giovedì, Maggio 1, 2025
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Pista da go kart in area protetta dei Campi Flegrei, 64enne puteolano denunciato

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I carabinieri di Napoli della stazione di Licola insieme a quelli del nucleo forestale di Pozzuoli, hanno denunciato un 64enne puteolano già noto alle forze dell’ordine. Secondo quanto accertato dai militari, l’uomo avrebbe realizzato senza autorizzazione una pista di go kart con relativo parcheggio, in un sito d’interesse comunitario (SIC).

L’impianto ricadrebbe nel parco regionale dei Campi Flegrei, inserito nell’elenco di zone tutelate dal protocollo europeo ‘Rete Natura 2000’. La pista è stata sequestrata, il 64enne dovrà rispondere di diversi reati ambientali.

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Campi Flegrei, stop a mutui e tasse almeno fino al 31 agosto per chi ha immobili dichiarati inagibili

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Stop al pagamento di mutui, finanziamenti e contribuiti previdenziali per le famiglie e le imprese con immobili resi inagibili dopo le due forti scosse di terremoto che hanno colpito l’area dei Campi Flegrei. Lo prevede il decreto legge approvato oggi dal dal consiglio dei ministri.

“Ci siamo dedicati particolarmente a porre attenzione alle famiglie e alle imprese con gli immobili dichiarati inutilizzabili, e perciò destinatarie di ordinanze di evacuazione per i danni danni subiti con le due forti scosse di terremoto. I benefici riguardano mutui, finanziamenti, contributi previdenziali: è prevista la sospensione dei pagamenti dal 13 marzo al 31 agosto 2025. Limite questo – ha concluso Musumeci – che può essere rivisto in sede di conversione del decreto in Parlamento”.

CAMPI FLEGREI. MUSUMECI: PREVISTO INCREMENTO 200 MLN PER ACCORDO COESIONE

“Abbiamo previsto di incrementare per 200 milioni di euro le risorse disponibili per la sottoscrizione dell’accordo di coesione nei CAMPI FLEGREI”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, nel corso della conferenza stampa convocata al termine del Consiglio dei ministri.

“Ricordo – ha aggiunto – che c’è già una prima risorsa per mettere in sicurezza gli edifici che sono stati resi inutilizzabili, inabitabili, inagibili, con la scossa del 20 maggio 2024 e prevediamo le ulteriori risorse per questo anno e per il 2026 dei contributi per l’autonoma sistemazione di quelle famiglie che sono state momentaneamente costrette a lasciare i propri immobili”.

“Riteniamo – ha concluso Musumeci – che sia stato fatto tutto quello che poteva essere fatto in questa sede”.

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Napoli, laboratori e incontri contro l’abbandono scolastico: nasce E.N.E.R.G.Y per famiglie e bambini fino a sei anni

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ENERGY Napoli
ENERGY Napoli

Nuove opportunità educative per giovanissimi e famiglie di Napoli. Prende il via E.N.E.R.G.Y – Enhancing Nurturing and Education Rights GloballY, progetto di respiro nazionale che intende rafforzare i diritti all’educazione.

È realizzato dall’istituto comprensivo 83° “Porchiano Bordiga”, Remida Napoli e Aporema onlus in sinergia con la Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi ETS grazie al finanziamento di The Human Safety Net, la Fondazione del Gruppo Generali. La sfida, che da maggio riguarderà anche Palermo, si pone l’obiettivo di prevenire l’abbandono scolastico mettendo in campo esperienze di educazione di qualità iniziando dalla prima infanzia.

E.N.E.R.G.Y, che sarà attivo fino a dicembre 2026, si rivolge a giovanissimi da zero a sei anni e alle loro famiglie che saranno coinvolti in laboratori e percorsi partecipativi volti al rafforzamento delle competenze, delle relazioni e della genitorialità con la possibilità di vivere esperienze educative e creative. Il progetto, che si concentra su specifici territori della zona orientale di Napoli, intende creare spazi e tempi per rafforzare la coesione sociale e il benessere della comunità anche grazie ad attività di insegnanti, educatori, esperti di linguaggi espressivi e ricercatori per focalizzare l’attenzione su metodologie di un apprendimento che sia continuo e trasversale. 

E.N.E.R.G.Y coinvolge a Napoli l’istituto comprensivo 83 “Porchiano Bordiga” di Ponticelli, Remida Napoli e Aporema sotto il coordinamento di Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi. Prendono il via numerosi incontri gratuiti dedicati a bambini e genitori su tematiche che spaziano dal mondo digitale a quello della natura, dalla grafica alle abilità psicomotorie e narrative e tante altre ancora. Inoltre, momenti rivolti soltanto ai genitori con laboratori su espressività, pensiero creativo, pensiero critico e uso dei media e dei social media.

Per conoscere le attività e altre informazioni sul progetto è possibile chiamare o mandare whatsapp al 379 18 30 891 oppure visitare i social delle realtà promotrici.

“Lo sforzo progettuale che la scuola si impegna a compiere va in due direzioni: la sostenibilità e l’efficacia, obiettivi ambiziosi che possono essere raggiunti stabilendo un forte legame con il territorio e con le famiglie in particolare. Il progetto Energy si muove in questa direzione, cercando di attivare le energie genitoriali verso una maggiore consapevolezza e potenziando i servizi territoriali per la cura della salute e del benessere della persona”, così Colomba Punzo, dirigente scolastico ic 83 Porchiano Bordiga.

“Apprendere in modo creativo fin dalla prima infanzia, concedersi tempo e spazio genitori e figli, sentendosi al centro di una comunità accogliente, è la chiave, come hanno dimostrato eminenti studiosi, tra i quali il Nobel James Heckman, per poter guardare con fiducia al futuro e porre le basi contro l’insuccesso scolastico. A questo pensiamo con il progetto ENERGY, insieme ai soggetti del territorio e a un partner come Fondazione Generali/TSHN, articolato in un percorso robusto per essere vicino a infanzia, famiglie e operatori scolastici e sociali”, così Cristian Fabbi, Direttore Generale di Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi.

“Il progetto che prende il via a Napoli e Palermo con Fondazione Reggio Children consente di realizzare in pieno la mission di The Human Safety Net: far sì che il maggior numero di persone possibile possa sviluppare il proprio potenziale, in particolare chi vive in condizioni di vulnerabilità. Fondazione Reggio Children si unisce ai partner di un grande movimento creato da Generali che dal 2018 ha accompagnato più di 52.000 famiglie in tutto il Paese. Un percorso di crescita più solido per i più piccoli significa condizioni di vita migliori, nel presente e nel futuro, per un domani più sereno e ottimista per tutti”, dice Riccardo Acquaviva, Responsabile Comunicazione Generali Country Italia.

Queste attività sono molto importanti per le famiglie e per i territori ed è positiva la presenza qui di Fondazione Reggio Children. Possiamo costruire un percorso sinergico utile e funzionale alla crescita delle bambine e dei bambini, con le nostre scuole dell’infanzia e i nostri nidi, per prenderci cura delle famiglie e dei bambini attraverso diverse modalità, mettersi in rete con le scuole, con tutti gli attori, tutte le risorse, come le due associazioni attive qui, grazie anche a chi sostiene una dimensione progettuale strategica per i territori”, così Maura Striano, Assessora all’istruzione e alle famiglie del Comune di Napoli. 

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Piccoli esploratori scoprono… alla conquista di Castel Sant’Elmo: torna l’avventura culturale di NarteA dedicata ai bambini

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NARTEA PICCOLI ESPLORATORI CRESCONO
NARTEA PICCOLI ESPLORATORI CRESCONO

Domenica 4 maggio, alle ore 11.00, torna il progetto Piccoli esploratori scoprono…, alla sua seconda edizione, ideato da NarteA e dedicato ai bambini dai 7 ai 12 anni.

Quest’anno sono in programma quattro nuove tappe e il primo appuntamento è Castel Sant’Elmo – Napoli e il 1799. L’iniziativa che unisce cultura, gioco e avventura, propone un originale format di visita guidata, dove i giovani partecipanti, accompagnati dalla guida Marina Minniti, si trasformeranno in veri e propri esploratori, aiutati da un libretto illustrato con attività ludico-educative la cui grafica è a cura di Luca Poce. L’evento si svolgerà all’interno della maestosa fortezza di Castel Sant’Elmo, con un’attività immersiva che intreccia la storia del sito con quella della città all’epoca del 1799. Il biglietto ha il costo di 15 € per ciascun bambino e consente anche l’accesso gratuito a un accompagnatore. La partecipazione è possibile solo acquistando il ticket su https://bit.ly/pes_elmo  Per ulteriori informazioni: 339.7020849 – 333.3152415.

Castel Sant’Elmo, originariamente noto come Belforte, nasce intorno al 1275 come residenza fortificata angioina. Fu Roberto d’Angiò, nel 1329, a promuoverne l’ampliamento, affidando i lavori a Tino di Camaino, già attivo nella costruzione della vicina Certosa di San Martino. L’aspetto che oggi lo contraddistingue, con la pianta stellare a sei punte, risale invece alla ricostruzione cinquecentesca voluta dal viceré spagnolo Don Pedro de Toledo tra il 1537 e il 1547. Nel corso dei secoli, il castello ha avuto una funzione strategica e repressiva: è stato spesso adibito a carcere, ospitando figure come Tommaso Campanella e i patrioti del 1799. Attualmente ospita la Direzione regionale Musei Campania e il Museo Novecento a Napoli, inaugurato nel 2010 e che raccoglie opere d’arte realizzate a partire dal 1910 da artisti napoletani o attivi in città. Negli ultimi trent’anni, Castel Sant’Elmo, che gode di una vista panoramica sul golfo, dal Vesuvio ai Campi Flegrei, è stato anche un importante centro culturale per mostre d’arte, rassegne cinematografiche, musicali e teatrali. 

La visita guidata di NarteA sarà strutturata come una caccia al tesoro tra gli spalti e i camminamenti del castello, durante la quale i bambini andranno alla ricerca di oggetti-simbolo legati ai protagonisti dell’anno della rivoluzione napoletana, come Eleonora Pimentel Fonseca, Domenico Cirillo, Luisa Sanfelice e Gennaro Serra di Cassano. Il percorso, scandito da attività ludico-educative, si concluderà con la compilazione di un libretto illustrato, nel quale i piccoli esploratori potranno annotare scoperte, disegni e impressioni. Il castello, con la sua storia plurisecolare e la sua posizione panoramica unica, diventa così teatro di una narrazione partecipata, dove i bambini imparano divertendosi e sviluppano un legame diretto con il patrimonio culturale. Castel Sant’Elmo – Napoli e il 1799 è un invito a guardare Napoli con occhi nuovi, guidati dalla curiosità e dallo stupore tipici dell’infanzia.

Piccoli esploratori scoprono… è un format che nasce con l’obiettivo di avvicinare i più giovani alla conoscenza dei grandi luoghi della cultura attraverso esperienze interattive. Non si tratta di semplici visite, ma di vere spedizioni conoscitive, dove immaginazione e scoperta si intrecciano. Dopo Castel Sant’Elmo, il progetto proseguirà con tre nuove tappe: Villa San Marco – L’archeologia racconta, Villa Bruno – All’ombra del vulcano e In viaggio per il mondo – Tesori in Villa Floridiana

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Al Ridotto del Mercadante in scena “C’era una volta manuale di sopravvivenza per immagini”

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C’era una volta manuale di sopravvivenza per immagini
C’era una volta manuale di sopravvivenza per immagini

C’era una volta. Manuale di sopravvivenza per immagini è il progetto scelto nell’ambito della collaborazione tra i premi Leo de Berardinis, promosso dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e Nuove Sensibilità 2.0, promosso dal Teatro Pubblico Campano

Lo spettacolo C’era una volta. Manuale di sopravvivenza per immagini sarà in scena al Ridotto del Mercadante dal 6 all’11 maggio e chiuderà la stagione della sala al primo piano del Teatro Mercadante. Si tratta del progetto scelto, nell’ambito della collaborazione tra i Premi Leo de Berardinis, promosso dal Teatro di Napoli e Nuove Sensibilità 2.0 indetto dal Teatro Pubblico Campano. Il testo e la  regia sono di Noemi Francesca che sarà in scena con Michelangelo Dalisi, dramaturg Riccardo Festa, le scene sono di Cristiano Carotti, luci Carmine Pierri, produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale. 

Noemi Francesca nelle sue note racconta che: C’era una volta. Manuale di sopravvivenza per immagini è il tentativo di evocare lo spegnersi di uno sguardo sul mondo, è la soggettiva di un uomo nella fase terminale della sua vita, alle prese con la veglia di parenti e amici, con gli ultimi sorrisi, gli ultimi saluti, gli ultimi sguardi, appunto. L’incombenza della fine sradica in questa vicenda la linearità del tempo, percepito qui come una parentesi nel tempo ordinario, come un in più di tempo, un in più di vita, dove il passato riemerge nella radicalità di un’eco ancora presente, in una forma mitica, in un’indeterminatezza che suggerisce la lontananza dal mondo concreto della realtà di tutti i giorni. Lo spettacolo si dispiega “come fosse” un film che al suo interno recupera il linguaggio privato del filmato di famiglia e lo fa reagire con la funzione pedagogica e identitaria del mito, di quel particolare mito che non vuole insegnare nulla ma dai cui sempre si impara qualcosa: la fiaba. “C’era una volta, in un certo paese, mille anni fa o forse più, al tempo in cui gli animali parlavano ancora”.

All’inizio della vita, nella prima infanzia, le fiabe, tutte le fiabe, arrivano in soccorso per aiutare a restituire senso al vissuto di incertezza dilaniante che può colpire un bambino alle prese con le prime tortuose esperienze del suo cammino. E se fosse così all’inizio come alla fine della vita? Se in prossimità della morte si potesse riscrivere il senso della vita alla luce di un’avventura?

Ed è così che nella rappresentazione di questo fine vita, parenti e amici evocano la presenza di personaggi fiabeschi, assumono agli occhi del morente quel particolare aspetto come sintesi ultima di una vita vissuta insieme, di un’avventura condivisa, facendo riemergere la memoria di un passato che, fondendosi a un presente incerto, crea l’immagine di un istante eterno e circolare, dell’unione impossibile dell’essere ancora col non essere più.

C’ERA UNA VOLTA

manuale di sopravvivenza per immagini 

6 – 11 maggio 2025 Ridotto del Mercadante 

testo e regia Noemi Francesca

dramaturg e aiuro regia Riccardo Festa
con Michelangelo DalisiNoemi Francesca
scene Cristiano Carotti

luci Carmine Pierri 

grazie a Davide Francesca per il filmati d’archivio 

a Michela De Rossi, Riccardo Festa, Dario Guidi, Alessandra Masi, Marco Palange, Noemi Pallino, Paola Pessot, Mario Russo, Pierpaolo Sepe per le voci registrate e a Marco Di Giovanni per l’assistenza alle scene
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

date e orari

06/05/2025 ore 19:00, 07/05/2025 ore 21:00, 08/05/2025 ore 21:00, 09/05/2025 ore 18:00, 10/05/2025 ore 17:00, 11/05/2024 ore 21:00.

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‘Stelle al Merito’ a 66 nuovi “Maestri del Lavoro, cerimonia al Museo di Pietrarsa

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Stelle al Merito
Stelle al Merito

Saranno consegnate giovedì 1 maggio, alle ore 11:00, presso il Padiglione delle Locomotive del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Portici, le “Stelle al Merito del Lavoro” conferite dal Presidente della Repubblica a 66 nuovi “Maestri del Lavoro” campani.

Alla cerimonia parteciperà il prefetto di Napoli, Michele di Bari, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Il riconoscimento è attribuito alle lavoratrici e ai lavoratori che si sono particolarmente distinti nello svolgimento della propria attività nei vari settori produttivi.

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Il Comune di Napoli presenta il progetto di riqualificazione dello stadio “Maradona”

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STADIO MARADONA RIQUALIFICAZIONE PROGETTO
STADIO MARADONA RIQUALIFICAZIONE PROGETTO

Questa mattina l’assessore Edoardo Cosenza ha presentato il master plan per la riqualificazione dello stadio “Maradona”.

Come promesso l’articolato studio è stato completato entro il 30 aprile ed inviato al Sindaco. Adesso il materiale per discutere con il grande Presidente c’è. Loro e solo loro sono gli interlocutori… Questo il testo del post dell’Assessore Cosenza. 

Al momento però in via del tutto informale, non filtrerebbe ottimismo soprattutto dal lato della SSC Napoli. Ci sarebbero diversi dubbi sia sull’abbassamento del campo da gioco, che prevederebbe di abbattere tutti gli spazzi da poco ristrutturati. E poi anche sul fronte dei parcheggi, le soluzioni prospettate dal Comune non sarebbero soddisfacenti.

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Napoli: comune approva rendiconto finanziario, recuperati 631 milioni in 3 anni

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È stato approvato in Giunta, su proposta dell’Assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, il rendiconto finanziario 2024 del Comune di NAPOLI.

Lo rende noto il Comune, informando che per l’anno 2024 complessivamente l’esposizione finanziaria del Comune si attesta a 3,86 mld (composto da: euro 1.580.785.030,16 di disavanzo + euro 2.281.703.200,80 euro di debito finanziario).

Alla fine del 2021 era di 4,9 Mld, nel 2022 era di 4,5 MLd e alla fine del 2023 era di 4,2 MLd. Continua quindi il trend in diminuzione, fa notare il Comune, un miglioramento dovuto principalmente al positivo risultato ottenuto quest’anno nel disavanzo (recupero di 263.991.407,38).

In tre anni sono stati recuperati complessivamente circa 631 milioni di euro, ovvero il 29% del disavanzo al 31 dicembre 2021, che era di 2 miliardi e 212 milioni di euro. Di seguiti i punti più rilevanti del rendiconto 2024: l’addizionale comunale sui diritti di imbarco, prevista per 12 milioni, è stata realizzata per euro 12.611.460,00.

Contro l’istituzione di tale addizionale era stato presentato ricorso dalle compagnie low cost ma il Consiglio di Stato, con sentenza n. 802 pubblicata il 3 febbraio 2025, ha definitivamente respinto l’appello dei ricorrenti.

La chiusura della vicenda giudiziaria ha consentito di liberare risorse, che erano state accantonate in caso di soccombenza del giudizio, per 22 milioni.

L’addizionale Irpef, rispetto al 2023, aumenta di 21 milioni. L’altro obiettivo del 2024 era il conferimento di immobili al Fondo NAPOLI gestito da Invimit, operazione anch’essa rientrante nelle misure del ”Patto per NAPOLI”.

L’operazione di conferimento degli immobili al Comparto NAPOLI ha generato entrate per 44.420.000,00 euro ed impegni di spesa per 28.850.000 euro riguardanti l’acquisizione delle quote del fondo immobiliare.

Le entrate da alienazione che erano previste per circa 9 milioni, si sono attestate su euro 7,4 milioni con una percentuale di realizzazione di quasi l’80%. Nell’anno 2024 si sono registrati i primi consistenti incassi grazie alle attività di NAPOLI Obiettivo Valore, pienamente legittimate a seguito di sentenza della Suprema Corte di Cassazione, pubblicata nel mese di marzo del 2025.

Sono stati recuperati, nel corso del 2024, circa 100 milioni, di cui oltre la metà effettivamente riscossi e la restante parte rateizzati. In particolare, nel 2024 è stato rispettato l’indicatore dei tempi di pagamento di 30 giorni stabilito dal decreto legislativo 231/2002 e si è, quindi, potuto liberare il fondo garanzia debiti commerciali che l’Ente ogni anno era tenuto ad accantonare.

Questo ha consentito di liberare risorse per 48 milioni di euro. Nel 2024 sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio per circa 17 milioni: rispetto al 2023, in cui erano stati riconosciuti debiti fuori bilancio per circa 31 milioni si realizza una riduzione di quasi il 50%.

”Un bilancio 2024 che chiude con un attivo di circa 70 milioni – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta – è il segno concreto che stiamo andando nella giusta direzione. È il risultato di un lungo lavoro che ha impegnato tutta l’Amministrazione e che ci consente di guardare alle prossime scadenze con minore preoccupazione.

La riduzione dei tempi di pagamento a 30 giorni consente di azzerare il Fondo di garanzia dei debiti commerciali. Il miglioramento della riscossione riduce il peso del Fondo crediti di dubbia esigibilità. Sono due aspetti che hanno dato i primi frutti tangibili che si tradurranno in ulteriori miglioramenti dei servizi e della città”.

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De Luca: “per le famiglie dei Campi Flegrei aiuto concreto del Governo”

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Campi Flegrei Mutui sospesi
Campi Flegrei Mutui sospesi

Avevo chiesto al governo la sospensione per almeno due anni delle rate dei mutui per la popolazione dei Campi Flegrei. Credo che il governo abbia deciso di adottare questa misura e la prendo come una notizia importante e un aiuto concreto alle famiglie“.

Così il presidente della Regione Campania. Vincenzo De Luca, in riferimento al provvedimento di cui si è discusso nel Consiglio dei ministri che si concluso pochi minuti fa.

Abbiamo famiglie che sono già sotto stress – ricorda il ‘governatore’ – abbiamo già qualche preoccupazione e qualche colpo dal punto di vista dell’economia in questa zona, quindi mi pareva giusto chiedere la sospensione di almeno di due anni delle rate dei mutui”.

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Omicidio Francesco Pio Maimone, il fratello dell’omicida nelle conversazioni registrate: “Sono cose che capitano a Napoli”

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“Sono cose che capitano… a Napoli sono morti i bambini che non c’entravano”. Banalizza la morte, in particolare quella di Francesco Pio Maimone, vittima innocente, la famiglia Valda, coinvolta nell’indagine su quell’ assurdo omicidio avvenuto a Napoli il 20 marzo 2023.

La circostanza emerge dalle conversazioni registrate dalla Polizia di Stato il giorno dopo la tragedia per la quale lo scorso 30 gennaio è stato condannato all’ergastolo Francesco Pio Valda insieme, a vario titolo, ad alcuni suoi amici e parenti.

Della sentenza sono ora uscite le motivazioni. Francesco Pio Maimone era con i suoi amici seduto su uno sgabello, tra gli chalet del lungomare partenopeo, quando venne raggiunto in pieno petto da uno dei colpi di pistola calibro 38 esplosi da Valda durante una rissa alla quale Maimone era totalmente estraneo, una lite scoppiata tra gruppi di giovani legati alla camorra solo per un paio di sneakers griffate sporcate.

Si tratta dello stesso banale movente che ha causato la morte, poco più di 20 mesi dopo, di Santo Romano, il cui processo in primo grado si è concluso ieri tra polemiche e recriminazioni, con una condanna a 18 anni e 8 mesi di reclusione inflitta all’imputato 17enne, anch’egli del quartiere Barra come l’ assassino di Maimone. Nelle ambientali registrate a casa Valda, risalenti al 21 marzo, a parlare sono, in particolare, il detenuto Luigi Valda, fratello di Francesco Pio Valda e la sorella Giuseppina, detta Pina, testimone dell’ accaduto. “Un altro carcerato… é finita”, dice Luigi, parlando con la sorella dell’arresto di Francesco Pio, che era stato rintracciato dalla Polizia di Stato in un’abitazione fatiscente del quartiere Ponticelli.

Gli inquirenti, che controllavano la famiglia Valda nell’ambito di un’altra indagine, riescono ad ascoltare i loro commenti sull’omicidio. Significativi sono quelli di Pina Valda, che esprime la preoccupazione, non condivisa dal fratello (“quello è un reato comune”) che quel delitto possa essere contestato con aggravante mafiosa come poi effettivamente accadrà (“può darsi pure che è un’associazione con voi… con il clan”). È proprio quell’aggravante che porterà all’ergastolo.

Ad un certo punto anche in Luigi affiora il dubbio che le cose possano mettersi particolarmente male per Francesco Pio, quando fa riferimento al sostituto procuratore della Dda Antonella Fratello: “se quella lo mette l’articolo 7 (con il quale gli inquirenti contestano le modalità mafiose – ndr) me lo porta qua a mio fratello, me l’ha rovinato una vita”.

Nelle motivazioni della sentenza i giudici evidenziano quelle frasi pronunciate da Luigi Valda, che, dicono, “cinicamente minimizzava l’accaduto banalizzando la morte dell’innocente Maimone alla stregua di ‘un danno collaterale’ dell’eterna guerra criminale combattuta nelle strade, guerra che poteva coinvolgere anche gli innocenti”.

Meno cinica appare invece Pina Valda, che con le sue frasi conferma anche agli investigatori la genesi della tragedia (un paio di scarpe sporcate): “non mi sono sentita bene quando ho visto la mamma di quel ragazzo… Mamma mia cosa ha combinato… Ma poi dico io ‘stronzo, ma per un paio di scarpe? Le scarpe si lavano… povero ragazzo (riferendosi alla vittima) per senza niente (senza che ci fosse una ragione) hai capito che stava per i fatti suoi?”.

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