venerdì, Dicembre 26, 2025
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Incendia ricovero per senzatetto: Arrestata donna di 49 anni

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Incendia un ricovero per senzatetto perché le avevano negato un posto letto: arrestata donna di 49 anni.

Una 49enne, senza fissa dimora, ha incendiato parte di un ricovero per senzatetto: le avevano negato un posto letto. La vicenda è avvenuta a Varcaturo, alla periferia di Giugliano (Napoli); la donna è stata arrestata dai Carabinieri. Il ricovero si trova in via Staffetta.

I carabinieri della stazione di Varcaturo sono intervenuti sul posto e hanno sorpreso la donna che ancora stringeva tra le mani un accendino.

Secondo quanto ricostruito dai militari, la 49enne, avrebbe dato alle fiamme un divano sistemato in una piccola veranda attigua al ricovero e alcuni vestiti di un ospite della struttura. Il fuoco, che ha avvolto parte del ricovero, per fortuna è stato facilmente domato.

La donna deve rispondere di incendio doloso aggravato e ora è in camera di sicurezza in attesa di giudizio.

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Droga, piazze di spaccio e vendita su appuntamento: 14 arresti

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Di Martina Orecchio- Droga – Arrestate 14 persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti: Piazze di spaccio e vendita su appuntamento.

Gestivano il business della droga con piazze di spaccio e vendita su appuntamento: i carabinieri della compagnia di Marano di Napoli hanno arrestato 14 persone per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

L’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 persone, di cui otto in carcere e sei agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Napoli.

Sono tutti ritenuti gravemente indiziati di associazione finalizzata al traffico illecito, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Una di queste persone è anche accusata di aver favorito la latitanza di un soggetto di spicco del clan Orlando. Lo spaccio di sostanze stupefacenti avveniva nei territori di Quarto Flegreo e Napoli (quartiere Fuorigrotta).

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Vomero, apre un nuovo bookstore Mondadori a 3 piani

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Napoli, quartiere Vomero: domani 29 giugno apre un nuovo bookstore Mondadori e avrà tre piani.

Dopo la chiusura dei due bookstore Mondadori del Vomero, il centralissimo quartiere di Napoli tornerà ad avere un importante punto di riferimento per gli amanti dei libri. Una nuova libreria della casa editrice aprirà domani, 29 giugno.

Una sede della libreria in via Luca Giordano non aveva riaperto dopo la chiusura per il lockdown, nonostante fosse consentito dalle disposizioni del governo. Il Mondadori bookstore di piazza Vanvitelli, invece, aveva già chiuso il 1 marzo, in vista dei lavori per l’apertura di una nuova sede, sempre in via Luca Giordano. Resterà però ancora in funzione l’esclusivo Bed&Book, situato al primo piano di via Luca Giordano 158. Aperto a maggio 2019, è stata la prima esperienza italiana di hotel biblioteca, sempre parte del progetto Mooks.

A pochi metri dal Bed&Book e quindi dal precedente store Mondadori di via Luca Giordano, domani ne aprirà uno nuovo e più grande. Tre piani e 700 mq. Il nuovo Mondadori Bookstore, targato Mooks, aprirà precisamente in via Luca Giordano 73, all’angolo di via Pitloo. Si parla di un assortimento ben più ampio di quello delle due precedenti librerie Mondadori del Vomero.

Insieme ad una vasta scelta di cd, dvd e articoli di cartoleria, saranno i libri ad occupare ben due dei tre piani dello store. Un ricchissimo catalogo per ogni genere: narrativa, classici latini e greci, critica letteraria, antropologia, storia, sociologia, esoterismo, arte, fotografia, cinema, fumetti, poesia, teatro, manualistica, mondo web. Ci sarà anche uno spazio dedicato ai viaggiatori, con guide turistiche e narrativa di viaggio. Non mancherà poi una speciale sezione dedicata alla città di Napoli con i suoi romanzieri, il folclore e la storia. Un’altra area ancora di 40 mq sarà dedicata ai libri per i più piccoli.

Un’area congressi e uno spazio forum per gli eventi letterari e musicali occuperà il terzo piano del nuovo bookstore Mondadori, precisamente il piano inferiore. La disponibilità di tale area prevede 200 posti a sedere, ma sarà aperta al pubblico in una fase successiva. Prevedendo un piano inferiore così organizzato, la nuova libreria punta già a diventare un nuovo importante centro culturale per il quartiere Vomero.

Le parole del CEO di Mooks sul nuovo bookstore Mondadori

Sull’apertura del nuovo bookstore Mondadori del Vomero si è pronunciato anche l’amministratore delegato del progetto Mooks, Antonio Serpe. Il cuore pulsante dello store sarà il libro e Serpe anticipa anche che tale scelta sarà anche al centro dello stile architettonico della nuova libreria.

«Uno stile architettonico industriale, essenziale, imperfetto, che simboleggia un cantiere in costante evoluzione. Testimoni unici e immortali del processo di perenne mutamento della realtà sono i volumi. Come ogni progetto che intraprendiamo (prima lo store di Vanvitelli e poi quello di Giordano con il battesimo del Bed and Book), dietro, c’è sempre una texture con la realtà. (…) Tutto il design esprime allora l’imperfezione per far risaltare l’immortalità dell’inchiostro. Anche questa volta gli arredi sono stati realizzati dai maestri falegnami Coppola, partner consolidati del progetto Mooks».

Antonio Serpe inoltre continua, definendo il nuovo store una libreria cantiere:

«L’esperienza del Covid, oltre a lasciarci enormi sofferenze, ha punito la nostra arroganza nel credere (…) di essere degli Highlander pronti a sfidare il futuro. Proprio questa presa di coscienza ci ha spinto a realizzare un progetto architettonico diverso da quello concepito originariamente. Un progetto totalmente diverso dalle due librerie precedenti, ma anche da tutte le altre: una libreria simbolo di rinascita, espressione del dramma dell’attualità, una libreria cantiere, con rifiniture volutamente imperfette o a volte inesistenti. Una libreria a testimonianza del fatto che ciò che ci circonda è in continua trasformazione, è insieme mutamento e invecchiamento, soggetto al tempo e all’usura. Il vissuto e il contenuto rimangono però immortali, proprio come le pagine di un buon libro».

Il CEO di Mooks conclude poi motivando la scelta di Napoli per l’apertura del nuovo store, così importante:

«Post Covid, migliaia sono state le richieste dei nostri clienti, che ci hanno mostrato affetto dopo le chiusure necessarie, a tutela dei nostri maestri librai. Migliaia sono stati gli appelli perché portassimo a termine il nuovo progetto nei tempi più brevi. Da qui la nostra perseveranza e la nostra volontà di continuare a investire con grande soddisfazione in questa città spesso martoriata e ingiustamente mortificata, ma fatta di persone autentiche e pronte a rimettersi in gioco».

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Controllo dei Carabinieri ai Quartieri Spagnoli, trovati 4 kg di ecstasy

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Di Anna Menale – Quartieri spagnoli passati al setaccio dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, durante un servizio straordinario di controllo del territorio. I militari della Compagnia Napoli Centro, coadiuvati su strada da quelli del Reggimento Campania e del Nucleo Radiomobile di Napoli, hanno controllato complessivamente 410 persone – 163 delle quali già note alle forze dell’ordine – e 150 veicoli. Sei le persone denunciate per vari reati.

All’interno di uno sgabuzzino di un condominio di Salita della Grazia, i militari hanno sequestrato quasi quattro chili di “ecstasy”, una replica di una pistola cal. 8 priva del tappo rosso e di munizioni e una pistola giocattolo revolver priva di tappo rosso.

Scampia: polemica per una gaffe del Ministro dell’Istruzione Azzolina

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Scampia: polemica per una gaffe del Ministro dell’Istruzione Azzolina durante la conferenza stampa di ieri a Palazzo Chigi.

Durante la conferenza stampa di ieri a Palazzo Chigi, il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha citato una scuola-appartamento a Scampia, stigmatizzando il quartiere di Napoli. La conferenza stampa aveva lo scopo di fornire linee guida per l’anno scolastico 2020\2021, ma ha fatto nascere anche una grande polemica.

Ecco le parole del Ministro Lucia Azzolina:

«In Italia abbiamo circa 40.000 edifici scolatici e 8.000  e più autonomie scolastiche. Io ho le scuole in appartamento a Scampia e poi ho scuole, invece, che sono megainnovative».

Il Premier e il Ministro concludono l’argomento promettendo una maggiore attenzione alle scuole e agli studenti di Scampia, anche per togliere i ragazzi alla criminalità organizzata. Senza dubbio un’onorevole promessa, ma la scuola- appartamento non si trova a Scampia.

La polemica tra Azzolina e Scampia: le dichiarazioni del presidente dell’Ottava municipalità di Napoli

La scuola – appartamento citata dalla Azzolina che ha fatto nascere la polemica infatti non si trova a Scampia, ma in un’altra area del napoletano. Tale gaffe ha fatto partire una polemica tra l’Ottava municipalità di Napoli e il Ministero. Apostolos Paipais, presidente dell’Ottava Municipalità di Napoli vuole conoscere la fonte delle affermazioni di ieri e dichiara:

«A Scampia non esiste nessuna scuola in appartamento, forse Azzolina ha nominato questo quartiere perché si è lasciata influenzare dalle fiction. Dovrebbe guardare meno Gomorra e magari venire a conoscere la realtà di Napoli. Il ministro Azzolina deve chiedere scusa al quartiere e a tutta la comunità educante, perché in questi spazi così complessi ci sono delle eccellenze. Io ad aprile ho mandato una nota al Ministro chiedendo di portare avanti un piano di edilizia scolastica che prenda in esame le condizioni delle strutture delle periferie, dove si viene solo per fare le passerelle politiche. In quasi 60 edifici scolastici della mia municipalità ci sono problematiche per la sicurezza, come problemi strutturali o assenza di certificati antincendio. Perché non si approfitta di questo periodo di stop per realizzare un piano di edilizia scolastica, perché non si pensa a interventi anche per le scuole? A quella nota non ho avuto nessuna risposta».

I problemi di alcuni edifici scolastici sono innegabili. Bisogna rimediare per la sicurezza degli studenti e per evitare classi-pollaio (per citare il premier Conte). É però necessario non parlare del quartiere di Scampia come se fosse il male assoluto e sottolinearne anche gli aspetti positivi. Paipais infatti continua:

«In questi territori complessi ci sono tante eccellenze:  la grossa rete fatta di scuole di eccellenza, parrocchie, associazioni sportive. É inutile etichettare sempre Scampia con la parte negativa, iniziamo a parlare anche della parte positiva».

Il MIUR ritratta e parte l’invito da Napoli per la Ministra Azzolina ad inaugurare il prossimo anno scolastico

Dopo la polemica con l’Ottava Municipalità di Napoli, il Ministero si scusa e ritratta: la scuola – appartamento non è a Scampia. Si tratta però di situazioni esistenti, ma in altri territori della stessa provincia, ad alta densità abitativa, e anche in altre aree del Paese. Una precisazione dovuta per correttezza nei confronti della comunità scolastica e della municipalità di Scampia.

Sulla polemica interviene anche l’Assessore all’Istruzione del Comune di Napoli, Annamaria Palmieri:

«Il tema che abbiamo posto come enti locali non riguarda la natura delle strutture ma le misure di adeguamento edilizio necessarie  al distanziamento e alla conquista di spazi consoni all’attuazione delle misure di prevenzione sanitaria quale il distanziamento. Spiace che dopo tante interlocuzioni ancora questo non sia chiaro, ci auguriamo che lo diventi al più presto. La ricchezza del patrimonio edilizio scolastico napoletano vede una grande varietà di situazioni, con scuole che vanno da fine Ottocento agli anni Ottanta come epoca di costruzione. Permangono, certo, forti difficoltà di manutenzione ordinaria legate allo strangolamento dei bilanci degli enti locali, cui si aggiungono oggi  esigenze straordinarie legate alle emergenza covid, che sono state ampiamente segnalate al governo».

L’Assessore Palmieri conclude poi invitando il Ministro Lucia Azzolina a Napoli per inaugurare il prossimo anno scolastico.

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BussoLaLeggenda // Il Fantasma di Colle della Molpa

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Il Fantasma di Colle della Molpa

Sembra quasi che, in ogni angolo della Campania, si nasconda qualche creatura fantastica. Nei posti più impensati le leggende parlano di sirene, draghi e persino lupi mannari. 

Stando a quel che raccontano queste storie antiche, le creature sovrannaturali che prediligono questa regione sono, indubbiamente, i fantasmi. Sembra che non vi sia un solo spazio in queste terre che non sia infestato da almeno un fantasma: che si tratti del vicolo stretto di una città, del fondo di un lago oppure di un colle, ogni parte della Campania ha il proprio spettro.

Questa settimana #BussoLaLeggenda vi parla di uno di questi frequentatori ectoplasmatici della regione e, nello specifico, del Fantasma di Colle della Molpa. E’ una storia d’amore, triste e disperata, fatta di re, principi e tradimenti.

L’Ultima Principessa di Salerno

Isabella Villamarino era una fanciulla giovane e bella, estremamente colta per la sua età. Le leggende la ritraggono come incantevole, i ritratti come minuta e aggraziata e, quando questa storia triste inizia, era appena in età da marito.

Isabella era figlia di un ammiraglio, Bernardo Villamarino, di ed il padre combinò per lei un matrimonio con Ferrante Sanseverino, principe di Salerno. I due si unirono così all’altare e, sebbene le loro vite si fossero incrociate soltanto per calcolo e convenienza, contro ogni previsione i due si innamorarono l’uno dell’altra.

La vita di Isabella scorreva felice ma, ben presto, tutto per lei sarebbe cambiato.

Il Colle della Molpa

La coppia, che non si era mai separata, fu costretta dopo alcuni anni ad allontanarsi.

Ferrante venne accusato di aver tramato contro la Spagna e cadde in disgrazia presso il Viceré Don Pedro de Toledo, e venne condannato a morte.

Secondo la leggenda venne ucciso e Isabella, incapace di sopportare il dolore della lontananza si gettò dal colle della Molpa, uccidendosi.

Il Fantasma del Colle della Molpa

Da allora si dice che, durante la notte, si possa sentir gemere il fantasma di Isabella che piange e si dispera per il suo perduto amore.

C’è chi giura d’aver scorto una sagoma minuta e bianchissima scossa dai singhiozzi e chi invece asserisce d’aver visto la piccola figura lanciarsi dalla scogliera, rievocando il momento della propria morte.

La realtà oltre la leggenda

Sembra che le cose, in verità, siano andate in modo un po’ diverso da come narra la leggenda.

Ferrante, caduto davvero in disgrazia presso il Viceré, avrebbe subito le accuse di sodomia, eresia, furto e anche di aver tramato contro la Spagna. Venne condannato sì a morte, ma riuscì a fuggire e a trovare rifugio in Francia.

Isabella non ebbe sorte migliore: spogliata di tutti i suoi beni, venne accolta prima ad Avellino, poi a Castel Nuovo di Napoli e infine in Spagna. Sarebbe dovuta tornare a Napoli ma, mentre stava rientrando nella città partenopea, morì improvvisamente.

Esistono delle lettere in cui Isabella, che scriveva spesso poesie e poemi anche in latino, esprime tutto il suo dolore per l’allontanamento forzato da Ferrante, di cui era davvero molto innamorata, e che non smise di mancarle fino alla fine dei suoi giorni. 

In una di queste lettere, scrive Isabella:

Tu parti cuor mio caro/ e mi lasci in pianto amaro

Dopo giorni, Ferrante risponde:

Mi parto consumando/ piangendo e sospirando…

Non perderti gli altri articoli sulle leggende della Campania:

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Salvini si scaglia ancora contro De Luca: “Il lanciafiamme si è spento a Mondragone”

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Di Martina Orecchio- Il leader della Lega Matteo Salvini si scaglia, per l’ennesima volta, contro il governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Il clan De Luca è completamente fuori controllo: un consigliere regionale di sinistra insulta e mi dice di non andare a Mondragone perché creerei un danno all’economia. A De Luca e al suo clan lascio le battutine sul lanciafiamme: peccato che a Mondragone si sia spento“.

Ennesima puntata di una telenovela infinita.

Villaricca: giovane perde portafoglio con 1000€, Maresciallo in pensione glielo restituisce

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Antonio Capriello, ex Maresciallo in pensione, trova portafoglio con 1000 euro all’esterno dell’ufficio postale in via della Resistenza a Villaricca. Il bene è stato restituito al legittimo proprietario.

Un giovane residente a Giugliano ha perso il suo portafoglio, contenente oltre 1000 euro. Per sua fortuna Antonio Capriello, ex maresciallo in pensione, ha rinvenuto l’oggetto all’esterno dell’ufficio postale in via della Resistenza a Villaricca. Dopo il ritrovamento del bene, Capriello ha quindi contattato il comandante della Polizia Municipale, Antonio Cardillo, affinché rintracciasse il proprietario del denaro.

La restituzione

Le indagini sono inizialmente partite dai documenti del giovane, poi la svolta grazie all’esame di una ricevuta di una visita medica. Grazie a questo si è potuto risalire all’indirizzo di casa a Giugliano del ragazzo.

Dunque nel pomeriggio di ieri il ragazzo si è recato al comando di Villaricca per ritirare il portafoglio e i 1040€ che questo conteneva. Inutili i tentativi del ragazzo di ricompensare Capriello, il quale ha declinato ogni gesto di generosità da parte del giovane, che si è quindi limitato a ringraziare l’agente in pensione.

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Bomba carta esplode contro l’auto di un pregiudicato a Ercolano

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Ercolano, una bomba carta è stata fatta esplodere questa notte in via Cupa Viola, provocando dei danni alla parte anteriore di un’Audi A3. L’auto apparterrebbe ad un abitante della zona, pregiudicato e già noto alle Forze dell’Ordine per spaccio di droga.

Paura tra i residenti della zona per il frastuono provocato dall’esplosione. E’ il secondo episodio del genere che si verifica nel mese di giugno: già ad inizio mese, infatti, una bomba carta era stata fatta esplodere a Caivano, in via Diaz, contro un negozio di abbigliamento. Non ci furono feriti ma soltanto piccoli assembramenti di curiosi.

 

 

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Civid, siglato accordo per screening per i senza fissa dimora: Ciaramella: “Distanti ma vicini agli ultimi”

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L’Osservatorio di Economia civile della Regione Campania, l’Azienda Ospedaliera dei Colli, il C.I.S.O.M. – Raggruppamento Campania e il Sovrano Militare Ordine di Malta hanno siglato un’intesa per attuare un progetto di screening dedicato ai senza fissa dimora della regione. A darne notizia, la consigliera regionale del Partito democratico Antonella Ciaramella, presidente dell’Osservatorio.

Il progetto, denominato “Emergenza Covid-19 – Distanti ma vicini agli ultimi”, impegna l’Osservatorio a “mettere in rete i siti presso i quali dovranno essere ospitati eventuali soggetti positivi asintomatici al Covid-19, tra i senza fissa dimora sottoposti a screening, e ogni altro soggetto atto a fornire loro quanto necessario per la permanenza in quarantena”.

L’Azienda Ospedaliera dei Colli si impegna, invece, ad “erogare prestazioni sanitarie destinate ad ospiti e operatori delle strutture di ospitalità per senza fissa dimora, mettendo a disposizione proprio personale volontario (medici ed infermieri) per l’esecuzione, presso le strutture di accoglienza, dei prelievi ematici per diagnosi sierologica e dei tamponi nasali/orofaringei per la diagnosi molecolare di SARS Cov-2, così come dei relativi test”.

Il C.I.S.O.M. – Raggruppamento Campania “offrirà collaborazione, con il proprio personale medico e infiermeristico, per gli aspetti di carattere sanitario”.

Il Sovrano Militare Ordine di Malta, infine, si impegna “a fornire ogni attività di supporto logistico per la realizzazione del progetto e, in particolare, un mezzo di trasporto (6/8 posti) con autista per il prelievo e l’accompagnamento del personale volontario dell’Azienda Ospedaliera dei Colli presso le strutture di ospitalità dove dovranno essere svolte le attività sanitarie, un teletermometro e proprio personale per assistenza organizzativa e servizio d’ordine”.

Il protocollo, che avrà validità di tre mesi, ma potrà essere rinnovato, «è un tassello importante della strategia di contrasto all’emergenza coronavirus messa in campo dalla Regione Campania», afferma la consigliera Ciaramella, che aggiunge: «si attua in questo modo uno screening su soggetti che, non avendo una residenza o un domicilio fisso e vivendo una condizione di marginalità sociale, possono facilmente sfuggire alla rete della medicina territoriale in caso di positività al virus (in particolare se asintomatici) diventando un potenziale pericolo non solo per la salute pubblica ma anche per la propria. In questo modo, inoltre, si attua una strategia di prevenzione avanzata con l’obiettivo di limitare il più possibile l’insorgere di nuovi focolai incontrollati di contagio».

Ciaramella, poi, nel ringraziare i dirigenti dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, del C.I.S.O.M. – Raggruppamento Campania e del Sovrano Militare Ordine di Malta, che hanno reso possibile l’attuazione concreta del protocollo, ricorda che «questa intesa punta anche a non disperdere quel patrimonio di solidarietà che si è creato nella fase più acuta dell’emergenza, visto che a rendere possibile la realizzazione del progetto sono proprio la disponibilità e il coinvolgimento di tanti volontari, a cominciare dai medici. Grazie ad una rete solidale si innesca, quindi, un modello economico-sociale virtuoso che ci aiuta anche a non abbassare la guardia sul Covid 19, che non è ancora sconfitto», spiega la consigliera regionale. «Protocollo che appare quantomai opportuno anche alla luce dei fatti di Mondragone – conclude – Lo stesso presidente De Luca, infatti, ha espresso attenzione sulla necessità di raggiungere le fasce dei cosiddetti ‘invisibili’».

 

«L’Azienda Ospedaliera dei Colli continua ad impegnarsi attivamente nella battaglia al Covid-19 mettendo a disposizione personale e strutture utili a individuare eventuali persone senza fissa dimora che abbiano contratto la malattia e che, senza una adeguata assistenza potrebbero rapidamente generare un focolaio epidemico», dichiara Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli. «È quanto mai fondamentale non smettere di abbassare la guardia – aggiunge – e proseguire senza sosta nelle attività di assistenza e, contemporaneamente, di screening. Solo mettendo insieme tutte le forze potremo scongiurare una eventuale recrudescenza dell’infezione».

 

Andrea Pisani Massamormile, vice Cancelliere del Gran priorato di Napoli e Sicilia dell’Ordine di Malta afferma: “Sono lieto di questa occasione perché essere vicino agli ultimi e a chi ha bisogno e un dovere, è il nucleo della nostra millenaria tradizione ed un impegno quotidiano.”

Per Vincenzo Esposito, capo raggruppamento C.I.S.O.M. Campania: “Si tratta di un’ulteriore possibilità di essere vicino al mondo ‘invisibile’. L’accordo rappresenta un prosieguo delle nostre attività già iniziare da anni in strada proprio in sostegno di queste persone senza fissa dimora ed altre problematiche.”

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