Il Lungomare di Napoli è plastic – free. Fino al 30 Settembre sarà vietata la vendita di plastica da parte di bar, chalet e ristoranti. Ma gli intoppi alla realizzazione non sono pochi.
Venditori ambulanti di plastica il primo maggio
Il primo maggio a Napoli ha riscosso un successo senza precedenti. Al Mann per la mostra su Canova i visitatori sono stati 3.100, mentre la mostra su Caravaggio a Capodimonte ha accolto 1.439 ingressi. Tra il concerto a Piazza Dante e le manifestazioni sindacali della Confsal in piazza Plebiscito, di Cgil-Cisl-Uil in piazza del Gesù, il boom di presenze è stato davvero notevole.
Ad un simile afflusso di turisti, però, non è corrisposto una consistente presenza di vigili. Ed è stata per questa ragione che alcuni venditori ambulanti sono riusciti a sfuggire all’ordinanza del Comune che vieta la vendita di plastica sul Lungomare.
L’ordinanza del comune
Dal 30 Aprile al 30 Settembre, in via sperimentale, il Lungomare di Napoli diventa plastic – free. Vietata la vendita di plastica, cannucce, bicchieri, stecchette da cocktail, cucchiaini. L’ordinanza riguarda soprattutto i bar e gli chalet, meno i ristoranti che già da tempo si sono adeguati. Ma proprio in occasione del concerto, in via Partenope vari venditori ambulanti hanno distribuito acqua e bibite in bottiglie di plastica, e sorbetti e bibite fredde in bicchieri monouso.
Per chi infrange l’ordinanza è prevista una sanzione dai 25 ai 500 euro. Ma a sfuggire al divieto potrebbero essere non solo i venditori ambulanti. Diversi bar, infatti, hanno fatto notare che oltre alla difficoltà di fornirsi di bottiglie di vetro, un’ordinanza del precedente sindaco Iervolino proibisce di distribuire bottiglie di vetro poiché possono diventare oggetti contundenti. I gestori dei locali, insomma, sono confusi sul da farsi e chiedono maggiore precisione su un’ordinanza poco chiara.
