martedì, Dicembre 16, 2025
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Il festival Vo’ on the Folks compie 25 anni: il programma della rassegna

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Vo’ on the Folks compie 25 anni. La storica rassegna veneta dedicate alla world music e al folk, diretta da Paolo Sgevano, giunge alla XXV edizione e presenta come da tradizione un programma di quattro appuntamenti tra musiche e danze popolari, con artisti provenienti da Turchia, Irlanda, Scozia, Zambia e Moldavia. Dall’8 febbraio al 21 marzo 2020 la Sala della Comunità di Brendola, in provincia di Vicenza, accoglie alcune tra le più interessanti realtà della musica etnica contemporanea presentando un cartellone che coniuga tradizione e innovazione. Tra gli ospiti di questa edizione gli originali Dervisci rotanti del Galata Mevlevi Ensemble, la band irlandese The Outside Track, l’artista cosmopolita Namvula Rennie, la cantante e polistrumentista moldava Violeta Grecu.

Ad inaugurare l’edizione 2020 del Vo’ on the Folks, sabato 8 febbraio alle 21, sarà il suggestivo spettacolo del Galata Mevlevi Ensemble del maestro Sheik Nail Kesova. Dichiarati dall’UNESCO patrimonio culturale dell’umanità, i dervisci rotanti rappresentano il simbolo del misticismo orientale, che prende origine nel tredicesimo secolo.  In scena portano un rituale antico 700 anni che rappresenta l’essenza della natura umana: lo spirito (mente e pensiero), l’amore (emozioni, poesia e musica) e l’anima (vita, movimento e Sema). Uno spettacolo inteso, emotivamente e spiritualmente, che cattura il pubblico lasciandolo senza fiato.

Sabato 22 febbraio il secondo appuntamento della rassegna con l’unica data in Italia di The Outside Track, quintetto internazionale di musicisti celtici (quattro donne e un uomo, da Irlanda, Scozia e Canada), premiati come miglior band nei Live Ireland Award e Tradition In Review Award.

Sempre in esclusiva nazionale anche i due eventi in programma a marzo. Sabato 7 tocca alla cantautrice, chitarrista e fotografa Namvula (già al fianco di Hugh Masekela e Anoushka Shankar) Dal vivo presenta un melting pot che fonde sonorità africane con elementi della tradizione folk scozzese, del jazz e della Latin music. Il 21, invece, per la serata conclusiva è la volta di Violeta Grecu, una delle più importanti e riconosciute artiste moldave, con all’attivo diverse collaborazioni con l’Orchestra Nazionale, in scena con Luca Nardon (percussioni) e Ionel Guzun (fisarmonica).

Organizzato dalla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola e Frame Evolution, in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura e la Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, il “Vo’ on the Folks” rappresenta uno spazio privilegiato per la riscoperta e la tutela di preziose tradizioni da conservare e tramandare, rilette in chiave contemporanea. Come testimoniano gli ospiti che si sono esibiti a Brendola in questi anni: Hevia, Enzo Avitabile, Kocani Orkestar, Joana Amendoeira, Antonella Ruggiero, Jim Hurst, Carmen Souza, Mick O’Brien, Riccardo Tesi & Banditaliana, Tannahill Weavers, Djamel Laroussi, Fiamma Fumana, Phamie Gow, Mercedes Peon, Motion Trio, Vincenzo Zitello, Mariel Martinez, Mairtin O’Connor, John McSherry, Pierre Bensusan, Hamid Ajbar, Söndörgő, La Dame Blanche, solo per citarne alcuni. Fin dal 1996, Brendola – la porta dei Berici – ha accolto musiche, colori, storie e culture diverse unite in nome della massima libertà espressiva.

Ingresso singolo spettacolo: INTERO 15 euro – RIDOTTO (soci Sala e ragazzi fino a 14 anni) 14 euro.

Info e prenotazioni: Sala della Comunità – via Carbonara,28  – Brendola (Vicenza) – tel. 0444 401132. www.saladellacomunita.com – info@saladellacomunita.com.

 

Bambino autistico picchiato dalle maestre nel napoletano

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Un bambino autistico di una scuola elementare di Ercolano picchiato dalle maestre. A riportare la notizia è Il Mattino: le percosse, sia fisiche che verbali, sembrerebbero essere state procurate dalla professoressa di matematica.

I genitori, informati dai parenti degli altri alunni in occasione della festa per degli auguri di Natale presso l’Istituto, hanno subito sporto denuncia  alla procura di Torre Annunziata. Oltre alla professoressa di matematica, sono accusate anche la preside e due insegnanti di sostegno, per aver tenuto «un comportamento omertoso».

Nella denuncia si fa anche riferimento a un episodio che sarebbe accaduto in presenza di un’altra docente e di una quarantina di alunni: uno schiaffo della maestra di matematica a danno del bambino.

Nella querela si legge che una delle insegnanti consigliò alla madre di non denunciare, perché anche le maestre – per quanto il bimbo raccontava a proposito delle dinamiche familiari – avrebbero potuto mandare gli ispettori. “Una strana frase, che sa di minaccia, che mi ha spinto a rompere gli indugi”, queste le parole riportate dall’avvocato Zina Scotti nella querela.

Sono in corso le indagini degli inquirenti per comprendere le reali dinamiche a danno dello bambino autistico picchiato dalle maestre.

 

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Scoperto a Napoli un testo inedito di Leopardi

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Alla Biblioteca Nazionale di Napoli, la scoperta del professor Christian Genetelli: una recensione inedita di Leopardi su un’opera su Dante.

Giacomo Leopardi (1798-1837) continua a sorprendere! Tra le carte autografe custodite nella Biblioteca Nazionale di Napoli, tra cui il fondamentale manoscritto dell’Infinito (1819), ne emerge una inedita: una recensione mai pubblicata su uno sconosciuto volumetto in terzine “L’ombra di Dante”.

Autore della scoperta è Christian Genetelli, professore ordinario di letteratura e filologia italiane all’Università di Friburgo e membro del comitato scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati.

Lo studioso ne ha dato notizia  in un volumetto in uscita in questi giorni a Milano, dal titolo “Un’inedita e ignota recensione di Giacomo Leopardi”. In esso, il professor Genetelli fornisce informazioni specifiche sull’inedito manoscritto leopardiano. Si tratta dunque di un testo autografo e completo, firmato e datato 1816, ma mai pubblicato. Nell’articolo Leopardi recensisce L’ombra di Dante” di Giuliano Anniballi, volumetto in terzine e stampato a Loreto nello stesso anno.

Ecco  una dichiarazione del professor Genetelli:

«La scoperta di questo breve articolo arricchisce il corpus delle opere leopardiane non sul versante dell’incompiuto, dell’appunto o dell’abbozzo, ma su quello dei testi finiti, pronti per la stampa, anche se poi rimasti inediti e tuttavia conservati e portati con sè dall’autore fino a Napoli, fino alla sua ultima dimora».

Il legame secolare tra Napoli e Leopardi

È noto a molti, ma forse non a tutti, il particolare legame tra Napoli e Giacomo Leopardi. Il poeta recanatese infatti ha trascorso gli ultimi suoi anni di vita in Campania, tanto che la sua tomba è nel parco Vergiliano a Piedigrotta a Napoli (da non confondere con il parco Virgiliano di Posillipo).

La Biblioteca Nazionale di Napoli è senza dubbio uno dei punti di riferimento per il legame speciale tra Napoli e Leopardi, come ha recentemente ricordato il direttore Francesco Mercurio:

«La Biblioteca da tempo è impegnata, con il sostegno della Direzione generale Biblioteche e Istituti culturali, in un’intensa azione di valorizzazione dell’opera del poeta e di tutela della memoria attraverso una costante attività di ricerca e studio del patrimonio leopardiano. Intento della Biblioteca è, infatti, avvicinare il pubblico al pensiero di Giacomo Leopardi in grado di fornire risposte attuali ai grandi temi della società contemporanea».

Non si può far altro che essere orgogliosi per tale interesse al poeta recanatese. La nuova scoperta del professor Genetelli arricchisce il patrimonio leopardiano che Napoli custodisce.

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Giallo a Mergellina: donna morta dissanguata nella sua abitazione

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Una donna di 64 anni, Elisabetta Coppola, è stata trovata morta in un lago di sangue nel suo appartamento di via Mergellina.

Giallo a Mergellina: ieri sera, intorno alle 23:00, una donna di 64 anni di nome Elisabetta Coppola è stata trovata morta riversa in una pozza di sangue nella sua abitazione. La macabra scena si è parata sotto gli occhi dei Vigili del Fuoco, i quali sono intervenuti a seguito di una segnalazione; la donna non ha risposto infatti ad alcune telefonate facendo scattare l’allarme.

La donna è stata trovata su una sedia in sala da pranzo, colpita da una coltellata all’arteria femorale e circondata da una pozza di sangue. La morte sarebbe quindi da addurre ad una forte emorragia.

Le indagini

Diverse le ipotesi e i moventi al vaglio da parte degli inquirenti: una vendetta, una rapina andata a male e c’è chi avanza l’ipotesi di femminicidio. Non si esclude, inoltre, possa trattarsi di un suicidio.

Gli investigatori puntano a risolvere il caso il prima possibile, ma il mistero si infittisce; come in un romanzo giallo che si rispetti infatti, la porta dell’abitazione era chiusa dall’interno.

La famiglia della vittima è molto nota nel capoluogo partenopeo, suo fratello è un medico molto affermato. In seguito all’arrivo sulla scena del crimine dei tecnici del Racis (investigatori della “Scientifica” dell’Arma dei Carabinieri) è stato aperto subito un fascicolo alla Procura di Napoli.

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Prostituzione: a Caserta il sesso si pagava con il POS

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Tra Caserta e Marcianise, donne offrivano prestazioni sessuali in cambio di denaro e i pagamenti avvenivano tramite POS. Ma non è la prima volta che accade: pochi giorni fa è stata scoperta una prassi simile a Venezia.

Posso pagare con la carta?

Trenta donne, che si prostituivano nella zona che va da via Carlo III di Caserta e la zona industriale di Marcianise, permettevano ai propri clienti di pagare con carta: questa la scoperta effettuata dalle autorità nelle scorse ore.

Nonostante le donne lavorassero in strada, è stato possibile per loro offrire il pagamento tramite POS; esiste, infatti, un apparecchio, assolutamente legale, che permette di pagare tramite qualsiasi carta, a patto di poter disporre del proprio smartphone.

Il caso di Venezia: con il POS pagavano anche le tasse

Non è la prima volta che succede una cosa del genere: pochi giorni fa una scoperta analoga è stata fatta a Venezia.

In quel caso, le donne si prostituivano all’interno di due night clubs – le prestazioni sessuali offerte all’interno dei clubs valevano 150 euro ogni mezz’ora, ma era possibile effettuarle anche in albergo (al costo di 500 euro) ed anche a casa dei clienti (dove il prezzo raggiungeva anche i 1500 euro).

Anche in questo caso, quando si spostavano le prostitute si facevano pagare tramite POS; portavano con sé quelli dei night clubs e mascheravano le transazioni con l’acquisto di bibite vendute all’interno del locale.

In questo caso, i titolari trattenevano parte del denaro ricevuto dalle prostitute – incasso che finiva sui loro conti correnti e su cui pagavano anche le tasse.

Gli uomini sono adesso in manette, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. 

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Napoli: asportato tumore all’utero ad una bambina di 1 anno

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Per la prima volta al mondo è stato eseguito, dall’equipe medica dell’ospedale Santobono-Pausilipon di Napoli, un eccezionale intervento chirurgico di asportazione di un tumore all’utero ad una bambina di appena 1 anno. 

La piccola è stata operata grazie ad una innovativa tecnica di video-laparoscopia che ha permesso di intervenire solo sulla porzione dell’utero malata, preservando la fertilità futura. Dopo un ciclo di chemio, la bambina di appena 1 anno è stata operata per un cancro all’utero: come reso noto dal sito dell’ospedale stesso, la bambina è regolarmente rientrata nella sua stanza di degenza alimentandosi regolarmente ad ora di cena.

Grazie alla stretta collaborazione tra il Dipartimento di Oncologia ed il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, l’intervento è stato eseguito dal dott. Giovanni Di Iorio, Direttore della U.O.C. di  Chirurgia Pediatrica Urologica e dalla equipe chirurgica del Santobono-Pausillipon. La laparoscopia, in età pediatrica, permette di eseguire procedure complesse senza sezione dei muscoli addominali e quindi anche di avere un decorso post-operatorio senza dolore.

Ora la bambina è perfettamente guarita, il suo utero è sano, la sua fertilità intatta e, se un giorno lo vorrà, potrà tranquillamente diventare mamma: la malattia resterà solo un brutto e lontano ricordo.

 

 

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La Campania nel mondo: L’asse con la Cina per la valorizzazione del territorio e delle risorse

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Discutere il futuro sviluppo di programmi di cooperazione e condividere le attività congiunte attraverso il partenariato tra organizzazioni pubbliche e private, implementando sinergie per la valorizzazione delle risorse del territorio tra la Campania e la Cina.

E’ l’intento della Regione Campania il cui invito è stato rivolto dal Presidente della Provincia di Avellino, l’ avv. Domenico Biancardi e al Signor Wang Kemin, Vice segretario e vicedirettore del Comitato Permanente del Congresso del Popolo della Provincia cinese dell’Hunan.

L’iniziativa è stata al centro di un incontro a Palazzo Caracciolo, sede della Provincia di Avellino. Tra i promotori l’avv. Dimitri Monetti, già vicesindaco di Cervinara e il presidente del Consorzio Suggestioni Campane Promotion, dr. Luigi Carfora  insieme al  Presidente Biancardi.

Si prevede, per questa occasione, una visita a marzo di una delegazione di rappresentanti governativi della provincia cinese dell’Hunan che sara’ ricambiata con una di una delegazione campana in Cina a Giugno.

“Con il Presidente Biancardi e l’avvocato Monetti abbiamo tracciato un cadenzato percorso con delle date e degli obiettivi di grande prestigio e valore per lo sviluppo economico e di valorizzazione turistico culturale a supporto del nostro Made in Italy nel mondo – ha affermato il presidente del Consorzio Suggestioni campane promotion, Carfora.

La delegazione cinese sarà composta dal Gwankemin Vice segretario e vicedirettore del Partito , Liangzhaohong, membro del Comitato permanente del Congresso popolare della Provincia di Hunan e presidente del Comitato per l’istruzione, la scienza e la cultura e la salute dei Congressi popolari della Provincia di Hunan, Duanliny, membro del Comitato permanente della Provincia di Hunan, Congresso del Popolo e vice direttore del Comitato per l’edilizia sociale dei Congressi Provinciali del Popolo, Wangpeng, Vice Ispettore del Dipartimento della Cultura e del Turismo della Provincia di Hunan, Xiehui, Direttore dell’Ufficio del Comitato per l’Educazione, la Scienza e la Cultura e la Salute del Congresso Provinciale del Popolo di Hunan, Liuting Principal Staff della divisione del personale del Dipartimento del Commercio della Provincia di Hunan.

Caos nel M5s, Il nome di Di Maio divide anche su Rousseau

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Ancora tensioni all’interno del M5s, il quale continua la sua fase di forte destabilizzazione che si accentua con l’avvicinarsi alle elezioni.

Non sono solo le regionali a far discutere animatamente il partito in piena emorragia sia di iscritti che di rappresentanti. A dare il colpo di grazia, infatti, si inseriscono le suppletive al Senato per il collegio napoletano, per il quale si svolgeranno, come da rito, le primarie sulla piattaforma Rousseau.

L’indicazione dal capo politico, anche se in crisi, è chiara: si tratta di Luigi Napolitano, compagno di studi di Di Maio e già candidato alle europee senza successo. Ma questa volta i grillini napoletani non ci stanno.

A giocare un ruolo determinante nella vicenda c’è la candidatura di Sandro Ruotolo, giornalista da sempre impegnato contro le ecomafie al sud e sostenuto ed apprezzato sua da De Magistris che dal Partito Democratico, nonchè dall’ala fichiana del M5s, molto più propensa ad appoggiare un profilo come quello di Ruotolo che non del candidato indicato da Di Maio.

 

Run Baby Run: la corsa di una giovane madre al teatro Tram

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Uguale, uguale a me. È con queste parole che si apre lo spettacolo dal titolo “Run Baby Run”, scritto e diretto da Mirko Di Martino (vincitore del Premio Tragos alla drammaturgia, Milano 2019), in scena al Teatro Tram da venerdì 17 a domenica 19 gennaio.

L’intenso monologo della protagonista, interpretata da Titti Nuzzolese, una delle fondatrici del Teatro Tram, è la riscrittura teatrale di un fatto di cronaca accaduto negli ultimi anni: la fuga di una giovane madre “tossica” disposta a tutto pur di proteggere la figlia appena nata.

Nel corso di un racconto episodico, ognuno con un proprio titolo proiettato sul fondo nero di una scenografia povera e minimale, si sviluppano gli eventi che, da Milano verso il Sud, innescano una serie di azioni rocambolesche e tragiche che la portano a toccare il fondo. Un tentato aborto, un furto di un’automobile, un mancato arresto: scelte sbagliate, tutte giustificate dal desiderio di una nuova vita.

Marta, personaggio al limite, vive una vita di incomprensioni e di tormenti: il rapporto conflittuale con la madre Giuditta, un padre assente, una relazione tossica con un pusher che le suggerisce persino di abortire. In un tale contesto, la fuga rappresenta per lei l’unica vera forma di riscatto.

Il suo essere madre, nonostante rappresenti per lei una novità, la spinge ad affrontare con forza i suoi fantasmi e a fare i conti con la maternità e le difficoltà che essa comporta. Sarà, infatti, catartico l’ultimo incontro, quello con la nonna materna, l’unica persona della quale conserva un buon ricordo. Nonna, madre e figlia si sovrappongono sul finale e si riconoscono come madri, ciascuna con le proprie mancanze e le reciproche incomprensioni, lasciando a Marta la consapevolezza che non esiste il modo giusto per crescere un figlio.

Lo spettatore, nonostante guardi con distacco alla protagonista, è rapito dalla potenza emotiva di un monologo che lo porta a riflettere sulla legittimità delle sue azioni. Ancora di più, colpisce il dialogo delle tre voci femminili che, in un susseguirsi di aggressività e incomprensione, non lasciano spazio al perdono.

L’opera si conclude con una resa che è anche l’ultimo gesto che la identifica come madre: anteporre il bene della figlia al proprio.

 

Articolo a cura di Roberta Sanguedolce

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“Don Giovanni” in scena la Tram: Le parole di Molière su Mozart a tempo di flamenco

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“Don Giovanni”, le parole di Molière sulla musica di Mozart a tempo di flamenco, da giovedì 23 gennaio in scena al Tram.

(COMUNICATO STAMPA)

“DON GIOVANNI”, LE PAROLE DI MOLIÈRE SULLA MUSICA DI MOZART
A TEMPO DI FLAMENCO
GIOVEDÌ 23 GENNAIO IL DEBUTTO AL TEATRO TRAM
CON DANILO ROVANI E ENZO ATTANASIO, DIRETTI DA GIANMARCO CESARIO
Due settimane di programmazione per il secondo capitolo del progetto PopOpera

È pronto a debuttare, giovedì 23, al Teatro Tram, “Don Giovanni”, secondo capitolo del progetto PopOpera, nato da un’idea di Gianmarco Cesario per avvicinare i giovani all’opera lirica attraverso testi resi più attuali e arrangiamenti musicali contemporanei.

Dopo il Barbiere di Siviglia, si arriva così al secondo capitolo di un’ideale Trilogia Sivigliana con un testo che riassume con misura i tre aspetti delle tre principali versioni di questo mito moderno: se Mozart, grazie al libretto di Lorenzo Da Ponte, lo rappresenta come un gaudente “sciupafemmine”, lo spessore che la penna caustica ed anarchica di Moliere ci offre, restituisce il ritratto di un uomo libero e senza freni, un anticipatore della filosofia illuminista, che riesce a sfidare società e benpensanti con provocazioni che vanno ben oltre l’ars amandi del suo prototipo, già raccontato da Tirso de Molina nella sua farsa. A lui si contrappone il suo servitore, Sganarello, maschera utilizzata da Moliere, il cui nome, in questa versione, è però sostituito con quello utilizzato da Da Ponte nel suo libretto, Leporello, che, nella sua similitudine con la lepre, simboleggia la natura vigliacca di quest’uomo, che, più di tutti i personaggi che abitano la storia, incarna una società bigotta e corrotta, che, come dice il protagonista ha reso “l’ipocrisia un vizio alla moda, e tutti i vizi alla moda sono considerati virtù.”

Due le settimane di programmazione al Teatro Tram (da giovedì 23 gennaio a domenica 2 febbraio): Don Giovanni è Danilo Rovani, autore, regista e attore che collabora in teatro, cinema e TV con registi e attori di fama nazionale e internazionale: tra questi, Carlo Battistoni, Gigi Proietti, Gabriele Lavia, Alessandro D’Alatri, Ahmad Douchan, Enrico Oldoini, Mario Martone; accanto a lui, un Leporello interpretato da Enzo Attanasio, anche lui impegnato su set televisivi e cinematografici di respiro internazionale (sarà Arnaldo Vezzi ne “Il Commissario Ricciardi” di Alessandro D’Alatri, in uscita nel 2020). A completare la presenza sul palco Diletta Acampora, Denise Capuano e Luca Lombardi.

Le musiche di Mozart sono arrangiate in sonorità flamenco da Pasquale Ruocco, concertista e compositore diplomato all’accademia Taller Flamenco di Siviglia, con specializzazione al Conservatorio de Musica de Cordoba e un diploma in composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio di Siviglia.
Regia e drammaturgia sono di Gianmarco Cesario, ideatore e direttore artistico di numerose rassegna tra cui “I corti della formica”; tra le sue regie più recenti “Edipo Re_O”, “Il barbiere di Siviglia – Pop Opera”, “Sogno di una notte di Metà Estate”, “La Morte e la Fanciulla”.

orari spettacoli:
da giovedì 23 a domenica 26 gennaio 2020
da giovedì 30 gennaio a domenica 2 febbraio 2020
gio e ven: ore 21.00 | sabato: ore 19.00 | domenica: ore 18.00

prezzi
intero: € 12,00 | under 26 e Web: € 10,00

Danilo Rovani in
DON GIOVANNI
da Tirso de Molina, Moliere e Lorenzo Da Ponte
con Diletta Acampora, Denise Capuano, Luca Lombardi e con la partecipazione di Enzo Attanasio
Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart arrangiate ed eseguite dal vivo da Pasquale Ruocco
Scene e costumi Melissa Di Vincenzo Riprese video Antonio Lombardi Foto Nina Borrelli
Aiuto Regia Luca Lombardi
Regia e Drammaturgia Gianmarco Cesario

BIOGRAFIE
Danilo Rovani (Don Giovanni) nato a Napoli classe 1979, inizia la sua carriera di attore nel 1995 da allora lavora e collabora in teatro, cinema e TV con registi e attori di fama nazionale e internazionale come: Walter Manfè, Carlo Battistoni, Gigi Proietti, Gabriele Lavia, Alessandro D’Alatri, Ahmad Douchan, Enrico Oldoini, Mario Martone e tanti altri. Dopo aver lavorato al Piccolo di Milano nell’ormai storico spettacolo “Arlecchino servitore di due padroni” di Carlo Goldoni, per la regia di Giorgio Strehler, ripresa da Battistoni, inaugura con Gigi Proietti il Globe Theater di Roma. È autore e regista, ha scritto e diretto per il teatro e realizzato numerosi cortometraggi, uno dei quali edito dal canale del cinema studio Universal. Da circa cinque anni è anche vocalist dei gruppi musicali Mantrika e Maday.

Enzo Attanasio (Leporello) “Napoletano di Portici”, lavora in cinema, tv e teatro come attore brillante e non solo. Lo dirige il maestro Sir Ridley Scott sul set internazionale di “Tutti i soldi del mondo”; è a Venezia75 (in concorso) con “Un giorno all’improvviso” con Anna Foglietta. Antonio Capuano lo vuole in “Achille Tarallo” con Biagio Izzo e Ascanio Celestini; Alessandro D’Alatri lo sceglie per il ruolo di Arnaldo Vezzi ne “Il Commissario Ricciardi” e ancora ne “I Bastardi di Pizzofalcone” con Alessandro Gassman e in “Sotto copertura 2”, tutte fiction di Rai1. Sempre al cinema in “Babbo Natale non viene da nord” di e con Maurizio Casagrande e Gianpaolo Morelli. Alessandro Siani lo sceglie in “Troppo napoletano” con Serena Rossi; “La verità sta in cielo” del maestro Roberto Faenza con Maya Sansa. In teatro tanti spettacoli: è nel musical “C’era una volta Scugnizzi” di Claudio Mattone con Sal Da Vinci, è primo attore con Giacomo Rizzo, in compagnia con Gianfranco e Massimiliano Gallo e poi con Marisa Laurito e Giuseppe Zeno. È regista e interprete di “Baccalà” poemetto di Eduardo, autorizzato da Luca De Filippo; è “l’omino di burro” in “L’anima buona di Lucignolo” di Claudio Lauri e Luca Saccoia, vincitore FringeFestival Napoli. È diretto da Aldo Giuffrè, Bruno Garofalo, Gino Landi e altri.

Pasquale Ruocco (Concertista e compositore) inizia lo studio della chitarra classica all’età di nove anni formandosi sotto la guida de M° Antonio De Innocentis e concludendo gli studi al Conservatorio di Avellino. Partecipa a numerosi seminari con concertisti del calibro di Eliot Fisk, Aniello Desiderio, David Russell e Maurizio Colonna. A soli 16 anni è componente del John Duarte Guitar Quintet con il quale intraprendere una intensa attività concertistica in Italia, Francia ed Inghilterra. Trasferitosi in Spagna, si diploma nel 2007 all’accademia Taller Flamenco di Siviglia e poi si specializza al Conservatorio de Musica de Cordoba, quindi si diploma nel 2010 in composizione e direzione d’orchestra de Conservatorio di Siviglia, con specializzazione in musica per immagini. Inizia quindi una intensa attività compositiva, curando le colonne sonore di diversi docufilm e cortometraggi, e scrivendo musiche originali per numerosi spettacoli teatrali.

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