lunedì, Agosto 18, 2025
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Assenteismo Ospedali, Regione propone i lettori di impronte

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Sono ancora freschi gli avvisi di garanzia a 62 dei dipendenti del Cardarelli, accusati di assenteismo a causa di una serie di comportamenti scandalosi nel corso del 2017.

Per impedire che ci siano casi analoghi a quello dell’Ospedale napoletano, Stefano Graziano, presidente della Commissione Sanità della Regione Campania, ha discusso sul progetto di introdurre i lettori di impronte digitali agli ingressi degli ospedali.

Negli ospedali napoletani potrebbero essere sostituiti fra non molto i marcatempo classici con apparecchi con lettore ottico di impronte digitali. La soluzione, già adottata tempo fa al Cardarelli, era stata proposta e discussa anche negli scorsi anni, incontrando però le dure opposizioni dei sindacati, che le ritenevano un controllo troppo stretto sui dipendenti. Oggigiorno la questione ritorna oggetto di dibattito in seguito all’inchiesta che si è abbattuta sul Cardarelli, per indagini relative a quando erano ancora in uso i vecchi cartellini: 62 indagati per assenteismo, tra dipendenti amministrativi e personale sanitario che lasciavano scoperti interi reparti.

Stiamo provando ad introdurre le impronte digitali per gli ingressi, per non vedere più casi come quelli del Cardarelli dobbiamo premiare chi lavora e mandare a casa chi fa il furbo. La Campania ha la sanità commissariata per ragioni di deficit e da 5 anni abbiamo un pareggio di bilancio. C’era un problema di capacità di fare prevenzione, siamo risaliti in tutti gli standard. Ci sono 14mila persone in meno nella sanità, il blocco del turn over e quota cento portano a meno servizi. Al San Giovanni Bosco, dove è stata buttata fuori la camorra dall’ospedale, bisogna continuare a tenere gli occhi aperti“. Sono le parole di Stefano Graziano, in diretta durante la trasmissione Barba & Capelli di Radio Crc.

A dire di Graziano si dovrebbe pensare anche a nuovi e migliori sistemi di controllo, come la videosorveglianza all’interno delle ambulanze, come deterrente per le aggressioni di cui sono spesso vittime medici e infermieri durante gli interventi, e “bisogna dividere i presidi dal 118 e rafforzare l’organico delle forze dell’ordine, in particolare al Pronto Soccorso“.

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Sono napoletani i primi laureati italiani in Green Economy

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Di Martina Orecchio- Oggi, martedì 23 Luglio, alle ore 16.30 nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa quattro napoletani taglieranno il traguardo del loro percorso triennale alla prima sessione utile del terzo anno del primo corso di laurea italiano in Economia aziendale specificamente dedicato alla Green Economy.

Si tratta di un corso che nei suoi primi tre anni ha attirato a Napoli molti studenti provenienti anche da diverse regioni italiane (dal Piemonte alla Calabria, dalle Marche alla Puglia).

Economia e gestione delle imprese green, la responsabilità sociale delle aziende, gli accordi internazionali sul clima e l’analisi costi-benefici degli interventi pubblici in tema di infrastrutture saranno tra i temi oggetto delle tesi di laurea alle quali gli studenti hanno lavorato con Marcello D’Amato, presidente del corso di laurea in Economia Aziendale e Green Economy del Suor Orsola, Massimo Marelli, già Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e docente di Economia pubblica al Suor Orsola e Alessandra Storlazzi, docente di Strategia e comunicazione d’impresa e responsabile dei rapporti dell’Ateneo con le aziende.

Dalla Tav Torino-Lione ai grandi problemi climatici del pianeta: i temi delle prime tesi in Green Economy

Di grande attualità il lavoro di tesi di Angelo Pettrone che in tema di investimenti pubblici sulle infrastrutture ha analizzato anni di studi sul rapporto costi-benefici della realizzazione della TAV Torino-Lione. Un’analisi ad ampio raggio che dimostra “quanto potrebbe essere controproducente non realizzare l’opera, dal momento che si presenta come un progetto che può comportare enormi benefici sia sul piano commerciale che sul piano del turismo, ma soprattutto in termini occupazionali”.

Nel lavoro di tesi di Ludovica Famularo si analizza la responsabilità sociale delle aziende ma anche quella delle istituzioni universitarie e si evidenzia come anche e soprattutto “gli Atenei, quali enti di formazione posti in essere per volontà ed interesse collettivi, che coinvolgono un numero sempre maggiore di stakeholder (studenti con le rispettive famiglie, personale dipendente, imprese, enti della pubblica amministrazione, enti non profit, mass media), hanno la necessità di introdurre lo strumento del bilancio sociale come documento di legittimazione sociale che accentri la loro figura come fautori di miglioramento del tessuto locale in termini economico-sociali grazie al potere attrattivo di cui potenzialmente godono”.

Roberto Di Ruocco, grazie ad una selezione dell’ARU, l’Agenzia regionale per le Universiadi, indirizzata ai migliori laureandi e laureati dell’Università Suor Orsola Benincasa, è reduce dal lavoro svolto per le Universiadi 2019 proprio sui temi della valutazione dell’impatto economico-ambientale della manifestazione sportiva sul territorio campano. Il suo lavoro di tesi illustra l’EU ETS (Emission Trading System) il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE che è alla base della politica europea per contrastare i cambiamenti climatici ed è essenziale per ridurre in maniera economicamente efficiente le emissioni di gas a effetto serra. È il primo e più grande mercato mondiale della CO2, attivo in 31 Paesi e limita le emissioni prodotte da oltre 11mila impianti ad alto consumo di energia (centrali energetiche e impianti industriali, tra cui 1200 imprese che appartengono al settore manifatturiero italiano) e dalle compagnie aeree che collegano tali Paesi.

Rosita Puca, 21 anni appena compiuti è la più giovane del gruppo. Durante il corso di studi ha lavorato nel Centro di Biotecnologie dell’Azienda Ospedaliera Cardarelli e nel suo lavoro di tesi ha declinato in diversi settori il tema dei grandi problemi ambientali globali con un focus speciale sulle emissioni inquinanti delle automobili nelle grandi città italiane.

Il futuro occupazionale dei ‘neo dottori green’ del Suor Orsola 

Al termine della loro sessione di laurea i ‘neo dottori green’ avranno già la possibilità di incontrare, insieme con il presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Vito Grassialcune delle aziende italiane più importanti del settore ‘green’ (Ambiente S.p.A., Deloitte & Touche S.p.A., RDR S.r.l. e Tecno S.r.l.) che prenderanno parte alla presentazione del nuovo corso di laurea magistrale in Economia, Management e Sostenibilità, il primo in Campania specificamente dedicato alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale delle imprese.

Dall’ecobrand manager al comunicatore del settore green, dall’esperto nella commercializzazione dei prodotti di riciclo all’esperto in green marketing. Ecco alcune delle professioni del futuro per le quali vengono preparati i laureati del comparto accademico ‘green’ dell’Università Suor Orsola Benincasa.

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Il grande cinema all’aperto (gratis) al Bosco di Capodimonte

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Parte oggi la rassegna di cinema all’aperto al Real Bosco di Capodimonte: l’ingresso è rigorosamente gratuito.

Da martedì 23 luglio fino a a domenica 28 luglio dalle 21.00, il bosco di Capodimonte diventerà un grande cinema all’aperto con sedie e sdraio. Il tema che collega tutte le pellicole proiettate è “Pittori di cinema”. Sei diverse opere racconteranno la dinamicità della settima arte come espressione di artisti come registi e viceversa. 

L’evento, il progetto, l’iniziativa

L’ingresso alla rassegna sarà completamente gratuito, in quanto frutto di investimenti di fondi europei del progetto “Napoli è l’arte”. Progetto POCProgramma Operativo Complementare 2014-2020 della Regione Campania, che ha finanziato anche le precedenti iniziative, sempre a tema cinema, come  La settima arte, Cinema e pittura e Napoli nel cinema. L’evento è curato da Maria Tamajo Contarini in collaborazione con la società Red Carpet.

 

Tutti i titoli della rassegna

Il primo appuntamento della rassegna ospita Michelangelo Antonioni con il film Blow up. Ispirato al racconto Le bave del diavolo dell’argentino Julio Cortázar. È stato premiato al festival di Cannes del 1967, grazie alla splendida colonna sonora, affidata al jazzista Herbie Hancock, e alle interpretazioni di  David Hemmings, Vanessa Redgrave e Jane Birkin. Capolavoro del cinema d’essai degli anni sessanta è una vertiginosa esplorazione dell’immagine, dell’apparenza e dell’esistenza nel glamour mod della Swinging London degli anni sessanta.

Seguiranno poi tantissimi altri titoli fra classici e contemporanei, scenari realisti e onirici, passati e presenti, passando per vincitori di premi Oscar e talenti nostrani:

  • mercoledì 24 luglio, ore 21.00
    Eisenstein in Messico
    Peter Greenaway
  • giovedì 25 luglio, ore 21.00
    Cuore selvaggio
    David Lynch
  • venerdì 26 luglio, ore 21.00
    Le avventure acquatiche di Steve Zissou

    Wes Anderson
  • sabato 27 luglio, ore 21.00
    Roma
    Alfonso Cuaròn
  • domenica 28 luglio, ore 21.00
    Amarcord
    Federico Fellini 

Per informazioni: Sito del Museo di Capodimonte.

Buona visione!

Beyond Meat: la carne vegetale arriva a Napoli

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La Beyond Meat, azienda che produce sostituti per la carne e prodotti caseari a base vegetale nata nel 2009 a Los Angeles, arriva a Napoli. La ditta, finanziata da celebrità come Leonardo di Caprio e Bill Gates, vanta una grandissima varietà di prodotti dal sapore “indistinguibile” dall’originale da derivazione animale.

La carne non carne, cos’è?

E’ necessario specificare che questo prodotto non rientra nella categoria di sostituti proteici a base di tofu (soia) o seitan (glutine), che si possono trovare quotidianamente al supermarket. Si pone non come alternativa, ma come sostituto vero e proprio della carne, imitandone sapore e consistenza.
Non fatevi ingannare dall’apparenza: il rosso è dato dalla barbabietola, le fibre sono vegetali e le proteine sono estratte dal pisello, ma il sapore?

Il sapore è dato da molecole specifiche che si trovano nell’emoglobina, nei muscoli animali ma anche, benchè in percentuali minori, in prodotti di origine vegetale. Non ci sono OGM, soia o glutine. Che siate onnivori o vegani, rappresenterà sicuramente una novità per il vostro palato.

Beyond Burger™

Da Los Angeles a Napoli

Questo prodotto unico nel suo genere attraversa l’oceano per arrivare a Napoli, al Vomero per la precisione, presso la Birreria Artigianale Murphy’s Law, che ha una seconda sede a Vico Equense. Dove i clienti hanno potuto testare carne vera e sostituto, certificandone la somiglianza.

Roberto Fico: “L’Autonomia non divida il Paese. L’intesa passerà in Parlamento”

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Fico in visita presso l’Istituto minorile di Nisida: commenta le reazioni dei governatori di Lombardia e Veneto e torna a parlare di Autonomia.

Roberto Fico, presidente della Camera, stamane è stato in visita all’Istituto penale minorile di Nisida, a Napoli. Torna su un tema a lui molto caro, dopo le durissime reazioni dei governatori di Lombardia e Veneto, Fontana e Zaia:

“L’Autonomia non può dividere il paese, né può lasciare il sud nella condizione, anche economica, in cui si trova. Ma deve essere un’Autonomia che dà qualche potere in più alle regioni. Ma l’Italia è unita, una e indivisibile e bisogna lavorare e coordinarsi insieme. Qualsiasi sia l’intesa, l’intesa passerà in parlamento”.

Ha anche ribadito la centralità della coesione nazionale, mettendo in guardia dai rischi che seguirebbero un’eventuale Autonomia. Così come proposta da Veneto e Lombardia, sarebbe lesiva dell’equilibrio tra le risorse distribuite tra nord e sud. Una decisione a cui sarebbe contrario anche il Presidente del Consiglio Conte.

Fico ha mandato un messaggio anche al governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca sulla questione Navigator:

“Il tema è di competenza regionale, ma è un passaggio da fare ovviamente. Si tratta del secondo step, e va fatto ovviamente, bisogna procedere con le assunzioni”.

Il presidente della Camera è stato a Nisida perché da tempo è impegnato sul tema della criminalità minorile e della riqualificazione sociale. L’istituto napoletano da anni attua percorsi formativi importanti e prova a tracciare via di inserimento ma in Italia è un caso isolato.

Come sottolinea Roberto Fico:

“A Nisida si fa un lavoro eccellente il cui valore è riconosciuto da molto tempo. La repressione è importante ma non basta, lo sappiamo. Quando lo Stato arriva, con i provvedimenti repressivi, con l’arresto dei camorristi, bisogna poi affiancare tutto questo con la scuola, le istituzioni, la rigenerazione urbana, gli assistenti sociali, la formazione, i finanziamenti. Bisogna assolutamente arrivare insieme a riempire quel vuoto. Altrimenti siamo punto e a capo“.

Caos al molo Beverello: spuntano i bagarini per Capri

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Al molo Beverello spuntano i bagarini: code infinite sotto il sole cocente per poter accedere alla biglietteria.

Quest’anno poter trascorrere una giornata in una delle isole del golfo di Napoli o in una località costiera della Campania sembra ancora più difficile del solito per il caos al molo Beverello.

Siamo in alta stagione ormai, è lecito trovare lunghe file alla biglietteria o la folla per poter accedere agli imbarchi, ma quest’anno sembra esserci una novità: spuntano infatti i bagarini.

Nonostante la mancanza di biglietti al molo Beverello, i turisti testimoniano la presenza di persone che, presentandosi come guide turistiche, vendono invece biglietti per una delle corse in partenza (guarda caso!). Ovviamente ad un prezzo più alto del previsto…

Insomma quest’anno il caos al molo Beverello sembra essere sfuggito di mano.

A causa di tali disservizi, la Federalberghi di Capri ha sollecitato un’apertura di un tavolo di confronto in Prefettura, invito però non recepito dalle autorità.

Il malcontento di Federalberghi di Capri

Il presidente di Federalberghi di Capri, Sergio Gargiulo, ha affermato:

«I costanti aumenti di arrivi sulle isole imporrebbero un adeguamento dei servizi negli scali portuali, a partire dalle modalità di emissione della biglietteria che pur facendo passi avanti, non riesce a stare in linea con gli sviluppi del mercato. In particolare va rivista la politica della biglietteria online: a cosa serve comprare il biglietto in anticipo se poi bisogna cambiare la prenotazione con lo stesso biglietto allo sportello ed essere quindi costretti a fare comunque una fila?».

Gargiulo ha aggiunto anche una nota dolente sullo scarso numero di addetti alla biglietteria del molo Beverello:

«A fronte di un considerevole aumento di passeggeri, gli operatori allo sportello non sono quasi mai in numero sufficiente e quindi le file si allungano. Teniamo presente che al porto non è come all’aeroporto dove è chiesto di arrivare con almeno due ore di anticipo sul volo e spesso arrivare mezz’ora prima significa perdere la corsa. Come associazioni di categoria e come imprenditori, facciamo sforzi notevoli e impegniamo risorse economiche per qualificare meglio gli addetti ai lavori e migliorare i servizi in termini di professionalità, anche con l’aiuto delle Università. Certi atteggiamenti che riscontriamo al porto, ma non solo al porto, squalificano il mondo del turismo e vanificano in parte gli sforzi che del nostro settore a favore di una comunità che in buona parte vive di turismo». 

Senza dubbio il caos al molo Beverello che si sta creando in questi giorni denota anche un incremento di turisti, che non può che far piacere alla nostra città e alla nostra regione. Napoli e la Campania devono “solo” dimostrare di essere all’altezza delle proprie potenzialità.

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Alta velocità: disagi in tutta Italia a causa di un incendio

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Problemi per la circolazione dei treni ad alta velocità questa mattina in tutta Italia.

A causa di un incendio di una cabina elettrica alla stazione di Rovezzano, vicino Firenze, i treni ad alta velocità hanno subito importanti ritardi. Venticinque  sono i treni Frecciarossa ed Italo cancellati a causa dell’incendio scoppiato alle 5:10.

La natura dell’incendio

I primi rilievi della polizia scientifica e degli uomini della digos, terminati in mattinata, fanno sospettare che l’incendio di Rovezzano sia di natura dolosa.

Sebbene il traffico abbia ricominciato a circolare intorno alle 9, circa quattro ore dopo lo scoppio dell’incendio, servirà del tempo per smaltire i pesanti ritardi.

I ritardi dei treni da Milano verso il Sud sono arrivati a subire circa 4 ore di ritardo: il treno 9975 Italo da Milano a Roma Termini delle 8:15 segna un ritardo di ben 240 minuti. Meno sfortunati – si fa per dire – i passeggeri diretti a Napoli, perché il Frecciarossa 9509 per Napoli centrale delle 7:20 ha subito un ritardo di 3 ore.

La zona di Rovezzano è già stata teatro di pericoli del genere: nel dicembre 2014, infatti, furono due le “azioni dimostrative” sventate dalle autorità.

 

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Levante al Belvedere di San Leucio: Un live affamato di emozioni in musica

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Levante al Belvedere di San Leucio: grande successo per questa cantautrice un po’ siciliana e un po’ torinese, di nuova generazione pop. I fan grati per le emozioni in musica regalate dall’artista in uno storico scenario che toglie il fiato.

Levante in concerto ieri nel bellissimo scenario del Belvedere di San Leucio: un complesso monumentale fa da sfondo all’esibizione della cantautrice siciliana, una realtà che padroneggia con disinvoltura e che la mette a proprio agio (così com’era stato con i teatri lo scorso anno per il tour, appunto, “Caos in teatro”). Contatto silenzioso con il pubblico ma ricco di sensazioni ed emozioni trasmesse; non sono mancate le venature rock e i molti momenti raccolti dove la tensione musicale arriva a grandi livelli: è tutto questo che rende i suoi live particolarmente affamati.

La band ampliata lo scorso anno con un violino e un violoncello hanno permesso un cambiamento di arrangiamenti: ancora pieni ma forse un po’ più delicati. La grinta e la rabbia sicuramente non vengono meno anche laddove decide di spogliare completamente la struttura di una canzone perché arrivano le sue parole di denuncia e la sua voce delicata e calda. Mette mano all’intero bagaglio artistico, non mancano le canzoni più famose, portate sul palco soprattutto alla chiusura: “Alfonso”, “Andrà tutto bene”, “Pezzo di me”, “Non me ne frega niente”… ma cerca sicuramente di scavare a fondo nel suo ultimo album e regala “briciole”, come lei stessa ha detto, del suo nuovo album (uscirà nei prossimi mesi), “Magmamemoria”.

«Vi chiedo scusa se negli anni sono diventata un po’ taciturna».

Non è la prima volta che Claudia lo dice a un concerto e forse lo fa perché più che parlare direttamente, sente l’esigenza di raccontare attraverso la sua musica e spera che essa possa esprimere già tutto.
Si percepisce quanto sente l’esigenza di creare un flusso di contatto continuo con il suo pubblico, è semplice e ama ciò che fa ed emerge anche quanto sia grata ai suoi musicisti, le permettono di rendere tutto più unico. Tutti stretti in un abbraccio finale, salutano il pubblico con emozione.

Uno scenario meraviglioso, fatto di secoli di arte, cultura e tradizioni e natura incontaminata, questo è il Belvedere di San Leucio, un palco semplice ma grintoso e un pubblico caloroso ed estremamente grato. Claudia ha ragione quando dice che qui in Campania:

“cantiamo più forte”.

Leggende della Campania: la Bella ‘Mbriana e l’ospitalità

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Questa settimana #BussoLaLeggenda vi vuol raccontare di una presenza che forse sarà familiare a molti, spesso buona ma a volte davvero nefasta: stiamo parlando della Bella ‘Mbriana, lo spirito della casa a cui persino Pino Daniele dedicò una canzone.

Forse non lo sapete, ma quando a pranzo o a cena preparate la tavola dovreste lasciare una sedia vuota ed apparecchiare per una persona in più: potrebbe infatti decidere di farvi visita la Bella ‘Mbriana, una misteriosa presenza vestita di bianco “buona coi buoni e fetente con i cattivi”. Se vi giudicherà persone gentili e se sarete garbati con lei, la Bella ‘Mbriana vi porterà dei doni, ma, in caso contrario, potrebbe anche decidere che sia arrivato, per voi, il momento di morire – possiamo indubbiamente dire che questa dama bianca prenda decisamente male la scortesia.

Le forme della Bella ‘Mbriana

La Bella ‘Mbriana è definita spesso come “lo spirito della casa”, che porta salute e fortuna a chi vi abita. Quando si esce o si entra in casa gradisce che le si porga un cenno di saluto, e secondo l’usanza e la leggenda manifesterebbe la propria presenza agitando le tende o mostrandosi sotto forma di farfalla o di geco – per questo secondo la tradizione napoletana questi animali porterebbero fortuna. Si dice inoltre che si mostri nelle ore più luminose del giorno, al mattino, e al massimo nelle prime ore del pomeriggio: mai di notte.

“Casa accunciata, morte apparicchiata”: come non indispettirla

La Bella ‘Mbriana, come la meridiana da cui prende il nome, proietta un ombra sicura in cui è possibile ripararsi e rovare ristoro: contrapposta spesso per questo al Monaciello, è una sorta di fata buona, un angelo custode che elargisce doni più o meno materiali a chi se ne mostra degno. Per renderla felice, potrebbe bastare anche lasciare una sedia libera per lei in ogni stanza.

Bisogna stare tuttavia attenti a non contrariarla: dire ad alta voce che la propria casa è brutta, umida e buia o, ancor peggio, dire ad alta voce di voler cambiare abitazione potrebbe indispettirla. Amante della pulizia, bisogna stare attenti a tenere la casa sempre pulita e spolverarla. La cosa che pare farla arrabbiare di più, tuttavia, sono le ristrutturazioni: ristrutturare casa può portare secondo la leggenda alla propria morte o a quella di un proprio caro – esiste persino un detto che recita “casa accunciata, morte apparicchiata

La storia di una principessa triste

C’è una storia alla base della leggenda della Bella M’Briana, storia che ha per protagonista una principessa napoletana. La principessa, che a quanto pare sarebbe stata di una bellezza leggendaria, struggendosi per un amore infelice e mai potutosi concretizzare finì per perdere il senno. Folle di dolore e vagando come un’ombra lungo le strade di Napoli vestita di bianco, probabilmente in abito da sposa, veniva accolta nelle case di coloro che si impietosivano delle sue condizioni, sedendo spesso alla loro tavola per pranzo o per cena. Il Re, per assicurarsi che alla figlia non accadesse nulla di male, la faceva seguire e poi, in seguito, per ringraziare coloro che avevano fatto entrare la figlia tra le loro mura domestiche, faceva recapitare loro anonimamente dei ricchi doni. Nacque così l’idea, sedimentatasi poi nell’immaginario collettivo della città, di una presenza femminile, di un’ombra che portava salute e fortuna.

I doni della della Bella ‘Mbriana

Basta insomma poco per ricevere i doni della Bella ‘Mbriana: una sedia libera, un saluto ed un po’ di gentilezza. Se doveste cambiare abitazione, insomma, sarebbe forse meglio farlo in segreto, senza dirlo ad alta voce; e speriamo che, dopo aver letto questa storia, non finiate per rimandare la ristrutturazione che stavate progettando… In ogni caso, la lezione è certamente questa: essere, nello spirito di Napoli, sempre ospitali con tutti, che si tratti di spiriti, principesse o mendicanti infelici.

Per le altre leggende della Campania:

BussoLaLeggenda I : Da dove nascono le Janare? 

BussoLaLeggenda II : Il fantasma del Caffè Gambrinus

BussoLaLeggenda III: La maledizione della Gaiola

BussoLaLeggenda IV: La Strega del Vesuvio

BussoLaLeggenda V: La Tomba di Dracula

BussoLaLeggenda VI: L’amore tra Posillipo e Nisida

BussoLaLeggenda VII: Giovanna la pazza e i suoi amanti senza riposo

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Cittadini prendono l’iniziativa: puliscono la strada da soli

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Napoli, nella mattinata di ieri un gruppo di cittadini armati di scope, sacchetti dell’immondizia e guantoni si è dato da fare: hanno pulito assieme Via Raffaele Ruggiero, ad Agnano. È una strada molto frequentata dai residenti dell’area, abbandonata però al degrado da molto tempo senza intervento alcuno da parte del Comune. Lungo la suddetta via, infatti, si trovano una parrocchia, un campo da calcio per i ragazzi, un pub e due hotel. Un luogo importante sia per lo svago che per il lavoro, data la presenza di numerose piccole fabbriche nella zona.

A causa delle negligenze degli organi competenti verso le diverse richieste di pulizia dei cittadini, la strada è divenuta col tempo una vera e propria discarica a cielo aperto ignorata allo stesso modo dal Comune e dalla Municipalità. I residenti si sono così, loro malgrado, resi spazzini nel mezzo dell’afoso luglio. Lungo entrambi i lati della carreggiata ci sono i segni dello sversamento abusivo: lattine, bottiglie, pneumatici, contenitori di plastica. Fino allo scorso anno giaceva ivi abbandonata perfino una barca, rimossa a spese dei cittadini attraverso un’azienda privata che ha richiesto 700 euro. “Non abbiamo alternative: Via Ruggiero o la puliamo noi o non la pulisce nessuno“, commentano sgomenti. 

“[La barca] era lì da dieci anni: da non credere che in tutto questo tempo il Comune se ne sia lavato le mani“, denuncia l’avvocato penalista Danila De Novelis dell’associazione “Ddn, Diritti dei napoletani”, che ha inviato un esposto ad Asia e alla Procura di Napoli per richiedere la pulizia del luogo. “Le strade che portano alla piscina Scandone e all’area Ex Nato sono state tirate a lucido per le Universiadi. Via Ruggiero, invece, continua ad essere ignorata”, aggiunge Lorenzo Monfregola, che assieme a suo figlio Gino è uno dei residenti che si è deciso a ridare dignità alla via.

Succede sempre così: le responsabilità rimbalzano tra Comune, Asia e Municipalità. Si trincerano tutti dietro la solita frase: “Non è di nostra competenza”. Poi però, a pulire la strada, devono essere i cittadini che pagano le tasse per l’immondizia“, continuano i volontari. Non è neanche la prima volta che il gruppo si occupa della pulizia della strada: “Il Comune si adagia sull’azione di volontari che per amore del loro territorio prendono iniziativa e provvedono a un servizio che spetterebbe loro di diritto“, dice Rosario Coglitore, anche lui impegnato nell’opera di bonifica.

Della questione pare essersi interessato il consigliere comunale Marco Nonno, che assicura che “entro Mercoledì prossimo Asia fa arrivare la vasca per contenere i rifiuti speciali presenti in via Ruggiero e si procederà con la pulizia. Toccherà però ai cittadini vigilare per evitare nuovi sversamenti“. Nessuna notizia dal presidente della X Municipalità Diego Civitillo.

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