Luca Abete è stato nuovamente aggredito: è accaduto a un mercato ortofrutticolo in provincia di Caserta.
L’inviato di Striscia la Notizia, Luca Abete è stato aggredito al mercato ortofrutticolo di San Tammaro, in provincia di Caserta. Stava realizzando un servizio su presunto lavoro nero e spaccio di sostanze stupefacenti nella zona, quando è stato improvvisamente minacciato e poi aggredito, insieme ai tecnici e agli operatori di Striscia La Notizia. A darne notizia, la testata “Fanpage.it”.
Sempre ieri Abete si trovava a Capua per documentare come qualcuno avesse creato un vero e proprio deposito giudiziario, con centinaia di automobili sequestrate tra le coltivazioni del posto:
“finendo per inquinare anche il terreno per decenni”
aveva spiegato lo stesso Luca Abete. Un terreno che nel 2012 era stato posto sotto sequestro ma lasciandolo così:
“per altri sette anni, finché il reato ambientale non è stato prescritto”.
Non è la prima volta che l’inviato viene aggredito per i servizi nelle nostre zone.
+++AGGIORNAMENTO+++
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Gaja e Serena, 12 e 17 anni, sono due ragazze campane diventate amiche per un incidente statistico.
Condividono una rara malattia, l’aplasia midollare, che colpisce 2 sfortunati ogni milione di persone. Ancora sorridenti, l’una accanto all’altra, si fanno coraggio e non perdono la speranza. Insieme sono ricoverate al Bambin Gesù di Roma.
La loro speranza è legata al trapiantodi midollo osseo, ma i loro familiari non sono compatibili. Urge che si trovino i donatori.
I genitori di Gaja e Serena fanno un appello per invitare i giovani tra i 18 ed i 35 anni a compiere un gesto d’amore.
Basta sottoporsi alla tipizzazionemidollare, un test semplice per il quale bastano pochi minuti e un tampone salivare. “Gaja, Serena e tanti altri ragazzi come loro stanno aspettando il donatore giusto. Uno su 100 mila – afferma il papà di Gaja, Maurizio Imparato – magari quell’uno giusto è là fuori, neanche sa di poter salvare una vita”. “Voglio spronare i nostri giovani – aggiunge Carmine Piccolo, il papà di Serena – a fare questo gesto d’amore che potrebbe salvare una vita e cambierebbe radicalmente in meglio anche la nostra”.
Le rispettive scuole di Gaja e Serena, il Madonna Assunta di Bagnoli e il liceo Vittorio Imbriani di Pomigliano d’Arco, si sono mobilitate per dare una mano.
“La donazione del midollo osseo – spiega la preside del Madonna Assunta RosaCassese – avviene in maniera rapida e indolore, non è un trapianto. Nella maggior parte dei casi si fa con un semplice prelievo di sangue”.
Ecco il numero del Policlinico (0817462531) da chiamare per iscriversi al registro dei donatori in ospedale e quello dell’Admo Campania (3275356721), l’Associazione dei donatori di midollo osseo.
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Martedì 28 gennaio 2020 la cappella Sansevero ha aperto le sue porte per presentare la nuova acquisizione del Museo, in anteprima per la stampa.
La particolare atmosfera che si respira di solito tra i vicoli di Napoli, stamattina era ancor più frizzante in via Francesco De Santis, nelle vicinanze di piazza San Domenico Maggiore. La storica cappella Sansevero ha aperto le sue porte ai giornalisti per presentare la nuova acquisizione del Museo.
La cappella, si sa, funge da “scrigno” per una delle sculture che da sempre affascina gli appassionati di arte e non: il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. Attigua al palazzo dei principi di Sansevero, la cappella ospita anche altre due particolarissime sculture: la Pudicizia di Antonio Corradini e il Disinganno di Francesco Queirolo.
Nella cavea sotterranea della cappella Sansevero sono oggi conservate anche le famose Macchine anatomiche, ovvero scheletri di uomo e donna in posizione eretta, con il sistema arterovenoso quasi perfettamente integro.
Dal 30 gennaio 2020, con l’iniziativa “Buon compleanno principe!” entrerà nella collezione un ritratto di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, in occasione dei 310 anni dalla sua nascita. Autore del quadro è il pittore napoletano Francesco De Mura (Napoli, 1696 – 1782), erede artistico di Francesco Solimena. La corrente barocca della quale il pittore faceva parte è perfettamente in linea con lo stile architettonico della cappella Sansevero.
Il nuovo acquisto del Museo Cappella Sansevero
Fabrizio Masucci, direttore del Museo Cappella Sansevero, ha esordito manifestando il suo entusiasmo per il nuovo acquisto. Infatti sono davvero rare le opere legate direttamente all’attività mecenatesca del principe Raimondo di Sangro e il suo ritratto è una di queste. Esso proviene dal mercato antiquario madrileno, databile intorno al 1750 ed è stato acquistato dalla Galleria Porcini di Napoli.
Ritratto di Raimondo di Sangro di Francesco De Mura_Ph. Marco Ghidelli
A presentare il quadro ai presenti è stato Giuseppe Porzio, professore di storia dell’arte moderna dell’Università Orientale di Napoli e esperto dell’arte del XVIII secolo. Lo studioso ha brevemente esposto i motivi per cui si è certi che il protagonista dell’olio su tela sia proprio Raimondo di Sangro.
L’identificazione si basa su alcuni tratti del viso, riscontrabili anche nei due ritratti già noti del principe. Il primo è l’incisione ad acquaforte di Ferdinando Vacca, databile tra il 1747 e il 1750. Il secondo è il dipinto su rame di Carlo Amalfi, più tardo di circa vent’anni. Quest’ultimo ritrae un Raimondo di Sangro quasi malinconico. Tale malinconia però va a contrastare l’esuberante vitalità che emerge dal quadro appena acquistato dalla cappella Sansevero.
Anche altri sono gli elementi che permettono l’identificazione. La fascia rossa che scende dalla spalla destra e il ricco manto che avvolge la figura sono insegne dell’Ordine di San Gennaro, prestigiosa onorificenza conferita al principe nel 1740. Il codino, il bastone di comando e l’armatura sono invece simboli del rango di capitano che il principe occupò in quanto protagonista della battaglia di Velletri del 1743.
Insomma con l’acquisizione del Ritratto di Raimondo di Sangro, il principe di Sansevero torna finalmente a casa, stavolta per restarci.
L’iniziativa “Buon Compleanno principe” del 30 gennaio prevederà dunque l’entrata ufficiale del quadro nella collezione e l’ingresso dei visitatori al Museo ad un prezzo ridotto. Non resta che approfittarne e “festeggiare il ritorno a casa” di una figura da sempre avvolta in un alone di fascino e mistero!
di Maria D’Angelo – Un uomo di 28 anni proveniente dalla provincia cinese di Hubei è stato ricoverato prima all’ospedale Vecchio Pellegrini a Napoli e poi al Cotugno con febbre alta, diarrea e grossi problemi respiratori. I risultati delle analisi confermano che non si tratti di semplice influenza stagionale. L’uomo potrebbe essere affetto da patologie di altro tipo, come ad esempio polmonite batterica.
Sono in corso gli accertamenti del caso con un tampone inviato all’ospedale Spallenzani di Roma. Per esporsi i medici necessitano dei responsi degli infettologi romani. Per ora non c’è allarmismo, ma la situazione è da tenere sotto controllo.
Dopo la disfatta in Emilia Romagna e la vittoria del centrodestra in Calabria, il leader della Lega Matteo Salvini annuncia, in diretta FB, un “grand tour” in quindici città d’Italia, tra cui Napoli.
Salvini sarà nel capoluogo campano il prossimo 18 Febbraio. Come ha affermato durante la diretta:
“Martedì 18 febbraio sarò in Campania, a Napoli, ostaggio dei due ‘Dè, De Magistris e De Luca, Prepareremo l’alternativa per mandarli a casa…”.
Per gli studenti dell’istituto Andrea Torrente di Casoria, seguire le lezioni è diventato un vero e proprio incubo.
Interni da brividi, riscaldamenti spenti da mesi, perdite d’acqua e controsoffittature scoperte: è questa la situazione che affligge gli alunni della scuola, ormai stanchi.
Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli è sconcertato e ha affermato: <em>Gli studenti dell’istituto superiore Andrea Torrente di Casoria ci hanno segnalato che da mesi l’edificio presenta gravi mancanze per sicurezza e agibilità. I ragazzi lamentano riscaldamenti spenti, da ben due mesi, perdite d’acqua e controsoffittature scoperte, ma loro comunque sono costretti a seguire le lezioni. Invieremo una nota al municipio responsabile dell’edificio per chiedere chiarimenti e avere certezze sul ripristino dell’agibilità. Non riteniamo possibile, nel 2<span class=”text_exposed_show”>020, che i nostri studenti seguano le lezioni in queste condizioni. Se queste notizie venissero confermate, l’amministrazione dovrà prendere provvedimenti immediati e risolvere questa incredibile situazione</span></em>. Inoltre, la strada che porta alla scuola, di notte diventa molto pericolosa tra spaccio e attività illecite.
Dopo i falsi allarmi dei giorni scorsi, un nuovo caso sospetto di coronavirus a Napoli. Questa volta la notizia riguarda un giovane di 28 anni, proveniente dalla Cina, che si è presentato all’ospedale Pellegrini con febbre, diarrea, mal di pancia.
Come riporta Fanpage, che dice di aver appreso la notizia da “fonti qualificate”, nei suoi confronti è stato attivato il protocollo previsto ed è stato trasferito all’ospedale Cotugno specializzato in malattie infettive, per effettuare le analisi dovute.
Rassicura il fatto che il giovane proviene dalla provincia di Hubei, nel centro del paese: una zona cioè lontana da quella maggiormente coinvolta dal virus, vicino la città di Wuhan.
Si tratta del secondo caso sospetto a Napoli. Alcuni giorni fa, una donna asiatica di 63 anni con febbre alta e problemi di respirazione era stata ricoverata sempre all’ospedale Cotugno. Sottoposta a isolamento per consentire immediate analisi, è stato escluso il contagio dal letale virus cinese.
Intervistato Radio Crc, il direttore Ciro Verdoliva risponde di come l’Asl stia affrontando l’allerta per il coronavirus. “L’Asl Napoli 1 ha individuato i dispositivi in generale, ha trasmesso ai dipendenti delle linee guida per l’accettazione dei pazienti e, con il 118, ha messo in campo dei protocolli, perché è importante dire ai nostri dipendenti come comportarsi, onde evitare il contagio“. Pe saperne di più: clicca qui.
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato a Benevento per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi del Sannio.
Ad accogliere il Capo dello Stato il sindaco Clemente Mastella, il vescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Prima di raggiungere l’ auditorium Sant’Agostino, dove alle 11 si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, il Capo dello stato al museo del Sannio e alla chiesa e al chiostro di Santa Sofia, patrimonio Unesco.
Ad attendere il Presidente in piazza Santa Sofia anche una rappresentanza di bambini delle scuole medie e elementari di Benevento.
Il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi annuncia che nel decreto milleproroghe ci sarà un emendamento per un piano straordinario dei ricercatori. Èprevista l’assunzione di 1.600 persone già dal primo anno.
Il ministro Manfredi prevede una politica specifica che riguarda l’ingresso dei giovani nelle università. Sostenuta da finanziamenti che rilancino la ricerca grazie alla collaborazione con le imprese. Per quanto riguarda le elezioni di questi giorni in Calabria, Manfredi ha commentato facendo appello al Mezzogiorno, troppo poco coinvolto dal proprio senso civico. ” È questa la vera molla per il rilancio del Sud” dichiara il ministro.
Intervistato Radio Crc, il direttore Ciro Verdoliva risponde di come l’Asl stia affrontando l’allerta per il coronavirus. “L’Asl Napoli 1 ha individuato i dispositivi in generale, ha trasmesso ai dipendenti delle linee guida per l’accettazione dei pazienti e, con il 118, ha messo in campo dei protocolli, perché è importante dire ai nostri dipendenti come comportarsi, onde evitare il contagio“.
Verdoliva rassicura la cittadinanza spiegando che l’Asl sta mettendo in campo tutte le misure necessarie. “Si sta mettendo in campo tutto ciò che è prevenzione e controllo, così da evitare che la patologia si introduca nel territorio, ma anche se accadesse, stiamo lavorando assieme per far fronte al virus“.
Poi mette in guardia sul rischio psicosi che l’allerta coronavirus potrebbe provocare. “Si è attivato un contatto di tutti i presidi ospedalieri. Il Cotugno è l’ospedale più importante del sud Italia per quanto riguarda le malattie infettive, quindi siamo pienamente in grado di gestire la situazione anche da soli. Abbiamo due stanze di isolamento e siamo assolutamente pronti ad affrontare qualsiasi emergenza e trasmettere un messaggio che non possa generare psicosi nei cittadini, che ci spaventa di più“.
Anche Maurizio Di Mauro, direttore del Cotugno, è intervistato a Radio Crc. “Oggi ci sono sistemi di controllo così importanti che sarebbe davvero difficile la diffusione del virus. I criteri di prevenzione sono quelli che si adottano per una banale influenza, come il lavaggio delle mani. Siamo un pronto soccorso attivo 24 ore al giorno e ci sono tante persone che chiedono informazioni”.
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