giovedì, Dicembre 18, 2025
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Agguato a Barra: ucciso Salvatore Borriello con diversi colpi d’arma da fuoco

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AGGUATO A NAPOLI SALVATORE BORRIELLO
AGGUATO A NAPOLI SALVATORE BORRIELLO

BARRA – Agguato intorno le 12.30 a Barra, quartiere orientale di Napoli, la vittima è Salvatore Borriello, 26 anni, residente in zona.

Sarebbe stato raggiunto da alcuni sconosciuti che hanno aperto il fuoco. Il 26enne è arrivato nel Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare agonizzante, poco dopo, nonostante gli sforzi dei medici, è deceduto.

Borriello sarebbe stato colpito in via Suor Maria della Passione Beata, nei pressi di Corso Sirena. La dinamica dell’agguato è ancora in fase di accertamento e le indagini sono condotte dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dalla Squadra Mobile, che stanno acquisendo testimonianze e immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.

Nel 2021 Salvatore Borriello sfuggi ad un agguato da parte di appartenenti al clan Aprea. Il17 aprile, era finito nel mirino di un commando formato da quattro persone in sella a due scooter, nel corso dell’incursione armata, rimase ferita anche una ragazza innocente. Per quell’azione criminale furono fermati in quattro con il gip che dispose la custodia cautelare in carcere. Il Tribunale del Riesame fece successivamente cadere la contestazione del tentato omicidio, accogliendo le tesi difensive, pur lasciando in piedi altri capi d’imputazione.

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Morte Nunzia Cappitelli: Lei aveva denunciato due presunti stalker

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NUNZIA CAPPITELLI
NUNZIA CAPPITELLI

PISCINOLA – Risultano due denunce presentate nei confronti di altrettanti presunti stalker dalle indagini della Squadra Mobile di Napoli impegnata per cercare di fare piena luce sulla morte della 51enne di Nunzia Cappitelli, la donna trovata nel pomeriggio di ieri senza vita all’interno della sua abitazione in piazza Sant’Alfonso, a Marianella, nella periferia a nord di Napoli.

Si tratta del giovane che ieri, in compagnia di un amico, ha dato l’allarme dopo avere trovato il corpo senza vita della donna, e di un’altra persona, meno giovane, che come il ragazzo avrebbe assunto comportamenti ossessivi nei confronti della vittima.

Al momento però la pista privilegiata è quella della morte causata da un incidente o da un malore, e solo i risultati dell’autopsia chiariranno se quella ferita alla testa è riconducibile a un colpo inferto con un corpo contundente oppure se, invece, a provocarla è stata una caduta accidentale.

In nottata entrambi i presunti stalker sono stati ascoltati dagli investigatori insieme con altre persone ritenute dalla Polizia di Stato informate dei fatti. Proprio la circostanza relativa alla denunce terrebbe in piedi l’ipotesi femminicidio che però al momento non trova riscontri dagli accertamenti eseguiti dal medico legale sul corpo della 51enne e dalla polizia scientifica nell’appartamento dove è stato trovato il cadavere della donna.

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Il Tar da ragione a De Luca: Sanità Campania fuori dal piano di rientro. Ma il Ministero prepara il ricorso

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DE LUCA PIANO DI RIENTRO SANITA CAMPANIA
DE LUCA PIANO DI RIENTRO SANITA CAMPANIA

La sanità della Campania può uscire dal piano di rientro dei debiti precedenti e tornare regolarmente in gestione alla Regione.

Il Tar dà ragione alla battaglia che il governatore Vincenzo De Luca porta avanti da oltre due anni e diffida il ministero della Salute: deve far uscire “immediatamente” la Regione dal Piano.

De Luca parla di una “vittoria straordinaria”, una “battaglia vinta nell’interesse dei nostri concittadini e delle nostre famiglie”. A stretto giro la risposta del dicastero: “Il Ministero della Salute presenterà immediatamente appello al Consiglio di Stato”.

IL COMMENTO DI DE LUCA

Il tribunale amministrativo ha dato ragione alla Campania che aveva fatto un ricorso contro il ministero della Salute perché la Campania viene tenuta, senza nessuna ragione oggettiva, in piano di rientro da due anni.

È una misura che ovviamente penalizza per esempio i punti nascita, Sapri, Polla, Piedimonte Matese, Sessa Aurunca e penalizza tutta la sanità campana perché ci impedisce di utilizzare anche fondi di bilancio per progetti obiettivo che possono migliorare le prestazioni.

Il tribunale amministrativo ha riconosciuto che non c’è nessuna ragione oggettiva per tenere la Campania in piano di rientro, che la Campania ha raggiunto tutti gli obiettivi previsti dalla legge e che mantenere la Campania in piano di rientro è un abuso. Dunque ha stabilito che il ministero della Salute deve procedere ad approvare la fuoriuscita della Campania dal piano di rientro“.

Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha commentato, questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Salerno, la notizia che la sanità della Campania può uscire dal piano di rientro dei debiti precedenti e tornare regolarmente in gestione alla Regione. Il Tar, infatti, ha dato ragione alla battaglia che il governatore Vincenzo De Luca porta avanti da oltre due anni e diffida il ministero della Salute: deve far uscire “immediatamente” la Regione dal Piano.

Non ci regalano niente. Mi auguro – ha sottolineato il governatore – che non ci sia qualcuno che per ragioni ancora di ostilità politica faccia ricorso al Consiglio di Stato. Chi dovesse fare questo si dichiarerebbe nemico della Campania, delle nostre famiglie, delle nostre aziende, del comparto privato accredito e nemico dei punti nascita. Noi aspettiamo con serenità che il ministero della Salute dia seguito al pronunciamento del Tribunale amministrativo della Campania e con grande semplicità decida la fuoriuscita della Campania dal piano di rientro“.

LA RISPOSTA DI DONZELLI FDI

Faremo fino in fondo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per difendere i cittadini della Campania dalla malasanità“.

Giovanni Donzelli, vice presidente del Copasir e responsabile dell’organizzazione di FdI, annuncia ad Avellino, dove ha partecipato ad una manifestazione elettorale a sostegno del candidato del centrodestra, Edmondo Cirielli, annuncia che il governo ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Campania che ha bocciato il no del ministero della Salute all’uscita del piano di rientro sanitario della regione Campania.

“Non faremo sconti -ha aggiunto- per difendere la buona spesa sanitaria: l’unico accanimento politico nei confronti dei cittadini è stato quello di chi ha gestito la regione negli ultimi dieci anni“.

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Roberto Fico contestato da militanti di “Potere al Popolo”, consegnata statuetta di De Luca

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ROBERTO FICO, POTERE AL POPOLO
ROBERTO FICO, POTERE AL POPOLO

NAPOLI – Roberto Fico, candidato per la coalizione del centrosinistra è stato contestato venerdì pomeriggio a Napoli, prima di un convegno nel CX Naples | Centrale Campus & Hotel di via Galileo Ferraris.

Fico era li per presentare “L’Agenda Giovani – Le idee dei giovani per la Campania” ma ad attenderlo c’era un gruppo di militati di “Potere al Popolo” partito e lista che sostengono come candidato presidente Giuliano Granato.

I militanti hanno consegnato a Roberto Fico una statuetta di Vincenzo De Luca, sottolineando, dal loro punto di vista, l’incoerenza della loro alleanza. Hanno inoltre contestato, sempre a loro dire, il disastro di De Luca sulla sanità campana, anche se proprio ieri il Tar ha accolto il ricorso presentato dal Governatore e ha diffidato il Ministero della Salute a far uscire immediatamente la Regione Campania dal piano di rientro.

Inoltre è stato contestato a Roberto Fico la presenza in uno studentato che chiederebbe 850 euro al mese di affitto agli studenti, per parlare di giovani, dove non sarebbe garantita equità nel sostenere certi costi.

Roberto Fico ha democraticamente ascoltato le varie accuse, ha accettato la statuetta ed ha replicato alle accuse che gli sono state rivolte. Il filmato dell’accaduto è stato pubblicato sui canali social di “Potere al Popolo” ma la risposta dell’opinione pubblica è stata più di condanna del gesto, etichettato da molti come “autogol“. Altri invece hanno sottolineato come sia particolare la scelta di contestate il candidato del centrosinistra nel giorno in cui a Napoli c’erano Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani per sostenere il candidato del centrodestra Edmondo Cirielli.

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Giugliano in Campania: accoltellato al petto con un taglierino dalla punta di diamante, grave

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È in prognosi riservata un uomo colpito ieri con un taglierino dalla punta di diamante all’addome e al braccio dopo quella che le telecamere hanno registrato come una lite in strada a Giugliano in Campania, in provincia di Napoli.

Sono le 18 circa quando in via Palumbo, Giugliano in Campania, un auto e una bici elettrica passano spedite lungo lo stesso senso di marcia.Arrivati al civico 24 – questo racconteranno le immagini – i veicoli si fermano e i due iniziano a discutere. Il centauro sembra scavare nelle tasche del giubbino e impugnare qualcosa.

L’altro, il conducente dell’auto, fa lo stesso ma è lui a colpire e ad andare a segno. Due violente coltellate con un taglierino dalla punta di diamante, di quelli utilizzati per sezionare le piastrelle. Una al braccio e una all’addome.

La bici è sull’asfalto, così la vittima. L’aggressore è già in fuga. Analizzate le immagini, i militari scopriranno il numero di targa e rintracceranno l’uomo immortalato dalle telecamere.

In casa troveranno anche l’arma utilizzata.In manette e poi in carcere Pasquale Sequino, 46enne già noto alle forze dell’ordine. La vittima rimane ricoverata in prognosi riservata, presso l’ospedale San Giuliano.

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Napoli, inaugurata la 154esima Fiera dell’Arte Presepiale di San Gregorio Armeno dedicata a James Senese

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È stata inaugurata in piazza San Gaetano la 154esima Fiera artigianale dell’arte presepiale di San Gregorio Armeno, la storica strada dei presepi simbolo del Natale partenopeo e meta imprescindibile per cittadini e turisti. L’edizione di quest’anno è dedicata a James Senese, recentemente scomparso: in suo omaggio gli artigiani hanno realizzato una statuina consegnata alla figlia Anna, presente alla cerimonia insieme all’assessora al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, Teresa Armato.

«Questa è una pre-apertura del nostro Natale – ha spiegato Armato – che anticipa l’accensione delle luminarie prevista per domenica, alle 18, in piazza Municipio. San Gregorio Armeno è una strada dal valore simbolico e culturale fortissimo, che da sempre fa conoscere Napoli nel mondo». L’assessora ha poi annunciato una novità riguardante la viabilità pedonale: su richiesta di operatori, esercenti e presepisti, verrà introdotto un senso unico pedonale alternato. Nei primi due weekend delle festività si percorrerà la strada dall’alto verso il basso, mentre nei successivi si procederà dal basso verso l’alto. Il provvedimento sarà in vigore nei weekend – venerdì, sabato e domenica – oltre che l’8 dicembre e l’antivigilia di Natale. «Negli anni scorsi il senso unico fisso aveva creato alcuni disagi – ha aggiunto Armato – e abbiamo deciso di accogliere la proposta degli artigiani».

All’inaugurazione erano presenti anche Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco Gaetano Manfredi per l’industria musicale e audiovisiva, e Vincenzo Capuano, presidente dell’associazione Le Botteghe di San Gregorio Armeno. «Siamo giunti alla 154esima edizione della Fiera di Natale ai Decumani – ha ricordato Capuano – che ogni anno richiama in media due milioni di visitatori. Già in questi giorni le strade del centro antico si affolleranno per raggiungere il cuore dell’arte presepiale e vivere un’atmosfera natalizia unica al mondo». Capuano ha infine auspicato che, già dal prossimo anno, la fiera possa essere inserita dall’amministrazione nell’elenco dei grandi eventi ufficiali della città.

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Napoli: Nunzia Cappitelli, donna di 51 anni, trovata morta in casa a Piscinola, non si esclude omicidio

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Si chiamava Nunzia Cappitelli la donna trovata morta in un’abitazione nel quartiere Piscinola a Napoli. Nunzia, nata nel 1974, era conosciuta nel quartiere e frequentava la parrocchia.

Nell’appartamento dove la donna è stata trovata priva di vita con un’unica ferita alla testa, la polizia scientifica ha eseguito accertamenti per ore: gli inquirenti e gli investigatori lasciano ancora aperte tutte le ipotesi e sarà ora l’autopsia a dire se Nunzia è stata uccisa o se sia morta in seguito ad una caduta accidentale.

Il compagno è già stato sentito e, secondo quanto si apprende, sarà nuovamente ascoltato dagli investigatori.

Donna trovata morta a Napoli,’persona discreta e tranquilla’

Una persona “tranquilla, che voleva integrarsi nella comunità parrocchiale”. Così don Pasquale Fioretti, il parroco della chiesa di San Giovanni e Sant’Alfonso, parla della 51enne trovata morta in un’abitazione a Piscinola, a Napoli.

Una casa al piano terra, quella di piazza Sant’Alfonso, dove la donna era tornata a vivere da sola solo da pochi mesi e che si trova a pochi passi dalla parrocchia. Il sacerdote racconta di averla vista l’ultima volta lunedì.

“Quando veniva in chiesa era desiderosa di scambiare qualche parola – aggiunge – io sono uscito alle 13 ed era tutto tranquillo, poi al rientro nel pomeriggio ho appreso la notizia”. Secondo alcuni vicini era “una persona discreta, anche se cordiale”.

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Domenica a Napoli ci sarà l’accensione delle luminarie natalizie

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ACCENSIONE LUMINARIE NATALIZIE NAPOLI
ACCENSIONE LUMINARIE NATALIZIE NAPOLI

Si terrà domenica 16 novembre alle ore 18 l’accensione delle luminarie natalizie che illumineranno Napoli durante il periodo delle festività.

La cerimonia di accensione avrà luogo in piazza Municipio alla presenza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, dell’assessore al turismo e alle attività produttive Teresa Armato e del presidente della Camera di commercio Ciro Fiola, con l’accensione del grande albero di Natale.

L’iniziativa segna l’inizio del programma di attività e appuntamenti che accompagneranno cittadini e turisti durante le festività di Natale in tutti i quartieri della città.

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Dramma nel napoletano morto improvvisamente il Maresciallo Giovanni Ambrosio, aveva 44 anni

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MARESCIALLO CAPO GIOVANNI AMBROSIO POGGIOMARINO
MARESCIALLO CAPO GIOVANNI AMBROSIO POGGIOMARINO

Un dramma ha scosso la provincia di Napoli: il Maresciallo Capo Giovanni Ambrosio, 44 anni, è deceduto a causa di un malore improvviso a Poggiomarino. La notizia ha destato profonda commozione nella comunità e tra i colleghi dell’Arma, che lo ricordano come un uomo stimato e dedito al servizio.

Il Maresciallo Capo lascia la moglie e un figlio, le esequie si sono svolte questa mattina nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Poggiomarino.

Questa la nota del Sim dei Carabinieri: “Il Maresciallo Capo Ambrosio era riconosciuto come un punto fermo della Stazione: un professionista esemplare, mosso da un forte senso del dovere e da un profondo rispetto per l’uniforme che indossava. A distinguerlo, però, era soprattutto la sua straordinaria umanità: la capacità di ascoltare, di comprendere, di esserci sempre; per i cittadini, per i colleghi, per chiunque avesse bisogno di un sostegno o di una parola di conforto. La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto immenso, non soltanto operativo, ma umano. L’Arma dei Carabinieri e la comunità di Poggiomarino perdono un servitore dello Stato di altissimo valore morale, che ha incarnato ogni giorno lo spirito dell’Istituzione con disciplina, lealtà e dedizione“.

La comunità di Poggiomarino si è stretta attorno alla famiglia, esprimendo cordoglio e vicinanza in queste ore di dolore.

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Ucciso in Colombia l’imprenditore acerrano Clemente Marzullo, la famiglia vuole chiarezza

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Clemente Marzullo ACERRA
Clemente Marzullo ACERRA

È stato assassinato a Cali, in Colombia, Clemente Marzullo, imprenditore 47enne originario di Acerra, in provincia di Napoli.

L’uomo è stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco mentre scendeva dal proprio furgone, nella periferia della città dove si era trasferito alcuni anni fa.

Le circostanze e il movente dell’omicidio restano ancora da chiarire. L’episodio è avvenuto martedì scorso e ha destato grande dolore nella comunità acerrana. La sorella della vittima, residente in Italia, ha presentato una denuncia formale presso la stazione dei carabinieri.

Secondo quanto riportato dai media locali, Clemente Marzullo viveva a Cali e gestiva un’attività di import-export nel settore dell’abbigliamento e immobiliare. Le indagini sono in corso per ricostruire la dinamica e individuare i responsabili.

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