lunedì, Agosto 4, 2025
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M5s Campania, le linee di Fico e Di Maio spaccano gli attivisti

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E’ proprio nelle ore cruciali del voto sulla piattaforma Rousseau, voto che deciderà se nascerà o meno il governo gialloverde, che gli attivisti lasciano trapelare le idee e le preferenze, forse anche un po represse negli anni, e che dimostrano che la base del M5s non è poi così omogenea come si vuol pensare.

Da un lato abbiamo la linea ferrea per l’ex Viceministro Di Maio, la cui prima sostenitrice campana è Valeria Ciarambino, ex candidata alla presidenza della Regione e ora Consigliera Regionale, la quale rimane ostile all’accordo:

“Conosco il PD e i rappresentanti” – Dichiara la Ciarambino, che non si tiene dall’esporre la sua secca posizione su Di Maio: “O Di Maio Vicepremier oppure No secco all’accordo”. 

Dall’altro invece emerge la linea del Presidente della Camera Roberto Fico, attivissimo a Napoli al tempo dei meetup e molto apprezzato tra l’elettorato grillino. Dalla sua parte infatti spuntano i nomi di Carla Ruocco, Luigi Gallo, Maria Pallini e tanti altri che già dall’accordo con Salvini hanno espresso dubbi e scetticismi sulla scelta del Movimento di appoggiare determinate leggi.

Questi ultimi infatti sono molto più pro al Si all’accordo col PD, anche se con una certa discrezione e distanza dal dimostrarsi palesi, forse per non scontentare la base, la quale non ha ancora ben realizzato che il proprio partito sta per scendere a compromessi con quello che fin dalla sua nascita si è consolidato come l’acerrimo nemico.

Napoli: mostra in onore di Bud Spencer

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di Filomena Cristiano – Attore icona italiana nel mondo, atleta valoroso campione di umanità e simpatia, ma anche imprenditore, pilota, scrittore, compositore, cantante, persino inventore: si racconterà con la sua voce in una mostra multimediale, il ‘grande’ Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, morto nel 2016. Ad ospitare l’originale esposizione, dal 13 settembre all’8 dicembre, una sede prestigiosa, la sala Sala Dorica del Palazzo Reale di Napoli, a pochi passi dalla casa dove l’artista nacque novant’anni fa, a Santa Lucia.

Una statua nel centro di Budapest (e una a Livorno), una piscina in Germania, paese in cui è adorato (‘sich budspenceren‘, ovvero ‘picchiare come Bud Spencer’ è diventato un verbo): gli omaggi al più tenero degli ‘scazzottatori’, testimoniano un affetto sempre vivo ad ogni latitudine, a tre anni dalla scomparsa. Ma è la sua Napoli che gli riserverà il primo grande tributo italiano e c’è da scommettere che questa mostra richiamerà tanti appassionati, magari anche anche dall’estero.

“Il Postino”: 25 anni fa l’anteprima al Festival di Venezia

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Il 1° settembre del 1994 arriva in anteprima a Venezia “Il Postino”, film testamento di Massimo Troisi.

Il 22 settembre dello stesso anno il film uscirà in tutte le sale italiane, dove il successo è tale da richiamare l’attenzione dei Paesi esteri. Anche all’estero il film raccoglie il consenso di pubblico e critica, tanto da essere nominato in ben 5 categorie agli Oscar.

Con “Il Postino” il regista Michael Radford e Troisi (che, solo in Italia, figura anche come collaboratore alla regia) ci portano sulla rurale isola di Salina del 1952.

Sull’isola, a scontare il suo esilio, c’è il poeta cileno Pablo Neruda (Philippe Noiret) con sua moglie Matilde (Anna Bonaiuto). Qui il poeta conoscerà Mario Ruoppolo, interpretato da Troisi, il postino appena assunto dell’isola.

Tra i due nascerà un legame di profonda amicizia, un rapporto maestro-allievo.

I due trovano un punto d’incontro sull’arte, su come possa essere una via d’uscita da un esilio forzato per Neruda e da una vita già scritta – e forse anche un po’ misera – per Mario.

Grazie al poeta, Mario impara la magia delle parole, ad “usare la lingua non solo per attaccare francobolli”, e in questo modo riesce a conquistare l’amata Beatrice (Maria Grazia Cucinotta), con la quale si sposerà e Neruda, padrino di questo amore, farà loro da testimone di nozze.

Dopo poco, l’esilio di Neruda viene revocato e insieme a Matilde è libero di ritornare in Cile, ma con Salina sempre nel cuore, tant’è che dopo 5 anni i due ritorneranno sull’isola.

Qui però scopriranno che le cose sono un po’ diverse da come le avevano lasciate.

Il film, girato tra Salina, Pantelleria e Procida, è l’ultimo gesto d’amore per il cinema di un artista che ci manca come pochi altri. Massimo morirà, infatti, proprio a poche ore dalla fine delle riprese a causa del “cuore malandato”.

A 25 anni di distanza dalla sua uscita, “Il Postino” resta un patrimonio immenso del cinema non solo italiano.

Ne sono testimoni le 5 candidature agli Oscar ricevute: Miglior film, Migliore attore protagonista per Troisi, Migliore regia e Migliore colonna sonora. Il film riesce a conquistare quest’ultima categoria con le musiche firmate  da Luis Bacalov insieme a Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri.

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Sempre più meridionali migrano verso nord, è emergenza

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Sempre più meridionali migrano verso nord: lo Svimez illustra un futuro difficile per l’economia e la società del Mezzogiorno.

La migrazione interna è la vera emergenza

Il Sud è sempre più  deserto a causa del grande esodo che moltissimi decidono di compiere verso il Centro o il Nord. Lo Svimez (Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno) ha anticipato parte degli incredibili dati del rapporto “L’economia e la società del Mezzogiorno“. Spoiler: non sono per niente positivi, sebbene sia facile intuire i fattori alla base di certi numeri; negli ultimi 15 anni quasi due milioni di abitanti del sud sono emigrati verso il resto d’Italia o direttamente all’estero, per studiare e lavorare. Secondo Luca Bianchi, il direttore dello Svimez, quest’emergenza supera, per dimensioni e gravità, quella dell’immigrazione. Anzi, l’immigrazione stessa, per quanto ritenuta un fenomeno negativo da media e politici, è l’unica cosa che sta tenendo vivo il Sud.

Occorre fare i conti con la realtà

Gli emigrati dal Sud tra il 2002 e il 2017 sono stati oltre 2 milioni, di cui 132.187 nel solo 2017. Poco più del 50% sono giovani di cui almeno il 30% sono laureati. Il meridione perde popolazione giovane, fertile, qualificata e solo le modeste ondate di immigrati, sfortunatamente meno competenti, riescono a compensare in parte lo spopolamento delle città. La prospettiva demografica è preoccupante, in particolar modo nei piccoli centri sotto i 5mila abitanti.

Se lo Stivale inciampa cadono tutti

Dirigersi a Nord prima o poi non basterà più. Con la sempre più crescente disparità fra Settentrione e Meridione, l’economia di tutto il paese rallenterà progressivamente fino a portare ad andamenti mediocri del Pil per il Centro-Nord, negativi per il Sud. Secondo lo Svimez solo nel 2020 sarà possibile assistere a un lieve aumento del Pil meridionale, condannando il Mezzogiorno a una rinnovata recessione, senza contare il gap occupazionale e l’indebolimento delle cariche politiche, che incideranno ulteriormente sulla qualità dei pochi servizi erogati ai cittadini.

Il terzo mondo non è più l’Africa

Drammatico anche il divario dei servizi, dovuto principalmente alla minore quantità e qualità delle infrastrutture sociali e l’osservanza dei diritti fondamentali di cittadinanza. Sicurezza, istruzione, sanità e sevizi sociali sono già ampiamente differenziati ma continueranno a peggiorare, dato che l’offerta in comparto sanitario a Nord offre 33,7 posti letto ogni 10 mila abitanti mentre al Sud solo 28.2. Anche nel settore  socio-assistenziale il Mezzogiorno è piuttosto carente, specialmente nei confronti degli anziani, con 18 assistiti per ogni 10mila anziani oltre i 65 anni, contro i 42 del centro e l’88 del Nord. Il futuro del Sud si prospetta buio.

Allerta meteo “gialla” in Campania

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Questa mattina la Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo di criticità gialla che provede forti venti e temporali dalle ore 14 fino alle ore 20.

L’allerta riguarda le zone 2 (area Volturno e matese), 4 (Alta Irpinia e sannio) 5 (Tusciano e Alto Sele), 7 (Tanagro).

La Protezione civile raccomanda agli enti competenti di attrezzarsi per fronteggiare i fenomeni attesi e di prevenire qualunque problematica possa provenire da forti raffiche di vento e temporali incessanti. Inoltre si segnalano possibili grandinate, cadute di alberi e rami.

Whirlpool, “Insufficiente il decreto per il sito di Napoli”

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Gelo per i 410 dipendenti napoletani della Whirlpool che rischiano di perdere il lavoro. Una notizia preoccupante per gli operai ormai dall’inizio dell’estate presidiano il sito di via Argine per evitare la chiusura dell’azienda di elettrodomestici. I lavoratori avevano chiesto sostegno anche al Presidente Mattarella. Ma oggi la società americana dice che non è più produttivo restare  a Napoli.

La nota della Whirlpool

Il decreto sulle crisi aziendali, approvato salvo intese ma che sarebbe comunque in dirittura d’arrivo in Gazzetta Ufficiale proprio oggi, conterrebbe “interventi non sufficienti a garantire la profittabilità dello stabilimento di Napoli nel lungo periodo e la competitività di Whirlpool nella Regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa)“. L’azienda ribadisce: “l’unica soluzione percorribile è dare una nuova missione produttiva al sito“.

Nel decreto sarebbero contenute la stabilizzazione dei precari dell’Anpal e un nuovo sistema di tutele per i rider. L’articolo 11, inoltre, prevede per le grandi aziende con più di 4mila dipendenti in Italia forti agevolazioni nei versamenti previdenziali, nel caso che abbiano stipulato un contratto di solidarietà dalla durata minima di 15 mesi. I benefici ammontano a uno stanziamento di 10 milioni di euro per il 2019 e 6,9 milioni per il 2020. A giudizio di Luigi Di Maio, artefice del Decreto Salva-imprese, il Dl sarebbe stato fatto su misura per salvaguardare i lavoratori di via Argine.

I 16,9 milioni di euro previsti dal testo del decreto legge per il biennio 2019-2020 sono calcolati considerando la messa in solidarietà al 60 per cento della quasi totalità dei 5.500 dipendenti di Whirlpool in Italia: questa non è un’opzione in quanto non in linea con il piano industriale 2019-2021. Inoltre, il potenziale beneficio sarebbe distribuito su tutti i siti italiani e non rappresenterebbe un intervento strutturale per il futuro a lungo termine di Napoli, soprattutto se comparato agli sforzi e agli investimenti pari a circa 100 milioni di euro messi in campo dall’azienda negli ultimi anni. Whirlpool EMEA è pronta a presentare nel dettaglio la nuova missione industriale per lo stabilimento di Napoli e per i suoi 410 dipendenti“, con queste parole la nota si conclude.

La risposta dei sindacati: la Uilm

Che il provvedimento del Governo avesse colto solo in parte le nostre richieste e non fosse ancora sufficiente a far cambiare idea a Whirlpool lo avevamo detto subito, ma costituisce un punto di partenza importante su cui lavorare. Whirlpool non cerchi alibi e anzi ci aiuti a chiedere quelle modifiche che sono necessarie a dare una svolta alla vertenza“. Dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore degli elettrodomestici, riguardo alla nota pubblicata stamane dalla multinazionale.
La cifra di 16,9 milioni straziata dal Governo corrisponde in teoria alla cifra che inizialmente era stata ipotizzata per rilanciare Napoli nell’accordo di ottobre poi ripudiato da Whirlpool, ma in effetti per come è scritta la norma la cifra non è effettiva né strutturale. Al primo incontro del tavolo tecnico tenutosi a luglio abbiamo già chiesto al Governo di modificarla per sostenere investimenti utili a far tornare competitivo lo stabilimento sul lungo periodo. Al prossimo incontro che dovrebbe essere convocato a breve sarebbe utile che partecipasse anche la Regione Campania, che a suo tempo si è detta disponibile a dare un contributo se ci sarà una soluzione davvero sostenibile. A questo punto della vertenza è essenziale che ci sia continuità nella gestione della vertenza e che, comunque si concluda la crisi di Governo, si parta da quanto discusso fino a ora, si migliorino le proposte in campo e quindi si provi davvero tutto insieme a salvare la fabbrica di Napoli“.
Giovanni Sgambati, segretario nazionale della Uil, sostiene invece che “Il decreto è migliorabile e l’azienda non può accampare scuse. Noi vogliamo lavorare per migliorarlo e anche trovare la disponibilità della Regione Campania a sostenere l’iniziativa“.

La Fim-Cisl

Per Biagio Trapani della Fim-Cisl “l’azienda non rispetta i lavoratori e nemmeno i tavoli. Whirlpool continua a dire cose diverse rispetto a quelle che vengono fuori dai tavoli. Se ha fatto una scelta venga a dirlo nelle sedi opportune. Noi siamo sempre convinti che la produzione di lavatrici sia possibile, a patto che ci sia la volontà“. Parole di condanna decisamente più dure. I lavoratori, nel frattempo, auspicano l’intervento del Presidente della Regione De Luca.

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Napoli: Cesare Gridelli decretato miglior oncologo del mondo

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di Luigi Manzo – Per il secondo anno consecutivo Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di Onco-ematologia dell’azienda Ospedaliera S.G. Moscati di Avellino da quasi vent’anni, è stato decretato miglior oncologo del mondo.

L’associazione statunitense “Expertscape” di Palo Alto ha annunciato che il medico classe ’61 è uno dei massimi esperti per quanto riguarda il cancro ai polmoni, anche in base alle ricerche e alle pubblicazioni effettuati in merito.

Negli ultimi anni ha sviluppato nuovi farmaci biologici a bersaglio molecolare, oltre all’impegno e alla collaborazione con le principali istituzioni internazionali.

Penso che per il nostro Sud sia un momento importante” ha dichiarato subito dopo aver ricevuto il riconoscimento.

Test d’ingresso della facoltà di Medicina e Odontoiatria, le ultime

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Solo poche ore mancano al via al test dingresso della facoltà di medicina e odontoiatria, per cui migliaia di studenti e studentesse si preparano da tempo e con massimo impegno. Questa magnifica facoltà, oltre ad essere la più ambita in tutta Italia, è celere per i  difficoltosi quesiti d’accesso che vengono sottoposti ai candidati e che infrangono i sogni di tantissimi aspiranti medici.

Il boom di iscritti e la pietà del Miur

A quietare l’ansia dei candidati ci ha pensato però il ministero dellistruzione, ampliando la disponibilità per ben 1826 posti in più cosicché uno studente su sei ha la possibilità di accedere alla facoltà.

Ma dal momento che “le facilitazioni : alla facoltà di medicina = le gioie : a settembre” (per restare in tema matematica),  proprio quest’anno 10.450 ragazzi proveranno ad aggiudicarsi un banco,  si tratta cioè  di 4500 candidati in più rispetto a  coloro  che presentarono la domanda nel 2018.

Nonostante il test sia identico per tutti e venga svolto in tutta Italia alla stessa ora e con le medesime modalità, ci sono differenti probabilità di successo tra un ateneo e l’altro. Queste differenze non riguardano solo le possibilità di entrare ma anche la spesa da sostenere per accedere al test. Secondo i dati elaborati dal portale per studenti skuola.net, che segue da anni lo svolgimento dei test a numero programmato, la tassa di iscrizione ha un costo medio di 49,06 euro. Sulle spalle dei candidati pesa quindi una spesa complessiva di circa 3,3 milioni di euro.

Il candidato versa la tassa all’università che ha indicato in cima alle preferenze per l’iscrizione. Ma non sono tutte uguali: si va dalla quota “simbolica” fissata a 10 euro dall’UniversitàBicocca” di Milano fino ai 100 euro chiesti sia dall’Università della CampaniaLuigi Vanvitelli” sia dall’Università degli Studi del Piemonte OrientaleAmedeo Avogadro”.

Novità anche per il test: spazio alla cultura generale

La nuova riforma che ha previsto l’incremento dei  quesiti di cultura generale a danno dei quesiti di logica, ha letteralmente sconvolto i candidati che da anni si esercitano nei rompicapo proposti gli anni passati dal ministero dell’istruzione.

Nelle 60 domande del nuovo test ci saranno quindi 12 quesiti di cultura generale che si baseranno sugli argomenti storici, sociali, istituzionali e letterari presenti nel programma scolastico dell’ultimo anno delle superiori. Una sorta di continuità con l’esame di maturità visto che sono previsti anche i quesiti relativi all’area di Cittadinanza e Costituzione, presente per la prima volta anche nell’esame di Stato di giugno.

Ci saranno poi 10 quesiti di ragionamento logico, 18 di biologia, 12 di chimica e 8 di fisica e matematica. Puntando sulla cultura generale, quindi restando nell’ambito dei programmi scolastici, si cercherà di evitare tutte quelle domande di logica che in passato avevano provocato perplessità, proteste e anche ricorsi. Si tratta di una piccola riforma che interessa anche tutti gli altri test, che arriveranno nei giorni a seguire: domani si parte con medicina, il 4 settembre sarà la volta di veterinaria e il 5 di architettura. Dopo questo primo blocco torneranno tra i banchi i candidati per il test di ingresso per le professioni sanitarie l’11 settembre, il 12 toccherà ai candidati per il test di medicina in inglese e il 13 settembre per scienze della formazione primaria.

Non ci resta quindi che augurare un grandissimo in bocca al lupo ai neo maturi affinchè i loro sforzi siano ripagati e affinchè possano ottenere una possibilità per realizzare i loro sogni e aspirazioni.

Fenomeno Samara: arriva la parodia

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di Maria D’Angelo – Il fenomeno Samara continua ad impazzare. Ragazze vestite come la celebre protagonista di “The ring” hanno iniziato a seminare il panico tra le strade della Campania. Da Afragola a Torre del Greco, passando per Casoria e Casandrino, fino ad arrivare addirittura nella Capitale.

La genialità dei napoletani però non conosce confini ed è subito arrivata una parodia “SAMARO” fatta da Lello Parfum, il proprietario di una profumeria che si diletta ad intrattenere i suoi followers, oltre che con le pubblicità dei suoi profumi, anche con video goliardici e con messaggi di carattere sociale.

Cosa può spingere un venditore di profumi a travestirsi da “Samaro” e girare per le strade di Napoli? La risposta l’abbiamo ricevuta in esclusiva, proprio da Lello Parfum: “Ho voluto sdrammatizzare su questa cosa perchè vedo le persone impaurite da questo personaggio. Ho un pubblico di adulti e di giovani che mi seguono e mi ha fatto piacere poter parlare di questa cosa scherzandoci sù. Inoltre voglio dire che questa ragazza deve essere semplicemente aiutata e non condannata o picchiata, è una persona innocua“.

Concorso Regione Campania: test tra ritardi e malori

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Al via questa mattina le prove selettive per il maxi concorso della regione Campania che prevede l’assunzione di 2175 dipendenti.

Durante il primo dei 22 giorni di prove alla Mostra d’Oltremare una batteria di candidati si è confrontata con una prova di 80 quesiti a risposta multipla. Di questi quesiti, 50 verificano la capacità logico-deduttiva dei candidati, mentre i restanti verificano la loro conoscenza in ambito costituzionale, amministrativo e geografico della regione.

Non sono, però, mancati i disagi fin dal primo giorno.

A causa di un problema tecnico non è stato, infatti, possibile stampare tutte insieme le pagine dei test. Le prove hanno avuto, quindi, inizio con ben 2 ore di ritardo sulla tabella di marcia.

L’attesa ha poi portato con sé una scia di disagi, dovuti anche al fatto che è impossibile portare con sé alcun liquido durante la prova, nonostante le temperature ancora elevate e i locali privi di areazione.

Una donna, accompagnatrice del figlio, è stata inoltre colpita da un malore alla vista di agenti di polizia che facevano irruzione nei locali della Mostra.

Eppure l’organizzazione dell’area era stata curata nei minimi dettagli.

L’importante afflusso di persone ha necessitato un piano d’intervento ben studiato.

Per prima cosa è stato attuato un piano di potenziamento dei trasporti per evitare un ingolfamento del traffico in zona Mostra d’Oltremare. Da oggi fino al 24 settembre, infatti, la Cumana sarà potenziata e la tratta Montesano-Bagnoli prevede un aumento delle corse.

È consigliabile, quindi, evitare l’utilizzo di autovetture per arrivare in zona.

In primis perché, oltre al concorso della Regione, riprenderanno anche le varie attività degli uffici. Domani a Monte Sant’Angelo ci saranno, inoltre, i test di ammissione a Medicina e Chirurgia: inutile dire, dunque, che è previsto un traffico sostenuto nell’area.

Il secondo motivo è che, con la presenza di un traffico massiccio, aumenta la possibilità di incorrere in parcheggiatori abusivi.

A tal proposito, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli si è espresso con parole molto dure nei loro confronti.

“L’occasione è ghiotta per quell’esercito di delinquenti che in qualità di parcheggiatori abusivi avranno già provveduto a spartirsi ogni via che conduca alla Mostra per derubare i partecipanti al concorso”.

Per questo motivo, il consigliere ha richiesto alle forze dell’ordine misure straordinarie per contrastare i parcheggiatori e tutelare i partecipanti al concorso e i residenti della zona.

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