domenica, Dicembre 21, 2025
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Si è spento Lucio Mauro, Presidente “Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli”

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Napoli piange Lucio Mauro, noto attivista e Presidente dell’associazione “Cittadinanza attiva in difesa di Napoli“. Nel tempo è stato protagonista di iniziative e lotte per la città di Napoli ed era spesso in contrapposizione con l’amministrazione targata De Magistris.

Il decesso è stato annunciato dalla figlia Fiorenza, attraverso un lungo messaggio pubblicato su Facebook.

Torna, papà, nei miei sogni ti prego e raccontami ancora di quando da giovane a Capri, tu si che ti divertivi, andavi allo Splash, facevi le ore piccole e tornavi a casa a piedi ad Anacapri. Prova in sogno ancora una volta ad insegnarmi a suonare il pianoforte, stavolta ti darei retta, senza impigrirmi e canterei con te a squarciagola come facevamo tanto tempo fa. Resta ancora un po’ con me a guardare quel tramonto su Ischia cercando di intravedere Ventotene e Ponza. Correggimi ogni qual volta sbaglio una parola, con l’aria severa ma tenera, di chi ha sempre qualcosa da insegnare.

Vieni con me, passeggiamo assieme. Io ti osserverei mentre cammini e tieni le mani intrecciate dietro la schiena ed avanzi a passi lunghi, sicuri e rilassati. Ridi ancora con me e dammi la forza di farlo anche quando non dormo. Mi risveglio ogni mattina sperando solo di aver vissuto un brutto incubo, quindi ti prego, vieni nei miei sogni ad accarezzarmi con le tue mani immense, ti aspetterò ogni notte d’ora in poi. Ciao papà. Ti amo

Il professor Ascierto predica calma: “Ci sono troppe persone in strada. La guerra non è finita”.

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Il professor Ascierto, da poco nominato coordinatore regionale della ricerca, è intervenuto al programma “La Radiazza”, condotto da Gianni Simioli e ha invitato tutti a mantenere la guardia alta, in vista della fase 2: “Andando e tornando dall’ospedale, mi rendo conto che ci sono ancora troppe persone per strada, le vedo con i miei occhi, le immagini non servono. Noi medici che sappiamo quello che accade in corsia in queste settimane, vi chiediamo di fidarvi di noi. L’emergenza coronavirus non è finita e, anzi, il numero di contagi è ancora molto alto. Lo sappiamo che ci sono le belle giornate. Non possiamo allentare la presa perché qui è una guerra e possiamo vincerla solo e se restate a casa. Ve lo chiediamo con il cuore, affinché tutti i sacrifici fatti fin ora non siano stati fatti invano. RESTATE A CASA!”.

Ascierto interviene anche sulle tante polemiche tra nord e sud riguardanti la sanità: “Siamo stati capaci di contenere il virus, alle polemiche sollevate preferisco far parlare i fatti. Non voglio fomentare diatribe Nord -Sud ma ci fa piacere che dall’esterno siano arrivati attestati di stima per la sanità campana. Oggi qualcuno mi chiede i selfie, e mi sento in imbarazzo. Il mio obiettivo è quello di lavorare duro“.

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Napoli: nuovi prezzi imposti per le mascherine

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Da oggi a Napoli le mascherine chirurgiche saranno in vendita al prezzo di € 1,30 (attualmente il prezzo varia tra 1,5 e 2 euro) e le mascherine modello FFP2/Kn95 a € 4,90 invece che a 6-8 euro. L’ iniziativa è di Federfarma Napoli, sindacato di categoria, e coinvolge tutte le farmacia associate a Napoli e provincia.

Siamo in campo contro la speculazione– afferma il presidente, Michele Di Iorio – il prossimo passo, adesso, è abbattere l’IVA dal 22 al 4 per cento“. Abbiamo acquistato alcune centinaia di migliaia di mascherine – aggiunge Di Iorio – così da riuscire ad ottenere un prezzo migliore sul mercato, abbiamo fatto una specie di Gruppo di Acquisto Solidale. Federfarma Napoli si è fatta carico di parte del costo d’acquisto. È un modo per calmierare i prezzi di mercato”. “In questo mese e mezzo abbiamo avuto offerte di prodotti alle cifre più disparate da parte di ditte spesso improvvisate: ecco perché l’offerta al pubblico ha una forbice di prezzo così ampia“.

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Napoli, provincia: Dodici positivi in una casa di riposo, attivato programma anti-covid

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Dodici anziani di una casa di riposo di Somma Vesuviana positivi al Covid-19. L’Asl Napoli 3 Sud ha attivato un programma efficiente per il contenimento del contagio, monitorando tutte le case di riposo del territorio e attivando i camper Usca.

Ben 12 dei 127 anziani ospiti della struttura residenziale “Santa Maria del Pozzo” di Somma Vesuviana sono ricoverati al covid hospital di Boscotrecase.

I pazienti sono risultati positivi al coronavirus dopo un controllo effettuato dagli operatori dall’Asl presso il centro riabilitativo. Sono stati fatti i tamponi a tutti, per fortuna, nessuno degli anziani infetti presenta sintomi gravi e tutti respirano autonomamente.

L’Asl Napoli 3 Sud ha attivato un programma di prevenzione della diffusione del virus tra la popolazione fragile, che ha permesso di contenere il contagio in diversi centri assistenziali presenti sul territorio.

A Castellammare di Stabia e Sant’Antonio Abate (distretti sanitari Asl Napoli 3 Sud 53 e 58), sono già attivi i camper delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca). Hanno il compito di monitorare i pazienti covid-19 a domicilio. Una misura ulteriore per prevenire la diffusione del virus.

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La Campania si prepara alla Fase 2: Piano sanitario e protocolli di sicurezza

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La Campania si prepara alla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus: sul tavolo di lavoro della task force regionale, un piano sanitario e un piano per attivare protocolli di sicurezza per tutti. 

La Campania si prepara alla Fase 2 dell’emergenza da Covid-19 e prepara un calendario delle riaperture delle attività economiche. La situazione sarà più certa dal momento in cui il premier Conte emanerà il decreto nelle prossime ore ma è certo che la partenza sarà graduale e dovremo ancora prestare grande attenzione per evitare che la situazione contagi precipiti nuovamente.

Pare che ci saranno meno restrizioni per i cittadini e dovrà partire anche un piano sanitario che divide gli ospedali dedicati alla cura dell’emergenza da quelli per le altre degenze. In base a quanto è riportato su “Il Mattino”, dovrebbero riaprire anche i cantieri, sia pubblici che privati.

Tutto però dovrà esser fatto sempre con il rispetto delle norme e delle misure anti-contagio. L’obiettivo è consentire che ogni categoria abbia un protocollo di sicurezza, fatto di sanificazione degli ambienti giornaliera, misurazione della temperatura non solo dei dipendenti, distanziamento e dotazione per il personale di materiali di protezione.

I problemi maggiori riguarderanno i negozi d’abbigliamento che ovviamente esigono risposte e risoluzioni al più presto. Per gli studi professionali, invece, bisognerà adeguarsi a ciò che sarà previsto dal decreto nazionale.

Sul tavolo di lavoro di Palazzo Santa Lucia, sono arrivati centinaia di suggerimenti per il contrasto alla pandemia  e per la ripartenza, un segnale che dimostra la volontà di farcela e di superare tutto questo.

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Napoli, Speranza per la piccola Merienne: Presto una famiglia

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di Maria D’Angelo – Continua a commuovere la storia della piccola Marienne, bambina di soli due mesi lasciata dai genitori, perchè incapaci di occuparsi di lei, alle quartiere Vasto di Napoli, alle spalle della stazione Centrale.

La piccola infatti potrebbe avere presto una famiglia: In tanti si sono attivanti chiedendo di adottare la bambina, che in piena emergenza epidemiologica è stata presa in carico dalle forze dell’ordine dopo che il padre tentava di affidarla a passanti perchè, per motivi di lavoro, non riteneva in grado di accudirla.

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Covid e Sanità: 4 tematiche urgenti presentate al presidente De Luca dalla Consigliera Antonella Ciaramella

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4 tematiche urgenti presentate al presidente Vincenzo De Luca dopo gli incontri con le categorie dalla Consigliera Antonella Ciaramella

“In occasione la riunione dei capigruppo in Consiglio regionale – Dichiara Ciaramella –  per il tramite del nostro capogruppo e la presidente del Consiglio, ho posto 4 tematiche urgenti:”

●       Emergenza centri dialisi. Manca personale nei centri convenzionati. Servono, perciò, provvedimenti urgenti per poter conferire incarichi di direttore sanitario in deroga temporale o contrattuale. Al momento, infatti, c’è una grave carenza di tali figure specializzate per sostituire i nefrologi che sono andati in pensionamento o sono stati assunti nel pubblico.

●       Assegnazione delle zone carenti di medici medicina generale. Ciò implica anzitutto l’asseganzione immediata dalla graduatoria 2018.

A seguire accelerare la formazione della graduatoria 2019, il cui bando è stato pubblicato con un anno di ritardo, nonché la pubblicazione del bando 2020. Questa misura serve, in sostanza, ad assumere medici di base dove servono, andando a riempiere i bacini di utenza che sono rimasti vacanti per pensionamento o decesso. È un passo essenziale per potenziare la medicina territoriale e ottemperare agli obblighi verso gli aventi diritto.

●       L’estensione del decreto 83/2020 ai centri di recupero dipendenze patologiche per analogia dei servizi resi e rimasti scoperti da tutela regionale.  Questo è uno strumento per coprire i costi dei posti letto che, per evitare il contagio, non possono essere occupati*. 

●       Estensione screening epidemiologici ex ordinanza regionale per sanitari e forze dell’ordine anche al comparto sanitario e sociosanitario convenzionato e ai vigili del fuoco.

“Apprendo con piacere – Aggiunge la Consigliera -, inoltre, che l’estensione del decreto 83/2020, oggi, è stato prontamente esteso ai centri diurni per salute mentale e dipendenze patologiche. Per logica conseguenza le domande di adesione di tali soggetti dovranno partire da oggi, richiamando la circolare regionale del 23/4/2020″.

“Auspico che tutte le altre questioni – che premono ad operatori e cittadini per l’impatto che hanno, in termini di servizi territoriali, per la salute di tutti noi – siano risolte con la stessa celerità e responsabilità.”

“Tutti questo punti sono stati inviati a De Luca dalle rappresentanze di categoria che ho incontrato in qualità di Consigliere regionale e delle cui istanze mi sono fatta latrice.”

 

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Estate 2020: ad Ischia arrivano i lettini in mare per salvare il turismo

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A Ischia si pensa ai lettini in mare; è questa l’idea che il Consorzio Sant’Angelo d’Ischia ha in mente per rispettare il distanziamento sociale e salvare il turismo.

Spostare in mare i posti per i lettini persi in spiaggia; è questa l’idea che offre Ischia ai suoi turisti per salvare le vacanze e salvare il proprio turismo. Quella dei lettini in acqua è una proposta che non solo garantirebbe il distanziamento sociale (e quindi la sicurezza), ma assicurerebbe anche una vacanza di qualità.

Il Consorzio Sant’Angelo d’Ischia, che ha varato la nuova forma di accoglienza, vuole dunque correre ai ripari per salvare il turismo. Il Consorzio stesso, cosi come tutti gli operatori turistici, si stanno infatti preparando ad affrontare le conseguenze delle politiche di distanziamento sociale; politiche che bisognerà osservare scrupolosamente in tutte le attività commerciali nel post-quarantena e quindi nel pieno della fase 2. Il turismo sarà infatti uno dei settori più messi a dura prova dalla pandemia stessa e dalle politiche di distanziamento sociale.

In realtà è già da qualche anno che Sant’Angelo d’Ischia sta improntando il proprio modello di crescita turistica verso un’offerta di tipo balneare, in opposizione rispetto a quella termalistica del passato.

Tuttavia i lidi, sotto le nuove condizioni di apertura, avranno meno lettini (addirittura fino a metà) e di conseguenza meno bagnanti, con enormi ripercussioni economiche.

L’idea dei lettini in acqua lanciata dal consorzio è dunque semplice quanto geniale ed efficace. Il principio base dietro questa scelta è che, a detta dei responsabili stessi:

I lettini persi sull’arenile verranno spostati in mare

Il progetto

In mare, a pochi metri dal bagnasciuga, saranno installate delle palafitte smontabili di 2 metri per 2,50 metri, creando cosi delle piccole isole. Queste piattaforme saranno composte di tubi d’acciaio ancorati al fondo tramite plinti in cemento armato, sui quali sarà installato a sua volta una griglia in acciaio.

I bagnanti avranno cosi la possibilità di sostare sulla loro piattaforma acquatica, accessibile tramite una scaletta, in totale sicurezza e nel rispetto delle distanze minime previste.

Le strutture disteranno 5 metri dalla riva e 5 metri le une dalla altre, mentre una copertura di foglie di palma penserà ad ombreggiare gli occupanti. Per accedere alle piattaforme, e per tornare a riva, sarà presente un servizio spola a chiamata.

Le strutture saranno inoltre idrodinamiche, ovvero non creeranno alcun impedimento al moto ondoso e in caso di mare agitato l’acqua passerà attraverso la griglia senza creare opposizione. Tutte le piattaforme verranno dotate di luce solare crepuscolare e saranno così facilmente identificabili nelle ore notturne.

L’immagine seguente fornisce un primo render del progetto.

Ischia lettini in mare

 

L’iter burocratico da superare è ovviamente molto lungo, ma l’intenzione degli organizzatori dell’iniziativa è quella di fare in modo che l’offerta turistica mantenga, anche in tempi di coronavirus, i livelli di qualità e di sicurezza che da sempre caratterizzano l’Isola Verde.

Ci auguriamo che questa nostra idea possa in qualche modo vedere la luce e suscitare interesse nel pubblico.

Ha spiegato Mimmo Punzo, Presidente del Consorzio Sant’Angelo.

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Napoli: Conducente Anm aggredito e sputato in faccia per non aver fatto salire un uomo

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Un conducente Anm è stato aggredito e sputato in faccia da un uomo, durante il viaggio verso lo stazionamento dei pullman di Piazzale Tecchio. Il conducente non avrebbe permesso all’uomo di salire sul mezzo, fuori fermata, nonostante l’insistenza di quest’ultimo. Arrivato allo stazionamento il conducente si è ritrovato davanti l’uomo che non era riuscito a salire sul pullman ed è stato prima malmenato e poi sputato in faccia. Durante la colluttazione il conducente è caduto, sbattendo la teste. In questo momento si trova all’ospedale Cardarelli, dove sarà anche sottoposto a tampone dopo lo sputo ricevuto.

Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli: “Una violenza del tutto gratuita e vergognosa. Sputare addosso ad una persona, con un’epidemia di queste proporzioni in corso, equivale allo sparo di un colpo di pistola, è un attentato alla vita altrui. Chiediamo che l’aggressore venga denunciato e punito molto severamente, ha messo in pericolo la vita di un uomo. Siamo vicini al conducente e alla categoria dei dipendenti delle aziende di trasporto pubblico, sin troppe volte vittime di aggressioni, in questo particolare momento, poi, rischiano la propria incolumità per garantire dei servizi ai cittadini, vanno tutelati. Inoltre siamo molto preoccupati per i super affollamenti che già avvengono all’interno dei mezzi pubblici in questa fase e che rischiano di aumentare in modo esponenziale dal 4 maggio“.

Imprenditoria, Coronavirus e Difficoltà. Barbara Preziosi (Italia Viva): «Non si possono lasciare sole centinaia di famiglie. Rischio ingerenze della camorra»

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«Il conto ormai è in rosso, i debiti si accumulano e non so come e se riapriremo. Abbiamo bisogno di aiuto, altrimenti non supereremo la crisi».
A rilanciare l’appello di Rosanna Bazzano e Giovanni Liscio, proprietari di un caffè letterario a Piazza Dante, è la coordinatrice provinciale di Italia Viva Barbara Preziosi.
«Ho parlato stamane con gli imprenditori che hanno avviato questo splendido caffè letterario e con altri ristoratori della zona – spiega Preziosi – ed emerge una situazione drammatica. Porterò con forza la questione all’interno del nostro gruppo affinché possano nascere rapidamente delle proposte che diano risposte concrete per le piccole e medie imprese che rischiano di essere spazzate via, o peggio di finire sotto il giogo della camorra».
Molto rappresentativa la storia di Rosanna e Giovanni, perché  è quella di una famiglia che quattro anni fa si è trovata senza lavoro e con una figlia da mantenere.
«Rosanna è una donna straordinaria – spiega Barbara Preziosila sua storia è quella di una mamma che assieme al marito si è trovata quattro anni fa senza lavoro, dall’oggi al domani si è dovuta reinventare. Appassionata di letteratura e, come molte mamme, brava in cucina; Rosanna ha scelto di aprire assieme al marito “Il tempo del vino e delle Rose”, un vero e proprio avamposto dal quale diffondere i semi della cultura all’insegna della valorizzazione delle tradizioni partenopee. Un’azienda che in soli 4 anni ha dato lavoro a 6 dipendenti».
Azienda che rischia di sparire per i ritardi della burocrazia e le disattenzioni della politica.
«Aziende come quella di Rosanna e Giovanni – denuncia Barbara Preziosi – affrontano spese enormi anche in tempo di chiusura forzata. I 600 euro ricevuti di bonus gli sono bastati appena a pagare la bolletta della luce».
A fare i conti è la stessa Rosanna
«Non rientriamo neanche tra coloro che possono ricevere i 2.000 euro messi a disposizione dal piano regionale perché “fatturiamo troppo”, qualcuno si interroghi sul fatto che paghiamo circa 36mila euro l’anno di fitto, più di 120mila euro per i dipendenti, altri 15mila per il suolo pubblico e la spazzatura».
Un dramma che riguarda centinaia di imprenditori napoletani e migliaia di famiglie, se si guarda a dipendenti e indotto.
«Voci – dice Barbara Preziosi – che non si possono lasciare inascoltate,perdere loro significherebbe spezzare la spina dorsale della nostra stessa economia».

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