venerdì, Dicembre 26, 2025
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Napoli: rapinano un uomo puntando la pistola in testa al figlio

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A Marano, in provincia di Napoli, rapina in mezzo al traffico con pistola puntata in testa a un bambino.

Ieri sera, tra Chiaiano e Marano, due rapinatori in sella a una moto hanno puntato la pistola contro un bambino seduto in un auto per derubare il padre alla guida.

L’auto era imbottigliata nel traffico. È sopraggiunta una moto di grossa cilindrata con in sella due persone a volto coperto. Mentre il conducente si è affiancato all’auto, quello seduto dietro è partito con le minacce. Il rapinatore si è sporto nell’abitacolo e ha puntato l’arma alla testa del bambino che sedeva sul sedile posteriore. “Dammi la fede”.  Il padre si è sfilato l’anello e l’ha consegnato.

Negli ultimi giorni in zona ci sarebbero stati diversi episodi simili. Uno sarebbe avvenuto nella mattinata di ieri. Tutti raid messi a segno con la stessa tecnica, e non si esclude che siano riconducibili ad una singola coppia di rapinatori.

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Riaprono le discoteche in Campania. L’annuncio di De Luca

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Arriva la decisione: questo week end riapriranno le discoteche anche in Campania. Ad annunciarlo  il governatore De Luca in occasione dell’inaugurazione della nuova struttura sanitaria di Napoli 2 Nord  ad Arzano questa mattina.

Vincenzo De Luca , intervistato da Teleclub Italia, ha dichiarato che sta ragionando, insieme agli operatori della movida per alleggerire progressivamente alle restrizioni anche se – come è logico – ci saranno ancora delle limitazioni.

Nelle prossime ore dovrebbe dunque arrivare l’ordinanza per la riapertura dei locali della movida.

Critico il governatore nei confronti della decisione di aprire le discoteche già altrove.

“Non è possibile che i nostri ragazzi per divertirsi debbano andare in altre regioni  del Nord, con il rischio di portare il virus a casa”, ha sottolineato De Luca.

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Paura al Vomero: marito violento litiga con la moglie e dà fuoco alla casa

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Finito in manette 47enne per aver appiccato un incendio nell’abitazione della moglie dopo aver litigato con lei. L’uomo, arrestato per incendio doloso e atti persecutori, era già noto alle forze dell’ordine.

Nel pomeriggio di ieri (21 giugno 2020) sono scattate le manette per un uomo di 47 anni con l’accusa di incendio doloso e atti persecutori. L’uomo ha infatti appiccato un incendio presso un abitazione di Via Salita Scudillo, nel quartiere dell’Arenella; panico tra i residenti e intervento dei Vigili del Fuoco e degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e del Commissariato Arenella.

I Vigili del Fuoco, che hanno domato l’incendio, si sono trovati davanti ad un uomo in evidente stato di agitazione. Poco dopo i fatti è sopraggiunta una donna, proprietaria dell’abitazione. La donna ha dunque raccontato di essere vittima di comportamenti violenti del marito. L’uomo infatti, già in altre occasioni, l’aveva aggredita verbalmente per futili motivi e aveva minacciato di dar fuoco alla casa.

Il fatidico gesto sarebbe stato concepito al culmine di una lite. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è in carcere in attesa di giudizio con rito direttissimo.

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Emilio fede arrestato per evasione dei domiciliari a Napoli: doveva essere a Milano

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di Raffaele Accetta- Emilio Fede è stato arrestato per evasione dei domiciliari a Napoli.  L’ex direttore del Tg4 si trovava sul lungomare di Napoli per festeggiare in un ristorante con la moglie – l’ex parlamentare di Forza Italia Diana De Feo – il suo 89esimo compleanno.

Sei agenti in borghese sono entrati nel locale e l’hanno invitato a rientrare in albergo e a non uscire.

Fede, condannato in via definitiva a 4 anni e 7 mesi nell’ambito del processo Ruby Bis, ha scontato 7 mesi ai domiciliari.

Il giornalista, che doveva trascorrere i domiciliari nella sua casa di Milano, sarebbe partito in direzione Napoli dopo avere avvisato i carabinieri di Segrate, senza attendere l’autorizzazione del giudice del tribunale di sorveglianza milanese. Il giornalista è stato dunque considerato latitante per evasione.

Secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Roma“, è stato scortato dai Carabinieri in albergo. Qui gli è stato intimato di non lasciare la struttura fino alla decisione del magistrato di sorveglianza che dovrebbe arrivare in mattinata.

«Sono terrorizzato, chiuso in questa camera d’albergo senza poter uscire o affacciarmi alla finestra – ha commentato il giornalista -. Ho compiuto 89 anni e sono malato e tutto ciò che ho vissuto è fuori da ogni logica». Un pensiero poi per i sei carabinieri in borghese che lo hanno arrestato: « Devo dire che solo la loro gentilezza ha evitato il peggio. Poi sono stato interrogato nella hall dell’hotel dove alloggiavo per ore e ore. Sono ancora annichilito».

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Coronavirus, due casi a Mondragone, intero condominio sottoposto a tampone

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Rischio focolaio a Mondragone. 165 unità abitative sottoposte al tampone Covid.

Lo scorso fine settimana c’era stato un  caso positivo all’ospedale di Sessa Aurunca. Una donna aveva partorito suo figlio. Sottoposta a tampone, è risultata positiva, mentre il figlio non lo è. Mamma e bimbo sono attualmente ricoverati in due ospedali diversi: Caserta e Avellino. Poco dopo un uomo residente nello stesso stabile della donna, i Palazzi Cirio a Mondragone, è arrivato in ospedale coi tipici sintomi e poi è risultato positivo.

Da qui la decisione di sottoporre le 165 unità abitative al tampone rinofaringeo con l’ausilio della polizia municipale mondragonese. Il sindaco di Mondragone Virgilio Pacifico ha spiegato: “quale prima autorità sanitaria locale ho immediatamente attivato le procedure previste dal protocollo Covid per l’individuazione dei contatti e per gli stessi la predisposizione della quarantena”.

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Tragedia sulla statale: Fratello dell’Europarlamentare Patriciello muore falciato da un’auto

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Ha scosso l’intera comunità la tragedia dell’imprenditore di Venafro Stefano Patriciello, fratello del noto europarlamentare di Forza Italia Aldo Patriciello, che è rimasto ucciso questa mattina 22 giugno in un tragico investimento stradale avvenuto sulla Statale 158, in territorio di Colli a Volturno, in provincia di Isernia.

La vittima, titolare di un’impresa edile, stava lavorando in un’area cantiere quando, per cause ancora da chiarire, una Fiat Punto nera sarebbe sopraggiunta mentre viaggiava in direzione Venafro e avrebbe travolto Stefano Patriciello, 55 anni.

Secondo una prima ricostruzione, l’anziano alla guida della Punto avrebbe invaso la corsia opposta, quella dove erano in corso i lavori, falciando Patriciello e ferendo anche un altro operaio.

Illeso il conducente della vettura, poi sottoposto ai test per valutare le sue condizioni psico fisiche.
Inutile l’arrivo del 118 e i primi soccorsi, per il 55enne non c’è stato nulla da fare. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri per fare luce su quanto accaduto. Arrivato sul posto subito anche l’On. Aldo Patriciello, distrutto dallo choc e dal dolore e al quale vanno le più sentite condoglianze della nostra redazione.

Napoli: Foro in Chiesa per entrare in un supermercato di piazza Cavour, la banda del buco colpisce ancora

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Banda del buco colpisce ancora in piazza Cavour: bersaglio dei malviventi non è stato una banca o una posta stavolta, bensì un supermercato. Hanno praticato un foro per entrare nell’esercizio commerciale dalle fogne, verso il pavimento dell’adiacente Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Poco dopo, hanno fatto un altro foto dalla stessa chiesa verso il supermercato vicino.

I ladri di questa banda del buco hanno portato via una cassaforte contenente l’incasso, che non è stato ancora quantificato. Sembra che non abbiano rubato nulla dalla Chiesa, per il momento. Le indagini sono ancora in corso, a cura dei carabinieri della stazione San Giuseppe. Rilievi da parte della sezione investigazioni scientifiche del Nucleo Investigativo di Napoli.

 

Foto di Riccardo Siano

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De Luca: “In Lombardia si brindava in piazza. Noi salvi grazie al rigore.”

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De Luca: “Gli altri brindavano in piazza e noi chiudevamo tutto. Dall’1 luglio il Loreto Mare torna alla normalità”

“Manterremo gli ospedali dedicati al Covid, ma con flessibilità. Al Loreto Mare dal primo luglio torneranno i servizi precedenti, ma nel caso di ritorno dell’emergenza Covid-19 allora sarà pronto ad essere riconvertito senza perdere neppure un minuto”.

Sono le parole di Vincenzo De Luca pronunciate a margine della conferenza stampa della consegna del cantiere della stazione Di Vittorio a Capodichino.

Sul Coronavirus che ormai in Campania fa registrare un bassissimo numero di contagi, il Governatore ha precisato, in vista anche della fase 3 che prevede oggi l’addio alle mascherine all’aperto:

“Siamo stati la Regione più rigorosa sulle chiusure. Ci siamo salvati per questo. Abbiamo chiuso spazi pubblici 15 giorni prima degli altri a livello nazionale. In Lombardia si brindava in piazza. Abbiamo mantenuto linea di grande rigore. Oggi siamo quasi a contagio zero. L’epidemia è sotto controllo. Ci pareva ragionevole l’uso facoltativo delle mascherine all’aperto, che è obbligatorio dove però c’è assembramento. Va portata con sè. Io la metto come esempio e lo farò fino ad ottobre, è bene avere prudenza. Posso capire in spiaggia. Al chiuso poi anche è ancora necessaria la mascherina per stare tranquilli. Da oggi è decisivo il senso di responsabilità di tutti noi. Non ci saranno più i controlli capillari di prima”.

Renzi torna a Napoli in un clima nuovo per presentare “La Mossa del Cavallo”

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Napoli –  Martedì 23 giugno Matteo Renzi sarà a Città della Scienza per presentare il suo nuovo libro “La mossa del cavallo”. Mai titolo fu più azzeccato per la tappa partenopea.

Negli ultimi mesi il leader di Italia Viva sulla scacchiera del Comune di Napoli ha ‘mangiato’ pedine al sindaco, Luigi de Magistris conquistando una postazione strategica per il suo partito in Consiglio comunale. Tre i consiglieri passati dalla maggioranza a Renzi, che così oggi ha un suo gruppo a Napoli. Un gruppo diventato cruciale ora che i numeri del sindaco sono risicati e le fibrillazioni alle stelle con le regionali dietro l’angolo. Non gli unici arancioni conquistati da Renzi. Come non ricordare Paolo De Luca, ex fedelissimo del sindaco e presidente di uno dei suoi fortini elettorali, quello del Vomero. Anche lui ora in Iv.

In tanti salgono sul carro renziano che corre nella coalizione di Vincenzo De Luca, sognando lo scranno regionale. Altro che tempi in cui il sindaco diceva all’allora ex premier di “ca…sotto” o in cui i centri sociali vicini al sindaco accoglievano l’allora premier con gli scontri sul Lungomare di Napoli. Lo scenario – come riporta anteprima 24 –  è praticamente invertito e la città piuttosto demagistrizzata. Con Renzi che tra pochi giorni non a caso torna in città, pronto a colonizzare anche la Regione Campania, al fianco del Governatore. Proprio come ai vecchi tempi delle dirette insieme per spiegare il Patto della Campania.

Regionali in Campania: Il dilemma degli arancioni di una lista senza De Magistris

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Napoli – Incalza nelle ultime ore l’ipotesi di una lista di sinistra supportata ma non capeggiata da De Magistris che possa inserirsi nello spazio, semmai ce ne fosse uno, tra De Luca e Caldoro, proprio oggi confermato come punta del centrodestra.

“Candidarsi e non entrare in Consiglio sarebbe una catastrofe”. 

Spiegano fonti interne al movimento che comprende Dema, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista ed altre sigle della sinistra radicale partenopea.

Di tutt’altra opinione è il segretario regionale campano di Sinistra Italiana Tonino Scala, convinto dell’esistenza dello spazio politico e che starebbe spingendo per presentare una lista.

Ma il fronte non è coeso: dopo l’ufficializzazione di De Magistris di non correre alle Regionali, in molti hanno interpretato questo sua rinuncia come un “liberi tutti”, tant’è vero che non sono mancate le fughe verso i porti sicuri di Palazzo Santa Lucia.

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