Municipalità, soprattutto su via Luca Giordano, una delle vie più frequentate dai cittadini per lo shopping natalizio ormai alle porte. In molti chiedevano da tempo controlli mirati, ma pochi si aspettavano un intervento così ampio a ridosso delle festività.

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Nuove scoperte a Pompei: Anfore con fave e cesti frutta nel complesso di Civita Giuliana

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POMPEI CIVITA GIULIANA
POMPEI CIVITA GIULIANA

Nuova scoperta nella ‘villa degli schiavi’ a Pompei’, il complesso di Civita Giuliana dove i lavoratori schiavizzati che i romani chiamavano “strumenti parlanti” vivevano: negli ultimi scavi sono stati trovati, in un ambiente al primo piano, anfore con delle fave e un grande cesto con all’interno della frutta.

Cibo che rappresentava un bene prezioso per uomini, donne e bambini che vivevano in celle di 16 metri quadri in cui c’erano fino a tre letti. Ma il ritrovamento, spiega il ministero della Cultura, testimonia anche come in alcuni casi gli schiavi mangiavano meglio dei loro prossimi ‘liberi’: visto che erano considerati “strumenti di produzione”, i padroni evidentemente facevano in modo di integrare la loro dieta con alimenti ricchi di vitamine, come la frutta, o proteine, come le fave, per non far abbassare il loro valore, che poteva arrivare a diverse migliaia di sestersi.

Gli scavi sono stati realizzati con un contributo di 140mila euro nell’ambito della ‘Campagna nazionale di scavi a Pompei e in altri parchi nazionali’ finanziata con la legge di bilancio del 2024.

Sono casi come questo in cui l’assurdità del sistema schiavistico antico diventa palese – commenta il Direttore di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, co-autore dello studio sul quartiere servile di Civita Giuliana – Esseri umani vengono trattati come attrezzi, come macchine, ma l’umanità non si può cancellare così facilmente. E così, il confine tra schiavo e libero rischiava continuamente di svanire: respiriamo la stessa aria, mangiamo le stesse cose, a volte gli schiavi mangiano persino meglio dei cosiddetti liberi“.

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Cardinale Don Mimmo Battaglia: “Napoli, come la sua chiesa, si regge sulle donne”

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Cardinale Mimmo Battaglia Napoli
Cardinale Mimmo Battaglia Napoli

La Sala Maria Cristina del Complesso di Santa Chiara ha ospitato la prima giornata del convegno internazionale, interreligioso e interconfessionale “La Bibbia e le Donne”.

L’apertura è stata affidata all’Arcivescovo di Napoli, S. E. Cardinale Don Mimmo Battaglia, affiancato dal vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Napoli mons. Francesco Beneduce, dall’assessora al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli Teresa Armato e dalla storica e teologa Adriana Valerio.

«È per me motivo di gioia sincera e di gratitudine profonda aprire questo convegno internazionale che pone al centro due realtà, che non solo parlano alla nostra intelligenza, ma toccano la radice stessa della nostra umanità. “La Bibbia e le Donne” è un titolo che, già di per sé, contiene un cammino: la scrittura come memoria viva del dialogo tra Dio e l’uomo e le donne.

Come memoria concreta di quel dialogo, che ogni giorno si rinnova nella storia attraverso la cura, la generazione, la parola, la presenza. Napoli, come la sua chiesa, si regge sulle donne. Sulle madri che tengono insieme le famiglie. Sulle nonne che custodiscono la fede e le tradizioni. Sulle donne dei quartieri popolari che sono vere sentinelle di pace, educatrici silenziose, ponti tra generazioni. Sulle donne impegnate nella cultura, nella scuola, nella sanità, nell’impegno sociale, che sono colonna portante della nostra vita civile. Sulle consacrate, sulle operatrici pastorali, sulle catechiste, sulle docenti di teologia, sulle presenze discrete e fedeli che fanno respirare la nostra chiesa. La Chiesa di Napoli, lo dico con profonda convinzione e riconoscenza, non potrebbe camminare senza la forza, la saggezza e la resilienza delle donne. Esse custodiscono la speranza nei vicoli e nei quartieri, nelle parrocchie e nelle opere sociali, nei luoghi del dolore e in quelli della rinascita. E sono proprio loro, spesso nel silenzio, a tenere vivo il vangelo nelle case, nelle strade e negli spazi di fragilità che solo l’amore sa attraversare. Quando La Bibbia incontra lo sguardo delle donne, delle sue protagoniste, delle sue lettrici, delle sue interpreti, qualcosa si apre. Si aprono narrazioni, si aprono strade, si aprono orizzonti e si apre anche la possibilità di un nuovo modo di stare nella chiesa e nella società.

Viviamo in un tempo che chiede coraggio e lucidità. Un tempo in cui le relazioni sembrano talvolta logorarsi nella fretta, nella superficialità o, tante volte, nella contrapposizione. Un tempo in cui la dignità delle donne è spesso ferita da culture che hanno ancora bisogno di educarsi al rispetto e alla giustizia. In questo contesto, ritrovarsi a riflettere insieme sul contributo femminile all’interpretazione biblica è un gesto necessario. Quasi un atto di custodia della nostra umanità più profonda. La Bibbia non è un testo appartenente ad un’altra epoca. È una grammatica per abitare il presente». Così Don Mimmo Battaglia.

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AOU Vanvitelli: riuscito un intervento robotico multidisciplinare su una paziente di 75 anni con rara complicanza toraco-addominale

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AOU Vanvitelli
AOU Vanvitelli

NAPOLI – Presso il Dipartimento Chirurgico ad Alta Specialità dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli è stato portato a termine con successo un intervento straordinario che ha coinvolto due équipe specialistiche, dirette dal Prof. Ludovico Docimo e dal Prof. Alfonso Fiorelli.

La paziente, 75 anni, era affetta da una neoplasia polmonare resa non immediatamente operabile a causa della migrazione completa del colon nel torace, conseguenza di una grave lacerazione del diaframma. Una condizione rara e complessa che richiedeva una pianificazione multidisciplinare e l’uso di tecnologie avanzate.

Con il sistema robotico Da Vinci, il Prof. Docimo ha proceduto alla delicata liberazione e al riposizionamento del colon in addome, ricostruendo poi il diaframma. Successivamente, il Prof. Fiorelli ha rimosso il tumore mediante lobectomia inferiore destra con linfoadenectomia, anch’essa eseguita con tecnica mininvasiva robotica.

La paziente, inizialmente monitorata nella Terapia Intensiva del nuovo padiglione chirurgico, sta completando il percorso post-operatorio con un decorso favorevole e si avvia alla dimissione, grazie alla gestione polispecialistica coordinata dal Prof. Docimo e alle tecnologie d’avanguardia disponibili nel Dipartimento.

Il Direttore Generale della AOU Vanvitelli, Dott. Mario Iervolino, nel complimentarsi con l’equipe per la riuscita dell’operazione, afferma: “L’intervento rappresenta un importante risultato che conferma l’eccellenza nel campo della chirurgia robotica integrata e nella gestione dei casi clinici ad alta complessità”.

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