venerdì, Dicembre 26, 2025
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Fase 3: Trecento lavoratori del settore edile protestano a Napoli

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I lavoratori del settore edile protestano a Napoli, in Piazza del Plebiscito. Chiedono garanzie per poter tornare a lavorare.

Circa 300 persone impiegate nel settore edile stanno protestando in piazza del Plebiscito a Napoli: si tratta di lavoratori dell’Atc, l’associazione tecnici e costruttori. Chiedono garanzie per poter tornare al lavoro.

I manifestanti hanno disposto a terra i caschetti di protezione del lavoro e con degli striscioni chiedono di:

“Avviare piani di rilancio reali del settore edile”.

Il presidente di Atc, Rossano Ricciardi, fa sapere che una delegazione dei manifestanti sarà ricevuta in Prefettura dove saranno esposte le richieste dei lavoratori. L’architetto Luca Perla ha detto:

“Ci hanno bloccato non possiamo più ripartire né lavorare molto clienti sono fermi in attesa dell’Ecobonus”.

Le aziende del settore hanno registrato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno un calo del fatturato del 40% e, in alcuni casi, perdite anche maggiori.

L’architetto Perla, ha concluso dicendo:

“Spero che ci ascoltino che da questo incontro possa uscire la nostra voce e possano essere portate le nostre necessità e richieste”.

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Forum Regionale dei Giovani della Campania: Incontro tra professionisti sugli effetti del Covid

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Le iniziative del Forum Regionale dei giovani della Campania: un incontro sugli effetti della pandemia e gli scenari post Covid-19 per giovani professionisti.

COMUNICATO STAMPA

GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA E GLI SCENARI POST COVID: I GIOVANI PROFESSIONISTI A CONFRONTO

Il 2020 è iniziato con un evento che ha totalmente ridisegnato la società, le sue abitudini, i suoi progetti e il suo approccio verso il futuro. Le giovani generazioni si trovano ad affrontare una fase nuova, per alcuni aspetti unica, nei rapporti sociali ed economici specie nel Sud Italia. Gli interventi economici senza precedenti a cui sta lavorando l’Unione Europea in questi mesi possono essere la chiave per una nuova organizzazione del nostro tessuto sociale.

In quest’ottica il Forum regionale dei giovani – Campania promuove un incontro con i giovani professionisti per iniziare, finalmente anche dal vivo nel rispetto delle normative sanitarie, una discussione sul rilancio della nostra Regione a partire dalle categorie professionali.

Prenderanno parte all’evento mercoledì 15 luglio alle ore 17.00 presso l’Hotel Royal Continental in Via Partenope a Napoli,  tra gli altri, il Presidente nazionale dell’Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati), Antonio De Angelis, il Presidente Nazionale Unione Nazionale Giovani Dottori commercialisti e esperti contabili, Matteo De Lise, la responsabile giovani dell’Ordine degli Architetti di Avellino, Antonella Guerriero, e il Presidente dell’Associazione Giovani Medici della Città Metropolitana di Napoli, Mauro Fedele. Il dibattito sarà moderato dalla delegata Aiga al Forum regionale dei Giovani – Campania, Roberta Giliberti, e sarà introdotto dall’Assessore regionale alle politiche sociali e giovanili Lucia Fortini, da sempre attenta al mondo delle professioni e delle istanze dei forum giovanili.

Concluderà la discussione il Presidente del Forum regionale dei giovani – Campania, Giuseppe Caruso, che dichiara “la Regione Campania attraverso il Piano Socio Economico è stata la prima  Istituzione ad affrontare in modo netto le conseguenze economiche negative del lockdown. I giovani professionisti e i giovani che si stanno professionalizzando sono il futuro ed il presente di questa terra e come Organismo promuoviamo momenti di confronto come quello di mercoledì per permettere loro di avere una interlocuzione diretta con i decisori regionali per costruire insieme le migliori condizioni per lo sviluppo individuale e collettivo dei nostri territori.

Per partecipare è necessario iscriversi al modulo che segue secondo le normative sanitarie vigenti

https://bit.ly/3gM0qpw

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Tornano le visite teatralizzate di NarteA: “Echi della rivolta” per rievocare la rivolta di Masaniello

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Tornano le visite guidate teatralizzate di NarteA con “Echi della rivolta” per rievocare la rivolta di Masaniello. Scritta e diretta da Febo Quercia e Antimo Casertano, anche in scena con Daniela Ioia, Pietro Juliano ed Emanuele Rubino.

COMUNICATO STAMPA

Gli Echi della Rivolta : una visita guidata per rievocare la rivolta di Masaniello.

Domenica 19 luglio ore 19, presso il Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, nel cuore antico di Napoli, l’Associazione Culturale NarteA propone la visita guidata teatralizzata, “Echi della Rivolta”, un’affascinante percorso ideato da NarteA per condurre i visitatori nel luglio del 1647, quando il popolo napoletano fu messo in ginocchio dal vicerè spagnolo, il Duca D’Arcos, che decise di aumentare le gabelle sulla frutta per l’ennesima volta. I napoletani presi per il collo e guidati da un pescivendolo, si ribellarono. La visita è scritta e diretta da Febo Quercia e da Antimo Casertano, anche in scena con Daniela Ioia, Pietro Juliano ed Emanuele Rubino. Ad accompagnare i visitatori, sarà la guida Matteo Borriello. Il costo del biglietto è di 15 euro. Per partecipare all’evento, è necessaria la prenotazione ai numeri 3397020849 o 3333152415.

La visita guidata teatralizzata è incentrata sulle fasi di quei giorni di lotta furiosa, quando un pescivendolo napoletano di appena 27 anni guidò il popolo napoletano contro il governo del vicerè D’Arcos. “Viva il re, morte a lo malo governo”: la frase che circolava durante la rivolta indica come il popolo napoletano fosse ben consapevole dello scollamento politico avvenuto tra la corona di Spagna e i vicerè che, con le imposizioni di gabelle, portarono allo stremo delle forze il capoluogo partenopeo. Quella di Masaniello, non fu una rivolta antispagnola, ma solo una strenua opposizione al governo del vicerè di Napoli. NarteA mette in scena e racconta, nell’alternarsi degli interventi della guida e delle incursioni attoriali, il susseguirsi delle vicende che vanno dall’incendio dei banchi del dazio, all’assalto al complesso di San Lorenzo Maggiore, per rubare le armi della città, alla follia che travolse Masaniello, fino al suo ultimo giorno in cui fu ucciso all’interno del complesso del Carmine.

In una settimana Napoli cambiò volto e il nome di colui che ne fu considerato l’artefice risuona ancora oggi tra le strade della città come un mito: Masaniello. Un rumore di fondo riecheggia sempre nel capoluogo partenopeo quasi come un’eco. Echi della rivolta pone l’accento sugli aspetti sociali, politici e storici sullo sfondo dei quali agì la figura carismatica e trascinatrice di Masaniello.

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Inaugurata la pizzeria “Brigata Margherita” nel carcere di Poggioreale

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di Maria D’Angelo – È stata “inaugurata” la pizzeria Brigata Margherita dentro la Casa Circondariale di Poggioreale. Un progetto sperimentale che rappresenta un’occasione di riscatto oltre che una vera e propria rivoluzione culturale. La pizzeria sfornerà pizze per detenute e personale del carcere.

Attraverso questa iniziativa, – ha dichiarato Antonio Mattone della Comunità di Sant’Egidio – oltre a permettere ai detenuti e al personale dell’istituto di poter mangiare la vera pizza napoletana, verranno formati e avviati al placement un gruppo di reclusi che così potranno progettare un futuro diverso. Grazie a Gianni Breglia, Antimo Caputo, al personale civile della Casa circondariale e alla polizia penitenziaria“.

 

Esplosione in una fabbrica a Napoli: almeno un ferito

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L’esplosione in una fabbrica di ricariche di estintori ha destato il panico in zona Arenella.

Un forte boato annuncia un’esplosione in una fabbrica in via Giacinto Gigante, nel quartiere Arenella di Napoli.  Dopo l’esplosione un uomo è rimasto ferito, probabilmente a causa della deflagrazione di uno degli strumenti utilizzati per il lavoro. Sul luogo sono subito accorsi gli operatori del 118 che hanno trasportato d’urgenza l’uomo al pronto soccorso più vicino. Non è possibile sapere se al momento ci siano altri feriti, né quali sono le condizioni di salute dell’operaio. Gli agenti della Polizia di Stato arrivati sul luogo stanno raccogliendo tutti gli elementi utili per ricostruire la dinamica dello scoppio e per riconoscere le eventuali responsabilità del caso.

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Cameriera di un noto ristorante di Napoli positiva al Coronavirus, avrebbe servito al tavolo del governatore De Luca

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Positiva al Coronavirus una cameriera di un noto ristorante del quartiere di Chiaia a Napoli. La ragazza avrebbe servito al tavolo cui era seduto il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

Stando a quanto riportato da Il Riformista, una cameriera, in servizio presso un noto ristorante del centro,  risultata poi positiva ai test per il coronavirus, avrebbe servito al tavolo dove sedeva il Governatore Vincenzo De Luca.

La vicenda risale a circa dieci giorni fa. La ragazza ha accusato i sintomi del covid e si è dunque sottoposta al tampone, che ha confermato la presenza del virus.

La giovane era stata chiamata in servizio solo per una giornata, per far fronte ad una grande richiesta di personale necessario.

Il lavoro di ricostruzione dei contatti avuti dalla ragazza è stato difficoltoso in quanto in un primo momento la giovane non avrebbe detto ai medici dell’Asl Napoli 1 di aver lavorato in quel locale.

Il ristorante, allertato dalla cameriera stessa, ha temporaneamente chiuso per dare il via alle procedure di sanificazione. E’ stato inoltre predisposto il tampone per tutti i dipendenti.

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Rca auto false via web, sgomitata banda con sede in Campania

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Sequestri preventivi per 30 milioni e misure cautelari per 16 persone: sono questi i numeri principali dell’operazione Reste con dei Carabinieri del Comando Provinciale di Milano che, con i colleghi delle province di Caserta, Torino e Isernia, hanno notificato le misure emesse dal gip di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura nei confronti di una banda accusata di vendere via web false Rca auto. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffa aggravata, riciclaggio e auto-riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, esercizio abusivo di attività assicurativa e di intermediazione assicurativa e uso di marchi e segni contraffatti.

Le indagini sono partite nel 2017 quando sono arrivate denunce presentate da primari gruppi assicurativi che lamentavano la commercializzazione di polizze assicurative RCA false con il loro marchio. La banda era attiva almeno dal 2012, prevalentemente nei comuni casertani di Villa Literno, Cancello ed Arnone e Castel Volturno.

Laurea in Medicina diventa abilitante: 28 le sedute di laurea previste tra Napoli e Caserta

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Grazie al decreto Cura Italia la Laurea in Medicina è diventata abilitante: questo vuol dire che, una volta conseguita la laurea, non sarà necessario sostenere alcun esame di stato per essere abilitati alla professione di medico.

Il nuovo sistema delle lauree abilitanti, che consentirà dunque un ingresso più rapido nel mondo del lavoro, prende il via dalla giornata del 14 Luglio. Da oggi fino al 30 Luglio si svolgeranno, tra l’università di Napoli Federico II e l’università della Campania Luigi Vanvitelli, ben 28 sedute di laurea. Alle sedute parteciperanno anche alcuni esponenti dell’Ordine dei Medici della regione.

Silvestro Scotti sulla laurea abilitante

Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine, commenta così l’inizio di questo nuovo sistema:

Ha  preso il via oggi un sistema che conferisce valore alle professioni e si caratterizza per un rapido accesso al mondo del lavoro di giovani con competenze non solo teoriche ma anche che pratiche.

Un percorso che il ministro Manfredi ha voluto con forza e che noi sosteniamo con altrettanto vigore.

La laurea in medicina diventa immediatamente abilitante e, come sottolineato dal ministro dell’Università Manfredi, una misura che potrà portare in pochi anni ad assumere ben 10 mila medici in più per far fronte ai problemi di organico del Sistema sanitario nazionale.

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Nuova denuncia in Procura da parte della madre di Tiziana Cantone

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La madre di Tiziana Cantone, Maria Teresa Giglio, ha presentato alla Procura di Napoli un esposto con il quale si chiede di verificare la trasparenza della gestione di cellulare e computer della figlia 31enne di Mugnano di Napoli, vittima di una gogna mediatica innescata dalla diffusione di alcuni suoi video che nel settembre del 2016 si tolse la vita.

Una nuova denuncia, frutto di un’indagine difensiva che si è avvalsa anche di una consulenza negli Usa. Lo rendono noto organi di stampa. Secondo la consulenza statunitense sarebbero andati persi dati contenuti nel telefono cellulare e nel tablet della ragazza sequestrati dopo la sua morte. Non solo. I dispositivi sarebbero anche stati manipolati con l’inserimento di alcune foto. Infine nel telefono è stata trovata una diversa scheda sim. Al momento è in corso un processo nei confronti dell’ex di Tiziana, Sergio Di Palo, accusato di calunnia.

Caduta invece l’accusa di istigazione al suicidio ipotizzata nei confronti di quattro persone destinatarie dei video hot ricevuti su una chat privata di cui erano membri.

Costiera, diritto al mare negato, sindaci fanno gli interessi dei privati

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In Costiera Sorrentina e Amalfitana sempre più difficile accedere alle spiagge libere. Le amministrazioni sempre più sottomesse agli interessi dei privati.

In Costiera Sorrentina e in alcune zone della Costiera Amalfitana i sindaci-sceriffi inarcano sempre più la schiena davanti agli interessi dei privati e con le loro delibere negano il diritto al mare. L’indirizzo politico è ormai chiaro: se sei residente del posto entri gratis, se vieni da fuori o non entri oppure devi pagare. Accade ad esempio a Positano, dove il sindaco di Fratelli d’Italia Michele De Lucia, a cui negli ultimi giorni il servizio pubblico, attraverso le trasmissioni Uno Mattina e il Tgr, ha dedicato servizi di elogio per la ripresa delle attività turistiche di alto target, ha interdetto le spiagge pubbliche ai turisti previa prenotazione e pagamento di una quota di 10 euro a persona. Molti escursionisti del Sentiero degli Dei arrivano in questi giorni a Nocelle ignari dei procedimenti, che sono volutamente non segnalati all’inizio del percorso.

Per Claudio d’Esposito, responsabile Wwf, “la situazione è imbarazzante, con il pretesto del Covid stanno negando il diritto al mare. Ritengo che i sindaci stiano abusando del potere di emanare ordinanze. Mentre i sindaci emanano provvedimenti per me incostituzionali, gli stabilimenti privati si stanno appropriando delle spiagge libere e fanno pagare per l’accesso al mare. Il vero distinguo è il portafogli: se hai i soldi ti fai un bagno, altrimenti no. È una lobby potente che ha ridotto i lettini ma aumentato i prezzi”.

Raffaele Attardi, del gruppo La Grande Onda, ribadisce che il gruppo “è assolutamente contrario al divieto delle spiagge libere ai non residenti. Sono un bene comune e il criterio della residenza non può essere una scelta valida. E non si può accettare che un inglese che risiede in un albergo in costiera possa andare al mare mente non può farlo chi viene da Napoli. Diciamo no alla privatizzazione, ma allo stesso tempo sosteniamo con forza che va recuperato quanto più litorale possibile in Campania che per ampi tratti è inutilizzabile per l’inquinamento del mare”.

Mariateresa Imparato, leader regionale di Legambiente, “È facile chiudere ma questo vuol dire non amministrare, non gestire, mettere la bandiera bianca davanti ai Comuni. Conosciamo le difficoltà degli enti pubblici ma la gestione delle spiagge deve essere una priorità e chiuderle vuol dire non amministrare”.

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