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Tre bare davanti al Municipio, ma non è un flashmob di Halloween

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Tre bare sono state poste davanti i cancelli del Municipio di Napoli. All’interno, a turno, entrano gli addetti alle sepolture. Lo slogan è semplice: “Se va avanti così saremo noi ad essere seppelliti”.

Il sit-in dei seppellitori nelle bare davanti alla sede del Municipio della città si potrebbe dire in tema con il periodo dell’anno, ma non si tratta di un semplice flash-mob a tema Halloween. Sono i lavoratori del cimitero di Napoli che chiedono il risarcimento per numerose mensilità arretrate.

In 28 seppellitori chiedono a gran voce la restituzione delle mensilità a loro negate dalla nuova ditta privata che gestisce la struttura dopo la sua privatizzazione.

Il portavoce degli addetti denuncia come le rassicurazioni sulla continuità del loro impiego sia stata infranta in questi mesi.

“Quello che è successo che abbiamo mesi di paga arretrati alcuni di noi anche ha raggiunto le 10 mensilità di lavoro non retribuito”.

La protesta dei seppellitori,  di grande d’effetto, ha inevitabilmente scatenato commenti e gesti scaramantici da parte dei passanti.

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Emergenza rifiuti a Napoli: l’esasperazione delle mamme

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Emergenza rifiuti a Napoli. Ieri mattina alcune donne hanno rovesciato i cassonetti vicino alla scuola. Esasperazione dopo il freno alla raccolta.

Di nuovo emergenza rifiuti a Napoli, dove la spazzatura sta sommergendo tutti i quartieri del capoluogo, dal Vomero alla Riviera di Chiaia, dalla periferia al centro storico. I sacchetti e i cassonetti stracolmi in Piazza Bellini e in Via Toledo sono un pugno in un occhio e un duro colpo all’olfatto. Nei Quartieri Spagnoli, la situazione è diventata particolarmente intollerabile: ingenti quantità di rifiuti sono ammassate nei vicoli, in un’“enclave” ormai invivibile.

È a questa condizione vergognosa che si sono ribellate alcune donne, le quali hanno rovesciato i cassonetti della spazzatura, riversando in strada e sui marciapiedi, nei pressi della Piazzetta di Montecalvario, i sacchetti accumulati. Un forte disagio, soprattutto se si considera che l’episodio è avvenuto vicino alla scuola dell’infanzia ed elementare Paisiello, e che adulti e bambini hanno dovuto fare slalom e acrobazie per evitare l’immondizia.

Tuttavia, questo atto di protesta è carico di indignazione: esasperate dall’insopportabile puzza e dalla costante presenza di topi, soprattutto di notte, quando è più facile per i roditori sgattaiolare indisturbati tra i rifiuti, queste donne hanno reputato necessario manifestare il proprio sdegno verso un sistema ormai in panne.

I motivi

Già. Perché il motivo per cui, da circa una settimana, enormi quantità di rifiuti solidi urbani, occupano i quartieri di Napoli si nasconde dietro alle falle nel sistema di raccolta, ormai in stallo. Colpa della chiusura del termovalorizzatore di Acerra? Assolutamente no; il termovalorizzatore funziona a pieno regime. Semplicemente, si tratta di una cattiva gestione del processo di raccolta e di riciclaggio, e dello stop alla raccolta di plastica.

Il problema sembra essere uno e uno solo, ovvero l’incapacità di smaltire correttamente i propri rifiuti. Tempismo perfetto, se pensiamo che lo stallo si è verificato in concomitanza con la pubblicazione dell’ultimo dossier di Legambiente sulla raccolta differenziata, in cui si fa chiaro riferimento alle difficoltà di smaltimento dei rifiuti in Campania, e alla situazione, ancora insoddisfacente, della città metropolitana di Napoli e della sua provincia.

Al sostanziale problema del commissariamento dell’Asìa, l’azienda di proprietà comunale deputata alla raccolta dei rifiuti, va aggiunta la chiusura dell’unico sito di stoccaggio dell’ex-Icm, a causa di una gestione non adeguata. Inoltre, come riporta “Il Mattino”, non manca il caos della plastica. In particolare, la Cina avrebbe ridotto l’acquisto del materiale differenziato in tutta Italia, causandone, a Napoli, l’accumulo in strada.

Davvero una brutta esperienza per Napoli, che rischia di passare da città decadente a città degradata anche agli occhi dei turisti, che in questo momento dell’anno ancora affollano le strade del capoluogo campano. Insomma, in questi giorni sembra di aver fatto un passo indietro, riscoprendo una Napoli ancora vittima dei propri fantasmi.

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Premio Terre di Campania apre alle scuole, in palio borse di studio nel segno di Leonardo Da Vinci

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L’Associazione Culturale Terre di Campania, in collaborazione con TermoClima Group, in partenariato con il Comune di Marigliano e con il sostegno della Regione Campania, promuove nell’ambito della VI edizione del Premio “Terre di Campania”, il bando di concorso Leo500 in onore del 500esimo anniversario dalla Morte di Leonardo Da Vinci.

Il tema dell concorso è dedicato ad un problema di stringente attualità, che dovrà essere affrontato con un taglio scientifico dagli studenti, esprimendo il proprio pensiero al riguardo: “Le nostre acque, il nostro mare. Salviamo la vita, eliminiamo la plastica”.

Il Concorso è riservato agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado su tutto il territorio Italiano. Il Concorso Leo500 ha come obiettivo il settore della ricerca scientifica, per la precisione intende stimolare  la creatività dei giovani e prepararli al confronto su temi rilevanti dei tempi odierni.

Si vuole così celebrare Leonardo da Vinci e il cinquecentenario dalla sua morte: il poliedrico artista ebbe un profondo rispetto per la vita e e un interesse. Non smise mai di pensare che l’ingegnosità della natura fosse superiore al disegno umano e comprese che sarebbe stato saggio rispettarla e imparare da essa. In ciò si ravvisa la chiara presenza, all’ interno della straordinaria sintesi di arte e scienza che caratterizza l’opera di Leonardo, di una marcata consapevolezza ecologica.

Partendo da tale premessa gli studenti sono tenuti ad affrontare il problema del dannoso effetto sull’ ambiente, soprattutto marino, causato dall’ eccessivo consumo di plastica, attraverso un’analisi del problema e la ricerca di soluzioni originali.

In palio per i vincitori ci sono borse di studio per il valore totale di €1.000,00. Si tratta della sesta edizione dell’iniziativa: il Premio Terre di Campania è nato come riconoscimento per le personalità eccellenti della nostra regione, che si sono distinte in campi fra cui eno-gastronomia, cultura, arte, spettacolo, impresa, ricerca, turismo, mondo sociale e sport. Apre per la prima volta alle scuole di tutto il territorio nazionale.

La cerimonia di consegna del premio avverrà presso il Santuario della Madonna della Speranza, Convento dei Frati Minori di San Vito in Marigliano (NA), venerdì 06 dicembre 2019, a partire dalle ore 19,30.

Scarica il bando su: www.terredicampania.it

Per eventuali info e contatti: Associazione Culturale Terre di Campania, cell. 3409951101 o, in alternativa,  inviare mail all’indirizzo info@premioterredicampania.it.

 

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Napoli: due bambini affetti da tumore al cervello operati e dimessi in 24 ore

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Di Anna Menale – Ottime notizie arrivano dall’ospedale Santobono-Pausilipon di Napoli dove due bambini sono stati sottoposti ad un intervento per rimuovere un tumore cerebrale condotto dall’équipe del neurochirurgo Giuseppe Cinalli.

L’intervento è stato effettuato con la tecnica di Termoterapia Interstiziale Laser, disponibile in Italia dal 2018 e utilizzabile solo da due mesi per il trattamento dei tumori cerebrali infantili.

Le parole del Professor Cinalli sono arrivate subito dopo la dimissione dei due bambini avvenuta dopo sole 24 ore dall’intervento: “Un bambino che viene dimesso dopo solo 24 ore invece dei 7  giorni dell’intervento tradizionale ed è già sorridente la sera stessa dell’intervento, è un vantaggio immenso. I benefici sono molti e i rischi si riducono al minimo. Abbiamo distrutto un tumore cerebrale in due bambini utilizzando semplicemente una fibra laser, il cui calore ha lentamente distrutto il tumore, sotto diretto controllo della risonanza magnetica“.

Napoli: edicole in crisi, parte la raccolta firme per salvarle

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“Una firma per salvare le edicole” è il titolo di un volantino distribuito a Napoli per aiutare i giornalai, categoria in crisi da anni.

Nel 2019 almeno 80 edicole hanno chiuso a Napoli e nella periferia. Uno dei quartieri più colpiti è quello collinare del Vomero. Proprio qui infatti in questi giorni, in via Scarlatti, il SiNaGi (Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia), in collaborazione con SLC di Napoli (Sindacato Lavoratori Comunicazione), hanno allestito una raccolta firme per salvare la categoria degli edicolanti.

La crisi dei giornali cartacei sicuramente è un dato di fatto e forse inevitabile, ma a prescindere da ciò l’edicola rimane comunque un luogo di incontro quotidiano. Un luogo importante soprattutto per una città come Napoli, dove  spesso il commerciante che si incontra tutti i giorni diventa quasi un amico. Attraverso la raccolta firme del Vomero, gli edicolanti chiedono al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, tramite il sottosegretario con delega all’editoria, di destinare alle edicole una parte destinata oggi alle case editrici. L’80% del fatturato del settore editoriale passa infatti per le edicole e questo grazie a tutti i giornalai che lavorano, sin dalla mattina all’alba per accogliere i giornali freschi di stampa.

Tra le 200 firme raccolte in sole due ore di sabato mattina, anche quella del deputato PD Paolo Siani:

«Le edicole sono un presidio di democrazia e legalità. (…) L’editore deve avere interesse a sostenerle. Possono lavorarci i ragazzi autistici e i familiari delle vittime innocenti di criminalità. Dopo Natale parte una proposta di legge già discussa in commissione. Comuni e Regioni devono aiutarle».

Altri pareri e dichiarazioni sulla crisi delle edicole di Napoli

Aldo Esposito, segretario del SiNaGi di Napoli ed edicolante del Vomero dichiara:

«Le edicole garantiscono la libertà di stampa e sono anche un deterrente contro i furti, sin dall’alba. Chiediamo al premier Conte e al presidente Mattarella un nuovo accordo con la Federazione Italiana Editori: siamo fermi dal 2004. (…) Al governatore De Luca chiediamo invece una nuova legge regionale, ferma da 20 anni».

Tra le edicole che stanno subendo le conseguenza della crisi ci sono anche quelle “storiche”. Una di esse è quella di via Girolamo Santacroce, di fronte la fermata della metropolitana di Salvator Rosa. A tal proposito, si era espresso il consigliere del comune di Napoli, Federico Arienzo. Il suo post su facebook racconta un bel siparietto napoletano e testimonia in pieno le difficoltà degli edicolanti, che ormai vendono più cartine di Napoli e vari gadget che giornali:

«Ogni mattina lui prendeva una pila di giornali e si catapultava nel traffico di Salvator Rosa. “Mentre siete fermo un bel giornale dotto’?”. Occhi stanchi, azzurro ghiaccio e sorriso immancabile. Negli ultimi tempi era diventata troppo dura. “Dotto’ la gente non legge più, rifiuta quasi con disprezzo, come se vendessi cose inutili per guadagnare qualche soldo. Io non ho potuto fare tutte le scuole, non ho viaggiato, ma con i miei giornali ho girato il mondo e imparato cose che non avrei mai creduto”. Oggi saracinesca abbassata e un bigliettino che non riesco a leggere dall’auto Il mondo cambia, le nostre abitudini, i nostri quartieri mutano tra un negozio storico che viene superato e una attività online che parte da qualche pc di casa. È la storia di chi non può adeguarsi, non ha le possibilità per farlo e si ritrova indietro e poi nell’oblio. Senza quel sorriso, il traffico mattutino sarà meno sopportabile».

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Start Cup Campania: i ragazzi di BeyondShape si aggiudicano il premio per INBODY

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Al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli) si è svolta la cerimonia di premiazione di Start Cup Campania 2019, premio assegnato alle idee imprenditoriali basate sulla ricerca e l’innovazione promosso dalle Università campane.

Il progetto vincente si chiama INBODY-Instant Body Scanner,avanzato scanner ideato dal team BeyondShape (di cui avevamo già parlato in questo articolo) che tramite delle foto restituisce le forme anatomiche del corpo umano.

Il progetto

INBODY è un body scanner tridimensionale fotogrammetrico (la fotogrammetria è una tecnica che permette di acquisire dati metrici di un oggetto, quali forma e posizione, mediante l’analisi di una coppia di foto, N.d.R.). Lo scanner, infatti, è in grado di restituire istantaneamente e accuratamente le forme anatomiche del corpo umano partendo da semplici fotografie. Rappresenta dunque uno strumento ausiliare molto utile per lo screening e il monitoraggio di patologie legate alle deformità spinali. Il sistema punta a migliorare la qualità dei processi produttivi di apparecchi biomedicali indossabili come protesi e ortesi,anche grazie alla sua precisione nell’ordine del millimetro.

Il team

 

Il progetto è stato sviluppato dai ragazzi di BeyondShape, dell’Università di Napoli Federcio II.

Il team, eterogeneo e multidisciplinare, comprende eccellenze provenienti da vari settori di ricerca; al suo interno troviamo infatti membri provenienti dal DII (Dipartimento di Ingegneria Industriale) e dal DIETI (Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell’Informazione). Tra questi troviamo Teodorico Caporaso,Giuseppe Di Gironimo, Stanislao Grazioso, Dario Panariello e Mario Selvaggio. Del team fanno inoltre parte Angela Palomba, ricercatrice del Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche, e Roberta Antonia Ruggiero dell’azienda ortopedica Ortopedia Ruggiero srl.

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Incurabili: stanziati i fondi per la rinascita del Complesso

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Nel convegno tenutosi al MANN, gli esperti hanno presentato il piano per la riqualificazione del Complesso degli Incurabili.

Dopo circa sette mesi dai crolli e dal conseguente sgombero dell’area, in cui vennero allontanate 70 famiglie, è stato presentato il piano per la riqualificazione del Complesso degli Incurabili. Il convegno tenutosi al MANN ha ripercorso la storia del complesso ma, soprattutto, ha dettato le linee metodologiche per gli interventi programmati. Il direttore ASL Napoli 1 Ciro Verdoliva ha riunito una commissione di esperti che ha studiato le criticità della struttura e ha progettato gli interventi.

Gli esperti si sono ritrovati per fare il punto della situazione. Antonio De Simone ha illustrato gli studi archeologici dell’area. Gianluca Minin ha esposto le indagini geologiche del sito. Edoardo Cosenza e Andrea Prota hanno dato gli indirizzi legati al risanamento statico conservativo. Di Renata Picone i metodi da adottare per il restauro. “Voragini sottostanti, lesioni da schiacciamento, dissesti di archi e volte, deformazione dei solai lignei, danneggiamento di architravi, ci misero dinanzi ad uno scenario simile a quello del terremoto dell’Aquila. Adesso la sfida – spiegano Prota e Cosenza – consiste nel rispettare la storia degli Incurabili ma giungendo a garantirne la sicurezza”.

I lavori sono finanziati dalla Regione, che ha stanziato 100 milioni per la messa in sicurezza della struttura ospedaliera del patrimonio di interesse culturale. “Il bando è pronto – afferma Verdoliva – e a novembre verrà pubblicato. Di qui a sei mesi avremo il vincitore della gara e saranno avviati i lavori che in quattro anni restituiranno alla città i primi lotti del cantiere”. Verdoliva assicura: “Saremo sentinelle di legalità e trasparenza, l’opera e i lavori non dovranno avere alcuna macchia”. Il direttore sottolinea che saranno recuperate e restituite alle famiglie le unità abitative, ma gli stanno a cuore soprattutto i 12.900 metri quadrati destinati ad accogliere i pazienti, “perché strutture pubbliche del genere, a Napoli, non ce ne sono”.

Lotta ai tumori: Arriva il farmaco salvavita fornito gratis dalla Regione Campania

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Lotta al melanoma con metastasi cerebrali: arriva il farmaco salvavita fornito gratis dalla Regione.

La Campania si pone in prima linea nella lotta contro il tumore, fornendo un combinato di farmaci salvavita gratis ai pazienti. Il costo di questa cura contro il melanoma con metastasi cerebrali poteva essere proibitivo per molti, dato che non è rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale.

Ecco le dichiarazioni del governatore della Campania Vincenzo De Luca:

 “Un altro segnale di attenzione e rinnovamento della sanità campana“.

Il farmaco è stato approvato dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ma è catalogato come fascia C, quindi non rimborsabile e il costo di questa cura che salverebbe la vita di un paziente su due è di 60mila euro l’anno.

Come riporta “Il Mattino”, è stato il direttore generale dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, Attilio Bianchi, a voler rendere accessibile questo combinato di farmaci a tutti i pazienti, insieme alla Regione Campania e proprio alla “Fondazione G. Pascale” inizierà la sperimentazione. Bianchi commenta così:

“Il Pascale non poteva rimanere insensibile dinanzi a questa situazione paradossale. Il nostro Istituto, con l’oncologo Paolo Ascierto, è riconosciuto a livello mondiale proprio per la cura del melanoma. Ma nulla sarebbe stato possibile senza la decisione del presidente De Luca il quale, dimostrando un’estrema sensibilità, ha dato questo segnale di autentica civiltà istituzionale. Grazie alla decisione della Regione Campania verrà garantito ai pazienti affetti da melanoma con metastasi cerebrali un percorso terapeutico adeguato e tempestivo“.

Vincenzo De Luca in un post su Facebook, scrive:

“La Regione Campania investe 3 milioni di euro per finanziare l’acquisto di un farmaco, che non viene rimborsato dal sistema sanitario nazionale, per la cura del melanoma con metastasi cerebrali. È una terapia estremamente innovativa che verrà fornita gratuitamente a partire dal mese di dicembre a tutti i pazienti che ne hanno necessità“.

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Investita da un furgone, 63enne perde la vita al mercato rionale

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Una donna di 63 anni è morta questa mattina a seguito di un incidente stradale. Accade a Quarto, precisamente nella del mercato della città.

La donna sarebbe stata investita da un furgoncino in retromarcia. Nonostante l’arrivo dei soccorsi del 118 per la 63enne non c’è stato nulla da fare. La Polizia Municipale sta indagando per chiarire la dinamica dell’incidente.Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e i Vigili del Fuoco. Al vaglio le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, oltre alle testimonianze delle persone che hanno assistito al dramma, per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda.

Il mercatino per la giornata di lunedì 28 ottobre è stato sospeso.

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Vertice di Italia Viva a Napoli: Mistero su De Luca

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Napoli – Programmata per oggi la Kermesse di Italia Viva, Partito fortemente voluto da Renzi e che ha rubato ampie fette di parlamentari a sia a destra che a sinistra.

L’incontro si terrà oggi alle ore 17 al cinema Metropoitan di Napoli, in Via Chiaia, dove i big del neo-partito saranno presenti: Maria Elena Boschi, Ettore Rosato, Elena Bonetti, Gennaro Migliore e Catello Vitiello, sono solo alcuni dei nomi chiamati a raccolta insieme ai tanti amministratori e militanti che già sostengono il nuovo progetto.

Grande incognita rimane però il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ad oggi ancora ambiguo nel posizionamento lungo l’asse PD-Italia Viva venutosi a creare dopo la scissione.

Certo è che vi fosse la presenza di De Luca alla presentazione sarebbe un segnale importante, soprattutto alla luce della disfatta del PD in Umbria avvenuta ieri, la quale ha confermato quelle che erano state le profezie del Presidente.

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