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Fermati due rapinatori di Rolex, avevano ferito un turista inglese

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Il 20 Luglio i due criminali avevano rubato a un turista un Rolex dal valore stimato di circa 10mila euro.

Marco Mele ed Emanuele De Rosa, questi i nomi dei due malviventi indagati e arrestati per rapina e lesioni aggravate. La sera di Luglio infatti, secondo la ricostruzione della polizia, dopo aver seguito per una ventina di minuti un turista inglese, i due hanno aggredito l’uomo. Nella colluttazione uno dei due ha atterrato il turista, che battendo la testa ha riportato una grave lacerazione. Una volta sfilato il Rolex dal polso della vittima, l’altro l’ha raggiunto con lo scooter per poi sfrecciare lungo il Corso Arnaldo Lucci.

La vittima

Il cittadino inglese era a Napoli per un meeting degli operatori delle basi Nato d’Europa, era stato pedinato dai due dal centro storico fino alla strada dove è avvenuta l’aggressione. Dopo la violenza subita ha ricevuto una sutura di tre punti alla testa, ma il prezioso orologio gli è stato riconsegnato.

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Villaricca piange Giovanni, morto in seguito ad una caduta dal balcone

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Il signor Giovanni, noto in zona, aveva problemi di deambulazione a causa di un problema alle gambe.

A Villaricca, un settantenne precipita dal balcone della sua abitazione al primo piano e muore nel pomeriggio di lunedì 14 settembre. Il signor Giovanni era noto in zona per la sua attività di parcheggiatore presso un noto bar della circumvallazione. I soccorsi, arrivati in maniera tempestiva in via Don Luigi Sturzo, non hanno potuto fare nulla per il settantenne. Gli inquirenti ipotizzano che a causare la caduta siano state le difficoltà di deambulazione del signor Giovanni che, nell’ultimo periodo, lamentava problemi alle gambe.

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Maxi operazione antidroga nel vesuviano, arresti anche a Giugliano

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3 operazioni antidroga messe a segno a Giugliano, Qualiano e nel vesuviano, tra Scafati e Torre Annunziata. In tutto 40 gli arresti eseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Napoli e Salerno.

A Giugliano, i carabinieri hanno arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti Luigi Mascitelli, 59enne di Melito di Napoli già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato fermato in Via Arco di Sant’Antonio, al confine con Parete. Il suo atteggiamento ha insospettito i militari che hanno deciso di controllarlo. Perquisita la sua auto, è stato trovato in possesso di 26 dosi di cocaina già pronte per la vendita. Arrestato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

A Qualiano, invece, i militari della locale stazione hanno arrestato 3 persone, 2 maggiorenni e 1 minorenne, che avevano dato vita a una piazza di spaccio nel centro cittadino. A finire in manette il 26enne Giuseppe Napolano, il 18enne Luigi De Luise e una ragazza 17enne incensurata. Durante gli appostamenti antidroga sono state rinvenute e sequestrate 4 dosi di cocaina ed 1 di marijuana. Gli arrestati sono stati condotti ai rispettivi carceri di Poggioreale e Nisida.

Operazione antidroga anche tra Scafati e Torre Annunziata. 36 arresti messi a segno dal comando provinciale dei carabinieri di Salerno. I militari dell’Arma hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in diversi comuni dell’area vesuviana. I 36 arrestati sono persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Avrebbero messo su una piazza di spaccio destinata alla vendita di droga al dettaglio. L’operazione è scattata questa mattina all’alba e ha impiegato decine di uomini dell’Arma.

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Influenza, De Luca ordina campagna di vaccinazione straordinaria

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«Dovremo fare nelle prossime settimane una campagna di vaccinazione straordinaria per l’influenza e siamo la prima regione a essersi approvvigionata in anticipo».

Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

A chi lo critica risponde:

«Sarebbe bene – conclude – parlare sulla base dei fatti. I fatti oggettivi ci dicono che cinque anni fa la Regione Campania era commissariata, cinque anni fa eravamo l’ultima regione per i livelli essenziali di assistenza, cinque anni fa quando andavamo a Roma ci ridevano in faccia. In due anni siamo usciti dal commissariamento, tutto il resto sono chiacchiere al vento».

Ciarambino contro De Luca: “Rinvio apertura scuole deciso per campagna elettorale”

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“La scuola va tenuta assolutamente fuori dalla campagna elettorale. Credo anche che la massima istituzione della nostra Regione debba collaborare lealmente con il ministero dell’Istruzione e con il governo per consentire ai nostri ragazzi di riprendere in serenità le lezioni”.

Lo ha detto Valeria Ciarambino, candidata M5s alla presidenza della Regione Campania, a margine di un’iniziativa sulla sanità a Napoli.

Mi sa tanto – prosegue – che la volontà di posticipare l’inizio dell’anno scolastico sia un modo per stare tranquilli durante quest’ultima settimana di campagna elettorale”.

Questo verrebbe evidenziato per Ciarambino dal fatto che

“lo slittamento altre regioni lo hanno deciso tempo fa, mentre De Luca lo ha deciso di recente e questo ha creato – evidenzia – inevitabili problemi organizzativi alle famiglie. Auspico la massima collaborazione perché su questi temi ci si deve unire e lavorare – conclude la candidata grillina – nell’interesse dei nostri figli”.

“Noi vogliamo realizzare una vera e propria rivoluzione nella sanità che è il settore più massacrato da Caldoro e De Luca. La parole d’ordine è riaprire: riaprirò gli ospedali e i reparti che loro hanno chiuso o smantellato per garantire un diritto alla salute vicino ai cittadini“.

Lo spiega Valeria Ciarambino, candidata per il M5s alla presidenza della Regione Campania, a margine di un incontro a Napoli.

“Partiamo – evidenzia – con 20mila assunzioni, abbiamo un buco di 13.500 unità da colmare, ma bisogna assumere altre persone per far funzionare la sanità territoriale che non è mai stata realizzata”.

Altri due obiettivi sono quelli di “rivedere i criteri del fondo di riparto nazionale che oggi penalizzano fortemente la Campania” e “zero liste d’attesa”.

Gaffe Salvini: “Ecoballe? Colpa di precedenti governatori campani”. Imbarazzo di Caldoro

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Intervistato da Fanpage.it, Matteo Salvini parla anche dello smaltimento rifiuti e si chiede come i precedenti amministratori abbiano potuto permettere che si venisse a creare una situazione come quella delle ecoballe di Giugliano.

Ma è una gaffe: tra chi ha governato c’è anche Stefano Caldoro, che la Lega di Salvini sostiene alle prossime elezioni regionali in Campania.

Un errore non banale vista la centralità del tema nella campagna elettorale del candidato della Lega.

Su Maria Paola e Ciro giornalismo e opinione pubblica non all’altezza

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Il giornalismo e l’opinione pubblica italiana hanno affrontato con pochezza la tragedia di Maria Paola e Ciro.

Sulla vicenda di Maria Paola e Ciro, si è palesato ancora una volta il fatto che una parte dell’opinione pubblica e privata sguazza ancora nel pantano di un’ignoranza allucinante, amplificata dall’appiattimento della distanza – attraverso il mezzo digitale – tra il mittente di un’opinione privata e i destinatari a cui essa arriva come pubblica. I giornalisti e i personaggi pubblici prendono parola – anzi nemmeno, al massimo twittano – con la stessa sufficienza di un avventore da bar e gli avventori da bar hanno potenzialmente lo stesso spazio mediatico di giornalisti e personaggi pubblici.

In un articolo che, a dirla tutta, meriterebbe una revisione strutturale anche solo per la sintassi dell’italiano, Nino Materi de «il Giornale» parla di “Una storia d’amore. Tutt’altro che «convenzionale». Ma che, in un’epoca di sessualità fluida, non è neppure tanto rara”. «Libero» si è limitato invece a raccontare il tutto senza troppi fuochi d’artificio, facendo un pezzo per ogni dichiarazione politica, da quella di Pillon a quella di Liberi e Uguali, passando per quella di Zingaretti sulla legge contro l’omotransfobia, quindi dando in pasto il dibattito ai commenti social, senza alcun filtro critico. Poi è stato intervistato chi più può comprendere la vicenda: nientedimeno che il prete, che ha sminuito alludendo alla difficoltà della famiglia di Maria Paola di digerire la relazione e la fuga da casa. Su «il Mattino» c’è stata la frase scritta con troppa sufficienza, poi ripresa e ritirata da più testate: “l’amica, che da un po’ di tempo si fa chiamare Ciro“. Infine lo scivolone di de Magistris, subito corretto, che in un post parlava ancora di “Cira”.

In questi casi viene fuori quanto la cronaca della nostra realtà sia in mano a dei dinosauri dalla conoscenza e dallo spirito critico opinabile, che non sono in grado di raccontare la complessità del reale. Ci si impantana su quanto Ciro avesse fatto l’operazione o meno, su quanto avesse il pene o la vagina. Come ha scritto oggi Giuseppe Cassarà del «Globalist», il giornalismo italiano rischia di apparire come capace di raccontare solo “La vita delle persone ridotta a un movimento pelvico“.

Berlusconi lascia il San Raffaele: “La prova più pericolosa della mia vita”

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Di Anna Menale – L’ex premier Silvio Berlusconi ha lasciato il San Raffaele di Milano dove era ricoverato da giovedì 3 settembre dopo essere risultato positivo al test Covid-Sars2. Appena uscito dal padiglione D del San Raffaele di Milano, Silvio Berlusconi ha ricevuto diversi applausi da alcuni sostenitori che lo hanno atteso in cortile. In tanti si sono anche affacciati alle finestre dei padiglioni vicini dell’ospedale. Berlusconi è uscito indossando la mascherina, in abito blu e camicia azzurra e cravatta blu a pois colorati.

E’ stata la prova più pericolosa della mia vita” ha detto l’ex premier. “Anche questa volta l’ho scampata“. E’ quanto ha detto Silvio Berlusconi, lasciando il San Raffaele di Milano, spiegando che “la condivisione che ho sentito attorno a me mi ha consentito di superare i momenti più difficili, che sono stati tanti nei primi tre giorni“.

Ognuno di noi è esposto al rischio di contagiare gli altri, rinnovo a tutti l’appello alla massima responsabilità personale e sociale”: lo ha detto Silvio Berlusconi,.”Il mio pensiero va prima di tutto ai tanti ammalati di covid e alle loro famiglie”, ha aggiunto, ricordando che “nelle scorse settimana prima di ammalarmi avevo lanciato numerosi appelli a non sottovalutare il pericolo”. Silvio Berlusconi, uscendo dal San Raffaele di Milano, ha ringraziato della vicinanza ricevuta da parte di “tanti rappresentanti delle istituzioni, a cominciare dal presidente Mattarella, e anche da moltissimi cittadini estranei alla politica. Da tanti sostenitori ma anche da tanti avversari politici“.

Berlusconi resterà in isolamento, secondo quanto si è appreso probabilmente nella sua residenza di Arcore, fino a quando non avrà un secondo tampone negativo. L’ex premier era stato ricoverato nella notte del 3 settembre al San Raffaele di Milano dove ha quindi trascorso 12 giorni

Allarme Covid su un traghetto diretto ad Ischia

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I passeggeri di una nave diretta ad Ischia sono stati identificati al loro arrivo dopo aver viaggiato con una comitiva di turisti di cui faceva parte una donna sentitasi male al porto di Pozzuoli e ricoverata in ospedale con febbre alta. Il gruppo era partito all’alba dal Veneto ed ha raggiunto l’isola con un bus per trascorrere una settimana di vacanza in un hotel; durante il viaggio in autostrada la donna ha cominciato ad avere un malessere ed al porto flegreo è stata chiamata una ambulanza per soccorrerla.

I sanitari hanno riscontrato temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi. Il bus è stato fatto comunque imbarcare ma durante la traversata sono state allertate le autorità così che all’arrivo ad Ischia tutti i 190 passeggeri presenti a bordo sono stati identificati dalla Polizia di Stato.

Si attendono gli esiti degli esami per determinare se la donna sia affetta da coronavirus.

(Fonte ANSA)

Lite sfocia in sparatoria, panico nella notte a Mergellina

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Movida violenta a Napoli, precisamente a Mergellina, dove una lite tra alcune persone è sfociata in una sparatoria. Il tutto è successo intorno alle 4:30 davanti al celebre Chalet delle rose.

I protagonisti della lite, iniziata probabilmente per uno “sguardo di troppo” ad una donna, sarebbero 2 pregiudicati di Torre del Greco.

Uno dei due, alla fine della lite, avrebbe sparato contro due uomini, colpendone uno al fianco. I proiettili sono arrivati dall’altra parte della strada, colpendo due giovani incensurati, trasportati entrambi al pronto soccorso. Nessuno dei due è in pericolo di vita.

Gli inquirenti sono alla caccia dell’autore del folle gesto.

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