lunedì, Dicembre 22, 2025
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Libera D’Angelo (Italia Viva): “De Luca nostro candidato naturale. Lavorare con lui per progettare il futuro”

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“Siamo ormai in piena fase 2, e con essa comincia a prendere forma il futuro. Non era scontato, e se oggi possiamo finalmente pensare alla ripartenza lo dobbiamo soprattutto ai risultati raggiunti con forza e determinazione dal Presidente De Luca.”.

Sono le parole di Libera D’Angelo, esponente nazionale di Italia Viva.

“Le sue decisioni forti, a volte impopolari, ma estremamente lungimiranti hanno permesso alla Campania di difendersi dal contagio, riuscendo finanche a potenziare un sistema sanitario che partiva, ricordiamolo, già commissariato.”

Continua D’Angelo, ricordando alcuni degli interventi messi in campo da De Luca durante la pandemia:

“Basti citare il grande lavoro effettuato sui posti di terapia intensiva, da che erano 340 sono oggi 580 e saranno 800 già ad ottobre, posti che a differenza delle altre regioni rimarranno in dote alla regione Campania. A ciò si aggiungono la lotta serrata alla burocrazia ed il poderoso sostegno economico a deboli, famiglie e imprese, due fattori determinanti per il successo della Campania.”

Afferma D’Angelo, lanciando un appello al suo partito:

Sulla base di tutto questo ritengo che il nostro governatore abbia tutte le carte in regola per essere il candidato naturale di Italia Viva e di tutti quanti si riconoscono nei nostri ideali, contribuendo ad integrare l’agenda governativa con le tematiche a noi care come la green economy, l’implementazione del sistema dei trasporti, la scuola e a mio avviso, con uno sguardo particolare alla salute mentale ed alla vicinanza ai più deboli. Esorto dunque a cominciare da subito, con una posizione chiara, un tavolo di programmazione sul quale poter fortemente incidere per il futuro della nostra amata Regione.” – Conclude

 

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Tamponi negativi, domani la SSC Napoli torna ad allenarsi

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di Maria D’Angelo – I tamponi hanno dato esito negativo per tutti i calciatori del Napoli che domani riprenderanno gli allenamenti. Lo comunica il club azzurro. I giocatori del Napoli si ritroveranno al centro tecnico di Castel Volturno da domani per allenamenti singoli, distribuiti su due sessioni e su tutti e tre i campi di allenamento.

Le squadre (almeno quelle che hanno a disposizione strutture adeguate per garantire il distanziamento sociale) stanno riprendendo gli allenamenti in attesa di conoscere gli sviluppi governativi sulla ripresa degli sport di squadra.

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Napoli: uomo accoltella il compagno dell’ex moglie, arrestato

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Un uomo di 32 anni del Rione Traiano (Napoli) ha aggredito, anche con un coltello, il compagno 20enne della sua ex moglie: per questo è stato arrestato dai militari della Compagnia di Bagnoli e del Nucleo Radiomobile.

Il ferito è attualmente ricoverato in prognosi riservata all’Ospedale Cardarelli. L’aggressione è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri. La vittima è stata avvicinata sotto casa, a rione Traiano: lì in pochi minuti si è verificata l’aggressione, poi la fuga in macchina.

Sul posto è rimasto traumatizzato e gravemente ferito il 20enne che soccorso dal 118 è stato trasportato in codice rosso al Cardarelli. I militari appena giunti sul posto hanno messo insieme i primi elementi che hanno consentito di individuare e fermare, in breve tempo, l’aggressore.

Fase 2: riaprono mercati e via allo sport individuale anche in Campania

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Con l’ordinanza numero 45 firmata dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca, da lunedì 11 maggio si allentano altre norme in Campania.

Al via le attività mercatali e via libera anche allo sport individuale sui sui lungomare, nelle ville, nei giardini e parchi pubblici e aperti al pubblico anche se con alcune limitazioni. 

Ecco il testo dell’ordinanza:

1. A decorrere dall’11 maggio 2020 e fino al 17 maggio 2020, è consentita la ripresa delle attività mercatali, nei limiti previsti dalla vigente disciplina statale – e quindi limitatamente alle attività dirette alla vendita di generi alimentari- nel rispetto delle prescrizioni previste dalle Linee guida.

1.2. È consentito svolgere attività sportiva individuale:

– dalle ore 5,30 alle ore 8,30 sui lungomare, nelle ville, nei giardini e parchi pubblici e aperti al pubblico, a meno che non siano destinati dai Comuni all’esclusiva fruizione da parte degli sportivi, nel qual caso è consentito senza limiti di orario o secondo gli orari previsti nei relativi provvedimenti comunali;

– senza limiti di orario nelle altre aree pubbliche o aperte al pubblico, ma con obbligo di interrompere l’attività in caso di presenza ovvero di afflusso di persone in misura tale da determinare rischi di assembramento

Le attività mercatali riprendono nei limiti previsti dalla vigente disciplina statale e, quindi, limitatamente alle attività dirette alla vendita di generi alimentari, nel rispetto delle prescrizioni previste dalle Linee guida.

Sarò possibile fare sport individuale sui lungomare, nelle ville, nei giardini e parchi pubblici e aperti al pubblico, a meno che non siano destinati dai Comuni all’esclusiva fruizione da parte degli sportivi, nel qual caso è consentito senza limiti di orario o secondo gli orari previsti nei relativi provvedimenti comunali.

Non ci sono limiti di orario nelle altre aree pubbliche o aperte al pubblico, ma con obbligo di interrompere l’attività se c’è rischio di assembramento.

 

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Napoli: sequestrate quasi mille mascherine per bambini contraffatte

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Un’operazione del comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha portato al  sequestro di circa 900 mascherine per bambini non a norma e con loghi contraffatti.

Le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano, durante un normale controllo anticovid-19 agli esercizi commerciali,  hanno notato che in un negozio di “Cinamercato” venivano messi in vendita dispositivi di protezione individuali “sospetti”.

Successivamente è stato appurato che le mascherine – oltre a riportare loghi contraffatti di famosi personaggi dei videogiochi e serie televisive (quali “Fortnite”, “Bing” e “Me contro Te”) – non erano a norma dal punto di vista sanitario.

In particolare, i dispositivi, venduti a 5 euro ciascuno, erano sprovvisti della certificazione obbligatoria di conformità e non avrebbero garantito alcuna sicurezza ai bambini contro il rischio contagio.

Il titolare del negozio, un 46enne di origine cinese, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio, contraffazione marchi e ricettazione.

Le mascherine per bambini sono state tutte sequestrate.

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Stato di emergenza, la Protezione Civile propone proroga di sei mesi

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Estendere lo stato di emergenza di sei mesi. È una delle proposte inviate al governo dalla Protezione Civile. Si arriverebbe così al 31 gennaio 2021.

La Protezione Civile propone al governo di prorogare lo stato di emergenza sanitaria, dovuto al coronavirus, di altri sei mesi. Ad oggi, la scadenza è fissata al 31 luglio 2020, come decretato con la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio scorso. Con una proroga di sei mesi, si arriverebbe al 31 gennaio 2021.

Secondo quanto riportato da FanPage.it, questa ipotesi rientrerebbe tra le proposte inviate dai ministeri e dai dipartimenti al governo per il Decreto Rilancio da emanare nel breve periodo. In particolare, la proposta scaturirebbe dall’impossibilità di superare il contesto emergenziale a causa del quale è stato dichiarato proprio lo stato di emergenza. A ciò si aggiunge una situazione epidemiologica che resta ancora molto delicata.

Nessuna spesa aggiuntiva per lo Stato

La disposizione della Protezione Civile prevederebbe la «proroga degli stati di emergenza e delle contabilità speciali in scadenza entro il 31 luglio 2020 e che non sono più prorogabili ai sensi della vigente normativa per ulteriori sei mesi», come riporta FanPage.it. Se questa ipotesi andasse in porto, lo stato di emergenza sarebbe, quindi, prolungato fino al 31 gennaio 2021.

Come evidenziato dalla Protezione Civile nella relazione tecnica, l’estensione dello stato di emergenza non comporterebbe nessun onere aggiuntivo per lo Stato. La sua durata, infatti, sarebbe prolungata «per il proseguimento degli interventi necessari, nel limite delle risorse già stanziate per gli stessi».

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Scarichi illeciti nell’Agnena, Ciaramella: “Imparare a ripartire dall’ambiente”

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“Tutti abbiamo visto con sgomento e rabbia la  macchia orrenda e mefitica che dal Torrente Agnena si allunga sulle coste di fronte Castelvolturno. Come ho scritto pochi giorni fa, dobbiamo imparare da questa “forzata pausa” di queste settimane anche a renderci conto dell’ambiente meraviglioso che ci circonda e che può diventare un’opportunità di sviluppo. Siamo da sempre dalla parte del lavoro e ambiente e sostenibilità significano lavoro”

ha affermato la Consigliera Ciaramella, che insieme al Consigliere Gianluca Daniele hanno poi riportato:

“Per questo esprimiamo pieno sostegno a quanto inoltrato da SIB Campania. Tutelare la balneabilità delle nostre acque marine è anche un modo per garantire sostegno all’intero indotto degli stabilimenti e del Turismo, tanto più in un’estate dove tornerà necessariamente in auge un turismo di prossimità. Dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti utili a questo scopo, a cominciare dal tracciare  gli scarichi, unico mezzo per fermare gli illeciti che mettono a rischio la salute delle nostre acque”.

Ciaramella e Daniele concludono ringraziando per gli immediati controlli:

“Intanto ARPAC, Capitaneria di Porto e Forze dell’Ordine sono già al lavoro in tal senso, indagando sull’Agnena. A loro va un ringraziamento per questo e un monito a fare altri controlli a tappeto per conservare la natura nello stato  in cui soli due mesi di stop ce l’hanno restituita. E noi come Regione Campania dobbiamo continuare e continueremo nell’investimento in depuratori e rigenerazione del territorio”.

Industria del tessile, in Campania a rischio 800 imprese. Barbara Preziosi (Italia Viva): «Intervenire subito o sarà un dramma sociale»

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«Se non interveniamo subito assisteremo alla morte di tante piccole e medie imprese impegnate nel settore del tessile, in contesti socialmente fragili come quello campano questo potrebbe tradursi in un dramma».

Barbara Preziosi, coordinatrice provinciale di Napoli di Italia Viva, lancia l’allarme per un comparto che in Italia vale 97 miliardi di euro (due terzi dei quali per le esportazioni). E i dati campani della crisi sono preoccupanti.

«Da una nostra analisi– spiega Preziosi – risulta evidente che 800 imprese del settore sono ad alto rischio di chiusura. Servono misure concrete o 1 azienda ogni 10 delle 8.000 che producono reddito in questa regione non arriverà al prossimo anno. Un danno economico ben superiore ai 100 milioni di euro, considerando che nel contesto nazionale la Campania, con un valore aggiunto nel comparto moda di 1.027 milioni di euro, é la  prima regione tra quelle del Mezzogiorno. Lo studio “Impact of the Coronavirus on the Italian non-financial corporates” di Cerved Rating Agency (agenzia di rating del Gruppo Cerved tra le prime in Europa) dimostra chiaramente che a fare maggiormente le spese di questa situazione – aggiunge Preziosi – sarebbe proprio il manifatturiero tessile. Le conseguenze del contagio sono già evidenti: rallentamenti nella produzione, chiusure temporanee forzate degli esercizi commerciali, calo dei margini. Con questi presupposti lo scenario a breve termine delle ricadute economiche e occupazionali in Regione è drammatico. E le cose possono andare anche peggio se si guarda al medio e lungo periodo».

In assenza di interventi concreti la situazione campana rischia di replicarsi in tutte le altre realtà nazionali. L’Italia è infatti il primo Paese in Europa per la produzione del tessile, abbigliamento e accessori, staccando di 30 punti la Germania e di 43 la Francia.

«Il 41 per cento della produzione europea di moda – ricorda Preziosi – è fatto da aziende italiane».

Ed è proprio la voce di queste aziende che Barbara Preziosi intende far arrivare ai vertici nazionali del Governo.

«Ci sono brand, anche di grande importanza come Meritex (leader nella produzione di calze), che soffrono la mancata programmazione di misure a sostegno delle imprese. Sono aziende che si trovano a dover pagare migliaia di euro tra dazi doganali, affitti e salari, aziende che nel loro complesso danno lavoro a migliaia di famiglie se si considera anche l’indotto che generano. Il tessile è un settore che sta morendo nell’indifferenza del Governo». 

E il caso di Meritex, brand partenopeo sul mercato dal 1923, è emblematico.

«Seppure in molti casi si va avanti con le vendite online- spiega l’imprenditrice e membro dell’assemblea nazionale di Italia Viva Palmira Pratillo,  – questo non basta. Le persone hanno meno voglia di comprare vestiti a causa dell’incertezza del futuro, e a questo si aggiungono le oggettive difficoltà economiche di molti e anche il semplice obbligo di restare a casa. Inoltre le consegne online sono rallentate per garantire le norme di sicurezza, come la distanza minima di un metro tra i dipendenti, la diminuzione delle ore di lavoro e le frequenti sanificazioni degli ambienti. Molti rivenditori, tra cui Amazon, danno priorità a beni di prima necessità, facendo slittare le consegne di vestiti e accessori. Il sistema è diventato lento, costoso e meno affidabile e molti hanno deciso di rinunciarvi e chiudere del tutto».

A questo si aggiunge un altro grosso problema, per le piccole boutique come per i grandi magazzini: il costo degli affitti, che può arrivare anche al 20 per cento dei ricavi.

Ecco perché Barbara Preziosi ha deciso di rilanciare le proposte con le quali dare respiro agli imprenditori del tessile.

  1. Rapida ripartenza per queste aziende, così come sollecitato dal Presidente della Camera della Moda.
  2. Misure economiche a favore delle aziende e degli esercizi commerciali atte a consentire un’adeguata ripresa delle attività con i dovuti dispositivi di sicurezza sanitari.
  3. Slittamento e riduzione dei fitti per gli esercizi commerciali (ragionando a strumenti di controllo utili a calmierarne i prezzi, a sospensioni dei pagamenti con contestuale politica di sostegno ai percettori degli stessi. Crediti d’imposta più coraggiosi, di portata più ampia rispetto a quanto già fatto, per tutte le categorie catastali e sicuramente slegati dal pagamento.
  4. Incentivi per la realizzazione di piattaforme personalizzate (con sostegno alle aggregazioni tra le imprese) di vendita online, anche per le realtà più piccole.
  5. Riduzione e differimento al 30 settembre dei pagamenti di tutti i dazi doganali all’importazione.

De Luca ridicolizza Salvini: “Sovranista con gli occhiali color pannolino di bimbo”

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“Voglio dire ad un esponente politico del Nord, – spiega il governatore – senza fare nomi è quello che sta andando in giro per l’Italia a far vedere i suoi occhiali color pannolino di bimbo. Ha detto che la Lombardia è l’unica regione ad aver aiutato i fitti. Il nostro amico si informi, la Campania sta aiutando anche i fitti. Stiamo facendo dei miracoli, questo perché stiamo facendo tutto in tempi rapidi e in maniere pulita e trasparente”.

“il nostro amico milanese è sempre disinformato sulle questioni che riguardano il Sud che la Regione Campania ha varato un programma per gli aiuti ai fitti e ai contributi alloggiativi, due bandi del valore di quasi 70 milioni di euro” – Sottolinea De Luca

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De Luca incontra i ristoratori campani: Nuove e rigorose regole per ripartire

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De Luca incontra i lavoratori del mondo del food: nuovi accordi e ripartenza nel rispetto delle regole per il contenimento dei contagi.

Avvenuto l’incontro tra De Luca e i ristoranti della Campania. Distanziamento, igienizzazione, turnazioni dei lavoratori e dei clienti, vigilanza sanitaria. Le regole da attuare rigorosamente per contenere il contagio. Il presidente e la sua task force stanno lavorando per capire come gestire al meglio la situazione.

In base a quanto riportato da “Il Mattino”, se la situazione continuerà a migliorare come sta già succedendo, è probabile che i ristoratori ricominceranno a lavorare prima del previsto.

In merito a tale questione, sulla pagina Facebook del governatore Vincenzo De Luca, sono riportate le seguenti parole:

“Abbiamo illustrato l’attuale quadro generale sul piano sanitario, sottolineando l’importanza di giungere in maniera condivisa all’avvio della Fase 2. Massima collaborazione e saranno importanti e decisive tutte le proposte che arrivano dal comparto. La Regione terrà conto delle diverse articolazioni. Anche nel settore degli eventi, come i matrimoni, l’Unità di crisi lavorerà a uno specifico disciplinare”.

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