giovedì, Dicembre 25, 2025
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Scosse di terremoto in Cilento nella notte

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Scosse di terremoto nella notte in Campania, nella zona del Cilento: Tanta paura tra la gente.

Ben tre scosse di terremoto hanno allarmato il Cilento: la prima, la più forte (magnitudo 2.3, a una profondità di 10 chilometri) alle 21.50, poi una seconda scossa alle 22.22 ( magnitudo 1.2) e l’ultima alle 22.23 (magnitudo 1).

L’epicentro del terremoto nella zona del Bussento, di preciso a Caselle in Pittari, l’area dell’entroterra del Golfo di Policastro, a sud di Salerno.

La gente è scesa in strada per il forte boato; la paura è stata tanta ma per fortuna, non ci sono stati danni. Le scosse si sono avvertite nei comuni limitrofi dell’epicentro: Sanza, Santa Marina, Villammare e Sapri.

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Il San Carlo riparte da piazza del Plebiscito: si inizia con la Tosca

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Il Teatro San Carlo riparte da piazza del Plebiscito con tre spettacoli eccezionali. Dal 23 al 31 luglio uno scenario insolito per Tosca, Aida e Sinfonia n.9 di Beethoven.

Dopo la chiusura a causa dell’emergenza sanitaria per il Covid-19, il Teatro San Carlo riparte questa estate. Lo fa da piazza del Plebiscito che, con il Palazzo Reale sullo sfondo, si trasformerà per l’occasione in un vero teatro a cielo aperto. Sulla scenografia dell’imponente quanto incantevole piazza forse più iconica di Napoli, il programma di opere liriche in versione concertistica del San Carlo partirà il 23 luglio con la prima della Tosca di Puccini, dedicata al personale medico-sanitario impegnato in prima linea nell’emergenza. Il progetto “Regione Lirica” includerà anche l’Aida di Verdi e la Nona Sinfonia di Beethoven.

Agli spettacoli potrà accedere una platea di 1000 persone al massimo. Rigorose, infatti, le norme di sicurezza anti-contagio da rispettare per gli eventi in piazza. Tuttavia, queste limitazioni, per un verso, contribuiscono a rendere maestoso il palco destinato agli eventi en plein air del San Carlo. Con i suoi 1500 mq distribuiti su sette livelli, il palcoscenico progettato per gli spettacoli in piazza del Plebiscito permetterà di rispettare in piena sicurezza il distanziamento sociale anche tra gli artisti, il coro e i membri dell’orchestra. In tutto, almeno 200 persone.

Il programma

Nella particolarissima cornice di piazza Plebiscito le opere saranno eseguite in forma di concerto.

Sarà la Tosca di Giacomo Puccini a dare il via al teatro all’aperto, con due spettacoli in programma per giovedì 23 e domenica 26 luglio. La prima sarà «dedicata a medici, infermieri ed operatori sanitari», come si legge nella comunicazione del Teatro partenopeo. Tosca avrà la voce della celebre Anna Netrebko, affiancata da Yusif Eyvazov (Caravadossi) e Ludovic Tézier (Scarpia), con la direzione di Juraj Valčuha.

Martedì 28 e venerdì 31 luglio sarà la volta dell’Aida di Giuseppe Verdi, interpretata dal Soprano Anna Pirozzi, affiancata da Jonas Kaufmann (Radames), Anita Rachvelishvili (Amneris), Claudio Sgura (Amonasro) e Roberto Tagliavini (Ramfis).

Giovedì 30 luglio, invece, sarà eseguita la Sinfonia n.9 in re minore di Ludwig van Beethoven, con il suo famoso “Inno alla gioia”, diventato anche l’inno dell’Unione Europea. A dirigere l’orchestra e il coro del San Carlo il maestro Juraj Valčuha, mentre l’opera sarà interpretata dal Soprano Maria Agresta, dal Mezzosoprano Daniela Barcellona, dal Tenore Antonio Poli e dal Basso Roberto Tagliavini. Quest’ultimo spettacolo potrebbe essere anche trasmesso in Eurovisione, per simboleggiare la rinascita della città e del Teatro dopo la chiusura forzata.

Le novità, però, non si fermano qui. Come ha spiegato Stephan Lissner, si sta lavorando ad una piattaforma digitale altamente tecnologica non solo per lo streaming, ma anche per rendere «il teatro produttore di se stesso per portare gli spettacoli nei cinema, nelle scuole, nei quartieri più difficili». Il Teatro sta lavorando al progetto in collaborazione con l’Università Federico II e con Luigi Nicolais, con l’obiettivo di riuscire a diffondere i suoi spettacoli e le sue iniziative culturali in tutto il mondo, massimizzandone la fruizione.

La stagione 2020/2021

Durante la conferenza stampa che ha annunciato il progetto “Regione Lirica”, è stata confermata anche l’apertura della prossima stagione, anche se restano da definire ancora i dettagli logistici, come il numero di spettatori ammessi all’interno del teatro.

Il sipario si alzerà il 4 dicembre 2020 con la Bohème di Giacomo Puccini, diretta da Emma Dante, con l’interpretazione di Selene Zanetti per Mimì. Dirigerà l’orchestra del San Carlo il direttore musicale Juraj Valčuha, con le coreografie di Sandromaria Campagna, e con il coro di voci bianche diretto da Stefania Rinaldi.

Il programma include 12 titoli d’opera di cui 7 italiani, 5 di balletto e 17 concerti. Una stagione ricca, che darà spazio a giovani talenti, ma che accoglierà anche artisti di livello internazionale, alcuni dei quali per la prima volta al San Carlo. Il programma e i dettagli sulla stagione 2020/2021 del San Carlo sono disponibili sul sito ufficiale del teatro.

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Riapertura delle spiagge libere: da Mondragone a Bacoli bisognerà prenotarsi con un’app

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Il sindaco di Mondragone e il sindaco di Bacoli confermano la riapertura delle spiagge libere, ma a numero chiuso.

L’estate si avvicina, le giornate si allungano e le nottate si accorciano. Si “accorcia” però anche il tempo per decidere come organizzare le spiagge, nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid. A tal proposito si sono espressi i sindaci di Mondragone e Bacoli: le spiagge libere riapriranno, ma a numero chiuso. Bisognerà infatti prenotarsi con un’applicazione.

C’è da chiarire che l’app non avrà una funzione di controllo, ma solo di tutela, al fine di evitare affollamenti. Non ci saranno sconti infatti sui controlli per il rispetto della distanza. Ecco le dichiatazioni del sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione:

«Ho deciso di riaprire le spiagge libere di Bacoli. Siamo pronti a farlo, in sicurezza. Abbiamo perfezionato l’app che permetterà ai bagnanti di poter prenotare e comunicare la propria presenza sul nostro litorale. Gli arenili comunali continueranno ad essere fruibili in modo gratuito, perché il mare è un diritto di tutti. In ossequio alle ordinanze della Regione Campania, mettiamo a disposizione della popolazione l’app per potersi tracciare. È una misura che non ha nulla di repressivo. Servirà, anzi, per aiutarci a contattarvi nel caso in cui si dovesse riscontrare che un bagnante risulti positivo al Coronavirus. È a vostra tutela. Vigileremo su tutta la costa, anche sui lidi privati. Mi rendo perfettamente conto che è difficile evitare assembramenti in spiaggia, ma alcune scene viste ieri a Miseno sono assolutamente da evitare. Ce la stiamo mettendo tutta, ma ho bisogno di voi. Vi invito alla responsabilità».

Le misure adottate dal sindaco di Bacoli sono le stesse prese dal sindaco di Mondragone, Virgilio Pacifico. Dopo l’ordinanza del 29 maggio, il sindaco Pacifico ha permesso la riapertura delle spiagge libere, ma sempre a numero chiuso, attraverso la prenotazione tramite app.

Bando per la gestione delle spiagge libere

La giunta comunale ha approvato la gestione del demanio marittimo e della fascia costiera anche dei tratti di spiaggia libera, su parte del litorale domizio-flegreo. Le spiagge libere di Via Napoli, Lungomare Pertini, Lucrino, Arcofelice e Licola Mare saranno straordinariamente concesse, solo per quest’anno, ad alcuni gestori. Ombrelloni e sedie sdraio occuperanno tali spiagge libere e i gestori avranno cura di posizionarli su richiesta dei bagnanti nel rispetto delle norme e rimuoverli quotidianamente. Inoltre saranno garantiti la pulizia giornaliera dell’arenile e l’accesso gratuito, ma sempre su prenotazione tramite l’applicazione.

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26enne tenta un furto di alcol all’interno dello scarico merci, arrestato grazie all’intervento della vigilanza

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Un 26enne con precedenti penali è stato arrestato dalla polizia dopo un tentativo di furto avvenuto presso il Conad del centro Collatina (Roma).

Una pattuglia dell’Istituto di Vigilanza Prestige si è recata sul posto dopo aver ricevuto un allarme scarico merci. Le forze dell’ordine, ravvisate dalle gpg, sono giunte sul posto insieme agli uomini della vigilanza e hanno fermato l’uomo intento a prelevare delle casse di alcol all’interno dello scarico merci e pronto alla fuga.

Il 26enne è stato arrestato.

De Luca apre l’attività economica estiva e annuncia successive riaperture

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di Raffaele Accetta- Questa mattina il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Facebook da Castellabate ha “inaugurato in maniera simbolica l’attività economica dell’estate della cittadina“. Ha aperto il suo intervento facendo il punto sulla situazione Covid-19 nella regione.

“Abbiamo fatto un miracolo”

Mentre in altre Regioni d’Italia si brindava in piazza – ha detto il Governatore – noi ci siamo salvati perché abbiamo avuto il coraggio di prendere decisioni difficili. Oggi la Campania è la Regione che, in relazione alla popolazione residente, ha il tasso più basso di deceduti e contagiati per Coronavirus.

Ancora oggi, in Italia, riceviamo la quota più bassa d’Italia nei trasferimenti sanitari. Ogni anno, ogni cittadino campano riceve 45 euro in meno rispetto a un cittadino del Veneto, 40 euro in meno rispetto a un cittadino della Lombardia, 60 euro in meno rispetto a un emiliano e 30 euro in meno rispetto a un abitante del Lazio.

Ogni anno, la Regione Campania viene depredata di 300 milioni di euro nel diparto del Fondo Sanitario Nazionale. Questo è un miracolo. La verità è che se avessimo perso il controllo, soprattutto nell’area del napoletano dove la densità di popolazione è pari a quella di Hong Kong, sarebbe stata un’ecatombe. Altro che Lombardia…”

Il Presidente non ha risparmiato neanche il Governo centrale. “Qui non arrivava nulla. Tutto ciò che dall’estero arrivava in Italia, tutto trasferito nelle regioni del Nord. E invece, oggi gli ospedali più sicuri d’Italia sono in Campania“.

La fase 2 in Campania

Abbiamo investito un miliardo di euro per dare respiro all’economia. 130 mila microimprese hanno avuto duemila euro per sopperire a questi due mesi di chiusura. Contributi ai professionisti, alle famiglie con bambini al di sotto dei quindici anni e bambini disabili e all’attività turistica“, ha ricordato De Luca.

Nei prossimi giorni potrebbero essere allentate le misure di restrizione di orario relative alla vendita di alcolici.
Nei prossimi mesi, invece, i docenti verranno sottoposti a test rapidi per permettere un rientro sicuro per i bambini nelle scuole.

Torre Annunziata piange Adriana, morta a 28 anni per un’embolia

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Torre Annunziata piange la prematura scomparsa di Adriana, 28 anni, deceduta nel pomeriggio di ieri all’ospedale di Cuneo dove si era recata per quello che aveva ritenuto un banale gonfiore alla gamba.

Stando a quanto riportato dal sito Torresette.news, le condizioni di salute della ragazza si sono aggravate subito dopo essere giunta in ospedale, che morirà nel giro di poche ore nonostante gli innumerevoli tentativi da parte dei medici di salvarle la vita: la causa della morte sarebbe stata un’embolia polmonare.

Adriana, prossima alla laurea in scienze infermieristiche, era la figlia di Nina Monaco, soprano di Torre Annunziata che, nel corso degli anni, ha calcato svariati palcoscenici in Italia, in Europa e nel mondo, e da circa 10 anni si era trasferita con la famiglia da Torre Annunziata a Cuneo, dove il padre lavora presso lo stabilimento Fiat di Torino.

 

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Invisibili ma indispensabili: Arte e Cultura sacrificati sull’altare dell’emergenza

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Di Andrea Auletta:

C’è chi lavora grazie alla prossimità e si è gelato a sentir dire in quel famoso 9 marzo: “Mantenere la distanza di almeno un metro; sono vietati gli assembramenti”.

Il Look Down per loro durerà a lungo, gli Artisti (attori, musicisti, ballerini, ecc.) e tutti coloro che vivono di spettacoli, sono, per ovvie ragioni, la categoria più penalizzata dalla pandemia. E anche la più trascurata dal governo fin dall’inizio di questa storia. In tal senso è emblematica la frase detta dal Premier, Giuseppe Conte, in conferenza stampa, mentre descriveva le misure del Decreto Rilancio: «Abbiamo un occhio di attenzione per i nostri artisti che ci fanno tanto divertire». Già, “tanto divertire”. Per il premier, per il Governo, la Cultura è solo un divertimento.

Chissà cosa pensano gli Artisti di tutta questa storia. Ne incontro qualcuno al bar, ne sento altri al telefono, e faccio quattro chiacchiere con loro. Sulla frase del premier concordano tutti: si sono fatti una grossa risata. Ma piena di amarezza, però. È svilente che la politica ignori la cultura. Lo è per chiunque faccia del proprio vissuto, della propria sensibilità, del proprio stato d’animo, un materiale da lavoro.

Jennà Romano dei Letti Sfatti (cantautore, musicista) non ha mezze misure: «Il mondo artistico, in Italia, non è mai stato considerato una risorsa dalla classe politica. Ed è un paradosso perché abbiamo un ineguagliabile patrimonio culturale». Poi sulla prossima riapertura dei teatri afferma con ironia: «Aprire i teatri il 15 di giugno è come aprire le piste sciistiche in agosto». E la vera alternativa per lui sarebbe «l’individuazione di spazi esclusivamente aperti e molto ampi, tali da consentire lo svolgimento in sicurezza degli spettacoli».

A rimarcare il concetto di poca considerazione è Patrizio Trampetti (co-fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare, paroliere e musicista): «Mi viene in mente che nel seicento, o giù di lì, gli attori venivano sepolti fuori dalla Terra Sacra». Trampetti intende evidenziare il concetto di esclusione e lo fa efficacemente evocando un’immagine storica molto forte, perché è così che si sentono gli operatori d’arte: esclusi, emarginati.

Gianni Guarracino (chitarrista che ha lavorato con Pino Daniele e Paco De Lucìa) appare abbastanza consapevole, per lui nulla di nuovo sotto il sole: «Non mi sorprende affatto che in questo momento difficile lo Stato non consideri gli Artisti. Non lo ha mai fatto, neanche prima».

C’è nell’aria una mentalità inquietante che fatica a riconoscere utilità sociale alle discipline artistiche, mi viene da pensare. «Ma invece l’arte è importante» dice ancora Guarracino con un tono deciso e dignitoso.

Secondo Stefano Angelini (ballerino solista al San Carlo di Napoli, docente presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma) che da ex Rappresentante Sindacale UIL va sul pratico, la soluzione sarebbe quella di riaprire più tardi. «Forse a novembre, forse a dicembre» dice. «Ma poi riaprire per davvero, evitando di lavorare con delle limitazioni che nei fatti non consentono alcun lavoro, alcun inizio. E nel frattempo, però, sarebbe necessario prevedere un concreto sostegno economico per chi opera nei settori dell’arte e dello spettacolo».

Insomma, parlando con chi lavora grazie agli assembramenti, mi viene un sospetto: Non è che lo Stato concede la finta riapertura dei teatri, dopo il 15 di giugno, solo per risparmiare eventuali sostegni economici a favore di chi lavora nel comparto arte-cultura-spettacolo? Ma sono cattivo, molto cattivo, un vero malpensate, si sa.

Intanto loro, “gli artisti che ci fanno tanto divertire”, si arrovellano pensando al futuro prossimo e meno prossimo. Non basterà quanto previsto dallo stesso Decreto Rilancio e che, come già detto, andrà in vigore dal 15 giugno in poi, quando riapriranno (per modo di dire) i teatri e tutte le strutture affini ma solo a certe condizioni: nei luoghi all’aperto si potranno ospitare al massimo 1000 spettatori; in quelli al chiuso 200 per sala. Chiaramente bisognerà mantenere la distanza di almeno un metro da chiunque altro e indossare la mascherina – da un po’ di tempo, ormai, è la fedele compagna di vita di tutti, un accessorio indispensabile per interagire fuori dalle quattro mura.

In Piazza del Plebiscito a Napoli, sabato 30 maggio, i lavoratori del settore spettacolo hanno manifestato: “Dateci il reddito di continuità” dicevano. Giorni prima, il 15 maggio, davanti alla Scala di Milano, c’è stata un’altra manifestazione dove, fra le altre cose, hanno esibito uno slogan sintetico e molto significativo, definendosi così: “Invisibili ma indispensabili”. Questa dichiarazione sintetizza sia il destino che la missione di chi produce arte e cultura per mestiere. Il primo, il destino, è quello di essere, ahimè, ignorati o considerati al pari di giullari utili per il tempo libero, magari nel fine settimana davanti ad una birra, signor Covid permettendo.

E la missione? Cioè, a cosa servono l’arte e la cultura? Per alcuni non c’è dubbio: sono l’anima di un popolo, né costruiscono l’identità. Migliorano l’esistenza degli individui, ecco.

Per favore, adesso, ripetiamo insieme. E dico anche a voi laggiù all’ultimo banco, siete sempre i soliti distratti.

Cosa dite, avete da scrivere una legge importante?

Ma non fateci ridere. Posate subito quelle cartacce sul banco e voltatevi verso di noi, verso la cattedra.

Ecco, bravi. E ora, dicevo, ripetiamo tutti insieme infinite volte il mantra:

“L’Arte e la Cultura migliorano la nostra esistenza!”

(ad libitum sfumando)

Mantra a parte, chi potrà mai scordarsi delle tante iniziative (virtuali) messe in campo, generosamente, da tantissimi musicisti, cantanti, attori, ballerini, a sostegno della Pace Interiore, proprio nel pieno di una quarantena necessaria ma anche snervante?

«La musica è certamente anche intrattenimento, ma ha un grande potere sul benessere psico-fisico delle persone» mi dice Francesca Curti Giadina (cantante e musicoterapista), mostrandosi negativamente colpita dalle famose parole del Premier dette in conferenza stampa.

«Senza di noi, in questo periodo di pandemia, la gente si sarebbe suicidata» chiarisce, infine, opportunamente, Stefano Angelini.

Però mi viene un dubbio, l’ennesimo. E la serie dei fumosi decreti emanati dal governo non mi aiuta a dissolverlo. Mi chiedo: come faranno i ballerini sul palco, lavorando corpo a corpo, a rispettare la famosa distanza di almeno un metro? Il decreto rilancio, non dice nulla in merito.

Sono due giovani danzatori partenopei, Saverio Cifaldi e Sara Lupoli, a farmi notare questa circostanza che mai avrei valutato non essendo del mestiere.

Ecco, sarebbe il caso di ricordarlo: vale sempre la pena consultare i destinatari di una norma prima di scriverne una ad essi destinata, evitando certe goffe arroganze. Probabilmente, al di là della prossemica, i legislatori avranno considerato “cosa da niente” la possibilità di riscrivere i copioni teatrali in funzione del mantenimento della distanza, piegando l’ispirazione artistica in favore della sicurezza. “Che sarà mai”, si saranno detti conoscendo il poco valore che (sappiamo) danno all’arte.

Ma siamo nell’era del covid19, tutto può cambiare, adesso, anche l’assurdo è contemplato.

Per il momento, una cosa è certa: gli artisti, tutti, sono loro a mettere “le dovute distanze”. Ma dall’ignoranza e dal pressappochismo.

 

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Succivo, donna guarita dal Coronavirus torna in ospedale e risulta nuovamente positiva

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Una donna sui 75 anni residente a Succivo era stata ricoverata al Covid Hospital di Maddaloni dopo aver contratto il Coronavirus. Dopo il doppio tampone negativo, come da prassi, era stata dimessa dall’ospedale. Un mese dopo la guarigione si è recata presso l’ospedale di Marcianise, sottoponendosi nuovamente al tampone che nella serata di ieri ha dato esito positivo.

Il pronto soccorso di Marcianise come da procedura è stato chiuso per un’ora, in modo da poter effettuare la sanificazione. Le persone venute a contatto con la donna dovranno restare in quarantena.

La donna è stata trasferita nuovamente al Covid Hospital di Maddaloni dove un mese fa aveva sconfitto il virus.

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Pozzuoli: accoltella l’ex compagna, ricercato dalla polizia

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L’uomo di 30 anni ha accoltellato l’ex compagna, attualmente ricoverata in gravissime condizioni presso l’ospedale “Santa Maria delle Grazie”.

L’attacco è avvenuto in piena notte nell’appartamento della donna, a via Celle, dove il trentenne ha fatto irruzione.
L’anziana madre della vittima ha sventato il tentato omicidio dando l’allarme alla vista dell’aggressore, che purtroppo era già riuscito a sferrare due coltellate alla vittima. Colpita gravemente alla schiena, la donna ha subito un delicato intervento ai polmoni, ed è attualmente ricoverata presso l’ospedale “Santa Maria delle Grazie”.

La polizia è sulle tracce dell’aggressore, ora ricercato per tentato omicidio.

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Allerta Meteo di colore arancione in Campania: precipitazioni da questa notte

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La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo sull’intero territorio regionale a partire dalla mezzanotte e fino alle 23.59 di domani.

Sulle zone 1,2,3,5 (Zona 1: Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Zona 2: Alto Volturno e Matese; Zona 3: Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona 5: Tusciano e Alto Sele) l’allerta sarà di colore #Arancione mentre sulle restanti aree l’avviso è di colore #Giallo.

Nelle zone di allerta Arancione si prevedono:

Precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio e temporale, localmente di forte intensità, in attenuazione dal pomeriggio-sera di domani, venerdì 5 giugno.

????Venti forti da Sud con locali raffiche nei temporali

????Mare agitato con possibili mareggiate lungo e coste esposte fino al mattino.

????Il conseguente rischio è di tipo Idrogeologico diffuso con i seguenti scenari derivanti dall’impatto al suolo delle precipitazioni:

Instabilità di versante, localmente anche profonda, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango; significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione; allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti); Scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; Possibili cadute massi in più punti del territorio.

Nelle zone di allerta Gialla si prevedono:

????“Precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio e temporale, localmente di moderata intensità, in attenuazione nella seconda parte della giornata di domani

????Locali raffiche nei temporali

????Il conseguente rischio è di tipo Idrogeologico localizzato e i seguenti scenari di impatto al suolo:

Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc); Possibili cadute massi in più punti del territorio; Fenomeni franosi superficiali legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, in bacini di dimensioni limitate.

❗️La Protezione Civile raccomanda agli enti competenti di porre in essere tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni attesi, anche in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile.

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