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Sanità Tà Tà: musica, arte e spettacolo al rione Sanità

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Di Anna Menale – Domenica 8 dicembre 2019 si rinnova Sanità Tà Tà l’ormai consueta kermesse di uno dei più folkloristici rioni napoletani. Una serata ricca di eventi dislocati per l’intero quartiere che vedrà l’esibizione di oltre settanta musicisti e artisti di strada accompagnati da gustosi percorsi culinari ed enogastronomici offerti dalle più antiche botteghe del rione.

Sanità Tà Tà è un evento organizzato all’interno del più ampio programma natalizio Voglia ‘e turnà del Comune di Napoli con il patrocinio di Fondazione di Comunità locale San Gennaro e della Terza Municipalità di Napoli.

Tra i partner di questa edizione Radio Marte che, con Gianni Simioli, Diego Laurenti, Timo Suarez, Marta Martinez, Francesco Mastandrea, Franco Simeri, Gianluca Manzieri, Gigio Rosa, Marco Critelli, accompagnerà il mega concerto del palco principiale in Piazza Sanità.

L’evento ha visto dal 2016 la partecipazione di oltre 150 mila persone, coinvolgendo centinaia di musicisti, artisti di strada, operatori culturali, che insieme agli abitanti del quartiere hanno trasformato per una notte il rione in un enorme palcoscenico.

Sanità Tà Tà si inserisce nel più ampio programma di sviluppo socio culturale del Rione Sanità che negli ultimi anni è divenuto modello di riscatto e rigenerazione urbana dal basso attraverso un dedalo di cooperative e associazioni che lavorano costantemente alla rinascita di uno dei più antichi quartieri del napoletano.

La Notte Bianca sarà un vero e proprio festival itinerante gratuito. Il percorso artistico inizierà da Piazzetta Crociferi e, attraversando i luoghi simbolo del Rione dove saranno collocati hot spot musicali e di animazione, culminerà nel palco principale di piazza Sanità.

MAIN STAGE PIAZZA SANITÀ presenta Gianni Simioli

Ivan Granatino
Ida Rendano
Giovanni Block
Azul
Natale Galletta

Fede’n’Marlen
TheRivati
Francesco Da Vinci

Peppe Sox
Plug
Baloo
Marika Cecere
Aryarca
Bless
Giusy Attanasio
Mr. Hyde

STAGE VERGINI presenta Toni Tonelli

Paduano

Il Befolko

Ivo Mancino

Manco

Guastavoce

Tonia Cestari

Lena A.

Toni Tonelli

Dafne

Barabba

Federa & Cuscini

STAGE MISERICORDIELLA

Oto & Bad Soul DJ

Enzo Cuomo

Biagio Foglia

Nicola Volli

Antonio Del Prete

Ritmi del Sud

Maximilian Heart

STAGE VIA FUORI PORTA A SAN GENNARO presenta Pulps

DJ Corrado Capasso

Umbro Del Prete Totò

Anema e Song

Ritmi del Sud

Pit Wine

Boro

Capatosta

STAGE GRADONI PALAZZO SAN FELICE presenta Massimo Penza

DJ Eugenio Capasso

Gennaro De Crescenzo

Teresa Moccia

Chiodo Fisso

Biagio Foglia

Penza-Serao-Bonetti

Compagnia Arrocco

Serpente Nero

Nap 12 Inch

STAGE CROCIFERI presenta Michele Montefusco

Giovanni Imparato

Albo Dub

Giordano Esposito

Milena Setola

Michele Montefusco

Misericordiella Band

Why Not – Ragazzi di Scampia

Bandita Sbandata

Ragazzi del Benedetto Croce

Zena

 

Napoli sotto la pioggia: 5 idee per visitare la città

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Napoli non teme la pioggia. Anzi, perché non approfittarne per visitare anche quei luoghi suggestivi, ma un po’ nascosti, che la rendono indimenticabile?

La bellezza di Napoli è così totalizzante che non basta il maltempo per sminuirla (non per niente Napoli è la città più cool d’Italia). Se shopping e passeggiate in riva al mare sono da scartare a causa della pioggia, non bisogna disperare. Napoli è una di quelle città che ne ha per tutti i gusti, e per tutte le stagioni.

Ecco, quindi, cinque proposte per visitare luoghi incantevoli e affascinanti, che sarebbe davvero un peccato perdersi…anche “quanno chiove”.

  1. I must-see al coperto

Innumerevoli sono i luoghi da visitare al coperto: primi fa tutti i musei e i palazzi storici. E a Napoli c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per esempio, se il tempo non è proprio dalla nostra parte, si può optare per il Museo Archeologico di Napoli che, con le sue collezioni ed esposizioni permanenti e temporanee, attrae migliaia di visitatori ogni settimana. Tuttavia, come non pensare anche al Palazzo delle Arti (PAN), che ospita diverse mostre di artisti contemporanei! Tra queste, al momento è possibile visitare quella di Joan Miró.

Un altro luogo imperdibile e suggestivo, da visitare anche quando il sole ci abbandona, è la Cappella Sansevero. Collocata nel cuore di Napoli, la Cappella ospita l’affascinante Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, davanti al quale si dice che persino Antonio Canova abbia esclamato: “Dieci anni della mia vita pur d’essere lo scultore del Cristo Velato.

  1. The Dark Side of Naples

Tuttavia, forse non tutti sanno che Napoli nasconde per davvero un suo lato oscuro, frutto di secoli di storia. Mentre le strade del suo centro storico sono notoriamente caotiche e piene di vita, nel sottosuolo si snoda una rete di cunicoli, gallerie, ipogei e catacombe, nel silenzio del passato.

Le catacombe di San Gennaro sono considerate uno dei più antichi simboli della cristianità napoletana. Aree cimiteriali risalenti al II e III secolo, le catacombe sono disposte su due livelli non sovrapposti. Grazie al tufo, sono caratterizzate da ampi spazi, il che le rende peculiari rispetto alle altre catacombe romane. Attenzione, tuttavia, a chi soffre di claustrofobia! Le catacombe di San Gennaro presentano numerosi affreschi e anche il più antico ritratto conosciuto del santo patrono di Napoli. Interessanti da visitare anche le catacombe di San Gaudioso, ovvero il secondo cimitero paleocristiano della città. Collocato proprio al di sotto della Basilica di Santa Maria della Sanità, il complesso risale al IV-V secolo.

Dettaglio Cimitero delle Fontanelle. Ph. credits: Fabrizio Grossi.

Se il tempo non è proprio favorevole, l’atmosfera, allora, è perfetta per addentrarsi in un luogo estremamente suggestivo nel ventre di Napoli: il Cimitero delle Fontanelle. Si tratta di un ossario in cui sono conservati migliaia di resti di napoletani morti a causa della pestilenza del XVII secolo, delle successive eruzioni del Vesuvio, e del colera del 1836. La storia di questo cimitero è molto affascinate. È sufficiente pensare al culto delle “anime pezzentelle” (del Purgatorio), e all’adozione delle “capuzzelle” (i teschi), per avere un’idea di quanto si possa scoprire della storia ‘oscura’ di Napoli con una semplice visita alle Fontanelle.

Qui le informazioni sulle catacombe di Napoli; qui, invece, tutto sul cimitero delle fontanelle.

  1. Gli storici strati di Napoli

Ma il sottosuolo di Napoli non ospita solo catacombe. In un giorno di pioggia, visitare la Galleria Borbonica, ad esempio, è un altro modo per scoprire una Napoli sepolta. Nato nel 1853, con un decreto di Ferdinando II di Borbone, per facilitare la fuga dei reali in caso di attacco militare, il Tunnel Borbonico è un viadotto sotterraneo che porta da Palazzo Reale a Piazza Vittoria, vicino al mare. Tra le sue diverse funzioni, il tunnel fu un ricovero antiaereo durante la seconda guerra mondiale, ma anche il Deposito Giudiziale Comunale fino agli anni ’70, conservando ciò che era stato recuperato dalle macerie dopo i bombardamenti. Oggi è possibile passeggiare tra i suoi cunicoli, attraverso una serie di percorsi. Per saperne di più, consultate il sito ufficiale della galleria borbonica.

Tunnel Borbonico. Ph. credits: Fabrizio Grossi.

Restiamo ancora sotto terra, perché se per avere un assaggio di Napoli basta già percorrere i suoi stretti vicoli, è anche vero che è tutto quello che c’è sotto a nascondere l’anima di questa città. Scendere nelle profondità di Napoli significa viaggiare nel tempo, raggiungendo epoche lontanissime. Perciò, considerare una visita alla “Napoli Sotterranea” potrebbe essere un’ottima alternativa al brutto tempo. Durante la visita si possono ammirare, ad esempio, i resti dell’antico acquedotto greco-romano, gli orti ipogei, e finanche l’antico teatro greco-romano. Le entrate alla Napoli Sotterranea sono due: una si trova in piazza San Gaetano, agorà della città greca; la seconda in Piazza Trieste e Trento, non lontana da Piazza del Plebiscito e dal tunnel borbonico.

Maggiori informazioni sulla storia e sulle visite sul sito ufficiale.

  1. Le chiese di Napoli

Sono circa cinquecento. Come non pensare ad un piccolo tour in un giorno piovoso? In prossimità di piazza San Gaetano, si staglia una delle basiliche più antiche della città, San Lorenzo Maggiore. È proprio lì che Boccaccio incrociò lo sguardo della sua Fiammetta, nel 1334. Questa complesso monumentale è conosciuto, però, soprattutto per l’area archeologica che nasconde nelle sue profondità, la quale prende il nome di “Napoli Sotterrata”. Un museo sotterrato, di nuovo, dov’è possibile ritrovare persino i resti di un mercato romano.

Con la sua atmosfera gotica e l’affascinante chiostro in maiolica, il Monastero di Santa Chiara è un’altra voce imperdibile sulla lista di ogni turista. E mentre si aspetta che la pioggia lasci spazio al sole, si può cogliere l’occasione di visitare altre due pietre miliari del turismo napoletano, che si trovano a quattro passi da Santa Chiara; o, piuttosto, a qualche minuto di ombrello. Di fronte al monastero, infatti, troviamo la chiesa del Gesù Nuovo. Austera all’esterno quanto magnifica per colori e luce all’interno, questa è la chiesa che ospita il corpo di Giuseppe Moscati. Percorrendo Spaccanapoli, via di per sé iconica della città, troviamo San Domenico Maggiore, di impianto strutturalmente gotico, e prima sede della Flagellazione di Cristo di Caravaggio (oggi al Museo di Capodimonte).

  1. L’ospedale delle bambole

Anche le bambole si ammalano e subiscono incidenti. Ma poi guariscono e ritornano in forma. Dove? All’ospedale delle bambole, dove sapienti ‘medici’ riparano e restaurano ogni tipo di bambola: da quelle di porcellana a quelle di plastica, ma non mancano quelle in legno e in cartapesta. Luogo ideale per tutta la famiglia, specialmente in un giorno di pioggia, l’ospedale è diventato anche un museo (ve ne abbiamo parlato qui).

La storia dell’Ospedale comincia alla fine del diciannovesimo secolo, nel cuore di Napoli. A Spaccanapoli, per l’appunto, dove lo scenografo teatrale Luigi Grassi riportò a nuova vita la prima bambola. Dopo più di cento anni, l’Ospedale è ancora un luogo magico, espressione della napoletanità di questa città.

Per maggiori informazioni, consultate il sito ufficiale.

 

Dunque, è certo che la bellezza di Napoli è irresistibile anche in un giorno freddo e piovoso. Semplicemente impossibile pensare di rinunciare a scoprire i suoi misteri per un po’ di pioggia!

Tentata truffa ai danni dello stato, sospesi 9 avvocati

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Stamane i finanzieri del comando provinciale di Napoli, in collaborazione con la procura di Nola, hanno applicato una misura cautelare che  vieterà di esercitare la professione di avvocato, per la durata di un anno, nei confronti di 9 professionisti accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato.

La truffa

Le indagini sono scattate a seguito di numerose segnalazioni pervenute all’Ufficio di Procura dalla Presidenza del Tribunale di Nola. Tra il 2018 e il 2019 infatti l’Ufficio Ruolo Generale Affari Contenziosi Civili ha rilevato irregolarità all’atto di iscrizione di nuove cause civili. Le anomalie sono state riscontrate durante l’inserimento del numero identificativo della marca da bollo o del contributo unificato presenti sulle buste telematiche inviate dagli avvocati. Una volta immessi i dati identificativi, infatti, il sistema informatico segnalava che questi risultavano già inseriti ed utilizzati. 

La Procura della Repubblica di Nola ha dunque delegato la Guardia di Finanza Gruppo di Nola a verificare l’autenticità delle marche da bollo e dei contributi unificati oggetto di segnalazione.
Ha inoltre verificato l’eventuale utilizzo dei valori da bollo in altri procedimenti incardinati anche presso altri Uffici giudiziari dell’intero territorio nazionale. L’indagine ha consentito di accertare che tutte le marche da bollo risultavano già utilizzate, spesso anche più di una volta, dallo stesso studio legale ed erano semplici fotocopie.

Gli accertamenti

La Procura ha espresso specifica richiesta di misura cautelare, condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Nola, nei confronti di 9 avvocati professionisti. Su di loro pende l’accusa di tentata truffa aggravata ai danni dello Stato. Gli indagati avevano intenzione di procurarsi ingiustamente il valore delle marche da bollo riutilizzate, con conseguente danno economico allo stato.

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Uomo minaccia di dare fuoco alla casa a Napoli

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Un 59enne minaccia di dare fuoco alla propria casa dopo una discussione familiare

Accade a Napoli, in via Cupa vicinale Pepe: un uomo, dopo una lite familiare, cosparge il suo appartamento di benzina e minaccia di dargli fuoco. Pronto l’intervento degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale dopo una segnalazione della sala operativa. Gli agenti hanno poi arrestato il 59enne. L’uomo, che già aveva precedenti con la Polizia, è infatti accusato di maltrattamenti in famiglia.

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Truffa delle carte di credito: raggiro da oltre 1 milione di euro

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La polizia ha eseguito 6 misure cautelari in carcere a carico di una organizzazione criminale napoletana, ma operativa su tutto il territorio nazionale. Gli indagati sono Ciro Esposito (di anni 51), Salvatore Esposito (di anni 22), Pasquale Sacra (di anni 39), Luisa Simeoli (di anni 39) Giuseppe Ventura (di anni 44) e Sabatino Ruberti (di anni 32). Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla sostituzione di persona, al furto aggravato e all’indebito utilizzo di carte di credito.

L’organizzazione criminale procedeva secondo un complesso modus operandi. Il primo passo consisteva nell’effettuare i furti della corrispondenza nei centri di smistamento di Poste Italiane. Poi venivano individuati i dispacci contenenti le carte di credito spedite da parte degli istituti di credito. Poi i telefonisti mettevano in atto la tecnica del vishing, chiamando i vari istituti emittenti delle carte e, presentandosi come forze dell’ordine, affermavano di aver sequestrato le carte rinvenute in possesso a malviventi e si facevano indicare il numero di telefono dei clienti. Ottenuti i dati, l’organizzazione si rivolgeva verso i clienti spacciandosi per dipendenti della banca e riuscendo a farsi indicare i pin delle carte di credito. I criminali monetizzavano prelevando contanti su sportelli Atm e poi riciclavano su strumenti prepagati.

Il profitto illecito di detta attività ha portato nelle casse dell’organizzazione criminale più di 1 milione di euro. Le indagini partirono a luglio 2018 a seguito delle segnalazioni di alcuni istituti di credito. Le attività investigative sono state eseguite utilizzando anche sistemi di tracciamento elettronico.

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“Artisti per l’ambiente”: l’iniziativa porta il Ministro Costa al Nest

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Sull’onda della COP25, la conferenza globale sul rischio dei cambiamenti climatici in corso a Madrid in questi giorni, anche Napoli scenderà in campo per l’ambiente con diverse iniziative

In occasione della COP21 a Napoli dal 2 al 4 dicembre, il Nest ha deciso di partecipare attivamente.

Artisti per l’ambiente” è l’iniziativa che il Teatro Nest ha organizzato per oggi 4 dicembre. Un pomeriggio di musica, teatro e poesia a favore della tutela dell’ambiente. L’evento è promosso, tra gli altri, da Connect4Climate, dal  Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, UN Environment Programme, Let’s do It! Italy, la Regione Campania e il Comune di Napoli.

Numerosi sono gli eventi in programma.

Tra gli “Artisti per l’ambiente” ci saranno l’attore Adriano Pantaleo che porterà in scena un monologo sull’ambiente supportato dalle musiche della compagnia teatrale del Nest e il gruppo musicale Cosmorama. Durante lo spettacolo ci sarà la lettura delle tre poesie vincitrici della gara creativa “Marea” a cura dell’Associazione culturale Poesie Metropolitane.

Al termine dello spettacolo interverrà il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

In contemporanea al suo intervento, nel Foyer sarà possibile visitare la mostra di Sub-Scatti dell’associazione Fondalicampania. Sarà, inoltre, possibile partecipare ad alcune attività di Associazione Culturale “Poesie Metropolitane”.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina Facebook dell’evento.

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Pioggia di calcinacci sui passanti in via Chiaia

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Torna sovrana la paura a via Chiaia, nel cuore di Napoli: poco dopo le 19.15, infatti, alcuni pezzi di calcinacci si sono staccati dal cornicione di un edificio riversandosi sulla folla.

Tra turisti e cittadini molta era l’affluenza in strada, ma fortunatamente nessuno è rimasto vittima dei calcinacci: tanta invece è stata la paura, specie tra i commercianti del posto che da mesi hanno denunciato i mancati interventi di messa in sicurezza dei palazzi storici di Napoli.

 

 

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Palazzo Reale e i Girolamini diventano musei autonomi

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Secondo il Decreto di riorganizzazione del ministero dei Beni Culturali, tra i sei nuovi musei autonomi troveremo anche due importanti monumenti napoletani. Il Palazzo Reale e il complesso dei Girolamini.

Il museo di Palazzo Reale, ex residenza vicereale spagnola, francese, Borbonica e infine dei Savoia, è attualmente gestito da Paolo Mascilli Migliorini. Il complesso dei Girolamini invece, guidato da Vito De Nicola, è interessato da più progetti di restauro, sia della chiesa di San Filippo Neri che della quadreria e dell’imponente biblioteca dei padri oratoriani. Il polo museale della Campagna gestirà entrambi i monumenti, assicurando che vengano applicate nuove e funzionali norme.

Nuove Norme

Le norme comprendono nuove autorità territoriali (di cui una impegnata sul mare) e direzioni generali, una alla Sicurezza del patrimonio, l’altra alla Creatività contemporanea. Nel decreto Mibact, tornano autonomi il parco dell l’Appia  antica e l’Accademia di Firenze. Gli altri cinque musei autonomi, oltre al Palazzo Reale e ai Girolamini, sono il Palazzo Venezia e il Vittoriano a Roma, la Pinacoteca di Bologna, Matera e Sibari.

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“Audizioni”: quando all’Elicantropo le donne si confessano con Dio

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Tra gli spazi ristretti e visionari dell’ElicantropoCarlo Cerciello porta in scena Audizioni, un testo liberamente ispirato ai recenti monologhi femministi di Gloria Calderón Kellett. In teatro vediamo stendersi un postmoderno palco-passerella-monitor, che è esso stesso oggetto chiave della scena narrata. Infatti, si reinstalla a matrioska all’interno del tempo diegetico. Su di esso scorrono fugaci flash visuali. Rimandano agli scenari che saturano gli spazi della nostra comunicazione di massa e quindi contestualizzano la scena nel nostro tempo.

Ma sulla stessa passerella sfilano, con una struttura episodica, gli affreschi di donne accomunate da una nevrosi nella cui autoanalisi lo spettatore si immerge, attraverso i flussi di coscienza delle protagoniste. I personaggi interpretati da Valentina Dalsigre CirilloMariachiara Falcone, Fabiana Fazio, Ianua Coeli Linhart e Cecilia Lupoli, ottenuto finalmente un colloquio con un Dio donna che ha deciso di ascoltarle alla maniera di un talent show, condividono con Lei e col pubblico le loro storie. I loro pensieri veicolano un senso di disadattamento che colpisce in generale gli spazi del rapporto con l’altro – e, sempre più nello specifico – quelli della socialità, della sentimentalità, della sessualità.

La crisi è ritratta in una scenetta in cui grottescamente un’integerrima donna in carriera inscena i colloqui per il ruolo di fidanzato, mentre la collega pian piano arriva all’ardua consapevolezza che forse ama il suo uomo; in quella in cui un’italiana figlia di immigrati si ritrova straniera in ogni dove; o in quella in cui l’archetipo Eva condivide col suo creatore e coi suoi figli il senso di colpa e d’ingiustizia che le è proprio; o in quella dove una giovane, a sorsi interrotti, confessa a un’altra ricordi che riaffiorano sulla scia del Leitmotiv cantato un tempo dallo zio, che rimanda ambiguamente a scenari di violenza subita e poi perpetuata.

Tra le scene trova spazio anche la metateatrale denuncia sulla carenza di ruoli femminili nel grande teatro e fa da cornice la fugace apparizione di un personaggio, prima nella morsa di un leone e poi di un salvagente. È più indecifrabile degli altri, ma sembra essere l’unico a rivolgersi e impersonare collettivamente tutti (chi è in scena e chi sta fuori), a concretizzare lo squarcio tra il palco e le poltrone e tra il parziale e l’universale, facendosi carico dell’invettiva dal meccanismo brechtianamente straniante.

Considerando la genesi del testo sulla base di una profonda riscrittura dei monologhi della Kellett e – come ci hanno raccontato gli stessi Carlo Cerciello e Imma Villa – il suo parto collettivo (alla stesura hanno contribuito le stesse attrici, ex allieve del fertile laboratorio permanente elicantropino), loro stesse, come autrici-personaggi, si co-stringono nel limbo della fictio, intrecciando le immagini di un vissuto reale e immaginario, di cui sono emblematici i monologhi di Ianua.

Terreno fertile per le idee e per la loro realizzazione, considerando anche il meccanismo ormai radicato di formazione e avviamento dei giovani allievi, di cui Audizioni è un’altra prova, l’Elicantropo conferma di essere una delle realtà più serie sullo scenario della sperimentazione teatrale quantomeno regionale e del sud Italia.

Audizioni

di Carlo Cerciello

dal 23 novembre al 15 dicembre e dal 2 al 12 gennaio 2020

ore 21.00 (da giovedì a sabato), ore 18.00 (domenica)

Teatro Elicantropo, vico Gerolomini 3, Napoli

info e prenotazioni al 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)

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Rapina da 6000 euro sulla circonvallazione di Giugliano

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Rapina a danno di una giovane coppia di ritorno da Bologna venerdì a Giugliano, sulla circonvallazione esterna. I ladri avevano forse seguito i loro spostamenti.

La rapina

Sulla circonvallazione di Giugliano due scooter hanno fiancheggiato la macchina, sulla quale viaggiava  una coppia, poi uno dei due rapinatori ha rotto il finestrino. Armato di pistola ha ordinato al guidatore di dare loro il proprio orologio ed il denaro contante. 

Portando con sé il maltolto, il cui valore ammonta a 6000 euro, i ladri sono fuggiti a bordo degli scooter facendo perdere le proprie tracce.

La denuncia

La coppia ha subito denunciato la rapina subita.

I due stavano tornando da Bologna, dove avevano appena concluso l’acquisto di un’automobile – motivo per cui avevano con sé tanto denaro contante.

Non è la prima volta che Giugliano diventa palco di rapine – solo sabato scorso nel pieno centro, a via Aniello Palumbo, una coppia di fidanzati ha subito il furto di un Rolex da 30000 euro – ma questa volta pare che i rapinatori siano andati a colpo sicuro: non si esclude che avessero seguito la coppia o che forse fossero a conoscenza dei loro spostamenti.

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