di Raffaele Accetta- Ultimi giorni per i giovani talenti che desiderano partecipare al bando indetto dal Museo Cappella Sansevero e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. C’è tempo fino al 6 ottobre 2019 per candidarsi alla prestigiosa borsa di studio messa a disposizione per promuovere la ricerca sulla figura di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero.
È il secondo anno consecutivo che il Museo Cappella Sansevero e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici offrono un percorso formativo di eccellenza: al vincitore una borsa dell’importo di 12.000 € per l’anno accademico 2019-20.
Il lavoro di indagine è finalizzato alla valorizzazione del profilo letterario e filosofico-scientifico di Raimondo di Sangro e all’approfondimento del suo ruolo sociale e culturale nel più ampio quadro della Napoli e dell’Europa del Settecento.
Chi può partecipare
Possono partecipare al concorso candidati di età non superiore ai 34 anni alla data di scadenza del bando, che abbiano conseguito la laurea magistrale o un titolo equipollente presso università italiane o straniere. Il testo integrale del bando 2019-20 è scaricabile dai siti www.museosansevero.it e www.iisf.it.
Termine ultimo
Il termine ultimo per inviare la propria candidatura, all’indirizzo di posta elettronica certificata bandoraimondodisangro@legalmail.it, è il 6 ottobre 2019.
Esito
L’esito della selezione sarà reso noto entro il 30 novembre 2019. Il testo integrale del bando 2019-20, in cui sono indicati tutti i requisiti e i materiali da produrre per la partecipazione, è scaricabile dai siti www.museosansevero.it e www.iisf.it.
di Maria D’Angelo – Si svolgeranno da giovedì 3 a domenica 6 ottobre 2019 al Tiro a Segno Nazionale, sezione di Napoli, (FuorigrottaVia Campegna 255), le finali dei Campionati Italiani di Tiro Rapido Sportivo.
I turni di gara inizieranno alle ore 10:00 e termineranno alle ore 18:00. Le premiazioni sono previste per le ore 18:30.
L’ingresso è gratuito e Francesco Caiafa, Presidente del Tiro a Segno Nazionale di Napoli, per l’occasione invita appassionati, sportivi e cittadinanza a partecipare: “Siamo orgogliosi di ospitare a Napoli le finali di questa coinvolgente manifestazione sportiva nazionale, che vedrà in gara i migliori atleti del Tiro a Segno italiano. La sezione di Napoli è la più grande del Sud Italia e il Tiro Rapido Sportivo è uno sport in forte ascesa che non mancherà di regalare al nostro territorio importanti soddisfazioni sportive. Siamo sicuri che sarà un successo”.
Il calendario:
giovedì 3 ottobre: le finali delle Categorie 22 l.r. e Minirifle;
venerdì 4 ottobre: le finali delle Categorie Revolver e Monofilare;
sabato 5 e domenica 6 ottobre: la finale della Categoria Semiauto.
All’inizio del 2020 sarà consegnato il primo dei 19 nuovi treni per la metropolitana di Napoli Linea 1. L’ amministratore unico di Anm Pascale assicura: “treni ogni sette minuti”.
Siamo agli sgoccioli, l’attesa è quasi finita. Sarà consegnato, infatti, all’inizio del 2020 il primo dei diciannove nuovi treni destinati ad incrementare il numero di veicoli messi a disposizione dalla Anm (Azienda Napoletana Mobilità) per la Linea 1 della metropolitana di Napoli.
Diciannove i treni che, per una spesa complessiva di circa 190 milioni di euro, il Comune di Napoli, in collaborazione con la Anm, ha commissionato alla CAF (Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles), società spagnola con sede a Bilbao, che sembra essere a buon punto nella fase di costruzione della nuova ‘armata’ napoletana.
La società spagnola è in procinto di ultimare il primo treno, che sarà consegnato a Napoli tra pochi mesi, all’inizio del prossimo anno. Subito dopo la consegna, il treno verrà collaudato e sottoposto a rodaggio affinché possa cominciare a servire i passeggeri della Linea 1 al più presto. Come si legge nel comunicato stampa della società napoletana, le nuove carrozze, dotate di impianti di condizionamento e di sistemi per la riduzione del rumore, potranno accogliere all’incirca 1.200 persone (di cui 130 sedute) e fino a quattro sedie a rotelle per i diversamente abili.
Foto da: CAF (Comunicato ANM). Nuovi treni per Linea 1
Dopo la prima consegna, la città di Napoli riceverà – in media – un nuovo treno al mese, così da incrementare rapidamente il numero delle vetture in servizio. “Stiamo costruendo la nuova Anm, la Anm del 2020 che partirà proprio dai nuovi treni” – queste le parole di Nicola Pascale, amministratore unico di Anm.
Una vera rivoluzione
Il trasporto metropolitano, quindi, si appresta a subire una vera e propria rivoluzione. In particolare, con l’aumento del numero dei veicoli e con la loro natura all’avanguardia, sarà possibile ridurre notevolmente i tempi di attesae la frequenza dei problemi tecnici. “Sappiamo che l’attesa dei treni della Linea 1 è troppo lunga e ci siamo impegnati proprio per migliorare: con la nuova flotta avremo in pochi mesi una frequenza di treni ogni sette minuti e avremo vetture nuove, più moderne, che avranno quindi meno problemi tecnici dei treni attuali, che hanno quasi 30 anni.” – così Nicola Pascale circa lo stato della Linea 1 della metropolitana e le ampie prospettive di miglioramento del servizio.
Anche l’assessore ai trasporti del Comune di Napoli, Mario Calabrese, si è espresso sul trasporto metropolitano, evidenziando che “l’ultimo treno acquistato dall’Amministrazione comunale risale agli inizi degli anni ’90 e l’ultima consegna ad oltre 14 anni fa.Ora con i nuovi treni potranno garantirsi elevati standard di servizio e un’offerta di trasporto in linea con le aspettative dei cittadini. Una grande operazione di questa Amministrazione.”
Tuttavia, il progetto di rinnovamento dei trasporti dell’Amministrazione di Napoli non si ferma qui. “Ma non ci accontenteremo ed entro la fine del 2020 verranno richieste al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le risorse per ulteriori 5 treni, in modo da arrivare alla cifra complessiva di 24 nuovi treni” – così Calabrese ha chiarito i progetti futuri, sottolineando anche gli obiettivi dell’Amministrazione: “Stiamo lavorando per rendere la metropolitana di Napoli non solo bella, ma anche funzionale in coerenza con gli obiettivi del Piano urbano della mobilità sostenibile che vedono il trasporto pubblico sul ferro il cardine del modo di muoversi in città”.
Un uomo, titolare di un maneggio in provincia di Caserta, al termine di un’inchiesta portata avanti dalla Polizia di Stato per la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è stato arrestato.
Gli arresti domiciliari sono arrivati in seguito alla contestazione della Procura del reato di violenza sessuale pluriaggravata e continuata.
Una ragazzina chiede aiuto
Le indagini sono partite grazie ad una ragazzina che frequentava il maneggio.
La giovane, di appena quattordici anni, ha contattato il telefono azzurro ed ha raccontato le molestie che avrebbe subito dall’istruttore. L’uomo è finito oggi in manette per ordine del gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Le indagini
Le indagini, delegate dalla procura alla squadra mobile di Caserta guidata da Davide Corazzini, sono così partite.
E’ emerso che sarebbero altri sei i minori vittime degli abusi del titolare del maneggio. Le vittime indicate dall’indagine hanno tra i sei ed i quattordici anni.
Sgomenta la reazione dei genitori dei bambini e ragazzi coinvolti. Dalle indagini, nessun altra persona che lavorava al maneggio risulta complice dell’uomo, che avrebbe agito da solo.
Caos viabilità a Napoli, con protagonista, stavolta, la pista ciclabile. Il tratto che parte dal corso Garibaldi e arriva al deposito Anm Stella Polare, costeggiando il cantiere aperto di via Marina, si presenta in pessime condizioni. Dal momento della sua inaugurazione, non è stato praticamente mai utilizzato, se non come area ricreativa da parte di alcune associazioni della zona, che spesso e volentieri hanno addobbato a festa la pista ciclabile. Spesso lo spazio viene occupato addirittura da auto e scooter che si trovano a percorrere, quotidianamente, una delle zone più trafficate della città.
Nelle stesse condizioni, se non addirittura peggiori, versa il tratto ciclabile della zona dei Campi Flegrei, martoriato da buche, paletti monchi e brusche sconnessioni che, quotidianamente, mettono a serio rischio l’incolumità dei ciclisti.
La consigliera della Regione Campania e esponente del Movimento Cinque Stelle, Maria Muscarà, si è espressa così sull’argomento: “Siamo di fronte a un disastro annunciato che abbiamo denunciato più volte, con un Comune alle prese con annunci a cui non fanno seguito i fatti. E’ un bene pensare alla bici come mezzo alternativo alle macchine, ma cosa è stato fatto effettivamente per favorire la mobilità ciclistica? Le piste ciclabili sono praticamente inutilizzabili perché non rispettano i parametri minimi previsti dal Codice della Strada. In alcune zone della città percorrere la ciclabile è addirittura pericoloso visto che non esiste alcuna manutenzione e si rischia di ferirsi anche gravemente su paletti divelti e arrugginiti. L’unico tratto di strada in discrete condizioni sarebbe il lungomare, ma il sindaco de Magistris, nonostante i milioni di euro spesi per creare la pista ciclabile, preferisce utilizzarlo per le sue sagre di paese, negando di fatto ai ciclisti di utilizzare quegli spazi. Sul trasporto pubblico, che dovrebbe fare da anello di congiunzione tra il trasporto su bici e le grandi distanze della nostra città meglio non commentare, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa“.
L’iniziativa del Comune contro l’inquinamento cittadino
Per la pista ciclabile, il Comune di Napoli ha sborsato all’incirca un milione e mezzo di euro: lo stesso Comune di Napoli che, a partire dalla settimana appena iniziata, avvierà il programma per ridurre le emissioni inquinanti, con lo stop alle auto per tre giorni a settimana. Iniziativa buona e giusta, e della quale sarebbe potuta tranquillamente diventare un’alternativa preziosa all’inquinamento la pista ciclabile stessa, se solo fosse utilizzata per lo scopo per il quale è stata realizzata e se solo la bicicletta fosse vista per davvero come un reale mezzo anti-inquinamento.
“Io l’ho detto alle maestre, ma loro non mi hanno capito”.
Sono le parole della sorellina del piccolo Giuseppe, bambino di 7 anni massacrato di botte lo scorso 7 gennaio da colui che è noto alla cronaca come “il mostro di Cardito”.
“Tutti sappiano – ha aggiunto l’avvocato Niola – che noi ci siamo e siamo pronti a intervenire in loro aiuto. Sul comportamento delle maestre dei bambini c’è una indagine della Procura di Napoli Nord“.
Intanto i magistrati indagano sul comportamento anomalo delle maestre, che ogni giorno vedevano i bambini coperti di lividi ed ascoltavano le loro confessioni senza però prendere provvedimenti.
Questo atteggiamento ha portato infatti alla sospensione delle maestre e della preside dei due bambini.
Di Martina Orecchio- Cresce l’attesa per Il “ROLLS ROYCE TOUR”, che ad ottobre porterà l’energia rivoluzionaria di ACHILLE LAURO nei migliori club d’Italia.Domenica 13 ottobre è atteso in concerto a Napoli, alla Casa della Musica (via Barbagallo a Fuorigrotta – c/o Palapartenope),per l’ultima data del suo tour che toccherà 6 città italiane. Un viaggio che partirà da Firenze per poi raggiungere Roma, Milano, Bologna, Venaria Reale (TO) e il gran finale di Napoli, unica tappa al sud Italia.
Sarà uno spettacolo a 360° con Achille Lauro nelle vesti da gran cerimoniere, immergendo le sue hit in una rappresentazione scenica curata nei dettagli tra luci, scenografia e abiti. Alsuo fianco, non mancheranno Boss Doms e la band formata da Nicola Iazzi al basso, Mattia Tedesco alle chitarre e Marco Lanciotti alla batteria.
Ad anticipare l’atteso “Rolls Royce Tour” è uscito lo scorso 27 settembre “Delinquente”, il nuovo singolo estratto dal suo ultimo album “1969” (Sony Music Italy). Un brano Rock and Roll travolgente, che spinge sul ritmo fin dall’apertura e che delinea l’autoritratto di un’artista che non vuole e non può essere etichettato. Intanto, già si parla del prossimo lavoro discografico dal titolo “1990” annunciato di recente dallo stesso Achille Lauro.
“Dal 1969 passiamo al 1990, stiamo viaggiando nelle epoche. Sono molto contento, perché prima c’eravamo ispirati ai monumenti della musica mondiale, e ora siamo passati alle vecchie nostalgie. Aspettatevi la fine del mondo“.
Classe 1990, l’artista romano (al secolo Lauro De Marinis) viene sin da subito elogiato dalla scena rap nazionale con il primo mixtape “Barabba” (2013). Affiancato dal suo team di Beatmaker tra cui Boss Doms, Banf, Frenetik & Orang3, 3D, Dogslife, con il management Roccia Music pubblica “Achille Idol – Immortale“ (2014), l’ep “Young Crazy“ (2015) e il suo primo album solista “Dio C’è” (2015). Nell’estate del 2016 diventa imprenditore di se stesso fondando con Dj Pitch8 il collettivo No Face e l’11 novembre pubblica “Ragazzi Madre“, presentato in tutta Italia con il relativo tour.
A ottobre 2017 firma per Sony Music e partecipa al programma Pechino Express con il suo produttore Boss Doms. A dicembre 2017 esce il primo singolo per Sony Music “Non sei come me“ e il 22 giugno 2018 il disco “Pour l’amor” (prod. Boss Doms). A novembre nasce l’inedita collaborazione Anna Tatangelo ft Achille Lauro e Boss Doms, tramite il provocante riarrangiamento della hit “Ragazza di periferia”. Dopo il successo del suo ultimo album, Lauro calca i palchi di tutta Italia con un tour lungo più di un anno, che lo porta a Roma sul palco del Circo Massimo, per lo storico concerto di Capodanno.
A febbraio del 2019, Achille Lauro è stato uno dei protagonisti del Festival di Sanremo con il brano “Rolls Royce”. Nello stesso anno pubblica il suo libro “Sono io Amleto” (Rizzoli) – che registra in poco tempo dalla sua uscita ben 3 edizioni – e il lavoro discografico “1969” contenente, oltre al brano presentato a Sanremo, anche il singolo “C’est la vie”.
Il “Rolls Royce Tour” è prodotto da Friends & Partners.
I biglietti per il concerto di Napoli, organizzato da Veragency, sono disponibili in prevendita su www.ticketone.it e nei punti vendita abituali.
Via Zara, Scafati: l’ingegnere Mario Cesarano, 83 anni, si getta dal balcone e muore sul colpo.
Il gesto dell’anziano sconvolge familiari e conoscenti, tra cui spiccano il sindaco di Scafati Cristoforo Salvati (Cesarano era suo zio) e il senatore Carmine Cozzolino.
L’ingegnere aveva anche insegnato Matematica presso l’istituto tecnico sperimentale Antonio Pacinotti di Scafati.
Solo poche settimane fa, l’anziano aveva festeggiato i suoi 83 anni e lo scorso sabato le nozze d’oro con colei che è stata sua moglie per 50 anni.
È mistero sulle cause che hanno portato Cesarano a compiere l’estremo gesto, ma tutto potrebbe essere ricondotto alla scoperta di dover iniziare complesse terapie terapeutiche dopo un ricovero in estate.
La Procura ha già dato il via libera per i funerali.
L’ultimo saluto all’anziano avverrà questo pomeriggio alle 15:30 nella chiesa madre di Santa Maria delle Vergini.
Il cordoglio unanime della cittadinanza e degli esponenti politici tutti porterà ad una sospensione delle celebrazioni per l’anniversario della liberazione della città dai fascisti.
–
Continua a seguire il nostrosito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!
Venerdì pomeriggio, presso l’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Laterzagorà ha organizzato un incontro per invitarci alla lettura. Ospite d’eccellenza l’attore Lino Guanciale.
La breve presentazione della presidente ha ricordato anche il “rapporto” che si sta creando tra Napoli e l’attore. In primavera, ha infatti portato due spettacoli al Bellini (“Ragazzi di vita” e “La classe operaia va in Paradiso”) e tutt’ora sta girando una fiction tratta dai libri di Maurizio De Giovanni, “Il commissario Ricciardi”.
Per quanto riguarda invece l’evento di venerdì, ecco l’accattivante invito sulla locandina: “L’attore racconterà al pubblico la sua passione per la lettura a partire dal libro…Quale? Vieni a scoprirlo!”
Un particolarissimo invito alla lettura
Più di 150 lettori e fan dell’attore erano nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti e le loro aspettative sul particolare pomeriggio di venerdì non sono state deluse. Lino Guanciale ha infatti parlato per circa un’ora, rivelandosi al pubblico un attento lettore e un appassionato di letteratura. Il libro da lui scelto è “Il visconte dimezzato”, opera con cui “Calvino si laurea favolista”, per citare le parole dell’attore.
Dopo aver riassunto, la trama dell’opera, Lino Guanciale inizia una brillante riflessione su di essa, mostrando anche una certa ironia:
«La metà buona di Medardo (il protagonista) è la sinistra, ma non è quella che governa. Quella che governa la sua viscontea è invece quella cattiva, la metà destra: insomma un déjà-vu».
Il primo brano che propone al pubblico è proprio il finale. Spoiler? No, l’attore tranquillizza il pubblico così:
«È un romanzo che si legge perché lo si VUOLE leggere e non per conoscerne il finale».
E continua dicendo:
«Responsabilità è una delle parole-chiave dell’opera. Medardo non è un unico soggetto scisso, come accade per il dottor Jekyll e Mr. Hyde. È più complesso di così, è un invito all’abbandono della manicheicità. Certo, non si può far a meno di nessuna delle due parti, né della buona, né della cattiva. Bisogna però prendersi la responsabilità di essere entrambe. “Il visconte dimezzato” può essere la storia di una qualunque persona che diventa grande spaccandosi in due».
Lino Guanciale sceglie poi altri brani del libro da proporre, chiamandole battute quasi per deformazione professionale e continua a commentare:
«Altro tema del libro credo sia l’identità. La palla di cannone che dimezza Medardo è metafora di qualcosa di terribile, che può capitare a chiunque. Se accade, l’unica soluzione è prendersi la responsabilità di rimanere fedeli a sé stessi e ciò può avvenire anche cambiando, insomma crescendo».
Spazio alle domande per Lino Guanciale
Dopo quella che può essere considerata una vera e propria lezione di letteratura, l’attore si ferma in sala per rispondere anche ad alcune domande.
Perché scegliere proprio “Il visconte dimezzato” per l’incontro organizzato da Laterzagorà? L’attore risponde di aver amato moltissimo Calvino perché segue la filogenesi brechtiana, secondo cui l’autore deve riuscire ad immedesimarsi in chiunque.
«Bisogna però tener presente che la parola autore può essere sostituita con la parola attore. Anche io infatti credo che l’autore-attore deve avere la possibilità e la capacità di parlare a tutti nella maniera più inclusiva possibile».
Qual è lo scrittore italiano nell’attuale panorama letterario più affine a Calvino?
«Credo di poter fare questo paragone solo per quanto riguarda l’aspetto stilistico e linguistico. È difficile perché Calvino è tante cose. Non è solo impegnato nel settore artistico, ma anche nella scienza e nella storia. Oggi in Italia abbiamo una letteratura viva. Penso alla Ferrante, a De Giovanni, ma è comunque difficile una sovrapposizione totale tra Calvino e uno scrittore attuale».
Dopo tanto parlare di letteratura e di libri, tutti i presenti si sono poi fermati a far firmare i loro libri all’attore, che in quel caso ha mostrato di comportasi quasi da scrittore.
Lino Guanciale firma le copie di alcuni libri
A questo punto è “scattata” una domanda quasi inevitabile: hai mai pensato di scrivere un libro? Lino Guanciale fa ben sperare i suoi fan rispondendo così:
«Sono un appassionato di letteratura e ovviamente sì. Vedremo se succederà»
Avendo mostrato tanta cultura e tanta passione per la letteratura, non possiamo far altro che aspettare e continuare intanto a seguirlo nei teatri e in tv!
_
Continua a seguire il nostrosito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!
Non potendo partecipare alla manifestazione del 27 settembre, una classe della scuola media Viale delle Acacie partecipa al Global Strike pulendo il parco della Floridiana.
Ai Fridays For Future c’è chi protesta e chi agisce. È opportuno infatti che lo sciopero del 27 settembre, indetto in difesa dell’ambiente, sia accompagnato dai fatti ed è proprio quello che hanno fatto i ragazzi della 3H del Viale delle Acacie.
La classe della scuola media vomerese infatti ha dato il proprio personale, ma validissimo contributo al Global Strike. Mentre tutta Napoli era bloccata per la manifestazione, loro, armati di sacchi della spazzatura e pazienza, hanno pulito la Floridiana. Grazie all’aiuto di questi ragazzi, uno dei simboli del quartiere Vomero di Napoli è stato quindi riqualificato.
Sarà questo forse il modo migliore per dare il proprio contributo per salvaguardare il territorio in cui viviamo? Fatto sta che Napoli ancora una volta si distingue come città green. La stessa Greta Thunberg ha infatti tweettato “in 100mila a Napoli!”, rimanendo colpita dalla sensibilità dei partenopei.
Per avere maggiori informazioni sulla manifestazione a Napoli per i Fridays For Future, clicca qui!
_
Continua a seguire il nostrosito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!