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Leggende della Campania: il fantasma di Tiberio e la bella Carmelina

La leggenda di questa settimana è una storia che affonda le radici nel passato più recente dell’isola di Capri: la bella Carmelina, ballerina di tarantella che nasce a fine ottocento da una famiglia di umili origini. La ragazza, danzando, parlava con un fantasma assai celebre sull’isola…

La ballerina di tarantella

Carmelina nacque nel 1880. Non era una ragazza ricca, ma si racconta che fosse davvero bellissima e che, soprattutto, fosse una bravissima ballerina di tarantella. 

Mentre danzava venne vista da un uomo che se ne innamorò non appena la vide: anche se molto giovani, i due convolarono subito a nozze. Carmelina ed il suo sposo decisero di aprire un’osteria, e lo fecero sul Monte Tiberio. 

Anche se così non pareva, all’inizio, la scelta della ragazza non fu casuale. Infatti, la sera, quando gli avventori dell’osteria consumavano cibo e bevande, accanto ai loro tavolini la bella Carmelina danzava la tarantella; quando si dedicava alla danza, le pareva d’udire delle voci che le sussurravano nell’orecchio e le raccontavano di un mondo antico ed in parte misterioso.

L’ancella di Tiberio

Pare che il fantasma che raccontava della propria epoca a Carmelina fosse uno spirito illustre, addirittura Tiberio, che compare in decine di leggende che hanno a che fare con Napoli, Capri e le altre isole.

Tiberio parlava a Carmelina, che poi raccontava quanto appreso dal fantasma agli avventori della sua osteria. I visitatori tornavano spesso per lei: era un piacere per gli occhi riempirsi della sua danza, ed ascoltare le sue storie misteriose era forse ancora più formidabile.

La gente di Capri e coloro che passavano per l’osteria iniziarono a chiamarla l’ancella di Tiberio. Carmelina raccontava loro storie incredibili: pareva infatti che Tiberio, dal monte dove si trovavano, facesse precipitare tutti i suoi nemici o anche solo chi non scatenava le sue simpatie. L’ultima ancella di Tiberio raccontava delle sue gesta più o meno nobili, a volte divertenti, e così l’osteria, arricchita dalla sua narrazione, era un’attività fiorente.

L’archeologo

Un giorno però giunse un visitatore, all’osteria, che avrebbe inaspettatamente portato Carmelina e la sua osteria alla rovina: si trattava di Amedeo Maiuri.

L’uomo, che come tutti rimase incantato dal furore che prendeva Carmelina quando danzava come fosse invasata, e che apprezzò ancor di più i suoi racconti, era un archeologo.

Amedeo iniziò gli scavi sul monte di Tiberio e riportò col tempo alla luce un reperto archeologico incredibilmente prezioso: la struttura d’una villa che si rivelò essere proprio del celeberrimo Tiberio.

La scoperta, che fu per tutti sensazionale, fu devastante per Carmelina, e non meno per la sua osteria. Infatti, durante gli scavi la clientela dell’osteria cambiò e si popolò di operai stanchi che non traevano alcun piacere dai racconti della donna; e, dopo la scoperta della villa, parve che a nessuno importassero più i racconti di Carmelina. D’altro canto, a cosa serve la fantasia quando c’è a disposizione una realtà di mura, pietra e terra?

Carmelina

Disperata, non rassegnandosi alla fine del suo successo, Carmelina diede fuoco alle sue vesti da ballerina e si uccise. 

Tutti coloro che l’avevano conosciuta rimasero sconvolti ed increduli alla notizia di quel suicidio: per nessuno era possibile che la bella Carmelina si fosse uccisa! Ed è forse per questo che intorno alla sua morte è stata cucita l’ultima leggenda: si dice infatti che sia stato lo spirito crudele di Tiberio ad ispirarla nel compiere l’estremo gesto.

Moriva così l’ultima ancella di Tiberio, una donna bellissima e talentuosa ma incapace di rassegnarsi al cambiamento. E chissà che, se ci si mettesse a danzare sul monte dove la poveretta spirò, il suo fantasma non inizi a sussurrarci nell’orecchio delle nuove storie, delle nuove leggende da raccontare.

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