venerdì, Agosto 15, 2025
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Napoli: fermato e rapinato gioiellere mentre andava a lavoro, bottino da 500mila euro

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Rapina da 500mila euro ai danni di un gioielliere questa mattina a Napoli. La rapina è avvenuta questa mattina intorno alle 7 in via Leonardo Sciascia nel quartiere Pianura, zona occidentale della città.

Mentre stava salendo in auto per andare a lavoro, l’uomo, un rappresentante di gioielli e preziosi, è stato fermato da quattro persone giunte in sella a delle moto, tutte armate di pistola e con volto coperto.

I rapinatori si sono fatti consegnare la borsa in suo possesso, con all’interno 5 kg di preziosi in oro tra monili e gioielli per un valore stimato di circa 500mila euro. Non ci sono feriti. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Bagnoli, che hanno avviato le indagini.

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Cure negate a bimbo autistico, rigettato a Napoli ricorso Asl: “Disabilità non può attendere, sancito diritto alla salute”

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LA BATTAGLIA DI ANDREA
LA BATTAGLIA DI ANDREA

Il Tribunale di Napoli conferma il diritto del piccolo Giacomo (nome di fantasia) ai trattamenti riabilitativi: importante vittoria legale per l’associazione “La Battaglia di Andrea”

Con provvedimento depositato il 22 luglio 2025, il Tribunale di Napoli – Sezione Lavoro – ha rigettato il reclamo presentato dall’ASL Napoli 1 Centro, confermando l’ordinanza che impone all’Azienda Sanitaria l’erogazione di trattamenti riabilitativi settimanali (logopedia e psicomotricità) in favore del minore Giacomo (nome di fantasia), affetto da disturbo dello spettro autistico.

A rappresentare in giudizio la famiglia del bambino è stato l’Avv. Vincenzo Grimaldi, del foro di Torre Annunziata, in qualità di legale dell’associazione La Battaglia di Andrea, da anni in prima linea per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, con particolare attenzione ai minori.

“L’Ordinanza Collegiale della I Sezione Lavoro del Tribunale di Napoli (Presidente Cardellicchio, Giudice Relatore Scognamiglio) del 23 luglio 2025 fa seguito a quella del G.U. dott.ssa Simona D’Auria del 3 giugno 2025, relativa agli interventi riabilitativi per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico – dichiara l’avvocato Vincenzo Grimaldi – con questi provvedimenti il Tribunale ha sancito il diritto di un bambino autistico napoletano di 9 anni a vedersi erogati i trattamenti riabilitativi di psicomotricità e logopedia dall’ASL Napoli 1 Centro, finora non riconosciuti a causa delle liste d’attesa nei centri riabilitativi. Questa pronuncia – prosegue Grimaldi – mette la parola fine ad una vicenda iniziata a dicembre 2024, ribadendo la sussistenza del diritto del minore a ricevere i trattamenti terapeutici riconosciuti dalla stessa ASL, evidenziando peraltro la necessità che su situazioni di tal genere si provveda in via d’urgenza, non potendo e non dovendo le famiglie e i bambini attendere i tempi piuttosto lunghi di un giudizio ordinario. Con l’Ordinanza del Tribunale di Napoli si dà concreta attuazione all’art. 32 della nostra Costituzione – conclude il legale dell’associazione – il quale afferma che il diritto alla salute è un diritto fondamentale ed un interesse della collettività. Alle troppe famiglie in attesa di interventi riabilitativi per i propri figli dico di credere nella giustizia e nei suoi tempi rapidi per la tutela dei bambini.”

Questo provvedimento rappresenta un punto fermo nella difesa dei diritti dei minori con fragilità: il Tribunale ha ritenuto insufficienti gli interventi messi in atto dall’ASL e ha stabilito l’obbligo di attuare pienamente il piano terapeutico già previsto dallo stesso ente sanitario.

“È una vittoria che ci emoziona e ci motiva ancora di più – dichiara Asia Maraucci, presidente dell’Associazione La Battaglia di Andrea – perché conferma che i diritti dei bambini con disabilità non possono attendere. Continueremo ad esserci per chi ha bisogno di essere difeso e ascoltato, un caso alla volta, con coraggio e determinazione.”

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Truffa ecobonus, lavoro edilizi mai effettuati sequestrate tre società a Frattamaggiore, Caivano e Casoria

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TRUFFE ECOBONUS
TRUFFE ECOBONUS

Nei giorni scorsi, la Guardia di finanza di Napoli, su delega della Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha eseguito un provvedimento di sequestro, emesso dal gip dello stesso Tribunale, di crediti fiscali del valore complessivo di circa 19,5 milioni di euro, riconducibili alle agevolazioni edilizie previste nell’ambito dell’Ecobonus, nei confronti di tre società con sede rispettivamente a Frattamaggiore, Caivano e Casoria.

Le attività investigative hanno consentito di svelare che i lavori di ristrutturazione edilizia, in base ai quali le imprese avevano maturato il credito milionario, in realtà, non erano mai stati eseguiti ovvero, in alcuni casi, erano stati realizzati per importi nettamente inferiori a quelli dichiarati.

L’incrocio dei dati relativi alle fatture emesse e ai bonifici “parlanti” ricevuti dalle imprese, infatti, ha evidenziato sin da subito le prime anomalie, in quanto gli importi dei bonifici corrisposti dai committenti, che avrebbero dovuto coprire la percentuale non ricompresa nello sconto in fattura, erano troppo bassi per giustificare i crediti, milionari, negoziati invece dalle imprese, quale saldo delle fatturazioni.

Successivi riscontri hanno consentito di rilevare che uno degli indagati aveva addirittura tentato di conferire incarico a un operatore di intermediazione finanziaria piemontese, specializzato nelle operazioni di cessione del credito a favore di pmi e aziende corporate, pur di riuscire nell’intento di monetizzare i crediti fittizi.

Tale attività di indagine fa seguito a ulteriori provvedimenti di sequestro eseguiti dall’inizio dell’anno a oggi che, complessivamente, hanno consentito di interrompere la circolazione di crediti fiscali inesistenti, per un ammontare superiore a 370 milioni di euro.

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Giugliano: appicca incendio in casa con una sigaretta e fugge, arrestata 47enne

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I carabinieri di Giugliano, in provincia di Napoli, hanno arrestato una donna di 47 anni che ha provocato un incendio in casa e poi è fuggita.

Dagli accertamenti dei militari è emerso che la donna avrebbe fumato una sigaretta, per poi gettarla a terra in casa senza spegnerla. A quel punto sarebbero partite le fiamme e la donna sarebbe fuggita.

L’appartamento interessato è stato sequestrato e insieme a quello sovrastante è stato dichiarato inagibile. La donna, individuata dai militari mentre era inseguita da un uomo in scooter, è stata arrestata per incendio colposo ed è stata trasferita in carcere in attesa di giudizio.

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Salerno: bimba di 4 mesi positiva alla cocaina, padre la porta via dall’ospedale senza autorizzazione

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SALERNO BIMBA COCAINA
SALERNO BIMBA COCAINA

Una bimba di 4 mesi, risultata positiva alla cocaina, è stata prelevata dal padre nell’ospedale di Salerno prima delle dimissioni. Il fatto, come si apprende da fonti sanitarie, è accaduto in mattinata.

La piccola – figlia di una coppia di stranieri – era arrivata in codice azzurro al “Ruggi” per un malessere. Ricoverata nel reparto di Pediatria, dalle analisi delle urine è emersa una positività alla cocaina. La piccola in ogni caso stava rispondendo alle cure e stava migliorando ma avrebbe avuto ancora bisogno di assistenza.

In mattinata il padre, senza autorizzazione, l’ha sottratta all’autorità ospedaliera e l’ha portata via. Sono in corso le ricerche da parte delle forze dell’ordine.

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Fuga di gas ed esplosione ad Ischia, ferito un anziano

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ISCHIA FUGA DI GAS
ISCHIA FUGA DI GAS

Una forte esplosione ha risvegliato stamane poco dopo le 5 il popoloso quartiere di San Ciro ad Ischia Porto: una fuga di gas all’interno della abitazione di due anziani coniugi ha provocato lo scoppio gettando nel panico gli abitanti della zona.

Secondo le prime ricostruzioni, il marito avrebbe provato ad accendere il fuoco per prepararsi il caffè innescando l’esplosione, causata da una perdita di gas dal tubo di collegamento dalla bombola alla cucina. Fortunatamente la quantità di gas fuoriuscita dal tubo difettoso era limitata e l’anziano è rimasto ferito in modo lieve.

All’uomo, trasportato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, sono state diagnosticate ustioni di primo grado mentre per la moglie nessuna conseguenza fisica di rilievo ma solo un grande spavento.

Sul posto sono quindi intervenuti gli agenti del commissariato della Polizia di Stato, i cui uffici sorgono a poca distanza dal luogo dell’esplosione, ed i Vigili del Fuoco della caserma isolana che hanno spento l’incendio divampato a seguito dello scoppio. I poliziotti hanno quindi circoscritto la zona attorno alla casa dove si è verificata l’esplosione mentre i pompieri, dopo aver spento le fiamme stanno effettuano controlli sulla abitazione che per il momento risulta inagibile.

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Incendio doloso a San Carlo all’Arena: “Siamo vivi per miracolo”

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INCENDIO SAN CARLO ALL'ARENA
INCENDIO SAN CARLO ALL'ARENA

La notte tra il 17 e il 18 luglio si è sfiorata la tragedia tra via Abate Minichini e via Nicola Nicolini, nel quartiere San Carlo all’Arena. Intorno alle 4 del mattino, ignoti hanno dato fuoco ai bidoni della spazzatura posizionati davanti a quattro palazzi. Il rogo ha causato danni significativi alle strutture, in particolare al civico 19 di via Abate Minichini, dove le fiamme hanno letteralmente lambito l’ingresso dell’edificio.

Siamo vivi per miracolo”, raccontano i residenti del palazzo più colpito. “Com’è possibile che oggi, nel 2025, il passatempo di qualcuno sia dare fuoco ai rifiuti nel cuore della notte? È una follia che poteva costare vite umane”. Nonostante siano passati diversi giorni, i resti dei rifiuti bruciati giacciono ancora sull’asfalto, emanando fumi e odori tossici. “Ormai è da una settimana che respiriamo sostanze nocive. Siamo costretti a chiudere finestre e balconi perché la puzza è asfissiante. Sono state inviate diverse PEC all’Asia, corredate da foto e segnalazioni, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. È inaccettabile”.

Il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, informato dell’accaduto, ha commentato duramente: “Ci troviamo di fronte a un atto criminale gravissimo che ha messo in pericolo la vita dei cittadini. È inconcepibile che a distanza di giorni nessuno abbia provveduto alla rimozione dei residui tossici. L’Asia deve dare risposte immediate e intervenire con urgenza per tutelare la salute pubblica e la sicurezza. Non possiamo permettere che i napoletani siano ostaggi di delinquenti e della burocrazia”.

Abbiamo inviato una richiesta formale di intervento agli organi competenti. La cittadinanza è esasperata e chiede che si accendano i riflettori su una vicenda che, per fortuna, non si è trasformata in una tragedia, ma che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche”.

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Afragola, tensione in consiglio comunale. Giustino denuncia: “polizza fideiussoria relativa al cantiere PINQUA del Rione Salicelle è falsa”

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AFRAGOLA GIUSTINO
AFRAGOLA GIUSTINO

Mattinata ad alta tensione ad Afragola durante il consiglio comunale svoltosi alla presenza del dirigente responsabile del PNRR e di numerose figure istituzionali, tra cui il comandante della locale stazione dei Carabinieri, il luogotenente Raimondo Semprevivo.

A scuotere profondamente l’aula è stato l’intervento del consigliere comunale Gennaro Giustino, che ha lanciato un’accusa precisa e diretta: ⁠“La polizza fideiussoria relativa al cantiere PINQUA del Rione Salicelle è falsa”. Una dichiarazione pronunciata senza esitazioni, che ha gettato nello sconcerto l’intera sala consiliare, lasciando per diversi secondi i presenti in un silenzio carico di stupore.

Giustino ha poi rincarato la dose: ⁠“Quanto ho denunciato oggi è gravissimo e non può essere ignorato. In aula era presente anche il comandante della stazione dei Carabinieri, il luogotenente Raimondo Semprevivo, che sono certo avrà preso atto di tutto”.

Ma c’è un altro dettaglio che il consigliere ha voluto sottolineare: ⁠“Questa mattina, prima dell’inizio della seduta, ci è stato comunicato che l’assessore ai lavori pubblici si è dimesso. Una coincidenza? Forse. Ma il momento in cui avviene questa uscita fa inevitabilmente sorgere qualche dubbio”.

Anche dai banchi della maggioranza non sono mancati segnali di inquietudine. Il consigliere Affinito, pur confermando pieno sostegno al sindaco Pannone, ha sottolineato la necessità di verificare attentamente gli atti, definendo “stravaganti” alcune anomalie documentali, tra cui proprio la polizza al centro della denuncia. Duro anche il Consigliere Caiazzo che sottolinea come sia la maggioranza che l’opposizione abbiano perso ogni fiducia nell’operato del Dirigente.

Il caso riguarda il progetto PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), che interessa il Rione Salicelle, oggetto di lavori di riqualificazione finanziati con fondi del PNRR. L’eventuale irregolarità nella polizza fideiussoria solleva questioni di rilevanza non solo amministrativa ma anche potenzialmente penale.

Si attendono ora verifiche e accertamenti da parte degli organi competenti. La denuncia pubblica di Giustino ha aperto un nuovo capitolo che potrebbe cambiare radicalmente la narrazione dei lavori in corso nel quartiere.

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Morte DJ Michele Noschese a Ibiza, l’avvocato: “L’autopsia è stata incompleta, ne chiederemo una nuova”

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“Per noi l’esame autoptico è incompleto”.

A dirlo all’ANSA è l’avvocata Rosanna Alvaro, che a Ibiza, insieme con il collega spagnolo Jaime Roig, sta tutelando la famiglia di Dj Godzi, il trentacinquenne Michele Noschese morto venerdì scorso in circostanze non chiarite. Gli esiti dell’autopsia, alla quale non ha partecipato un perito di parte, non sono ancora noti, mentre un primo esame medico effettuato poco dopo il decesso non avrebbe evidenziato lesioni riconducibili a percosse.

Tuttavia, viene sottolineato dal legale, “potremmo averne oggi la certezza solo se fossero state eseguite una tac o una risonanza magnetica. Cosa che non è avvenuta. Riteniamo che gli esami finora eseguiti siano incompleti e ora stiamo valutando se chiedere l’esecuzione di una nuova autopsia, o comunque altri accertamenti, questa volta in presenza di un nostro consulente di parte”, un professionista di Palma di Maiorca che sta coadiuvando le indagini difensive dei due legali.

Riguardo poi a quanto riferito alla stampa da Raffaele Rocco, l’amico di Michele che avrebbe assistito al presunto pestaggio da parte della Guardia civil, l’avvocata si limita a confermare che un testimone avrebbe visto cosa è accaduto, aggiungendo però che sono informazioni non acquisite dagli atti ufficiali delle forze di polizia locali. Intanto, secondo quanto si è appreso, sarebbe giunta alla procura di Roma, competente a indagare sui delitti riguardanti i cittadini italiani all’estero, la notizia di reato trasmessa dalle autorità inquirenti iberiche relativa alla morte di Noschese.

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Incidente stradale a Caivano: morto Aniello Savarese, 45enne di Maddaloni

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Aniello Savarese Maddaloni
Aniello Savarese Maddaloni

Grave incidente stradale sulla Statale Sannitica 87 nei pressi della zona Asi di Caivano.

La vittima è Aniello Savarese, 45enne di Maddaloni, l’uomo che si trovava in sella alla moto quando per cause in corso di accertamento si è scontrato con una Citroen C3.

Le condizioni del 45enne sono apparse immediatamente molto gravi. Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118, ma Aniello Savarese era già deceduto. Illeso invece l’automobilista.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Caivano che si stanno occupando di chiarire la dinamica del sinistro.

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