martedì, Dicembre 16, 2025
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Napoli: rubati regali di Natale ai bambini del reparto oncologico

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Dopo il recente furto di regali destinati ai bambini del reparto oncologico del Policlinico Nuovo di Napoli, partono diverse iniziative per garantirgli uno splendido Natale.

Il furto dei regali

La notte fra il 30 Novembre e il 1° Dicembre, presso il Policlinico Nuovo di Napoli, qualcuno ha rubato dei regali di Natale da dare ai bambini del reparto oncologico. L’associazione “Diamo una mano” aveva addobbato l’ospedale per renderlo più accogliente in occasione delle feste natalizie, ma questo crimine ha rovinato gran parte dell’operato. I volontari hanno trovato una sala danneggiata e i doni trafugati, lanciando un piccolo appello sui social.
L'immagine può contenere: 4 persone, persone sedute, albero di Natale e spazio al chiuso

“Ancora Buon Natale a coloro che ci hanno rubato le decorazioni”!

Scrivono sulla loro pagina Facebook, dove si sono istantaneamente riorganizzati per riportare il clima di festa allo stato precedente. In molti si sono mobilitati per aiutarli online e dal vivo, fra donazioni e volontariato. Ed è tuttora online l’evento per prendere parte alla decorazione delle sale: Finiamo di addobbare il reparto.

La voglia di aiutare l’associazione ha colpito tutti, compreso chi ha possibilità limitate come Giovanni, un pensionato che ha deciso di donare la cifra più alta ricevuta dall’associazione fino a ora: 10 euro. Sembrerà poco, ma non è una donazione frequente nè scontata, perchè il donatore percepisce una modesta pensione di soli 513 euro. Il team di  D1M (Diamo una mano) si è preoccupato di ringraziare personalmente questo gentile donatore e ha ricordato che ogni atto caritatevole fa la differenza, invitando chiunque sia desideroso di aiutare a farlo tutto l’anno, entrando a far parte dell’ONLUS.

Fra le iniziative, un collettivo di artisti ha lavorato a un Albo da donare proprio ai bambini, ricco di figure da colorare, per i piccoli più provati dalla malattia. Ogni libricino ha un costo di circa tre euro, ed è possibile regalarlo tramite questo link, scrivendo nella causale “Pediatria”. Albi e matite per colorare saranno spediti direttamente all’associazione che opera presso l’ospedale, per cui la raccolta si concluderà domenica 8 Dicembre.

Per controllare lo stato delle donazioni, delle sale e i contatti dei volontari, potete farlo qui: Diamo una Mano

 

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“Il Mare Urla” come Munch: flashmob in presenza del ministro Costa

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“Il Mare Urla” è un flashmob per chiedere un intervento che tuteli il mare e la sua biodiversità. Il ministro Costa si è fermato a parlare con gli attivisti prima di partecipare alla terza giornata di Cop21: “Meno inquinamento in mare, più protezione degli animali“.

Il Mare Urla

Questa mattina hanno indossato una maschera che ricorda il celebre quadro di Munch, “L’Urlo”, e si sono dati appuntamento al lungomare Caracciolo: così protestano gli attivisti di Marevivo ed Univerde.

Alcuni di loro agitavano dei cartelli neri, su cui si poteva leggere la scritta “Il Mare Urla“, in italiano ed inglese; altri in mano avevano cartelloni azzurri e blu, su cui venivano proposte alcune soluzioni per salvare il mar Mediterraneo.

I portavoce di Marevivo dichiarano:

Vogliamo allargare la direttiva quadro europea Marine Strategy a tutto il Mediterraneo, chiediamo di inserire la catalogazione completa della biodiversità tra i compiti prioritari delle Aree Marine Protette, promuovendo ricerche volte a comprendere quali specie sono presenti, come interagiscono tra loro e che ruolo hanno nel funzionamento della vita del Mare. A impatti globali devono essere date soluzioni globali.

Il Ministro Costa: “Il primo Obiettivo è la tutela della Biodiversità”

Il Ministro Costa, prima di partecipare al terzo giorno di Cop21, si è fermato a parlare con loro appena fuori Castel dell’Ovo. Proprio aprendo la terza giornata di Cop21, che porterà alla sottoscrizione della Carta di Napoli, il ministro ha detto:

Oggi si definisce la dichiarazione di Napoli, che nasce dal dialogo tra 21 paesi più l’UE, paesi che vogliono passare ai fatti. Noi chiediamo di avere coraggio e di tracciare delle date certe, con contenuti operativi“.

Parlando successivamente con i giornalisti ha poi aggiunto:

Il primo obiettivo è la tutela della biodiversità, perché non va dimenticato che il Mediterraneo, pur essendo uno dei mari più piccoli al mondo, possiede l’8% della biodiversità. E’ una concentrazione di ricchezza fantastica su un mare dove si affacciano oltre 500 milioni di cittadini con un’economica – e penso al turismo – che coinvolge altri 500  milioni di persone. Meno inquinamento in mare, più protezione degli animali, una pesca sostenibile, meno emissioni nei nostri porti. Tutti i paesi che affacciano sul Mediterraneo sono presenti a Napoli e stanno lavorando, ora dopo ora, per definire una road map di azioni“.

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Picchiata dottoressa al Santobono di Napoli

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Paura e violenza al Santobono di Napoli, dove una dottoressa è stata malmenata dai genitori di una bambina giunta in pronto soccorso. Dirette testimonianze raccontano l’accaduto:

«Una bambina di 15 mesi era giunta al presidio per la vite di orecchino inclusa nel lobo auricolare, per cui le era stato assegnato un codice verde. Nel giro di pochi minuti la piccola paziente è stata visitata dalla dottoressa di guardia in otorino che, dopo una prima valutazione, ha applicato un anestetico in crema».

spiegano dall’associazione a tutela dei sanitari, i quali spiegano come la dottoressa abbia spiegato le procedure da intraprendere ai genitori:

«l’informazione riguardava un primo  tentativo per la prima rimozione del corpo estraneo in ambulatorio e, in caso di fallimento, un successivo intervento in sala operatoria con blanda sedazione» si legge nella nota di “Nessuno Tocchi Ippocrate” .

Mentre I genitori attendevano l’esito del primo soccorso, il corpo estraneo è fuoriuscito, espulso spontaneamente.

«Una dinamica possibile e forse causata dai movimenti della piccola»

chiariscono i sanitari che raccontano:

«i genitori si sono fiondati sulla dottoressa, che nel frattempo stava visitando un altro bambino, scappato via dallo spavento, aggredendola e malmenandola».

La coppia ha tirato i  capelli e procurando ecchimosi sul volto e sul collo della sanitaria ritenuta

«colpevole, a loro detta, di incompetenza».

Gli aggressori hanno anche danneggiato alcuni oggetti mobili ospedalieri ma sono fuggiti poco prima dell’’arrivo della polizia. Le lesioni riportate dalla dottoressa sono state giudicate guaribili in 10 giorni.

 

 

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De Magistris sulle Regionali: dopo l’Epifania la lista sarà pronta

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Panini annuncia: non è De Magistris il candidato  di Dema

Enrico Panini, segretario nazionale di DemA (fondata da Luigi De Magistris), annuncia in vista delle elezioni suppletive del Senato, che dovranno sostituire il seggio lasciato vacante da Franco Ortolani (M5S), il geologo deceduto alcuni giorni fa: «La lista Dema ci sarà comunque e il candidato sarà della società civile».

Il collegio della votazione è quello di Ponticelli-Barra. Inizialmente correva voce che il candidato potesse essere proprio de Magistris nell’ambito di un accordo, per ora inesistente, tra M5s e Partito democratico. I pentastellati sono stati rapidi a smentire: «l’ipotesi non esiste e non può esistere — parole di Matteo Brambilla, candidato sindaco nel 2016 –. Peraltro, una decisione simile non potrebbe prescindere da un confronto con i Cinquestelle di Napoli. Ricordo a tutti, però, che proprio noi, i 5S, pochi giorni fa abbiamo provato a sfiduciare de Magistris sulla base di come ha amministrato. Come si può quindi soltanto immaginare un’alleanza tra noi e il Pd per sostenere il sindaco?».

Anche Enrico Panini esclude che de Magistris possa far parte della tornata suppletiva «perché — spiega — Luigi ha più volte detto che farà il sindaco di Napoli fino a fine mandato». Dema «sarà comunque della partita»; avverte il vicesindaco di Napoli. Le indiscrezioni sono numerose sul supposto “candidato della società civile”, ma per ora riguardano più che altro il livello politico. Probabile che sia il capogruppo di Dema al Comune di Napoli, Rosario Andreozzi: visto che si tratta di suppletive proprio del suo collegio, potrebbe essere interessato. Altri immaginano invece Claudio de Magistris, fratello del sindaco, così da coinvolgerlo nuovamente nell’ azione politica di Dema «sfruttando anche il cognome».

Ma anche l’idea che sia lo stesso Panini, con la sua lunga storia politica sindacale alle spalle il candidato, a provarci non è da escludere affatto. Luigi de Magistris è comunque allertato nel caso in cui il governo cadesse e ci fossero, dopo le Regionali in Emilia, elezioni anticipate. La candidatura al Parlamento, infatti, non costringerebbe il sindaco alle dimissioni, cosa invece imposta dalla legge in caso di candidatura alla Regionali.

Alle Regionali in Campani la lista di Dema ci sarà. Anzi, l’ex magistrato annuncia che «dopo l’Epifania presenteremo la lista e credo ci sarà anche l’indicazione di un candidato presidente. Ovviamente questo non vuol dire che andiamo da soli. Noi siamo pronti al confronto. In Campania bisogna sconfiggere un centrodestra a trazione leghista ma anche la continuità con De Luca». Ne faranno parte alcuni assessori (fatto che causerà un rimpasto in giunta), oltre ad alcun consiglieri comunali e a rappresentanti della società civile e dei Movimenti. Ma è tutto da verificare. Troppe volte, infatti, il sindaco ha annunciato la discesa in campo del suo partito salvo poi ripensarci.

Quando gli si chiede di De Luca, de Magistris avverte in risposta: «Se da questo punto di vista ci saranno ambiguità, andremo sicuramente da soli ma saremo insieme a tanta gente che troverà la nostra proposta più forte e più credibile e in grado di cambiare la Campania nell’ interesse dei campani e dei nostri territori». L’ex magistrato ha ribadito che «noi ci candideremo e siamo pronti a confrontarci con altri e nel caso a metterci insieme se si punta su candidature coerenti, credibili e in grado di raccontare i territori e non solo sé stessi e i partiti o gli schieramenti di appartenenza».

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Sanità Tà Tà: musica, arte e spettacolo al rione Sanità

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Di Anna Menale – Domenica 8 dicembre 2019 si rinnova Sanità Tà Tà l’ormai consueta kermesse di uno dei più folkloristici rioni napoletani. Una serata ricca di eventi dislocati per l’intero quartiere che vedrà l’esibizione di oltre settanta musicisti e artisti di strada accompagnati da gustosi percorsi culinari ed enogastronomici offerti dalle più antiche botteghe del rione.

Sanità Tà Tà è un evento organizzato all’interno del più ampio programma natalizio Voglia ‘e turnà del Comune di Napoli con il patrocinio di Fondazione di Comunità locale San Gennaro e della Terza Municipalità di Napoli.

Tra i partner di questa edizione Radio Marte che, con Gianni Simioli, Diego Laurenti, Timo Suarez, Marta Martinez, Francesco Mastandrea, Franco Simeri, Gianluca Manzieri, Gigio Rosa, Marco Critelli, accompagnerà il mega concerto del palco principiale in Piazza Sanità.

L’evento ha visto dal 2016 la partecipazione di oltre 150 mila persone, coinvolgendo centinaia di musicisti, artisti di strada, operatori culturali, che insieme agli abitanti del quartiere hanno trasformato per una notte il rione in un enorme palcoscenico.

Sanità Tà Tà si inserisce nel più ampio programma di sviluppo socio culturale del Rione Sanità che negli ultimi anni è divenuto modello di riscatto e rigenerazione urbana dal basso attraverso un dedalo di cooperative e associazioni che lavorano costantemente alla rinascita di uno dei più antichi quartieri del napoletano.

La Notte Bianca sarà un vero e proprio festival itinerante gratuito. Il percorso artistico inizierà da Piazzetta Crociferi e, attraversando i luoghi simbolo del Rione dove saranno collocati hot spot musicali e di animazione, culminerà nel palco principale di piazza Sanità.

MAIN STAGE PIAZZA SANITÀ presenta Gianni Simioli

Ivan Granatino
Ida Rendano
Giovanni Block
Azul
Natale Galletta

Fede’n’Marlen
TheRivati
Francesco Da Vinci

Peppe Sox
Plug
Baloo
Marika Cecere
Aryarca
Bless
Giusy Attanasio
Mr. Hyde

STAGE VERGINI presenta Toni Tonelli

Paduano

Il Befolko

Ivo Mancino

Manco

Guastavoce

Tonia Cestari

Lena A.

Toni Tonelli

Dafne

Barabba

Federa & Cuscini

STAGE MISERICORDIELLA

Oto & Bad Soul DJ

Enzo Cuomo

Biagio Foglia

Nicola Volli

Antonio Del Prete

Ritmi del Sud

Maximilian Heart

STAGE VIA FUORI PORTA A SAN GENNARO presenta Pulps

DJ Corrado Capasso

Umbro Del Prete Totò

Anema e Song

Ritmi del Sud

Pit Wine

Boro

Capatosta

STAGE GRADONI PALAZZO SAN FELICE presenta Massimo Penza

DJ Eugenio Capasso

Gennaro De Crescenzo

Teresa Moccia

Chiodo Fisso

Biagio Foglia

Penza-Serao-Bonetti

Compagnia Arrocco

Serpente Nero

Nap 12 Inch

STAGE CROCIFERI presenta Michele Montefusco

Giovanni Imparato

Albo Dub

Giordano Esposito

Milena Setola

Michele Montefusco

Misericordiella Band

Why Not – Ragazzi di Scampia

Bandita Sbandata

Ragazzi del Benedetto Croce

Zena

 

Napoli sotto la pioggia: 5 idee per visitare la città

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Napoli non teme la pioggia. Anzi, perché non approfittarne per visitare anche quei luoghi suggestivi, ma un po’ nascosti, che la rendono indimenticabile?

La bellezza di Napoli è così totalizzante che non basta il maltempo per sminuirla (non per niente Napoli è la città più cool d’Italia). Se shopping e passeggiate in riva al mare sono da scartare a causa della pioggia, non bisogna disperare. Napoli è una di quelle città che ne ha per tutti i gusti, e per tutte le stagioni.

Ecco, quindi, cinque proposte per visitare luoghi incantevoli e affascinanti, che sarebbe davvero un peccato perdersi…anche “quanno chiove”.

  1. I must-see al coperto

Innumerevoli sono i luoghi da visitare al coperto: primi fa tutti i musei e i palazzi storici. E a Napoli c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per esempio, se il tempo non è proprio dalla nostra parte, si può optare per il Museo Archeologico di Napoli che, con le sue collezioni ed esposizioni permanenti e temporanee, attrae migliaia di visitatori ogni settimana. Tuttavia, come non pensare anche al Palazzo delle Arti (PAN), che ospita diverse mostre di artisti contemporanei! Tra queste, al momento è possibile visitare quella di Joan Miró.

Un altro luogo imperdibile e suggestivo, da visitare anche quando il sole ci abbandona, è la Cappella Sansevero. Collocata nel cuore di Napoli, la Cappella ospita l’affascinante Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, davanti al quale si dice che persino Antonio Canova abbia esclamato: “Dieci anni della mia vita pur d’essere lo scultore del Cristo Velato.

  1. The Dark Side of Naples

Tuttavia, forse non tutti sanno che Napoli nasconde per davvero un suo lato oscuro, frutto di secoli di storia. Mentre le strade del suo centro storico sono notoriamente caotiche e piene di vita, nel sottosuolo si snoda una rete di cunicoli, gallerie, ipogei e catacombe, nel silenzio del passato.

Le catacombe di San Gennaro sono considerate uno dei più antichi simboli della cristianità napoletana. Aree cimiteriali risalenti al II e III secolo, le catacombe sono disposte su due livelli non sovrapposti. Grazie al tufo, sono caratterizzate da ampi spazi, il che le rende peculiari rispetto alle altre catacombe romane. Attenzione, tuttavia, a chi soffre di claustrofobia! Le catacombe di San Gennaro presentano numerosi affreschi e anche il più antico ritratto conosciuto del santo patrono di Napoli. Interessanti da visitare anche le catacombe di San Gaudioso, ovvero il secondo cimitero paleocristiano della città. Collocato proprio al di sotto della Basilica di Santa Maria della Sanità, il complesso risale al IV-V secolo.

Dettaglio Cimitero delle Fontanelle. Ph. credits: Fabrizio Grossi.

Se il tempo non è proprio favorevole, l’atmosfera, allora, è perfetta per addentrarsi in un luogo estremamente suggestivo nel ventre di Napoli: il Cimitero delle Fontanelle. Si tratta di un ossario in cui sono conservati migliaia di resti di napoletani morti a causa della pestilenza del XVII secolo, delle successive eruzioni del Vesuvio, e del colera del 1836. La storia di questo cimitero è molto affascinate. È sufficiente pensare al culto delle “anime pezzentelle” (del Purgatorio), e all’adozione delle “capuzzelle” (i teschi), per avere un’idea di quanto si possa scoprire della storia ‘oscura’ di Napoli con una semplice visita alle Fontanelle.

Qui le informazioni sulle catacombe di Napoli; qui, invece, tutto sul cimitero delle fontanelle.

  1. Gli storici strati di Napoli

Ma il sottosuolo di Napoli non ospita solo catacombe. In un giorno di pioggia, visitare la Galleria Borbonica, ad esempio, è un altro modo per scoprire una Napoli sepolta. Nato nel 1853, con un decreto di Ferdinando II di Borbone, per facilitare la fuga dei reali in caso di attacco militare, il Tunnel Borbonico è un viadotto sotterraneo che porta da Palazzo Reale a Piazza Vittoria, vicino al mare. Tra le sue diverse funzioni, il tunnel fu un ricovero antiaereo durante la seconda guerra mondiale, ma anche il Deposito Giudiziale Comunale fino agli anni ’70, conservando ciò che era stato recuperato dalle macerie dopo i bombardamenti. Oggi è possibile passeggiare tra i suoi cunicoli, attraverso una serie di percorsi. Per saperne di più, consultate il sito ufficiale della galleria borbonica.

Tunnel Borbonico. Ph. credits: Fabrizio Grossi.

Restiamo ancora sotto terra, perché se per avere un assaggio di Napoli basta già percorrere i suoi stretti vicoli, è anche vero che è tutto quello che c’è sotto a nascondere l’anima di questa città. Scendere nelle profondità di Napoli significa viaggiare nel tempo, raggiungendo epoche lontanissime. Perciò, considerare una visita alla “Napoli Sotterranea” potrebbe essere un’ottima alternativa al brutto tempo. Durante la visita si possono ammirare, ad esempio, i resti dell’antico acquedotto greco-romano, gli orti ipogei, e finanche l’antico teatro greco-romano. Le entrate alla Napoli Sotterranea sono due: una si trova in piazza San Gaetano, agorà della città greca; la seconda in Piazza Trieste e Trento, non lontana da Piazza del Plebiscito e dal tunnel borbonico.

Maggiori informazioni sulla storia e sulle visite sul sito ufficiale.

  1. Le chiese di Napoli

Sono circa cinquecento. Come non pensare ad un piccolo tour in un giorno piovoso? In prossimità di piazza San Gaetano, si staglia una delle basiliche più antiche della città, San Lorenzo Maggiore. È proprio lì che Boccaccio incrociò lo sguardo della sua Fiammetta, nel 1334. Questa complesso monumentale è conosciuto, però, soprattutto per l’area archeologica che nasconde nelle sue profondità, la quale prende il nome di “Napoli Sotterrata”. Un museo sotterrato, di nuovo, dov’è possibile ritrovare persino i resti di un mercato romano.

Con la sua atmosfera gotica e l’affascinante chiostro in maiolica, il Monastero di Santa Chiara è un’altra voce imperdibile sulla lista di ogni turista. E mentre si aspetta che la pioggia lasci spazio al sole, si può cogliere l’occasione di visitare altre due pietre miliari del turismo napoletano, che si trovano a quattro passi da Santa Chiara; o, piuttosto, a qualche minuto di ombrello. Di fronte al monastero, infatti, troviamo la chiesa del Gesù Nuovo. Austera all’esterno quanto magnifica per colori e luce all’interno, questa è la chiesa che ospita il corpo di Giuseppe Moscati. Percorrendo Spaccanapoli, via di per sé iconica della città, troviamo San Domenico Maggiore, di impianto strutturalmente gotico, e prima sede della Flagellazione di Cristo di Caravaggio (oggi al Museo di Capodimonte).

  1. L’ospedale delle bambole

Anche le bambole si ammalano e subiscono incidenti. Ma poi guariscono e ritornano in forma. Dove? All’ospedale delle bambole, dove sapienti ‘medici’ riparano e restaurano ogni tipo di bambola: da quelle di porcellana a quelle di plastica, ma non mancano quelle in legno e in cartapesta. Luogo ideale per tutta la famiglia, specialmente in un giorno di pioggia, l’ospedale è diventato anche un museo (ve ne abbiamo parlato qui).

La storia dell’Ospedale comincia alla fine del diciannovesimo secolo, nel cuore di Napoli. A Spaccanapoli, per l’appunto, dove lo scenografo teatrale Luigi Grassi riportò a nuova vita la prima bambola. Dopo più di cento anni, l’Ospedale è ancora un luogo magico, espressione della napoletanità di questa città.

Per maggiori informazioni, consultate il sito ufficiale.

 

Dunque, è certo che la bellezza di Napoli è irresistibile anche in un giorno freddo e piovoso. Semplicemente impossibile pensare di rinunciare a scoprire i suoi misteri per un po’ di pioggia!

Tentata truffa ai danni dello stato, sospesi 9 avvocati

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Stamane i finanzieri del comando provinciale di Napoli, in collaborazione con la procura di Nola, hanno applicato una misura cautelare che  vieterà di esercitare la professione di avvocato, per la durata di un anno, nei confronti di 9 professionisti accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato.

La truffa

Le indagini sono scattate a seguito di numerose segnalazioni pervenute all’Ufficio di Procura dalla Presidenza del Tribunale di Nola. Tra il 2018 e il 2019 infatti l’Ufficio Ruolo Generale Affari Contenziosi Civili ha rilevato irregolarità all’atto di iscrizione di nuove cause civili. Le anomalie sono state riscontrate durante l’inserimento del numero identificativo della marca da bollo o del contributo unificato presenti sulle buste telematiche inviate dagli avvocati. Una volta immessi i dati identificativi, infatti, il sistema informatico segnalava che questi risultavano già inseriti ed utilizzati. 

La Procura della Repubblica di Nola ha dunque delegato la Guardia di Finanza Gruppo di Nola a verificare l’autenticità delle marche da bollo e dei contributi unificati oggetto di segnalazione.
Ha inoltre verificato l’eventuale utilizzo dei valori da bollo in altri procedimenti incardinati anche presso altri Uffici giudiziari dell’intero territorio nazionale. L’indagine ha consentito di accertare che tutte le marche da bollo risultavano già utilizzate, spesso anche più di una volta, dallo stesso studio legale ed erano semplici fotocopie.

Gli accertamenti

La Procura ha espresso specifica richiesta di misura cautelare, condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Nola, nei confronti di 9 avvocati professionisti. Su di loro pende l’accusa di tentata truffa aggravata ai danni dello Stato. Gli indagati avevano intenzione di procurarsi ingiustamente il valore delle marche da bollo riutilizzate, con conseguente danno economico allo stato.

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Uomo minaccia di dare fuoco alla casa a Napoli

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Un 59enne minaccia di dare fuoco alla propria casa dopo una discussione familiare

Accade a Napoli, in via Cupa vicinale Pepe: un uomo, dopo una lite familiare, cosparge il suo appartamento di benzina e minaccia di dargli fuoco. Pronto l’intervento degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale dopo una segnalazione della sala operativa. Gli agenti hanno poi arrestato il 59enne. L’uomo, che già aveva precedenti con la Polizia, è infatti accusato di maltrattamenti in famiglia.

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Truffa delle carte di credito: raggiro da oltre 1 milione di euro

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La polizia ha eseguito 6 misure cautelari in carcere a carico di una organizzazione criminale napoletana, ma operativa su tutto il territorio nazionale. Gli indagati sono Ciro Esposito (di anni 51), Salvatore Esposito (di anni 22), Pasquale Sacra (di anni 39), Luisa Simeoli (di anni 39) Giuseppe Ventura (di anni 44) e Sabatino Ruberti (di anni 32). Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla sostituzione di persona, al furto aggravato e all’indebito utilizzo di carte di credito.

L’organizzazione criminale procedeva secondo un complesso modus operandi. Il primo passo consisteva nell’effettuare i furti della corrispondenza nei centri di smistamento di Poste Italiane. Poi venivano individuati i dispacci contenenti le carte di credito spedite da parte degli istituti di credito. Poi i telefonisti mettevano in atto la tecnica del vishing, chiamando i vari istituti emittenti delle carte e, presentandosi come forze dell’ordine, affermavano di aver sequestrato le carte rinvenute in possesso a malviventi e si facevano indicare il numero di telefono dei clienti. Ottenuti i dati, l’organizzazione si rivolgeva verso i clienti spacciandosi per dipendenti della banca e riuscendo a farsi indicare i pin delle carte di credito. I criminali monetizzavano prelevando contanti su sportelli Atm e poi riciclavano su strumenti prepagati.

Il profitto illecito di detta attività ha portato nelle casse dell’organizzazione criminale più di 1 milione di euro. Le indagini partirono a luglio 2018 a seguito delle segnalazioni di alcuni istituti di credito. Le attività investigative sono state eseguite utilizzando anche sistemi di tracciamento elettronico.

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“Artisti per l’ambiente”: l’iniziativa porta il Ministro Costa al Nest

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Sull’onda della COP25, la conferenza globale sul rischio dei cambiamenti climatici in corso a Madrid in questi giorni, anche Napoli scenderà in campo per l’ambiente con diverse iniziative

In occasione della COP21 a Napoli dal 2 al 4 dicembre, il Nest ha deciso di partecipare attivamente.

Artisti per l’ambiente” è l’iniziativa che il Teatro Nest ha organizzato per oggi 4 dicembre. Un pomeriggio di musica, teatro e poesia a favore della tutela dell’ambiente. L’evento è promosso, tra gli altri, da Connect4Climate, dal  Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, UN Environment Programme, Let’s do It! Italy, la Regione Campania e il Comune di Napoli.

Numerosi sono gli eventi in programma.

Tra gli “Artisti per l’ambiente” ci saranno l’attore Adriano Pantaleo che porterà in scena un monologo sull’ambiente supportato dalle musiche della compagnia teatrale del Nest e il gruppo musicale Cosmorama. Durante lo spettacolo ci sarà la lettura delle tre poesie vincitrici della gara creativa “Marea” a cura dell’Associazione culturale Poesie Metropolitane.

Al termine dello spettacolo interverrà il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

In contemporanea al suo intervento, nel Foyer sarà possibile visitare la mostra di Sub-Scatti dell’associazione Fondalicampania. Sarà, inoltre, possibile partecipare ad alcune attività di Associazione Culturale “Poesie Metropolitane”.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina Facebook dell’evento.

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