martedì, Maggio 13, 2025
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Ponticelli: Antimo Imperatore ucciso per errore,19 anni al killer

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ANTIMO IMPERATORE
ANTIMO IMPERATORE

Fu ucciso di un agguato di camorra nel luglio 2022, l’operaio Antimo Imperatore, assassinato a colpi di pistola mentre a casa di Carlo Esposito, reale obiettivo dei killer, stava montando una zanzariera.

Oggi la Corte di Assise di Appello di Napoli (quarta sezione, presidente Loredana Acierno) ha condannato a 19 anni di reclusione per quel duplice omicidio, Antonio Pipolo, 39enne ritenuto legato al clan De Micco in primo grado condannato a 26 anni, nel 2024.

In quell’ occasione dalla Corte di Assise di Napoli, non venne riconosciuta l’aggravante mafiosa e neppure le attenuanti previste per i collaboratori di giustizia. Al processo tra le parti civili l’avvocato Alessandro Motta, legale della famiglia Imperatore, l’avvocato Gianmario Siani per la fondazione Polis e l’avvocato Marco Buzzo per il Comune di Napoli. Il sicario sparò prima a Imperatore e poi a Esposito ritenuto legato al clan De Martino.

Giustizia è fatta, – ha detto Motta – finalmente possiamo dire che Antimo Imperatore è una vittima innocente della camorra. I familiari della vittima hanno espresso massima soddisfazione: nessuno restituirà Antimo al loro affetto ma almeno potranno vantarsi che quest’ uomo è morto innocentemente facendo il proprio lavoro per amore della sua famiglia e che una mano camorristica assassina lo ha strappato al loro affetto“.

Dello stesso tenore le dichiarazioni rese dall’ avvocato Gianmario Siani e Concetta Chiricone (legale di una figlia della vittima): “Abbiamo sempre sostenuto che Antimo era una vittima innocente della criminalità”. 

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Presentato in Regione il Comicon di Napoli 2025

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DE LUCA COMICON
DE LUCA COMICON

Quest’anno abbiamo al Comicon lo stand della Regione Campania. Abbiamo cercato di adeguarci al nuovo spirito del tempo per quanto riguarda la politica e riteniamo di essere parte integrante del Comicon, quindi cercheremo di esporre nello stand della Regione un esemplare nuovo. Il cartone inanimato”.

Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca nel suo intervento alla presentazione di Comicon 2025 in programma dall’1 al 4 maggio alla Mostra d’Oltremare di Napoli con la 25/a edizione.

De Luca ha spiegato che il cartone inanimato “è l’evoluzione genetica di quello che in politica è l’anima morta. La versione evoluta è il cartone inanimato, che viene tenuto in piedi dalla stecca da dietro, che è impegnato nella vita politica ma in realtà è un cartone inanimato. Vi faremo vedere anche immagini virtuali di esemplari finto-umani: l’immagine è umana, la sostanza è quella del mollusco cefalopode, in napoletano il calamaro. Imbottito o meno. A Napoli siamo ricchi di questi esemplari, molluschi che calcano le scene della politica, cefalopodi, calamari. Vedrete anche nello stand della Regione dei lampi, degli scintillii. Non immaginate che abbiamo collocato lì un reattore a fusione nucleare. Sono lampi di schizofrenia, di scemità diremmo a Napoli“.

Il governatore ha proseguito con ironia spiegando: “Testimonieremo di questo ritorno non al futuro ma al passato. Mostreremo l’immagine di un mondo già colpito dalla guerra termonucleare, scomposto, destrutturato. I dazi si e no, l’immagine di un mondo che è tornato nel brodo primordiale. Prebiotico. Quando non c’era ancora vita sul mondo si mescolavano elementi chimici, organici, inorganici. Siamo nel brodo primordiale. Avremo così un Comicon ad altissimo livello. Una testimonianza delle tendenze universali, un focus sugli esemplari della politica, in particolare su quelli partenopei della politica: il mollusco cefalopode, più o meno imbottito, in un Comicon di altissimo livello”.

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Dopo 12 giorni ancora attivo l’incendio a Scafati

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INCENDIO SCAFATI
INCENDIO SCAFATI

“Bisogna intensificare la vigilanza antincendio e chiediamo ad Arpac di continuare a monitorare la situazione facendo chiarezza sui dati elaborati. In ogni caso, invitiamo la popolazione alla massima prudenza. Le misure di sicurezza vanno attuate preventivamente perché poi a respirare i veleni sono i cittadini. A che punto sono le indagini? Tali disastri si ripetono con troppa regolarità e facilità“.

Così il deputato AVS Francesco Emilio Borrelli sull’incendio divampato nel sito Seneca di gestione dei rifiuti nel comune di Scafati (Salerno) lo scorso 5 aprile e che è ancora in corso. Secondo quanto si legge nella nota del parlamentare, infatti, i forti venti della giornata di ieri, 16 aprile, hanno rialimentato tre focolai con relativo fumo e disagi per la popolazione residente. La nube di fumo ha nuovamente avvolto la città e i comuni limitrofi come Pompei.

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Incontro in Prefettura: 40 nuove telecamere ad Arzano

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ARZANO
ARZANO

Si è tenuto ieri pomeriggio, presso la prefettura di Napoli, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, al quale hanno partecipato la sindaca di Arzano, Cinzia Aruta, e l’assessore alla Polizia municipale, Ernesto Pollice.

Durante l’incontro, convocato anche alla luce del recente danneggiamento di due telecamere di videosorveglianza nel centro cittadino, il Prefetto Michele di Bari ha espresso pieno sostegno all’Amministrazione comunale, assicurando un’intensificazione dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine su tutto il territorio arzanese.

L’amministrazione ha pronto un piano di potenziamento del progetto “Occhi aperti in città”, il sistema di videosorveglianza cittadino, che prevede l’installazione di ulteriori 40 telecamere per coprire in modo integrale e strategico i punti nevralgici della città: aree periferiche, snodi di accesso, zone commerciali e spazi pubblici particolarmente sensibili.

Il piano, realizzato con criteri tecnici e in raccordo con le esigenze del territorio, sarà condiviso e perfezionato con le Forze dell’Ordine, e si integrerà con gli impianti già attivi nella zona ASI, dando vita a una rete di monitoraggio capillare, coordinata e funzionale alla prevenzione e alla sicurezza urbana.

“Questo potenziamento – ha spiegato l’assessore Ernesto Pollice – ci consentirà di rafforzare il presidio del territorio, migliorare la capacità di intervento e ampliare la copertura delle aree oggi meno sorvegliate. Un’infrastruttura al servizio della sicurezza, pensata in modo efficace e sostenibile”.

“L’incontro con il Prefetto – ha dichiarato la sindaca Cinzia Aruta – conferma che lo Stato è presente e che Arzano non è sola. La nostra città ha scelto con coraggio la via della legalità, della trasparenza e della sicurezza. Nessuno potrà ostacolare questo cammino. Continuiamo a lavorare con determinazione affinché’ ogni cittadina e ogni cittadino percepiscano la presenza concreta delle istituzioni e si sentano parte di una comunità tutelata e coesa”.

L’amministrazione comunale ha confermato il proprio impegno quotidiano per una città più sicura, più giusta, più vivibile. Con il potenziamento del sistema di videosorveglianza, quaranta nuovi “occhi elettronici” si uniranno alla rete esistente, contribuendo in modo decisivo a rendere Arzano un territorio sempre più controllato, moderno e protetto.

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La Zuppa di Cozze il piatto incontrastato del Giovedì Santo

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ZUPPA DI COZZE
ZUPPA DI COZZE

A Napoli, le tradizioni culinarie si intrecciano profondamente con la fede e la cultura popolare, specialmente durante la Settimana Santa. Una delle usanze più sentite è quella della zuppa di cozze (o “‘a zupp ’e cozzeche” in dialetto), piatto tipico del Giovedì Santo, che occupa un posto speciale nella memoria e nei cuori dei napoletani.

La tradizione della zuppa di cozze affonda le sue radici nel XIX secolo, durante il regno di Ferdinando I di Borbone. Si narra che il re, noto per il suo amore per la cucina semplice e i piatti popolari, fosse un grande estimatore della zuppa di cozze. Tuttavia, nel periodo della Quaresima, il suo confessore gli impose una dieta più sobria in vista della Pasqua. Per non rinunciare al suo piatto preferito, il re ordinò ai suoi cuochi di preparare una versione “penitenziale” della zuppa, alleggerita e priva di eccessi, ma comunque gustosa. Col tempo, questa usanza si diffuse tra il popolo, che fece della zuppa di cozze il simbolo del Giovedì Santo, giorno che precede il Venerdì di Passione, nel quale si osserva tradizionalmente il digiuno o comunque un pasto frugale.

Il consumo della zuppa di cozze il Giovedì Santo è diventato un vero e proprio rito, tanto che molte famiglie si riuniscono appositamente per gustarla insieme. Anche le pescherie di Napoli, nei giorni precedenti, vengono prese d’assalto per acquistare cozze freschissime, e non è raro vedere file lunghissime fuori dai locali storici che preparano questo piatto, come quelli dei Quartieri Spagnoli o della zona di Porta Nolana.

Oggi la zuppa di cozze rappresenta molto più di un semplice piatto: è un simbolo di identità culturale, di condivisione familiare, e di fedeltà alle tradizioni religiose e gastronomiche. Anche chi vive lontano da Napoli spesso cerca di riprodurre la ricetta per sentirsi vicino alla propria terra e alle proprie radici.

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Napoli, parcheggiatrice abusiva minacciava studenti per denaro all’esterno della facoltà di Ingegneria: divieto di dimora a Napoli e Caserta

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Divieto di dimora a NAPOLI e Caserta per una 42enne parcheggiatrice abusiva di Pozzuoli. La donna è gravemente indiziata in ordine al reato di tentata estorsione.

Le attività investigative a riscontro, effettuate dopo la ricezione di denunce, segnalazioni ed esposti da parte di diversi studenti, hanno fatto emergere in capo all’indagata diversi episodi di richieste estorsive perpetrate in danno delle vittime nei pressi del parcheggio adiacente alla facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II, sede di via Claudio.

In un’occasione, l’indagata – molto nota ai carabinieri per esercitare da tempo tale professione illecita in quanto annovera molteplici precedenti per violazione del foglio di via obbligatorio oltre che carichi pendenti – veniva ripresa in un video da una vittima in compagnia di altri testimoni nonché suoi colleghi di corso mentre pretendeva del denaro dichiarando di averne diritto in quanto appartenente “all’organizzazione criminale di Fuorigrotta” nonché evidenziando come in zona, senza il suo controllo, fossero frequenti furti e danneggiamenti alle auto in sosta.

In alcune occasioni le vittime, intimorite dalla presenza fissa e quotidiana della donna, che non risulta legata ad ambienti criminali, avevano scelto di rimettere la querela precedentemente presentata.

La misura di divieto di dimora è stata emessa dal gip del Tribunale di NAPOLI su richiesta della Procura della Repubblica di NAPOLI ed eseguita dai carabinieri della Compagnia di Napoli Bagnoli. Il provvedimento trae origine nell’ambito di indagini effettuate dai carabinieri e condotte dalla Procura di Napoli VII Sezione Sicurezza Urbana riguardanti il fenomeno molto diffuso nella città partenopea dei parcheggiatori abusivi.

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Morte Manuel Cientanni: archiviata l’inchiesta a carico degli amici

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Manuel Cientanni
Manuel Cientanni

Il gip del Tribunale di Salerno ha archiviato l’inchiesta a carico di Marco Milo, Youssef Badre e Anatoly Bayramukov, per la morte del loro amico, lo chef di Pontecagnano, Manuel Cientanni.

Manuel cadde in mare da una barca il 14 agosto 2023 mentre era in compagnia degli amici nello specchio d’acqua tra Cetara e Erchie in costiera. Il cadavere del giovane, che lavorava come chef presso la Lega navale di Salerno, fu ritrovato – 48 giorni dopo l’incidente – tra Erchie e Cetara.

Dalle perizie effettuate dalla Procura, lo chef cadendo dalla barca, che lui insieme a i suoi amici aveva noleggiato, avrebbe colpito violentemente un lato della scocca del natante con la parte sinistra della testa provocandosi lo sfondamento del cranio.

Per la Procura, la morte di Manuel Cientanni è stata una tragica fatalità, un incidente.

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Al Santobono delicatissimo intervento asportato aneurisma della vena cava-renale in laparoscopia

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OSPEDALE SANTOBONO
OSPEDALE SANTOBONO

Al Santobono di Napoli asportato in laparoscopia aneurisma che interessava la vena renale destra fino alla congiunzione con la vena cava, con una importante compromissione della funzionalità del rene.

Il delicato e complesso intervento è stato effettuato dal direttore della Struttura complessa di Urologia pediatrica, Giovanni Di Iorio, e dalla sua equipe su un paziente di 17 anni, trasferito d’urgenza da un’altra struttura. Si tratta di un caso eccezionale. Non solo, infatti, è la prima volta che è stato effettuato questo particolare intervento con tecnica mininvasiva in età pediatrica-adolescenziale ma, da una revisione della letteratura scientifica attualmente disponibile, sono riportati solo 10 casi al mondo di tale patologia anche in età adulta, nessuno in cui, a fronte di una simile ostruzione, sia stato possibile salvare il rene.

A differenza degli altri casi riportati in letteratura, infatti, con la tecnica adottata al Santobono è stato possibile correggere l’aneurisma con plastica della vena renale, senza dover asportare il rene, importantissimo vista la giovane età del paziente. L’uso della chirurgia laparoscopica, inoltre, ha permesso un recupero più rapido e una significativa riduzione del dolore post-operatorio.

“Per la posizione dell’aneurisma e per le sue estese dimensioni si trattava di un intervento estremamente complesso. Abbiamo scelto un approccio mininvasivo avanzato e, grazie all’esperienza maturata dalla nostra equipe nell’effettuare interventi complessi ad alta tecnologia e con il supporto del team anestesiologico, siamo riusciti a garantire al paziente una soluzione efficace e sicura”, spiega il direttore dell’Urologia Pediatrica, Giovanni Di Iorio. “La fascia adolescenziale, spesso, è in un limbo tra la pediatria e la medicina degli adulti. Siamo impegnati nell’ampliare ulteriormente la nostra offerta assistenziale e nell’offrire percorsi dedicati e altamente specializzati che rispondano ai bisogni specifici di pazienti fino ai 18 anni di età” è il commento di Rodolfo Conenna, direttore generale dell’AORN Santobono Pausilipon.

Il giovane, attualmente in ottime condizioni cliniche, a breve sarà dimesso e potrà tornare a casa. Sarà seguito nei prossimi mesi attraverso un monitoraggio specialistico per garantire il pieno recupero della funzione renale.

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Vento forte nel Golfo di Napoli, collegamenti difficili con Ischia e Procida

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COLLEGAMENTI GOLFO DI NAPOLI
COLLEGAMENTI GOLFO DI NAPOLI

Il ponte pasquale 2025 inizia col mare mosso e collegamenti marittimi irregolari per Ischia e Procida.

Il vento che spira forte da ieri sera ha ingrossato il mare e reso difficoltosa la navigazione per gli aliscafi diretti alle due isole con conseguenti cancellazioni di corse programmate per i porti di Procida, Ischia e Forio. Restano invece attualmente regolari i collegamenti per le due isole operati con le navi traghetto ed in partenza dagli approdi di Pozzuoli e Napoli Porta di Massa.

Secondo le previsioni meteorologiche comunque i disagi per chi viaggia per mare in questi giorni sono destinati a terminare presto: il vento che attualmente soffia nel golfo di Napoli (e che ieri sera ha raggiunto punto di oltre 55 nodi ad Ischia, mettendo in difficoltà le navi all’ormeggio a Casamicciola ed Ischia Porto) andrà attenuandosi già dal pomeriggio di oggi così da permettere ai turisti di raggiungere senza grosse difficoltà le isole partenopee.

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Paolantoni: “Futuro Stasera tutto è possibile se non c’è Stefano, non ci siamo neanche noi”

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FRANCESCO PAOLANTONI
FRANCESCO PAOLANTONI

Francesco Paolantoni ha rilasciato alcune battute a FanPage, tra i vari argomenti trattati ha parlato anche del futuro di “Stasera Tutto è Possibile”:

So anche io che c’è la possibilità di una conduzione The Jackal, la produzione ha chiesto però a Stefano De Martino di fare un’altra edizione. Ovviamente, se non c’è Stefano, non ci siamo neanche noi. Il gruppo si dissolve. Stefano per noi è… – io, Biagio, Giovanni e Herbert – il gruppo. Ormai siamo quel gruppo lì. Se non c’è Stefano alla conduzione, il gruppo non c’è più. Non funziona più. Di conseguenza, non c’è lui, non ci siamo neanche noi“.

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