mercoledì, Dicembre 17, 2025
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Napoli: alla Federico II assegnati due ‘Consolidator Grant’ per cinque milioni euro dal Consiglio Europeo della Ricerca

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Il Consiglio europeo della ricerca – Erc ha assegnato all’Universita’ degli Studi di Napoli Federico II due ‘Consolidator Grant’, tra i finanziamenti piu’ competitivi e ambiti nel panorama internazionale, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.

L’Erc ha assegnato all’Italia 17 Consolidator Grant, di cui gli unici conferiti ad Atenei del Sud Italia sono andati alla Federico II e a L’Orientale.

La Federico II si conferma un polo di eccellenza della ricerca europea grazie ai riconoscimenti ottenuti da due suoi docenti, Donato Giovannelli e Antonio Rosato, entrambi vincitori di prestigiosi Erc Consolidator Grant. Donato Giovannelli, professore di Microbiologia alla Federico II e ricercatore associato del Cnr-Irbim, ha ottenuto un Erc Consolidator Grant per il progetto Aqua, del valore di 2,996 milioni di euro, dedicato allo studio del ruolo dei microrganismi nell’evoluzione dell’acqua terrestre e nell’abitabilita’ dei pianeti.

L’obiettivo e’ comprendere come i microorganismi capaci di ossidare l’idrogeno abbiano potuto limitare la fuga dell’idrogeno nello spazio, contribuendo cosi’ alla stabilita’ idrica della Terra primordiale.

Aqua integra microbiologia, geochimica, modellistica planetaria ed esplorazione di ambienti estremi, costruendo per la prima volta un modello quantitativo dei legami tra metabolismo microbico, ciclo dell’idrogeno e storia dell’acqua del pianeta.

Il progetto ha un duplice valore: da un lato apre nuove prospettive nella comprensione dei pianeti abitabili, dall’altro ha ricadute dirette sull’economia dell’idrogeno e sulla transizione energetica, poiche’ i processi microbici studiati sono cruciali per lo stoccaggio geologico e l’accumulo naturale di idrogeno.

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San Gennaro Vesuviano: Dormitorio accanto alla fabbrica, 76 operai vivevano nel degrado

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SAN GENNARO VESUVIANO
SAN GENNARO VESUVIANO

SAN GENNARO VESUVIANO – Oltre settanta operai vivevano nel pieno degrado in una palazzina-opificio di San Gennaro Vesuviano, in provincia di Napoli, completamente abusiva.

È quanto hanno scoperto i carabinieri nel corso di una operazione scattata all’alba di che ha portato alla denuncia di 11 persone. L’opificio tessile era al piano terra di un edificio a più piani. In quelli più alti dormivano gli operai: i militari ne contano 76, distribuiti in stanze fatiscenti, con letti arrangiati alla meglio, servizi ridotti all’osso e ambienti segnati da umidità e scarsa aerazione. Spazi nati come abitazioni diventati dormitori di fortuna. La fornitura di acqua per l’intera struttura era garantita da un pozzo scavato senza alcun criterio.

L’intervento, condotto dai carabinieri con la collaborazione del nucleo forestali, del Nil, della polizia locale e di personale Enel e dell’Asl, ha portato a 11 denunce.

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Manfredi: “Con Fico la Campania è al centro del dibattito politico nazionale nella costruzione del Campo largo”

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MANFREDI E FICO
MANFREDI E FICO

NAPOLI – La candidatura di Fico “rimetterà la Campania al centro del dibattito politico nazionale nella costruzione del Campo largo”, di cui “non sarò il federatore. Io sono il rappresentante di un’esperienza, quella di Napoli, che parte prima dai progetti e poi converge sui nomi”.

Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in un’intervista al Corriere della Sera, parlando della “necessità di una visione congiunta della crescita di Napoli e dell’area metropolitana nella regione”, dopo la vittoria alle elezioni regionali della Campania di Roberto Fico.

Nel voto per lui, sottolinea Manfredi, un dato “è emerso con chiarezza: Napoli ha dato a Fico il 70 per cento dei voti che ha ottenuto. La città ha chiesto al nuovo presidente di tornare protagonista in regione, ruolo che purtroppo non aveva più”. Ora, aggiunge, “aspettiamo che Fico vari la giunta regionale e che il quadro si assesti. Poi decido. Ci sono assessori e consiglieri comunali di Napoli che sono stati eletti con Fico in Consiglio regionale. Quindi è scontato che dovremo fare modifiche anche in Comune: gli eletti che andranno via vanno sostituti e il rimpasto in giunta si farà”.

Sulla sua partecipazione di oggi per la prima volta ad Atreju, la kermesse di Fdi a Roma, Manfredi commenta così: “Sono stato invitato come presidente dell’Anci perché incontro tanti sindaci, anche di Fratelli di Italia, con i quali lavoro benissimo”. All’Anci, conclude, “registro difficoltà di molti sindaci nel garantire qualità nei servizi perché la domanda cresce. E Atreju sarà l’occasione per confrontarsi”.

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Napoli regina della cucina mondiale: la Capitale del Sapore conquista le classifiche TasteAtlas 2025/2026

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Napoli torna a prendersi la scena internazionale e lo fa dalla porta principale: la cucina. La nuova edizione delle classifiche TasteAtlas 2025-26, l’autorevole atlante mondiale dedicato alla gastronomia, incorona nuovamente il capoluogo campano come città dove si mangia meglio al mondo. Nessun’altra metropoli, tra le oltre 18 mila analizzate, ottiene valutazioni così alte né riesce a rappresentare con altrettanta intensità l’identità culinaria del proprio territorio.

Non è un risultato casuale: a decretarlo sono 590.228 recensioni relative a quasi 19 mila alimenti, un patrimonio sensoriale imponente che conferma il ruolo di Napoli come cuore pulsante della cucina italiana e internazionale.


Napoli, capitale mondiale del gusto

TasteAtlas mette Napoli in testa alla classifica grazie ai suoi piatti-simbolo, che sono ormai patrimonio gastronomico dell’umanità. In cima spiccano:

  • Pizza margherita, icona assoluta;

  • Sfogliatella, dolce simbolo della tradizione;

  • Gnocchi alla sorrentina;

  • Zeppole;

  • Spaghetti alle vongole, fiore all’occhiello della cucina di mare.

E insieme ai sapori, anche i luoghi: da Starita a Materdei a Gino e Toto Sorbillo, da 50 Kalò all’Antico Forno dei Fratelli Attanasio, fino all’Antica Trattoria e Pizzeria Da Donato. Indirizzi che sono vere istituzioni del gusto e che TasteAtlas segnala come tappe imprescindibili per chi vuole assaporare l’autenticità partenopea.


L’Italia segue Napoli: Milano e Bologna al secondo e terzo posto

Il podio mondiale è interamente italiano, ma è Napoli a dettare il ritmo. Subito dopo, in seconda posizione, troviamo Milano, trascinata dal suo celebre risotto alla milanese, dalla cotoletta, dall’ossobuco, dalla cassoeula e dall’immancabile panettone.

Al terzo gradino si conferma Bologna, forte dell’irresistibile trio: tagliatelle al ragù, tortellini in brodo e lasagne, che continuano a rappresentare una delle tradizioni culinarie più amate al mondo.


Un dominio italiano nella Top 10

Dietro le tre capitali del gusto tricolore, la classifica TasteAtlas piazza altre città italiane tra le migliori al mondo. Compongono la Top 10 anche Firenze, Genova e Roma, affiancate da grandi metropoli gastronomiche come Mumbai, Parigi, Vienna e Lima.


Un risultato che parla chiaro

TasteAtlas conferma ciò che milioni di viaggiatori e buongustai ripetono da sempre: Napoli è la capitale gastronomica del pianeta. La sua cucina non è solo tradizione o tecnica, ma cultura viva, emozione, memoria e quotidianità.

E ancora una volta, è proprio da Napoli che parte il trionfo dell’Italia nel mondo.

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napoli cucina

Napoli: nuova gara per le spiagge di Posillipo, annullata quella indetta ad agosto in esclusiva per lidi e imprese turistiche

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Tutto da rifare per le spiagge di Donn’Anna e delle Monache a Posillipo. L’autorità portuale ha annullato in autotutela la gara indetta ad agosto e con una delibera del presidente Eliseo Cuccaro ha pubblicato la nuova procedura con scadenza il 22 gennaio.

L’ente – si legge su La Repubblica Napoli – ha recepito il parere dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) dopo l’esposto di Mare Libero. «Un primo passo, rivedremo tutte le concessioni», dice Cuccaro. Due i punti del precedente bando ritenuti «a rischio contenzioso».

In particolare, è stata eliminata la partecipazione esclusiva per lidi balneari e imprese turistiche, requisito «anticoncorrenziale» contestato nell’esposto presentato quattro mesi fa dal presidente di Mare Libero, Roberto Biagini.

La gara è ora aperta a tutte le imprese. «Ma restano le nostre preoccupazioni – dicono dai comitati napoletani – Se il nuovo disciplinare non garantirà trasparenza, concorrenza e tutela del bene comune, ci riserviamo nuove azioni legali. Sulle gare chiediamo un tavolo pubblico».

Su ricorso del ristorante Palazzo Petrucci, Tar e Consiglio di Stato avevano annullato la concessione al Bagno Elena (che ha avuto una proroga tecnica dell’ente porto) e sollecitato la gara indetta ad agosto dall’ex commissario Andrea Annunziata.

Agcm ha chiesto chiarimenti il 18 settembre: tre giorni prima la consegna delle offerte. Dopo l’audizione del 13 novembre, l’autorità portuale ha annullato la gara e pubblicato quella attuale il 24 novembre.

A bando restano 2.500 metri quadrati per ombrelloni e sdraio in tre lotti con base d’asta di circa 3.500 euro ciascuno. Il prossimo passo sarà rivedere tutte le altre concessioni secondo le richieste dell’Ue: «Sono procedure nuove che vanno studiate e confrontate con enti e autorità – prosegue Cuccaro – La materia dovrebbe essere gestita dai Comuni, ma su Napoli abbiamo ancora noi la delega.

L’obiettivo è dare un’opportunità per riqualificare al meglio quelle zone in una città che ha poche spiagge».

I comitati cittadini di Mare libero non si accontentano: «Vogliamo sapere chi ha disposto i criteri discutibili, perché sono stati scelti e quali interessi hanno influenzato la procedura. Serve un tavolo pubblico per discutere una nuova gara che favorisca concorrenza leale, tutela dell’ambiente e accesso al mare per tutti. Siamo per la concessione di servizi, non di spazi: mare e spiagge sono un bene collettivo, non vanno trattate come merce».

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Pianura: Edificio a rischio crollo, residente denunciano ritardi

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PIANURA EDIFICIO RISCHIO CROLLO
PIANURA EDIFICIO RISCHIO CROLLO

PIANURA – Dalla settimana scorsa un edificio in via dell’Avvenire a Pianura, quartiere occidentale di Napoli, si sta pericolosamente inclinando.

I residenti denunciano che la struttura sarebbe stata compromessa durante i lavori per posizionare la condotta del gas. Lo scavo aperto e le intense piogge dei giorni scorsi avrebbero dissestato il terreno sottostante dissestando la stabilità del fabbricato. Oltre all’inclinazione, all’interno degli appartamenti sono apparse importanti crepe e anche in strada la sede stradale si sta separando dai marciapiedi.

I cittadini hanno chiesto un intervento al Deputato Francesco Emilio Borrelli perché si sentono abbandonati dalle Istituzioni:

Il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, è intervenuto con la massima urgenza a seguito della drammatica segnalazione pervenutagli dai residenti di Via dell’Avvenire, nel quartiere Pianura di Napoli. La situazione è critica: l’edificio rischia il crollo a causa di gravi cedimenti strutturali.

I cittadini denunciano come la crisi sia stata innescata da precedenti lavori sulle tubature del gas. Gli scavi, lamentano i residenti, sono stati lasciati aperti e il conseguente accumulo di acqua ha provocato infiltrazioni che hanno determinato il collasso del manto stradale, dove ora si è aperta una profonda voragine. Le stesse infiltrazioni sono la causa delle evidenti crepe strutturali all’interno dell’edificio residenziale, che ne minano la stabilità.

Borrelli è intervenuto immediatamente per farsi portavoce dei residenti e chiedere un’azione risolutiva da parte delle autorità competenti: “Sollecitiamo gli enti preposti – Comune di Napoli, gestori dei servizi e Genio Civile – a intervenire senza indugio per la messa in sicurezza immediata dell’area, chiudendo gli scavi e tamponando le perdite.
È prioritario avviare con la massima rapidità tutte le verifiche statiche necessarie sull’edificio per tutelare l’incolumità pubblica e scongiurare il rischio di una tragedia che penderebbe sulla testa degli abitanti. Vogliamo che venga garantito che i cittadini di Pianura possano tornare a vivere in sicurezza nelle loro case.”

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Bocciati 51 ospedali in Campania, il Policlinico Federico II tra le migliori strutture: il rapporto Agenas

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Ci sono i dati negativi ma spicca anche qualche eccellenza. In Campania, secondo il programma nazionale esiti 2025 di Agenas, sono 51 gli ospedali rimandati sulla base della valutazione di criteri standard di qualità dell’assistenza.

Un dato pesante, il più alto in Italia. Ma ci sono anche strutture sanitarie che sono migliorate rispetto allo scorso anno – cinque – e altre che rappresentano una eccellenza. Secondo il rapporto la qualità dell’assistenza migliora, ma il sistema rimane segnato da forti diseguaglianze territoriali, e da un divario Nord-Sud, ad esempio, sui volumi per la chirurgia oncologica complessa di pancreas e retto, sulla tempestività di accesso a procedure salvavita e sull’appropriatezza clinica in area materno-infantile.

In Campania c’è una sola struttura, su 15 in Italia, che ha raggiunto un ‘livello molto alto’ su almeno 6 aree: vale a dire l’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli.

Andando ad un livello più dettagliato di analisi, che ha preso in considerazione separatamente i singoli ambiti clinici, nell’ambito cardiocircolatorio spicca la Casa di Cura di Montevergine, in provincia di Avellino, mentre nell’ambito del sistema nervoso ha raggiunto standard molto alti l’ospedale di Salerno San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona.

C’è, poi, l’ambito della chirurgia oncologica, valutato mediante 7 indicatori. Delle 51 strutture che hanno raggiunto un livello molto alto, 38 strutture sono state valutate almeno su 4 indicatori e tra queste c’è l’Istituto nazionale tumori di Napoli e la Fondazione Evangelica Betania, sempre a Napoli. Per quanto riguarda gravidanza e parto, una sola struttura ha raggiunto un livello molto alto, la Fondazione Evangelica Betania.

Ben dieci, invece, sono le strutture che si distinguono nell’ambito osteomuscolare: in primis la Casa di Cura Pineta Grande a Castel Volturno (Caserta) e la Fondazione Evangelica Betania.

Quello che pesa sono le strutture, ben 51, che hanno registrato secondo il rapporto un livello molto basso (rosso) di aderenza agli standard di qualità negli ultimi due anni di valutazione, su almeno un indicatore di processo o di esito del treemap e la criticità nella codifica delle variabili cliniche o dei campi relativi alla data e ora di intervento.

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Traffico di droga al Villaggio Coppola a Castel Volturno: numerose famiglie, vittime e ostaggio del gruppo criminale se si ribellavano

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Blitz dei carabinieri dopo l’incendio nel condominio al Villaggio Coppola, in manette i gestori del traffico di droga: 2 sono minorenni

Il 10 dicembre 2025, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, al termine di una complessa indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Napoli e dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli nei confronti di 11 persone, di cui due minorenni all’epoca delle indagini, ritenute responsabili di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, aggravata dal metodo mafioso e dall’uso di armi da fuoco, nonché di numerose cessioni di droga.

Le indagini hanno evidenziato come l’organizzazione abbia replicato il cosiddetto “sistema” delle piazze di spaccio del quartiere napoletano di Scampia – Secondigliano, trasferendolo nel complesso residenziale degradato “Royal Residence” di Castel Volturno, in località Villaggio Coppola Pineta Mare, dove risiedono numerose famiglie, vittime e ostaggio del gruppo criminale.

Le indagini, iniziate nella seconda metà del 2023 a seguito dell’incendio di un appartamento nel condominio – subito riconosciuto come atto intimidatorio finalizzato a soggiogare i residenti – hanno accertato che il gruppo, composto da pregiudicati provenienti da Secondigliano, aveva creato una vera e propria piazza di spaccio operativa 24 ore su 24.

L’area era presidiata da una rete di vedette, con percorsi obbligati e sbarramenti all’interno del palazzo di dieci piani, e protetta da un sistema di videosorveglianza per prevenire interventi delle forze dell’ordine.Il provvedimento odierno ricomprende una serie di episodi in cui è emerso come il gruppo operasse con metodologia mafiosa, imponendo un controllo di tipo militare sul complesso residenziale, avvalendosi di armi da fuoco e di spedizioni punitive per soggiogare i residenti e indurli all’omertà.

Le indagini hanno anche fatto emergere che il sodalizio avrebbe ricevuto una “autorizzazione” all’apertura della piazza di spaccio da soggetti legati al clan dei Casalesi, fazione Bidognetti, storicamente egemone a Castel Volturno.

Significativi sono stati i numerosi episodi di violenza documentati, tra cui pestaggi eseguiti come “lezioni” per sodali, assuntori e condomini, incendi ai danni dell’amministratore e di altri residenti, e il grave ferimento di uno straniero di origine polacca, gambizzato con un’arma da fuoco clandestina e modificata.

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Napoli: Vandalizzato murale piccola Noemi e scritte contro Santo Romano. Prefetto: “Intollerabile”

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NAPOLI MURALE NOEMI PIAZZA NAZIONALE
NAPOLI MURALE NOEMI PIAZZA NAZIONALE

Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, esprime ferma condanna per il nuovo atto vandalico e di inciviltà contro il murale dedicato alla piccola Noemi, la bimba che nel 2019 fu colpita da un proiettile esploso nel corso di un agguato di camorra rimanendo gravemente ferita, deturpato da ignoti con vernice spray e scritte offensive rivolte anche alla memoria di Santo Romano, il19enne ucciso a San Sebastiano al Vesuvio nel 2024.

«Un gesto vile e intollerabile, che offende l’intera comunità» dichiara il Prefetto, che ha immediatamente disposto l’intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo di tutta l’area interessata.

Sulla vicenda sono intervenuti il deputato Francesco Emilio Borrelli e il consigliere di Europa Verde della IV Municipalità Giampiero Perrella: “Gesti vigliacchi compiuti da chi evidentemente è nato e cresciuto in contesti criminali dove ignoranza e violenza la fanno da padrona. Purtroppo constatiamo con grande amarezza come una parte della città, pronta a scendere in campo quando abbiamo chiesto la rimozione di murale in ricordo di baby criminali e degli altarini dei camorristi, non si indigni quando vengono compiuti gesti simili che offendono la memoria di vittime innocenti della criminalità.

Chiediamo una maggiore vigilanza della piazza, spesso in balìa di baby gang che compiono atti vandalici, che vengano immediatamente cancellate quelle scritte e il murale venga nuovamente restaurato, come è doveroso fare per un’opera che deve ricordare a tutti quali siano i risultati della presenza della camorra sui territori, pronta a sparare senza fermarsi nemmeno davanti alla presenza di donne e bambini innocenti”.

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Napoli: Truffe e minacce via WhatsApp: “Se entro il 12 non paga cinquemila euro lo ammazzano”

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Truffe e minacce via WhatsApp
Truffe e minacce via WhatsApp

Se entro il 12 non paga cinquemila euro lo ammazzano“: c’è anche un tentativo di truffa con minacce di morte, poi rientrato, tra gli episodi denunciati dalle cinque presunte vittime della sedicente sensitiva che organizzava delle live sui social facendo credere agli utenti che vi stavano partecipando di essere in grado di metterli in contatto con le anime dei loro defunti.

Il caso riguarda la richiesta di una ingente somma di denaro, questa volta formulata non durante la live, ma attraverso un gruppo WhatsApp a cui erano iscritti alcuni degli stessi utenti della live da un ex moderatore della sensitiva. I soldi, viene rivelato, avrebbero dovuto salvare letteralmente la vita a uno dei cosiddetti moderatori della live un calabrese, che, secondo quanto riferito, rischiava di essere ucciso da persone pericolose per un debito da 5mila euro.

Quando però, una delle persone coinvolte, che si era detta disponibile a contribuire, chiede di sapere di più sulla vicenda, il richiedente non solo innesta la marcia indietro ma addirittura nega quella dubbia richiesta che qualcuno però aveva provveduto a cristallizzare con degli screen-shot.

Per chiedere che si faccia piena luce anche su questo episodio – verosimilmente non isolato ma frutto di un modus operandi rodato e finalizzato mettere a segno una truffa paventando il rischio di omicidio – è stata presentata una denuncia alla Procura di Napoli.

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