sabato, Dicembre 20, 2025
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Greenpeace a Portici per ripulire la spiaggia

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Domenica green per salvare l’ambiente. “Portate con voi: guanti, scarpe comode e qualche sacco per la raccolta differenziata!”, questo l’invito di Greenpeace.

Settembre si colora di verde, e tra le tante iniziative in programma per sensibilizzare i cittadini ad una maggiore responsabilità e attenzione verso le questioni ambientali, domenica 8 settembre Greenpeace, con il gruppo locale di Napoli, ha organizzato un pomeriggio tutto green per ripulire il Lido Aurora, a Portici.

In programma una serie di attività a tutela dell’ambiente, con il duplice obiettivo di ripulire e riqualificare la spiaggia, gli scogli e gli spazi del Lido Aurora.

Su Facebook, la delegazione napoletana di Greenpeace lancia l’appello:

Eccociii! Domenica 8 settembre, dalle ore 16,30 alle 19, saremo presso il Lido Aurora a Portici. Faremo brand audit e pulizia di spiaggia e scogli!
È ora di darci una mano 
????. Portate con voi: guanti, scarpe comode e qualche sacco per la raccolta differenziata!

Una vera chiamata alle armi, quelle eco-sostenibili, estesa a chiunque voglia contribuire a rendere il mondo un posto migliore o, quantomeno, meno inquinato.

Diverse le iniziative simili già sostenute da Greenpeace sul territorio nazionale. All’inizio di settembre, per esempio, attività di riqualifica e pulizia della spiaggia alla foce del Tagliamento sono state svolte anche dai volontari del gruppo di Udine.

Qui i dettagli dell’evento. L’appuntamento è per domenica 8 settembre, dalle 16:30 alle 19, presso il Lido Aurora, a Portici.

Luca Marinelli trionfa a Venezia col suo “Martin Eden”

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È Luca Marinelli il vincitore della Coppa Volpi alla 76° edizione del Festival del Cinema di Venezia, riconoscimento che premia i migliori attori maschili e femminili.

Marinelli è il protagonista del film “Martin Eden” di Pietro Marcello, ispirato all’omonimo romanzo di Jack London.

La versione di Marcello, però, sposta l’azione dalla California del romanzo a Napoli. Qui il pescatore Martin Eden riesce ad ottenere il riscatto sociale che tanto agogna sposando la borghese Elena. Riesce, quindi, a diventare uno scrittore, ma si renderà conto di quanto artificiosa sia la società di cui fa parte adesso, a dispetto di quella semplice – ma genuina – alla quale apparteneva.

Ed è anche a Napoli che Luca Marinelli dedica il suo premio, citando la città nel suo potente discorso di ringraziamento.

Potente perché ferisce nei punti giusti quando dedica il premio a Jack London che ha creato la storia di un marinaio. Con questa premessa, Marinelli continua il suo affondo, affermando fieramente di voler dedicare il suo premio “a coloro che sono in mare a salvare altri esseri umani che fuggono e che ci evitano di fare una figura pessima con il prossimo. Viva l’umanità e viva l’amore”.

Il testo integrale del discorso dopo la vittoria della Coppa Volpi a Venezia 76 di Luca Marinelli

«Giuro che non sarò breve. Mi sembra una situazione assurda, prima che vi rendiate conto dell’errore che avete fatto vado avanti con i saluti. Grazie al festival e alla giuria, è un’emozione gigantesca. Vorrei ringraziare Pietro Marcello, il mio regista, per la sua dedizione, la sua onestà, il suo coraggio perché mi ha lasciato gradualmente scoprire la sua anima e ne sono rimasto abbagliato, grazie per avermi dato fiducia e per avermi regalato questa avventura. Poi vorrei ringraziare delle altre anime belle che sono Dario Zonta, Maurizio Braucci e tutto il cast e tutta la troupe, Napoli che si è donata corpo e immagine a questo film. Poi vorrei ringraziare Officine artistiche, Daniele Orazi che è più da 10 anni che mi sopporta. Poi vorrei ringraziare tutte le persone che ho incontrato in questi anni: amici, amiche, fratelli, sorelle, maestri e maestre, che hanno formato il mio essere attore di oggi. Vorrei ringraziare tutta la mia famiglia, tutti i miei amici, per amare in una maniera così sicura. E poi vorrei ringraziare mia moglie e due meravigliosi figli, che sopportano e mi supportano in questo pazzo e meraviglioso mestiere e che accarezzano la mia anima con la loro presenza e i loro sorrisi. Ho questo premio tra le mani anche grazie a Jack London, che ha creato questo personaggio meraviglioso, un marinaio che cercava la verità. Vorrei ringraziare tutti i marinai e le persone che salvano gli uomini in mare. Per questo vorrei dedicare questo premio a tutte le persone splendide che sono in mare, a salvare altri esseri umani che fuggono da situazioni inimmaginabili. E grazie anche per evitarci di fare una figura pessima con noi stessi e con il prossimo. Viva l’umanità, viva l’amore».

 

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Verde in città: a Napoli si rischia grosso

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SOS verde in città: i polmoni di Napoli rischiano di sparire a causa di personale scarsissimo e di fondi inesistenti.

Sono ben 13 i parchi cittadini a Napoli (tra cui figurano Capodimonte, il parco Virgiliano e la Villa Comunale) ma, viste anche le loro dimensioni, la manutenzione da tempo non riesce ad essere efficace.

Già, perché i cento giardinieri della città, spalmati sulle diverse zone e divisi per turni, diventano soltanto due per ogni parco.

Ma non è tutto: l’età media dei giardinieri va dai 58 ai 64 anni, per cui molto spesso svolgono l’attività di sorveglianti.

Entro la fine di quest’anno, inoltre, il numero dei giardinieri di Napoli si ridurrà drasticamente, fino ad arrivare ad un totale di 69 esecutori tecnici e 19 sorveglianti.

Un’altra difficoltà risulta essere quella dei mezzi utilizzati per la manutenzione, camion in primis.

Dei pochi mezzi di trasporto utilizzati dai giardinieri, infatti, il più “giovane” è stato immatricolato nel 1990, in pratica 30 anni fa.

L’assessore allo Sport con delega al Verde Ciro Borriello richiede l’aiuto degli enti statali.

“A Napoli servirebbero 300 giardinieri, non 100. Abbiamo meno di un terzo delle risorse necessarie” afferma, sintetizzando con effetto la situazione.

Poi conclude: “Spero che il governo dedichi maggiore attenzione a territori e comuni come il nostro, con la possibilità di sbloccare le assunzioni o svincolare risorse per la manutenzione del verde. Non ci si può girare dall’altra parte con enti locali come il nostro, in evidente difficoltà”.

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Tragedia nel Sannio: operaio travolto durante uno scavo

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Torrecuso (BN): l’operaio Vincenzo Iannella muore a causa del cedimento di uno scavo.

Vincenzo Iannella, 53 anni, operaio originario di Paupisi (BN), muore travolto dal terreno, a causa di un cedimento del terreno. Si trovava a circa 3 metri di profondità, quando la valanga di terreno lo ha travolto.

L’intervento repentino dei vigili del fuoco è purtroppo servito a poco, in quanto l’uomo è morto sul colpo. La squadra dei Vigili del Fuoco volontari di Vitulano e una squadra del distaccamento di Benevento per le operazioni di soccorso hanno potuto “solo” recuperare il corpo senza vita.

Sono in corso comunque altri indagini delle forze dell’ordine e con tutta probabilità il cantiere verrà sequestrato per consentire gli accertamenti. La salma dell’operaio travolto è ora all’obitorio dell’ospedale Rummo di Benevento, su disposizione del pubblico ministero, per l’esame del medico legale.

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Emergenza parassiti al Vomero: centinaia di insetti dagli alberi alle case

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Se ne parla da settimane, ma la situazione non sembra migliorare, anzi sono sempre di più i piccoli insetti che stanno facendo penare i residenti del Vomero.

I puntini bianchi che svolazzano tra gli alberi di via Scarlatti, via Alvino e in altre zone del quartiere collinare sembrano a priva vista polline, ma non sono altro che piccoli sciami di insetti volanti.  Mini insetti bianchi che si attaccano ai capelli, alla pelle, ai vestiti e alle tende delle abitazioni che affacciano su strade alberate.

Si tratta di esemplari di Corythucha ciliata, un insetto di origine nord-americana ampiamente diffuso anche nel nostro paese che attacca gli alberi ad alto fusto, in particolare i platani, tipologia di albero molto presente al Vomero.

Fino a qualche anno fa le invasioni di questo insetto  toccavano solo centro e nord Italia,  ma – complici i cambiamenti climatici dell’ultimo periodo –  i parassiti sono arrivati anche nel Mezzogiorno.

I rischi

Gli insetti, oltre ad essere enormemente fastidiosi per gli uomini, provocano una malattia denominata tingide dei platani che può portare alla caduta prematura delle foglie e alla conseguente morte della pianta.

Se non si interverrà presto con una disinfestazione, la convivenza forzata insetti-cittadini continuerà fino a ottobre, quando cioè i parassiti torneranno nelle loro tane invernali.

La soluzione

Si poteva evitare? Certo. Sarebbe bastato intervenire tra il mese di aprile e la prima metà di luglio, quando cioè gli insetti sono più facili da debellare in quanto non ancora pienamente sviluppati. Purtroppo però il Comune di Napoli non si è messo per tempo: mancano i fondi.

La Chernobyl della Campania: dopo 25 anni dal disastro Agrimonda, parte lo screening

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L’incendio dell’ Agrimonda e l’aumento dei tumori

Ormai sono trascorsi quasi 25 anni: correva l’8 Luglio 1995, ed erano le tre di notte. L’Agrimonda era un deposito di fitofarmaci, adibita per i prodotti per l’agricoltura. Il rogo ridusse in cenere un’area di 2700 metri quadrati in cui erano stipate 235 tonnellate di sostante, fra pesticidi e fertilizzanti che intossicarono la popolazione. I residenti di via Pasubio, a Lausdomini, dovettero trasferirsi ed evacuare i paraggi. L’incubo, purtroppo, non finì con quella notte: i casi di cancro aumentarono a dismisura nella zona e col tempo anche i bambini nascituri furono affetti, con malformazioni e malattie.

Sebbene le indagini dimostrassero che l’origine dell’incendio era dolosa, nessuno pagò mai per le proprie azioni: un colpevole non fu mai trovato e l’inchiesta fu archiviata. I proprietari del deposito non si sono mai ripresi dal colpaccio. I comitati civici hanno presentato per anni denunce penali contro le istituzioni per omesso intervento. Poi sit-in, proteste e vertenze giudiziarie alla procura di Nola. L’anno scorso un camion ha portato via le scorie dei rifiuti, 5mila tonnellate di rifiuti bruciati e scorie.

Istituito un tavolo di lavoro per la tutela della popolazione

Su sollecitazione dei sindaci di Marigliano e Mariglianella, Antonio Carpino e Felice di Maiolo, l’Asl Na 3 sud ha istituito un tavolo di lavoro per la tutela della salute della popolazione. Meglio tardi che mai. È, tra l’altro, in ritardo il piano di caratterizzazione dell’Arpac (che doveva essere pronto a luglio) e si attende che si faccia chiarezza sulla falda acquifera. Che secondo i rilievi fatti ai tempi e secondo le ordinanze di divieto dei sindaci che si sono succeduti negli anni è stata raggiunta dai veleni fino a 4.5 metri di profondità.

2 milioni di risorse per la bonifica

Dal 1995 la situazione dell’Agrimonda ha avuto il suo primo risvolto soltanto nel 2006 quando l’ex deposito di fitofarmaci fu inserito nel sito di interesse nazionale Litorale Domizio – Flegreo ed Agro Aversano dal ministero dell’Ambiente per iniziativa della commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, all’epoca presieduta da Paolo Russo. Le risorse stanziate fino ad oggi hanno sfiorato i due milioni di euro. Inizialmente un milione e 700mila (962 mila messi a disposizione dal ministero dell’Ambiente e la restante parte dalla Regione Campania quando era presidente Stefano Caldoro),  sono stati aggiunti altri soldi per completare l’opera, resi disponibili dall’attuale presidente Vincenzo De Luca.

Non è certo se la bonifica superficiale effettuata con il “trasloco” dei residui da parte dei camion sia sufficiente o se invece occorra, come chiedono le associazioni ambientaliste, un intervento più radicale su quei terreni. È per questo che si è corso ai ripari con l’istituzione del tavolo sanitario. Mario Fusco, responsabile del Registro Tumori dell’Asl Na 3 Sud, ha ricevuto mandato dalla stessa Azienda sanitaria, sollecitata dai sindaci, di costituire e coordinare un gruppo di lavoro per il monitoraggio della salute dei cittadini di Marigliano e Mariglianella residenti in prossimità all’ex deposito di materiali chimici.

«Il gruppo di lavoro Agrimonda – si legge in una nota diramata ieri dell’Asl – vede la partecipazione del Registro Tumori e dell’Unità Operativa Prevenzione aziendali, dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale-Campania, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, dell’Università Federico II di Napoli, ma anche di due rappresentanti della cittadinanza attiva. Si indagherà in modo rigoroso e trasparente sullo stato di salute della popolazione, ma si favorirà anche la partecipazione diretta e consapevole della popolazione alle conclusioni ed alle scelte operate dallo stesso gruppo di lavoro». Un provvedimento che ha tardato decisamente troppo, ma che non si può disdegnare ora che è arrivato.

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Napoli Pizza Village 2019: ecco tutti gli ospiti

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Tutto pronto per il Napoli Pizza Village. L’evento più saporito di questo settembre accoglierà tantissimi ospiti e sarà trasmesso in diretta in radiovisione su Rtl 102.5

Dopo il record di visitatori del 2018, con 1.047.000 presenze e dopo la prima tappa all’estero tenutasi a New York in ottobre, si punta ancora a crescere e migliorare la qualità di una delle feste popolari più grandi d’Europa. Dal 13 al 22 settembre, infatti, animeranno il lungomare di Napoli non solo le migliori pizzerie napoletane, ma anche numerosi cantanti. Non è stato ancora svelato, invece, il nome dell’ospite d’onore della serata di apertura e quello di una band.

Gli ospiti del Napoli Pizza Village

14 settembre

Arisa | Baby K

15 settembre

Achille Lauro

17 settembre

E.Bennato | C.Malgioglio

18 settembre

Dolcenera

19 settembre

Boomdabash

20 settembre

E.Nigiotti | Bianca Atzei

21 settembre

Mahmood

22 settembre

Anastasio

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Dove: sul lungomare di Napoli

Quando: dal 13 al 22 settembre 2019

Orario: 21.00

Prezzo: gratis

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Venezia: l’ultimo film di Martone vince il “Leoncino d’Oro”

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Presso la Sala degli Stucchi dell’Hotel Excelsior si è tenuta la cerimonia di premiazione del Leoncino dOro, istituito da Agiscuola nel 1989, giunto alla 31a edizione e divenuto nel tempo uno dei premi collaterali più significativi della Mostra di Venezia.

Quest’anno il Leoncino d’Oro è stato assegnato al film “Il sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone e ai suoi protagonisti: Francesco di Leva e Massimiliano Gallo. A ritirarlo il regista accompagnato da un  emozionatissimo FrancescoDi Leva.

Cast "il sindaco del rione sanità"
Il cast del film di Mario Martone “Il sindaco del rione sanità” in posa a Venezia

La motivazione

Il premio è stato assegnato con la seguente motivazione:

Un’opera di stampo teatrale, valorizzata da una regia che richiama un’atmosfera da palcoscenico e al contempo che riesce a innovare un genere in ascesa in modo non convenzionale. Per aver saputo rappresentare, con eleganza e brutalità, una realtà in cui la violenza è una prerogativa dell’ignoranza. Per aver portato in scena la figura di un protagonista la cui morale sfugge a qualsiasi stereotipo del genere. Per queste ragioni il Premio Leoncino d’Oro della 76° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, va a “Il Sindaco del Rione Sanità”, di Mario Martone”.

La giuria

Ad assegnare il premio, una giuria di giovani studenti e studentesse rappresentanti di tutte le regioni d’Italia, selezionati, ogni anno, fra gli oltre 6.000 ragazzi che compongono le giurie del David Giovani, l’iniziativa rivolta agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado.

I giovani giurati – in seguito ad un accordo siglato con il Comitato Italiano per l’UNICEF – assegnano inoltre il prestigioso premio Segnalazione Cinema For Unicef, riconoscimento istituito dal Comitato Italiano per l’UNICEF presso la Mostra sin dal 1980.

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Prendi3Libri: apre a Napoli il primo sharing bookstore, ecologico e all’aperto

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Oggi, sabato 7 settembre, alle 11:30, verrà inaugurata a Napoli Prendi3Libri la prima libreria ecologica che regalerà libri e che offrirà uno spazio di lettura gratuito all’aperto nel cuore del Vomero. 

Realizzata interamente con materiali riciclati, La libreria Prendi3libri aprirà precisamente presso lo storico Chioschetto dei fiori di piazza Vanvitelli e sarà basata sulla sharing economy.

Cos’è la sharing economy alla base di Prendi3libri?

Il servizio è gratuito e tutti i cittadini potranno avere a loro disposizione non più di 3 libri, che si potranno poi restituire o scambiare con altre persone. I libri potranno essere tranquillamente letti sostando sulla panchina della piazza ritinteggiata lo scorso anno grazie all’impegno di tutti i volontari, godendosi così, oltre il piacere della lettura, anche il fresco della piazza.

L’iniziativa è nata grazie alla sinergia di Giovanni Estate, Davide Estate, Giancarlo Minniti, Dario Catania e la libreria IoCiSto. L’idea è quella di donare una piccola libreria ai frequentatori della piazza: Giovanni Estate ha messo a disposizione una delle facciate del Chioschetto, Giancarlo Minniti (Ribiciclo), grazie alla sua abilità artigianale, ha donato nuova vita a materiali che sarebbero stati considerati rifiuti; la libreria IoCiSto ha messo a disposizione i libri .

Il messaggio ecologista #Prendi3

La campagna promossa con questa iniziativa avrà l’hashtag #Prendi3Libri ed è legata al messaggio ecologista #Prendi3 che ha promosso la buona pratica di raccogliere almeno tre pezzi di plastica quando si va in spiaggia (al parco o in qualsiasi altro luogo pubblico), postando la foto sui propri social con l’hashtag #Prendi3. Lo scopo è quello di cominciare a usare i social media in maniera utile all’ambiente. 

Riprendendo quest’idea con questa innovativa libreria, il gruppo di ideatori vuole invitare tutti a leggere all’aria aperta, vivere la piazza e stare in compagnia di chi ama sia i fiori del Chioschetto che la lettura di un libro. Il Chioschetto stesso si arricchirà di uno spazio culturale che incentiverà le relazioni, nel rispetto della sostenibilità ambientale e il riutilizzo dei materiali, facendo sì che l’idea di una comunità che crei occasioni di felicità sia resa più concreta.

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Articolo di Nicola Avolio

Nino D’Angelo lascia la direzione del Trianon-Viviani

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Nino D’Angelo dice addio al Trianon in un lungo post su Facebook: “Fate in modo che resti una luce accesa per Forcella; una luce che illumina l’oscurità.”

Nino D’Angelo lascia la direzione artistica del teatro Trianon-Viviani. Ad annunciare la notizia lo stesso cantante con un lungo post pubblicato su Facebook, nel quale traccia un bilancio della sua esperienza, ringrazia la squadra di lavoro e la gente di Forcella, e auspica un luminoso futuro per il Trianon.

“Ciao Forcella, Cuore di Napoli. Questo non è un addio, non è una fine, piuttosto è una partenza verso nuove tappe della mia vita e della mia carriera artistica, con obbiettivi che per me ora sono possibili anche grazie al Teatro Trianon. Un ciclo si è compiuto: è giusto così.” È con queste parole che Nino D’Angelo saluta il ‘suo’ Trianon dopo tre anni di direzione artistica.

L’artista prosegue sottolineando il grande lavoro di cui il teatro è stato protagonista. Me ne vado lasciando un teatro che funziona, ristrutturato in gran parte, risanato nei conti” – scrive l’artista – “Un teatro che ha cercato di dialogare con le anime più diverse della scena culturale non solo napoletana, con quella popolare ma anche con quella d’autore. Un teatro di produzione e di accoglienza per i generi più diversi, che ha raggiunto l’obbiettivo di un’offerta ampia e varia, a portata di tutti. Un teatro che si è sforzato di ascoltare anche la grande richiesta di formazione e di visibilità che i tanti talenti della città esprimono e meritano.”

Non sono mancati i ringraziamenti, poiché – continua l’artista – “tutto questo è stato possibile grazie al contributo di una squadra, dai lavoratori fino a tutto il CDA, che ha saputo superare anche i momenti più difficili. A loro e a tutti gli artisti che hanno dato il loro fondamentale apporto, va il mio ringraziamento sincero.”

L’appello di Nino D’Angelo per il futuro, indirizzato a chi lo sostituirà, è quello di continuare a fare del proprio meglio, puntando sempre più in alto. “Sono sicuro che da qui in avanti per il nuovo direttore, chiunque sarà, sarà tutto più semplice, grazie al lavoro fatto fin qui. Si può e si deve fare di più e meglio, con l’impegno e la collaborazione di tutte le parti, e così, sono sicuro il teatro Trianon potrà raggiungere nuovi e importanti traguardi.”

Immancabile il profondo ringraziamento finale al “popolo di Forcella” per aver sostenuto quello che viene definito “il teatro del Popolo”. Parole che emozionano, quelle di Nino D’Angelo, che continua scrivendo: “Grazie per averlo riempito e soprattutto per aver riempito a volte il vuoto delle istituzioni che pure hanno voluto salvarlo e restituirlo alla città, ma altre volte sono state forse troppo affannate a rincorrere le emergenze e le priorità. Non sempre un teatro è emergenza e priorità: ma una comunità sì, lo è sempre. Voi siete stati e sarete sempre la mia comunità.”

Il cantante incoraggia proprio la sua comunità a “voler bene al Teatro del popolo, a fare scudo con la vostra vicinanza all’arroganza, al malaffare, alla criminalità, alla distrazione dei potenti, al razzismo e alle discriminazioni di ogni tipo.” Conclude, infine, con l’augurio di un luminoso futuro per il teatro. “Continuate a fare in modo che il teatro Trianon sia sempre il teatro del popolo, non permettete che diventi un garage come ha rischiato di diventare, o un supermercato, o un’altra pizzeria, non ce n’è bisogno. Fate in modo che resti una luce accesa per Forcella; una luce che illumina l’oscurità.

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