venerdì, Maggio 9, 2025
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Bacoli: busta con proiettile al comando della Polizia Municipale

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BACOLI BUSTA PROIETTILE
BACOLI BUSTA PROIETTILE

Episodio inquietante ieri a Bacoli, in municipio è giunta una lettera con un proiettile. Un gesto grave che sottolinea che il lavoro dell’amministrazione comunale sta dando non poco fastidio. La lettera è arrivata al Comando della Polizia Municipale.

Questo il posto del Sindaco, Josi Gerardo Della Ragione:

Un proiettile. Questa mattina è stata inviata al Comando di Polizia Municipale di Bacoli una busta gialla, anonima, con all’interno un proiettile. Un fatto molto grave. Saranno le forze dell’ordine ad accertare quanto accaduto. Ho piena fiducia nelle istituzioni. Non ho molto da dire. Posso solo affermare che qualsiasi atto intimidatorio non scalfirà nemmeno di un millimetro le azioni che stiamo svolgendo a difesa della nostra amata città. Andiamo avanti, insieme. Un passo alla volta. 

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Incendio la scorsa notte a Cardito, grande colonna di fumo nero

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INCENDIO CARDITO
INCENDIO CARDITO

La scorsa notte un incendio è divampato a Cardito, nei pressi di via Tiziano.

Le fiamme hanno interessato un terreno, ma non ha bruciato solo vegetazione. Il fumo nero e denso indica che il rogo ha interessato anche altri materiali, come ad esempio plastiche e copertoni. L’intervento dei Vigili del Fuoco è stato rapido e in poco tempo le fiamme sono state domate.

Spetterà alle Forze dell’Ordine capire l’origine del rogo.

IL VIDEO DELL’INCENDIO 

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Tragedia questa mattina a Napoli: 62enne investito da un taxi, morto sul colpo

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Tragedia questa mattina a Napoli, quando erano appena passate le 8 di mattina, in via Giovanni Bosco.

Come riporta Il Mattino, un 61enne G.S. è stato investito da un taxi mentre attraversava la strada. L’uomo è stato travolto ed è morto sul colpo.

A nulla è servito l’arrivo tempestivo degli uomini del 118 che hanno provato a rianimare l’uomo prima di portarlo in ospedale, già senza vita.

Sul posto la pattuglia dell’antinfortunistica stradale del sottotenente Vincenzo Cirillo e la centrale operativa guidata da Sarnacchio.

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Crollo cabina Monte Faito: ancora in condizioni critiche il turista 30enne israeliano, unico sopravvissuto

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L’unico sopravvissuto al crollo della cabina della Funivia del monte Faito “permane in condizioni critiche e la prognosi resta riservata”.

È quanto viene sottolineato nel bollettino medico diramato stamattina dall’ospedale del Mare dove l’uomo è giunto trasferito con l’elisoccorso. Si tratta di un 30enne israeliano che era in vacanza con la compagna.

La donna, di 26 anni, è invece deceduta. Nel crollo della cabina hanno perso la vita quattro persone: il 59enne Carmine Parlato, macchinista e operatore dell’Eav; una coppia di turisti inglesi, e la giovane israeliana.

Sull’incidente la procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro colposo, per ora si procede contro ignoti.

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Perché a Pasqua ci si regala le uova di cioccolato? Ecco il motivo

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UOVA DI PASQUA
UOVA DI PASQUA

Ogni anno, con l’arrivo della Pasqua, pasticcerie e supermercati si riempiono di coloratissime uova di cioccolato, di ogni forma e dimensione. I bambini le aspettano con impazienza, curiosi soprattutto di scoprire la sorpresa nascosta all’interno. Ma ti sei mai chiesto perché proprio l’uovo? E perché di cioccolato?

Il legame tra l’uovo e la Pasqua ha radici molto antiche, ben prima della nascita delle uova di cioccolato. L’uovo è da sempre un simbolo universale di vita, fertilità e rinascita. In molte culture antiche, come quella egizia e persiana, l’uovo rappresentava il ciclo della natura e la primavera, momento in cui tutto rinasce.

Con l’arrivo del Cristianesimo, questo simbolo è stato integrato nella liturgia pasquale: la resurrezione di Gesù diventa il momento supremo di rinascita, e l’uovo ne diventa il simbolo tangibile. L’uovo chiuso, con la vita che nasce al suo interno, rappresenta perfettamente il passaggio dalla morte alla vita.

Già nel Medioevo era usanza scambiarsi uova vere – spesso dipinte o decorate – come gesto augurale durante la Pasqua. Le uova venivano bollite per conservarle e poi colorate con pigmenti naturali. Nelle corti nobiliari, questa usanza si trasformò in qualcosa di più raffinato: uova intarsiate, d’oro, d’argento, fino ad arrivare alle famose uova di Fabergé nella Russia zarista, autentici capolavori di arte e oreficeria.

L’idea di realizzare uova commestibili di cioccolato nasce solo nel XVIII secolo in Francia e Germania, quando il cioccolato iniziava a diffondersi come prelibatezza tra le classi agiate. All’inizio si trattava di piccole uova piene, create con cioccolato fondente.

Con il tempo, e grazie ai progressi nelle tecniche dolciarie, si cominciarono a produrre uova vuote con all’interno delle sorprese – che fossero piccoli giochi, messaggi o doni simbolici. Questo le rese ancora più affascinanti, soprattutto per i bambini.

Oggi le uova di cioccolato sono diventate uno dei simboli più riconoscibili della Pasqua, amate da grandi e piccoli. Ne esistono di tutti i tipi: al latte, fondente, ripiene, artigianali, industriali, con sorprese personalizzate o con messaggi d’affetto.

Oltre alla loro bontà, l’uovo di cioccolato conserva un significato profondo: è un regalo di buon auspicio, che unisce tradizione religiosa e gioia della condivisione.

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La “pizza chiena” la torta salata delle festività pasquali

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PIZZA CHIENA
PIZZA CHIENA

Tra i tanti profumi e sapori che annunciano la Pasqua a Napoli, uno dei più inconfondibili è quello della pizza chiena – conosciuta anche come pizza ripiena o pizza rustica. Questo piatto ricco e saporito rappresenta un vero e proprio rito gastronomico nelle famiglie napoletane, preparato con cura nei giorni che precedono la domenica di Pasqua e consumato tipicamente il Sabato Santo o durante la Pasquetta.

Il nome “pizza chiena” in dialetto napoletano significa letteralmente “pizza piena”. Non si tratta però di una pizza come la intendiamo comunemente: è una torta salata, rustica, farcita con un ricco ripieno a base di uova, formaggi, salumi e in alcuni casi anche pasta.

Questa preparazione affonda le sue radici nelle tradizioni contadine e nella cucina del recupero. Dopo il periodo di Quaresima, segnato da digiuno e sobrietà, la Pasqua rappresentava un’occasione per festeggiare con piatti abbondanti e calorici. La pizza chiena, quindi, incarnava perfettamente questo spirito di celebrazione.

La pizza chiena richiede tempo e pazienza. Dopo aver steso l’impasto in una teglia, si dispone il ripieno a strati o mescolato in una ciotola con le uova sbattute. Infine, si copre con un altro strato di pasta, si sigillano bene i bordi e si inforna fino a doratura.

Il risultato è una torta rustica dorata, fragrante e irresistibile, che può essere gustata calda, tiepida o fredda. Anzi, spesso il giorno dopo è ancora più buona.

Oltre al suo valore gastronomico, la pizza chiena è anche un simbolo di convivialità. Viene preparata in grandi quantità per essere condivisa con amici e parenti, spesso durante il tradizionale picnic di Pasquetta. È uno di quei piatti che raccontano una storia fatta di famiglia, festa e sapori autentici.

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Chi sono le vittime della tragedia sulla funivia del Monte Faito

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VITTIME MONTE FAITO
VITTIME MONTE FAITO

Il bilancio definitivo del grave incidente avvenuto sulla funivia del Monte Faito a Castellammare di Stabia (Napoli) è di 4 morti e un ferito.

Le vittime accertate sono Carmine Parlato, operatore di bordo della funivia del Faito, storico dipendente di EAV. Una coppia di turisti inglesi e un’altra persona di nazionale israeliana. All’ospedale del Mare di Napoli è invece ricoverato in terapia intensiva un 30enne di Israele che ha riportato fratture agli arti inferiori, è intubato ma non avrebbe riportato lesioni interne al cranio e all’addome.

I Vigili del Fuoco fanno sapere che le operazioni di recupero dei corpi delle vittime proseguiranno per tutta la notte. L’impatto della cabina con la vegetazione ha avuto un impatto devastante e i rami degli alberi sono diventate praticamente spade.

La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo in relazione alla sciagura della funivia del Monte Faito che ha provocato quattro vittime e un ferito che versa in condizioni critiche.
Le indagini sono state affidate alla Polizia di Stato e sul luogo della sciagura si è recato il procuratore capo Nunzio Fragliasso accompagnato dal procuratore aggiunto Giovanni Cilenti e dal sostituto procuratore Giuliano Schioppi.

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Il precedente: nel 1960 una cabina cadde dalla funivia del Faito provocando 4 morti

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INCIDENTE FUNIVIA MONTE FAITO 1960
INCIDENTE FUNIVIA MONTE FAITO 1960

La storia della funivia del Faito non è nuova a tragici incidenti. Il più grave risale al Ferragosto del 1960 quando, a causa di un errore umano, una delle cabine giunse a valle senza riuscire a frenare la sua corsa precipitando così sui binari sottostanti della linea ferroviaria Circumvesuviana: allora furono quattro i morti.

Trentuno i viaggiatori che rimasero feriti nello schianto. Dopo quella tragedia, furono effettuati lavori di manutenzione straordinaria e le cabine sostituite. Da allora, l’impianto è stato sottoposto a svariati interventi.

Non fece vittime, ma provocò un enorme spavento quanto accaduto più recentemente, a luglio del 2021, a causa di un black out. Allora la cabina che scendeva dal Monte Faito verso la stazione Circum di Castellammare di Stabia rimase bloccata oltre un’ora, con 31 persone a bordo (26 adulti e 5 bambini) a causa di una interruzione dell’energia elettrica che riguardò il centro antico di Castellammare. I passeggeri a bordo furono recuperati solo grazie all’entrata in funzione del gruppo elettrogeno.

FOTO – LIBEROCERCATORE.IT

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Incidente funivia Faito, caduta cabina a monte: 4 morti e un ferito

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FUNIVIA MONTE FAITO
FUNIVIA MONTE FAITO

Purtroppo l’incidente avvenuto alla funivia del Monte Faito a Castellammare di Stabia, si è trasformato in una tragedia. La cabina bloccata a monte è precipitata, mentre quella a valle è stata messa in sicurezza e gli occupanti evacuati.

La cabina sarebbe precipitata alla quota di circa 1200 metri d’altezza.  La vetta del Faito è coperta dalla nebbia, difficile operare anche per l’elicottero dei soccorsi. Il bilancio al momento sarebbe di 4 morti e un ferito grave trasportato all’Ospedale del Mare a Napoli.

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri e polizia. La situazione è monitorata dalla Prefettura di Napoli. Al termine delle operazioni di soccorso, la Procura di Torre Annunziata aprirà un’inchiesta.

AGGIORNAMENTO ORE 20.00 – Il Prefetto di Napoli: “le vittime sono quattro e un ferito in codice rosso trasportato in eliambulanza all’Ospedale del Mare di Napoli“.

AGGIORNAMENTO 19.45 – Al momento ci stiamo concentrando sulle ricerche a valle della cabina caduta mentre il personale speleoalpino sta mettendo in sicurezza la cabina per evitare ulteriori cadute“. Così il portavoce dei Vigili del Fuoco Luca Cari a Rainews. “La situazione più critica – spiega – è mettere in sicurezza la cabina a monte, per evitare ulteriori scivolamenti. Cabina che ci è stata segnalata ma abbiamo avuto difficoltà a causa del maltempo e della nebbia fitta che ha resto le ricerche difficili. Siamo intervenuti sulla cabina a valle, dove c’erano delle persone bloccate: abbiamo recuperato attraverso la botola 8 persone e il conduttore della cabina“.

AGGIORNAMENTO 19.40 – Uno dei passeggeri che si trovava nella cabina a monte della funivia del Faito, precipitata questo pomeriggio per cause da accertare, è stato trasportato in condizioni gravi con eliambulanza all’ospedale del Mare di Napoli. Al momento il bilancio della tragedia è di quattro vittime.

AGGIORNAMENTO 19.15 –Devo dire che le quattro persone che hanno perso la vita erano quattro turisti, due coppie di turisti. Questo ci hanno detto i soccorritori”. Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, raggiunto al telefono dai Rai News 24, dopo quanto accaduto alla funivia del monte Faito. “C’è stata in queste ore veramente una situazione atmosferica pesantissima, quindi immagino quello che può essere successo a 1.500 metri di altezza. Però, ripeto, sono accertamenti tecnici che vanno fatti con il massimo rigore e nei prossimi minuti“, aggiunge.

Quanto alla dinamica, De Luca chiarisce che “avevamo due cabine. Quella che era rimasta in giù, a 100 metri di altezza, con l’aiuto davvero straordinario dei vigili del fuoco, sono stati recuperati e fatti scendere a uno a uno a terra i turisti. La cabina che era rimasta in alto, in montagna ha avuto delle difficoltà. È probabile che sia scesa alla massima velocità e abbia urtato uno dei piloni centrali. Però, non aggiungo altro perché si sta accertando la dinamica di questa tragedia“.

“Adesso – aggiunge il governatore – dobbiamo fare di tutto per dare una mano in primo luogo ai feriti se ci sono e di recuperare quest’ultima persona che rimane ancora dispersa”. “In tutto questo – evidenzia – devo dire che anche l’elicottero del 118 è intervenuto in montagna rapidamente anche in condizioni difficilissime. La struttura di soccorso, di aiuto, di assistenza ha funzionato in maniera davvero importante.

AGGIORNAMENTO ORE 19.00 – Secondo “Il Mattino” è Carmine Parlato il dipendente Eav morto nella caduta della cabina della funivia del Monte Faito. L’uomo viveva a Napoli e lavorava per Eav da diversi anni.

AGGIORNAMENTO ORE 18.45 – Il Governatore De Luca e il Prefetto Di Bari sono giunti all’Ospedale San Leonardo di Castellammare. Il Sindaco invece si trova alla stazione della funivia.

AGGIORNAMENTO ORE 18.40 – Il precedente, il 15 Agosto 1960 una cabina precipitò sui binari della Vesuviana provocando 4 vittime.

AGGIORNAMENTO ORE 18.35 – Quattro persone sono morte per la caduta della cabina della Funivia del Faito. Le vittime si trovavano all’interno della cabina precipitata a monte della funivia a seguito della rottura di un cavo. Tra le vittime anche un macchinista dell’Eav, azienda del trasporto pubblico della Regione Campania che gestisce la linea. Si cerca una quinta persona che era all’interno della cabina quanto questa è precipitata. Impegnati sul posto le squadre di soccorso tra cui 20 operatori del soccorso alpino.

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Maltempo trancia cavo funivia del Faito, cabina sospesa nel vuoto

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INCIDENTE FUNIVIA MONTE FAITO
INCIDENTE FUNIVIA MONTE FAITO

Incidente nel pomeriggio sulla funivia del Monte Faito a Castellammare di Stabia (Napoli). Un cavo è stato tranciato di netto, presumibilmente dal maltempo con le impetuose raffiche di vento delle ultime ore.

Una cabina, con 16 persone a bordo, è sospesa nel vuoto, bloccata dal sistema di sicurezza dell’impianto. Impegnativo l’intervento dei Vigili del Fuoco. Il caso ha voluto che le cabine si bloccassero sopra via Panoramica e il cavo è precipitato proprio sulla linea della Circumvesuviana, ovviamente la circolazione dei treni è stata sospesa. A quanto pare, i Caschi Rossi avrebbero evacuato e messo in salvo le 16 persone rimaste bloccate nelle cabine.

L’Eav, la società partecipata della mobilità della Regione Campania che gestisce l’impianto ha diffuso poco fa una nota:

A causa di un guasto sulla funivia del Faito e della caduta di un cavo dalla funivia sulla linea aerea della ferrovia vesuviana, la circolazione ferroviaria è momentaneamente sospesa. La funivia è ferma, il sistema di sicurezza ha bloccato le cabine, e sono in atto le operazioni per far scendere in sicurezza i 16 passeggeri che non hanno riportato ferite. I tecnici sono all’opera.

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