giovedì, Novembre 27, 2025
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Il Prefetto di Napoli ha ricevuto il neo Presidente della Regione Campania Roberto Fico

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PREFETTO DI NAPOLI E PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA ROBERTO FICO
PREFETTO DI NAPOLI E PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA ROBERTO FICO

Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, nella mattinata odierna, presso il Palazzo di Governo, ha incontrato il neo eletto Presidente della Regione Campania, Roberto Fico.

Nel corso dell’incontro , cordiale e costruttivo, il Prefetto ha illustrato lo stato delle attività più recenti svolte nelle materie di comune interesse, assicurando la disponibilità della Prefettura, in uno spirito di leale collaborazione, ad affrontare in sinergia con l’Ente Regionale le delicate e complesse tematiche del territorio. Come ha evidenziato il Prefetto di Bari:

Il territorio deve crescere tutto insieme in maniera equa, sostenibile ed equilibrata, senza lasciare indietro nessuno”, sottolineando la necessità del costante impegno corale di tutte le istituzioni.

Il Presidente Roberto Fico ha dichiarato che la collaborazione istituzionale resta una priorità della Regione Campania e, in particolare con la Prefettura di Napoli. Esprime la certezza che, con il Prefetto Michele di Bari, si affronteranno con grande determinazione e responsabilità, nell’ambito delle rispettive competenze, le problematiche che riguardano i cittadini e che meritano la massima attenzione delle istituzioni. Il Presidente ha ringraziato il Prefetto per il suo impegno e la sua dedizione.

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Scala Napoletana – XI Edizione: un percorso cross-mediale dedicato a Eduardo Scarpetta

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L’Associazione Cultura Viva – ente non profit, impegnata nella promozione culturale e nella trasmissione del patrimonio artistico campano alle nuove generazioni, annuncia l’avvio delle iniziative divulgative della XI Edizione del progetto Scala Napoletana, un percorso cross-mediale di studio, linguaggio e comunità dedicato quest’anno all’opera di Eduardo Scarpetta e alla sua eredità espressiva.

La XI Edizione si articola attorno al tema di ricerca: “Dalla Commedia al Linguaggio – Scarpetta e Il medico dei pazzi”

Un’indagine parte dall’analisi del linguaggio teatrale scarpettiano – ritmo, testo e fonetica della commedia, per seguirne l’evoluzione nei media moderni, attraverso cinema, radio e nuovi codici digitali, con l’obiettivo di raggiungere il grande pubblico, coinvolgere i giovani e ampliare l’accesso alla cultura come strumento identitario e ponte tra generazioni.

Il progetto nasce dagli studi condotti a ottobre nei locali della Chiesa di San Bartolomeo, Napoli, da cui ha preso forma un percorso di divulgazione che si apre ora alla città, alle scuole e ai luoghi.

Il centro del progetto: Scarpetta tra teatro, cinema e società

La XI Edizione dedica un approfondimento centrale alle principali commedie di Eduardo Scarpetta, analizzate da un punto di vista letterario, teatrale, cinematografico e sociale. Lino Volpe e i suoi relatori porteranno alla platea riflessioni critiche che intrecciano prospettive sociologiche, musicali, accademiche e legate al mondo dei media, restituendo la complessità di un autore che ha saputo trasformare la comicità in linguaggio universale.

Un focus particolare sarà dedicato all’importanza del linguaggio musicale nelle opere di Scarpetta, sia nella dimensione teatrale che nelle versioni cinematografiche. La musica, utilizzata come vero e proprio elemento di narrazione, diventa parte integrante della costruzione scenica e del ritmo comico, accompagnando il linguaggio del corpo e amplificando la forza espressiva della parola. Verranno citati e messi in evidenza i principali autori e musicisti con cui Scarpetta collaborò, portando all’attenzione del pubblico il ruolo fondamentale che la componente musicale ebbe nel rendere le sue commedie vive e attuali.

Eduardo Scarpetta non fu soltanto maestro della comicità teatrale, ma anche autore e paroliere musicale, collaborando con figure come Ernesto Murolo e con editori storici che hanno tramandato il suo repertorio. All’interno del progetto proporremo l’ascolto e il commento di alcuni brani tratti dal Canzoniere scarpettiano, come Il gelsomino e La piccola bocca, insieme a una selezione di musiche di scena che accompagnavano le sue commedie e che ritroviamo rielaborate nelle versioni cinematografiche, tra cui le colonne sonore di Il medico dei pazzi. Questi momenti musicali saranno portati all’attenzione del pubblico non solo come testimonianza storica, ma come veri strumenti di narrazione: la musica che scandisce il ritmo comico, amplifica il linguaggio del corpo e diventa ponte tra parola e azione. La scaletta di ascolti, dunque, comprenderà almeno tre brani rappresentativi, che verranno analizzati criticamente e condivisi con la platea per restituire la dimensione sonora e poetica dell’universo scarpettiano.

Successivamente verranno proiettati frammenti del film Il medico dei pazzi (1954, regia di Mario Mattoli, interpretato da Totò – versione restaurata a colori), per analizzarne gli elementi poetici e linguistici, la metamorfosi del testo da copione teatrale a messa in scena cinematografica, il ruolo della musica e del linguaggio del corpo, nonché il doppio ruolo di attore, autore e regista. Questo momento rappresenta la chiave di accesso critica e popolare al patrimonio scarpettiano, aprendo un dialogo contemporaneo che intreccia forme, epoche e media.

Il percorso divulgativo si avvale della partecipazione di importanti figure del mondo culturale e della comunicazione del territorio:

I relatori del percorso divulgativo

L’edizione si avvale della partecipazione di importanti figure del mondo culturale e della comunicazione del territorio:

  • Dott.ssa Francesca Silvestre – giornalista e voce di RAI Radio Live Napoli, impegnata nella narrazione culturale del territorio, con un’attenzione particolare al ruolo della voce come linguaggio identitario e strumento di divulgazione collettiva.
  • M° Francesco Ponzo– musicista, direttore d’orchestra e docente del Conservatorio “L. Boccherini” di Lucca. La sua ricerca esplora la relazione tra musicalità, ritmo e parola scenica, con rigore accademico e vocazione divulgativa.
  • M° Sasà Piedepalumbo – compositore, musicista e autore partenopeo, protagonista della scena culturale contemporanea, impegnato nella trasmissione della cultura popolare come linguaggio vivo capace di parlare alle nuove generazioni.
  • Lino Volpe – regista e autore del progetto Scala Napoletana, da anni impegnato nella ricerca sui linguaggi della comicità teatrale e cinematografica, con l’obiettivo di trasformare lo studio culturale in esperienza condivisa con la cittadinanza.

Il percorso divulgativo di dicembre 2025

Il progetto proseguirà per tutto il mese di dicembre con una serie di incontri didattici e divulgativi dedicati al linguaggio della commedia e alla sua trasformazione nei media, toccando scuole, sedi storiche, luoghi monumentali e complessi culturali del territorio regionale, tra cui:

  • l’appuntamento inaugurale del 4 dicembre presso Villa Campolieto (Ercolano), focus divulgativo con proiezioni cinematografiche e riflessione sui codici della lingua e della comicità teatrale-cinematografica;
  • incontro il 5 dicembre per studenti liceali al Liceo Scientifico Villari di Napoli, dedicato al linguaggio teatrale popolare come strumento di evoluzione culturale e partecipazione;
  • il 7 dicembre convegno accademico nei Locali della Chiesa di San Bartolomeo a Napoli, momento simbolico di restituzione e approfondimento interdisciplinare sui risultati dello studio;
  • l’incontro divulgativo presso la Chiesa di San Potito a Napoli 10 dicembre 2025, confronto aperto alla città sui linguaggi culturali del territorio;
  • ulteriori iniziative didattico-culturali in via di programmazione nei principali centri culturali e scolastici campani, con l’obiettivo complessivo di favorire circolazione culturale, audience engagement e massima visibilità al sostegno regionale in linea con le nuove direttive istituzionali.

Gran finale a Benevento – 26 dicembre 2025

Il progetto si concluderà con un momento di celebrazione pubblica e partecipata:

Premio Scala Napoletana alla Cultura 2025

Venerdì 26 dicembre 2025 – ore 20.00
Teatro Comunale “Vittorio Emmanuele” – Benevento

Il riconoscimento verrà conferito a Enrico Salzano, per il suo impegno nella promozione della cultura locale e nella trasmissione dei valori identitari alle generazioni future, sottolineando lo spirito del progetto: dare voce a chi costruisce cultura per il territorio e per il domani.

 

Crediti istituzionali

Il progetto è realizzato con il contributo di Regione Campania – L.R. 14 marzo 2003 n. 7 “Disciplina organica degli interventi regionali di promozione culturale” e D.G.R. n. 41/2025 – Piano per la Promozione Culturale 2025.

Contatti stampa

Associazione Cultura Viva
email: info@associazioneculturaviva.it
3476996072

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Tentato scambio, fuga e caos in strada: arrestato 33enne di Caivano con cocaina ad Afragola dopo aver travolto gli agenti

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Un uomo di 33 anni, originario di Caivano e già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato ieri sera dalla Polizia di Stato ad Afragola al termine di un inseguimento ad alta velocità. L’individuo è accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

La vicenda ha avuto inizio in via Arturo De Rosa, dove una pattuglia del Commissariato di Afragola ha notato il conducente di un’auto intento – secondo quanto ricostruito – a consegnare un oggetto in cambio di una banconota. Alla vista degli agenti, l’uomo si è dato alla fuga accelerando bruscamente.

La corsa si è trasformata rapidamente in un inseguimento pericoloso: durante la fuga, il 33enne ha effettuato manovre azzardate, arrivando persino a travolgere gli operatori di polizia prima di proseguire verso vico Principe di Napoli. Qui gli agenti sono riusciti a bloccarlo.

Una volta fermato, l’uomo è stato trovato in possesso di cinque involucri contenenti cocaina e di 60 euro in contanti. All’interno dell’automobile sono stati inoltre scoperti altri quattro involucri della stessa sostanza, nascosti con cura.

Il 33enne è stato arrestato e condotto presso gli uffici competenti, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.

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Celebrata a Monteruscello la giornata anticamorra con Gigi D’Alessio: “Non state dietro ai social, inseguite i vostri sogni”

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“Non state dietro ai social, vi trasmettono messaggi fake al novanta per cento: privilegiate sempre la via reale, non smettete mai di inseguire i vostri sogni”: l’ha ripetuto più volte Gigi D’Alessio, testimonial della Giornata anticamorra che si è tenuta al Palatrincone di Monterusciello, iniziativa promossa dal sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni, dall’Osservatorio per la Legalità e dall’Associazione UNICA.

“È importante che tutti i giovani – ha detto il primo cittadino di Pozzuoli – abbiano un confronto diretto e costante con interlocutori di valor e, capaci di trasmettere coraggio e responsabilità: spero che quest’incontro sia il primo di altri che seguiranno per incrementare il senso civico dell’intera comunità puteolana”.

Alla manifestazione hanno aderito istituzioni politiche, militari e religiose, esponenti della Magistratura, dell’Avvocatura, dello sport e dello spettacolo tra i quali Catello Maresca, Cesare Sirignano, Gennaro Tortora, Alessandro Bolide e Mariano Bruno.

“Vedere questo palazzetto gremito da quasi duemila giovani ci trasmette coraggio e senso di responsabilità, perché la camorra non si combatte soltanto nelle aule dei tribunali.

È fondamentale che tutti i ragazzi, nel loro percorso di vita, scelgano sempre di stare dalla parte giusta, ovvero della legalità” ha precisato Catello Maresca, ambasciatore internazionale antimafia UNICA. “Per favorire la realizzazione degli incontri che l’Osservatorio e l’associazione UNICA hanno in programma di promuovere nel 2026 presso gli istituti scolastici del territorio di Pozzuoli, istituiremo con il Comune tre borse di studio in favore di quegli studenti che durante le attività dell’Osservatorio in tema di legalità e cultura, avranno presentato lavori meritevoli dell’assegnazione. E’ compito di ognuno di noi – ha osservato Gennaro Tortora, presidente dell’Osservatorio – raccontare che la più piccola forma di illegalità alimenta la cultura capovolta”.

D’Alessio, che ha dedicato alla platea alcuni brani del suo repertorio prima di salutare i ragazzi con un messaggio personale: “Il futuro siete voi, non lo dimenticate mai. E non stancatevi di inseguire i vostri sogni, sono e saranno la benzina nel motore della vita. Ci sono da fare sacrifici, li ho fatti anche io quando avevo la vostra età ma ho raggiunto l’obiettivo, continuo ad alimentarlo adesso studiando e approfondendo la mia musica. La vita del “tutto facile e tutto subito” è un’illusione, dura poco, è un buco nero e non vi porterà da nessuna parte.”

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gigi d’alessio monteruscello gigi d’alessio monteruscello

Castellammare di Stabia, gettano a mare perito assicurativo: “qui non devi venire più”, due arresti

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CASTELLAMMARE DI STABIA
CASTELLAMMARE DI STABIA

CASTELLAMMARE DI STABIA – Hanno minacciato un perito assicurativo per costringerlo a redigere la relazione relativa a un sinistro tra barche che gli consentisse di incassare un indennizzo maggiorato: sono ritenute appartenenti a un gruppo malavitoso Vitale, legato al clan D’Alessandro, le due persone arrestate dai carabinieri di Castellammare di Stabia (Napoli) a cui la Dda di Napoli (pm Giuseppe Cimmarotta) contesta i reati di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso.

I fatti risalgono allo scorso 10 ottobre: il perito, dopo essere stato minacciato (“vedi cosa devi fare, fai quello che devi fare“) è stato preso e scaraventato in mare mentre si accingeva a fotografare il natante (“qua a Castellammare non dovete venire più, non sapete campare“).

Le misure cautelari in carcere emesse dal gip di Napoli su richiesta della procura antimafia partenopea riguardano Enzo G. 42 anni, e Francesco G. 47 anni.

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Avellino: Strangola la moglie sull’Autostrada A16 davanti al figlio di 3 anni, salvata dalla Polizia Stradale

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STRANGOLATA SULL'A16
STRANGOLATA SULL'A16

AVELLINO – Ha fermato il furgone che stava guidando su una piazzola di sosta dell’A16 Napoli-Canosa, nel territorio della provincia di Avellino, e ha tentato di strangolare la moglie che sedeva accanto insieme al loro bambino di tre anni.

È intervenuta quindi una pattuglia della Polstrada della sottosezione di Avellino che, attirata dal pianto del bimbo, hanno trovano in un dirupo un uomo in stato confusionale che gridava: “Aiutatemi, l’ho ammazzata!”. A pochi metri di distanza giaceva una donna priva di sensi, con segni di strangolamento e ferite sul corpo. I due agenti hanno soccorso la donna praticando manovre di rianimazione e provveduto al suo trasferimento in ospedale con un’ambulanza del 118 a Napoli.

Il bambino, visibilmente scosso, è stato tranquillizzato e affidato a personale femminile della Polizia di Stato. L’uomo è stato arrestato per tentato omicidio, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.

La storia è stata resa nota dalla pagina social “Agente Lisa” della Polizia di Stato che ha ringraziato i due Agenti Giuseppe e Fabio.

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A Pompei affreschi in frantumi ricomposti grazie a robot e intelligenza artificiale

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POMPEI
POMPEI

La tecnologia incontra la storia: grazie a un progetto europeo i frammenti degli affreschi di Pompei, ridotti in pezzi dal tempo e dai bombardamenti, stanno trovando nuova vita grazie a robot e algoritmi di intelligenza artificiale.

Una sperimentazione che promette di rivoluzionare il lavoro degli archeologi. Volg al termine il progetto di ricerca RePair, acronimo di Reconstructing the Past: Artificial Intelligence and Robotics Meet Cultural Heritage, finanziato dall’Unione Europea, che ha inteso sperimentare la realizzazione di una infrastruttura robotica, guidata dall’intelligenza artificiale e l’uso di algoritmi per la ricomposizione di affreschi di Pompei in frammenti, come in un puzzle. Il prototipo è stato validato con prime prove sperimentali sul campo presso il Parco Archeologico di Pompei, dimostrando che la robotica e l’intelligenza artificiale potranno in futuro facilitare il lavoro degli archeologi. La ricerca ha avuto per oggetto due esempi iconici di grandi affreschi del patrimonio culturale mondiale che si trovano in stato frammentario e sono conservati nei depositi del Parco Archeologico di Pompei.

Si tratta degli affreschi del soffitto di ambienti della Casa dei Pittori al Lavoro nell’Insula dei Casti Amanti, danneggiati nel corso della eruzione del 79 d.C. e poi ridotti in frantumi in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e degli affreschi della Schola Armaturarum, determinati dal crollo dell’edificio nel 2010 e in parte ancora non ricollocati.

Nel primo caso sul contesto già lavoravano a partire dal 2018 un gruppo di esperti di pitture murali dell’Università di Losanna, guidato dal professor Michel E. Fuchs, con un programma di studio e di ricomposizione manuale, con cui i ricercatori del progetto RePair hanno avuto confronto.

Partito a settembre 2021, il progetto è stato coordinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e ha coinvolto università e istituti di ricerca in Europa e in Italia, tra cui l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e il Parco Archeologico di Pompei sede d’eccezione e campo sperimentale di applicazione del progetto. Tra i partner stranieri la Ben-Gurion University of the Negev di Israele, l’Associacao do Instituto Superior Tecnico Para a Investigacao e Desenvolvimento del Portogallo, la Rheinische Friedrich Wilhelms Universitat di Bonn in Germania.

“Dopo quattro anni di lavoro si è concluso il progetto europeo RePair, una cooperazione internazionale che ha messo insieme mondi apparentemente lontani, le più avanzate tecniche di intelligenza artificiale e la robotica, con l’archeologia e la preservazione dei beni culturali, patrimonio dell’umanità – commenta Marcello Pelillo, Professore all’Università Ca’ Foscari di Venezia e coordinatore di progetto – Ha rappresentato un primo, pionieristico passo verso un traguardo ambizioso: eliminare una delle attività più laboriose e frustranti della ricerca archeologica, consentendo così di convogliare energie e competenze preziose verso attività più propriamente scientifiche e creative”.

L’infrastruttura robotica è stata posizionata presso Casina Rustica, edificio demaniale all’interno del Parco Archeologico di Pompei, ristrutturato e rifunzionalizzato per ospitare le attrezzature tecnologiche necessarie. Mentre i team di robotica si sono occupati della progettazione e realizzazione del sistema, gli esperti in intelligenza artificiale e machine learning hanno elaborato e definito gli algoritmi per la ricomposizione degli affreschi. Per potere studiare i reperti e preservarli ulteriormente, il gruppo di ricerca ha realizzato, in seguito alla digitalizzazione dei frammenti, delle repliche artificiali, in modo che il sistema robotico potesse manipolare pezzi non autentici nelle fasi di test.

“Dopo aver acquisito e digitalizzato le immagini dei singoli frammenti il sistema cerca di risolvere il ”puzzle” e la soluzione trovata viene inviata alla piattaforma hardware che, utilizzando due bracci robotici dotati di ‘soft hand’, colloca automaticamente i frammenti nella posizione desiderata. Si tratta di un puzzle estremamente complesso, formato da centinaia o migliaia di frammenti spesso logorati o gravemente danneggiati, senza conoscere in anticipo quale dovrebbe essere il risultato finale – spiega il professor Pelillo – Manca, per così dire, l’immagine sulla scatola che possa guidare il lavoro. Inoltre, i pezzi recuperati rappresentano frequentemente solo una porzione dell’opera originaria, rendendo inevitabili ampie o numerose lacune nella ricostruzione. A complicare ulteriormente il processo, vi è la difficoltà di stabilirne l’effettiva provenienza, poiché non di rado i frammenti, pur appartenendo a opere differenti, risultano mescolati tra loro. Per affrontare questo formidabile problema abbiamo impiegato sofisticate tecniche di Intelligenza Artificiale e realizzato un’interfaccia che consente agli archeologi di dialogare con il sistema”.

“Il futuro dell’archeologia presuppone un uso eticamente corretto dell’intelligenza artificiale. È una grande sfida – sottolinea il direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel – affrontare la ricomposizione di una immensa mole di frammenti, come ad esempio quelli danneggiati durante i bombardamenti di Pompei nel 1943, e che dovrebbe essere possibile grazie alla forma e alla decorazione singolare di ogni elemento. Ma nessun essere umano ci riuscirebbe da solo. È qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale, che ci aiuta ad affrontare la complessità dei materiali archeologici, e che in futuro avrà un ruolo centrale nell’archeologia, se pensiamo anche alle quantità di dati che emergono negli scavi di archeologia preventiva su cantieri in tutta Italia. Ci vogliono, tuttavia, competenze e valori condivisi per utilizzare l’intelligenza artificiale in modo scientificamente ed eticamente corretto e Pompei sta partecipando a questo sviluppo globale.”

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Maltempo, allerta gialla solo su Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini

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ALLERTA METEO
ALLERTA METEO

Termina alle 14 di oggi l’allerta meteo diramata ieri dal Centro Funzionale della Protezione Civile: sulla gran parte del territorio regionale non si prevedono, infatti, criticità connesse al maltempo.

Permane un “rischio residuo”, ossia la possibilità che si verifichino ancora smottamenti, caduta di massi, fenomeni franosi o lo scorrimento temporaneo dell’acqua piovana sulle superfici stradali, sulla zona di allerta 3 (Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini).

Su questo settore, l’allerta meteo Gialla della Protezione civile regionale permarrà fino alle 14 di domani, 28 novembre. Si potranno verificare ancora precipitazioni, anche a carattere temporalesco, in alcuni punti del territorio. I fenomeni saranno in attenuazione anche su quest’ultima zona, dalla nottata.

Si ricorda ai Comuni delle zone di allerta interessate di mantenere attivi i Centri Operativi Comunali e di porre in essere tutte le misure strutturali e non strutturali, atte a prevenire, contrastare e mitigare i fenomeni previsti, in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile. Si raccomanda altresì di prestare attenzione anche in assenza di nuove precipitazioni a causa della saturazione dei suoli.

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Afragola, pistola in faccia nel parcheggio della Lidl: “Vattene stiamo rubando l’auto”

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AFRAGOLA LIDL
AFRAGOLA LIDL

AFRAGOLA – “Vattene o ti ammazziamo, noi qui stiamo rubando” è quello che hanno detto i malviventi ad un cliente della Lidl di Afragola, in via Donadio, in provincia di Napoli. L’unico torto dell’uomo è quello di essersi trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Dalla paura il signore è svenuto, la moglie ha segnato il grave episodio al deputato di AVS Francesco Emilio Borrelli.

Il fenomeno della criminalità predatoria sta raggiungendo livelli di violenza e spavalderia senza precedenti. Le città non sono più sicure nemmeno in pieno giorno e in luoghi affollati. L’escalation criminale vede malviventi armati che agiscono con una sfrontatezza inaudita, trasformando atti quotidiani come fare la spesa in momenti di puro terrore. Non siamo nel Far West, ma in un territorio in cui l’impunità percepita alimenta l’audacia di chi è pronto a tutto pur di delinquere. È il sintomo di un’emergenza sicurezza che non può più essere ignorata. La gravità della situazione si è manifestata ieri, mercoledì 26 novembre, a mezzogiorno presso il parcheggio del supermercato Lidl di Afragola.

Una coppia si è trovata coinvolta in un incubo: mentre la donna attendeva, l’uomo si è recato alla propria auto per recuperare i sacchetti per la spesa. Lì è stato avvicinato da malviventi che stavano armeggiando su un’altra auto ferma. Improvvisamente, uno dei criminali gli ha puntato una pistola in faccia, urlandogli l’intimazione a fuggire: “vattene, stai zitto, non fiatare, noi stiamo rubando la macchina”. L’uomo, traumatizzato e sotto shock, è riuscito a fuggire e a rientrare nel supermercato dove, sopraffatto dal terrore, ha perso i sensi. La moglie, sconvolta e disperata, ha immediatamente urlato chiedendo soccorso e allertando il 118. L’episodio lascia dietro di sé non solo un tentato crimine, ma un profondo trauma psicologico per le vittime.

“Questa aggressione armata in un orario di punta è l’ennesima conferma che interi quartieri sono diventati una zona franca per i criminali” dichiara il deputato Borrelli. “È inaccettabile che i cittadini debbano vivere con la costante paura di essere aggrediti, armati e impuniti, in pieno giorno. Questa non è più una città, è un territorio senza legge, dove può sempre essere un ‘mezzogiorno di fuoco’. Gli aggressori agiscono indisturbati perché sanno di essere impuniti. Ci sono poche risorse e pochi agenti per garantire la sicurezza sul territorio. Da più di due anni il Ministro promette nuove assunzioni eppure, ad oggi, i nuovi arrivati hanno a malapena coperto quelli andati in pensione. La sicurezza è un diritto fondamentale. Chiedo un immediato potenziamento delle Forze dell’Ordine e risorse adeguate. Non possiamo permettere che la nostra comunità viva in un incubo distopico, sotto il ricatto di balordi armati”.

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Violenza di genere, a Marcianise mille studenti in piazza per il nuovo DDL sul Femminicidio

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Mille studenti in piazza a Marcianise, in provincia di Caserta, per celebrare l’approvazione del nuovo DDL sul femminicidio che inasprisce le pene per i reati di violenza di genere. Una rete lunga trenta metri, adornata da messaggi contro la violenza sulle donne, è stata avvolta da nastri rosa che hanno colorato l’intera piazza.

“Soltanto facendo rete, insieme, è possibile contrastare questa emergenza culturale, sociale ed emotiva che attraversa il Paese”, ha detto l’avvocato Carmen Posillipo, assessore alle pari opportunità del Comune di Marcianise, da sempre impegnata in prima linea nella lotta alla violenza di genere, oggi celebra un doppio traguardo: già relatrice alla Camera nel 2013 per l’introduzione del primo decreto legge sul femminicidio, accoglie con soddisfazione la nuova formulazione normativa che prevede l’ergastolo per gli omicidi di donne, riconoscendo l’esigenza di una tutela ulteriormente rafforzata.

“Oggi non potevamo restare in silenzio – afferma l’assessore Posillipo – perché ogni passo avanti nella difesa della vita e della dignità delle donne è un momento che merita di essere condiviso con la comunità, con i giovani, con chi quotidianamente lotta accanto a noi”.

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marcianise studenti

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