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“La Preside”: la nuova serie con Luisa Ranieri, in anteprima alla 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma e prossimamente su Rai 1

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LA PRESIDE LUISA RANIERI
LA PRESIDE LUISA RANIERI

«La scuola può salvare una vita?» È la domanda alla base de La Preside, la nuova serie originale che sarà presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2025 e andrà in onda prossimamente su Rai 1.

Al centro de La Preside, una straordinaria Luisa Ranieri nel ruolo di una dirigente scolastica appassionata e combattiva, e la “sua” scuola, immersa in un contesto difficile, in cui ogni studente in classe è una conquista e un passo in avanti verso il riscatto educativo e sociale di un paese intero. E poi ci sono loro, i “suoi” ragazzi, con le loro storie complesse, le loro passioni, le loro canzoni, i loro problemi.

Liberamente ispirata alla storia di Eugenia Carfora, la dirigente scolastica di Caivano divenuta simbolo di coraggio e determinazione nella lotta per il riscatto educativo e sociale, la serie racconta la missione di una donna visionaria e ostinata che, al suo primo incarico da preside, sceglie di guidare l’Istituto Anna Maria Ortese (Napoli), un luogo segnato dall’abbandono scolastico e circondato dal degrado, al centro di una delle piazze di spaccio più grandi d’Europa.

Prodotta da Bibi Film TV e Zocotoco, in collaborazione con Rai Fiction, La Preside porta sullo schermo una vicenda potente e attuale, che restituisce valore al ruolo della scuola come presidio di legalità, speranza e futuro.

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Napoli: Incidente in Tangenziale blocca 300 candidati per il concorso nel ministero di Giustizia

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Candidati bloccati concorso Ripam
Candidati bloccati concorso Ripam

NAPOLI – Tensione all’esterno della Mostra d’Oltremare a Napoli con circa 300 candidati al concorso Ripam del Ministero della Giustizia bloccati all’esterno dei cancelli perché arrivati in ritardo.

Questa problematica è sorta a causa di un incidente stradale avvenuto in Tangenziale, creando un ritardo nei candidati di circa mezz’ora. I candidati, tra cui anche tre donne in granvidanza, hanno chiesto al Ripam di rinviare la prova. Ma a quanto pare, dopo circa 3 ore di attesa, è arrivato il rifiuto da Roma pare per non creare precedenti.

La vicenda è destinata ad avere una serie di ricorsi e controricorsi.

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Sono 230 i tifosi del Napoli fermati e cacciati, hanno ricevuto una multa

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TIFOSI NAPOLI Eindhoven
TIFOSI NAPOLI Eindhoven

La polizia olandese ha reso noto di aver arrestato a Eindhoven 230 tifosi del Napoli prima della partita di Champions League “ad alto rischio” contro il Psv.

Secondo un comunicato delle Forze dell’Ordine olandesi, lunedì sera numerosi tifosi italiani hanno tenuto “comportamenti provocatori” nel centro di Eindhoven e gli agenti hanno provveduto agli arresti per evitare scontri con i residenti.

Interrogati durante la notte, i tifosi del Napoli sono stati poi rilasciati dopo aver ricevuto una multa. È stato inoltre vietato loro di assistere alla partita e di recarsi nel centro di Eindhoven.

A tutti i tifosi arrestati in possesso di biglietto non è consentito assistere alla partita di stasera“, ha precisato la polizia, che sta applicando regole speciali, come le perquisizioni preventive, visto che il match è considerato “ad alto rischio”.

Tajani: seguiamo caso tifosi Napoli, allontanato chi senza biglietto

“Stiamo seguendo” il caso dei 180 tifosi del Napoli fermati a Eindhoven per controlli prima della partita di calcio di stasera, “ci sono funzionari della nostra ambasciata all’Aja, sta andando anche l’ambasciatore, ci sono 5 funzionari della Digos. Stiamo seguendo i fatti. Abbiamo anche diffuso il numero del telefono della nostra ambasciata, tutti coloro che siano interessati o abbiano parenti coinvolti possono avere notizie dirette“.

Lo ha detto il leader di Fi e ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando a margine di una conferenza stampa a Montecitorio. Saranno allontanati i supporter della squadra di Conte dopo l’arresto? “Chi non ha il biglietto verrà allontanato, mentre chi ha i biglietti dovrebbe andare a vedere la partita“, ha sottolineato.

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Salerno: Arrestato 33enne che su TikTok inneggiava alla Jihad

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Salerno Inneggiava Jihad
Salerno Inneggiava Jihad

SALERNO – Ha pubblicato e diffuso sul proprio profilo TikTok numerosi video e immagini inneggianti alla jihad islamica e allo Stato Islamico, ai suoi leader, le sue dottrine, ma anche a pratiche violente e all’uso delle armi, a sacrifici della vita dei martiri, all’odio per infedeli e apostati, alle uccisioni di cristiani.

Si tratta di O.S., un 33enne di origine tunisina, domiciliato nel comune di Sicignano degli Alburni (Salerno), arrestato questa mattina dai carabinieri, al termine di un’indagine coordinata dal gruppo Antiterrorismo della procura di Salerno.

Nei confronti dell’indagato è stata data esecuzione all’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal gip del tribunale di Salerno, per il reato di istigazione a delinquere e apologia di più delitti di terrorismo commessi attraverso strumenti informatici e telematici, aggravati dall’utilizzo di strumenti informatici.

“La platea vastissima di lettori con l’elevatissimo numero di follower del profilo e l’enorme quantità di condivisioni e like, nonché l’enorme capacità diffusiva propria dello strumento online, hanno potenziato la diffusione del materiale apologetico, accrescendo il pericolo che altri potessero emulare gli atti di violenza, il martirio e l’adesione alla jihad“, spiega una nota della procura salernitana.

In particolare, le attività di indagine del Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri – sezione Anticrimine di Salerno, sono state condotte, tramite servizi di osservazione, intercettazioni telefoniche e ambientali, a seguito di preliminari accertamenti della polizia postale e per la sicurezza cibernetica di Ancona che aveva individuato, su TikTok, un account riconducibile all’indagato, consentendo di documentare come quest’ultimo avesse pubblicato più di 200 video e immagini inneggianti alla strategia terroristica dello Stato Islamico.

Ricostruite alcune circostanze, tra cui, fa sapere la procura: l’adesione dell’indagato ai principi jihadisti fatti propri da organizzazioni terroristiche di matrice confessionale islamica; le condotte di apologia di reati di terrorismo commessi mediante l’uso di strumenti informatici o telematici, attraverso la diffusione selettiva di contenuti multimediali finalizzati alla propaganda jihadista e al procacciamento di nuovi affiliati.

Questa condotta è risultata “particolarmente pervicace perché continuata anche dopo una perquisizione personale e locale eseguita nel mese di ottobre 2024“. Nonostante ciò, le successive attività di monitoraggio hanno evidenziato come il cittadino tunisino abbia proseguito nella diffusione della propaganda jihadista attraverso i social network a lui riconducibili.

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Afragola: Preso anche il secondo ladro della scuola “Aldo Moro”

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Afragola Furto Scuola Aldo Moro
Afragola Furto Scuola Aldo Moro

AFRAGOLA – Proseguono le attività di indagine dirette dal Dirigente Comandante Colonnello Antonio Piricelli relative al furto con scasso avvenuto tra giovedì e venerdì scorso presso l’Istituto Scolastico “Aldo Moro” di Afragola in via Ugo La Malfa.

I tre ladri, dopo aver scavalcato la recinzione e rotto una finestra, si sono introdotti all’interno dell’edificio scolastico. Compiendo razzia di qualsiasi cosa gli capitasse a portata di mani e infine, in segno di disprezzo, hanno defecato sui banchi di un’aula.

Dopo una serie di attività investigative e accurati controlli ed appostamenti la Polizia Locale ha identificato e fermato anche il secondo ladro accusato di furto, danneggiamento ed invasione di edifici. Ieri era stato fermato il primo.

Dalle attività poste in essere è stata recuperata una parte della refurtiva. Il ladro dopo gli atti di rito è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di furto, danneggiamento ed invasione di edifici. Proseguono le indagini per individuare il terzo componente la banda di ladri.

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La Procura di Napoli ha disposto l’amministrazione controllata per la Juve Stabia

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JUVE STABIA AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA
JUVE STABIA AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA

È stata disposta l’amministrazione controllata per la società sportiva Juve Stabia, che gioca nel campionato di serie B, a causa di presunte infiltrazioni mafiose.

Il decreto – che riguarderebbe anche altre società che si occupano dei servizi annessi alle manifestazioni sportive – è stato emesso dal tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, del Procuratore Nazionale Antimafia e del Questore di Napoli.

A gestire la società sarà adesso un pool di professionisti appositamente nominato.

Nel corso di una conferenza stampa – a cui hanno preso parte il procuratore antimafia Giovanni Melillo, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri e il questore di Napoli Maurizio Agricola – sono stati illustrati alcuni dei dettagli dell’inchiesta. La Juve Stabia è stata descritta come un bene strumentale della camorra.

Un quadro generale preoccupante, un caso scuola”. “Si tratta del terzo caso in Italia: prima della Juve Stabia ci sono stati analoghi provvedimenti per il Foggia Calcio e il Crotone Calcio“. Così il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.

Gli spostamenti della squadra, la sicurezza, il beveraggio, le gestione dei biglietti: tutto era nelle mani della camorra. Evidente la subordinazione alla camorra, in particolare ai clan D’Alessandro e Imparato, della società. La Juve Stabia è una società che milita in serie B e questo fa scalpore“. Così Nicola Gratteri, Procuratore Capo di Napoli

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Azienda Ospedaliera Federico II: Mamma 31enne con grave scompenso cardiaco è riuscita a portare a termine la gravidanza

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Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli
Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli

Un cuore fragile, segnato da una complessa cardiopatia congenita e da uno scompenso severo, ma una forza straordinaria.

La storia è quella di Sara (nome di fantasia a tutela della privacy) che, contro ogni previsione, è riuscita a mettere al mondo la sua bambina. La paziente, una donna di 31 anni con grave scompenso cardiaco e severa ipertensione polmonare è riuscita a portare a termine la gravidanza grazie al lavoro di squadra delle équipe multidisciplinari dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli.

Un risultato ancor più straordinario se si considera che Sara era stata già trattata in età neonatale e oggi – nonostante il quadro di grave scompenso cardiaco con severa ipertensione polmonare – ha dato alla luce una bambina sana.

A rendere possibile ciò che sembrava impossibile è stato il lavoro sinergico di una squadra multidisciplinare che ha seguito la paziente con rigore scientifico e attenzione umana durante tutte le fasi: il percorso prenatale, il parto e il delicato periodo post-operatorio.

Li ringrazierò per sempre, sono stati tutti straordinari ed è solo grazie a loro se sono qui oggi e posso abbracciare la mia bambina“, commenta Sara commossa. La gravidanza in donne affette da scompenso cardiaco severo e ipertensione polmonare è considerata una delle condizioni a più alto rischio in ambito ostetrico: il rischio di eventi avversi materni, fetali e neonatali è molto elevato, con possibilità di complicanze cardiocircolatorie acute e di esiti sfavorevoli per la madre ed il feto. Trasferita alla 29ª settimana di gestazione presso l’AOU Federico II da altra regione e mediante elitrasporto, la paziente è stata presa in carico attraverso un percorso dedicato, attivato in collaborazione tra le Unità Operative Complesse di Cardiologia, Ostetricia e Ginecologia, Anestesia e Rianimazione, Neonatologia, Cardiochirurgia e Psicologia clinica, con il supporto di esperti esterni.

Questo risultato – ha dichiarato il professor Giovanni Esposito, direttore dell’Unità operativa di Cardiologia, Emodinamica e UTIC – è il frutto della competenza dei nostri professionisti e della capacità di lavorare come una squadra. La nostra paziente aveva davanti a sé un rischio elevatissimo, ma la preparazione meticolosa e il monitoraggio continuo ci hanno permesso di arrivare a questo esito positivo“.

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Eindhoven, la rabbia di un tifoso del Napoli contattato dall’ANSA: “Volevamo bere una birra, trattati come criminili. Circondati e perquisiti dalla polizia senza aver fatto nulla”

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“Ci volevamo bere una birra e siamo stati respinti senza avere fatto nulla, dopo avere speso soldi per i biglietti, che non ci verranno rimborsati, ma la cosa più grave è che non potremo vedere il nostro Napoli”.

A parlare è Fabio, uno dei circa 180 tifosi azzurri che stanotte sono stati fermati dalla Polizia olandese a Eindhoven dove stasera si disputerà la gara di Champions League con il PSV.

“Siamo arrivati in città – continua Fabio, contattato telefonicamente dall’Ansa – in auto, volevamo andare a bere una birra quando, dopo essere entrati in un parcheggio la polizia ci ha circondati impedendoci di poterci allontanare. Ci hanno perquisiti e identificati senza che avessimo fatto nulla. Ci hanno trattato come criminali”.

“Poi – dice ancora il tifoso, 50 anni, residente nella zona flegrea e con un lavoro stabile – quando sembrava che tutto fosse finito ci hanno letteralmente deportati in un ufficio di polizia locale in cui siamo stati interrogati senza la presenza di un legale, prima di essere invitati, con un provvedimento ad abbandonare la città. Ci sono stati annullati i biglietti della partita ma non abbiamo fatto nulla di pericoloso, volevamo solo berci una birra. La polizia locale ci ha anche minacciati, dicendo che la polizia italiana, avrebbe dovuto procedere con un daspo nei nostri confronti”.

“Troviamo tutto questo scandaloso – dice ancora Fabio – abbiamo speso soldi, non abbiamo fatto nulla e ciononostante non ci è stato concesso di vedere la partita”.

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Sparatoria ad Afragola all’esterno di un bar: tre persone ferite, rivenuti 15 bossoli

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Sparatoria, la scorsa notte, ad Afragola: tre persone sono rimaste ferite, nessuno è in pericolo di vita. Quindici i bossoli rinvenuti sull’asfalto.

Sono stati i carabinieri della compagnia di Casoria ad intervenire nei pressi di un bar in via Sportiglione. Secondo le prime ricostruzioni dei militari, alcuni sconosciuti avrebbero esploso diversi colpi d’arma da fuoco ferendo un 18enne e un 28enne già noti alle forze dell’ordine e un 28enne incensurato.

Due sono stati portati al Cardarelli, uno all’ospedale di Frattamaggiore, nessuno è in pericolo di vita. I rilievi sono stati effettuati dal nucleo investigativo di Castello di Cisterna.

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Maxi rogo a Ponticelli: enorme colonna di fumo nero. Il Comune di Napoli: “Chiudete le finestre”

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PONTICELLI INCENDIO ROGO
PONTICELLI INCENDIO ROGO

PONTICELLI – In serata è divampato un maxi incendio nella periferia orientale di Napoli nel quartiere Ponticelli.

Al momento sono poche le informazioni, il rogo è divampato in via Principe di Napoli, vicino la centrale via Argine. A quanto pare starebbe andando in fiamme un capannone adibito a deposito di ricambi per auto.

Sul posto numerose squadre dei Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato e i Carabinieri. Sarebbero state udite anche delle piccole esplosioni. Molte cittadini che abitano nei pressi dei locali interessati dall’incendio si sarebbero allontanati per la paura di essere coinvolti dalle fiamme.

𝗜𝗻𝗰𝗲𝗻𝗱𝗶𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗻𝗻𝗼𝗻𝗲 𝗮 𝗣𝗼𝗻𝘁𝗶𝗰𝗲𝗹𝗹𝗶. 𝗠𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗿𝘁𝗮 𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗮 𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗲𝘀𝘁𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝗲

Nella serata si è sviluppato un grosso incendio in un capannone adibito a deposito di autoricambi, situato in via Principe di Napoli 32, nel quartiere Ponticelli. I Vigili del Fuoco sono prontamente intervenuti e al momento sono operative tre squadre sul posto per domare le fiamme.

A seguito della comunicazione pervenuta dalla Prefettura di Napoli, l’Amministrazione Comunale, in stretto coordinamento con le Forze dell’Ordine e la Protezione Civile, ha immediatamente attivato la Polizia Locale allo scopo di prendere contatto diretto con i Vigili del Fuoco per coordinare gli interventi di supporto alla popolazione residente e valutare ogni misura necessaria per la tutela della salute pubblica e della sicurezza.

𝗠𝗜𝗦𝗨𝗥𝗘 𝗖𝗔𝗨𝗧𝗘𝗟𝗔𝗧𝗜𝗩𝗘 𝗣𝗘𝗥 𝗟𝗔 𝗖𝗜𝗧𝗧𝗔𝗗𝗜𝗡𝗔𝗡𝗭𝗔
In via precauzionale e in attesa di ulteriori accertamenti da parte degli enti preposti sulla qualità dell’aria, il Comune di Napoli invita la cittadinanza a adottare le seguenti misure cautelative:

✅𝗖𝗵𝗶𝘂𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗺𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗲𝘀𝘁𝗿𝗲 𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝗲𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹 𝗳𝘂𝗺𝗼 𝗲 𝗮𝗶 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗾𝘂𝗶𝗻𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗿𝗶𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝗱𝗶𝗼.
✅Questa raccomandazione è particolarmente urgente e stringente per gli 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗾𝘂𝗮𝗿𝘁𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗣𝗼𝗻𝘁𝗶𝗰𝗲𝗹𝗹𝗶 e delle aree immediatamente limitrofe.
✅L’invito alla chiusura delle finestre si estende, in via di massima cautela, all’intera città di Napoli, specialmente in presenza di odore di fumo.

Si raccomanda inoltre di evitare la zona interessata per non ostacolare le operazioni di soccorso. L’Amministrazione Comunale ha attivato immediatamente l’Arpac per il monitoraggio dell’aria e seguirà l’evoluzione della situazione fornendo aggiornamenti attraverso i canali istituzionali.

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