giovedì, Dicembre 18, 2025
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Napoli, danno erariale da 23,5 milioni di euro per la vicenda CTP, le parole di De Magistris: “Ho agito nell’interessa pubblico”

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Così Luigi de Magistris sull’invito a dedurre ricevuto dalla Corte dei Conti per la vicenda Ctp:

“Ho sempre operato da sindaco di Napoli e da sindaco metropolitano per salvare le aziende pubbliche, metterle in sicurezza e farle operare con i conti in regola. Lo abbiamo fatto per il Comune di Napoli, quando sarebbe stato più facile e meno rischioso dichiarare il dissesto dell’ente quando mi sono insediato nel 2011, quando lo trovai senza un euro in cassa. Per non parlare delle aziende partecipate, tutte in gravissima situazione finanziaria ai limiti del fallimento, che abbiamo messo in sicurezza e rese solide, salvando migliaia di posti lavoro ed evitando che migliaia di famiglie andassero sul lastrico. Senza quelle azioni coraggiose e giuridicamente fondate non avremmo, tanto per fare due esempi, risolto l’emergenza rifiuti e acquistato i nuovi treni della metropolitana. Abbiamo avuto coraggio e agito secondo coscienza e Costituzione”.

“Mi sono dovuto anche in quei casi difendere e ci è stata riconosciuta la totale correttezza giuridica del nostro operato. Anche in città metropolitana abbiamo operato con le stesse modalità e messo in sicurezza tutte le aziende partecipate. Con CTP, l’azienda della mobilità dell’ex provincia, siamo arrivati ad un passo dal salvataggio, poi è finito il mio mandato e la nuova amministrazione e la Regione Campania hanno deciso di privatizzare il servizio e non completare l’opera di messa in sicurezza che avevamo quasi finito. Ci viene contestato in fase di indagini contabili di aver provato a salvare un’azienda pubblica che, secondo gli accertamenti sin qui svolti dalla procura regionale della corte dei conti, non poteva essere salvata. Contesto con fermezza, e faremo sicuramente valere le nostre ragioni, di aver agito avendo tutti atti, proposte dirigenziali e pareri amministrativi, tecnici e contabili che andavano nella direzione, voluta dall’intero consiglio metropolitano, che deliberò in tal senso, della messa in sicurezza di CTP. Dovevo andare di contrario avviso rispetto alle proposte dirigenziali e far fallire un’azienda pubblica? Agire nell’interesse pubblico, provare a salvare un’azienda pubblica, per un sindaco seguire pareri e proposte di direttore generale, segretario generale, ragioniere generale, dirigenti tutti, revisori dei conti, con il sostegno di tutti i consiglieri metropolitani di tutte le parti politiche, può mai essere una colpa o una condotta illegittima?”.

“Sono amareggiato come sempre, ma affronterò questo ennesimo procedimento con la medesima forza ed entusiasmo intatto e non modificherò mai il mio modo di agire, prima leggi e Costituzione, mai pavidità e conformismo. Da toga, sindaco e uomo fuori dal sistema, preservo la mia fiducia nella magistratura e nelle istituzioni ed anche in questo ennesimo procedimento verrà dimostrata la totale correttezza formale e sostanziale del mio operato”, conclude.

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Caso Sensitiva TikTok: “Nella vita reale sono una psicologa”. Le vittime: “Ci fidavamo di lei per questo”

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NAPOLI DENUNCIATA PRESUNTA SENSITIVA
NAPOLI DENUNCIATA PRESUNTA SENSITIVA

Si allarga la vicenda attorno alla sedicente sensitiva attiva su TikTok, già al centro di numerose denunce per presunte pressioni psicologiche, intimidazioni e comportamenti ritenuti manipolatori, finalizzati alla truffa.

Una delle frasi ricorrenti utilizzate durante le dirette, riportata da più testimoni, era: “Nella vita reale sono una psicologa, nella live una sensitiva”. Una dichiarazione che, secondo le vittime, avrebbe contribuito a rafforzare in modo determinante la fiducia nei suoi confronti.

Ecco perché credevamo innanzitutto in lei – racconta una delle donne che ha denunciato –. Diceva di essere una psicologa, e questo ci faceva pensare che avesse strumenti professionali, che sapesse quello che stava facendo. Ma non conoscendo il suo vero nome non potevamo verificare sull’albo se fosse realmente abilitata”.

La questione è ora all’attenzione dell’avvocato Sergio Pisani, che ha formalmente interessato l’Ordine degli Psicologi chiedendo accertamenti. Dall’Ordine è arrivata conferma che sono in corso tutte le opportune verifiche sull’eventuale iscrizione

L’avvocato Pisani sottolinea un punto decisivo: “È gravissimo in entrambi i casi: sia se fosse effettivamente una psicologa, sia se non lo fosse. Nel primo caso sarebbe in discussione un uso improprio e scorretto del proprio ruolo; nel secondo si tratterebbe di un titolo millantato per ottenere fiducia e influenzare le persone. In ogni caso, i comportamenti riportati restano molto gravi”.

Secondo il legale, inoltre, dovrà essere chiarita anche la posizione di chi la spalleggiava, sostenendola nelle dirette e contribuendo – consapevolmente o meno – a rafforzarne la credibilità e a legittimare le sue condotte. La magistratura valuterà se possano emergere responsabilità anche per queste figure.

Le indagini proseguono e ogni giorno emergono nuove testimonianze che potrebbero aggravare ulteriormente la posizione della sedicente sensitiva e di chi l’ha affiancata nelle sue attività online.

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Ctp, ricapitalizzazioni sotto la lente della Corte dei Conti, 8 inviti a dedurre, c’è anche De Magistris

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ctp NAPOLI De Magistris
ctp NAPOLI De Magistris

NAPOLI – La procura regionale per la Campania della Corte dei conti, contesta un danno erariale di oltre 23 milioni e mezzo di euro in relazione alle ricapitalizzazioni della Ctp, società partecipata di trasporto pubblico della Città Metropolitana di Napoli, che ha chiesto al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza partenopea di notificare otto inviti a dedurre, uno dei quali riguarda l’ex sindaco metropolitano Luigi de Magistris.

L’indagine dei finanzieri (condotta dai pm Capalbo, Miranda e Vitale, coordinati dal procuratore Giuseppone) ha ricostruito le iniezioni di capitale effettuate tra il 2003 e il 2020, per un totale di oltre 332 milioni di euro, destinati a sostenere una società integralmente pubblica che versava da anni in grave difficoltà.

Secondo gli inquirenti le ricapitalizzazioni sarebbero state deliberate in un contesto caratterizzato da perdite pluriennali, poi culminate nel fallimento della società, risalente al 2022. Il danno erariale viene contestato, oltre che a De Magistris (sindaco metropolitano dal primo gennaio 2015 al 18 ottobre 2021), anche ad amministratori, dirigenti e revisori dei conti pro tempore della Città Metropolitana di Napoli. Il danno erariale riguarda gli anni 2017 e 2019.

Negli anni sui quali si sono concentrate le indagini dei finanzieri del comando provinciale di Napoli e della Corte dei conti, oggi sfociate nella notifica di 8 inviti a dedurre, uno dei quali – per 2,7 milioni di euro – riguardante l’ex sindaco metropolitano Luigi de Magistris, erano state segnalate criticità relative alla continuità aziendale della Ctp Spa, allarmi che però sarebbero stati ignorati.

Secondo quanto emerso – spiega una nota – i piani industriali adottati, frequentemente oggetto di aggiornamenti e modifiche, non avrebbero prodotto gli effetti auspicati, anche in ragione del progressivo peggioramento del quadro economico generale. Parallelamente, il servizio di trasporto pubblico avrebbe registrato livelli di efficienza inferiori agli standard programmati, con chilometri percorsi talvolta anche sensibilmente inferiori a quelli contrattualmente previsti.

Ulteriori approfondimenti hanno riguardato talune ricapitalizzazioni deliberate in assenza dei bilanci approvati, circostanza che avrebbe comportato l’adozione di decisioni finanziarie di notevole impatto senza un quadro informativo completo e aggiornato.

In considerazione dei termini di prescrizione dell’azione erariale, l’analisi si è concentrata sulle ricapitalizzazioni del 2017 (12.506.656 euro) e del 2019 (11.041.504 euro), rispetto alle quali si ipotizza una violazione della disciplina sul cosiddetto “soccorso finanziario”, che consente agli enti pubblici di sostenere le società partecipate soltanto in presenza di concrete e documentate prospettive di riequilibrio economico-finanziario.

Gli inviti a dedurre sono stati notificati a otto persone che, nel periodo oggetto di esame, avevano competenze decisionali e di controllo sulle operazioni finanziarie. I provvedimenti, emessi ai sensi dell’art. 67 del Codice della giustizia contabile, prevedono un termine di 45 giorni per la presentazione di memorie difensive, l’allegazione di documenti, la richiesta di accesso agli atti e l’eventuale istanza di audizione personale.

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Il 15enne Luca Piscopo Morto dopo aver mangiato sushi a Napoli, oggi la sentenza. La madre: “Attendo una condanna esemplare”

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Il 15enne Luca Piscopo Morto dopo aver mangiato sushi a Napoli, oggi la sentenza. La madre Attendo una condanna esemplare
Il 15enne Luca Piscopo Morto dopo aver mangiato sushi a Napoli, oggi la sentenza. La madre Attendo una condanna esemplare

Si svolgerà oggi l’ultima udienza del processo sulla morte di Luca Piscopo, il ragazzo di quindici anni deceduto il 2 dicembre 2021 dopo nove giorni di sofferenze in seguito a una presunta intossicazione alimentare dopo aver mangiato Sushi in un locale “all you can eat” a Napoli, del Vomero.

Poi, sempre nella giornata di oggi è prevista la sentenza del giudice Giuliana Taglialatela.

A processo sono finiti il titolare del ristorante dove il ragazzo aveva pranzato insieme con quattro amiche (alcune delle quali presentarono gli stessi sintomi, ndr) e il medico di famiglia.

Secondo l’accusa, la morte di Luca, avvenuta per miocardite, sarebbe collegata alla salmonellosi che il ragazzo e le sue amiche avrebbero contratto consumando cibo in quel locale. Non solo, per i consulenti dei PM l’adolescente si sarebbe potuto salvare se curato in tempo. Oggi sono previste le repliche dei legali della difesa, poi la sentenza.

“Spero che ci sia una condanna esemplare per entrambi” ha dichiarato ai microfoni della TGR Campania della RAI la sorella della vittima, Fatima Piscopo, nel corso della trasmissione Buongiorno Regione.

“È giusto per la società, per le altre mamme affinché non soffrano come sto soffrendo io – ha detto in lacrime la mamma di Luca, Maria Rosaria Borrelli – Però, nulla mi potrà ridare il mio Luca”.

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Napoli: maxi operazione anticamorra contro il clan Liccardi di Secondigliano, 21 arresti

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Maxi operazione dei carabinieri e della DDA di Napoli contro il clan Licciardi: dalle prime luci dell’alba i militari del comando provinciale di Napoli stanno eseguendo una misura cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della procura antimafia partenopea a carico di 21 indagati (19 misure in carcere di cui 5 soggetti già ristretti e 2 agli arresti domiciliari).

Gli indagati – nell’ambito del clan Licciardi (alleanza di Secodigliano) – sono ritenuti gravemente indiziati a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsioni, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, ricettazione ed evasione, reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.

I detenuti comunicavano con gli smartphone dal carcere.

I dettagli dell’ operazione saranno resi noti in una conferenza stampa convocata alle 11 in Procura a Napoli.

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Nell’esplosione della fabbrica abusiva ad Ercolano morirono le due gemelle Sara e Aurora di 26 anni, la mamma colta da malore: “Non accettate lavoro nero”

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“Ai ragazzi dico: non accettate lavori in nero, giocano con la vostra vita”. A parlare è Lucia Barile, mamma di Sara e Aurora Esposito, le due gemelle di 26 anni morte un anno fa insieme al 18enne Samuel Tafciu nello scoppio della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio avvenuto il 18 novembre 2024 ad Ercolano, in provincia di NAPOLI.

Oggi, nel nuovo palazzo di Giustizia di NAPOLI si è tenuta, nell’area 410, l’udienza del processo (che si sta celebrando con il rito abbreviato) in cui sono imputati coloro che vengono ritenuto i datori di lavoro dei tre ragazzi deceduti, Pasquale Punzo e Vincenzo D’ Angelo, per i quali sono stati chiesti venti anni di reclusione.

Per il terzo e ultimo imputato, ritenuto il fornitore della polvere da sparo, invece sono stati chiesti 4 anni di reclusione. Lucia Barile, che al collo ha una collanina con le foto delle due figlie scomparse, mentre ascoltava uno degli avvocati degli imputato, ha accusato un malore ed è stata costretta ad abbandonare l’aula. “Io non le posso vedere più, – ha detto ancora la mamma delle due gemelle – non dormo più, questa è una maschera per crescere mia nipote

. Ormai sono vuota, la mia vita erano loro e ora non le posso più abbracciare”. “Ho dovuto subire bugie pesanti – ha voluto sottolineare Lucia – davano 150 euro ciascuno per quel lavoro. Se devono essere 20 anni, non devono esserci sconti. Stiamo parlando di tre omicidi. Per me sono entrambi colpevoli e oggi in aula ho dovuto ascoltare un sacco di bugie”.

All’esterno del palazzo di giustizia i familiari delle vittime hanno incontrato il deputato Francesco Emilio Borrelli: “non possiamo accettare che vite spezzate valgano meno di un guadagno illecito: la comunità chiede pene esemplari”.

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Afragola: Il Prefetto ha nominato il Commissario Prefettizio

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AFRAGOLA COMMISSARIO PREFETTIZIO
AFRAGOLA COMMISSARIO PREFETTIZIO

AFRAGOLA – Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, a seguito delle dimissioni dalla carica di 14 consiglieri su 24 assegnati al Comune di Afragola, ha sospeso il consiglio comunale e nominato Commissario prefettizio.

Si tratta del Dr. Fernando Mone, Viceprefetto in quiescenza, incaricato della provvisoria amministrazione dell’Ente e avviando, nel contempo, la procedura di scioglimento dell’organo consiliare ad Afragola.

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Aversa: Asportato bancomat dalla Banca del Mezzogiorno, distrutto l’ingresso

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AVERSA BANCOMAT
AVERSA BANCOMAT

AVERSA – La scorsa notte, intorno alle 4, una banda di malviventi è entrata in azione in via Saporito ad Aversa (Caserta), obiettivo il bancomat della Banca del Mezzogiorno, che fino a qualche mese fa era la Popolare di Bari.

Per portare a termine l’operazione, i banditi hanno bloccato la strada con un’auto rubata e poi hanno aperto una breccia nell’ingresso dell’istituto bancario usando una ruspa. Ovviamente si è trattata di un’operazione rumorosa e i cittadini hanno immediatamente allertato le Forze dell’Ordine.

Sentendo le sirene i banditi si sono dati alla fuga, ma non è chiaro se siano riusciti a portare via del denaro e in che quantità. Sono in corso le indagini.

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“Puliamo il Mondo” le iniziative previste a Napoli

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PULIAMO IL MONDO 2025 NAPOLI
PULIAMO IL MONDO 2025 NAPOLI

Domani, martedì 2 dicembre, il Comune di Napoli parteciperà all’edizione 2025 di Puliamo il Mondo, rinnovando la propria adesione dopo il successo delle precedenti edizioni.

Coordinata dall’assessore alla Salute e al Verde Vincenzo Santagada, in collaborazione con Legambiente e ASIA Napoli, l’iniziativa si terrà nei Quartieri Spagnoli – Montecalvario, uno dei territori più densamente abitati della città.

Con partenza dalla Fondazione Foqus, a partire dalle 10, i volontari e gli studenti della FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli ets, insieme all’assessore al Verde e alla Salute, si dedicheranno prima ad una lezione teorica di educazione ambientale e poi subito dopo ad azioni di pulizia della piazza Montecalvario, mentre un info point dedicato al corretto conferimento dei rifiuti sarà allestito davanti alla piazza per dare informazioni di educazione ambientale da parte degli educatori di ASIA Napoli.

L’iniziativa rientra nei percorsi di educazione ambientale e rigenerazione sociale e urbana promossi dal Comune e Legambiente Campania, insieme alle realtà del terzo settore e ad ASIA Napoli, finalizzati a migliorare la gestione dei rifiuti e a rafforzare le iniziative partecipative volte ad implementare la quantità e la qualità della raccolta differenziata.

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Allerta Meteo sulla fascia costiera della Campania, previsti temporali

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ALLERTA METEO CAMPANIA
ALLERTA METEO CAMPANIA

La Protezione Civile della Regione Campania, alla luce delle valutazioni del Centro Funzionale, ha emanato un avviso di criticità per temporali di livello Giallo, valido dalle 23.59 di oggi alle 23.59 di domani sui settori della fascia costiera della Campania, dal casertano fino al Cilento.

L’attuale stato di instabilità meteorologica potrebbe dare luogo a precipitazioni improvvise e intense a rapidità di evoluzione.

Il quadro meteo è caratterizzato, infatti, da incertezza previsionale: i temporali potranno essere anche localmente forti, causando possibili danni alle coperture e alle strutture provvisorie. Sono possibili anche raffiche di vento, fulmini, grandine.

L’allerta meteo riguarda, in particolare, le seguenti zone: (1: Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; 3: Penisola Sorrentino-Amalfitana, monti di Sarno, monti Picentini; 5: Tusciano e Alto Sele; 6: Piana Sele e Alto Cilento; 8: Basso Cilento).

Tra i principali scenari di impatto al suolo delle precipitazioni si segnala un rischio idrogeologico con:
– Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale;
– Possibile innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc);
– Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno;
– Possibile scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse;
– Caduta massi in più punti del territorio ed occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche fragili.

A causa delle raffiche di vento e della grandine saranno possibili danni alle coperture, alle strutture temporanee e la caduta di rami o alberi.

Si raccomanda alle autorità competenti di attivare i Centri Operativi Comunali e di provvedere ad attuare tutte le misure di prevenzione strutturale e non strutturale. Si raccomanda altresì di monitorare il verde pubblico e di prestare attenzione agli avvisi della Sala Operativa Regionale Unificata (SORU).

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