giovedì, Dicembre 18, 2025
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Elezioni Regionali in Campania, il confronto tra Cirielli e Fico in TV

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CAMPANIA: CIRIELLI, ‘SANITA’ GIU’ CON CENTROSINISTRA, CON NOI ASSUNTO NUOVO PERSONALE’ =

“In questi dieci anni in cui ha governato il centrosinistra, la sanità è precipitata, le liste d’attesa sono lunghissime, non si trovano ambulanze, non ci sono screening oncologici disponibili, sono stati chiusi decine di ospedali, reparti, senza criterio. Assumere nuovo personale, dimezzare liste d’attesa, intervenire con il servizio sanitario convenzionato, con cui si possono abbattere liste d’attesa”. E’ quanto detto dal candidato di centrodestra alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli, durante il faccia a faccia con il candidato del centrosinistra, Roberto Fico, su SkyTge24. Cirielli ha anche ricordato che il governo Meloni “ha aumentato le risorse per la sanità campana di 2,2 mld in tre anni”.

CAMPANIA: FICO SU SANITA’, ‘INVESTIRE SU TELEMEDICINA E OSPEDALI DI COMUNITA”

“Il tassello che manca è il territorio, oggi una famiglia vede come primo presidio o il pronto soccorso o l’ospedale, invece servono investimenti sulla telemedicina, poi con gli investimenti del Pnrr puntare sulle case comunità e sugli ospedali di comunità: così l’ospedale torna a fare ospedale, a curare i malati acuti. Così decongestioniamo i pronto soccorso, gli ospedali e facciamo sanità pubblica, che sta per uscire dal piano di rientro”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alle Regionali in Campania, Roberto Fico, durante il dibattito con Edmondo Cirielli su SkyTg24.

FINE VITA. FICO: DOVRANNO DISCUTERE FORZE POLITICHE IN CONSIGLIO REGIONALE

Sul tema del fine vita “bisogna lasciare alle forze politiche la libertà di discutere di un diritto che io affermo essere un diritto importante, fondamentale”. Lo dice il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania Roberto Fico nel corso de Il confronto di SkyTg24, dove interviene anche il candidato del centrodestra Edmondo Cirielli. Fico spiega che, pur essendo personalmente “d’accordo” a una legge sul fine vita, si tratta di una “materia del Consiglio regionale, dove spero che si possa discutere fuori da ogni tipo di ideologismo”. Infine, aggiunge l’ex presidente della Camera, è necessario anche un intervento del “Parlamento”.

FINE VITA. CIRIELLI: COMPETENZA È DI CARATTERE NAZIONALE

“Io sono cattolico, ho grande difficoltà ad approcciare al tema dell’eutanasia e del fine vita. Ma siamo in uno Stato laico, non penso che sia giusto imporre una visione religiosa come posso averla io, ma la competenza è di carattere nazionale”. Lo sostiene Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, intervenendo sul tema del fine vita nel corso di un confronto con il candidato del centrosinistra Robero Fico. “Lo Stato deve discutere, prendere decisioni e lasciare anche liberi i parlamentari”, aggiunge il viceministro degli Esteri, evidenziando come oggi non sia garantita, in Campania, “adeguata assistenza a persone che affrontano situazioni così gravi, su questo la Regione deve intervenire”.

L’OCCUPAZIONE E I SALARI PER CIRIELLI

«La coalizione guidata da Fico ha raggiunto le peggiori performance nel settore del lavoro», ha attaccato Cirielli. «Abbiamo l’indice di disoccupazione peggiore d’Europa, per questo siamo assistiti dal Fondo sociale europeo che il governo regionale negli ultimi 4 anni su 5 ha impegnato solo al 30%. Il tema del lavoro è centrale, perché significa anche emigrazione dei giovani: oltre 200mila giovani in 10 anni hanno abbandonato la Campania.
Noi faremo un assessorato che si chiamerà Next Generation, che dovrà curare soprattutto il lavoro giovanile».

Per Cirielli «la formazione sarà un elemento chiave di questo progetto, utilizzeremo anche i fondi per fare una formazione mirata che consenta ai giovani di uscire dall’ottica dell’assistenzialismo. Anziché spingerli e pagarli per oziare, daremo loro un reddito per trovare un lavoro vero».

Cirilli ha chiesto una replica, dicendo che «è vero ci sono tanti giovani che studiano, per colpa dell’incapacità della Regione in questi 10 anni in 200mila sono costretti a emigrare. Molti sono stati invitati ad oziare perché si dava il reddito di cittadinanza. Noi dobbiamo dare un reddito per formarsi. I giovani meritano di restare in Campania».

L’OCCUPAZIONE E I SALARI PER FICO

Il candidato del centrosinistra Fico ha detto che «i giovani campani non oziano, i giovani campani sono straordinari. I nostri giovani vogliono lavorare e avere un reddito di qualità, non vogliono un lavoro povero.
Noi dobbiamo mettere al centro l’impresa: se riesce a crescere il fatturato ed essere ancora più internazionale, possiamo creare più lavoro di qualità e più reddito distribuito di qualità».

Per Fico «distretti dove c’è innovazione, tecnologia e investimenti in catene produttive che creano valore sul territorio sono la chiave per continuare a crescere e dare opportunità ai giovani di lavorare nella nostra Regione».

Anche Fico ha replicato, dicendo che «noi campani non accettiamo questa retorica di basso livello sui nostri giovani che sono invitati all’ozio. I nostri giovani hanno voglia di rimanere sul territorio, noi dobbiamo solamente creare le condizioni per poter lavorare e rimanere».

AUTONOMIA DIFFERENZIATA DELLE REGIONI PER FICO

Fico ha dichiarato: «Noi intenderemo contrastare un progetto scellerato che ammazza la nostra Repubblica e mette una croce definitiva sul nostro Sud. Io non riesco a comprendere come sia possibile che i patrioti di Fratelli d’Italia accettino questa divisione, creando complicanze anche per le regioni del Nord».

Per Fico, la base dell’autonomia differenziata è che «chi nasce in un luogo ha più diritti di chi nasce in un altro luogo, mentre noi affermiamo il contrario: ovunque tu nasca hai gli stessi diritti».

Fico ha replicato alle parole di Cirielli dicendo che «Cirielli appoggia l’autonomia differenziata, ma non in Campania: mi sembra un’incoerenza molto grande».

Per il candidato del centrosinistra, «l’autonomia differenziata va combattuta perché crea disuguaglianze sul territorio e non aiuta il Sud».

Fico ha poi contro-replicato affermando di guidare «una nuova coalizione in un nuovo progetto politico. Quando c’era la destra c’era il commissariamento della sanità, adesso non ci siamo più. Noi lavoriamo seriamente».

AUTONOMIA DIFFERENZIATA DELLE REGIONI PER CIRIELLI

Per Cirielli, invece, «la norma costituzionale prevede che si possano dare ulteriori deleghe alle regioni virtuose a spesa invariata. Il governo ha detto di fare attenzione, l’autonomia differenziata fatta dalla sinistra è basata sulla spesa storica e not sui LEP. Fotografiamo prima i bisogni di tutta Italia, troviamo i fondi per far sì che l’Italia meridionale abbia questi livelli garantiti, e solo allora potremo dare una delega in più».

Aggiunge inoltre che «in questo momento non ne usufruirei».

Cirielli ha replicato a Fico dicendo: «Io non posso pensare a chiedere deleghe nuove se la coalizione guidata da Fico mi ha lasciato 25-30 miliardi di euro di debiti di disavanzo, senza ambulanze e medici, con i livelli di disoccupazione e il tasso di povertà più alto d’Europa».

DISAGIO GIOVANILE PER CIRIELLI

Cirielli ha dichiarato:
«Dobbiamo usare il modello Caivano per sport, cultura e istruzione. I giovani vanno certamente puniti per reati gravi ma vanno aiutati. Punteremo su campi sportivi, formazione e sostegno agli insegnanti. Anche qui il Fondo sociale europeo non è stato usato a dovere. Abbiamo una grande difficoltà ad integrare i giovani, nonostante ci siano tantissimi di loro che iniziano percorsi virtuosi. Il governo nazionale ha dato grande possibilità, cosa che la Regione non ha fatto».

Ha poi replicato al tema delle liste: «Fratelli d’Italia non ha presentato liste a Caivano per mancanza di liste sul territorio».

DISAGIO GIOVANILE PER FICO

Fico ha affermato:
«Nel Parco Verde non ci saranno i seggi elettorali. Non esiste un modello Caivano ma un modello di sicurezza generale. Parte dal controllo per dare maggior forza alle forze dell’ordine e alla magistratura. Bisogna finanziare i Comuni, bisogna lavorare con associazioni sportive e in tutte le aree dove c’è disagio».

Rispondendo alla replica di Cirielli ha aggiunto:
«Abbiamo presentato un candidato; come è possibile parlare di modello Caivano e poi Fratelli d’Italia ha deciso di non presentare la lista?».

GESTIONE AMBIENTALE E RIFIUTI PER FICO

Fico ha sottolineato che «la gestione dei rifiuti è un nodo centrale: occorre intervenire sull’intero ciclo di trattamento e migliorare la raccolta differenziata. È fondamentale proseguire con gli investimenti previsti dal PNRR, che permetteranno anche di ridurre le spese legate al trasporto dei rifiuti. Dobbiamo riuscire a trattare e smaltire i rifiuti direttamente nella nostra regione».

GESTIONE AMBIENTALE E RIFIUTI PER CIRIELLI

Cirielli ha affermato che «bisogna partire dai dati concreti. In Campania i cittadini pagano le tariffe sui rifiuti tra le più alte, abbiamo ancora il problema della Terra dei Fuochi, molti centri urbani risultano sporchi e la questione delle ecoballe è tutt’altro che risolta: l’80% è ancora accatastato. È necessario controllare adeguatamente l’inquinamento in quelle aree. Occorre riprendere il percorso sul ciclo dei rifiuti, rimasto incompiuto, e fare in modo di non dover più mandare i nostri rifiuti fuori regione».

IL TERMOVALORIZZATORE DI ACERRA PER FICO

Fico: «L’obiettivo è portare molti meno rifiuti ad Acerra e quindi usarlo sempre di meno»

IL TERMOVALORIZZATORE DI ACERRA PER CIRIELLI

Cirielli: «Il termovalorizzatore è indispensabile. Vogliamo fare in modo che in prospettiva si arrivi ad un superamento e un controllo»

ABUSIVISMO EDILIZIO E TEMA DEL CONDONO PER CIRIELLI

Cirielli ha spiegato che «il fenomeno dell’abusivismo affonda le sue origini nel passato. Il tema delle aree a rischio e del condono del 2003 riguarda situazioni in cui non erano ricomprese le zone paesaggistiche e le aree classificate come rosse. Serve una nuova mappatura di queste aree per garantire che i cittadini non vivano in condizioni pericolose».

Ha poi aggiunto: «Basterebbe utilizzare i fondi già disponibili. Intendiamo destinare queste risorse alle problematiche legate al bradisismo, ai terremoti e a un piano casa che integri il sisma bonus».

Sul tema condono ha affermato: «Per me è uno strumento di equità. Non siamo sostenitori dell’abusivismo. Il problema nasce spesso dall’assenza di una pianificazione urbanistica adeguata. È un ambito di cui mi sono sempre occupato personalmente».

ABUSIVISMO EDILIZIO E TEMA DEL CONDONO PER CIRIELLI

Fico ha dichiarato che «la priorità riguarda la sicurezza degli edifici, attraverso strumenti come il super-sismabonus, che permette di rinnovare e mettere in sicurezza le abitazioni dal punto di vista sismico. Abbiamo avanzato proposte concrete che però sono state respinte. La casa è un diritto, quindi serve un vero programma di edilizia pubblica, collaborando con i costruttori in un percorso condiviso. Penso a interventi significativi come quelli realizzati a Scampia, creando nuovi quartieri improntati alla legalità».

Sul condono ha commentato: «È un insulto all’intelligenza dei campani. Per quale motivo parlano di provvedimenti che non hanno mai attuato in tre anni? Dico ai cittadini: non fatevi ingannare. Lavoreremo insieme per ottenere risorse dedicate alle emergenze dei Campi Flegrei e del Vesuvio. La Regione farà tutto il possibile per garantire politiche di sicurezza del territorio».

MAFIA, CAMORRA E LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA PER CIRIELLI

Cirielli ha dichiarato che «istituirò un gruppo di specialisti incaricati di monitorare le procedure degli appalti. Pur mantenendo una visione garantista, ritengo che sulla camorra non si possa prendere nulla alla leggera e che il primo fronte d’azione debba essere quello della sicurezza pubblica».

MAFIA, CAMORRA E LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA PER FICO

Fico ha affermato che «nella lotta alla camorra e alle mafie non bisogna cedere di un millimetro. È necessario colpire anche le zone grigie dove si intrecciano affari, politica e criminalità. Saremo rigorosi con verifiche e protocolli di trasparenza, che verranno aggiornati e potenziati. Una pubblica amministrazione forte permette di costruire un sistema realmente trasparente».

REGIONALI. CAMPANIA, TRA FICO E CIRIELLI STRETTA MANO E APPELLI AL VOTO

Strette di mano e un reciproco in bocca al lupo tra Roberto Fico ed Edmondo Cirielli nel corso de Il confronto, su SkyTg24, che si è concluso con l’appello al voto dei due candidati alla presidenza della Regione Campania.

“Credo che questo non sia solo un voto politico – ha detto l’esponente del centrodestra -, ma un voto molto amministrativo. Devo essere giudicato per i miei titoli professionali, di studio, per le esperienze lavorative e amministrative, per l’affidabilità”.

Cirielli ha ricordato che in Campania “c’è anche il voto disgiunto, si può votare una lista di sinistra e me come candidato presidente. Ai cittadini chiedo se stanno meglio rispetto a dieci anni fa, quando il centrosinistra ha incominciato a governare. Oggi il candidato di quella coalizione fa una serie di annunci, ma chi ha provocato i problemi non può risolverli, è parte del problema. Chi invece si candida in alternativa ha la legittimità democratica di segnalare le cose che non vanno bene e chiedere fiducia per poterle fare lui”.

Questo, invece, l’appello dell’ex presidente della Camera: “Votate chi volete, ma andate a votare. Il mio è un appello al voto, alla partecipazione, a pensare che la politica oggi possa essere ancora un momento di trasformazione in positivo delle nostre vite. Cercate di dire a tutti di andare a votare, di partecipare, perché la politica è un momento bello e il diritto al voto è uno dei diritti più importanti conquistati dalla nostra società dopo un fascismo terribile. Quindi, valorizziamo questo voto, valorizziamo la pratica del voto. Votate per chi volete, per chi desiderate, ma andate a votare. È molto importante”.

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Ischia, uomo sordomuto picchiato al Porto mentre difende un giovane: quattro ragazzi identificati

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Grave episodio di violenza a Ischia Porto, nella frequentata zona della Riva Destra, dove nella notte un uomo sordomuto è stato brutalmente aggredito all’esterno di un disco bar. L’uomo era intervenuto per aiutare un giovane che, poco prima, stava subendo un pestaggio da parte di quattro coetanei.

Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo preso di mira sarebbe stato circondato e colpito da quattro giovani — tre dei quali di nazionalità ucraina — per ragioni che al momento appaiono del tutto futili. Nel tentativo di interrompere l’aggressione, il cittadino sordomuto è stato raggiunto a sua volta dal branco e colpito ripetutamente con calci e pugni, fino a essere scaraventato a terra.

L’uomo ha formalizzato la denuncia nel pomeriggio di ieri, dando immediato impulso alle indagini del Commissariato di Ischia. Gli agenti, grazie al supporto delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti e ad individuare in breve tempo i quattro presunti aggressori.

Tutti i giovani coinvolti sono stati identificati e verranno denunciati in stato di libertà. Le autorità stanno ora approfondendo l’esatta responsabilità di ciascun componente del gruppo per definire le singole posizioni e valutare eventuali ulteriori provvedimenti.

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Napoli 2500, emendamento alla Legge di Bilancio: altri 6 milioni per implementare gli eventi fino al 2026

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Fino a sei milioni di euro per sostenere e implementare gli eventi per Napoli 2500, i 2500 anni di storia di Napoli, con risorse disponibili fino al 2026.

È quanto prevede un emendamento alla legge di Bilancio, formulato come proposta del gruppo Forza Italia e sostenuto da tutto il centrodestra, iscritto nel fascicolo della Farnesina. Lo si legge sull’edizione di oggi del quotidiano Il Mattino.

La relazione tecnica evidenzia che il provvedimento “rende strutturale per un altro anno il budget gia’ assegnato” al ministero degli Esteri per la valorizzazione dell’immagine internazionale della citta’.

Il ministro Antonio Tajani ha piu’ volte richiamato il “ruolo di protagonismo e palcoscenico naturale” di Napoli nei dossier internazionali, incluso il percorso Italia-Africa. Il tema e’ stato al centro di un tavolo alla Farnesina presieduto da Tajani, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del presidente di Trenitalia Stefano Cuzzilla e della presidente di Fs Sistemi Urbani Maria Rosa Sessa.

Nell’incontro sono stati illustrati anche i dati dei fondi di coesione 2021-2027: 200 milioni per le aree interne, il 70% destinato al Mezzogiorno, 60 milioni al Lazio e 70 milioni alla Campania. Il dossier richiama inoltre la strategia di “diplomazia della crescita”, che punta a sostenere export, investimenti e il “turismo delle radici”. Il provvedimento sara’ presentato ufficialmente venerdi’ 21 a Roma, a Villa Madama.

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Nunzia Cappitelli trovata morta a Napoli nel pomeriggio di venerdì scorso, domani l’autopsia

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È stata fissata per mercoledì prossimo l’autopsia sul corpo di Nunzia Cappitelli, la 51enne trovata morta nel pomeriggio di venerdì scorso nella sua abitazione di piazza Sant’ Alfonso, alla periferia nord di Napoli.

Si tratta, secondo gli investigatori, di un esame dirimente, destinato a fare luce sulla natura della ferita che le è stata riscontrata alla testa. La Squadra Mobile della Questura partenopea, coordinata dalla Procura (pm Antonella Serio, procuratore aggiunto Raffaello Falcone) tiene in piedi, infatti, l’ipotesi incidente accanto a quella del femminicidio.

A trovare il corpo senza vita della donna è stato un suo ex, con un vicino di casa. Nell’abitazione sono stati trovati dei frammenti di una bottiglia di vetro, ma non i segni di una colluttazione.

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Arzano: Ennesimo cucciolo abbandonato in strada salvato dalla Polizia Locale

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ARZANO CUCCIOLO PITBULL
ARZANO CUCCIOLO PITBULL

ARZANO – Un “tour de force” quello della polizia locale di Arzano in difesa degli animali. Dopo tre salvataggi di cuccioli di cani, tutti adottati, ora é toccato ad un altro di razza pitbull di 2 mesi.

Smarrito e malnutrito girovagava per le strade di Arzano a rischio investimento. Appena richiamata l’attenzione di una ragazza gli agenti si sono avvicinati e lo hanno tratto in salvo. Immediata la richiesta di adozione della ragazza e del suo fidanzato. Dopo i formalismi del caso che definiranno l’adozione, Billy, potrà vivere con i suoi nuovi padroni.

L’episodio segue altri tre, analoghi, di messa in salvo dei pelosi che sono stati adottati proprio grazie all’intervento della polizia locale che ricordiamo ha portato il canile da 230 cani a 96 con tante adozioni.

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Alluvione in provincia di Gorizia in Friuli: Un morto e una persona dispersa

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ALLUVIONE GORIZIA FRIULI
ALLUVIONE GORIZIA FRIULI

Quirin Kuhnert, 32 anni, originario della Baviera in Germania e da tempo residente in Friuli-Venezia Giulia, dove aveva acquistato un negozio di alimentari di un piccolo borgo, è morto nel tentativo di salvare Guerrina Skocaj, 83 anni, sua vicina di casa, dalla frana che poco dopo si è abbattuta sulla loro palazzina. L’anziana è ancora dispersa sotto il fango e i detriti scesi dal colle di San Giorgio che sorge alle spalle di Brazzano di Cormons (Gorizia).

La scorsa notte la zona è stata colpita da una pioggia torrenziale, con circa 300 millimetri di pioggia caduti al suolo. Stamattina il cittadino tedesco e la moglie sono usciti di casa, preoccupati per il rumore proveniente dalla collina. Alcuni testimoni hanno riferito che si udiva una sorta di boato.

Lasciata la moglie al sicuro, Quirin e un altro uomo sono accorsi per avvisare i vicini e metterli in salvo, ma il 32enne ha trovato la morte per la frana che si è abbattuta sulle case proprio in quel momento.

A Gorizia, è proseguito per tutto il giorno l’intervento dei Vigili del Fuoco nell’abitato di Versa, frazione di Romans d’Isonzo: con natanti e l’elicottero del reparto volo di Venezia, per operazioni di soccorso delle persone rifugiatesi sui tetti delle case.

DISPERSO UN BASEJUMPER FINLANDESE NEL BELLUNESE

Un basejumper finlandese di 35 anni è dato per disperso sulle Dolomiti, in un’area rientrante nel comune di Taibon Agordino (Belluno), dopo che un conoscente ha dato l’allarme in seguito al suo mancato rientro venerdì sera.

I soccorritori hanno perlustrato finora senza esito tutti i bivacchi presenti in zona e ora si stanno concentrando sulle aree solitamente frequentate dagli appassionati di lanci con la tuta alare. Le operazioni sono rese complicate dalle precipitazioni. anche a carattere nevoso, che stanno interessando la zona. Coinvolti nelle ricerche, oltre alle forze del Soccorso Alpino, anche Vigili del fuoco e Fiamme Gialle.

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Sono morte insieme le gemelle Kessler, avevano 89 anni

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GEMELLE KESSLER
GEMELLE KESSLER

Sono decedute le gemelle Alice e Ellen Kessler, lo riferisce l’agenzia di stampa Dpa. Le due avevano 89 anni e si sono spente a Gruenwald, nei pressi di Monaco di Baviera.

Secondo il quotidiano tedesco Bild e gemelle avrebbero fatto ricorso al suicidio assistito, una pratica che a determinate condizioni è ammessa in Germania.

La Kriminalpolizei del capoluogo della Baviera ha aperto un’indagine. La polizia sarebbe stata informata oggi, dopo che le due donne erano già decedute. Quando sono arrivati, gli agenti hanno potuto solo constatare il decesso ed escludere la responsabilità di terzi.

Le due artiste, protagoniste per decenni sugli schermi della tv italiana, erano nate a Nerchau, in Sassonia, il 20 agosto 1936. In Italia ebbero enorme notorietà a partire dagli anni ’60 grazie alla partecipazione ai più grandi varietà televisivi dell’epoca, da ‘Giardino d’Inverno’ a ‘Studio Uno’ (dove cantavano e ballavano anche la sigla d’apertura, l’indimenticabile ‘Da-da-un-pa’) a ‘Milleluci’, e alle commedie musicali di Garinei e Giovannini.

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Napoli, cosa si mangiava a corte dei Borbone? A Palazzo Reale la risposta nei dipinti esposti, da mangiafoglie a mangiamaccheroni

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Cosa si mangiava al tempo dei Borbone e cosa si coltivava nelle terre dei siti reali? La risposta arriva dall’arte, ovvero dai dipinti esposti a Palazzo Reale di Napoli che rappresentano Nature Morte in cui si riscoprono i prodotti di un tempo che ancora oggi fanno parte della tradizione culinaria.

La visita guidata della storica dell’arte Antonella delli Paoli, funzionario della reggia napoletana che si è svolta oggi, ha messo a fuoco le abitudini alimentari dei sovrani del tempo, ma anche del popolo: da quando dopo essere stati chiamati per anni Mangiafoglie si sono trasformati in Mangiamaccheroni alla comparsa nel ‘700 della pasta condita prima con zucchero e cannella e successivamente con il formaggio.

Pesce e carne simbolo di ricchezza, ma anche frutta, come le pere di Sant’Anna, gli ortaggi, i formaggi e persino una pizza rustica. Tutti alimenti rappresentati in opere che ci riportano indietro di due secoli, ma che in Campania ormai sono diventate colture agricole tradizionali e eccellenze agroalimentari, veri e propri strumenti di tutela attiva del paesaggio e di continuità culturale, capaci di intrecciare sapienza contadina, identità territoriale e innovazione produttiva.

La visita si è svolta al termine del A tavola con l’arte. Le colture di eccellenza nella provincia di Napoli per la tutela e la conservazione del paesaggio. Attraverso un dialogo tra studiosi, produttori ed esperti del settore, il convegno ha tracciato un ritratto del territorio napoletano, in cui il patrimonio materiale e immateriale si fonde con la cultura alimentare e con le forme storiche del paesaggio rurale.

“La tutela del paesaggio non può prescindere dal riconoscimento e dalla valorizzazione delle culture che lo hanno generato. Le colture agricole tradizionali, i saperi artigianali e la cultura alimentare rappresentano un patrimonio vivo che lega la storia del territorio alla vita delle comunità – ha detto la soprintendente ABAP dell’Area metropolitana di Napoli, Paola Ricciardi – Parlare di eccellenze agroalimentari significa, in fondo, parlare di identità e di futuro, di una bellezza che continua a produrre valore e a nutrire la nostra memoria collettiva”.

Brunella Como, responsabile del settore Patrimonio demoetnoantropologico della SABAP NA-MET, ha illustrato il contributo delle ricerche sul patrimonio immateriale alla definizione e alla salvaguardia delle colture d’eccellenza nel territorio. Grande risalto è stato dedicato ai casi studio emblematici del territorio, tra cui la mela limoncella di Sant’Agata de’ Goti, il limone di Sorrento IGP e la ciliegia Somma dei Monti Lattari.

“Luoghi storici come Palazzo Reale custodiscono opere che testimoniano la tradizione alimentare attraverso i secoli e raccontano la storia di prodotti autoctoni dei territori campani – ha evidenziato Tiziana D’Angelo, direttrice delegata del Palazzo Reale di Napoli – L’itinerario della visita di oggi, ci riporta ai tempi dei Borbone con le nature morte e le gli agrumi del Giardino Romantico. A Villa Pignatelli, invece, abbiamo un incontro nel mese di dicembre per una visita e un racconto sulla tavola imbandita ci fa tornare al periodo dei Savoia”.

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Il Calcio Napoli dovrà pagare l’uso della Polizia Locale per le partite al Maradona: Il TAR della Campania respinge il ricorso

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Il tribunale amministrativo della Campania – Prima sezione, presieduto da Vincenzo Salamone, con Giuseppe Esposito come estensore e Fabio Di Lorenzo come primo referendario – ha pubblicato oggi, lunedì 17 novembre, la sentenza che respinge le pretese del club. Secondo i giudici, pur attirando un grande afflusso di tifosi, le gare del Napoli allo stadio Maradona devono essere considerate eventi di natura privata e non pubblica.

Il ricorso del Napoli e le motivazioni

Lo stadio Maradona, già San Paolo, appartiene al Comune di Napoli, che nel 2019 ha sottoscritto una convenzione quinquennale con la società sportiva, rinnovata poi nel 2023. L’avvocato Arturo Testa, rappresentante del club, aveva contestato il regolamento comunale – approvato con delibera n. 103 del 13 dicembre 2023 – che impone il pagamento dei servizi svolti dalla Polizia Locale, sostenendo che tali norme non dovessero applicarsi agli eventi calcistici, ritenuti dalla società di interesse pubblico.

Per il TAR, però, questa interpretazione non è corretta: “Il semplice fatto che una manifestazione richiami un grande numero di persone e goda di ampia visibilità non basta per definirla di interesse pubblico”. Le partite di calcio, infatti, restano iniziative organizzate da un soggetto privato e rivolte a un pubblico pagante.

Le reazioni dal Comune

Il consigliere comunale Gennaro Esposito ha commentato che era evidente come il club dovesse rimborsare il servizio della Polizia Municipale. Ha aggiunto che la decisione del TAR chiarisce anche altri casi, come quello dei concerti a pagamento in piazza del Plebiscito, per i quali il Comune aveva concesso esenzioni ritenute ora giuridicamente discutibili. Secondo Esposito, l’amministrazione dovrà predisporre al più presto una nuova delibera per recuperare le somme non richieste.

Gli avvisi di pagamento

Il primo sollecito inviato al Napoli risale al 2 ottobre 2023: un accertamento esecutivo di circa 12mila euro, da saldare entro 60 giorni, relativo ai servizi di gestione del traffico nelle giornate delle partite. A questo ne sono seguiti altri, fino a raggiungere complessivamente circa 265mila euro per le stagioni 2023 e 2024.

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Fico: “Le pensioni minime non possono essere aumentate con i fondi Ue”

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Fico Aumento 100 euro pensioni
Fico Aumento 100 euro pensioni

L’aumento di cento euro delle pensioni minime con i fondi Ue “è una cosa profondamente sbagliata: si sa benissimo che non possono essere aumentate le pensioni con i fondi Ue“.

Lo dice il candidato del centrosinistra in Campania Roberto Fico replicando alla proposta lanciata dal suo avversario Edmondo Cirielli.

Questa e quella del condono sono due false proposte – sottolinea a margine di un appuntamento elettorale con Confesercenti – questa è ignoranza chiara della destra, che fa propaganda elettorale“.

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