giovedì, Dicembre 25, 2025
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De Luca firma l’ennesima ordinanza, nessun obbligo di mascherina all’aperto e nuove riaperture

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Oggi, come di consueto si è tenuta la conferenza stampa del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Annunciate nuove riaperture e la fine dell’obbligo di mascherina nei luoghi aperti. De Luca ha inoltre manifestato tutto il suo disappunto sulle prossime elezioni.

Si sta consumando nel frattempo uno scandalo istituzionale di proporzioni enormi. la decisione su quando consentire il voto nelle Regioni e nei comuni. Quando fare il referendum. Siamo alla più totale irresponsabilità. In altri paesi civili ci sarebbe stata una rivolta. I presidenti delle regioni avevano chiesto il voto l’ultima settimana di luglio, per stare tranquilli per l’inizio dell’anno scolastico. Si apre tutto, ma non la scuola. “La verità è che hanno paura di andare a votare, I 5s, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia. Il governo non dice niente. Qualunque persona razionale capisce che ci dovremmo concentrare su scuola e vaccinazioni. Immaginabile chiudere le scuole appena aperte, per riaprirle e richiuderle per i referendum, a settembre.

Il livello di irresponsabilità e di cialtroneria di tutte le componenti del governo italiano è al massimo. Una vergogna istituzionale. Nessuno dà una motivazione. Una vergogna. Il governo se ne infischia della scuola, preparatevi alla consumazione di questo delitto. Non si sa nulla. Come comincia l’anno scolastico? Finirà come sempre: faremo finta di fissare regole che non potremo rispettare. Da roma arriva un atto di totale disprezzo totale per le famiglie, e per gli elettori.

Riaprono le sale gioco, sale bingo e sale scommesse. Riapriranno anche le discoteche per ascolto musica, consumazione al bar e ristorazione, con esclusione ancora del ballo. Un aggiornamento per quanto riguarda gli spettacoli all’aperto (oltre mille spettatori) e per quelli al chiuso (oltre 200 spettatori a seconda della capienza del locale).

Da lunedì 22 giugno non ci sarà l’obbligo di avere la mascherina all’esterno, mentre rimarrà l’obbligo al chiuso.

Caserta, derubato si vendica rinchiudendo il ladro in una cabina

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Ieri a Caserta un noto imprenditore sarebbe stato vittima di un furto e avrebbe deciso di farsi giustizia da solo.

Ieri a Caserta i carabinieri hanno intercettato un 40enne in strada che procedeva con andatura sofferente. I militari lo hanno fermato e gli hanno chiesto cosa fosse successo. L’uomo ha raccontato di essere stato vittima di un sequestro. Un noto imprenditore lo avrebbe prelevato a forza dalla sua abitazione e chiuso in una cabina dismessa. Dopo un’ora di tentativi, sarebbe riuscito a liberarsi aprendo la cabina.

I carabinieri dopo il racconto dell’uomo lo hanno portato in caserma. Lì c’è stato il riscontro del fatto che l’uomo fosse pregiudicato. Successivamente è venuto fuori che il motivo del sequestro era stata una vendetta per un furto ai danni di questo noto imprenditore. La vicenda è in fase di accertamento e si sta procedendo ad interrogare altre persone. Oltre alla vittima del furto, i militari avrebbero rintracciato anche l’eventuale complice del pregiudicato.

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Intasca i soldi dei condomini: Amministratore preso dalla Guardia di Finanza

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Amministratore condominiale intascava i soldi dei condomini: per lui misura cautelare e perquisizioni della Guardia di Finanza di Napoli.

L’amministratore di condominio, M. V., di 63 anni, avrebbe intascato 68mila euro versati per la ristrutturazione di un edificio del quartiere Fuorigrotta di Napoli. Questo è quanto la sezione reati economici della Procura della Repubblica di Napoli contestano all’uomo,  accusato di essersi appropriato della somma attraverso una società da lui gestita, la E.D.P. sas.

Per fronteggiare le spese dei lavori, affidati a una ditta romana, pari a circa 200mila euro, la società E.D.P. sas, ha sottoscritto un prestito con una banca che però non è stato restituito; infatti, la vicenda è venuta allo scoperto quando l’istituto di credito ha trasferito la pratica al settore Recupero Crediti.

I finanzieri, hanno indagato in questo periodo, non fermandosi nemmeno durante l’emergenza da Covid-19 e hanno anche perquisito l’abitazione del 63enne.

Una nota della GdF, sottolinea, inoltre, che:

L’amministratore  si è sempre mostrato non collaborativo nei confronti del condominio negando anche la restituzione dei documenti contabili-amministrativi.

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Casavatore – Casoria, Rampa della SP1. Ciaramella: “Pulizia una tantum non basta, individuare soluzioni stabili”

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Dopo numerose sollecitazioni la Città Metropolitana si sta mobilitando, dopo un lungo periodo di degrado, per provvedere alla pulizia della rampa della SP1 in direzione Casavatore-Casoria, oggi in disuso e interessata da fenomeni di sversamento illecito di rifiuti. Ma per la risoluzione del problema è necessario che dopo l’intervento si insista anche sulla sua riapertura e controllo e si inibisca il continuo sversamento di rifiuti. Per questo ho chiesto un tavolo tecnico con la Città Metropolitana per individuare un modello di gestione stabile”

è quanto chiede il Consigliere regionale Antonella Ciaramella (PD), in una nota inviata al Presidente della Commissione Permanente Regionale

Con nota, in particolare, il Consigliere descrive lo stato nel quale versa, ormai da tempo, la rampa in uscita dalla carreggiata est-ovest della SP1 (cd. Circumvallazione esterna di Napoli) in direzione nord (Casavatore-Casoria) a causa di sversamenti illeciti di rifiuti.

“Tale rampa– si legge nella nota – attualmente in disuso, oltre che provocare enormi disagi ai cittadini in termini di circolazione veicolare, incide gravemente sulla salute alimentando l’inquinamento ambientale della zona”.

“Da qui la necessità – conclude Ciaramella – di un intervento duraturo che non riguardi solo la pulizia periodica dei luoghi, ma ne consenta il controllo e la gestione. In caso contrario, la situazione di degrado persisterà e lo sversamento illecito di rifiuti si ripresenterà in tempi brevi”.

La Basilica della Pietrasanta riapre con un percorso inedito

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La Basilica della Pietrasanta è pronta a riaprire con tante novità. Tra queste un percorso sotterraneo completamente inedito.

COMUNICATO STAMPA

La Basilica della Pietrasanta, nel cuore del centro storico di Napoli, è pronta a riaprire al pubblico con tante novità. Tra queste un percorso sotterraneo completamente inedito, per i visitatori che desiderano immergersi in una Napoli mai vista prima.

Si sta svegliando lentamente dal torpore post-covid il centro storico di Napoli, dove a poco a poco i musei hanno deciso di riaprire le porte al loro pubblico dopo oltre due mesi di stop improvviso per l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus.

Tra i ritorni più attesi dal grande pubblico, la Basilica della Pietrasanta, oggi LAPIS Museum, che riapre i suoi sotterranei.

I visitatori ritroveranno la mostra Sacra Neapolis. Culti, miti, leggende ulteriormente prorogata per consentire a chi non è riuscito a vederla di poterla ancora scoprire. 150 reperti inediti provenienti dai depositi del Museo Archeologico di Napoli, che contribuiscono al racconto della fondazione della città. Tra i pezzi di maggior interesse, la Stipe votiva di Sant’Aniello a Caponapoli, che si svela per la prima volta nella sua interezza, insieme ad un gruppo di sculture di epoca imperiale, tra cui una straordinaria Iside policroma e una Nike, le cui fattezze ricordano la ben più nota omologa sullo scalone del Louvre a Parigi.

Se fino a qualche mese fa il pubblico poteva ammirare soltanto la bellissima cava di tufo della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, questo il nome completo della chiesa che vanta la cupola più alta del centro storico di Napoli, adesso i visitatori ne potranno percorrere un tratto inedito, che lo staff annunciava parlando di un tratto “oltre il cancello”.

Dopo un lungo iter burocratico, è finalmente giunto il momento di spalancare quel cancello, che nasconde nuovi mondi e nuove storie da raccontare, come annunciano i promo on-line.

C’è grande soddisfazione da parte dell’omonima Associazione Pietrasanta, che già da qualche anno si è assunta l’onere e l’onore di restituire un bene, come la basilica e i suoi sotterranei, innanzitutto alla città di Napoli cui appartiene, e ai tanti turisti che avranno voglia di scoprirla.

Dal 13 giugno, per ogni weekend, i visitatori avranno così la possibilità di immergersi in una Napoli mai vista prima.

Cambiano le modalità di accesso al sito che, a causa delle nuove disposizioni di sicurezza per il covid19, richiede adesso una prenotazione obbligatoria tramite mail o tramite telefono, ed un massimo di 12 persone per tour per garantire che le distanze di sicurezza tra i visitatori siano rispettate.

Ma cosa potremo ammirare? Si tratta di una parte dell’acquedotto greco-romano dell’Antica Neapolis, che affascina il visitatore sin dai nomi delle sale che si susseguono in questo decumano sotterraneo lungo quasi un chilometro: dalla Cisterna dei Pozzari all’Archivio di Tufo passando per la Piscina del Principe. Un viaggio fatto di epoche e personaggi storici che si intersecano con la storia della città di Napoli, protagonista e proscenio di questo racconto senza tempo.

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Teatro Tram: La compagnia Under 30 va in scena con “I dieci peccati capitali”

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Debutta la compagnia teatrale Under 30 del Teatro Tram di Napoli. Nonostante le difficoltà causate dal Coronavirus, si cerca di ripartire con il giusto sostegno.

COMUNICATO STAMPA

Teatro Tram, debutta la compagnia Under 30, in scena ogni martedì e venerdì, “I dieci peccati capitali” su www.teatrotram.it / www.facebook.com/teatrotram e sulla ripartenza dal 15 giugno: “Non sarà facile, ma con il giusto sostegno riapriremo”.

10 storie, 10 attori, 10 scrittori: “I dieci peccati capitali” è il nome del nuovo progetto del teatro Tram di via Port’Alba a Napoli, che vede il debutto, a partire da domani, martedì 9 giugno, della nuovissima Compagnia Under 30, la formazione di giovani attori nata poco prima del lockdown e al lavoro, in questi mesi, tramite le piattaforme di videoconferenze.

Un podcast in dieci episodi – ne saranno pubblicati due a settimana, il martedì e il venerdì sul sito e sulla pagina Facebook del TRAM – che raccontano la società in cui viviamo, tra peccati vecchi e nuovi. I peccati capitali sono sette, ma in questo caso ne sono stati aggiunti altri tre: il consumismo, l’egotismo e il razzismo, ovvero i peccati della nostra società contemporanea. “I dieci peccati capitali” è una riflessione unica divisa in dieci parti, un racconto, a volte amaro e a volte ironico, del mondo in cui viviamo.

“Ne è nato un coinvolgente percorso di creazione collettiva”

Dichiara il direttore artistico del TRAM Mirko Di Martino.

“I peccati sono stati ideati e discussi da tutta la compagnia, lasciando poi a ciascun autore la libertà di costruire il suo lavoro e recitare quello degli altri. Il podcast è uno strumento perfetto per raccontare storie: la forza narrativa è affidata esclusivamente al testo e alla voce dell’attore”.

A pochi giorni dalla riapertura ufficiale dei teatri, che il Dpcm di metà maggio fissa nel 15 giugno nel rispetto di rigorose regole, il teatro TRAM tira le somme del lungo periodo di stop, riempito, però, con tanti podcast di grandi classici interpretati da attori come Orazio Cerino e Titti Nuzzolese.

Intanto, alla ripresa, il Tram muoverà i suoi primi passi ripartendo dai laboratori, svolti nel rispetto delle regole prescritte dal governo. Ma il futuro si prospetta comunque difficile:

“Il Tram è pronto a riaprire le porte al pubblico, ma i problemi sono tanti i piccoli teatri devono sostenere costi molto alti per i pochi posti a disposizione. Sarà indispensabile il sostegno economico di Stato e Regione per poter programmare la prossima stagione”.

Conclude Di Martino.

Ecco tutti gli episodi dei “I dieci peccati capitali” in ordine di pubblicazione con il cast completo:

-“Avarizia” di Giuseppe Di Gennaro, interpretato da Domenico Vincenzo Tufano

Un uomo adulto, malato e cosciente della fine della sua esistenza, decide di scrivere una lettera a suo figlio da poco nato, per dimostrargli come dovrà in futuro gestire il patrimonio che gli sarà lasciato.

-“Consumismo” di Giuseppe Fedele, interpretato da Giuseppe Di Gennaro

Mr. Bacon è pronto a scatenare una violenza inaudita, pur di affermare il primato del mondo produttivo.

-“Gola” di Alice De Matteis, interpretato da Germana Di Marino

La piccola Nina, sotto pressione dalle proibizioni che le sono imposte, finirà per scoppiare in una plateale manifestazione della sua ingordigia, coinvolgendo anche la creatura alla quale è più legata: l’amichetto Freddy.

-“Egotismo” di Beatrice Penagini e Gennaro Esposito, interpretato da Marcello Gravina, musica composta ed eseguita da Andrea Moreno

Due corpi, due volti, uno lo specchio dell’altro. Chi è vittima, chi e carnefice? La tragica esistenza frutto di un’ossessione. John Crowley è morto. Oppure no?

-“Accidia” di Vincenzo Coppola, interpretato da Mariano Di Palo

Uno sforzo immane, un problema impossibile da superare, una montagna da scalare? Alzarsi dal letto. A volte l’accidia può essere il più grande ostacolo alla più piccola e semplice delle azioni.

-“Razzismo” di Domenico Tufano, interpretato da Giuseppe Fedele

Bomani è un ragazzo africano che lavora in Italia, il giorno di Santo Stefano perde malauguratamente l’ultima corsa di treno per fare ritorno a casa.

-“Lussuria” di Germana Di Marino, interpretato da Alice De Matteis

Una donna si rivela senza pudore e senza freni a Diego, il suo cucciolo, che minaccia di compiere una pazzia.

-“Ira” di Mariano Di Palo, interpretato da Vincenzo Coppola

Non aveva mai pensato di poter uccidere un uomo. Se lo aveva fatto, era stato solo perché aveva perso il controllo.

-“Invidia” di Marcello Gravina, interpretato da Alessandra Martino

La fine di un’amicizia raccontata attraverso la voce di Jessica, una giovane ragazza sola e scostante, preda di una terribile invidia dovuta a un passato tormentato.

-“Superbia” di Alessandra Martino, interpretato da Beatrice Beo Penagini

Giorno e notte: due prospettive in antitesi per mettere a nudo le sfaccettature dell’essere umano. Dalla luce di ciò che vogliamo mostrare, all’oscuro di ciò che vorremmo nascondere persino a noi stessi.

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Quattro bambini sepolti in casa tra sporcizia e rifiuti ritrovati ad Ariano Irpino

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La situazione in cui versavano i bambini ritrovati dalla polizia era di totale sporcizia e degrado. Non sono presenti segni di violenza sui bambini.

Sporcizia e cattivo odore

Lo spettacolo che si è presentato davanti agli occhi degli agenti della polizia municipale li ha lasciati senza fiato: un appartamento dove la sporcizia aveva raggiunto livelli inimmaginabili, con cumuli di rifiuti anche in avanzato stato di putrefazione che arrivavano anche ad un metro di altezza.

I vigili, che si sono recati nell’appartamento di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, su segnalazione di un cittadino, hanno riferito di un odore insopportabile che pervadeva le stanze, simile alla carne putrefatta; proprio il cattivo odore era stato il motivo alla base della segnalazione ricevuta.

Quattro bambini immersi nei rifiuti

Nel mezzo di questo lurido panorama, i poliziotti hanno ritrovato quattro bambini, il più grande dei quali aveva 12 anni. Stesi su un letto, quasi impossibilitati a muoversi per via della sporcizia, sono stati descritti come “silenziosi ed impauriti“.

La madre, dopo le prime proteste, si è scusata con i vigili per lo stato in cui si presentava l’appartamento, con la promessa di ripulirlo in breve tempo. Tuttavia, per via delle precarie condizioni igienico-sanitarie, i bambini sono stati allontanati dalla casa e condotti in una struttura protetta.

Qui hanno ricevuto visite mediche e cure. Non sono stati rilevati segni di violenza.

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Concorsi Forze dell’Ordine truccati: 5 arresti, 8 indagati

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Cinque arresti, di cui due ai domiciliari, per alcuni pubblici ufficiali che percepivano mazzette in cambio di accessi in diversi corpi delle Forze dell’ordine.

Truccavano i concorsi per far entrare nei corpi di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Ma proprio le Fiamme Gialle di Benevento hanno smascherato il comportamento indisciplinato dei loro colleghi, per cui ora sono 8 le persone indagate. Secondo l’accusa gli indagati, quasi tutti appartenenti ai pubblici uffici, avrebbero percepito ingenti somme di denaro dai candidati e dalle loro famiglie affinché si determinassero gli esiti dei vari concorsi.

Gli indagati

Ci sono personalità di spicco tra gli indagati, tra cui un vice prefetto con funzione apicale in servizio presso il Ministero dell’Interno. Figurano anche funzionari ed ex funzionari del comando provinciale dei vigili del fuoco di Benevento e Venezia. Accusati anche un militare dell’Arma, un militare della Guardia di Finanza e un agente della polizia di Stato. Oltre alle misure cautelari, la Guardia di Finanza ha anche sequestrato denaro contante per 370mila euro.

Gli indagati dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio per circa 50 episodi contestati. Continuano le indagini a livello nazionale per rintracciare la capillarità dell’illecito funzionamento ed eventuali altre somme di denaro.

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World University Ranking: Federico II migliore del Sud Italia, ma anche UniSa guadagna posizioni

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Pubblicata la QS World University Ranking per il 2021. Federico II e UniSa gli unici atenei campani tra i primi mille al mondo.

Puntuale, come ogni anno, arriva la classifica QS World University Ranking, che identifica le prime mille università al mondo, con l’obiettivo di fornire agli studenti uno strumento valido e utile per confrontare i diversi atenei su scala internazionale. Quatto i macro-ambiti di osservazione: ricerca, insegnamento, occupazione e internazionalizzazione. A questo proposito, diversi sono gli indicatori presi in considerazione, come reputazione accademica, reputazione dei datori di lavoro, numero di citazioni, internazionalizzazione delle facoltà, numero di studenti stranieri.

Quest’anno, per gli analisti di Quacquarelli Symonds sono 36 gli atenei italiani annoverati tra i migliori al mondo. Due le università campane in questa classifica internazionale.

Buone notizie per due atenei campani

Buone notizie per l’Università degli Studi di Salerno che, dopo essere entrata in classifica per la prima volta lo scorso anno, per il 2021 si attesta all’interno del range 801-1000. Punto di forza dell’ateneo salernitano è la ricerca (High Research Output), con un valore di 35,2 citazioni per facoltà.

In crescita anche l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, migliore università del Sud Italia. L’ateneo federiciano guadagna ben 32 posizioni dallo scorso anno, posizionandosi al 392esimo posto, a pari merito con l’Università Vita-Salute San Raffaele. Per gli analisti QS, l’ateneo partenopeo, dunque, avanza nella classifica: è ottavo tra gli atenei italiani e 174esimo tra quelli in Europa.

Per la Federico II un indicatore molto importante è la ricerca prodotta, di livello molto alto (Very High Research Output). L’ateneo partenopeo si classifica 134esimo per numero di citazioni per facoltà (citations per faculty), con un valore di 59,7. Per questo è quarto in Italia e segue la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa (prima in Italia e 29esima nel mondo), la Normale di Pisa (seconda in Italia e 84esima nel mondo), e l’Università Bicocca di Milano (terza in Italia, 115esima nel mondo). Incoraggianti anche i risultati per quanto riguarda la reputazione accademica. La Federico II, infatti, si posiziona al nono posto in Italia, occupando il 249esimo posto a livello globale.

I migliori atenei italiani

Il primo ateneo italiano nella classifica è il Politecnico di Milano, al 137esimo posto, seguito dall’Alma Mater di Bologna (160) e dalla Sapienza di Roma, che rientra tra le prime duecento, posizionandosi al 171esimo posto. Bene anche l’Università di Padova (216), l’Università di Milano (301) e il Politecnico di Torino (308). Nella top-10 degli atenei italiani anche l’Università di Pisa (383), la Federico II di Napoli (392), la Vita-Salute San Raffaele di Milano (392) e l’Università di Trento (403).

Risultati davvero importanti per le università italiane in questa classifica. Un trend generalmente positivo, che registra la crescita di diversi atenei italiani, principalmente in riferimento alla reputazione accademica e all’impatto della ricerca prodotta. Quattro le new entry: l’Università Vita-Salute San Raffaele (392), la Libera Università di Bolzano (range 601-650), l’Università della Calabria e l’Università Politecnica delle Marche (range 801-1000).

È davvero importante riconoscere alle università italiane il merito di produrre ricerca scientifica ad alto impatto, consolidando i loro posizionamenti a livello internazionale. Tutto ciò malgrado gli ormai (tristemente) noti problemi con i quali il sistema universitario italiano deve convivere, come precariato e limitata disponibilità di fondi per la ricerca.

QS World University Ranking: la top-10

A dominare la classifica mondiale è il Massachusetts Institute of Technology (MIT), ormai ben saldo in prima posizione da anni. Seguono Stanford, Harvard, e il California Institute of Technology. Prima in Europa è la University of Oxford, in quinta posizione mondiale, seguita dall’ETH (Swiss Federal Institute of Technology) di Zurigo e dalla University of Cambridge. Chiudono la top-10 dei migliori atenei al mondo l’Imperial College London, la University of Chicago e University College London (UCL).

La classifica QS World University Ranking 2021 è disponibile qui.

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#icantbreathe: La solidarietà di Napoli a George Floyd tra Jorit e manifestazioni

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George Floyd: l’ingiustizia soffoca il mondo

La morte di George Floyd, afroamericano morto nel corso di un arresto, sta infiammando il mondo. Le immagini dei suoi ultimi istanti di vita, dove lo si sente rantolare “I can’t breathe“, non posso respirare, mentre il ginocchio di un poliziotto preme sulla sua gola hanno sconvolto chiunque le abbia viste.

[clicca qui per l’approfondimento George Floyd, l’ultimo capitolo di una storia terribile] INSERIRE LINK ARTICOLO 2

Le ultime parole dell’uomo hanno scosso milioni di coscienze e fatto mobilitare persone in tutto il mondo: si è trattato di manifestazioni di solidarietà nei confronti di Floyd e di tutte le persone di colore morte nel corso un arresto e contemporaneamente di protesta contro gli abusi di potere perpetrati in alcuni casi dalle forze dell’ordine.

Dall’America al Giappone tutti hanno voluto dare il loro contributo, utilizzando le parole chiave e gli hashtag #icantbreathe e #blacklivesmatter. Ancora oggi, purtroppo, le ingiustizie soffocano il mondo.

Anche in molte città italiane ci sono state numerose manifestazioni di solidarietà nei confronti di Floyd e di protesta contro queste gravissime ingiustizie: tra queste, non poteva mancare Napoli, città che ha sempre mostrato una fortissima e netta tendenza antirazzista ed inclusiva.

Time to Change the World: l’omaggio di Jorit

L’artista Jorit Agoch ha voluto rendere omaggio a George Floyd con un gigantesco murales, di 3 metri per 5, che sorge alle spalle di un edificio del quartiere di Barra.

Nell’opera Floyd è circondato da diverse personalità importanti nel campo della lotta per i diritti civili e per l’uguaglianza, come Martin Luther King, Angela Davis e Malcom X. Sul murales c’è anche un altro volto, che alcuni hanno identificato come Lenin, e sotto tutti loro troneggia la scritta: Time to Change the World. 

Riguardo il suo ultimo lavoro, subito diventato virale sui social, queste le parole di Jorit:

E’ tempo di cambiare il mondo. Vorrei dare il mio supporto alle proteste; come diceva Martin Luther King la rivolta è la voce di chi non viene ascoltato.

La Manifestazione al Consolato Americano

Non solo l’artista, ma anche il resto dei cittadini campani ha sentito la necessità di mostrare in qualche modo le proprie posizioni. Per questo c’è stata, sabato 6 Giugno, una manifestazione analoga a quelle che si sono svolte nel resto del mondo.

Il punto d’incontro è stato il Consolato Americano e sulla pagina della manifestazione si possono leggere gli scopi che l’hanno animata:

Anche a Napoli vogliamo chiedere GIUSTIZIA per George Floyd e condannare la violenza degli atti razzisti perpetrati dagli agenti della polizia nel mondo.

Ma anche e SOPRATTUTTO rivolgere l’attenzione a chi, nel nostro Paese, vive in condizioni di sfruttamento e precarietà a causa di ideali e politiche razziste: da chi, pur essendo nato in Italia, non può accedere alla cittadinanza e godere degli stessi diritti di chi ha i genitori italiani, a chi viene costretto ad una condizione di clandestinità a causa dell’impossibilità di accedere al permesso di soggiorno.

Sull’argomento leggi anche:

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