venerdì, Aprile 26, 2024
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La storia di Rosanna: affetta da tumore al retto, nessuno voleva operarla, ma oggi è salva grazie al Pascale

L’Istituto Pascale si conferma, ancora una volta, una delle eccellenze per la cura dei tumori.

La storia di Rosanna varrebbe la pena leggerla in un libro. Ed, in effetti, è ciò che la cinquantunenne di Siracusa spera di fare, perché “tutti devono sapere che non sono morta grazie ai medici del Pascale”. Nel 2018 la vita normale di Rosanna cambia definitivamente: ha speso mesi per curarsi da curiose emorroidi che, però, si scopriranno essere un tumore al retto.

La storia infinita di Rosanna

In questo momento, il calvario di Rosanna comincia: si reca prima a Verona per cercare di ridurre, con cicli di chemio e radioterapia, la massa del tumore che, nelle condizioni in cui versa, è inoperabile. Ritornata a Siracusa, però, la situazione non cambia: il tumore si è, anzi, esteso fino a comprendere l’utero e un’infiltrazione di una struttura ossea del bacino. Rosanna dimagrisce, arriva a pesare soli 47 chili, e la situazione che i medici le prospettano lascia poche speranza. A Catania, però, uno specialista riaccende la speranza della donna. C’è un primario a Napoli, cui nome è Paolo Delrio, che potrebbe fare qualcosa per lei.

L’arrivo al Pascale

Così Rosanna, insieme all”anziana madre, nel maggio 2020 approda a Napoli, all’Istituto Pascale. Qui, l’equipe del professor Delrio la opera, con l’ausilio del chirurgo oncoplastico Stefano Mori e dell’ortopedico Flavio Fazioli. I medici riescono ad asportare il tumore da retto e utero, lasciando intatta la vescica e ricostruendo con un lembo addominale il difetto di tessuti della regione perineale. Operata lo scorso 20 maggio, oggi Rosanna è tornata nella sua Siracusa dopo essere rimasta in osservazione per un mese a Napoli. Ed è qui che la donna ha intenzione di scrivere un libro che racconti la sua storia.

Il grande lavoro dei medici del Pascale hanno trovato felicitazioni nelle parole del direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi.

Siamo innanzitutto felici he la paziente abbia potuto risolvere il suo problema di salute, e di aver potuto contribuire a questo, come Istituto e come equipe. Il Pascale non si è mai fermato e continua a non fermarsi anche di fronte a obiettive difficoltà. Grazie a questa squadra di professionisti nelle competenze specialistiche e nelle sensibilità umane. Ancora una volta la formula del gioco di squadra 1+1 uguale 3 è risultata quella vincente.

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