sabato, Dicembre 20, 2025
Home Blog Pagina 2146

6 vittime da Coronavirus in Campania: la prima anche nel salernitano

0

Un 76enne di Bellizzi è la prima vittima di Coronavirus nel salernitano. Sale cosi a 6 il bilancio dei morti in Campania. Il sindaco: “Insieme supereremo questo momento difficile”

E’ un 76enne di Bellizzi l’ultima vittima campana morta a causa del coronavirus, la prima nel salernitano; sale cosi a 6 il bilancio delle vittime in Campania. L’uomo è deceduto martedì notte nell’ospedale di Battipaglia (SA); nessuno sapeva fosse affetto da coronavirus, il tampone è stato infatti effettuato post mortem ed analizzato al Cotugno.

L’annuncio del decesso arriva direttamente dal sindaco di Bellizzi (dove abitava l’uomo), Mimmo Volpe. Il primo cittadino ha quindi invitato i cittadini alla calma e ha annunciato l’avvio della sanificazione per spazi pubblici e strade.

Ecco quanto ha scritto il sindaco in merito alla questione sul suo profilo facebook in tarda nottata:

Per la lealtà e la serietà che ci ha sempre contraddistinto devo comunicarvi, con rammarico, che la prima verifica del tampone effettuata al nostro concittadino, deceduto il 10 marzo risulta positivo da coronavirus. Ora si aspetta per prassi una seconda verifica dall’Ospedale Cotugno di Napoli. L’appello che rivolgo a tutti gli amici che hanno avuto rapporti con lui di mettersi in quarantena e comunicare ai propri medici di base un eventuale stato febbrile. Ancora un abbraccio alla famiglia e suoi cari. Insieme supereremo questo momento difficile.

__

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Aggiornamento Coronavirus: 23 nuovi casi in Campania

0

L’Unità di Crisi della Protezione civile della Regione Campania comunica che dal pomeriggio sono stati esaminati 139 tamponi presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno. 23 di questi sono risultati positivi. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

Totale positivi in Campania: 180

De Magistris annuncia il piano di sanificazione della città

0
Coronavirus: sanificazione e igienizzazione delle strade. Ecco il calendario degli interventi. Ad annunciarlo, il sindaco De Magistris.

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha da pochissimo annunciato che da stasera partirà il piano di sanificazione delle strade della città metropolitana. L’intervento non sarà un caso isolato ma nei vari quartieri la situazione igienica sarà continuamente monitorata.

Ecco quanto scritto dal sindaco, in un post su Facebook, seguito da una foto con la calendarizzazione della pulizia dei vari quartieri della città:

⚠️ Voglio informare tutti i cittadini che QUESTA SERA inizia il piano di #sanificazione delle strade del centro e della periferia della città.
Il Comune di #Napoli e la sua partecipata #Asia, vista l’emergenza sanitaria provocata dall’epidemia da #Covid-19, hanno predisposto una serie di azioni preventive igienico-sanitarie necessarie per garantire la sicurezza di tutti.

❗️L’operazione prevede l’utilizzo di prodotti non nocivi per gli #animali, con un’attività a multiplo automezzo ed attrezzatura: una lavastrade da 5 mc e 2 pick up con cannone dell’Asl Napoli 1 che per 8 ore al giorno per i prossimi 7 giorni laveranno e disinfetteranno le direttrici maggiormente interessate dai flussi pedonali della città.
In periferia, ci saranno inoltre 4 servizi al giorno di #lavaggio ed #igienizzazione a cura delle ditte di spazzamento meccanizzato con sistema SPRAY WASH e prodotti igienizzanti.

???? Il programma di igienizzazione delle strade, dopo una pausa di domenica 15 marzo, riprenderà da lunedì 16 con l’effettuazione degli interventi che riguarderanno le strade rimanenti.

Ringraziamo i lavoratori di #Asia e l’Asl Napoli 1 per il lavoro di squadra!

➡️ in foto la PRIMA calendarizzazione degli interventi. Ne seguirà poi un’altra.

Calendario degli interventi di sanificazione delle strade di Napoli.

__

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Coronavirus: Il Cardarelli di Napoli procede all’assunzione straordinaria di personale medico

0

Il Cardarelli di Napoli procede all’assunzione straordinaria di personale medico per contrarre l’emergenza Coronavirus scorrendo la graduatoria del concorso.

Borrelli: “Era quello che chiedevamo, in questo modo si accelerano i tempi di assunzione. Procedura da estendere a tutte le graduatorie dei concorsi”.

Per contrastare l’emergenza Coronavirus la Regione Campania ha predisposto un piano di potenziamento dei posti letto delle strutture ospedaliere.
L’ospedale Cardarelli per mettere in atto il piano di aumento dei posti letto nei reparti di terapia intensiva, sub-intensiva e di degenza ordinaria recluterà nuovo personale medico attingendo dalla graduatoria del concorso CPS Infermieri.

“Era quello che abbiamo sempre chiesto noi, assumere il personale scorrendo le graduatori dei concorsi già svolti velocizza il processo. Adesso chiediamo che questa stessa procedura venga attuata per tutt e le graduatorie di tutti i concorsi già svolti non solo per le figure mediche ma anche per gli oss”- ha dichiarato il Consigliere Regionale dei Verdi e membro della commissione sanità Francesco Emilio Borrelli.

Aggiornamento Coronavirus: altri 10 casi in Campania, muore un anziano

0

L’Unità di Crisi della Protezione civile della Regione Campania comunica che tra la notte scorsa e la mattinata odierna sono stati esaminati 87 tamponi presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno. 10 di questi sono risultati positivi. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

Totale positivi in Campania: 157, di cui 2 guariti, 1 deceduto.

Riparto positivi per provincia:
Provincia di Napoli: 100 (di cui 56 Napoli, 16 Asl Napoli 2, 28 Napoli 3)
Provincia Caserta: 26 ​
Provincia Salerno: 17
Provincia Avellino: 7
Provincia Benevento: 2
Altre province italiane: 5

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Oms: “Coronavirus è pandemia”. Cosa comporta?

0

La temuta dichiarazione di “pandemia” per  l’emergenza Coronavirus da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità è arrivata.

L’infezione, scoppiata  nella città cinese di Wuhan, alla fine dello scorso mese di dicembre, si è infatti diffusa in oltre  90 paesi.  Il  bilancio totale dei morti, aggiornato ad oggi – 11 marzo – è 4.350, di cui oltre 600 anche in Italia.

Ma cosa comporta la dichiarazione di pandemia da parte dell’Oms?

La dichiarazione di pandemia, che si differenzia dalla semplice epidemia, si è resa necessaria per impedire ulteriori casi di infezioni. Ciò significa che da questo momento in poi i singoli stati devono fare un passo indietro ed eseguire i piani dell’Oms per impedire che il nuovo virus dilaghi ulteriormente. Gli esperti potranno richiedere una serie di misure anche drastiche, come lo stop alle attività produttive e i limiti alla circolazione anche via terra.

I provvedimenti potrebbero essere applicati in primis proprio all’Italia, terzo paese per numero di contagi dopo la Cina e la Corea del Sud.

Walter Ricciardi dell’Oms, consigliere per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali del ministro della Salute italiano Roberto Speranza, aveva dichiarato: “Con la dichiarazione dello stato pandemico l’Oms può mandare i suoi operatori in loco, come fanno i caschi blu dell’Onu e chiedere ai singoli Paesi di adottare misure di mitigamento, come il fermo di alcune attività o dei trasporti anche via terra”. Tuttavia, ha sottolineato l’esperto, non c’è obbligo, “ma il non rispetto delle disposizioni equivarrebbe alla mancata applicazione di norme internazionali, che implica l’applicazione di sanzioni”.

Secondo quali criteri è Pandemia da Covid-19?

L’infezione da Covid-19 si diffonde tra le persone e può essere mortale. La sua caratteristica globale è stata confermata dai dati certi sui primi focolai africani e sudamericani.

Coronavirus: ci voleva l’emergenza per passare dai tagli alle nuove assunzioni in sanità

0

L’emergenza causata dal covid-19 sta mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale. Ma quello che ad oggi rappresenta uno dei più funesti avvenimenti degli ultimi anni, potrebbe rivelarsi un’opportunità per medici ed infermieri

Il coronavirus sta chiedendo agli impiegati ospedalieri uno sforzo quasi sovrumano, considerata anche la precarietà in cui versano molte strutture sanitarie, soprattutto al sud. I continui tagli alla sanità hanno reso necessario, negli ultimi giorni, a raccolte fondi improvvisate da personaggi famosi e non, per far fronte all’emergenza che il nostro Paese sta vivendo. Vi abbiamo scritto di quella iniziata dalla studentessa aspirante medico, di quella del negoziante di via Toledo e di quella di Belen Rodriguez e Stefano De Martino. 

Le soluzioni in Campania

Per affrontare le possibili evoluzioni del contagio, però, la Regione Campania sta giocando d’anticipo. Il Presidente De Luca ha, infatti, annunciato l’assunzione di 1200 nuovi infermieri, numero che però potrebbe anche aumentare. Proprio la Regione ha predisposto un controllo su tutte le strutture ospedaliere per valutare le carenze del personale e di macchinari. Per fronteggiare l’emergenza per il coronavirus c’è stato un aumento del 50% dei posti letto per la rianimazione e del 70% per la degenza.

La reazione dei sindacati

Questa richiesta di personale, però, non accontenta del tutto i sindacati e il motivo è presto detto. I soldi stanziati dal decreto-legge sanità n. 14/2020 (845 milioni di Euro) coprirebbero solo un intervento temporaneo dei medici e degli infermieri assunti. Si teme che, una volta terminata l’emergenza, i nuovi assunti possano perdere il lavoro. Anche per questo motivo, spiegano i sindacati, sarà difficile rispondere a questa richiesta di assunzioni. Si tratterebbe, infatti, di un contratto a tempo determinato per i giovani medici ed infermieri che, inoltre, dovrebbero entrare in campo in una battaglia dura e pericolosa. Senza l’ipotesi del “posto fisso”, saranno ben pochi i lavoratori disposti ad offrire i loro servizi in un clima così rischioso.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Coronavirus, La Fiat a Pomigliano ferma la produzione: Un caso in una fabbrica vicina

0

All’indomani dello sciopero di ieri che ha interessato lo stabilimento di Fiat di Pomigliano, l’azienda automobilistica Fiat chrysler automobilies recepisce le richieste dei lavoratori e mette in atto misure più stringenti per contrastare l’infezione da coronavirus.

Fca annuncia infatti misure importanti di igienizzazione e riduzione della produzione per alcuni impianti italiani, i quali saranno coinvolti in interventi straordinari che arriveranno anche, in alcuni casi, alla chiusura temporanea di singoli impianti per mettere in atto tutte le misure possibili per minimizzare il rischio di contagio tra i lavoratori.

Mentre infatti la Fiat di Pomigliano annuncia il blocco delle attività da oggi, 11 marzo, fino a domenica 15, per poi riaprire il 16, a poche centinaia di metri lo stabilimento Avio Aero di Pomigliano comunica che uno dei suoi dipendenti è risultato positivo al tampone per il coronavirus, affermando quindi l’insostenibilità delle condizioni per proseguire l’attività.

Dopo molti ristoratori a chiudere sono dunque i grandi stabilimenti: ricordiamo che Fiat a Pomigliano conta circa 4500 dipendenti, mentre Avio Aero ben 1100. Numeri enormi se si pensa all’estensione della rete sociale potenzialmente in pericolo qualora il virus dovesse diffondersi tra i lavoratori.

Per far fronte a tale evenienza, sono in atto già da subito le azioni di igienizzazione dei singoli locali e di facilitazione del lavoro a distanza, seguiti da rigidi controlli e misure di sicurezza nelle mense e agli accessi di tutti i siti del gruppo.

Belen e Stefano lanciano una raccolta fondi per il Cotugno: “Restiamo uniti”

0

Il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Cotugno di Napoli ha bisogno del nostro aiuto, di seguito tutti i dati per effettuare la donazione, restiamo uniti, restiamo a casa”, questo il messaggio pubblicato da Stefano De Martino, poi rilanciato anche da Belen, in cui la celebre coppia lancia una raccolta fondi per il Cotugno.

Nei momenti di difficoltà Napoli tutta la sua umanità: dopo il successo della raccolta fondi avviata dalla giovane aspirante medico e la parallela iniziativa di un negoziante di via  Toledo, anche le celebrities scendono dunque in campo.

La celebre coppia ha promosso la raccolta fondi attraverso Instagram accompagnando al messaggio un video appello.

 

Questi i dettagli per partecipare alla raccolta fondi di Belen e Stefano:


Azienda Ospedaliera dei Colli

Partita Iva e Codice Fiscale: 06798201213

IBAN: IT14S0200803434000101219735

CAUSALE: Destinato al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cotugno di Napoli

CODICE SWIFT: UNCRITM1F54

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Covid-19, è emergenza in Campania per la mancanza di donatori

0

E’ emergenza in Campania circa la mancanza di donatori di sangue: stanno infatti per esaurirsi le scorte. L’emergenza Covid-19 sta bloccando le donazioni all’ospedale Cardarelli di Napoli, che servono ai malati con qualsiasi patologia che richieda una trasfusione di sangue.

Sulla questione è intervenuto Michele Vacca, direttore della struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali SRC Campania, che così si è espresso in merito: “I donatori campani possono tranquillamente recarsi nelle unità di raccolta sul territorio e nei servizi trasfusionali degli ospedali che non hanno alcuna relazione logistica con i reparti di cura e il percorso di donazione è assolutamente privo di qualsiasi rischio. Il sangue è ancora indispensabile. Il sangue è ancora indispensabile per affrontare le emergenze del pronto soccorso, della chirurgia d’urgenza, delle rianimazioni e delle terapie intensive,  per affrontare una complicanza durante un intervento chirurgico o un parto difficile. È ancora un supporto fondamentale per affrontare le terapie antitumorali, è ancora indispensabile per i pazienti affetti da anemia cronica che periodicamente e per tutta la vita devono effettuare una trasfusione o come ad esempio succede ai nostri pazienti microcitemici/talassemici”.

Nella stessa situazione si trova anche la provincia di Avellino, dove a causa della mancanza di sangue sono stati temporaneamente interrotti gli interventi chirurgici non solo nelle strutture ospedaliere pubbliche, ma anche in tutte le strutture private sparse per le varie zone della Provincia. Lo dispone  l’azienda ospedaliera Giuseppe Moscati di Avellino che, in qualità di centro di riferimento provinciale per la gestione, raccolta, lavorazione e assegnazione del sangue e degli emocomponenti, “è impossibilitato a soddisfare tutte le richieste che arrivano dalle strutture territoriali e dalla stessa Azienda Moscati”.

Insomma, che l’emergenza Covid-19 non fermi le donazioni.

 

 

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock
error: IL CONTENUTO È PROTETTO