domenica, Agosto 17, 2025
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Faito: Finivia aperta fino a tardi per godersi la vista spettacolare

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Una scelta fatta nell’esclusivo interesse dei tanti che amano godersi spettacoli mozzafiato.

E’ su quest’onda che la funivia sul monte Faito ha prolungato gli orari di chiusura visto che, da lassù, si può godere di un panorama davvero unico: 

Nelle giornate di domenica 28 luglio, 4 agosto e 25 agosto e nel periodo che va dal 10 al 20 agosto, è stato disposto un prolungamento dell’esercizio della funivia del Faito fino alle 21.40 (ultima salita) e alle 21.50 (ultima discesa).

“Il Faito è una risorsa di fondamentale importanza per la nostra città. E continueremo ad impegnarci per renderlo una perla del turismo sul nostro territorio”.

Così Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia.

Il dramma dei lavoratori Anm, impossibilitati a lavorare per via dei rifiuti

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Napoli – Ancora in stato di degrado e abbandono, con un evidente stato igienico sanitario che desta non poca preoccupazione. Stiamo parlando della stazione dello stazionamento Anm di Panura, la quale vessa in una crisi che peggiora di giorno in giorno.

Topi, Blatte e zanzara la fanno da padroni. l’aria è irrespirabile e l’accantonamento progressivo di rifiuti impedisce al personale di utilizzare i servizi igienici. Nonostante le segnalazioni nulla è stato messo in atto tutelare la salute dei lavoratori.

“lavorare in queste condizioni lede la dignità dei lavoratori”

Afferma Adolfo Villani del sindacato Usb, che da oltre un mese combattono questa situazione:

“Non è possibile lavorare in queste condizioni. La scarsa igiene non ci permette di lavorare in sicurezza. Inoltre non possiamo usufruire dei bagni: comuli di immondizia sono così alti da impedire il passaggio” 

Navigator protestano contro De Luca: “Vogliamo lavorare”

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Navigator scendono in piazza per protesta contro De Luca: “Vogliamo lavorare”.

Sono giorni che le persone assunte come “Navigator” in Campania, sono in protesta davanti alla sede della Regione, a Napoli. Chiedono risposte perché senza la firma per la stipula della convenzione con l’Anpal, Agenzia nazionale per il lavoro, da parte di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, non potranno iniziare a lavorare. I

Sono in totale, ben 471 le persone dichiarate idonee come navigator, con il compito di guidare chi percepisce il reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro, ma questo percorso può cominciare solo con la firma sull’accordo. Davanti all’ingresso, i manifestanti hanno apposto uno striscione con la scritta:

«Con la scusa del precariato sono un navigator disoccupato».

De Luca, infatti, ha più volte ribadito la sua contrarietà alla forma contrattuale prevista per queste figure, cioè un contratto della durata di 20 mesi. Daniela Costa, una ragazza di 25 anni laureata in Psicologia clinica ha dichiarato:

«Credo che Il governatore voglia davvero tutelare il lavoro parlando di stabilizzazione. Ma ci sono già dei fondi appostati per la nostra stabilizzazione nel 2021. Ora bisogna iniziare».

Si sentono, in base a quanto spiega Rita di Fabio:

«al centro di uno scontro politico».

E sottolinea:

«Il Governo deve prendere una posizione chiediamo di essere tutelati, non possiamo essere merce tra diverse fazioni politiche. Siamo idonei a fare i navigator. Vogliamo iniziare a lavorare».

E nell’attesa che qualcosa si sblocchi, fanno sapere, è già:

«saltato il primo passaggio. Dopodomani avremmo dovuto iniziare il percorso di informazione-formazione ma non c’è l’accordo e noi restiamo fermi».

Ecco come conclude, la neolaureata Daniela Costa.

Il 31 luglio “Sorrento incontra” Gabriella Martinelli

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Di Anna Menale – Gabriella Martinelli sarà in concerto a Sorrento mercoledì 31 luglio. Il live, in programma alle ore 19 alla terrazza della Villa Comunale Salve D’Esposito nell’ambito della Rassegna ‘Sorrento Incontra’, è ad ingresso gratuito.

Cantautrice di origini pugliesi, Gabriella Martinelli è sicuramente uno dei nomi più interessanti tra le nuove leve della canzone d’autrice. 

Sul palco, Gabriella canterà le storie del suo secondo disco, La pancia è un cervello col buco, accompagnata da Andrea Jannicola alla chitarra e Paolo Mazziotti al basso.

“La pancia è un cervello col buco” è un affresco onirico; è un disco crossover dalle intuizioni avvincenti. E’ un album dalla grande personalità tanto quanto la voce dell’artista, autrice e interprete delle sue canzoni. 

8 tracce registrate in presa diretta, dal sound minimale ma deciso, che raccontano storie di donne. Idoli, signorine Bovary piene di dubbi e incertezze dilanianti. Signorine felicità colorate come le stoviglie, di nostalgia, oppure di slancio verso nuove spensieratezze.

Creature libere, a volte come il peccato, espressioni dei sentimenti e compagne di baci che tradiscono tre volte, come il canto di un gallo. Protagoniste di altre vite oltre le loro, oltre la nostra. Sono storie, dove lo spirito e la voluttà si fanno veste cangiante. L’abito di una donna non è solo la stoffa che porta addosso, ma può essere una canzone, che dalla sua bellezza è indivisibile.

Gabriella canta storie, lo fa con ironia e con la sua voce importante, racconta i luoghi, i suoni e i colori che hanno formato la sua crescita artistica.

Cantautrice di origini pugliesi, Gabriella Martinelli è sicuramente uno dei nomi più interessanti tra le nuove leve della canzone d’autrice.

Ad aprile 2018 è uscito il suo secondo disco: “La pancia è un cervello col buco”, un progetto crossover che con toni decisi racconta di donne.

Ha girato l’Europa da busker e vanta numerosi anni di gavetta durante i quali ha suonato nei club, nei festival e nei teatri. Ha vinto molti premi legati alla canzone italiana d’autore, fra cui: Targa Bigi Barbieri 2018; Premio L’artista che non c’era 2018; Premio Botteghe D’autore 2017 (Miglior Interpretazione); Premio Bindi 2015; Musicultura nel 2014È stata tra gli artisti del Tenco Ascolta 2018É stata chiamata a rappresentare la musica italiana emergente a Lima in occasione della rassegna Dialogo Musicale Italia Perù.

Ha partecipato a The Voice of Italy in onda su Rai 2 nel 2013; ha pubblicato il suo album d’esordio “Ricordati di essere felice” per l’etichetta Toto Sound Records nel 2015. Scelta per aprire il concerto di Hindi Zahra al teatro Parioli nel 2017.

Ha aderito, insieme ad altre voci Italiane, al Come to my home, progetto nato in Africa che unisce artisti da tutto il mondo con l’intento di mescolare le arti, le culture, le nazionalità.

Giusy Ferreri pronta ad inaugurare la nuova edizione del Jumbo Summer Fest

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di Nourou Guene – Sarà Giusy Ferreri ad inaugurare questa sera l’edizione 2019 del Jambo Summer Fest, la sette giorni di musica gratuita sul grande palco del centro commerciale Jambo di Trentola Ducenta, divenuto ormai un luogo di aggregazione culturale e di svago per tutta la comunità campana.

L’artista siciliana apre la settimana di concerti e segna il suo ritorno sul palco del Jambo dopo il concerto dello scorso anno che ottenne uno straordinario successo e segnò un legame per Giusy Ferreri con il centro commerciale confiscato alla criminalità organizzata e oggi divenuto un simbolo di legalità e normalità in tutta Italia. L’artista porterà, dalle 22 circa, sul palco tutti i suoi grandi successi che ormai da oltre dieci anni ne hanno fatto una star della scena musicale italiana contemporanea. Tra questi anche “Jambo”, il nuovo brano dell’estate, dal ritmo trascinante, che si intitola proprio come il centro commerciale campano.

Il concerto di Giusy Ferreri apre una settimana spettacolare, completamente gratuita, che proseguirà il 30 luglio con Anna Tatangelo, il 31 luglio con Arisa con il suo concerto, il 1 agosto con Federica Carta e Shade, il 2 agosto con Luché, il 3 agosto con i The Kolors  e si chiuderà il 4 agosto con Max Gazzé. Le sette serate saranno presentate dai The Jackal. L’avvicinamento ai concentri delle star sarà segnato ogni sera, dalle 20 alle esibizioni dei giovani talenti della scena musicale campana che hanno superato una lunga selezione curata dell’emittente ufficiale del festival, Radio Marte.

Questa sera i primi giovani a salire sul paco saranno Peppe Rienzo, Gianni Scardamaglio e Gennaro De Crescenzo. L’atmosfera di festa sarà segnata dal’ampia area food, aperta dalle 19, allestita negli spazi all’aperto del Jambo che offre anche un’area bambini dove i più piccoli potranno giocare con gli animatori specializzati.

 

Jambo Summer Fest –

Quando: 29 luglio-4 agosto, ogni sera

Dove: Strada Provinciale Trentola-Parete, Trentola Ducenta

Prezzo: ingresso gratuito

 

San Giorgio a Cremano: si dà fuoco davanti alla ex, arrestato per stalking

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Si dà fuoco davanti casa della ex moglie a San Giorgio a Cremano, ma le denunce per stalking della moglie lo fanno arrestare.

Accade ad un 36enne che, dopo la separazione a marzo di quest’anno, ha cominciato a perseguitare l’ex moglie con minacce, insulti e atti intimidatori.

La denuncia che ha fatto scattare le indagini è datata ai primi di giugno, dopo che l’uomo si è cosparso di benzina e si è dato fuoco davanti la casa che ospita l’ex moglie. L’uomo è stato poi aiutato da familiari e dal 118 e ha riportato ustioni di secondo grado sulle mani e sulle orecchie. Ma l’uomo non si è fermato.

Il 14 luglio, infatti, l’uomo avrebbe minacciato la donna di incendiarle casa ed auto, e infatti il giorno seguente l’auto della vittima è stata data alle fiamme.

La denuncia ai carabinieri di San Giorgio a Cremano

La denuncia della donna ha subito mobilitato i Carabinieri di San Giorgio a Cremano che hanno richiesto un’ordinanza cautelare. Il tribunale di Napoli ha subito accolto la richiesta e ha previsto la misura cautelare preventiva del carcere. L’uomo ora si trova nel carcere di Poggioreale con l’accusa di stalking.

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I funerali di Mario Cerciello Rega: “Si eviti la 12esima coltellata”

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È nella stessa chiesa dove, poco più di un mese fa, si è sposato che si sono appena conclusi i funerali di Mario Cerciello Rega, il carabiniere brutalmente ucciso a Roma.

Su feretro, avvolto nel tricolore, i simboli dei suoi grandi amori. Le foto con la giovane moglie Maria Rosaria. La maglietta di Insigne, capitano della squadra da lui tanto supportata. Una corona del rosario, simbolo della fede mai abbandonata. E, soprattutto, il berretto da carabiniere mai disonorato.

Una folla imponente si è radunata a Somma Vesuviana dalle prime ore del mattino. Ci sono le Istituzioni: il sindaco della città e amico d’infanzia Salvatore di Sarno, il presidente della Camera Fico, i vicepremier Di Maio e Salvini, il ministro della difesa Trenta, ma anche i sottosegretari campani Spadafora e Castiello oltre ad altri esponenti politici.

Ci sono i colleghi dell’arma che lo salutano con un doveroso picchetto d’onore. Ci sono le persone, familiari o amici, che l’hanno conosciuto e amato.

L’omelia, monsignore Marcianò: ““Basta piangere servitori dello Stato”

Apresiedere la celebrazione è l’arcivescovo Santo Marcianò. Nella sua commossa Omelia  ricorda che il carabiniere Mario Cerciello Rega aveva scelto di sposarsi in quella chiesa, il 13 giugno, per sentire il padre Antonio – morto per una malattia quando lui aveva appena 24 anni –  più vicino.

Monsignore Marcianò ricorda la fede del brigadiere, il suo impegno nella beneficienza e il suo grande rispetto per il comandamento più importante: “Non uccidere”.

“Mario ha creduto che non c’è giustizia senza rispetto della vita. Mario ha saputo vivere e morire per custodire la vita altrui.   – afferma dall’altare forse anche in risposta alle polemiche degli ultimi giorni.

“Quanto è accaduto è ingiusto – aggiunge – Questo ci spinge a denunciare affinché sia fatta giustizia ed eventi del genere non accadano più. Basta piangere servitori dello Stato”.

La richiesta del comandante dei Carabinieri: “Si eviti la 12esima coltellata”

Il comandante dei Carabinieri ricorda i motivi per cui il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega aveva ricevuto un encomio: l’intera in ospedale accanto a una madre vedova e a sua figlia mentre non era in servizio.  “È avendo sempre a mente questo che il suo sacrificio – afferma – sarà d’esempio ai tanti giovani carabinieri presenti in Chiesa”.

Alla platea e soprattutto alle Istituzioni il Comandante rivolge poi due richieste che riassume in due parole: “Rispetto e Riconoscenza”.

“È giusto – afferma –  che si eviti la dodicesima coltellata al cuore d’oro di Mario. Sono giuste le polemiche, ma oggi no. E facciamo in modo che i toni, i modi siano rispettosi di un carabiniere morto per i diritti di tutti, anche quelli di una persona arrestata perché ha compiuto un orrendo crimine”.

Alla sua memoria, infine, vengono recitate due poesie: una di Pascoli e una scritta dalla moglie Maria Rosaria che ricorda la promessa fatta meno di mese fa e il desiderio, crudelmente infranto, di diventare padre.

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Sospesa la professoressa che aveva insultato il vicebrigadiere ucciso a Roma

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È partita questa mattina la sospensione di Eliana Frontini, professoressa di un istituto di Novara che aveva insultato tramite social il vicebrigadiere Cerciello Rega, assassinato a Roma nei giorni scorsi.

Il ministro dell’istruzione Bussetti ha inoltre annunciato che l’ufficio scolastico del Piemonte avvierà un procedimento disciplinare nei confronti della docente. La professoressa, a poche ore dall’omicidio, aveva scritto sul suo profilo Facebook questa frase: “Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza“, per poi cancellarlo dopo pochi minuti.

Chiaramente il post è diventato subito virale e anche la cancellazione del profilo della docente è stato inutile. Verrà valutata la sua posizione, con la possibilità di allontanamento definitivo dalla scuola.

Eliana Frontini, oltre ad essere un insegnante, risulta iscritta all’albo piemontese dei giornalisti. Non si è fatta attendere la nota del presidente dell’ordine Carlo Verna: “L’autrice dovrà rispondere al Consiglio di Disciplina del Piemonte cui sarà segnalata, salvo una verifica su eventuale omonimia. L’Ordine dei Giornalisti ritiene necessario intervenire ovviamente su qualunque scomposta esternazione sui social da parte dei suoi iscritti che, è bene ricordarlo, sono tenuti al rispetto della deontologia in tutte le sedi e su tutti i mezzi di comunicazione“.

Boom di rapine a Torre del Greco, arrestati i colpevoli

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Di Martina Orecchio- Dopo 5 case svaligiate nell’ultimo mese, fine dei giochi per una banda di ladri che stava seminando il panico nelle abitazioni di Torre del Greco.

Decisiva la scoperta degli inquirenti sull’utilizzo di una chiave bulgara, usata per scassinare le abitazioni. La stessa chiave ritrovata nello zaino di due scassinatori, fermati dalle forze dell’ordine. Sabato notte sono stati intercettati dalla polizia locale in viale Francesco Bolzano, mentre giravano intorno ad alcune auto parcheggiate, probabilmente pronti a colpire ancora.

Prima dell’arresto i due hanno tentato la fuga, sventata prontamente dagli agenti di Polizia Locale. All’interno dello zaino sono stati ritrovati, oltre alla chiave bulgara, guanti di nailon, spago e diversi utensili che, molto probabilmente, fanno parte del kit utilizzato per entrare negli appartamenti.

I due fermati, entrambi napoletani di 62 e 61 anni, hanno diversi precedenti penali per furto e non solo. La polizia sta indagando per capire in quali altri colpi (rimasti senza colpevole) sono coinvolti i due sessantenni.

Tra le varie abitazioni svaligiate, ci sarebbe anche quella appartenente ad un noto medico del posto, il quale si è visto sottrarre una cassaforte contenente 80.000 euro.

Maltempo e ancora crolli a Pompei

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A causa dell’ultima ondata di maltempo una trave ha ceduto in una delle più eleganti Domus del sito archeologico di Pompei.

Si tratta della  “Casa della Fontana Piccola”, restaurata con i fondi del Grande progetto Pompei e riaperta nel 2015. Il cedimento della trave, che era di recente realizzazione, è avvenuto poco dopo le 15 in seguito alle piogge intense della mattinata di domenica.

A quell’ora, nonostante il maltempo, numerosi turisti erano in visita agli Scavi. Fortunatamente, nessuno del folto gruppo che si trovava all’interno della Domus è rimasto ferito. Altrettanto fortunatamente, la fontana piccola che si trova nella casa che dà il nome alla Domus e che risale agli inizi del I secolo a.C., non ha riportato danni. Indenni anche gli affreschi alle pareti.

Tempestivo l’intervento del personale della Sovrintendenza archeologica di Pompei che, messa in sicurezza la zona, ha puntellato la trave.

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