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Covid, a Sperone in provincia di Avellino torna il lockdown

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Torna il lockdown in un comune di 4mila abitanti dell’Irpinia, Sperone, in provincia di Avellino.

Dopo il boom di contagi registrato in queste ore, il sindaco Marco Alaia ha imposto con un’ordinanza l’obbligo di uscire soltanto per ragioni di stretta necessità. Sono 12 i casi nelle ultime 3 settimane, alcuni dei quali riguardano persone ricoverate in ospedale. I negozi rimarranno aperti ma ci si potrà accedere soltanto in caso di bisogno. Stessa disposizione prevista anche per gli uffici pubblici. Molti commercianti che offrono servizi o beni non necessari preferiranno restare chiusi. Nello stesso atto, c’è l’obbligo dell’uso della mascherina anche all’aperto e quello di effettuare la sanificazione dei locali commerciali.

Conti alla mano l’ondata di nuove infezioni in Irpinia non si arresta. 176 nuovi casi in Irpinia da inizio luglio, con 40 casi nella sola città di Avellino. L’Asl ha comunicato la positività al Covid 19 dei tamponi effettuati su 3 persone: un uomo e una donna di 43 anni di Avellino e una donna di 40 anni di Sperone. A questi si aggiungono altri 3 casi: un residente di Rotondi, segnalato dal sindaco Antonio Russo, un uomo di 60 anni di Avellino; e un uomo di 87 anni di Avella. Questi ultimi due, sono entrambi ricoverati nel reparto di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera Moscati.

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Federico II ancora senza rettore, il 22 si ritorna a votare

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Clamoroso pareggio per le elezioni del rettore dell’Università di Napoli Federico II: il 22 settembre si torna a votare.

Nei giorni appena trascorsi, studenti e docenti universitari della Federico II di Napoli erano in attesa di scoprire che “piega” avrebbe preso il futuro dell’ateneo napoletano. L’università laica più antica del mondo è però ancora senza rettore, dopo il clamoroso pareggio tra i due sfidanti.

I candidati sono Luigi Califano, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, e Matteo Lorito, direttore del dipartimento di Agraria. Si tornerà dunque a votare da martedì 22 settembre. Lo scarto di un voto con il quale Califano ha superato Lorito (1262 contro 1261) non è bastato infatti a decretare il vincitore. Nonostante la prima tornata di elezioni non abbia assegnato a nessuno dei due la carica di rettore, il risultato può essere considerato comunque una vittoria.

Dai commenti di alcuni professori universitari sui social, si nota che in effetti entrambi i candidati sono molto apprezzati. Il professor Giuseppe Longo (professore di astronomia e astrofisica), ad esempio scrive:

«Entrambi brave persone e ottimi ricercatori. Solo due espressioni diverse del mondo accademico, ma ora l’ateneo ha bisogno di un rettore al più presto. Questi sono tempi difficili e con un’ emergenza Covid che ci penalizza non possiamo paralizzarci in un’interminabile campagna elettorale».

Le dichiarazioni dei due candidati e del ministro (ex rettore) Gaetano Manfredi

I due candidati alla carica di rettore della Federico II si dichiarano dunque soddisfatti. Ecco le parole di Luigi Califano:

«Mi avete riempito il cuore: 1262 preferenze. Grazie. È un segno di compattezza, affetto e condivisione forte. Sono mancati una manciata di voti per il quorum: da martedì 22 a giovedì 24 si tornerà a votare e a ribadire la nostra idea di un nuovo sistema universitario. L’elezione di un rettore è il momento istituzionale più alto nella vita di un ateneo. (…) Ora facciamo in modo che prevalgano davvero i valori della cooperazione, del senso delle istituzioni, della competenza e della solidarietà su cui si fonda da secoli la nostra Federico II».

Proprio per l’importanza del momento istituzionale che la Federico II sta vivendo, anche Matteo Lorito si ritiene soddisfatto:

«Sono molto contento del risultato raggiunto e di come l’ateneo ha risposto. L’ateneo ha bisogno di almeno una tornata in più per prendere la sua decisione e per noi questo va bene perché siamo in crescita. Invito tutti ad andare a votare e confermare il voto tenendo ben presente che il nostro è un programma che parte dalle esigenze degli studenti, del personale amministrativo e socio sanitario, dei ricercatori e dei docenti che si impegnano a fondo nella didattica, nella ricerca e hanno bisogno di strutture, servizi e opportunità».

Inoltre, al riguardo, non poteva che esprimersi anche il ministro Gaetano Manfredi, rettore uscente della Federico II. Il ministro si limita ad esprimere tale augurio: «mi auguro che dalle elezioni esca una Federico II forte, perché di questo abbiamo tutti bisogno».

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La storia di Rosanna: affetta da tumore al retto, nessuno voleva operarla, ma oggi è salva grazie al Pascale

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L’Istituto Pascale si conferma, ancora una volta, una delle eccellenze per la cura dei tumori.

La storia di Rosanna varrebbe la pena leggerla in un libro. Ed, in effetti, è ciò che la cinquantunenne di Siracusa spera di fare, perché “tutti devono sapere che non sono morta grazie ai medici del Pascale”. Nel 2018 la vita normale di Rosanna cambia definitivamente: ha speso mesi per curarsi da curiose emorroidi che, però, si scopriranno essere un tumore al retto.

La storia infinita di Rosanna

In questo momento, il calvario di Rosanna comincia: si reca prima a Verona per cercare di ridurre, con cicli di chemio e radioterapia, la massa del tumore che, nelle condizioni in cui versa, è inoperabile. Ritornata a Siracusa, però, la situazione non cambia: il tumore si è, anzi, esteso fino a comprendere l’utero e un’infiltrazione di una struttura ossea del bacino. Rosanna dimagrisce, arriva a pesare soli 47 chili, e la situazione che i medici le prospettano lascia poche speranza. A Catania, però, uno specialista riaccende la speranza della donna. C’è un primario a Napoli, cui nome è Paolo Delrio, che potrebbe fare qualcosa per lei.

L’arrivo al Pascale

Così Rosanna, insieme all”anziana madre, nel maggio 2020 approda a Napoli, all’Istituto Pascale. Qui, l’equipe del professor Delrio la opera, con l’ausilio del chirurgo oncoplastico Stefano Mori e dell’ortopedico Flavio Fazioli. I medici riescono ad asportare il tumore da retto e utero, lasciando intatta la vescica e ricostruendo con un lembo addominale il difetto di tessuti della regione perineale. Operata lo scorso 20 maggio, oggi Rosanna è tornata nella sua Siracusa dopo essere rimasta in osservazione per un mese a Napoli. Ed è qui che la donna ha intenzione di scrivere un libro che racconti la sua storia.

Il grande lavoro dei medici del Pascale hanno trovato felicitazioni nelle parole del direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi.

Siamo innanzitutto felici he la paziente abbia potuto risolvere il suo problema di salute, e di aver potuto contribuire a questo, come Istituto e come equipe. Il Pascale non si è mai fermato e continua a non fermarsi anche di fronte a obiettive difficoltà. Grazie a questa squadra di professionisti nelle competenze specialistiche e nelle sensibilità umane. Ancora una volta la formula del gioco di squadra 1+1 uguale 3 è risultata quella vincente.

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Napoli: rinuncia del 10% dei presidenti di seggio

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Sono ottanta a Napoli città (sugli 885 nominati dalla Corte d’Appello) i presidenti di seggio che hanno già fatto pervenire rinuncia all’incarico in vista del voto di domenica e lunedì, poco meno del 10%. Un dato – viene fatto notare dal Comune – da considerare per il momento in linea con le precedenti consultazioni.

Napoli, pertanto, non si allinea ad altre città dove invece i forfait – probabilmente legati a un timore di contagio da Covid 19 – ha già raggiunto numeri considerevoli.

Tuttavia, per una valutazione complessiva, sarà utile attendere la costituzione dei seggi in programma domani quando i numeri potrebbero essere più consistenti.

Pozzuoli piange Giuseppe, deceduto nella notte dopo un incidente stradale

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In uno scontro tra un’auto ed uno scooter in via Umberto Saba nel megaquartiere di Monterusciello a Pozzuoli (Napoli) è morto un uomo di 49 anni, Giuseppe De Simone, commerciante alimentare nel ramo ittico.

L’uomo, residente nel quartiere, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, a bordo della sua moto ha impattato violentemente contro una Fiat Fiorino guidata da un giovane sempre del quartiere, all’incrocio di via Saba nei pressi dell’isola ecologica. Soccorso è stato trasferito dai sanitari del 118 al Pronto Soccorso del nosocomio flegreo, S. Maria delle Grazie, dove poco dopo è morto. Sul posto gli uomini della polizia municipale di Pozzuoli che hanno effettuato i rilievi ed avviato le indagini.

Il giovane a bordo dell’auto, che si era allontanato dal luogo dell’incidente, si è poi presentato qualche ora dopo alla Polizia municipale. L’auto ritrovata dagli agenti di polizia municipale dopo qualche ora ad un paio di chilometri di distanza dal luogo del tragico impatto, nei pressi dei ‘600 alloggi’, e lo scooter sono state poste sotto sequestro. La salma è stata trasferita presso il primo Policlinico di Napoli per l’esame autoptico.

Dipendenti Anm impegnati alle elezioni, si rischia la riduzione dei servizi

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Sono 242 i dipendenti di Anm, l’Azienda napoletana mobilità, che domani e lunedì saranno impegnati ai seggi elettorali e non saranno quindi in servizio.

Oltre il 90% delle richieste pervenute sono per il ruolo di rappresentanti di seggio. Anm “nel rispetto delle scelte di impegno politico dei dipendenti”, è scritto in una nota, “sta cercando di organizzare al meglio possibile il servizio di trasporto per i due giorni delle elezioni, pur con la consapevolezza che ci potrebbero essere delle ripercussioni sul servizio”.

L’azienda ricorda che per legge “non è consentito opporsi alla libera scelta dei dipendenti dell’impegno in occasione del voto”.

Si è sciolto il sangue di San Gennaro

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Si è ripetuto a Napoli il prodigio del ‘miracolo’ di San Gennaro. L’annuncio della liquefazione del sangue è stato dato alle 10.02 in un Duomo insolitamente vuoto per la festa del santo, per le misure anti Covid-19. Ad accoglierlo l’applauso dei fedeli presenti. Il sangue era già sciolto nel momento in cui l’ampolla è stata presa dalla teca.

“Con gioia e commozione – ha detto cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli – il sangue del nostro santo patrono è sciolto”.

Il ripetersi del ‘miracolo’ è letto come un buon auspicio per Napoli e la Campania. Quest’ultimo avviene tre volte l’anno: a settembre, nel giorno di S.Gennaro, nel sabato che precede la prima domenica di maggio, a dicembre.

Nello Mascia porta “Viviani per strada”

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Il nuovo Trianon Viviani, con la direzione artistica di Marisa Laurito, apre la propria stagione con due spettacoli di Raffaele Viviani messi in scena all’aperto

Dal 26 al 30 settembre prossimi, la fondazione teatrale di Forcella darà vita a Viviani per strada, in occasione del settantesimo anniversario della scomparsa del commediografo al quale è dedicato il teatro.

Il progetto, curato e diretto da Nello Mascia, si compone dell’allestimento di due atti unici vivianeschi: Porta Capuana e Mmiez’‘a Ferrovia.

Il progetto si avvale del finanziamento del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc 2014-2020) e del patrocinio di Rai Campania ed è realizzato in collaborazione con il PalaPartenope.

«Viviani per strada nasce da una riflessione sul doloroso presente che viviamo, con le disposizioni restrittive sulla pratica teatrale e le limitazioni all’affluenza degli spettatori, certamente legittime – spiega Mascia –: di qui questo progetto di teatro itinerante che mette al centro la strada, la naturale fonte di ispirazione delle opere di don Raffaele, dove l’Autore osserva e coglie gli umori più genuini del popolo per poi trasferirli nelle sue composizioni, dove è più intensa e clamorosa si svolge la vita cittadina e la lotta per la sopravvivenza risulta con più drammatica o anche con più comica chiarezza».

«Per rendere omaggio a Raffaele Viviani, nel settantesimo anniversario della sua scomparsa, ho voluto restituire a quei personaggi i luoghi della loro originaria ispirazione, in un progetto di teatro itinerante – prosegue Mascia –: due opere di cento anni fa che ci fanno ragionare su come eravamo e su come il tempo ci ha cambiati, mirando a individuare indizî per affrontare più consapevoli e più forti il prossimo futuro».

Porta Capuana e Mmiez’‘a Ferrovia sono due atti unici del 1918, rappresentati con successo al teatro Umberto all’indomani della disfatta di Caporetto. In entrambi il regista vede «un unico protagonista – il coro, il popolo – e i tipi, già ampiamente sperimentati nel varietà, legati in una trama che impasta il dramma con l’ambiente pittoresco».

Porta Capuana – È la piazza storicamente nota per il suo fantasmagorico mercato all’aperto. Un’umanità variegata, fatta di squallidi venditori al minuto e pescivendoli truffaldini, che esprime il proprio sentimento di solitudine e di rabbia nei confronti del proprio destino di povertà, ma dotata anche di una spiccata autoironia. Significativa fra gli altri la figura mesta e affamata de ‘o Tammurraro, con i suoi tamburelli in bilico sul capo, che cerca di vendere con molto insuccesso quegli strumenti di balli di canti e di feste a una umanità che non ha nulla da festeggiare. Ma su tutti domina il personaggio di don Ciro ‘o capitalista. Sordido usuraio con l’aria fatale di bellimbusto. Don Ciro corteggia con insistenza la sie’ Stella, suscitando la gelosia di donna Rosa, «anima nera», sua amante, e sposata a Aitano Pagliuchella, un buffo guappo di cartone. Donna Rosa non perde occasione per sparlare della sua rivale. Le maldicenze giungono alle orecchie di don Vincenzino, marito di Stella. La tensione sale e improvvisamente esplode. Irromperà il Pazzariello che chiude l’atto unico vivianesco.

Mmiez’‘a Ferrovia – L’atto unico vivianesco rappresenta il variopinto mondo che ruota intorno alla piazza. Ci sono i due Strilloni che invitano i passanti, l’uno alla tradizione dell’Opera dei Pupi, l’altro al “Cinemà”, lo spettacolo del futuro. C’è l’avventore del barbiere che perde il treno per i reiterati ritardi di don Luigi. C’è Crispino, il ciabattino-intellettuale vagamente infiammato dalle idee e dagli echi lontani della rivoluzione russa. C’è il Cantante di pianino un po’ mariuolo. Ma la vicenda ha come protagonista Concettina, che sta per cedere alle lusinghe di don Alberto, uomo senza scrupoli che la porterà alla rovina. Ma la ragazza riuscirà a sottrarsi grazie al tempestivo avvertimento di Nannina (personaggio che presenta sorprendenti somiglianze con alcune eterne figure brechtiane), ormai vinta e rassegnata al suo amore disperato e alla sua vita perduta. Come sempre fa da corona ai protagonisti un coro di personaggi fra cui emerge quello del Magnetizzatore, una sorta di anticipatore del Sik-Sik eduardiano.

Nei due spettacoli saranno in scena, con lo stesso Nello Mascia che firma anche la regia, Davide Afzal, Federica Aiello, Mariano Bellopede, Peppe Celentano, Rosaria De Cicco, Massimo De Matteo, Gennaro Di Colandrea, Chiara Di Girolamo, Valentina Elia, Gianni Ferreri, Roberto Giordano, Roberto Mascia, Massimo Masiello, Giovanni Mauriello, Matteo Mauriello, Marianna Mercurio, Ciccio Merolla e Ivano Schiavi.

Le elaborazioni musicali sono di Mariano Bellopede e Ciccio Merolla. Le scenografie sono curate da Raffaele Di Florio, i costumi da Anna Verde.

Completano la locandina Marcello Manzella (aiuto regia), Gianluca Sacco (disegno luci), Daniele Chessa (suono e fonica), Massimiliano Pinto (direzione degli allestimenti), Paolo Animato (ufficio stampa), Daniela Riccio (ufficio di produzione), Francesca Buzzurro (amministrazione) e Rino Manna (logistica).

Gli spettacoli si terranno tutti i giorni da sabato 26 a mercoledì 30 settembre: Porta Capuana alle 20:30, allestita nello slargo tra l’antica porta della città e la vecchia sede della Pretura, mentre Mmiez’‘a Ferrovia sarà messa in scena alle 23, al centro di piazza Garibaldi, nell’area pedonale coperta.

Nel rispetto della normativa di igiene e sicurezza prescritta per l’emergenza sanitaria, i posti sono contingentati (centonovanta per luogo di spettacolo) e numerati. All’ingresso, un addetto del teatro rileverà la temperatura degli ospiti e ricorderà l’uso indispensabile della mascherina.

Biglietti – Sono gratuiti. Le richieste di prenotazione vanno inviate per email all’indirizzo info@teatrotrianon.org, a partire da lunedì 21 settembre prossimo. Per il necessario contingentamento dei posti, si può prenotare un massimo di due biglietti per spettacolo. Nell’email vanno indicati la data e il luogo dello spettacolo (porta Capuana oppure piazza Garibaldi), nonché il numero dei biglietti (uno o due). La segreteria del Trianon Viviani provvederà, quindi, a confermare per email la prenotazione, compatibilmente con la disponibilità dei posti, e indicherà quando ritirare i biglietti presso il botteghino del teatro.

De Luca: “La situazione Covid-19 in Campania è sotto controllo, ma siamo pronti a tutto”

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“Oggi in Campania la situazione del covid19 è pienamente sotto controllo. La percentuale di positivi in relazione ai tamponi fatti è da tenere sotto controllo e oggi siamo al 2,4%, quindi assolutamente sotto controllo”.

Lo ha detto il presidente uscente e ricandidato della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della sua diretta Facebook del venerdì: “Quattro-cinque mesi fa – ha detto – facevamo 2.000-2400 tamponi al giorno, ieri abbiamo fatto 8.500 tamponi, quindi c’è qualche numero in più di positivi relativo sia al controllo dei rientri sia all’incremento straordinario numero dei tamponi. Dobbiamo prepararci ad avere i covid hospital pronti per eventuali emergenze e stiamo ampliando le terapie intensive per essere pronti per un picco epidemiologico. L’Oms ha fatto valutazioni preoccupate, dicendo che attende per fine ottobre inzio novembre una ripresa molto forte di contagio. Noi ci prepariamo“.

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Screening sierologico per studenti e docenti all’università Vanvitelli

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L’università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, dopo il nuovo incremento dei contagi da Covid-19, ha ritenuto opportuno effettuare uno screening sierologico di massa.

Il test è rivolto a chi ne farà richiesta tra studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. L’ateneo ha affidato lo screening all’Azienda ospedaliera universitaria della Vanvitelli che sarà effettuato attraverso un con prelievo e test per la presenza di IgG e IgM o Ig Totali e, ove necessario, l’effettuazione del tampone nasofaringeo e orofaringeo.

Possono essere sottoposti allo screening sierologico ed eventuale tampone anche gli specializzandi che non svolgono attività assistenziale, dottorandi, borsisti e assegnisti di ricerca.

Il direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale Italo Francesco Angelillo coordinerà il programma di intervento. Inoltre, si potranno sottoporre allo sceening anche gli specializzandi che non svolgono attività assistenziale, dottorandi, borsisti e assegnisti di ricerca.

I prelievi si effettueranno nel complesso di Santa Patrizia in Napoli ed il Complesso di via Vivaldi a Caserta.

Ci aspettiamo un’ampia adesione allo screening – spiega il professore AngelilloSono state previste due sedi per i prelievi così da consentire a tutti di poter fare il test riducendo gli spostamenti tra le sedi. Il risultato del test sarà comunicato nella stessa giornata dell’esecuzione così da continuare a garantire lo svolgimento delle attività in presenza nella maggiore sicurezza possibile“.


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