martedì, Dicembre 23, 2025
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Italia Viva, Sfiducia sul tavolo per il Sindaco Buonajuto: “Io non ho paura”

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“Ho appreso che tredici consiglieri comunali hanno presentato la richiesta di mettere all’ordine del giorno una mozione di sfiducia nei miei confronti. Lo facciano pure, vadano avanti e continuino su questa strada. Sinceramente è l’ultimo dei miei pensieri”.

Lo scrive su Facebook il sindaco di Ercolano (Napoli), Ciro Buonajuto, esponente di Italia Viva.

“In questi mesi – ricorda Buonajuto – sono stato sempre in prima linea, e spesso solo, ad affrontare un’emergenza sanitaria senza precedenti. Sono stato solo a lanciare un grido d’allarme contro le scarcerazioni di pregiudicati legati ai clan del nostro territorio. Sono stato solo accanto ai commercianti e imprenditori che stanno vivendo un momento drammatico per il futuro delle proprie attività e, soprattutto, delle loro famiglie. Ho trascurato la mia famiglia e miei affetti, ho trascorso questi mesi senza un attimo di tregua mentre, evidentemente, qualcun altro era più interessato al proprio posizionamento che alla salute della popolazione ed alla città. Io ho sempre anteposto il bene dei cittadini alle beghe personali e continuerò a farlo, quindi facciano pure e vadano avanti. Ne risponderanno alla città ed io non ho paura”,

conclude Buonajuto.

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De Magistris: “Dal 1 giugno nuova ordinanza per aprire spazi e attività economiche”

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De Magistris in attesa di un’intesa con la Regione

Il Comune di Napoli intende varare nel pomeriggio l’ordinanza e alcune deliberazioni sull’apertura degli spazi e sugli orari delle attività economiche. Sarà un provvedimento con l’obiettivo di evitare la concentrazione dei cittadini in determinati luoghi e orari, con particolare attenzione per le ore serali del fine settimana. Quest’ultime, infatti, sono la causa delle principali preoccupazioni per la salute della cittadinnza. Le misure entreranno in vigore dall’1 giugno.

Stiamo vedendo se si riesce a trovare un’intesa con la Regione – ha spiegato il sindaco Luigi de Magistris – e credo che la Regione debba prevedere la clausola di salvaguardia per i Comuni perché queste sono materie di prerogativa dei sindaci e in particolare dei sindaci delle aree metropolitane. Ci prendiamo qualche giorno di tempo – ha aggiunto – per vedere se ci sono punti di distonia ed eventualmente lavorare per trovare un punto di concordia ma la nostra linea è di apertura degli spazi, di maggiore responsabilizzazione e soprattutto basta con l’individuazione del colpevole nel cittadino e nel commerciante. Ora dobbiamo essere tutti alleati, istituzioni e comunità”.

De Magistris: Ordineremo l’apertura di luoghi chiusi

De Magistris ha mostrato oggi al prefetto di Napoli Marco Valentini e al vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola i punti dell’ordinanza sindacale che arriverà nel pomeriggio. Il sindaco ha spiegato di averli sottoposti anche all’attenzione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ritiene il provvedimento del sindaco “legittimo e in linea con le prescrizioni sanitarie”. L’ex Pm vede quindi con favore il prolungamento dell’orario di apertura dei bar in Campania fino all’1 di notte. “Finalmente quello che dico da cinque giorni comincia a entrare in parecchie teste. Il dibattito e’ come far ripartire le attivita’ economiche coniugando il rispetto della salute individuale e collettiva con la ripresa economica“.

Non si tratta di un’ordinanza sulla movida, ma di un provvedimento che riguarda tutta la città: ordineremo l’apertura di luoghi chiusi, dalla Floridiana al Bosco di Capodimonte all’ex area Nato, promuoveremo intrattenimento in luoghi desertificati come il Centro direzionale, ci sarà più occupazione di suolo pubblico e pedonalizzazione di intere aree a disposizione delle attività commerciali, non solo di bar e ristorazione. Se riduci spazi e orari le persone si concentrano di più, quindi questo provvedimento ha a cuore la salute dei cittadini. Ci sarà una modulazione degli orari di apertura delle attività, non troppo prolungati dove sono presenti abitazioni, ma se parliamo di aree spopolate sara’ possibile restare fuori fino all’alba“.

Positivo l’incontro con Conte

Ieri c’è stato un incontro fra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e una delegazione di 13 sindaci. A dire di De Magistris “è stato un incontro molto importante, schietto, duro e franco, iniziato non bene ma finito bene“. Questo il giudizio espresso dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “I sindaci – ha spiegato – hanno fatto comprendere con chiarezza e senso di responsabilità al presidente del Consiglio che senza il popolo italiano e i sindaci il Paese non riparte. La fase 2 non può essere caratterizzata dai sindaci che sono esecutori di decisioni altre, figure che devono limitarsi a dividere le persone con il battipanni o a misurare distanza tra i tavolini“.

Conte ha accolto le richieste dei sindaci, fra le quali figura uno stanziamento di 3 miliardi aggiunti per i Comuni, “ma adesso attendiamo i fatti. Abbiamo detto a Conte che eravamo pronti a spegnere l’illuminazione di tutte le città, dalla Sicilia al Trentino Alto Adige, e a consegnargli le chiavi di aziende di rifiuti e del trasporto pubblico“.  La delibera inoltre sancisce, stando a quanto ha detto il sindaco, che si potranno celebrare liberamente matrimoni in qualunque posto della città.

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Una chiacchierata con Ciro Marino di Wojtek edizioni

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La Rete propone un profluvio ipnotico e spesso vuoto di informazioni, le università si sono asserragliate dentro le mura come se stessero arrivando i barbari, la stampa soffre su carta e arranca dietro ai like nel web, le case editrici tradizionali si sono trasformate in target passatisti e cinici, dove trovare allora un po’ di cultura viva, fresca, vibrante? È nelle esperienze apparentemente piccole, eretiche, marginali che scorrono sangue e idee, dove accadono sperimentazioni e innovazioni sporche di modernità. La casa editrice e libreria Wojtek è una di queste realtà avanguardistiche, un “luogo” dove la cultura si vive non si tramanda. Semplicemente diviene, assumendo forme di corpi, di voci, di pagine, di parole, di atti.

Il Fato governa sopra agli dei le vite di tutti noi e per uno schizofrenico, e fortunato, caso ho conosciuto Ciro Marino. Avevo intercettato uno degli innumerevoli eventi che Wojtek organizza con cadenza settimanale, l’incontro in libreria con un mito: Antonio Moresco. Era un martedì. Ma avevo sbagliato evento e giorno. Nella piccola caverna iniziatica che è Wojtek c’era “solo” Ciro, che alle mie richieste sorrise con lo sguardo complice di chi è abituato a personaggi strampalati che vivono fuori dallo spazio-tempo. Parlammo ininterrottamente per tre ore, senza pausa. Si era accesa una scintilla imprevista, ci eravamo riconosciuti, appassionati di storie e di libri, discendenti di una stessa stirpe: quelli che nel mondo ci stanno di traverso, a modo loro. Ciro insieme a una piccola cerchia di giovani editori ha aperto nel cuore di Pomigliano d’Arco una libreria che offre solo pubblicazioni indipendenti, che organizza incontri culturali di altissimo profilo, che pubblica libri che sono piccoli gioielli. Questo da due anni a oggi. Ve lo presento.

Partiamo da una domanda difficile: chi è Ciro Marino?

Sono editore della Wojtek edizioni e libraio presso la Wojtek libreria. Sono nato nel 1984 e cresciuto sotto il Vesuvio.

Chi o cosa è Woytek?

Wojtek edizioni è stata fondata nel 2018, a oggi i soci sono oltre me: Lucio Leone, Antonio Corduas, Anna Di Gioia e Alfredo Zucchi. I nostri ruoli sono abbastanza intercambiabili, ma tendenzialmente così distribuiti: Lucio Leone si occupa del commerciale, dell’amministrazione e del rapporto con le librerie; Antonio Corduas è il grafico (copertine, sito, comunicazione); Anna Di Gioia e Alfredo Zucchi sono i due editor, tra i migliori in Italia.


Parafrasando Ionesco del famoso aforisma “Dio è morto, Marx pure e anche io non mi sento molto bene”, l’editoria è in crisi, i lettori scarseggiano, la cultura fatica, non è un azzardo fondare una casa editrice indipendente e aprire una libreria in un paese di provincia?

È vero che l’editoria è in crisi, soprattutto dopo lo stop legato all’emergenza corona-virus, ma la letteratura gode di ottima salute ed è scovabile in particolar modo tra le case editrici indipendenti. I grandi gruppi editoriale hanno smesso di ricercare e sperimentare, lasciando spazio a youtuber, vip di ogni genere, commissari e biografie strappalacrime. Anche i lettori non credo scarseggino, anzi. Dalla libreria ho una visuale abbastanza precisa e i lettori veri continueranno a esistere per sempre, così come la buona letteratura.

Interrogo l’imprenditore: immagino che il Corona vi abbia danneggiato, come contate di “ripartire”?

Di fatto noi non ci siamo mai fermati. Le uscite in programma non sono state posticipate: siamo usciti con “Moonlight Motel, Parigi” di Sergio Gilles Lacavalla a metà marzo e abbiamo lavorato a testi in uscita tra luglio e dicembre. Le difficoltà ovviamente le abbiamo riscontrate molto in libreria, due mesi chiusi non sono stati semplici da gestire, ma l’affetto dei nostri lettori e la loro fame di libri sono stati commoventi. Abbiamo spedito, e continuiamo a farlo, in tutta Italia e consegnato a domicilio, come contrabbandieri, libri qui attorno.

Cosa pensi del panorama editoriale italiano?

Il panorama editoriale italiano è di fatto frazionato in tre categorie: i grandi gruppi editoriali; l’editoria a pagamento; le case editrice indipendenti di qualità. Dei primi ho già parlato, l’editoria a pagamento è un mercato quasi parallelo che poco ha a che fare con la letteratura, mentre le case editrice indipendenti di qualità si distinguono per ricerca, passione e vivacità. Mi piacerebbe citarne qualcuna: Sur e Arcoiris, che si concentrano su testi sudamericani; Marcos y Marcos che da sempre non sbagliano un libro; Cliquot che dà nuova vita a testi pubblicati anni e anni fa; Pidgin e Alessandro Polidoro Editore che hanno portato aria fresca a Napoli; ma anche L’orma, Atlantide, Black Coffee, Cronopio, NNE, Keller, Ponte 33, Hacca, Spartaco…

Come scegliete gli scrittori da pubblicare?

Ci piacciono stili particolari, voci innovative, ci piace chi si spinge oltre, chi non asseconda per forza i gusti del lettore (che poi quali sono i gusti del lettore?), chi sperimenta.

Per essere una esperienza così giovane Wojtek sta riscuotendo già grandi riconoscimenti: avete piazzato un testo nella cinquantina del premio Strega, siete l’unica casa editrice invitata in Germania alla prestigiosa rassegna di Kiel…

Sia la nomina per lo Strega, che l’essere scelti come unici rappresentanti del romanzo italiano al Festival di Kiel, ci hanno riempiti d’orgoglio. “Teorie della comprensione profonda delle cose” di Alfredo Palomba rappresenta pienamente i nostri intenti. Così come “Racconti di Juarez del Sud” di Luca Mignola: un libro perfetto da un punto di vista stilistico.

Che rapporto hai tu con gli scrittori della “scuderia”, che tipi sono? Lo stereotipo dell’artista capriccioso e ingovernabile è ancora valido?

Gli scrittori sono essere umani e in quanto tali ognuno è diverso dall’altro. C’è quello che continuerebbe a controllare ogni virgola anche dopo il “si stampi”, c’è quello che poi è diventato amico fraterno, c’è chi si nasconde, chi fa un grande lavoro di promozione…

Tornando a Wojtek libreria, so, per esperienza diretta, che non è solo un punto vendita ma è un luogo che aggrega e sperimenta, in cui i lettori sono centrali e coinvolti in molteplici iniziative, ce ne parli?

La libreria Wojtek è un luogo fatto dai lettori. Sono i primi a consigliare libri che non conosco, alcune case editrici le ho conosciute grazie a loro, abbiamo uno splendido gruppo di lettura di grande competenza. Molti dei nostri lettori (e amici) fanno da relatori alle presentazioni. C’è grande connessione, continui scambi e amicizia vera. È splendido fare parte di tutto ciò.

Inoltre Wojtek è un vero presidio di pasdaran moreschiani. Sappiamo che il grande lombardo è stato qui da voi diverse volte…

La nostra è una libreria totalmente moreschizzata. Antonio Moresco è stato qui più volte e a maggio sarebbe tornato per festeggiare insieme a noi il secondo compleanno della libreria e per un contest di pasta e fagioli che sarebbe stato epico. Purtroppo il corona-virus ci ha costretto a uno stop, ma l’appuntamento è solo rimandato.

La lettura vale? E i giovani cosa hanno da ricavarne rispetto alla velocità dello smartphone? Pensi che queste ultime generazioni siamo ormai annegate solo nei social?

Ma assolutamente no. Ho grande fiducia nelle nuove generazioni, in libreria vengono molti ragazzi tra i 16 e i 25 anni e hanno tanta voglia di imparare, di leggere, di scoprire cose nuove.

Infine una domanda privata: quando hai incontrato i libri nella tua vita? C’è un episodio particolare? Una folgorazione giovanile? O un cammino e un dialogo costanti coi mondi di carta?

Non saprei rispondere a questa domanda. Forse il libro della svolta, come per tanti, è stato Il giovane Holden, ma poi il dialogo con i libri è stato costante e ininterrotto. E la strada è ancora lunga, continuo a scoprire autori enormi mai sentiti prima. È il vantaggio di lavorare in una libreria.

A cura di Michele Salomone

Allerta meteo in Campania: precipitazioni e fenomeni temporaleschi

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Di Martina Orecchio- La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un’allerta meteo con criticità idrogeologica di colore Giallo a partire dalle 18 di oggi, 29 maggio, e valida fino alla stessa ora di domani.

L’avviso riguarda tutto il territorio regionale ad esclusione delle zone 6,7, 8 (Piana del Sele e Alto Cilento, Tanagro e Basso Cilento).

 Si prevedono “Precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio e temporale”
????Possibili raffiche di vento nei temporali
➡️I fenomeni temporaleschi saranno caratterizzati da una incertezza previsionale e rapidità di evoluzione.

Tra i principali scenari di effetto al suolo vengono segnalati “possibili danni alle coperture e strutture provvisorie dovuti a raffiche di vento, fulminazioni, possibili grandinate e a caduta di rami o alberi; Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse”.
La Protezione civile della Regione Campania raccomanda agli enti competenti di porre in essere tutte le misure necessarie a prevenire e contrastare i fenomeni attesi, sia in ordine al possibile dissesto idrogeologico che rispetto alle sollecitazioni dei venti e del mare.

Pozzuoli, chiuse le spiagge libere: Il provvedimento e la motivazione

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Chiuse le spiagge libere di Pozzuoli. La decisione del sindaco arriva a ridosso del weekend. Un provvedimento temporaneo, affinché vengano attivati tutti i protocolli di sicurezza necessari.

A Pozzuoli restano chiuse, per il momento, le spiagge libere: è quanto deciso dal sindaco, Vincenzo Figliolia che ha firmato un’ordinanza, la numero 103, con la quale ha disposto il divieto:

“Alla presenza in maniera stabile per l’attività elioterapica e/o di esposizione al sole in maniera stanziale di persone fisiche su tutte le spiagge libere ed il tratto di costa di competenza del litorale del Comune di Pozzuoli”.

Il primo cittadino, ha spiegato che:

“Si tratta di un provvedimento adottato in via temporanea a tutela della salute pubblica in attesa di elaborare un piano che contempli le indicazioni dell’ordinanza regionale e del relativo protocollo di sicurezza. Appena approvato sarà revocata la disposizione. Siamo al lavoro per garantire già dalla prossima settimana l’accesso regolamentato”.

Ha disposto anche che le attività di balneazione nelle spiagge in concessione dovranno essere svolte ad avvenuto completamento delle operazioni di montaggio e che i gestori dovranno garantire tutte le prescrizioni necessarie per il contenimento del contagio da Covid-19.

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“Movida”, De Luca: Chiusura all’una, stop vendita alcol dopo le 22

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Locali chiusi entro l’una. Dopo i problemi dello scorso weekend, De Luca emana una nuova ordinanza, che cambia alcune regole della “movida”.

Una nuova ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sposta l’obbligo di chiudere alle 23 fino all’una. Le nuove disposizioni, arrivano nel giorno in cui il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, aveva annunciato di voler aprire tutto senza obblighi.

Nella nota della Regione, si legge che, in seguito alle problematiche registrate nello scorso fine settimana e agli incontri avuti con le Camere di Commercio, è stato disposto nell’ordinanza n.53, quanto segue:

– Vietata la vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, dopo le ore 22,00 da parte di qualsiasi esercizio commerciale (ivi compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati) e con distributori automatici;

– Dalle ore 22,00 alle ore 6,00, è vietato il consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali;

– Per i bar, ‘baretti’, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante di bibite, resta consentita l’apertura a partire dalle ore 5,00 ed è disposto l’obbligo di chiusura entro le ore 01:00, con obbligo di somministrazione esclusivamente al banco o ai tavoli a partire dalle ore 22,00.

– Come da precedente ordinanza, non vi sono limitazioni nell’orario di chiusura di ristoranti, pub e pizzerie.

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F2 Radio Lab, radio ufficiale della Federico II, vince ancora

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F2 Radio Lab, la webradio ufficiale della Federico II di Napoli, si aggiudica due premi importanti durante l’edizione del FRU di quest’anno. Passione, creatività e tanto impegno premiano gli sforzi degli studenti “trendy e lode”.

Si è tenuta, online, la quattordicesima edizione del FRU (Festival delle Radio Universitarie). La pandemia che ci ha colpiti in questi mesi non ha fermato la passione di tantissimi giovani studenti e F2 Radio Lab, la radio ufficiale dell’Università Federico II di Napoli, si dimostra sempre un’eccellenza.

F2 Radio Lab ha ricevuto, infatti, due importanti riconoscimenti per il programma “Soraya – La radio si racconta” che per la categoria “Premio del Pubblico”, si è aggiudicato il primo posto, mentre per il contest “Miglior Programma”, ha ottenuto il secondo posto. Questa vittoria, premia anche il lavoro di tutti gli studenti che non si sono fermati durante l’emergenza da Covid-19 e stanno continuando a trasmettere da casa.

“Soraya – La radio si racconta” è un programma nato dall’idea e dalla collaborazione di Amedeo De Chiara, Biagio Natale, Federica Bertel e Naomi Stella. Questi ragazzi hanno partecipato al laboratorio radiofonico della Federico II che si tiene ogni anno e poi vivono concretamente la radio, lavorando a ogni passaggio necessario di questa macchina così creativa e dinamica, mettendo in campo un loro programma che si è, appunto, dimostrato vincente. In onda ogni martedì alle 13.30 sul sito di F2 Radio Lab, è un inno d’amore alla radio e cerca di capirne le origini, raccontarne le evoluzioni nel tempo da protagonista indiscussa delle nostre vite.

F2 Radio Lab è la webradio ufficiale della Federico II, nata nel 2004. Gli studenti sono l’anima, la voce e il cervello di questa radio trendy e lode che nel corso del tempo, ha formato moltissimi speaker, registi radiofonici, redattori e programmatori musicali.

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In giro col Coronavirus: Risultato positivo mentre si dirigeva con gli amici ad Ischia

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Lo hanno rivelato i controlli effettuati ieri al porto di Pozzuoli, dove su un traghetto in partenza per Ischia delle ore 18.30 sono stati fermati due giovani appartenenti ad una comitiva di 8 persone dirette sull’isola per una vacanza.

Stando a quanto si apprende da Il Mattino, i due avevano una temperatura superiore ai 37.5 gradi. Dopo essere stati sottoposti al test, uno dei due giovani è risultato positivo al Coronavirus, con conseguente immediato ricovero in ospedale.

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De Magistris: “Se Napoli fosse stata l’epicentro dell’epidemia avrebbero fatto fuoco ai terroni”

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Di Anna Menale – “Sin dai primi giorni dell’emergenza ho posto il rischio concreto del contagio criminale; temo che sia già realtà ma non solo a Napoli anche in altre parti del Paese. Quello che più mi fa rabbia è la lentezza dello Stato. Noi a Napoli abbiamo lavorato molto su quel filo sottile dove ci sono persone che camminano e non sanno se vanno verso la legalità o il crimine. Noi ne abbiamo spostati molti verso la legalità; adesso però dove tutto è fermo queste persone si stanno già spostando verso l’altra parte”.

Lo ha dichiarato Luigi de Magistris su Radio Capital, nel corso della trasmissione Circo Massimo. Il sindaco di Napoli ha poi aggiunto:

“Aspettiamo fatti perché il Governo si è impegnato nei nostri confronti da tempo. Noi non credo che riusciremo ad attendere i tempi dell’Europa. Se arrivano più risorse senza guinzagli è una buona notizia, però ci aspettiamo una svolta da parte del governo italiano che è molto lento e non riesce ad arrivare ai bisogni necessari. Ci preoccupano i sevizi che non riusciremo a garantire da qui a qualche giorno, dal trasporto pubblico all’assistenza alle persone fragili ai rifiuti. Oggi abbiamo un incontro con il presidente del consiglio dove i sindaci uniti porranno delle condizioni per andare avanti. Nel giro di 15 giorni o il governo accoglie 6 o 7 punti e non rimette al centro ruolo di sindaco che è stati profondamente mortificato il paese non si riprende”.

“Napoli dal 31 gennaio ad oggi ha perso 270 milioni di euro. Con decreto legge approvato l’altro giorno dovremmo avere nei prossimi giorni 12 milioni di euro per poi avere un saldo finale a fine estate di 50 milioni. Così non andiamo da nessuna parte. La città di Napoli continua a pagare interessi per debiti che i napoletani non hanno mai contratto”.

“Ho fatto un ragionamento più ampio e la mia posizione è contro ogni forma di discriminazione. Però bisogna ragionare. Visti i contagi che sono ancora forti in Lombardia mi sarei aspettato, dopo 4 mesi, che il sistema sanitario regionale garantisse i tamponi a tutti. Mi hanno detto però, e qualcuno me lo spiegasse, che non è possibile. Questo però è un tema che deve sciogliere il governo nazionale con il ministero della salute e la task force. Se ci sono le condizioni e ci dicono che si può viaggiare noi non abbiamo problemi però lo dicessero in modo chiaro. Se Napoli fosse stata l’epicentro dell’epidemia soprattutto con il governo precedente, avrebbero costruito un muro, schierato l’esercito e fatto fuoco ai terroni“.

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De Magistris: “Il governo deve fare chiarezza sugli spostamenti tra regioni”

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Di Martina Orecchio- Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ospite della trasmissione “Circo Massimo” di radio Capital si interroga in merito alla gestione, da parte del governo, sugli spostamenti che avverranno tra le regioni post fase 2.

Il primo cittadino di Napoli ha dichiarato “se fosse stato il sud, l’epicentro dell’epidemia, sarebbero stati di certo più severi, probabilmente avrebbero creato un muro per separare le due fazioni, schierato un esercito e fatto fuoco sui terroni. La mia posizione è contro ogni forma di discriminazione”.

Poi conclude: “Mi hanno detto che non è possibile fare più tamponi al Nord. Se il governo annuncia che si può viaggiare non abbiamo problemi, ma ci vuole chiarezza“.

 

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