lunedì, Dicembre 22, 2025
Home Blog Pagina 2086

Fase 2, le regole per la riapertura dei punti di ristoro

0

Le disposizioni per le riaperture

I tecnici dell’Inail e gli scienziati dell’Istituto Superiore di Sanità hanno rese note le regolamentazioni per la riapertura di bar e ristoranti nella Fase 2 a partire dal 18 maggio. Capienze ridotte, distanze prestabilite tra un tavolo e l’altro, distributori di igienizzanti obbligatori, mascherine per i cuochi e i camerieri e prenotazione obbligatoria sono alcune delle limitazioni imposte. Occorrerà stabilire un limite di capienza predeterminato nei locali. Nello specifico, ogni cliente dovrà avere a disposizione quattro metri quadrati. La superficie di ogni locale dovrà, quindi, essere divisa e limitata secondo questa disposizione.

La capienza ridotta può essere evitata, se il luogo di ristoro ha “la possibilità di adottare misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie”. Anche i tavoli dovranno essere distanti almeno due metri l’uno dall’ altro. I clienti, inoltre non dovranno utilizzare la mascherina a tavola, ma dovranno farlo mentre sono in attesa del tavolo, in fila, alla cassa o per andare in bagno. La mascherina sarà invece obbligatoria per i cuochi e per i camerieri.

Attenzione sull’igiene

Utensili e contenitori riutilizzabili come saliere, oliere, acetiere o brocche vanno evitati, a meno che non possano essere igienizzati correttamente. I distributori con il gel disinfettante dovranno essere presenti in più punti del locale, come dovranno igienizzare di frequente anche i bagni.  Con le nuove norme, inoltre, sarà vietato il servizio al buffet. Sono raccomandate anche il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali, anche in relazione ai servizi igienici: quindi ampie porte e finestre aperte. Non ci saranno più i menu cartacei: i piatti del giorno verranno scritti su lavagne o su fogli monouso

Ospedale Cotugno centro di ricerca: la richiesta al premier Conte

0

Su iniziativa del consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Marciano parte la proposta per rendere l’ospedale covid campano un centro di ricerca su malattie infettive. Attesa nella giornata di oggi una risposta dal premier Giuseppe Conte.

L’Ospedale Cotugno di Napoli potrebbe diventare un centro nazionale di ricerca sulle malattie infettive. O almeno così spera Antonio Marciano, consigliere regionale dem, che ha preso l’incarico di portavoce di una petizione sul sito change.org. La petizione, che richiedeva proprio la possibilità di rendere l’ospedale un centro di ricerca visti i risultati ottenuti durante l’emergenza covid-19, ha raccolto oltre 4mila firme. Marciano ha voluto spedire al premier Conte, al Ministro della Salute Speranza e al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca i risultati della petizione.

E il consigliere tiene alte le speranze:

Attorno a questa proposta si è mosso un mare di entusiasmo che oggi attende con ansia una risposta. Sono convinto che le istituzioni interessate con questa petizione, possano portare questa iniziativa ad un traguardo importante.

Rendere l’Ospedale Cotugno un centro di ricerca nazionale rappresenterebbe per Napoli e la Campania una “straordinaria opportunità di crescita nel campo scientifico” continua Marciano. “Avrebbe, inoltre, significative ricadute economiche, mai come in questa fase indispensabili per la nostra comunità”.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

 

Bar, ristoranti e parrucchieri riaprono dal 18 maggio: Via libera del Governo

0

Arriva il via libera del governo per la riapertura dal 18 maggio di bar, ristoranti e parrucchieri. A breve arriverà il piano di sicurezza per ciascun esercizio commerciale.

Nel fine settimana arriveranno le linee guide alle Regioni, affinché si dia il via libera per l’apertura dal 18 maggio del commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri. Ogni attività avrà delle norme specifiche da seguire.

Ecco quanto emerso nel corso dell’incontro tra governo e Regioni. Il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia ha dichiarato:

“Inizia la fase della responsabilità per le Regioni”.

Le Regioni saranno autonome ma il governo centrale avrà la possibilità di intervenire nel caso in cui dovesse risultare necessario riattuare misure per il contenimento del contagio.

Intanto, da questa mattina in Alto Adige si riparte nel segno della “quasi” normalità, con le misure adeguate alla precauzione. Si auspica che questo, anche nel resto d’Italia possa essere possibile presto.

__

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Bloccati dal Covid-19 si sposano in Libano: L’amore di sue soldati in missione

0

Coronato il sogno d’amore di un soldato campano. Sposa la sua collega in Libano perché bloccati al fronte a causa dell’emergenza. Sono entrambi operatori di pace.

Due soldati, di cui un campano, in missione in Libano e bloccati lì a causa dell’emergenza da Coronavirus, non sono potuti rientrare in Italia per sposarsi e lo hanno fatto con una cerimonia nell’ambasciata italiana a Beirut, poi i “festeggiamenti” sono proseguiti con i colleghi nella base italiana di Shama.

La sposa con l’uniforme da combattimento, lo sposo con il basco blu dell’Onu, guanti, mascherine, distanze di sicurezza e invitati solo via skype.

Fiorella Tommasino, 33 anni, alla sua seconda missione all’estero, è originaria di Capaccio; Vincenzo De Rita, 39 anni, è originario di Avellino e dal 2012 presta servizio nel reggimento Trasmissioni della città irpina dopo un periodo passato nella Brigata paracadutisti “Folgore”. Entrambi sono impegnati in sala radio, in un bunker nei pressi del centro operativo del Sector West.

Il rito civile è stato celebrato dall’ambasciatrice italiana in Libano Nicoletta Bombardiere; testimoni degli sposi il generale Diego Filippo Fulco (comandante del contingente italiano in Libano) e il tenente colonnello Cesare Finocchi.

Una cerimonia commovente, conclusasi con la forte esultanza dei pochi presenti e non è mancato il bacio di rito.

Il generale Fulco ha raccontato:

 “Vincenzo e Fiorella, con la loro decisione di sposarsi in missione e di proseguire nel loro mandato sono un esempio di dedizione al lavoro e al sacrificio. Un esempio concreto di quello spirito di servizio che accomuna i militari”.

Lo sposo ha dichiarato, emozionato, che:

“È stato un sogno un matrimonio indimenticabile. Ci siamo sposati in condizioni veramente stranissime: non solo con le mascherine e i guanti ma anche con l’uniforme da servizio e combattimento”.

La sposa ha descritto così alcuni dettagli della cerimonia:

“Al posto dello strascico bianco avevo un foulard azzurro delle Nazioni Unite e al posto del velo un basco blu”.

Sono operatori di pace:

“Aiutiamo, nel nostro piccolo, con il nostro lavoro a migliorare la situazione in Libano. Per questo sposarmi con le insegne che contraddistinguono i peacekeeper è stato veramente motivo di orgoglio”.

__

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Nelle ultime 24 ore 1 morto e 19 nuovi guariti in Campania

0

Una vittima e 19 guariti da coronavirus nelle ultime 24 ore in Campania: sono i dati, aggiornati alla mezzanotte scorsa, forniti dall’Unità di crisi.

Il totale dei positivi è di 4.602 su 119.042 tamponi. I deceduti salgono a 392, i guariti a 2.301. Ecco il riparto per provincia dei casi. Napoli: 2.536 (di cui 964 in città e 1572 nell’hinterland); Salerno: 667; Avellino: 503; Caserta: 431; Benevento: 190. Altri in fase di verifica Asl: 275.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Inquinamento fiume Sarno, Verdi sul piede di guerra: Le misure della Regione Campania

0

Virali le immagini delle acque del fiume Sarno in condizioni preoccupanti a causa degli sversamenti abusivi.

L’allarme era stato lanciato dal Consigliere Regionale dei Vedi Francesco Emilio Borrelli che aveva anche inviato una nota alla Procura della Repubblica.

Durante la mattinata dell’8 maggio i carabinieri del NOE hanno condotto le indagini nell’area di Foce con prelievi di campioni e verifiche che serviranno a risalire l’origine dei reflui che finiscono nel fiume.

Intanto arrivano altre segnalazioni di scarichi abusivi nelle acque campane, come segnalato da un cittadino al Consigliere Borrelli, dove in zona via Nuova San Marzano a Scafati, nelle acque del Sarno, sono visibili scarti alimentari provenienti dagli scarichi di alcune industrie conserviere che provocano l’inquinamento del fiume e miasmi nocivi per i residenti della zona.

Bisogna continuare insistentemente con il monitoraggio delle acque e la verifica degli sversamenti, i cittadini sono stanchi di questa situazione e lo siamo anche noi, è arrivato davvero il momento di colpire gli inquinatori in modo determinato prima che sia troppo tardi, è in ballo la salute del territorio e quella dei residenti. Bisogna risalire a tutti gli sversamenti illeciti e punire i responsabili anche con la chiusura delle loro attività se è necessario, arrivati a questo punto c’è bisogno di essere duri e decisi come non mai.

Anche su nostra richiesta, la Giunta Regionale sta allestendo un’unita di coordinamento ambientale. Inoltre sosterremo la proposta dell’assessore all’ambiente Bonavitacola di istituire la Polizia idraulica regionale per il pattugliamento e il controllo dei siti a rischio come il Sarno o il litorale Domizio dove c’è una forte presenza di scarichi abusivi che da troppo tempo inquinano il territorio” – ha dichiarato il Consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli

 

https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/231760048083435/

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

L’Instituto Cervantes di Napoli presenta: “La storia della Spagna nella sua gastronomia”

0

L’Instituto Cervantes di Napoli presenta dal 14 maggio al 4 giugno 2020 “La storia della Spagna nella sua gastronomia”, un ciclo di quattro incontri online, in diretta e a cadenza settimanale, con lo chef Juan Carlos Benito. Durante ogni sessione in programma il giovedì dalle ore 16 alle 17, il rinomato chef castigliano preparerà un piatto tipico della tradizione gastronomica spagnola. Oltre a mostrarci le varie fasi per arrivare al prodotto finale, ci racconterà la storia del piatto, le origini e la tradizione, riflettendo, così, sull’epoca storica e il contesto sociale nel quale è nato.

Le diverse ricette proposte per i quattro incontri sono: La nostra versione della zuppa castigliana (14 maggio); la tortilla di patate e la sua versione mini (21 maggio); salmorejo con tocchetti di jamón ibérico (28 maggio); merluzzo in salsa verde (4 giugno).

La zuppa castigliana o di aglio – protagonista del primo incontro – è un piatto tipico della gastronomia del nord della Spagna. Si tratta di una zuppa di origine umile, che prevede numerose varianti, a seconda delle possibilità economiche della famiglia e dei gusti del cuoco. Un piatto adatto agli inverni rigidi del nord della penisola Iberica e fonte di energia per il lavoro nei campi.

Le ricette proposte racconteranno, attraverso un percorso ideale, le differenti regioni spagnole dal nord al sud, passando da una gastronomia tradizionale alla cucina moderna. Naturalmente non si trascurerà l’aspetto più scientifico della questione, toccando anche temi prettamente nutrizionali.

Il pubblico, partecipando agli incontri in diretta tramite la piattaforma Zoom, avrà la possibilità di fare domande e interagire con lo chef di Grumer. La partecipazione è gratuita, ma per accedervi bisogna richiedere link e password all’indirizzo di posta elettronica: cultnap@cervantes.es.

Juan Carlos Benito Ciria (Soria, 1982) è un giovane e brillante chef spagnolo, collaboratore di Ferran Adrià nel 2005/2006, presso l’Hotel El Bulli. Dopo la formazione accademica, perfeziona la propria preparazione partecipando a corsi specifici e a importanti concorsi. Tra questi, ricordiamo quelli di perfezionamento tecnico di cucina creativa, di pasticceria, e VI e VIII Concursos de Cocina de la Feria de la Trufa de Abejar, nei quali si classifica primo. Talento, creatività e solidità tecnica sono le caratteristiche che continuano a contraddistinguere il suo percorso professionale.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola news per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Coronavirus, nuovo caso a Portici

0

Nuovo caso di Coronavirus registrato a Portici. Il sindaco Vincenzo Cuomo, in un lungo post sui social, annuncia il nuovo contagio e manifesta tutto il suo dissenso verso il comportamento dei cittadini.

Purtroppo abbiamo registrato un nuovo caso positivo al Covid-19. Dedicato a tutti i deficienti e a tutte le deficienti che girano le per nostre strade senza utilizzare la mascherina o fingendo di utilizzarla portandola sotto al mento o al collo tipo foulard-sciarpa. Una persona di 54 anni che è stata ricoverata all’ospedale Covid di Boscotrecase. Assisto quotidianamente a scene incredibili. Un branco di imbecilli che utilizzano la mascherina solo se vedono passare nelle loro vicinanze una pattuglia delle forze dell’ordine, e che se vengono fermati trovano le scuse più idiote per giustificare la loro imbecillità. Forse non si è capito bene che utilizzare correttamente la mascherina, coprendo naso e bocca, è innanzitutto un dovere civico verso gli altri e se stessi e poi è anche un obbligo. Controllare tutti i cittadini di una città di 60mila persone che di fatto ci vivono e in più quelli che ci vengono da altri comuni necessiterebbe di 50mila tra agenti e soldati ben motivati e addestrati, ovviamente la realtà dei numeri delle forze dell’ordine sul nostro territorio è molto diversa.

Ascierto: “Le immagini della folla sul lungomare non mi sono piaciute. Vaccino? Almeno tra un anno

0

Il professor Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative del Pascale, ha commentato in un’intervista rilasciata a Repubblica le immagini degli assembramenti sul lungomare di Napoli e non solo.

Le immagini della folla sul lungomare non mi sono piaciute. Bisogna capire che il virus è ancora presente tra di noi e il rischio è ancora alto. È un rompete le righe prematuro. In un momento in cui si sta decidendo di ripartire con delle attività, di farlo in sicurezza per limitare i rischi, c’è bisogno di senso di responsabilità da parte di tutti quanti. Ci sono attività che restano chiuse perché c’è ancora il pericolo e non va bene vedere le persone che vanno in mezzo alla strada, semplicemente perché desiderano uscire da casa dopo il confinamento. Bisogna avere rispetto di chi dovrà riprendere a breve in sicurezza e con tutte le accortezze. Il rischio è ancora elevato, il virus circola tra di noi. Se c’è qualcuno che pensa che il Covid abbia perso la sua virulenza, deve sapere che non c’è alcun elemento scientifico che lo sostiene“.

Secondo molti, in estate il virus potrebbe indebolirsi, ma Ascierto predica calma: “Non c’è una certezza, non è una affermazione che viene fuori da una evidenza scientifica importante. Esistono dei dati in laboratorio sulle temperature, ma da qui a sapere quello che poi avverrà in estate ce ne vuole. Abbiamo visto come in passato si siano sostenute delle cose e poi ne siano accadute altre. Questo è un virus giovane che è apparso sulla faccia della terra a dicembre, di cui si sa ancora troppo poco. In un momento in cui, c’è comunque la possibilità di una seconda ondata, soprattutto se c’è più gente per strada perché si sono riaperte alcune attività, non va bene aumentare il numero delle persone che rischiano di diffondere l’infezione ulteriormente“.

Sulle mascherine: “Le mascherine dovranno diventare una costante nelle nostre attività quotidiane perché ci proteggono. Se le mettiamo tutti ci proteggiamo a vicenda.

Questione vaccino: “Ci vuole tempo, non prima di un anno. Sicuramente ne avremo uno, ma il processo è lungo. C’è la necessità di avere una vaccinazione di massa onde evitare che il virus possa rimanere in circolazione”.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola news per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Prima domenica post lockdown, in centinaia sul lungomare di Napoli

0

Gente in strada nella prima domenica della fase 2 a Napoli. In tanti si sono riversati sul lungomare, ma tutti nel rispetto delle norme previste: distanziamento e mascherine. Nella maggior parte dei casi, le persone indossavano le mascherine, con le dovute eccezioni. Molti sono usciti per un gelato oppure per comprare un omaggio floreale in occasione della festa della mamma. Non sono stati pochi i ragazzi che hanno approfittato dell’apertura consentita dei bar per consumare qualcosa da bere. La prassi ormai è la stessa: si compra al bar e si consuma strada facendo, cercando di evitare assembramenti davanti ai locali. Passeggiate, ma senza folla, anche in altre strade della città.

In Piazza Dante, sono stati soprattutto bambini con i genitori a riprendersi gli spazi, giocando a pallone oppure girando in bicicletta. Gente a passeggio anche in via Toledo e in piazza del Plebiscito.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola news per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock
error: IL CONTENUTO È PROTETTO