martedì, Dicembre 16, 2025
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Le leggende dell’Obelisco di Piazza del Gesù

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L’obelisco di Piazza del Gesù è al centro dei festeggiamenti Napoletani dell’otto Dicembre. 

Sulla statua, che rappresenta la Madonna, viene posata una corona di rose; ma l’obelisco nasconde un mistero, e per questo viene chiamato anche “l’Obelisco della Morte”…

Le Rose dell’otto Dicembre

Tutti i napoletani si sono ritrovati a passeggiare o almeno ad attraversare frettolosamente Piazza del Gesù – forse per arrivare all’università o correre verso la cumana di Montesanto; per raggiungere il Chiostro di Santa Chiara o forse per mangiare, d’estate, un gelato. Tutti la conoscono e, anche se lo si fa di corsa, mentre la si percorre da lato a lato non è possibile non aver alzato volto e sguardo verso l’alto, in direzione dell’obelisco che si erge svettante al suo centro.

L’obelisco di Piazza del Gesù è altissimo ed imponente, circa trenta metri, e sulla sua cima c’è una bella statua rappresentante la Santa Vergine Maria. Proprio per questo, ogni 8 Dicembre la città in occasione della festa dell’immacolata concezione rende omaggio a questa figura religiosa posando una corona di rose sulla statua della Madonna. 

L’operazione ogni Dicembre è portata a termine dai vigili del fuoco, nel pieno del giorno, col sole alto che dissolve ombre e misteri. Sì, perché questa statua dai lineamenti tanto delicati nasconde un segreto, un cangiante mistero: nelle sue ombre, nei punti più scuri del giorno, quel viso così dolce cambia e svela gli occhi spietati della Morte.

La Morte…

Potrete verificarlo voi stessi, soprattutto osservando l’Obelisco all’alba o al tramonto: girando intorno alla statua, complici le ombre, apparirà il viso della Morte.

Il velo con cui è coperto il capo della Madonna, infatti, visto da dietro apparirà come un viso stilizzato e scheletrico, il cui sguardo cupo è diretto verso il basso. Per un gioco di luci e prospettive, nella mano di questa spaventosa Morte appare persino uno scettro – secondo alcuni si tratterebbe di una falce.

La Morte ha una gobba ed un mantello svolazzante e sembra seguire i passanti con lo sguardo: una volta visto il suo volto, è una suggestione da cui è molto difficile liberarsi.

… la vendetta …

Secondo alcuni, questo effetto sarebbe del tutto casuale; altri esperti, invece, confermano che questa trasformazione non solo sarebbe effettiva e non frutto di suggestioni, ma anche voluta. L’apparizione della Morte sarebbe stata l’ultima vendetta della famiglia Sanseverino, nobile famiglia caduta in disgrazia.

I Sanseverino, dopo aver partecipato alla congiura contro il re Ferrante d’Aragona, sarebbero infatti stati condannati alla confisca di tutti i loro beni. Tra questi, ci sarebbe stato l’edificio trasformato poi nella chiesa del Gesù Nuovo.

L’Obelisco della Morte, secondo alcune leggende sarebbe stato maledetto dalla famiglia, secondo altre addirittura da questa modificato. La statua sarebbe stata una vendetta contro Napoli, i suoi Re ed i sui abitanti, condannati a vivere sotto lo sguardo sprezzante e spaventoso della Morte.

… e la Santa Muerte

Questo Obelisco tanto misterioso ha stuzzicato la fantasia di molti; alcuni, sebbene l’Obelisco sia proprietà della città e non della Chiesa, come certificato da un’incisione sulla statua, vedono nella sua figura metamorfica un significato religioso; altri ci vedono addirittura messaggi in codice della Massoneria.

C’è una teoria molto particolare, tra le tante che lo riguardano: stiamo parlando dell’idea che la figura spaventosa dell’Obelisco della Morte sia in realtà una rappresentazione della Nostra Signora della Santa Morte.

La Santa Muerte è una divinità precolombiana il cui culto è tornato in auge dagli anni 2000, soprattutto in Messico. La Santa Morte è rappresentata come uno scheletro che indossa un velo o un mantello, e rappresenterebbe la dea azteca dell’oltretomba e della rinascita Michtecacihuatl. Probabilmente, la dea è stata vestita come le sante dell’iconografia cristiana e cattolica arrivata in Messico insieme ai Conquistadores.

L’aspetto della Santa Morte è mutevole: può essere in diversi colori – rosso, verde, giallo, azzurro e tanti altri – ognuno dei quali è associato ad uno scopo ed una preghiera particolare. Alcune volte viene rappresentata con in mano una marionetta ed una clessidra, altre con una falce e una bilancia o un globo in mano: ed è proprio a questa variante che somiglierebbe secondo alcune speculazioni la statua in piazza del Gesù Nuovo.

Ma come è possibile che una statua costruita a Napoli nel 1700 da dei alcuni Gesuiti somigli in modo tanto impressionante ad una divinità Messicana? Difficile dirlo, com’è d’altro canto difficile stabilire cosa nella città partenopea sia reale e cosa sia solo fantasia.

Per adesso si tratta solo di ipotesi, idee ed impressioni; chissà se, nei prossimi anni, si riuscirà a far luce su questo mistero.

L’Obelisco del mistero

Voi conoscevate tutte le leggende riguardo l’Obelisco di Piazza del Gesù? L’otto Dicembre andrete a visitare la Piazza per vedere la consegna delle Rose?

Che crediate o meno a tutte le storie che lo riguardano, una cosa è certa: vale la pena andare a vedere questo monumento antico e ammantato di mistero…

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Terminato il commissariamento della sanità campana

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Il comparto sanità della regione Campania è fuori dal commissariamento. A darne notizia è lo stesso presidente della regione e ad oggi ex commissario per la sanità Vincenzo De Luca.

«Il consiglio dei ministri ha decretato la fine del commissariamento. Dopo dieci anni per la Campania è un risultato storico, che apre una nuova stagione per la sanità campana. Ringrazio il governo, il presidente del consiglio, i ministri dell’economia e della salute. E ringrazio vivamente le centinaia e centinaia di dirigenti, medici, dipendenti che con il loro impegno hanno consentito di raggiungere questo risultato straordinario. Faremo nei prossimi giorni un’assemblea per ringraziare tutti, e per rilanciare nuovi obiettivi di avanzamento nell’organizzazione sanitaria».

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“Voglia ‘e turnà”: gli eventi per tornare a Napoli a Natale

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Per passare al meglio le vacanze di Natale a Napoli arriva la manifestazione “Voglia ‘e turnà”.

Il capoluogo campano è meta di molti turisti durante il periodo natalizio. Per loro e per tutti i napoletani che abitano lontano e che hanno “voglia ‘e turnà” arriva una manifestazione per passare al meglio il Natale a Napoli.

Il nome dell’iniziativa deriva dall’omonima canzone di Teresa De Sio. Tra i vari eventi, infatti, quello principale vedrà protagonista proprio la cantante, insieme al duo Ebbanesis e al rapper Leslie. Il gruppo di Casa Surace presenterà la serata, che si terrà il 22 dicembre nel cortile del Convento di San Domenico Maggiore.

Insieme ai molti eventi, è previsto anche un “tour” delle 100 opere più famose della street art napoletana. La loro ubicazione e i modi per raggiungerle saranno infatti segnalate, per formare una sorta di percorso guidato.

A promuovere la manifestazione “Voglia ‘e turnà” è l’assessorato della Cultura e del Turismo e il programma è molto corposo e allettante.

SACRO SUD ANIME SALVE 2.0

La rassegna SACRO SUD ANIME SALVE 2.0, diretta da Enzo Avitabile, comprende 12 concerti, che hanno lo scopo di unire vari artisti di diverse culture.

Il programma della rassegna prevede infatti l’esibizione di numerosi cantanti e gruppi provenienti da diverse parti del mondo. Tra i vari artisti si esibiranno ad esempio diversi cori gospel statunitensi. Inoltre sarà possibile ascoltare le particolarissime musiche di 3MA (Ballakè Sissoko, Driss El Maloumi, Rajer) provenienti da Mali, Marocco, Madagascar nella Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia (Museo Diocesano). Con tale esibizione si aprirà infatti la rassegna SACRO SUD ANIME SALVE 2.0 il 15 dicembre alle ore 20.

L’importanza della tradizione

Oltre alla rassegna che getta uno sguardo sull’importanza dell’interculturalità, “Voglia ‘e turnà” dà anche spazio alla tradizione. Durante il periodo natalizio a Napoli infatti si terrà un festival internazionale del ‘700 musicale napoletano. Il festival è arrivato alla sua ventesima edizione ed è diretto dal Maestro Enzo Amato e organizzato dalla associazione Domenico Scarlatti.

Il festival inizierà con La contesa delle stagioni di Domenico Scarlatti sabato 21 dicembre ore 20:30 alla Domus Ars in Via Santa Chiara 10 e proseguirà con tanti altri appuntamenti musicali. Tra questi annoveriamo un omaggio a Rossini e La cantata dei pastori di Andrea Perrucci, con adattamento, arrangiamenti e direzione di Carlo Faiello.

Due notti bianche previste per “Voglia ‘e turnà”

Nei giorni di “Voglia ‘e turnà” sono previste anche due notti bianche. La prima si terrà l’8 dicembre in piazza Sanità e non a caso si chiama SANITÀ TÀ TÀ. Gianni Simioli presenterà la serata dal palco principale, ma ci saranno altri stage dai quali seguire la serata: stage Vergini, stage Misericordiella, stage via Fuori Porta San Gennaro, stage Gradoni Palazzo San Felice, stage Crociferi. Tutto il programma: qui.

La seconda notte bianca si terrà il 14 dicembre dal titolo Notte d’Arte Break Napoli. Tale serata sarà organizzata dalla II Municipalità e tra i partecipanti vedrà Tony Esposito, Maurizio De Giovanni, Marco Zurzolo, Peppe Quintale e Maldestro.

Tu scendi dalle scale

Nell’ambito di “Voglia ‘e turnà” vi saranno numerosi appuntamenti alla scoperta delle scale di Napoli dal 7 dicembre al 7 gennaio. “Tu scendi dalle scale” è ormai arrivato alla settima edizione ed è organizzato da Coordinamento Scale di Napoli, dall’Assessorato all’Ambiente e dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli.

Il programma è il seguente:

  • Sabato 7 dicembre: trekking per le scale di Capodimonte. Appuntamento: Porta San Gennaro ore 10.30
  • Domenica 8 dicembre: “Come l’acqua che scorre: prosa e canto fluidi in Pedamentina”. Appuntamento: ore 10,30 Piazzale San Martino presso inizio Scala Pedamentina.
  • Sabato 14 dicembre: nell’ambito dell’iniziativa 40 anni al Castello ci sarà una discesa della Pedamentina con la sosta al Quartiere Intelligente sullo Scalone ottocentesco Filangieri di Montesanto, guidata da Guido Liotti Coordinamento Scale di Napoli.
  • Sabato 14 dicembre: Scale narrate, scale musicali dal Petraio a Chiaia. Appuntamento ore 10.30 piazza Fuga (funicolare centrale).
  • Domenica 15 dicembre: “L’imbrecciata di Pontecorvo. Una nobile scala verso la Porta Medina”. Appuntamento a Piazza Mazzini ore 10:00
  • Sabato 21 dicembre: passeggiata storico/musicale, a più voci lungo le Scale di Calata San Francesco. Appuntamento a via Cilea, angolo vico Acitillo (altezza negozio di giocattoli “Casa mia”) ore 10:00.
  • Domenica 22 dicembre: Scale Pendino Santa Barbara: Scoprire Palazzo Penne tra l’architettura fascista e la Napoli medioevale. Appuntamento a piazza Matteotti ingresso Piazza Matteotti, ingresso Posta centrale ore 10:00.
  • Giovedì 26 dicembre 2019: “Come l’acqua che scorre: prosa e canto fluidi in Pedamentina”. Appuntamento ore 10:30 a piazzale San Martino presso inizio Scala Pedamentina.
  • Giovedì 26 Dicembre 2019: “Le scale della memoria di vico Sant’Aniello a Caponapoli”. Appuntamento alla Chiesa Sant’Aniello a Caponapoli ore 19:30.
  • Domenica 29 dicembre: da Piazza Plebiscito a Castel dell’Ovo attraverso il Pallonetto di Santa Lucia. Appuntamento in piazza del Plebiscito ingresso Palazzo Reale ore 10:30.
  • 6 gennaio 2020: “L’Ascensione a Capodimonte da via Foria a Capodimonte attraverso il Moiariello con momenti di meditazione camminata. Appuntamento davanti la Caserma Garibaldi ore 11:00.
  • 7 gennaio ore 18.00: presentazione Calendario Scatti di partecipazione presso Pizzeria Mammina a Santa Brigida con proiezione di “scatti di Scale”.

“Voglia ‘e turnà”: attenzione all’integrazione e ai più piccoli

Nel periodo natalizio tutti sono invitati a tornare a Napoli soprattutto a ritmo di musica. Persino la sera del giorno di Natale ci sarà un Concerto di Natale dei Cantori di Posillipo al Duomo di Napoli (25 dicembre ore 20:00).

In ambito musicale non manca inoltre l’attenzione ai più piccoli, per i quali si segnalano tali eventi:

  • sabato 28 dicembre ore 12.00 e ore 17.00 al Complesso di San Lorenzo Maggiore in piazza San Gaetano si terranno due spettacoli teatrali: Frozen e La Bella Addormentata
  • sabato 4 gennaio ore 10.00 presso la Ludoteca dell’Azienda Ospedaliera nel Complesso della Real Casa Santa dell’Annunziata Befana: evento per i bambini adottati delle adozioni internazionali.

Ancora una volta quindi è sottolineata una forte attenzione all’integrazione, affinchè la “voglia ‘e turnà” a Napoli possa sempre rimanere viva. Il nostro territorio conferma il proprio essere esempio di accoglienza e vitalità.

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Giovani medici professionisti, semplificate procedure di autorizzazioni. Consigliera Ciaramella: “A breve pubblicazione del nuovo decreto”

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La Consigliera della Regione Campania Ciaramella, Vice Presidente della Commissione sburocratizzazione e informatizzazione della P.A. riporta:

“La mia felicità è quella di una cittadina della Campania che è riuscita, in virtù del suo impegno istituzionale, a semplificare l’attività degli odontoiatri della nostra regione, in particolare di quelli più giovani. Sono state approntate delle modifiche alla vecchia normativa per semplificare l’autorizzazione di nuovi studi odontoiatrici e studi associati. Ancor più dobbiamo continuare su questa strada perché non ha senso che permanga una duplicazione di controlli e autorizzazioni anche per un semplice trasferimento di persona dello stesso studio già autorizzato dalla competente autorità sanitaria. Non è il primo e non sarà l’ultimo intervento per semplificare la vita dei cittadini in questa come nella prossima legislatura”

Caserta non abbocca! Le sardine si riuniscono ancora

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Dopo la grande partecipazione ai flash mob di Napoli, Avellino e Sorrento, l’ondata di sardine arriva a Caserta, sabato 7 dicembre.

Sardine per la Campania

In queste ultime settimane c’è stata una fortissima partecipazione agli eventi campani. A piazza Dante, sabato scorso, migliaia di cittadini hanno manifestato il loro dissenso nei confronti dell’ex ministro Matteo Salvini, stretti tutti, come sardine, sotto lo slogan “Napoli non si lega”. Anche ad Avellino, ci sono state numerose adesioni, come a Sorrento e Benevento. Il branco pesciolini arriverà a Caserta, presso piazza Ruggiero (in prossimità del comune), alle 19:00. L’invito è sempre quello di esprimersi contro le politiche proposte da Salvini, in quanto caratterizzate da odio, repressione e paura. Senza bandiere, insulti o violenza, la manifestazione sarà silenziosa e pacifica, come tutte le precedenti.

Per aggiornamenti: l’evento è anche su Facebook.

 

Dal cinema al teatro, “7 anni” in scena al Nest

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di Raffaele Accetta- Un interessante testo dalle atmosfere inquietanti è ospite al Nest il 6 e 7 dicembre ore 21.  “7 anni”, opera di José Cabeza e Julia Fontana,  tratto dall’omonimo film spagnolo del 2016 , sceneggiato dallo stesso Cabeza, viene qui presentato nella messa in scena teatrale di Enrico Ianniello, con  Giorgio Marchesi, Massimiliano Vado, Pierpaolo De Mejo, Serena Iansiti, Arcangelo Iannace per la regia di Francesco Frangipane, una produzione Teatro Argot.

La storia è quella di una scelta tragica quanto ineluttabile. In una serata carica di tensione, i quattro soci fondatori di un’azienda dal fatturato milionario devono prendere immediatamente una decisione complicatissima: sacrificare con una detenzione di sette anni uno di loro per salvare gli altri tre. Venuti a sapere che il fisco sta indagando su di loro, i quattro individui saranno con l’acqua a gola e talmente indecisi da chiedere l’intervento di un mediatore esterno che possa risolvere la situazione.  Come in una partita a scacchi, il “cavallo nero”, la “torre bianca”, la “torre nera”, “l’alfiere”,  i quattro si affrontano mossa dopo mossa alla ricerca dello scacco matto.

Quanto valgono sette anni di carcere? Possono essere barattati con qualcosa? Cosa si è disposti a dire e a fare pur di salvarsi? Questi sono gli interrogativi che Francesco Frangipane pone a se stesso, ai suoi attori e al pubblico, nell’affrontare un testo intenso, ironico, spietato. E aggiunge: “La storia è soltanto un meraviglioso pretesto per raccontare altro: l’amicizia, l’amore, ma anche la codardia e la meschinità messe a nudo davanti a un evento che trasforma i protagonisti da potenziali vittime in autentici carnefici”.

Programmazione:

6 e 7 dicembre ore 21.00

COSTO BIGLIETTO: 12 EURO / ridotto 10 EURO 

Prenotazioni

whatsapp e mobile: +39 3208681011
whatsapp e mobile: +393333223780

INFO E CONTATTI

Emergenza rifiuti, De Luca attacca il governo: “Non hanno fatto niente”

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Il governatore della regione Campania Vincenzo De Luca, mentre era a Salerno, si è cosi espresso circa l’impegno del governo relativo all’emergenza rifiuti a Napoli:

“Ricordo che il precedente governo ha fatto una parata propagandistica, esattamente un anno fa, a Caserta. Arrivarono in paranza come si dice da noi, sei o sette ministri per affrontare il tema della Terra dei fuochi. Dopo un anno, non hanno fatto niente.

Ha poi proseguito dicendo:

“Quando affermo che l’unica istituzione che sta lavorando concretamente sul tema ambientale è la Regione Campania è semplicemente la verità” e duro accusa gli altri che “non hanno fatto niente. Ma, non in senso metaforico, in senso letterale. Niente”

L’ex sindaco di Salerno si è inoltre scagliato contro il ministero dell’Ambiente, criticando la scelta di tagliare 30 milioni alla regione Campania che venivano utilizzati per il  termovalorizzatore di Acerra.

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Il suono della parola: musica e poesia a Palazzo Donn’Anna

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Domenica 8 dicembre proseguono a Palazzo Donn’Anna le domeniche de IL SUONO DELLA PAROLA 2019 la rassegna prodotta dalla Fondazione Pietà de’ Turchini, a cura di MiNa vagante, con il sostegno della Regione Campania e il patrocinio del Comune di Napoli.

In un percorso che si apre dal mare, come luogo di musica e poesia, salvezza e libertà ma anche di naufragi, scrittori, artisti, direttori d’orchestra, uomini e donne ci condurranno in un viaggio nella letteratura, nella musica, nell’arte e nella vita.

V Edizione

Ore 12 / MUSICA APERTA, PAROLE DEL MONDO
LAURA BOSIO e LUCA SIGNORINI
conduce LORENZO PAVOLINI
Musica e parole, linguaggi universali come territori di accoglienza. Condivisione di valori senza barriere. Migrazioni e futuro.

Alle ore 12 appuntamento con l’incontro MUSICA APERTA, PAROLE DEL MONDOLaura Bosio, autrice del libro Una scuola senza muri (Enrico Damiani, 2019) con il violoncellista e compositore Luca Signorini, autore del libro Il discorso delle mele (L’Erudita, 2019), cammineranno su territori di condivisione, per mostrare la potenza formativa dell’arte e della cultura. Musica e parole, linguaggi universali come territori di accoglienza, per integrare e costruire un’apertura che non solo è possibile, ma è reale. Conduce l’incontro Lorenzo Pavolini.

Nelle pagine del nuovo libro di Laura Bosio, nato dalla sua esperienza di scuola di italiano per migranti di Milano Penny Wirton, l’autrice intreccia le storie dei suoi allievi migranti con echi della letteratura e dell’arte, dipanando i fili di una trama che ci parla di umanità, accoglienza e disponibilità.

Vengono da lontano. Si chiamano Makan, Idowu, Teresa, Bomani, Trésor, Mariela, Amadou. I loro fragili passaporti li condannerebbero a restare dove sono, nel deserto della miseria e della guerra, ma non hanno altra scelta. Come Giacobbe che combatte tutta la notte al buio in un estenuante corpo a corpo con uno sconosciuto, attraversano il mare in una lacerante e disumana ricerca di salvezza, di identità. Laura Bosio, che insieme a tanti volontari li accoglie nelle aule della sua scuola senza muri dà voce alle loro storie, incrocia i loro sguardi, accoglie le loro reazioni. (Il libro contribuisce al sostegno della scuola Penny Wirton di Milano).

Insieme a Laura Bosio, sarà ospite della V edizione della rassegna, il compositore Luca Signorini, primo violoncellista del San Carlo, da sempre impegnato nelle tematiche sociali e dell’immigrazione. Attraverso il suo ultimo libro (Il discorso delle mele, L’Erudita, 2019), romanzo dal forte carattere filosofico, apre la strada a riflessioni esistenziali sulla vita e sulla morte partendo dalle storie di Stefano, malato terminale che decide di ricorrere al suicidio assistito, e Hamid, giovane immigrato eritreo alla ricerca di una nuova vita. Un incontro tra mondi diversi che porterà entrambi verso conclusioni e consapevolezze inaspettate. Due grandi storie di sofferenza che arrivano spontaneamente a condividere la forza della fratellanza e della solidarietà.

ore 17 / L’AFFARE VIVALDI, UNA LEZIONE CONCERTO
FEDERICO MARIA SARDELLI con STEFANO VALANZUOLO
Un viaggio nei misteri di Vivaldi, con un libro, una voce, la musica e sorprendenti scoperte.

Nel pomeriggio alle ore 17, IL SUONO DELLA PAROLA celebra l’estro e l’invenzione di uno dei più fertili e originali compositori del Settecento nell’incontro dal titolo “L’AFFARE VIVALDI. UNA LEZIONE CONCERTO” con Federico Maria Sardelli, direttore d’orchestra, musicologo, compositore, flautista, autore del libro L’affare Vivaldi (Sellerio, 2015) in conversazione con Stefano Valanzuolo. Se conosciamo Vivaldi quanto lo conosciamo oggi, oltre le “Quattro stagioni“, ciò è dovuto a peripezie dimenticate, assurde, incredibili, comiche, cariche a volte di suspense, intricate come uno spettacolo drammatico e farsesco, raccontate nel romanzo del maestro Sardelli (vincitore del Premio Comisso per la Narrativa 2015). Un viaggio nei misteri dell’opera di Antonio Vivaldi, un incontro sul grande musicista veneziano e sulla storia della riscoperta dei suoi manoscritti.

Il suono della parola: l’ultimo appuntamento:

IL SUONO DELLA PAROLA proseguirà il 15 dicembre (ore 17) al Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, con un ultimo appuntamento in programma: il racconto delle musiciste dell’orchestra delle donne arabe e del MediterraneoAlmar’à, dirette da Ziad Trabelsi, per la prima volta a Napoli, riunite in una polifonia tutta al femminile, bandiera di libertà contro qualsiasi violenza, estremismo e chiusura.

IL SUONO DELLA PAROLA è realizzato nell’ambito della Stagione 2019-2020 della Fondazione Pietà de’ Turchini con Mina vagante comunicazione di Piera e Alessandra Cusani. Cinque appuntamenti per parlare delle diverse forme di linguaggi, letteratura e musica attraverso le preziose testimonianze di protagonisti del mondo culturale.

Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.

www.turchini.it

www.facebook.com/ilsuonodellaparola/

Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.

Avvocato minacciato con una pistola nel Napoletano

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Due individui di 49 e 37 anni, rispettivamente di Pozzuoli e Torre del Greco, sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di tentata estorsione e rapina aggravati dall’uso delle armi ai danni di un avvocato del Foro di Nola. L’avvocato sarebbe stato picchiato a minacciato con la pistola nel suo studio di San Gennaro Vesuviano.

L’aggressione

I due uomini volevano far perdere al professionista una causa di lavoro. Ad un cliente, infatti, erano stati riconosciuti 40mila euro in seguito ad una causa di lavoro. I due uomini tuttavia hanno fatto pressioni affinché ne fossero accertati solo 10mila e il cliente rinunciasse ai restanti 30mila.

Al rifiuto dell’avvocato alla proposta «indecente» sono scattate botte e minacce con tanto di pistola. Prima di lasciare l’edificio i due uomini hanno anche sottratto il cellulare del professionista e danneggiato un computer.

Il provvedimento di arresto nei confronti dei due uomini è stato emesso dal G.I.P. di Nola.

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Giugliano: stupro nel parcheggio del centro commerciale

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Una bambina di 12 anni ha subito una violenza sessuale da parte di due minorenni nel parcheggio di un centro commerciale. I due hanno usato il trucco di Whatsapp per adescare la vittima

Nel pomeriggio di fine novembre il buio è inoltrato quando si consuma lo stupro ai danni di una 12enne nel parcheggio del centro commerciale “Quarto Nuovo” a Giugliano. I due minorenni autori della violenza, di 15 e 16 anni, hanno adescato poco prima la vittima con un messaggio Whatsapp: “Vieni, dobbiamo dirti una cosa”.

La vittima dello stupro si reca all’appuntamento inconsapevole di quello che sta per accadere.

I due ragazzi prima fanno delle avances alla ragazzina, dalle quali già prova a sottrarsi. Successivamente la dodicenne viene spogliata e violentata, a turno, dai due ragazzi.

Dopo l’accaduto, la vittima racconta tutto alle amiche e alla mamma.

Tramite i messaggi vocali Whatsapp che la bambina invia alle sue amichette, la notizia diventa di dominio pubblico nella scuola di Lago Patria frequentata dalla vittima. Arriva, quindi, la denuncia ai Carabinieri della Tenenza di Quarto che hanno subito fatto partire le indagini.

I due stupratori sono, al momento, ancora a piede libero.

Sebbene indagati, infatti, non è stata ancora presa alcuna misura contro i due carnefici dello stupro. Prima che ciò avvenga, infatti, c’è bisogno di ulteriori prove. Perché, a quanto pare, l’adescamento di una ragazza con una scusa non è ancora una prova sufficiente.

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