venerdì, Dicembre 26, 2025
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Vico Equense: sparatoria su un lido, ferita una donna

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Un uomo ha atteso nel parcheggio del lido l’ex moglie e le ha sparato contro. La donna, fortunatamente, è fuori pericolo di vita.

Panico al lido Axidie di Vico Equense. Nella giornata di ieri un uomo ha esploso colpi di arma da fuoco contro l’ex compagna 55enne, dopo averla attesa nel parcheggio del lido. Le forti grida della donna e il rumore dei colpi ha allertato i bagnanti del lido di che hanno subito chiamato il 118. I soccorsi, arrivati immediatamente sul posto, hanno trasportato la donna all’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense dove non è in pericolo di vita. L’uomo ha, infatti, colpito l’ex soltanto con due colpi alle gambe.

Non ci sono, tuttavia, tracce dell’uomo che, dopo aver attentato alla vita della donna, si è dato alla fuga. I Carabinieri della compagnia di Sorrento stanno lavorando sul caso e sulla cattura dell’uomo. Per il movente non ci sono dubbi: l’unica pista presa in considerazione è quella passionale.

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“Vittorio Feltri non è più giornalista. Si è dimesso dall’Ordine”

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Vittorio Feltri non è più giornalista, si è dimesso dall’Ordine rinunciando a titoli e posti di comando nei giornali. Le parole di Carlo Verna e Alessandro Sallusti.

Vittorio Feltri non è più giornalista. Si è dimesso dall’Ordine, rinunciando a titoli e posti di comando nei giornali. Lo fa sapere Alessandro Sallusti, direttore del “Giornale” attraverso un editoriale.

Sallusti, scrive:

“Vittorio Feltri non è più giornalista, non nel senso giuridico del termine. Dopo cinquant’anni di carriera si è dimesso dall’Ordine rinunciando a titoli e posti di comando nei giornali, compreso nel suo Libero (lo fondò nel 2000)”.

Aggiunge:

“Immagino che sia una scelta dolorosa per sottrarsi una volta per tutte all’accanimento con cui da anni l’Ordine dei giornalisti cerca di imbavagliarlo e limitarne la libertà di pensiero a colpi di processi disciplinari per presunti reati di opinione e continue minacce di sospensione e radiazione”.

E conclude:

“Non è un bel giorno per la categoria che formalmente perde uno dei giornalisti che – piaccia o no -hanno scritto la storia di questo mestiere, successo dopo successo, da trent’anni a questa parte sia come penna sia come direttore. Feltri non è una voce ingabbiabile dentro regole ipocrite e convenzionali? Certo, è per questo che piace. Ogni tanto va sopra le righe? Sì, ma non più di altri ai quali, essendo di sinistra, mai nulla viene contestato. Ha un brutto carattere? Di più, ne sono testimone, ma ben vengano uomini di carattere”.

Difende a spada tratta l’ormai ex collega, ma ci teniamo a ricordare che la libertà di pensiero di cui parla Sallusti è un’offesa all’intelligenza di migliaia di persone che Feltri non ha mai esitato a ingiuriare, senza logiche e fondamento, ledendo, inoltre, la dignità umana, soprattutto del popolo meridionale e questo ha poco da vedere con i “brutti caratteri”.

Il presidente dell’Ordine Nazionale dei giornalisti, Carlo Verna fa sapere:

“La lettera di dimissioni di Feltri (dall’Odg) è stata effettivamente depositata al consiglio della Lombardia, ma il Consiglio deve riunirsi per accettarle e cancellarlo. Sto presiedendo il Consiglio Nazionale in corso e tra poco parlerò proprio di questa vicenda”.

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Violenta esplosione in un palazzo a Napoli: Gravissima una donna

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Violenta esplosione in via Salvator Rosa a Napoli: c’è un ferito grave. Probabile fuga di gas ha determinato l’incidente e il crollo di una palazzina.

C’è stata una violenta esplosione a Napoli, in via Salvator Rosa: un fortissimo boato questa mattina alle 8 e 30 ha scosso la zona centrale della città. Le prime ipotesi sulla causa della deflagrazione, vertono su una probabile fuga di gas.

Sul posto sono intervenuti la polizia, i vigili del fuoco, la polizia municipale e la protezione civile. Una palazzina è crollata e una donna di origini cingalesi è stata estratta viva dalle macerie e portata di corso in ospedale, in codice rosso.

L’accaduto ha avuto ripercussione sulla viabilità della zona. Il comandante della Polizia Municipale di Napoli, il generale Ciro Esposito ha spiegato che:

 “La strada di via Salvator Rosa è stata immediatamente chiusa alla circolazione, per prestare i dovuti soccorsi. La strada è stata riaperta attorno alle ore 10, ma ci saranno ancora disagi a causa delle verifiche che dovranno essere condotte”.

La situazione, quindi, potrebbe ristabilirsi nel pomeriggio.

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Pomigliano D’Arco piange Cristina, stroncata da un tumore a 12 anni

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di Maria D’Angelo – Lutto a Pomigliano D’Arco per la perdita della piccola Cristina, morta a causa di un tumore a 12 anni.

La notizia è stata resa pubblica dalla giornalista Marilena Natale attraverso un post su Facebook, anche piuttosto polemico.

Cara Cristina sei andata via in silenzio. Il mondo era troppo impegnato a preoccuparsi per il covid, il nostro governatore troppo preoccupato a fare lo show, per far salire i sondaggi in vista delle prossime regionali.. e tu piccola mia, anche sei fai parte dei tanti eroi, che hanno combattuto, mi dispiace dirlo, resterai un numero. Perché per gli erode del nostro tempo, la terra dei fuochi o viene negata o ancora peggio, viene ridicolizzata. Loro tesoro mio, non capiscono come una bellissima principessa come te, si possa ammalare, senza nessun stile di vita e morire in otto mesi. A loro fa comodo vedere senza guardare, sentire senza ascoltare.. A loro non interessa se tu non potrai più andare a cavallo, non potrai più abbracciare la tua mamma, la tua famiglia. Loro non riusciranno mai a sentire il vuoto che tu e gli altri bambini avete lasciato.

Bonus figli Universale: come funziona e quando richiederlo

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Dal 30 Novembre 2020, salvo sviluppi negativi, sarà possibile ricevere il Bonus figli Universale, attraverso il quale sarà possibile percepire un assegno mensile per tutti i figli fino all’età di 18 anni.

Ma come funziona questo Bonus?

Come funziona il Bonus figli Universale

Il Bonus Figli Universale sarà una misura di sostegno economico a favore di tutti coloro che hanno figli a carico. Dopo averne fatta richiesta, sarà possibile ricevere gli assegni mensili a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 18 anni di ciascun figlio. Nel caso si trattasse di figli affetti da qualche disabilità, i 18 anni saranno superati.

Ci sarà un minimo dell’assegno a cui verrà aggiunta una quota ulteriore determinata per scaglioni in base all’ISEE. L’importo dell’assegno sarà stabilito anche in base all’età dei figli a carico e, nel caso vi siano figli successivi al secondo, l’importo dell’assegno sarà maggiorato del 20%.

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Bacoli, arrestati contrabbandieri di sigarette (col reddito di cittadinanza)

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A Bacoli sequestrati 7 quintali di sigarette di contrabbando. I due colpevoli percepivano anche il reddito di cittadinanza.

La guardia di finanza ha sequestrato in un deposito a Bacoli 7 quintali di sigarette di contrabbando. Sono stati tratti in arresto 2 responsabili. I finanzieri hanno sorpreso i due contrabbandieri mentre scaricavano da un furgone le stecche di sigarette per custodirle in un magazzino nella disponibilità di uno di loro.

Entrambi gli arrestati, un 52enne di Napoli e un 67enne di Bacoli, gravati da diversi precedenti, sono risultati percettori del reddito di cittadinanza. La loro posizione è stata, pertanto, segnalata, oltre che all’autorità giudiziaria, anche all’Inps per la sospensione del beneficio illecitamente incassato, in corso di quantificazione.

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Bimba di 8 anni non riusciva a mangiare cibi solidi, intervento straordinario al Policlinico della Federico II

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L’ acalasia esofagea è una patologia dell’esofago che raramente colpisce i bambini. Tuttavia, Alexandra, di soli otto anni, da un anno non riusciva a mangiare cibi solidi.

La piccola ha subito un’operazione dalla tecnica innovativa, grazie a un team del Policlinico specializzato nel trattamento delle patologie gastrointestinali pediatriche. Arrivata da Tirana (Albania) è stata accolta da Annamaria Staiano, direttrice dell’Unità operativa di Pediatria Generale, ed operata da Ciro Esposito, direttore della Uoc di Chirurgia Pediatrica. Dimessa e tornata nella sua città d’origine, la bambina è tutt’ora monitorata a distanza, anche se le sue condizioni sono ottimali: mangia tranquillamente. Spiega la dottoressa Staiano:

“L’acalasia esofagea è una malattia rara che si manifesta solitamente in pazienti adulti tra i 40 e i 60 anni e, molto raramente, in età infantile e adolescenziale. I sintomi più frequenti della malattia sono la difficoltà nel deglutire, il rigurgito ed il dolore nel momento della deglutizione fino all’impossibilità ad alimentarsi. La terapia medica con calcio antagonisti non dà, di norma, buoni risultati, ed è necessario che i pazienti siano trattati con tecniche chirurgiche mini-invasive come la laparoscopia”.

L’operazione

L’intervento per curare l’acalasia si chiama miotomia extramucosa e consiste nell’ eliminaregli ostacoli al passaggio del cibo e consentire al paziente di deglutire. Il professor Esposito dichiara:

“L’intervento consiste nella mobilizzazione della parte distale dell’esofago dall’addome, vale a dire che si ‘scolla’ l’esofago dalle strutture anatomiche di ancoraggio naturale alla parete dell’addome e al diaframma utilizzando nuovi sealing device e l’energia laser. I risultati a distanza di tempo sono ottimi circa il 90-95% dei pazienti risolve i propri disturbi in maniera definitiva ed il 5% circa migliora pur presentando la persistenza di una minima sintomatologia alla deglutizione.
Il paziente non ha dolore nel post-operatorio, e grazie ad una telecamera ad alta definizione hd-3d con tecnica della fluorescenza Icg è possibile avere delle immagini magnificate e più nitide ed eseguire interventi estremamente precisi, che permettono una rialimentazione rapida ed una dimissione dopo pochi giorni.”

Il Children Hospital del Policlinico Federico II si conferma una struttura dotata di sale operatorie chirurgiche tra le più efficienti, professionali e curate d’ Italia. Iniziando a rappresentare un nuovo punto di riferimento su tutto il territorio nazionale e internazionale.

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Pozzuoli, ennesima aggressione in ospedale ai danni dei sanitari

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Ennesima aggressione in ospedale ai danni di medici, infermieri e guardie giurate: i parenti di un ragazzo ricoverato volevano fargli visita nonostante le restrizioni da covid-19.

Nella giornata di ieri, mercoledì 24 giugno, c’è stata un’aggressione all’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli. Al pronto soccorso è arrivato un ragazzo con dolore alla spalla e al torace, gli sono state eseguite tutte le indagini e gli esami strumentali. Al ragazzo è stato diagnosticato un trauma pneumotoracico ed è stato ricoverato.

In serata, verso le 19.00 circa, giungono i familiari e dapprima la mamma chiede insistentemente di entrare ma la guardia giurata spiega che in piena emergenza covid-19 non è possibile far visita ai pazienti. Dopo l’arrivo di un altro parente che ha fatto partire l’aggressione contro la guardia giurata minacciandolo.

L’aggressore poi si è avvicinato al medico con toni piuttosto accesi, immediatamente sono intervenuti gli infermieri per placare l’uomo ma uno dei sanitari è stato schiaffeggiato, pestato e minacciato verbalmente. Solo l’intervento delle forze ha ripristinato l’ordine.

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Bimbo arriva al Santobono con fratture e problemi respiratori: Indaga la Procura

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Bimbo di nove mesi arrivato all’ospedale Santobono pieno di lividi, ematomi, fratture multiple e difficoltà respiratorie: la Procura indaga per maltrattamenti.

Un bimbo di nove mesi è arrivato all’ospedale Santobono pieno di lividi ed ematomi e con difficoltà respiratorie. I medici del Pronto Soccorso gli hanno diagnosticato fratture multiple ai quattro arti. Ecco quanto riporta “Il Mattino”.

Ecco il racconto dei sanitari:

«Il bimbo è arrivato in pronto soccorso pieno di lividi, con uno zigomo gonfio, lesioni alla bocca e al cavo orale da cui perdeva sangue».

A portarlo in ospedale la mamma e la nonna paterna. Il piccolo e il suo fratello gemello erano stati affidati, nell’ultimo periodo, alla nonna materna. Alle domande dei medici, i familiari hanno provato a giustificare le ferite spiegando che il bimbo soffre di alcune patologie. Tuttavia il personale sanitario ha allertato le forze dell’ordine e la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta per capire se il piccolo è vittima di abusi e maltrattamenti fisici.

Il quadro clinico emerso è drammatico: fratture, recenti e multiple, sfiancamento dei bronchi compatibili con il dolore sofferto, ematomi, trauma allo zigomo e una emorragia sub-linguale. Il neonato, in base a quanto hanno spiegato i sanitari, era anche affamato ed è ora ricoverato in rianimazione.

Il suo gemellino, invece, è sano ed è stato visitato dai sanitari in via precauzionale per cui è stato dimesso e affidato temporaneamente a una casa famiglia. Nonostante le lesioni, i medici si dicono speranzosi per il piccolo Ciro.

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Mondragone, sale a 49 il numero di positivi: Cresce la paura in città

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Sale a 49 il numero di positivi della zona rossa di Mondragone: sempre più tensione e preoccupazione tra i cittadini.

Il numero di positivi dei palazzi ex Cirio, sale a 49 in base ai risultati dei tamponi processati. Ciò che preoccupa ancor di più è l’irreperibilità di ben 4 infetti tra quelli che hanno abbandonato la zona rossa senza rientrare a casa.
Sempre più grande la paura dei cittadini che l’epidemia possa espandersi e che l’intera città di Mondragone possa diventare zona rossa.

Alta la tensione sociale all’interno dei cinque palazzi del complesso residenziale attorno al quale da lunedì sera è stato installato il cordone sanitario. I bulgari risultati negativi al tampone protestano e chiedono di poter uscire di casa, almeno per andare al lavoro. Le disposizioni anti-covid invece sono rigide: nessuno può uscire. I volontari della Protezione Civile, li riforniscono dei beni di prima necessità.

Il vescovo di Sessa Aurunca Orazio Francesco Piazza invita alla civile convivenza:

«La notizia del nuovo focolaio non deve indurci allo sconforto o ad atteggiamenti xenofobi. Deve aiutarci a costruire una sensibilità comunitaria che sappia rispondere alle urgenze».

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