martedì, Dicembre 16, 2025
Home Blog Pagina 2190

“No a Junior Cally”, la preside del Napoletano lancia una petizione

0

E’ partita da Angela Rosauro, preside di una scuola a Pollena Trocchia in provincia di Napoli, la petizione contro la presenza del rapper Junior Cally alla prossima edizione del Festival di Sanremo, il cui caso sta avvelenando i preparativi del Festival.

“La scuola non può restare zitta davanti a un cantante che inneggia allo stupro, alla tortura, al femminicidio. Non può restare zitta dinanzi alla Rai che lo manda in mondovisione, gli offre la straordinaria vetrina di Sanremo, si rende complice delle sue parole. La scuola non può restare zitta, se non vuole che si cancellino gli insegnamenti contro la violenza, le manifestazioni contro il femminicidio, le panchine rosse, le scarpette rosse…Facciamoci sentire, dunque. Prima di lanciare la petizione e di scrivere alla Commissione parlamentare di vigilanza Rai mi sono consultata con alcuni colleghi. Tutti d’accordo: è il momento di dire basta. E ieri abbiamo cominciato a coinvolgere anche docenti e genitori. I nostri studenti, già spesso sbandati, non devono considerare legittimi i messaggi di quel cantante. Sanremo non può sdoganare la violenza contro le donne”, si legge nella petizione.

Nelle prime ore della petizione sul portale www.petizioni.com l’appello ha raccolto 700 firme: l’appello della Rosauro ha smosso i dirigenti di molte scuole, che non solo hanno diffuso la petizione sulle chat e sui social, ma hanno ribadito che stavolta non ci si può nascondere dietro un generico esercizio della libertà di espressione artistica.

“Dobbiamo difendere il diritto dei nostri ragazzi – si legge sulla pagina Facebook della preside – a crescere liberi dai condizionamenti di un sistema economico perverso che ha da sempre individuato nella loro fragilità solo una macchina per fare soldi”.

 

 

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

 

Addio al “gigante buono” della Polizia Stradale: Secondigliano e Fuorigrotta piangono Francesco

0

Lottava da tempo contro un brutto male che alla fine non gli ha lasciato scampo: si è spento a 53 anni Francesco Piscitelli. 

Agente in servizio alla Sottosezione Fuorigrotta della Polizia Stradale di Napoli, Francesco era originario del rione Berlingieri a Secondigliano.

Conosciuto come ‘il gigante buono’ da amici e colleghi, Piscitelli ha lavorato per ben 32 anni nella polizia stradale di Napoli.  lungo la Tangenziale di Napoli era diventato un punto di riferimento per benzinai e gestori degli autogrill. Praticava arti marziali in una palestra a Mondragone, dove la notizia è stata accolta con grande sconforto.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Tragedia a Napoli: bimba di 7 anni muore improvvisamente

0

Fulmine a ciel sereno ad Ottaviano dove è deceduta una bambina di 7 anni colta da una crisi respiratoria improvvisa. Nemmeno un tentativo disperato dei soccorritori ha potuto salvare la piccola Lia.

La bimba era affetta da una forma di disabilità che la costringeva su una sedia a rotelle.

Ottaviano è sconvolta per la dipartita della piccola Lilia, una bambina che ha imparato presto a lottare per difendere la sua vita fragile e che oggi vola in cielo, provocando in noi un dolore profondo. Lilia era la mascotte del “No Limits”, l’evento che da Ottaviano lancia a tutti un messaggio di solidarietà e inclusione sulla disabilità. Lilia era dentro il cuore di ognuno di noi. Come amministrazione comunale e come cittadini di Ottaviano siamo vicini alla famiglia, colpita da questo lutto terribile. Abbracciamo forte la mamma e il papà: troveremo il modo di ricordare questa splendida bambina che ci ha lasciato troppo presto“, queste le parole del sindaco di Ottaviano Luca Capasso.

Napoli: 21enne trovato morto in albergo nel napoletano

0

Tragedia nel napoletano dove un 21enne è stato ritrovato morto in un albergo sito in provincia di Napoli. Era residente ad Ascea, ma il nome non è stato reso noto. Al momento le cause della morte non sono state rese note.

SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI

Il festival Vo’ on the Folks compie 25 anni: il programma della rassegna

0

Vo’ on the Folks compie 25 anni. La storica rassegna veneta dedicate alla world music e al folk, diretta da Paolo Sgevano, giunge alla XXV edizione e presenta come da tradizione un programma di quattro appuntamenti tra musiche e danze popolari, con artisti provenienti da Turchia, Irlanda, Scozia, Zambia e Moldavia. Dall’8 febbraio al 21 marzo 2020 la Sala della Comunità di Brendola, in provincia di Vicenza, accoglie alcune tra le più interessanti realtà della musica etnica contemporanea presentando un cartellone che coniuga tradizione e innovazione. Tra gli ospiti di questa edizione gli originali Dervisci rotanti del Galata Mevlevi Ensemble, la band irlandese The Outside Track, l’artista cosmopolita Namvula Rennie, la cantante e polistrumentista moldava Violeta Grecu.

Ad inaugurare l’edizione 2020 del Vo’ on the Folks, sabato 8 febbraio alle 21, sarà il suggestivo spettacolo del Galata Mevlevi Ensemble del maestro Sheik Nail Kesova. Dichiarati dall’UNESCO patrimonio culturale dell’umanità, i dervisci rotanti rappresentano il simbolo del misticismo orientale, che prende origine nel tredicesimo secolo.  In scena portano un rituale antico 700 anni che rappresenta l’essenza della natura umana: lo spirito (mente e pensiero), l’amore (emozioni, poesia e musica) e l’anima (vita, movimento e Sema). Uno spettacolo inteso, emotivamente e spiritualmente, che cattura il pubblico lasciandolo senza fiato.

Sabato 22 febbraio il secondo appuntamento della rassegna con l’unica data in Italia di The Outside Track, quintetto internazionale di musicisti celtici (quattro donne e un uomo, da Irlanda, Scozia e Canada), premiati come miglior band nei Live Ireland Award e Tradition In Review Award.

Sempre in esclusiva nazionale anche i due eventi in programma a marzo. Sabato 7 tocca alla cantautrice, chitarrista e fotografa Namvula (già al fianco di Hugh Masekela e Anoushka Shankar) Dal vivo presenta un melting pot che fonde sonorità africane con elementi della tradizione folk scozzese, del jazz e della Latin music. Il 21, invece, per la serata conclusiva è la volta di Violeta Grecu, una delle più importanti e riconosciute artiste moldave, con all’attivo diverse collaborazioni con l’Orchestra Nazionale, in scena con Luca Nardon (percussioni) e Ionel Guzun (fisarmonica).

Organizzato dalla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola e Frame Evolution, in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura e la Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, il “Vo’ on the Folks” rappresenta uno spazio privilegiato per la riscoperta e la tutela di preziose tradizioni da conservare e tramandare, rilette in chiave contemporanea. Come testimoniano gli ospiti che si sono esibiti a Brendola in questi anni: Hevia, Enzo Avitabile, Kocani Orkestar, Joana Amendoeira, Antonella Ruggiero, Jim Hurst, Carmen Souza, Mick O’Brien, Riccardo Tesi & Banditaliana, Tannahill Weavers, Djamel Laroussi, Fiamma Fumana, Phamie Gow, Mercedes Peon, Motion Trio, Vincenzo Zitello, Mariel Martinez, Mairtin O’Connor, John McSherry, Pierre Bensusan, Hamid Ajbar, Söndörgő, La Dame Blanche, solo per citarne alcuni. Fin dal 1996, Brendola – la porta dei Berici – ha accolto musiche, colori, storie e culture diverse unite in nome della massima libertà espressiva.

Ingresso singolo spettacolo: INTERO 15 euro – RIDOTTO (soci Sala e ragazzi fino a 14 anni) 14 euro.

Info e prenotazioni: Sala della Comunità – via Carbonara,28  – Brendola (Vicenza) – tel. 0444 401132. www.saladellacomunita.com – info@saladellacomunita.com.

 

Bambino autistico picchiato dalle maestre nel napoletano

0

Un bambino autistico di una scuola elementare di Ercolano picchiato dalle maestre. A riportare la notizia è Il Mattino: le percosse, sia fisiche che verbali, sembrerebbero essere state procurate dalla professoressa di matematica.

I genitori, informati dai parenti degli altri alunni in occasione della festa per degli auguri di Natale presso l’Istituto, hanno subito sporto denuncia  alla procura di Torre Annunziata. Oltre alla professoressa di matematica, sono accusate anche la preside e due insegnanti di sostegno, per aver tenuto «un comportamento omertoso».

Nella denuncia si fa anche riferimento a un episodio che sarebbe accaduto in presenza di un’altra docente e di una quarantina di alunni: uno schiaffo della maestra di matematica a danno del bambino.

Nella querela si legge che una delle insegnanti consigliò alla madre di non denunciare, perché anche le maestre – per quanto il bimbo raccontava a proposito delle dinamiche familiari – avrebbero potuto mandare gli ispettori. “Una strana frase, che sa di minaccia, che mi ha spinto a rompere gli indugi”, queste le parole riportate dall’avvocato Zina Scotti nella querela.

Sono in corso le indagini degli inquirenti per comprendere le reali dinamiche a danno dello bambino autistico picchiato dalle maestre.

 

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Scoperto a Napoli un testo inedito di Leopardi

0

Alla Biblioteca Nazionale di Napoli, la scoperta del professor Christian Genetelli: una recensione inedita di Leopardi su un’opera su Dante.

Giacomo Leopardi (1798-1837) continua a sorprendere! Tra le carte autografe custodite nella Biblioteca Nazionale di Napoli, tra cui il fondamentale manoscritto dell’Infinito (1819), ne emerge una inedita: una recensione mai pubblicata su uno sconosciuto volumetto in terzine “L’ombra di Dante”.

Autore della scoperta è Christian Genetelli, professore ordinario di letteratura e filologia italiane all’Università di Friburgo e membro del comitato scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati.

Lo studioso ne ha dato notizia  in un volumetto in uscita in questi giorni a Milano, dal titolo “Un’inedita e ignota recensione di Giacomo Leopardi”. In esso, il professor Genetelli fornisce informazioni specifiche sull’inedito manoscritto leopardiano. Si tratta dunque di un testo autografo e completo, firmato e datato 1816, ma mai pubblicato. Nell’articolo Leopardi recensisce L’ombra di Dante” di Giuliano Anniballi, volumetto in terzine e stampato a Loreto nello stesso anno.

Ecco  una dichiarazione del professor Genetelli:

«La scoperta di questo breve articolo arricchisce il corpus delle opere leopardiane non sul versante dell’incompiuto, dell’appunto o dell’abbozzo, ma su quello dei testi finiti, pronti per la stampa, anche se poi rimasti inediti e tuttavia conservati e portati con sè dall’autore fino a Napoli, fino alla sua ultima dimora».

Il legame secolare tra Napoli e Leopardi

È noto a molti, ma forse non a tutti, il particolare legame tra Napoli e Giacomo Leopardi. Il poeta recanatese infatti ha trascorso gli ultimi suoi anni di vita in Campania, tanto che la sua tomba è nel parco Vergiliano a Piedigrotta a Napoli (da non confondere con il parco Virgiliano di Posillipo).

La Biblioteca Nazionale di Napoli è senza dubbio uno dei punti di riferimento per il legame speciale tra Napoli e Leopardi, come ha recentemente ricordato il direttore Francesco Mercurio:

«La Biblioteca da tempo è impegnata, con il sostegno della Direzione generale Biblioteche e Istituti culturali, in un’intensa azione di valorizzazione dell’opera del poeta e di tutela della memoria attraverso una costante attività di ricerca e studio del patrimonio leopardiano. Intento della Biblioteca è, infatti, avvicinare il pubblico al pensiero di Giacomo Leopardi in grado di fornire risposte attuali ai grandi temi della società contemporanea».

Non si può far altro che essere orgogliosi per tale interesse al poeta recanatese. La nuova scoperta del professor Genetelli arricchisce il patrimonio leopardiano che Napoli custodisce.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Giallo a Mergellina: donna morta dissanguata nella sua abitazione

0

Una donna di 64 anni, Elisabetta Coppola, è stata trovata morta in un lago di sangue nel suo appartamento di via Mergellina.

Giallo a Mergellina: ieri sera, intorno alle 23:00, una donna di 64 anni di nome Elisabetta Coppola è stata trovata morta riversa in una pozza di sangue nella sua abitazione. La macabra scena si è parata sotto gli occhi dei Vigili del Fuoco, i quali sono intervenuti a seguito di una segnalazione; la donna non ha risposto infatti ad alcune telefonate facendo scattare l’allarme.

La donna è stata trovata su una sedia in sala da pranzo, colpita da una coltellata all’arteria femorale e circondata da una pozza di sangue. La morte sarebbe quindi da addurre ad una forte emorragia.

Le indagini

Diverse le ipotesi e i moventi al vaglio da parte degli inquirenti: una vendetta, una rapina andata a male e c’è chi avanza l’ipotesi di femminicidio. Non si esclude, inoltre, possa trattarsi di un suicidio.

Gli investigatori puntano a risolvere il caso il prima possibile, ma il mistero si infittisce; come in un romanzo giallo che si rispetti infatti, la porta dell’abitazione era chiusa dall’interno.

La famiglia della vittima è molto nota nel capoluogo partenopeo, suo fratello è un medico molto affermato. In seguito all’arrivo sulla scena del crimine dei tecnici del Racis (investigatori della “Scientifica” dell’Arma dei Carabinieri) è stato aperto subito un fascicolo alla Procura di Napoli.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola News per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram Twitter!

Prostituzione: a Caserta il sesso si pagava con il POS

0

Tra Caserta e Marcianise, donne offrivano prestazioni sessuali in cambio di denaro e i pagamenti avvenivano tramite POS. Ma non è la prima volta che accade: pochi giorni fa è stata scoperta una prassi simile a Venezia.

Posso pagare con la carta?

Trenta donne, che si prostituivano nella zona che va da via Carlo III di Caserta e la zona industriale di Marcianise, permettevano ai propri clienti di pagare con carta: questa la scoperta effettuata dalle autorità nelle scorse ore.

Nonostante le donne lavorassero in strada, è stato possibile per loro offrire il pagamento tramite POS; esiste, infatti, un apparecchio, assolutamente legale, che permette di pagare tramite qualsiasi carta, a patto di poter disporre del proprio smartphone.

Il caso di Venezia: con il POS pagavano anche le tasse

Non è la prima volta che succede una cosa del genere: pochi giorni fa una scoperta analoga è stata fatta a Venezia.

In quel caso, le donne si prostituivano all’interno di due night clubs – le prestazioni sessuali offerte all’interno dei clubs valevano 150 euro ogni mezz’ora, ma era possibile effettuarle anche in albergo (al costo di 500 euro) ed anche a casa dei clienti (dove il prezzo raggiungeva anche i 1500 euro).

Anche in questo caso, quando si spostavano le prostitute si facevano pagare tramite POS; portavano con sé quelli dei night clubs e mascheravano le transazioni con l’acquisto di bibite vendute all’interno del locale.

In questo caso, i titolari trattenevano parte del denaro ricevuto dalle prostitute – incasso che finiva sui loro conti correnti e su cui pagavano anche le tasse.

Gli uomini sono adesso in manette, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. 

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola news per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

 

Napoli: asportato tumore all’utero ad una bambina di 1 anno

0

Per la prima volta al mondo è stato eseguito, dall’equipe medica dell’ospedale Santobono-Pausilipon di Napoli, un eccezionale intervento chirurgico di asportazione di un tumore all’utero ad una bambina di appena 1 anno. 

La piccola è stata operata grazie ad una innovativa tecnica di video-laparoscopia che ha permesso di intervenire solo sulla porzione dell’utero malata, preservando la fertilità futura. Dopo un ciclo di chemio, la bambina di appena 1 anno è stata operata per un cancro all’utero: come reso noto dal sito dell’ospedale stesso, la bambina è regolarmente rientrata nella sua stanza di degenza alimentandosi regolarmente ad ora di cena.

Grazie alla stretta collaborazione tra il Dipartimento di Oncologia ed il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, l’intervento è stato eseguito dal dott. Giovanni Di Iorio, Direttore della U.O.C. di  Chirurgia Pediatrica Urologica e dalla equipe chirurgica del Santobono-Pausillipon. La laparoscopia, in età pediatrica, permette di eseguire procedure complesse senza sezione dei muscoli addominali e quindi anche di avere un decorso post-operatorio senza dolore.

Ora la bambina è perfettamente guarita, il suo utero è sano, la sua fertilità intatta e, se un giorno lo vorrà, potrà tranquillamente diventare mamma: la malattia resterà solo un brutto e lontano ricordo.

 

 

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola news per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

 

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
100% Free SEO Tools - Tool Kits PRO
error: IL CONTENUTO È PROTETTO