venerdì, Dicembre 26, 2025
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In Campania i saldi partiranno subito

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Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità una mozione a firma della candidata alla presidenza della regione, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Valeria Ciarambino. La mozione prevede la partenza immediata dei saldi, previsti inizialmente per il 1° agosto.

Oggi abbiamo conseguito un risultato fondamentale per la ripresa dell’economia nella nostra regione, grazie al quale possiamo dare una speranza concreta a tantissime piccole imprese in seria difficolta’ per gli effetti dell’emergenza sanitaria“.

Dopo dopo aver recepito le istanze degli esercenti – aggiunge Ciarambino – avevo lanciato la proposta di anticipare la stagione dei saldi, la cui partenza era stata inizialmente prevista per il primo agosto. Una scelta che reputo assurda in un momento drammatico per una categoria messa letteralmente in ginocchio dalla recessione post Covid. Far partire i saldi subito equivale a dare immediatamente ossigeno a commercianti e imprese, contribuendo a far tornare la gente nei negozi, dando cosi’ una spinta ai loro affari“.

Ora mi aspetto che la giunta regionale dia immediatamente attuazione alla mia proposta approvata oggi, senza attendere un solo giorno di piu’“, conclude Valeria Ciarambino.

Campania, blocco delle demolizioni. Nonno (Fdi): riaprire i termini del condono 2003

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il Consiglio Regionale della Campania ha approvato un ordine del giorno per bloccare le demolizioni di edifici abusivi, destinati a prime abitazioni, disposte dall’autorità giudiziaria e ha chiesto al Governo di riaprire i termini del Condono edilizio.

E’ il secondo tentativo, dopo l’emendamento Tancredi e altri, di riaprire i termini del condono 2003.

“I cittadini campani devono avere gli stessi diritti di tutti gli altri italiani. Vogliamo accedere al condono del 2003 che fu vietato ai cittadini campani da una delibera della giunta Bassolino”.

Così Marco Nonno, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Napoli.

“Non dobbiamo proteggere le grandi speculazioni – dice – ma tutelare il diritto alla casa, riconoscere gli interventi di necessità. Aiutare chi ha più bisogno. In questi giorni il governo delle sinistre, prigioniero dell’approccio ideologico, ha stralciato dal Decreto Rilancio alcune norme che potevano aiutare. Regione e Governo riaprano i termini del condono, si tuteli chi rischia di perdere la casa” conclude il Consigliere.

Telegram è ancora la frontiera del revenge porn e della prostituzione minorile

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Dopo l’attenzione mediatica dello scorso aprile, su Telegram ogni giorno spuntano nuovi canali di revenge porn e prostituzione minorile.

Lo scorso aprile ci fu un picco di attenzione mediatica sul tema del revenge porn attraverso canali Telegram. Si arrivò alla chiusura di alcuni canali con migliaia di iscritti. Si condividevano senza consenso dei soggetti ritratti materiali pornografici e pedopornografici con l’esplicita volontà dell’odio di genere. Ancora oggi sulla piattaforma di messaggistica istantanea sono attivi altri gruppi simili, e ne nascono di nuovi ogni giorno. La cosa sembra ingestibile e palesa il problema ben più ampio di una legislazione costretta ad inseguire invano l’abisso sconfinato del web.

Le vittime più colpite sono ovviamente le ex ragazze, che dopo la rottura dei rapporti subiscono la vendetta del partner, il quale posta sue foto intime sui canali. Ma accade anche con sconosciute che gli utenti scovano sui social. Le loro foto, anche solo immagini del profilo, vengono date in pasto alla violenza verbale dei membri, e poi uno di loro invia loro gli screen degli insulti, in alcuni casi ricattandole sfruttando la vergogna di vedersi postate sui canali. Oltre al revenge porn, gli strumenti di Telegram vanno attenzionati anche in relazione alla nuova frontiera virtuale della prostituzione minorile. Gli scambi di prestazioni con le differenti tariffe vanno dagli scatti fotografici ai rapporti veri e propri, passando per la videochiamata in diretta. I pagamenti avvengono tramite ricariche PostePay e PayPal.

Ci sono da indagare i motivi per cui ragazze giovanissime arrivano alla scelta di vendere le immagini del loro corpo per pochi euro o, ultimamente, per dei buoni Amazon. Ma una tale analisi – oltre a meditare sui fattori socio-politici di una società arrivata al paradosso che persino l’immagine virtuale del corpo si cala nei meccanismi di produzione, vendita e consumo – metterebbe in discussione la stessa idea, ormai scontata, della liberalizzazione dei servizi web.

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Gianfranco Gallo presenta il suo nuovo libro “Segreti e Quarantene” con uno show da non perdere [INTERVISTA]

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Gianfranco Gallo è un attore poliedrico, regista, cantante, autore e scrittore. Durante la quarantena non ha abbandonato il suo pubblico virtuale, condividendo costantemente canzoni e pensieri ironici e riflessivi.

Non molti giorni fa ha annunciato l’uscita imminente di un nuovo libro “Segreti e Quarantene“, frutto di un’esigenza di esprimersi in un momento particolare, a modo suo. Si, perchè la presentazione del libro, che si terrà nel cortile del complesso di San Domenico maggiore, non sarà un canonico “firmacopie”. Gallo accompagnato da Antonella Prisco e dal chitarrista Antonio Maiello, delizierà il pubblico con un vero e proprio show.

Per l’occasione, abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui per farci raccontare la “nascita” del nuovo libro e qualche anticipazione sulla serata di presentazione.

Dopo il libro “Napoli da sotto a sopra“ e il saggio “Cuori in ordine alfabetico” scrivi “Segreti e Quarantene”. Il periodo storico in cui l’hai scritto possiamo immaginarlo, ma perché quest’esigenza? Ci racconti il momento esatto in cui l’hai “pensato”?

Il mio Pit Stop l’ho vissuto attraverso un’esigente desiderio di esprimermi. Del resto è quello che tocca a qualsiasi creativo: reinterpretare gli accadimenti, soprattuto nei momenti difficili. Io all’inizio cominciai a postare video di canzoni, poesie, quasi mi sentissi chiamato ad una missione. Poi, sui social, chiesi alla gente comune ed anche ad artisti dei video coi quali raccontassero la loro nuova quotidianità. Una decina di giorni dopo però fecero la stessa cosa Salvatores e Muccino, quindi decisi  di cambiare. Quando scrivo cerco sempre di tenere due fuochi accesi , inizio due testi, uno serio l’altro ironico. Ad un certo punto alimentai il secondo: l’idea mi venne quando pensai agli amanti che si sarebbero dati appuntamento nei pochi luoghi in cui era consentito circolare. Non a caso il sottotitolo è “Alle 15,00 al banco salumi”. E’ un giallo comico, riusciranno i  nostri eroi  a godere di un attimo di intimità? Tutto viene narrato attraverso i loro messaggi di Whatsapp.

Il 18 luglio lo presenterai nel Cortile del complesso di San Domenico Maggiore con “uno show”, cosa dobbiamo aspettarci?

Un vero spettacolo nella mia particolare formula . Esisteva il Teatro Canzone e quello lo aveva inventato Gaber: un autore/cantante /attore che si scriveva la drammaturgia portata in scena e che cantava le sue stesse canzoni. Io ne feci un modello tutto mio essendo anch’io un autore/attore /cantante , con una differenza sostanziale. Dal 2010, infatti, da quando cioè porto in scena spettacoli con canzoni, scrivo per l’occasione tutto quel che recito, ma per la parte musicale ho scelto di cantare canzoni mie ma soprattutto di dare spazio a quelle di altri, che inserisco nei momenti in cui la mia scrittura lo richiede. Diciamo che scrivo già con quelle musiche e quelle parole nella testa. Dunque non faccio recital, nei quali un attore/cantante legge e canta un autore, né Teatro Canzone alla Gaber, dove si è solo interpreti di se stessi. La mia è più che altro un’opera di fusione, dettata da suggestioni, di me autore letterario con la mia parte di autore di canzoni e con i brani dei miei cantautori preferiti, questa particolare forma di racconto ritengo possa definirsi uno stile.

Sarai accompagnato da Antonio Maiello e Antonella Prisco, perché proprio loro?

Perché Antonio è la mia colonna sonora da sempre , il motore della mia fuoriserie musicale e perché Antonella , credo sia ancora tutta da scoprire come attrice, un vero talento. Un’altra ragione è che nei momenti significativi si chiamano gli amici.

Il tuo è uno dei primi eventi pubblici nel post lockdown, credi che le persone siano pronte per una ventata di normalità?

Me lo auguro, al momento non vedo equilibrio, si passa da un eccesso all’altro. O burqa o Nude Look. Dovremmo costruire una normalità nell’emergenza.

Oltre alla presentazione del tuo libro, hai altri progetti in cantiere?

A novembre finalmente esce Ritorno al crimine che doveva uscire a marzo, prima spero di poter dare una bella notizia per un altro film. Sto immaginando e proponendo già quella che sarà la mia stagione teatrale. Intanto giro con le presentazioni Show del mio libro con una divertentissima prefazione di Nino Frassica, geniale ramoscello dell’albero della comicità surreale.

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“Bellafronte”, il cortometraggio made in Campania premiato anche a Hollywood

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Il cortometraggio made in Campania, “Bellafronte”, vince anche il “Gold Award Comedy” a Hollywood.

“Bellafronte” è un cortometraggio dei registi napoletani Andrea Valentino e Rosario D’Angelo, interpretato dagli attori Antonio Fiorillo, Francesco Paolantoni e Orazio Cerino. Una produzione “Labirinto visivo” in collaborazione con “Amira3 Produzioni”.

Come si legge dalla stessa pagina social del film, si tratta di un racconto grottesco e poetico, una favola che forse vuole semplicemente rispondere alla vecchia domanda sul significato dell’amore, sull’intreccio inestricabile tra l’amare e l’essere amati. Ma, e in senso più profondo, è in realtà una strana metafora capace di relazionare il coraggio necessario per amare qualcuno e la vita dei comuni mortali, con le sue immense e continue passioni.

Il cortometraggio è stato pluripremiato in Italia e all’estero e come ultimo premio, ha ricevuto a Hollywood il premio “Gold Award Comedy”. Un grande orgoglio dei nostri territori.

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Orrore nel napoletano: Cadavere decapitato trovato in un casolare

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Ritrovato un cadavere decapitato in un casolare abbandonato di Pozzuoli. Si tratta di un uomo di quasi 83 anni che viveva in precarie condizioni igieniche.

Orrore nel napoletano: è stato trovato un cadavere decapitato in un casolare. La salma, trovata in avanzato stato di decomposizione si trovava nel casolare abbandonato della zona collinare di Cigliano a Pozzuoli.

Il ritrovamento è avvenuto nella tarda serata di ieri; gli agenti del commissariato di Polizia di Stato di Pozzuoli che stanno ora conducendo le indagini dovute, sono intervenuti sul posto, allertati dai residenti. Il corpo si trova nel reparto di medicina legale del II Policlinico di Napoli affinché vengano effettuati tutti gli esami autoptici e venga accertato il giorno della morte.

Il cadavere è stato identificato come A.A.,un uomo che avrebbe compiuto 83 anni il prossimo 30 agosto e viveva in precarie condizioni igieniche nel rudere che si trova a poca distanza dal luogo del ritrovamento.

La salma è stata sequestrata dagli inquirenti che hanno già interrogato residenti e conoscenti della vittima per risalire agli ultimi giorni di vita dell’uomo.

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BussoLaLingua // L’origine dei termini “Vrenzola” e “Cuozzo”

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Chiunque abbia posato piede a Napoli o in Campania anche solo per un veloce passaggio, avrà certamente sentito pronunciare le poco lusinghiere parole “vrenzola” e “cuozzo”. Che non si tratti di complimenti lo si comprende anche ignorandone il significato: basta sentire infatti il tono con cui vengono usate e le reazioni irate che scatenano.

Ma cosa sono queste “vrenzole” e questi “cuozzi”? Questa settimana #BussoLaLingua si immerge nelle misteriose e a volte dubbiose etimologie di queste parole che oramai pervadono il parlare comune.

Cosa sono le Vrenzole?

La parola “Vrenzola” tradizionalmente indica una donna sciatta e malvestita. Oggi questa parola viene utilizzata per far riferimento a una ragazza sguaiata nei modi e vestita in maniera volgare – non necessariamente occorre che si tratti di abiti economici: l’aspetto stereotipato della vrenzola fa riferimento a quel tipo d’abbigliamento definito “trash” o “too much”, spesso anche griffato.

Etimologia della parola “Vrenzola”

La parola Vrenzola deriverebbe da “brindolo, brendolo, brenciolo, brandello“, e quindi dal latino “brandèum”, termine che indicava un brandello di stoffa o un drappo di tela. Questo spiega perché l’uso anche corrente della parola Vrenzola abbia a che fare con una donna malvestita: inizialmente ci si riferiva chiaramente a una donna vestita di stracci, di “brandelli di stoffa”.

Anche in Toscana esiste una parola che deriva da brandèum: il termine “brendolone”, con cui si indica qualcuno che, appunto, si veste in modo trascurato.

Usi diversi del termine

In alcune zone della Campania si usa l’espressione “una vrenzola di sole“, per indicate un sole timido che fa capolino tra le nuvole. Si usa insomma il termine nella sua accezione originale, con il senso di: “c’è un brandello di sole”.

 

Cosa sono i Cuozzi?

Anche se esiste il termine Vrinzulo – che sarebbe il corrispondente maschile di Vrenzola – molto più usata è la parola “Cuozzo”. Potremmo dire con una certa approssimazione che questa parola sia la versione maschile della Vrenzola, ma questo non è del tutto corretto.

Il Cuozzo, nel parlare comune, dialettale e gergale, è un uomo che fa esagerata ostentazione dei suoi beni e delle sue ricchezze, fino a diventare grottesco. Il Cuozzo spesso cura più la forma del contenuto e tiene a mostrare tutti i suoi averi, spesso indossandoli tutti insieme: è proprio per questo suo apparire too much, affine a quello della Vrenzola, che viene spesso affiancato a questa espressione.

Origine della parola Cuozzo

Sebbene venga spesso paragonato alla Vrenzola, il significato originale della parola Cuozzo è completamente diverso e non ha niente a che fare con la stoffa o gli abiti.

In alcuni dialetti regionali della Campania con la parola “cuozzo” si indica la parte non tagliente di una lama, più nello specifico dell’ascia. Quando si vuol dire che qualcuno o qualcosa è brutto si usa l’espressione

 è ffatt cu ‘o cuozzo r’accetta

ovvero

è fatto col grosso dell’ascia. 

Negli stessi dialetti il “cozzetiello” è la parte finale della forma del pane, dalla crosta spessa e dura, rozza.

Se ne può dedurre facilmente che il senso di “cuozzo” sia qualcosa di non raffinato, di grosso e rozzo, poco affilato; il cuozzo dunque sarebbe una persona poco raffinata e rozza.

E chi c’è di più rozzo, nel folklore napoletano e campano, di chi fa sfoggio delle proprie ricchezze senza criterio e con snobismo senza curare la propria mente e il proprio spirito?

Il cuozzo è una figura grottesca e volgare, forse anche peggiore della vrenzola: mentre infatti, tutto sommato, quest’ultima era vittima delle circostanze e del destino, in quanto povera donna costretta a vestirsi di stracci, il cuozzo pur possedendo ricchezze e avendo teoricamente la possibilità di essere un “signore” sceglie di ostentare e trasformarsi in una macchietta grottesca.

Vrenzola e Cuozzo

Questi, dunque, i significati originali delle parole “Vrenzola” e “Cuozzo”. 

Voi li conoscevate? Oppure scoprirli è stata una sorpresa?

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Scopri i segreti di altre parole e modi di dire:

Se vuoi approfondire la tua conoscenza sulla nostra cultura regionale o leggere altre storie della Campania, non perderti le nostre rubriche sulle Leggende e sui Sapori della nostra regione : #BussoLaLeggenda e #BussoLaTavola

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Maxi incendio ad Afragola: colonna di fumo avvistata anche dai comuni limitrofi

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Afragola: un capannone industriale va a fuoco, causando un grave incendio.

Meno di un’ora fa, in via Saggese ad Afragola, è andato a fuoco un capannone industriale. L’incendio ha causato un’alta colonna di fumo nero, avvistata in tutta la zona nord di Napoli.

Secondo quanto riportato dai colleghi di NanoTv, il capannone in fiamme è un deposito di autobus privati. L’incendio sarebbe inoltre stato causato da una grande esplosione. Infatti i residenti della zona hanno dichiarato di aver sentito un forte boato prima di vedere la colonna di fumo. Una bombola di uno dei pullman nel piazzale del deposito è infatti esplosa, causando prima l’esplosione, poi l’incendio. Danneggiato anche un muro di un’abitazione civile adiacente il deposito.

I vigili del fuoco sono già sul posto, cercando di raggiungere il fuoco anche dal lato opposto dell’entrata del deposito. Inoltre le segnalazioni della colonna di fumo sono arrivate anche dal quartiere di Napoli di Capodichino, oltre che dai Comuni di Afragola, Casoria, Acerra e Casalnuovo.

Numerosi sono i danni, a causa delle altissime fiamme e delle numerose esplosioni, ma l’incendio sembra ora sotto controllo. Seguiranno probabilmente ulteriori aggiornamenti sulle cause dell’incendio. I carabinieri infatti stanno indagando e non escludono ancora l’ipotesi di matrice dolosa.

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Pozzuoli, donna guarita dal Covid-19 torna positiva dopo alcuni mesi

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Una situazione preoccupante quella che ha coinvolto una donna di Pozzuoli, guarita dal Coronavirus alcuni mesi fa e che, attualmente, risulta di nuovo positiva.

La notizia è stata annunciata da Vincenzo Figliolia, sindaco della città: “Una nostra concittadina è risultata positiva al test Covid-19. Me ne ha dato notizia l’Asl Napoli 2 Nord, informandomi che si tratta di una persona ripositivizzata: aveva già contratto il virus mesi fa, poi guarita, è ora nuovamente positiva. Si sta completando il link epidemiologico della paziente”.

Andretta: Scongiurato un nuovo caso di Covid in Alta Irpinia

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Respiro di sollievo per la comunità di Andretta, comune dell’Alta Irpinia con circa 2mila abitanti, il Coronavirus qui non è arrivato.

Nel tardo pomeriggio di sabato è stato diffuso il panico per un articolo pubblicato da “Prima Tivvú” dove si parlava di possibile caso di contagio dopo l’esito positivo di un test rapido su una donna del posto.

Una leggerezza imperdonabile da parte di qualche improvvisato giornalista che ha soltanto diffuso panico ingiustificato, rendendo facilmente identificabile la donna sottoposta a tampone.

Fortunatamente la febbre alta era dovuta ad una infezione ai denti curata con leggerezza e ovviamente il tampone al Covid ha dato esito negativo.

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