mercoledì, Dicembre 17, 2025
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Evacuazione Campi Flegrei: prove per spostare 300.000 persone

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In occasione della settimana della protezione civile, da domani 17 Ottobre a Sabato 19 prenderanno il via le prove di evacuazione. L’evacuazione simula l’allarme che scatterebbe nel caso in cui il vulcano dei Campi Flegrei eruttasse, ed avrà lo scopo di verificare che tutto si svolga secondo quanto previsto dai piani di emergenza.

L’evacuazione

Le zone coinvolte nella simulazione sono molte: ben undici quartieri. Il numero totale delle persone da spostare in vista di una simile emergenza si aggira intorno ad un numero lievemente superiore alle 300000 unità.

Secondo i calcoli della protezione civile, affinché l’evacuazione abbia successo sarebbe necessario spostare 3148 persone all’ora per un totale di massimo 48 ore totali. Si tratterebbe di un’operazione, come si comprende dai dati, su grande scala e per questo molto complicata, anche considerando che il 50% dei cittadini avrebbe bisogno di assistenza nello spostamento.

Le aree di attesa

A seconda della zona e del quartiere, saranno designate specifiche aree di attesa, dove i cittadini verranno accolti e riconosciuti e successivamente, se non automuniti, allontanati. Per evitare un congestionamento dei percorsi previsti, si terrà conto della densità abitativa di ogni quartiere e della vicinanza all’area d’attesa designata: i più vicini saranno i primi a esservi spostati.

Nello specifico, nel piano di evacuazione sono state per ora designate le aree di attesa:

  • Per il Vomero e Fuorigrotta, via Arena ad Afragola;
  • Per Arenella e Chiaiano, piazza de Gasperi a Villa Literno;
  • Per la 1° Municipalità, il Porto;
  • Per Soccavo, Pianura e Bagnoli, Piazza Garibaldi a Napoli.

La simulazione

I cittadini saranno contattati tramite telefonia fissa. Rispondendo allo squillare della cornetta si sentirà la voce del Sindaco annunciare l’inizio della simulazione.

Per contattare contemporaneamente un numero tanto elevato di cittadini si utilizzerà una tecnologia della Enterprise Contact Group, azienda napoletana di Valentina Flaminio, chiamata “Sindaci in contatto 2.0“, già utilizzata in quasi 1000 comuni italiani.

Commenta Valentina Flaminio:

Sono felice che “Sindaci in contatto 2.0” possa supportare la mia regione di appartenenza per una esercitazione di questa portata.

Stiamo lavorando per migliorare ancor più  la nostra tecnologia,  grazie ala collaborazione con il Dipartimento di Protezione civile del Comune di Firenze, dove abbiamo la possibilità di confrontarci con persone di grande esperienza e altamente qualificate, con le quali confrontarci per migliorare il servizio.

«Bonus facciate» Nella legge di bilancio: Prevista detrazione del 90% per chi rifà gli esterni

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Arriva in legge di bilancio un sostanzioso aiuto fiscale per chi rifà gli esterni di palazzi e condomini. La nota è stata diffusa oggi con la presentazione dei 12 punti della legge di bilancio 2020, approvata e trasmessa a bruxelles.

Il motivo sarebbe da ricondurre nello stato, spesso impietoso, in cui versano i palazzi e i condomini delle nostre città, così il governo, ha deciso di contribuire “per dare un nuovo volto alle città” e servirà a rilanciare la cura degli stabili, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il risparmio energetico con effetti immediati sull’occupazione nel settore edilizio, sul decoro urbano e sulle entrate fiscali.

A promuovere su Twitter la detrazione – che allarga ulteriormente la famiglia dei “bonus” fiscali utilizzabili dagli italiani – è il ministro dem dei Beni culturali Dario Franceschini. Nella manovra, esulta il ministro, c’è

«una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane. Con il #bonusfacciate un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni!».

 

Disastro trasporti a Napoli: Passeggeri entrano in stazione a piedi

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E’ cominciata decisamente col piede sbagliato la mattinata per centinaia di passeggeri della linea Baiano-Napoli, tratta affollatissima che ogni giorno viene attraversata da studenti e lavoratori già dalle prime ore del mattino.

A scatenare l’ennesima odissea è stato un malfunzionamento tecnico: in pratica il treno è andato in panne e tra il personale è avanzato il timore che potesse scoppiare un incendio a bordo treno a causa del surriscaldamento delle resistenze.

Un motivo più che valido per prendere la decisione, poco ortodossa, di fermare il treno sui binari e invitare i passeggeri a percorrere l’ultimo tratto del tragitto a piedi, fino alla stazione circumvesuviana di Napoli Centrale,

Napoli, Miracolo alla Stazione: Donna incinta colta da doglie improvvise viene soccorsa dagli agenti

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Sarebbe dovuto nascere tra qualche giorno, eppure, per uno strano scherzo del destino ha deciso di venire alla luce proprio alla stazione di Napoli Centrale, mentre la madre attendeva un treno che l’avrebbe portata a Caserta.

Una situazione che ha mandato nel panico i genitori, che non hanno potuto constatare che il momento propizio sarebbe giunto a breve.

Fortunatamente però a prestare un primo soccorso alla donna c’erano i poliziotti della Polfer, la polizia ferroviaria presente alla stazione di Napoli, che hanno chiamato il 118 e hanno fatto sdraiare la donna facendola respirare e facendola calmare. 

Arrivata l’ambulanza, la donna è stata trasportata al Loreto Mare, dove dopo pochi minuti ha partorito. Gli infermieri hanno fatto sapere che quel primo soccorso è stato vitale per la donna e per il bambino, che avrebbero rischiato seri problemi di salute senza il soccorso degli agenti.

Ma la cosa più commovente è stata la reazione della madre del bambino, che dopo essersi accertata delle buone condizioni di salute del piccolo, ha voluto attorno a se gli agenti che l’avevano soccorsa, per ringraziarli e mostrargli suo figlio.

“La Classe – Ritratto di uno di noi”, incanta il pubblico del Teatro Bellini

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In un’era come la nostra, segnata da una forte risonanza mediatica, è facile abituarsi agli orrori della vita, al punto da farne volontariamente uso e consumo. Si trasmette, registra e pubblica ogni elemento di un crimine fino a desensibilizzare gli animi. Aumentando l’indifferenza verso l’unico fattore che conta davvero: quello umano.

Lo spettacolo

Dopo aver affascinato pubblico e critica, il progetto nato dalla Bellini Teatro Factory è arrivato alla sala storica del Bellini e sarà possibile goderne dal 15 al 20 Ottobre. La rappresentazione fa parte di un’iniziativa in continuo sviluppo ed è un testo originale, scritto da Francesco Ferrara. Sotto la direzione di Gabriele Russo, gli allievi della Factory si mostrano per quello che sono: giovani e talentuosi. Il gusto del regista e l’empatia creata dall’armonia fra lo scritto e la raggiante vitalità dei protagonisti rende il pubblico partecipe dei pensieri e dei dubbi che contraddistinguono un’ipotetica messa in scena di un delitto brutale, che ha coinvolto ragazzi della loro stessa età.

La Classe della Bellini Teatro Factory

Quattordici allievi della Factory preparano uno spettacolo su Anders Behring Breivik, l’attentatore norvegese che nel 2011 ha ucciso 77 connazionali. Assistiamo alle prove celati nel buio della sala, sentiamo il ragionamento dietro ogni azione e minimo gesto. I ragazzi non vestono i panni di nessun personaggio perchè quelli sul palco sono semplicemente loro. Seduti in semicerchio, fra copioni ed evidenziatori, godendo dei momenti di pausa o ripetendo la parte per un’audizione futura. Rendono lo spettacolo un autentico mix di realtà e finzione. Si scontrano con un momento tragico, ne analizzano le dinamiche e delineano l’esecutore, le intenzioni, le reazioni.

Il lavoro di Francesco Ferrara, con la regia di Gabriele Russo, ci regala una piccola perla di angosciante quotidianità, elemento comune dei micro eventi che si susseguono in sala. Giorno dopo giorno, provare e pianificare diventa un’abitudine, disseminata da piccoli imprevisti e affascinante per la sua semplicità. Che sia per mettere in scena uno spettacolo o organizzare un attentato, ogni azione è calibrata con precisione.

Giovani Talenti

Sarebbe stato facile scadere nel melodrammatico considerando la violenza dell’evento trattato, ma ogni scena drammatica veniva bilanciata dall’energia dei ragazzi e delle loro personalità. L’età dei protagonisti rende più facile immedesimarsi in un sopravvissuto alla tragedia, ma consente anche di avere momenti di autentica leggerezza fra una prova e l’altra. Il lavoro degli allievi della Factory è stato eccezionale. Ogni ragazzo è riuscito a spiccare per le proprie capacità attoriali, nonostante sia arduo farlo con così tante personalità sul palco. A prescindere da quante battute siano state affidate a ogni protagonista, la presenza scenica e il linguaggio del corpo ha permesso loro di brillare, grazie anche all’incalzante regia che ha reso tutti sia vittime sia carnefici, attori e ragazzi.

Un palco essenziale

Alcune scene sono talmente ben dirette e interpretate da rendere spettacolare un palcoscenico praticamente vuoto, a eccezione degli attori. L’uso delle luci e della musica ha dato lustro all’essenzialità della scenografia, immergendoci  prima in una sala prove, poi in una fredda, umida e fosca isola norvegese. E’ apprezzabile anche la scelta dei “costumi”, neutri nel colore ma non nel significato.

Cosa passa nella mente di un criminale? Che musica ascolterebbe? E poi, è giusto che una persona del genere venga compresa e mostrata, dandogli le attenzioni che ricerca? Le interessanti e variegate risposte dei giovani attori, delineano un ritratto dignitoso e a tratti poetico dell’attentato, andando oltre la cronaca e il buonismo. Vengono sperimentate diverse dinamiche per raccontare un dramma ormai noto, a cui il pubblico ormai è insensibile. Il tema è stato scelto con audacia, ma il risultato finale è bilanciato, commuovente e spiritoso. Un’altalena di emozioni che oscilla fra la voglia di vivere e la malinconia di cui si è sfortunatamente vittime.

Informazioni:

Teatro Bellini, dal 15 al 20 ottobre
Orari: feriali ore 21:00 – domenica ore 18:00
Prezzi: 15€ posto unico – 10€ under29

 

Le foto dell’articolo sono di Guglielmo Verrienti

 

 

 

 

 

 

 

Dal degrado alla riqualificazione: Largo Pignatelli torna a vivere

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I giardini di largo Pignatelli riqualificati dopo mesi di degrado e centinaia di migliaia di euro di danni.

I giardini di largo Pignatelli alla Riviera di Chiaia rinascono dopo un lungo periodo di degrado, grazie all’adozione da parte di Giancarlo Fimiani, amministratore delegato di R Store Apple Chiaia, che ha raccolto l’invito della Municipalità di riqualificare quella zona. I primi effetti della cura già si vedono: il prato perfettamente all’inglese, l’essenza di lavanda, le piante nuovamente rigogliose. Tra una settimana ci sarà l’inaugurazione con un nuovo e colorato stile per gli 850 metri quadri di aiuole, dove saranno piantati fiori a seconda della stagione.

Solamente 8 mesi erano bastati per distruggere il patrimonio di piante e alberi piantati del nuovo giardino pubblico di Largo Pignatelli. I lavori finiti a gennaio erano stati vanificati al primo caldo a causa del mal funzionamento dell’impianto di irrigazione bloccato da 3 mesi. Le bocchette che avrebbero dovuto garantire acqua e nutrimento alle piante e agli alberi sono tristemente interrate, le temperature torride di questa estate poi avevano praticamente bruciato tutto.

Il giardino era ormai fatto di rovi, erba bruciata e foglie secche. Un danno da centinaia di migliaia di euro, anche i commercianti e cittadini erano su tutte le furie. Per fortuna la situazione si è risolta per il meglio.

Whirlpool, confermata la cessione, dramma per 420 lavoratori: Scioperi e blocco dell’A3

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Caso Whirlpool: il 1 Novembre sarà ceduta definitivamente la Whirlpool di via Argine, Napoli. Scioperi, proteste e blocco delle strade da parte dei 420 lavoratori. Mobilitazione dal mondo politico. 

Il brutto sogno dei 420 lavoratori della fabbrica Whirlpool di via Argine, a Napoli est, dura ormai da 138 giorni e sta per diventare un incubo di qui a breve. Tra 15 giorni, 420 famiglie non avranno più uno stipendio con cui poter vivere. Nonostante un cambio di governo, un piano di incentivi del valore di 17 milioni inserito nel dl Imprese e diverse offerte di supporto l’azienda non ha cambiato idea e dal primo novembre fermerà la produzione partenopea di lavatrici. L’incontro tenutosi a Palazzo Chigi alla presenza del presidente del Consiglio e del ministro dello Sviluppo economico:

“Non è stato positivo”

come ha detto lo stesso Stefano Patuanelli. E l’azienda:

“Non ha fatto un passo in avanti”

ha poi chiarito anche il premier Giuseppe Conte. L’idea di riconvertire completamente lo stabilimento, passando dalla produzione di lavatrici a quella di container refrigerati (con la cessione del sito alla Prs di Lugano):

“Sarebbe l’unica soluzione in grado di garantire la salvaguardia occupazionale e la sostenibilità nel lungo periodo dello stabilimento”

ha tuonato per l’ennesima volta Whirpool Emea. La fabbrica, infatti, starebbe già operando al di sotto del 30% della sua capacità di produzione a causa del drastico declino della domanda di lavatrici di alta gamma. Il governo, però, la vede in maniera completamente diversa e come ha affermato Patuanelli, la cessione del ramo d’azienda alla Prs, un’operazione tendente:

“sostanzialmente verso l’ignoto”.

La presa di posizione della multinazionale, descritta come un atto unilaterale sia dal governo che dai sindacati, ha subito scatenato le proteste dei lavoratori che hanno prima bloccato per quasi due ore l’autostrada di Napoli e poi indetto uno sciopero a oltranza per la fabbrica di via Argine. Sia il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, sia il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, hanno chiesto un incontro urgente al governo per individuare soluzioni alternative alla cessione dello stabilimento.

Il Ministro Spadafora scrive all’UEFA: “Non bisogna giocare la finale di Champions League ad Istanbul”

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A seguito delle vicende tra Turchia e Kurdistan, che ormai da giorni sono salite alla ribalta tra i fatti di cronaca internazionale, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha scritto una lettera diretta al presidente dell’UEFA, Aleksander Ceferin, in cui espone i suoi dubbi sulla reale possibilità di una finale di Champions League ad Istanbul: “In qualità di Ministro per lo Sport del Governo italiano, le chiedo di valutare se non sia inopportuno mantenere, ad Istanbul, la finale della Uefa Champions League in programma per il prossimo 30 maggio”.

“A seguito dei gravissimi atti contro la popolazione curda avvenuti negli ultimi giorni – prosegue Spadafora -, il Consiglio degli Affari esteri dell’Unione Europea è appena intervenuto ufficialmente: “L’Unione europea condanna l’azione militare della Turchia che mina seriamente la stabilità e la sicurezza di tutta la regione”.

“Ricordo che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite promuove da anni la “Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace” ogni 6 aprile, riconoscendo allo sport un importante valore sociale e culturale. Sappiamo bene che la drammaticità di quanto sta avvenendo in Siria non si risolverà con questo atto, ma siamo tutti consapevoli dell’importanza – politica, mediatica, economica, culturale – che riveste uno degli appuntamenti sportivi più importanti a livello mondiale. Consapevole delle numerose implicazioni, e rispettando l’autonomia dell’organo da Lei presieduto, mi auguro che il calcio europeo nella sua massima espressione possa, per il suo tramite, prendere la scelta più coraggiosa e dimostrare, ancora una volta, che lo sport è uno strumento di pace. Confidando in un positivo riscontro porgo cordiali saluti”, conclude il ministro dello Sport.

Parole, queste, nette, e che interpretano il sentimento diffuso nell’opinione pubblica europea ed italiana.

Fumo su un treno della Circumvesuviana, passeggeri in fuga sui binari verso Piazza Garibaldi

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Paura, nella mattinata di ieri, sul binario 1 della Circumvesuviana che collega la Stazione Centrale di Piazza Garibaldi con Baiano: un convoglio, che percorreva la tratta opposta verso Napoli, è andato a fuoco scatenando il panico tra i passeggeri, i quali, credendo si trattasse di un principio di incendio, sono stati fatti scendere sui binari e hanno raggiunto, a piedi, la stazione di Piazza Garibaldi.

Erano le 8.40 del mattino, un orario in cui pendolari di ogni tipo affollano i treni della Circumvesuviana: la linea è rimasta conseguentemente bloccata, il treno successivo proveniente da Baiano è rimasto bloccato a Volla, non potendo ultimare la tratta e raggiungere piazza Garibaldi. L’Ente Autonomo Volturno, che gestisce la Circumvesuviana, ha poi fatto sapere che si sarebbe trattato in realtà di un “anomalo surriscaldamento delle resistenze”, e che l’episodio “avrebbe potuto generare un possibile incendio”. L’Eav ha fatto sapere anche che il tutto sarebbe stato “prontamente gestito dal personale di bordo, che ha attivato le azioni necessarie per mettere in sicurezza i viaggiatori, che sono stati tutti accompagnati a Piazza Garibaldi, e ripristinare le funzionalità del treno”, specificando anche che “l’evento ha provocato una interruzione momentanea di circa cinque minuti della circolazione. I viaggiatori non hanno manifestato particolare agitazione e pertanto, risultano infondate le notizie di incendi e scene di panico riportate da alcuni canali social”, visto che “i passeggeri hanno attraversato i binari ovviamente in sicurezza a circolazione ferma”.

Fortunatamente non si sono registrati feriti, ma solo tanta paura.

 

 

La Paranza Onlus si aggiudica il Sisifo Honor Award

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di Luigi Carrara   –  Ai ragazzi del Rione Sanità della “Paranza onlus” l’ambito premio spagnolo per aver valorizzato le Catacombe di San Gennaro “trasformando il suo passato in una risorsa per il presente e futuro, soprattutto tra i più giovani”.

Il premio Sisifo Honor Award 2019, assegnato pochi giorni fa dall’Università di Còrdoba (UCO) in Spagna, è stato vinto dai ragazzi del Paranza Onlus – sotto la guida di Don Antonio Loffredo – per i loro straordinari sforzi compiuti nella valorizzazione del patrimonio artistico-culturale napoletano.

La Paranza Onlus opera nel Rione Sanità, rione storico nel cuore di Napoli ricco di arte e storia ma allo stesso tempo uno dei più difficili e problematici, e da anni è in prima linea nello sviluppo di un progetto archeologico-culturale atto a valorizzare il patrimonio archeologico delle Catacombe di San Gennaro, antiche aree cimiteriali paleocristiane risalenti al II-III secolo che rappresentano il più importante monumento del Cristianesimo a Napoli.

La loro opera di difesa, conservazione e divulgazione culturale delle Catacombe ha incrementato il numero di visitatori da 5mila a 100mila l’anno.

I Sisifo Honor Award

I Sisifo Honor Award vengono assegnati nell’ambito del progetto culturale-scientifico “Arqueologìa Somos Todos” dal 2016 con lo scopo di riconoscere il lavoro di divulgazione e conservazione archeologica dei resti materiali e immateriali e gli sforzi nel creare un nuovo rapporto tra il pubblico e l’archeologia da parte dei candidati.

La giuria

La giuria di quest’anno, riunitasi lo scorso 18 Settembre, composta da figure di spicco del panorama culturale, economico e scientifico spagnolo quali il professore di Archeologia della UCO Desiderio Vaquerizo, la ricercatrice e coordinatrice di Arqeologia Somos Todos Ana Ruiz, il professore di Storia dell’Arte della UCO Pedro Poyato, il professore di Archeologia dell’Università di Siviglia Eduardo Ferrer, il manager di Casa Arabe Javier Rosòn, il Sig. Angel Luis Alonso Prieto in qualità di rappresentante degli Amici di Archeologia di Cordobesa in collaborazione con l’Università di Còrdoba, la Fondazione spagnola per la Scienza e la Tecnologia, al Ministero dell’Economia e della Competitività di Spagna, la Delegazione per la cultura e il patrimonio storico del Consiglio comunale di Còrdoba ha assegnato il premio alla cooperativa sociale la Paranza Onlus dando  merito al loro lavoro di “implementazione esemplare di un progetto archeologico-culturale di marcato carattere sociale in uno dei più difficili quartieri della città di Napoli, trasformando il suo passato in una risorsa per il presente e il futuro, soprattutto tra i più giovani”

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