lunedì, Maggio 6, 2024
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Palazzo Reale Napoli, riaperta al pubblico la Prima Anticamera dopo i restauri

E’ stato inaugurato il restauro della Prima Anticamera dell’Appartamento di Etichetta del Palazzo Reale di Napoli, uno degli interventi più importanti e ambiziosi della direzione di Mario Epifani e un altro tassello che si aggiunge al progetto di riqualificazione del Palazzo, che prevede di “cristallizzare” lo splendore della reggia attraverso un allestimento filologico che tenga conto degli ultimi inventari redatti nel 1874 e nel 1907 al tempo dei Savoia grazie a un approfondito lavoro di ricerca.

“Dal momento in cui mi sono insediato come direttore del museo il mio obiettivo è stato quello di restituire a Palazzo Reale la sua identità, ovvero un aspetto consono alla residenza di un sovrano – ha dichiarato Mario Epifani – La riapertura della Prima Anticamera rappresenta l’inizio di un lungo lavoro di ripristino dell’allestimento storico dell’Appartamento di Etichetta attraverso un attento lavoro di documentazione e di restauro, che possa restituire al visitatore sia il fasto della corte che una corretta percezione della funzione di questi spazi”.

Nell’ambito del progetto di rilancio del Palazzo Reale di Napoli con finanziamenti del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” del 2022 è stato realizzato un programma che ha previsto interventi di restauro, recupero e riallestimento. La Prima Anticamera è un vero e proprio “numero zero”, cantiere pilota, in cui si è lavorato per restituire l’identità di una delle sale più sontuose dell’appartamento.

“Seguiranno nell’immediato futuro interventi di restauro della Sala del Trono, della Galleria e del Salone d’Ercole, gli ambienti tra i più rappresentativi del Palazzo, ma anche quelli in cui sono più evidenti i segni del tempo – afferma l’architetto del Palazzo Reale Almerinda Padricelli, responsabile del progetto – Il restauro ad oggi ha impegnato 280 giorni di lavoro, grazie all’impegno di oltre 60 persone, tra ricercatori, restauratori allestitori e artigiani, per un costo complessivo di 660 mila euro”.

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