17 indagati per i casi di carenze igieniche all’ospedale San Paolo di Napoli.
La Procura di Napoli avrebbe messo sul registro degli indagati 17 persone in relazione agli episodi di gravi carenze igieniche presso l’ospedale San Paolo. Il riferimento è ai riscontri della presenza di formiche all’interno dell’ospedale avvenuti tra il 2017 e il 2018. Le immagini del letto di un paziente, infestato dalle formiche, fecero il giro del paese. Un caso analogo ci fu anche all’ospedale San Giovanni Bosco. Da quei mesi si sarebbero poi verificati altri episodi, alcuni anche nel periodo Covid.
I 17, tra manager e sanitari, sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati con le ipotesi di reato di omissioni di atti d’ufficio e falso. Secondo gli inquirenti, a fronte delle richieste di intervento per risolvere il problema delle formiche all’interno del nosocomio, non sarebbero state prese le dovute contromisure. In questo senso, gli inquirenti starebbero anche analizzando gli atti relativi alla ditta che ha vinto l’appalto per le pulizie dell’ospedale San Paolo.
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Scuola: Allarme Covid in quattro istituti di Napoli: al via tamponi e sanificazione. I genitori protestano per mancanza dei dispositivi di sicurezza.
Riaprono le scuole in Campania ma aumentano i contagi da coronavirus anche tra gli alunni. Resterà chiuso, infatti, l’istituto statale “Vittorio Emanuele II” di via Barbagallo per effettuare la sanificazione. Due ragazzi, un fratello e una sorella, che frequentano questa scuola e la “Pirandello/Svevo” sono risultati positivi.
Dall’Asl Napoli 1, però, fanno sapere che l’ultimo contatto dei due positivi risale al 24 settembre, quindi, se i compagni di classe risulteranno tutti negativi, potranno ritornare a scuola già da domani.
Tamponi tutti negativi anche per gli studenti della scuola “Sequoia”. Sono stati individuati, poi, un positivo all’istituto tecnico “Galileo Ferraris” e un altro nella scuola nella materna “Regina Coeli”.
Buone notizie per il liceo “Fonseca” che riapre dopo la sanificazione. Moltissime, però, sono le proteste dei genitori che i presidi devono fronteggiare a causa della mancanza dei dispositivi di sicurezza.
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Maltempo a Napoli: Riaprono alcuni spazi verdi in seguito ai controlli dei tecnici comunali. Resteranno chiuse, tra gli altri, la Villa comunale e il parco Virgiliano.
NAPOLI – Riaprono alcuni dei parchi cittadini in seguito all’esito delle verifiche compiute dai tecnici comunali Buglione, Mascagna, Poggio e Nicolardi.
I controlli sono stati necessari in seguito ai danni causati dal maltempo che ha investito tutta la Campania.
Resteranno chiusi Camaldolilli, San Gaetano Errico, Virgiliano, re Ladislao, la Villa comunale, Ciro Esposito a Scampia e San Gennaro per ulteriori verifiche e interventi da parte del Servizio verde della città.
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Napoli: un bambino di 10 anni, è morto lanciandosi nel vuoto. La Procura sta indagando: tracciata la pista di una probabile sfida social.
NAPOLI – Un bambino di 10 anni è morto la scorsa notte a Napoli lanciandosi nel vuoto da casa sua. Non si esclude che sia stato vittima di un gioco sul web, una di quelle challenge diffuse sui social e che porta a gesti estremi.
Il ragazzino prima di compiere il tragico gesto avrebbe lasciato un biglietto con il quale chiede scusa alla mamma e in cui fa riferimento a uno stato di paura vissuto nelle ultime ore di vita.
La polizia ha sequestrato computer e cellulare del bambino; pare che sia stato trovato un messaggio inviato ai genitori che orienta l’inchiesta sulla probabile sfida virtuale. La Procura ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio.
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I governatori del Veneto Luca Zaia e della Campania Vincenzo De Luca saranno ospiti all programma Porta a Porta, in onda questa sera alle 23.35 su Rai1, intervistati da Bruno Vespa.
Restiamo in attesa dell’ufficialità della nuova ordinanza che darà una stretta decisiva sulle cerimonie e la movida.
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La Regione Campania blocca di nuovo gran parte delle attività pubbliche fino al 7 ottobre. È in pubblicazione l’ordinanza n.75 firmata dal presidente Vincenzo De Luca, che contiene ulteriori misure di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19, una sorta di “mini lockdown” con l’obiettivo di far calare la curva dei contagi che nei giorni scorsi ha visto la regione primeggiare per numero di contagi.
Ecco il testo dell’ordinanza Covid e cosa si ferma:
L’esercizio e la fruizione delle attività connesse a Cinema, Teatri e Spettacoli dal vivo, Ristorazione e Bar, Wedding e Cerimonie, sono subordinati alla stretta osservanza dei protocolli;
lo svolgimento di feste e di ricevimenti è consentito esclusivamente nel rispetto del limite massimo di n. 20 partecipanti per ciascun evento e nell’osservanza delle ulteriori misure previste dai protocolli;
Tutti gli esercizi commerciali (ivi compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati),dalle ore 22,00 è fatto divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nonché di tenere in funzione distributori automatici. Resta consentita la somministrazione al banco, nel rispetto del distanziamento obbligatorio, nonché ai tavoli, purché nel rispetto dei Protocolli vigenti. Agli esercizi che non possano garantire dette misure è fatto obbligo di chiusura alle ore 22,00;
Dalle ore 22,00 alle ore 06, 00 è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali, nonché nelle aree prospicienti bar ed altri locali pubblici;
Resta sospesa l’attività di sagre e fiere e, in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse.
Si legge nell’ordinanza Covid firmata dalla Regione Campania:
è fatto divieto di salire a bordo dei mezzi di trasporto ai passeggeri che non indossino la mascherina. Eventuali passeggeri sprovvisti di mascherina devono, in ogni caso, essere sanzionati in conformità a quanto previsto ed essere invitati a scendere immediatamente e comunque appena possibile dal mezzo, al fine di evitare ogni ulteriore rischio connesso alla permanenza a bordo in assenza di dispositivi di protezione. In caso di rifiuto, deve essere disposto il blocco del bus o del treno e richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine.
Si rammenta che ai sensi delle ordinanze, è fatto obbligo, tra l’altro:
di rilevare la temperatura corporea dei dipendenti ed utenti degli uffici pubblici ed aperti al pubblico e di impedire l’ingresso, contattando il Dipartimento di prevenzione della ASL competente, laddove venga rilevata una temperatura superiore a 37,5 °C;
– per i gestori di ristoranti ed altri esercizi analoghi della identificazione di almeno un soggetto per tavolo o per gruppo di avventori, della rilevazione e conservazione dei dati di idoneo documento di identità al fine di metterla a disposizione dell’Autorità Sanitaria, ove richiesto;
– di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti (ad esempio per le attività di ristorazione, bar, sport all’aperto), approvati o prorogati con le ordinanze o riportati in allegato al DPCM 7 settembre 2020. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio in forma individuale di attività motoria e/o sportiva;
– ai titolari di esercizi commerciali, pubblici o aperti al pubblico, anche in deroga ai protocolli allegati alle ordinanze di effettuare la misurazione della temperatura corporea all’ingresso dei locali di esercizio, e di assicurare la presenza di dispenser di gel e/o soluzioni igienizzanti, subordinando l’accesso ai locali al chiuso alla previa igienizzazione delle mani e al riscontro di temperatura inferiore a 37,5 °C.
Con l’inizio dell’anno scolastico, la situazione dei mezzi di trasporto dei comuni amalfitani è quantomai precaria.
I sindaci della Costiera Amalfitana chiedono a gran voce un intervento tempestivo del Governatore De Luca. Il motivo è presto detto: con l’inizio dell’anno scolastico, si sono già verificati inevitabili assembramentisui mezzi pubblici negli orari di entrata e uscita da scuola. Pertanto, nelle condizioni attuali non può essere garantita agli studenti una situazione priva di rischi. Sebbene, infatti, tutti gli studenti siano dotati di mascherina, è impossibile garantire il giusto distanziamento sociale a bordo dei mezzi di trasporto. In queste condizioni, lamentano i sindaci, il rischio di contagi Covid aumenta esponenzialmente.
I sindaci scrivono a De Luca
Per ovviare a questa situaazione, i sindaci della Costiera Amalfitana hanno scritto al Governatore De Luca, tramite il loro delegato alla sanità della Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi Andrea Reale, sindaco di Minori. Al Governatore essi chiedono l’aumento di mezzi a disposizione per più corse Sita durante gli orari di entrata e uscita da scuola. Per rendere ancora più palesi i rischi che gli studenti corrono ogni giorno, Reale ha allegato alla lettera una foto che denuncia le precarie condizioni degli studenti.
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Un caso di positività in un liceo napoletano. Intanto la scuola riparte tra molte difficoltà strutturali.
Una ragazza di 15 anni, residente nell’area flegrea, è risultata positiva al virus. La giovane frequenta il liceo scientifico Labriola di via Terracina a Fuorigrotta. A dare l’allarme all’Asl Napoli 1 sono stati i responsabili della scuola. Immediato è scattato il protocollo e tutti i compagni di classe della quindicenne si sono presentati nella sede dell’azienda sanitaria accompagnati dai genitori. Agli studenti è stato effettuato il tampone che per fortuna è risultato negativo. Dovranno comunque rispettare 14 giorni di isolamento fiduciario e potranno rientrare in classe solo aver effettuato un secondo tampone.
Dopo tanti mesi l’emozione per la riapertura è forte. Ma la ripartenza avviene tra mille difficoltà. I banchi monoposto stentano ad arrivare e mancano i termoscanner. I dirigenti cercano di fare da sé. All’istituto tecnico Mario Pagano si sistemano i vecchi banchi a scacchiera per favorire la distanza. Al Tito Livio classi dimezzate e due aule in cortile all’interno di unità mobili. Al Mercalli si ricorre al 50% alla didattica a distanza.
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Ha superato la soglia di un milione il numero dei decessi legati al coronavirus nel mondo, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. ll Paese più colpito in termini assoluti restano gli Stati Uniti, con oltre 205 mila decessi e circa 7,15 milioni di contagi. Seguono l’India e il Brasile. I casi totali di positività registrati ufficialmente nel mondo dall’inizio della pandemia di Covid-19 sono oltre 33,27 milioni, secondo la Johns Hopkins.
Intanto se è soprattutto la Spagna il grande malato d’Europa, con un totale di contagi da inizio pandemia salito a quota 716.481 – la più alta nel Vecchio Continente – anche la Francia si avvita ormai sempre di più in un allarme rosso. Mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel si dice “molto preoccupata” per un aumento esponenziale che rischia di portare la Germania ad avere entro Natale i numeri della Francia e i contagi tornano a schizzare verso l’alto anche in Russia e altri Paesi: il virus galoppa a briglia sciolta fuori dall’Italia, finora rimasta relativamente meno toccata dall’impennata cui si assiste al di là delle Alpi.
Prima in Europa per casi anche se solo quarta per decessi – in una classifica che vede primo il Regno Unito, seguito da Italia e Francia – la Spagna ha visto negli ultimi giorni accelerare i contagi, in particolare nella regione della capitale Madrid, dove va avanti da giorni un conflitto tra l’autorità regionale e il governo. Nuove aree, con milioni di cittadini, sono state sottoposte al divieto di uscire dal proprio quartiere se non per motivi di lavoro, studio o cure mediche, ma per il governo non è abbastanza. L’esecutivo del premier Pedro Sanchez evoca misure drastiche come una presa in carico della situazione esautorando l’autorità regionale. Tra le ipotesi su cui si ragiona: isolare tutte le località con più di 500 infetti ogni 100.000 abitanti.
In Francia il ministro della Salute Olivier Véran ha invece escluso formalmente un lockdown nazionale preventivo prima di Natale, come proposto da due premi Nobel per l’economia, Abhijit Banerjee ed Esther Duflo. Eventuali restrizioni agli spostamenti durante le vacanze di Ognissanti tra fine ottobre e inizio novembre, dipenderanno per il governo francese da “ciò che faremo nelle prossime settimane”. Intanto a Marsiglia e nella sua regione sono scattate le misure restrittive decise dal governo per arginare i contagi. A Parigi sono diventate operative le nuove disposizioni sulla chiusura dei bar e sul divieto di vendere alcol dalle 22. E restrizioni analoghe sono scattate anche in tutto il nord del Paese.
In tutta l’Inghilterra sono invece entrate in vigore le super multe fino a 10.000 sterline annunciate nei giorni scorsi contro la violazione dell’isolamento, obbligatorio in caso di contagio o contatti con persone infette. Di fronte al nuovo incremento delle ultime settimane dei casi di Covid-19, il premier Boris Johnson ha raccomandato il lavoro da casa. Mentre in alcune città britanniche, si allarga alle scuole l’allarme sulla diffusione di nuovi focolai.
Continua il forte aumento di casi giornalieri di coronavirus in Tunisia, dove in 24 ore (secondo i dati riferiti al 26 settembre) sono stati registrati altri 936 contagi, che portano il totale delle infezioni confermate nel Paese nordafricano a quota 16.114. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Tunisi in un comunicato, precisando che il bilancio dei decessi è salito a 214, di cui 7 in 24 ore. 11.082 persone risultano ancora positive, di cui 292 in ospedale, 76 in rianimazione e 36 in respirazione assistita. I tamponi effettuati da inizio epidemia sono 225.033. Secondo il ministro della Sanità Faouzi Mehdi, un lockdown generale potrebbe essere dichiarato nelle 17 delegazioni del Paese in cui si contano oltre 250 contagi per ogni 100.000 abitanti. Dal 28 settembre l’Italia è inserita nella categoria arancione, per cui per chi arriva dall’Italia in Tunisia, oltre all’obbligo della presentazione del test Rt-Pcr negativo, è previsto l’obbligo di autoisolamento domiciliare per sette giorni.
L’India ha superato il traguardo dei sei milioni di casi di coronavirus. Lo comunica il ministero della Salute del Paese. La pandemia sta infuriando in tutta la vasta nazione dell’Asia meridionale: con 6,1 milioni di infezioni, l’India è in procinto di superare gli Stati Uniti in vetta alla triste classifica dei contagi. Finora nel Paese sono morte quasi 100mila persone.
Il Pakistan ha registrato 9 decessi causati da Covid-19 e 566 nuove infezioni nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il ministero della Salute del Paese. Ora il Paese conta un totale di 310.841 casi di coronavirus mentre il totale dei decessi sale a 6.466 persone. Finora, 296.022 persone sono guarite dalla malattia. La capitale federale Islamabad finora ha registrato 16.470 casi di coronavirus e 181 morti. Nelle ultime 24 ore, la capitale ha registrato oltre 70 casi di coronavirus, il numero più alto di casi negli ultimi due mesi.
Il coprifuoco notturno in vigore a Melbourne, in Australia, da quasi due mesi per arginare i contagi da coronavirus, è stato tolto grazie a un netto calo del numero di nuove infezioni, solo cinque nell’arco delle 24 ore secondo l’ultimo bilancio, la cifra più bassa dal 12 giugno ad oggi. I cinque milioni di abitanti di Melbourne, capitale dello Stato di Victoria, sono stati sottoposti a drastiche restrizioni nelle ultime settimane che da oggi saranno allentate. Da oggi potranno tornare ad operare i settori edile e manifatturiero. I vivai hanno riaperto e sono riammesse le cerimonie religiose sebbene per un piccolo numero di persone alla volta. Il primo ministro dello Stato di Victoria, Daniel Andrews, ha affermato che questo trend in calo dei contagi è “molto importante” e ha assicurato che, se sarà confermato, ulteriori restrizioni potranno essere revocate. Al momento resta, infatti in vigore, l’obbligo di rimanere a casa e il divieto di viaggiare oltre un raggio di cinque chilometri, se non in caso di necessità o per lavoro. Le attività non essenziali, compresi i ristoranti, restano chiuse, nonostante le proteste degli imprenditori. Melbourne è stata al centro di una forte ondata epidemica negli ultimi mesi, dopo che alcune persone di ritorno dall’estero sono sfuggite alla quarantena alla quale erano stati sottoposti, ospiti di alcuni alberghi. Dall’inizio della pandemia l’Australia ha un totale di 27.000 casi e 875 decessi. La maggior parte degli Stati australiani registra solo pochi nuovi casi al giorno, e le restrizioni sono state allentate nella maggior parte delle aree.
“Un milione di persone hanno perso la vita per il Covid in tutto il mondo. È un numero impressionante e purtroppo ancora in crescita”, ha scritto il ministro della Salute Roberto Speranza in un post su Facebook, commentando le ultime cifre sul virus. “Dobbiamo impegnare tutte le nostre energie per combattere il virus, puntando sulla ricerca scientifica per cure e vaccini efficaci e sicuri – continua il ministro -. Nel frattempo ciò che fa davvero la differenza restano i comportamenti corretti di ciascuno di noi. Servono ancora massima attenzione, serietà e prudenza”.
IL PUNTO
Il coronavirus ha ormai praticamente raggiunto la soglia – anche psicologica – del milione di morti nel mondo. Una cifra che avvicina l’epidemia in corso alle dimensioni dell’influenza asiatica, che nel 1957-58 fece 1,1 milioni di morti, anche se resta per fortuna ancora molto lontana dai 50 milioni di decessi provocati dalla spagnola nel 1918-19. Si parla sempre di vittime ufficiali, perché il numero in realtà potrebbe essere più alto per la difficoltà, soprattutto in alcune aree del mondo, di identificare con esattezza tutte le morti per il Covid-19. Di sicuro, sono almeno 998.000 le persone uccise dal virus da quando l’epidemia è emersa in Cina alla fine dell’anno scorso. Quasi 33 milioni i casi di infezione. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito sia in termini di decessi che di casi, con quasi 205.000 morti. Seguono il Brasile e l’India, che continua a macinare numeri elevati, con oltre 88.000 nuovi casi in 24 ore, e più di 1.100 decessi in un giorno.
Anche gran parte d’Europa resta alle prese con i picchi della seconda ondata che sta investendo numerosi Paesi, intorno all’Italia. Dopo le conseguenze dei viaggi estivi, con le relative polemiche sulla gestione della movida, ora l’attenzione è tutta puntata sugli effetti della riapertura delle scuole e l’arrivo dei primi freddi. In Francia un terzo dei cluster riguarda proprio gli istituti dei vari gradi e le università, dove si contano 285 focolai, il 32% degli 899 registrati. Secondo l’ultimo bollettino settimanale della sanità pubblica francese, per la prima volta il mondo della scuola precede quello delle aziende, dove sono 195 i focolai attivi, seguito dalle strutture sanitarie, con 97 cluster tenuti sotto osservazione. Oltralpe, per far fronte alla recrudescenza dell’epidemia – che da giorni viaggia intorno ai 15.000 nuovi casi quotidiani – ora c’è anche chi propone un “lockdown d’Avvento”, dall’1 al 20 dicembre, per salvare il Natale consentendo alle famiglie di riunirsi e limitare allo stesso tempo i danni all’economia e alle scuole. L’idea è stata proposta alle autorità francesi da due economisti vincitori del premio Nobel, Esther Duflo e Abhijit Banerjee: le persone, secondo la coppia di studiosi, potrebbero essere incoraggiate a fare i loro acquisti natalizi a novembre e questo blocco eviterebbe di cancellare del tutto il Natale e l’eventualità di dover imporre un lockdown più severo più avanti, se le festività di fine anno dovessero innescare un’ondata di infezioni ancora peggiore di quella in corso. La prospettiva di essere costretti a un’altra quarantena, più o meno rigida, o comunque di assistere a una nuova serie di limitazioni alle libertà delle persone, sembra incontrare tuttavia una crescente opposizione tra molti cittadini in diversi Paesi, dove si moltiplicano le manifestazioni di piazza contro le autorità.
Dopo il sit-in di sabato a Londra, con migliaia di persone a Trafalgar Square, sono stati i madrileni a scendere nuovamente nelle strade per protestare contro il blocco parziale imposto in diversi quartieri della capitale spagnola e della sua regione per frenare i contagi. Dal 21 settembre circa 850.000 persone sono state confinate nelle loro zone e non possono allontanarsene se non per motivi di lavoro, scolastici o medici, anche se possono circolare liberamente all’interno. Nell’ottovolante che tra i vari continenti vede alternarsi da mesi ondate di emergenza e periodi di relativa tranquillità, c’è anche chi in questa fase può tirare un po’ il fiato. E’ il caso di Melbourne, in Australia: nello Stato di Victoria è stato revocato il coprifuoco notturno che era stato imposto quasi due mesi fa per contrastare la seconda impennata del virus. Anche qui nei giorni scorsi c’erano state manifestazioni contro le restrizioni, sfociate in disordini e scontri con la polizia. Un copione di stop-and-go che sembra destinato a ripetersi ancora nei prossimi mesi in giro per il mondo, in attesa dell’agognato vaccino.
Il TRAM di Napoli riparte: “Posti dimezzati ma non molliamo”. Al via la quinta stagione con uno spettacolo inedito.
COMUNICATO STAMPA
Il Teatro Tram di Napoli riparte: “Posti dimezzati ma non molliamo”. Dal 16 ottobre via alla quinta stagione con uno spettacolo inedito del direttore artistico Mirko Di Martino.
Posti dimezzati in sala, circa 30, per rispondere alle misure di sicurezza necessarie nella prima stagione post-Covid, ma il Teatro Tram di via Port’Alba ci sarà: si riparte il 16 ottobre. Una decisione maturata a partire dalla volontà di non arrendersi, nonostante le grandi difficoltà economiche che hanno drammaticamente colpito il settore dello spettacolo dal vivo e nonostante la drastica riduzione dei posti a sedere. Un dialogo interrotto a marzo che riprende più forte di prima, accompagnato dal coraggio di ricominciare seppur in versione “ridotta”: di ridotto, però, la quinta stagione del TRAM ha soltanto il numero degli spettatori ammessi in sala per ciascuno spettacolo. Tutto il resto, invece, sarà “intero”.
La programmazione risente, naturalmente, dell’emergenza Covid: non tutti gli spettacoli si prestano, per le loro peculiarità, alle misure anti-contagio. Ecco perché per ora il Teatro Tram svela solo la prima sessione della stagione, che durerà fino alla fine dell’anno, sperando che da gennaio si possano tornare a occupare tutti i posti della sala.
“Non è stata una scelta facile – spiega il direttore artistico Mirko Di Martino che quattro anni fa ha fondato questo spazio di cultura attiva nel cuore del centro storico di Napoli diventando in pochi anni punto di ritrovo per una intera generazione di professionisti dello spettacolo e appassionati del teatro -: il nostro piccolo spazio non ha le spalle coperte da enti finanziatori, grandi teatri, festival. Ma la comunità che ci sostiene è numerosa e vivace: fin dal primo giorno abbiamo aperto le porte ai giovani, ai curiosi, agli emarginati, agli interessati, agli artisti, a chiunque fosse in cerca di un luogo pubblico dove incontrare nuove persone e sentirsi a casa. Riaprire in queste condizioni è molto difficile, ma non potevamo rinunciare. Restare chiusi avrebbe significato un danno per tutti, un’ulteriore riduzione degli spazi a disposizione delle giovani compagnie, un vuoto nell’offerta formativa di teatro, scrittura e cultura. I piccoli teatri hanno un valore sociale importantissimo per la comunità in cui risiedono: non siamo solo un contenitore di spettacoli, siamo un luogo di incontro, di scambio, di creazione.”
La stagione 2020/2021 della sala di via Port’Alba prenderà il via il 16 ottobre 2020 con la nuova produzione del TRAM: “Primo sangue” di Mirko Di Martino, che vedrà Orazio Cerino e Errico Liguori interpretare due fratelli impegnati in una sfida di scherma, sport e vita, all’interno del teatro trasformato in una sala d’arme e con il pubblico disposto lungo i due lati della pedana.
Primo sangue
Il 29 ottobre si proseguirà con il primo lavoro della neonata Compagnia Under30 del TRAM – che si è costituita poco prima del lockdown e che ha mosso i suoi primi passi a distanza, per poi riuscire a misurarsi con lo spettacolo dal vivo “Misura per Misura”, tratto da Shakespeare con l’adattamento e la regia di Diego Maht, andato in scena con successo durante l’edizione estiva di Classico Contemporaneo. Con questo stesso spettacolo la compagnia riparte dagli spazi in cui è nata e porta in scena i giovanissimi attori Giuseppe Di Gennaro, Germana di Marino, Marcello Gravina e Vincenzo Coppola.
Misura per Misura
Il terzo spettacolo della stagione prende spunto proprio dal periodo di emergenza che stiamo vivendo: gli spettatori assisteranno allo spettacolo chiusi all’interno di cabine dietro a un vetro, come nei Peep Show americani. “Naked. Il locale delle nude verità”, diretto da Vittorio Passaro, sarà formato da otto monologhi scritti da otto autori: Claudio Buono, Maurizio Capuano, Michele Danubio, Angela Rosa D’Auria, Mirko Di Martino, Patrizia Di Martino, Francesco Rivieccio, Diego Sommaripa. L’evento andrà in scena al TRAM dal 12 al 22 novembre.
Il 26 novembre, il Teatro Tram darà spazio, ancora una volta, al Festival Vissidarte che si aprirà con il nuovo spettacolo di Peppe Celentano: “Nella bottega di Caravaggio”. Partendo dalle opere napoletane del grande pittore, racconterà la sua vita tormentata e la sua arte immortale con un cast di tutto rispetto: Peppe Celentano, Gabriella Cerino, Gennaro Monti, Sonia De Rosa, Alfredo Amundo, Priscilla Avolio e con la partecipazione di Massimo Masiello. Il secondo spettacolo di Vissidarte sarà invece dedicato ad Amedeo Modigliani. Il monologo, scritto e diretto da Antonello Cossia, era già programmato nella scorsa stagione interrotta a causa della pandemia da Covid-19, così come in sospeso era rimasta la “Venere Tascabile” di Carmen Pommella, dedicata a Laura Betti con al regia di Antonio D’Avino, che chiuderà questa prima parte della Stagione 2020/21 del TRAM a partire dal 10 dicembre.
PROGRAMMA
dal 16 al 25 OTTOBRE 2020
PRIMO SANGUE
con Orazio Cerino, Errico Liguori
testo e regia di Mirko Di Martino
scene di Giorgia Lauro
aiuto regia Angela Rosa D’Auria
maestro d’arme Nicola De Matteo
allenamenti presso il Circolo della Scherma di Posillipo
produzione TRAM e Teatro dell’Osso
Due fratelli, due campioni di scherma, tornano a casa al momento della morte imminente del padre. Si ritrovano nella stessa palestra dove tutto era cominciato, vent’anni prima, quando da bambini il loro papà allenatore li sottoponeva ad allenamenti durissimi per farli diventare dei vincenti. Aldo e Edo sono cresciuti insieme e insieme hanno vinto tutto, fino al momento in cui è accaduto qualcosa, dodici anni prima, che li ha separati: durante la finale del campionato italiano, che li vedeva opposti, Edo ha abbandonato all’improvviso il match lasciando Aldo in pedana. Non solo: da quel momento Edoardo è andato via di casa e ha smesso di rivolgere la parola al padre. Negli anni seguenti, Aldo ha continuato a praticare la scherma ad alti livelli, ma non è mai riuscito a vincere un oro alle Olimpiadi o ai Mondiali. Edo, che sembrava destinato a diventare un fuoriclasse, si è invece ritirato dall’attività agonistica, ma ha continuato a praticare la scherma come insegnante. Oggi i due fratelli si ritrovano per la prima volta insieme, da soli, con una palestra a disposizione e le spade in mano. E’ il momento di regolare i conti in sospeso, è l’occasione per concludere finalmente quella finale e decretare il vincitore. E’ soprattutto il momento della verità: cosa è successo, davvero, in quella notte di dodici anni prima?
dal 29 OTTOBRE all’ 8 NOVEMBRE 2020
MISURA PER MISURA
da William Shakespeare
adattamento e regia di Diego Maht
con Vincenzo Coppola, Giuseppe di Gennaro, Germana di Marino, Marcello Gravina
costumi di Annalisa Ciaramella
scene di Giorgia Lauro
compagnia TRAM under30
Stanco del suo ruolo di potere, il Duca decide di abbandonare la sua carica per un periodo, lasciando gli oneri e gli onori del suo ruolo all’uomo più fedele alla sua dottrina politica: Angelo. Questi, dopo aver inizialmente mostrato una tendenza moderata, si rivelerà essere un sovrano molto più duro e intransigente del primo, capovolgendo tutte le regole della società da lui governata e scatenando una serie di eventi che lo porterà a condannare a morte un giovane, Claudio, solo per aver fatto l’amore con la sua compagna. “Desideravo mettere in scena Shakespeare e la vita vera”, dichiara il regista Diego Maht. “Per questo ho scelto di lavorare a quest’opera che non è tra le opere più famose del maestro, ma è certamente tra quelle giunte ai giorni nostri in condizioni migliori dal punto di vista dei parallelismi tra il reale e faceto. I personaggi del testo, Angelo, Lucio, Isabella e Claudio, sono quotidianamente là fuori, non c’è molto da inventarsi. Camminano tra noi e tra noi vivono, quel che ho fatto è soltanto concedergli per un’ora a sera un palco su cui esibirsi che non sia il mondo di sempre”.
dal 12 al 22 NOVEMBRE 2020
NAKED. IL LOCALE DELLE NUDE VERITA’
testi di Claudio Buono, Maurizio Capuano, Michele Danubio, Angela Rosa D’Auria, Mirko Di Martino, Patrizia Di Martino, Francesco Rivieccio, Diego Sommaripa.
regia di Vittorio Passaro
da un’idea di Mirko Di Martino
produzione TRAM e Teatro dell’Osso
Avete presente quella strana sensazione che vi prende, a volte, mentre state riflettendo ad alta voce, quando siete da soli con le vostre paure e le vostre manie, quando vi compiacete dei vostri peccati privati? Quella sensazione indefinita e fastidiosa, come se qualcuno vi stesse spiando durante un vostro momento privato? Ecco, questo è ciò che accade ai protagonisti di “Naked, il locale delle nude verità”, un Peep Show dove 8 personaggi mettono a nudo le loro storie inconfessabili, i loro segreti più profondi, i loro pensieri nascosti, mentre gli spettatori li osservano dalla loro privatissima cabina, al sicuro, lontani dal pericolo di un’intimità troppo coinvolgente e sconvolgente. “Naked” è il nuovo format del Tram in cui gli spettatori avranno la possibilità di assistere a due spettacoli di quattro monologhi ciascuno, per un totale di otto storie da spiare dietro a un vetro. Otto testi inediti scritti da otto drammaturghi napoletani interpretati da otto giovani attori per otto spettatori alle volta.
dal 26 al 29 NOVEMBRE 2020
NELLA BOTTEGA DI CARAVAGGIO
di Peppe Celentano e Raffaele Messina
dall’omonimo racconto di Raffaele Messina, Colonnese Editore
con Peppe Celentano, Gabriella Cerino, Gennaro Monti, Sonia De Rosa, Alfredo Amundo, Priscilla Avolio
e con Massimo Masiello
selezione Musiche MdS, Costumi Gabriella Cerino, Sartoria Benny Roja
regia di Peppe Celentano
Napoli, 1607. Minichiello fa da garzone nella bottega di Caravaggio, impegnato a raffigurare le Sette opere di Misericordia. Il ragazzino s’incanta a guardare il maestro che, come un mago, prepara i colori con i materiali più strani, e sogna di rubargli presto il mestiere. Ma tra quelle tele prende corpo anche una tragedia. La messa in scena immagina l’interiorità del grande pittore, osservandolo attraverso gli occhi di un giovane da lui preso a bottega. La figura di Michelangelo Merisi ha sempre esercitato un grande fascino su studiosi, scrittori e semplici appassionati di pittura probabilmente a causa dell’esplosivo mix tra un talento inarrivabile, un carattere difficile e una vita piena di episodi rocamboleschi. L’obiettivo principale di questa messa in scena è di dare vita a una storia verosimile e suggestiva.
dal 3 al 6 DICEMBRE 2020
MODIGLIANI. OLTRAGGIO AL PUDORE
scritto, diretto e interpretato da Antonello Cossia
con la collaborazione di Raffaele Di Florio, Riccardo Veno
Annalisa Ciaramella, Angela Grimaldi, Bruno Fermariello
con il sostegno di TRAM e Vissidarte Festival
“Quando c’era la pioggia (come spesso a Parigi), Modigliani camminava con un enorme ombrello nero molto vecchio. Talvolta sedevamo sotto questo ombrello, su una panchina del parco e a due voci recitavamo le poesie di Verlaine a memoria e con amore, felici di parlare di poesia”. Queste parole estrapolate da un ritratto che Anna Achmatova scrive ricordando il suo amico Amedeo Modigliani rappresentano contemporaneamente la suggestione e la presentazione di questo progetto di spettacolo incentrato sulla figura dell’artista livornese nato nel luglio del 1884 e morto nel gennaio del 1920. Un arco di vita breve, in cui questo uomo cosi sensibile e gentile ha fatto in tempo a stagliarsi nell’empireo degli artisti di tutti i tempi, sfidando la memoria e le apparenze che lo volevano semplicemente un bohémien travolto dai vizi e dagli eccessi. In scena un uomo entra con un ombrello nero molto vecchio, passeggia e poi si siede su di una sgangherata sedia di paglia, come fosse in un parco o nel suo studio. Attraverso un dialogo narrativo diretto con gli spettatori, grazie ai versi dei poeti a lui molto cari, ai ritratti, al racconto che di lui fa sua figlia Jeanne Modigliani ed altri materiali narrativi e biografici, si tenterà di dare un corpo e un’anima a questo artista, che suo malgrado è divenuto leggenda misteriosa e disordinata, iscritta a pieno merito nell’eternità che la grande arte dona, spesso dopo la morte, a quegli uomini fortunati che spendono la propria vita e si immolano nel perseguire una grande passione, finendo il più delle volte da essa divorati. Un urlo, una beffa, una risata sorniona e impavida contro Dio.
dal 10 al 13 DICEMBRE 2020
VENERE TASCABILE
omaggio in prosa e musica a Laura Betti
di Carmen Pommella e Antonio D’Avino
con Carmen Pommella
regia Antonio D’Avino
aiuto regia Michele Farina
scene e costumi Valeria Malpeso
produzione Musidantea 2.0
Laura Betti dalla voce roca, penetrante, è stata un’artista sfuggente, diabolica, un’attrice cantante regista fuori da ogni schema, rivoluzionaria nel suo genere. Questo spettacolo vuole ricordarla attraverso le sue canzoni e il suo modo di riconsegnare al pubblico le poesie del suo amato amico Pierpaolo Pasolini, parte inscindibile della sua vita. Frizzanti interventi autoironici saranno incorniciati dalle canzoni più famose che l’artista ci ha lasciato. L’unicità del suo stile si misura a partire dalla capacità di intrecciare generi e linguaggi diversi(cabaret, canzoni, teatro, cinema, rivista) secondo un disegno delicatamente anarchico. Il coraggio di tuffarmi nel complesso e tormentato mondo di questa artista che, da sempre, dai miei primi studi accademici, mi ha affascinata è spinto da un grande desiderio di comunicare in modo semplice il mio mondo fatto di strani pensieri, di voci, di ricordi, di suoni strani, a volte difficili da spiegare… sicuramente andare in scena e raccontare di Laura sarà per me come avere tra le mani una sacra reliquia!
“Sono comunque un’attrice ed ho la necessità fisica di perdermi negli intricati corridoi dove si inciampa tra la bava depositata da alieni, tele di ragno luminose e mani, mani che ti spingono verso i buchi neri screziati da lampi di colore infiniti, dove sbattono qua e la le mie pulsioni, forse dimenticate da sempre oppure taciute…Per poi ritrovare l’odore della superficie e rituffarmi nel sole dei proiettori, Nuova… altra…”. (Laura Betti)