sabato, Aprile 27, 2024
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Luca Marinelli trionfa a Venezia col suo “Martin Eden”

È Luca Marinelli il vincitore della Coppa Volpi alla 76° edizione del Festival del Cinema di Venezia, riconoscimento che premia i migliori attori maschili e femminili.

Marinelli è il protagonista del film “Martin Eden” di Pietro Marcello, ispirato all’omonimo romanzo di Jack London.

La versione di Marcello, però, sposta l’azione dalla California del romanzo a Napoli. Qui il pescatore Martin Eden riesce ad ottenere il riscatto sociale che tanto agogna sposando la borghese Elena. Riesce, quindi, a diventare uno scrittore, ma si renderà conto di quanto artificiosa sia la società di cui fa parte adesso, a dispetto di quella semplice – ma genuina – alla quale apparteneva.

Ed è anche a Napoli che Luca Marinelli dedica il suo premio, citando la città nel suo potente discorso di ringraziamento.

Potente perché ferisce nei punti giusti quando dedica il premio a Jack London che ha creato la storia di un marinaio. Con questa premessa, Marinelli continua il suo affondo, affermando fieramente di voler dedicare il suo premio “a coloro che sono in mare a salvare altri esseri umani che fuggono e che ci evitano di fare una figura pessima con il prossimo. Viva l’umanità e viva l’amore”.

Il testo integrale del discorso dopo la vittoria della Coppa Volpi a Venezia 76 di Luca Marinelli

«Giuro che non sarò breve. Mi sembra una situazione assurda, prima che vi rendiate conto dell’errore che avete fatto vado avanti con i saluti. Grazie al festival e alla giuria, è un’emozione gigantesca. Vorrei ringraziare Pietro Marcello, il mio regista, per la sua dedizione, la sua onestà, il suo coraggio perché mi ha lasciato gradualmente scoprire la sua anima e ne sono rimasto abbagliato, grazie per avermi dato fiducia e per avermi regalato questa avventura. Poi vorrei ringraziare delle altre anime belle che sono Dario Zonta, Maurizio Braucci e tutto il cast e tutta la troupe, Napoli che si è donata corpo e immagine a questo film. Poi vorrei ringraziare Officine artistiche, Daniele Orazi che è più da 10 anni che mi sopporta. Poi vorrei ringraziare tutte le persone che ho incontrato in questi anni: amici, amiche, fratelli, sorelle, maestri e maestre, che hanno formato il mio essere attore di oggi. Vorrei ringraziare tutta la mia famiglia, tutti i miei amici, per amare in una maniera così sicura. E poi vorrei ringraziare mia moglie e due meravigliosi figli, che sopportano e mi supportano in questo pazzo e meraviglioso mestiere e che accarezzano la mia anima con la loro presenza e i loro sorrisi. Ho questo premio tra le mani anche grazie a Jack London, che ha creato questo personaggio meraviglioso, un marinaio che cercava la verità. Vorrei ringraziare tutti i marinai e le persone che salvano gli uomini in mare. Per questo vorrei dedicare questo premio a tutte le persone splendide che sono in mare, a salvare altri esseri umani che fuggono da situazioni inimmaginabili. E grazie anche per evitarci di fare una figura pessima con noi stessi e con il prossimo. Viva l’umanità, viva l’amore».

 

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