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Caserta: 1814 famiglie beneficeranno dei buoni spesa, ecco come utilizzarli

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Al Comune di Caserta completato l’iter per l’assegnazione dei buoni spesa. Sono 1814 i nuclei familiari in difficoltà che ne beneficeranno. Le prime consegne dei buoni già da oggi. Le fasce dei buoni spesa sono state così distribuite:

  • 400 ai nuclei familiari superiori ai 5 componenti;
  • 300 ai nuclei familiari con 5 componenti;
  • 250 ai nuclei familiari con 4 componenti;
  • 210 ai nuclei familiari con 3 componenti;
  • 160 ai nuclei familiari con 2 componenti;
  • 80 ai nuclei familiari con 1 componente.

Per i nuclei familiari vittime delle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria, l’importo dei buoni spesa aumenta del 30%. Inoltre, successivamente, saranno riconosciute delle integrazioni per i nuclei familiari con bambini minori di 3 anni.

I buoni spesa potranno essere presentati in pagamento, sia in formato cartaceo che in formato digitale, esclusivamente dall’interessato, previa esibizione del documento di identità. Si allega il link alla mappa degli esercizi convenzionati, pubblicata dal sito web del Comune di Caserta.

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Quarantena Fashion Challenge: l’iniziativa social per non perdere femminilità e ottimismo

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Ogni giorno sulla pagina Facebook dedicata al progetto “Quarantena Fashion Challenge” centinaia di donne si sfidano in una gara di seflie, ogni giorno un dress code da rispettare e la sfida si fa sempre più difficile.

Quarantena Fashion Challenge è diventata una finestra virtuale, una piazza di persone che si incontrano per reagire con forza e determinazione a questo stato di inerzia e forte sofferenza, un momento di spensieratezza da condividere con un sorriso.

Le protagoniste indiscusse di questa challenge sono loro: mamme e donne che oltre al lavoro in smartworking devono pensare alle lezioni online dei figli, alla casa che ormai è diventata terreno di battaglia e ai loro mariti.

Il territorio è ormai minato, ma non per la creatività. Mai, quando a mettersi in gioco sono proprio loro, le donne che non vogliono rinunciare al sorriso e che hanno deciso di combattere questa battaglia a suon di copertine. Esatto, vere e proprie cover da rivista, perché Viviana Falace ideatrice del progetto Quarantena Fashion Challenge le ha così rappresentate, per ricordare quanto ognuna di noi sia importante per se stessa e per la famiglia.

Viviana Falace è da sempre impegnata in progetti che coinvolgono centinaia di donne e bambini, dai Flashmob per Marzo Donna Pari Opportunità del Comune di Napoli ai laboratori creativi della FactoryDesign, quest’anno era in programma presso la sala delle carceri di Castel dell’Ovo il suo ultimo progetto fotografico FEMMENAun percorso intimo nell’anima della donna, purtroppo annullato per lo stato attuale.

Ma ora pensiamo alla prossima sfida di Quarantena Fashion Challenge, quale sarà il nuovo mood?

Scoprilo sulla pagina Facebook dedicata oppure digita l’hashtag #quarantenafashionchallenge.

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Trema la terra ad Ischia, due scosse di terremoto in poche ore

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Paura sull’isola di Ischia dove nella giornata odierna sono state avvertite due scosse di terremoto. La prima, di magnituo 1,9 con epicentro a Lacco Ameno, è avvenuta intorno alle 15:30. La scossa è stata avvertita nei comuni di Casamicciola Terme, Foria, Ischia e Barano.

La seconda, di magnitudo 2.4, è stata registrata intorno alle 17 circa.

Nessun danno a strutture e nessun ferito.

“Non si vive di solo pane”: a Napoli il panaro pieno di libri chiede la riapertura delle librerie

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Non si vive di solo pane

Lo scatto, diventato subito virale, è dei librai di Dante & Descartes, celebre punto vendita della città di Napoli; l’oggetto ritratto nella fotografia è un “panaro solidale“, ma diverso da tutti gli quelli che lo hanno preceduto: invece di contenere pane, pasta e beni di prima necessità messi a disposizione dei più bisognosi, questo panaro contiene libri.

Nella fotografia si intravedono una copia de “Il buio oltre la siepe” ed un libro di Proust, mentre sul cestino capeggia una scritta eloquente:

PANARO SOLIDALE – NON SI VIVE DI SOLO PANE
Riapriamo le librerie anche in Campania!

La riapertura delle librerie in Campania

E’ fatto ormai noto, infatti, che mentre nell’ultimo decreto-legge nazionale è stato disposto che le librerie possano riaprire a partire dalla data del 14 Aprile, in Campania non sarà così.

Il presidente della Regione Vincenzo de Luca ha infatti disposto in un’ordinanza che i battenti delle librerie campane dovranno attendere sino al 3 Maggio per potersi riaprire al passo dei visitatori:

Con riferimento alle attività di commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria e commercio al dettaglio di libri, tenuto conto che alle esigenze di approvvigionamento dei beni in questione si può sopperire mediante l’apertura – già consentita- delle edicole, tabaccai, supermercati ed altri negozi, e con la grande distribuzione via internet e multimediale, abilitata alla vendita di tali prodotti, occorre, allo stato, differire la riapertura fino al 3 maggio 2020.

Il libraio: “Metteteci un libro”

Il panaro, che si trova a salita Tarsia nel quartiere di Montesanto, ha subito attratto l’attenzione dei librai di Dante & Descartes. La loro foto, condivisa sul profilo facebook della libreria, reca questa didascalia:

Stamattina a salita Tarsia nel quartiere di Montesanto è comparso questo panaro.

Ho scritto un biglietto di ringraziamento a nome di un’immaginaria comunità di lettori che potrebbe nascere dopo aver pescato un libro per curiosità o per noia.

Se passate di lì date un’occhiata e magari metteteci un libro.

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Rai 3, gaffe della giornalista a Napoli: “Siamo sfortunati, ora non c’è nessuno”

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Niente, non siamo fortunati: in questo momento non c’è nessuno, ma fino a pochi minuti fa c’era un passaggio di auto intenso”. Questa è la gaffe pronunciata ad Agorà, programma di approfondimento giornalistico condotto da Serena Bortone su Rai 3. L’inviata a Napoli alle 8.30 del mattino pare quasi crucciarsi di non poter mostrare traffico e assembramenti, incolpando la sfortuna. Nel frattempo, le telecamere mostrano una desolata Via Scarlatti.

Tu che hai uno sguardo nordico sul nostro amato sud – afferma Bortone da studio – Puoi dirci se Napoli è vuota, oppure no?”.  “Siamo qui da mezz’ora – risponde la giornalista – e c’è un passaggio di auto abbastanza forte”. Sullo schermo però gli spettatori vedono solo qualche sporadico transito di autovetture e di trasporto merci, che confermerebbero invece la disciplina della città. È indubbiamente una gaffe fatta in buona fede dalla giornalista, che ha però scatenato l’indignazione di molti spettatori sulle pagine social del programma. “Ma è possibile – scrive qualcuno – che si debba per forza documentare l’indisciplina di Napoli, anche quando non c’è?”.

Segnala tale Luca su Twitter, “la signora ha violato la distanza di sicurezza col suo ospite, toccandolo. Il problema più grande – prosegue sempre Luca – è proprio la diffidenza che gran parte dell’informazione ha nei riguardi di Napoli: basta ascoltare bene le parole durante il collegamento”. E in effetti la stessa Bortone aveva esortato l’inviata a non avere contatti con l’ospite.

Non manca ovviamente anche l’umorismo più o meno sagace. Qualcun altro scrive infatti: “Cara signora Bortone – posta un’altra utente – la prossima volta che le sue telecamere vengono qui, ce lo faccia sapere con un po’ di anticipo, così creiamo per voi un bell’ assembramento. Per l’occasione facciamo anche una sceneggiata e, addirittura, una stesa. Tanto per voi Napoli è solo questo”. Va sottolineato che la giornalista ha si è scusata per l’errore.

Secondo Internet però non sarebbe stato un errore involontario ma mosso dalla malizia, dato che avrebbe fatto altri due errori nella sua diretta. La giornalista afferma infatti di trovarsi “in una zona che sarebbe pedonale, ma c’è passaggio di auto e furgoncini”. Il servizio ignora  però che in queste settimane di emergenza, il Comune ha emesso un’ordinanza che autorizza gli automobilisti  ad attraversare anche le vie pedonali, per motivi lavorativi (via Scarlatti sarebbe difatti zona a traffico limitato). A ciò si aggiunge che diversi “furgoncini” hanno già permessi di accesso, data la prossimità di almeno tre supermercati di alimentari alla zona.

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De Luca: “Inizia la distribuzione delle mascherine alle farmacie”

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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, tramite la sua pagina Facebook, ha annunciato la distribuzione di 500 000 mascherine acquistate dalla Regione.

Comincia da oggi la distribuzione alle farmacie della regione delle prime 500.000 mascherine acquistate dalla Regione Campania. Questo primo blocco, come da protocollo con Federfarma e Assofarma, sarà distribuito prioritariamente alle fasce deboli partendo dall’esenzione ticket, alle persone anziane, e a quelle che hanno terminato la quarantena.
Dall’inizio della settimana prossima poi, le mascherine saranno distribuite a tutte le 1.800 farmacie della Campania e, progressivamente, ai medici di famiglia, e quindi alle famiglie campane prima di renderne obbligatorio l’uso per tutti, all’esterno delle abitazioni, in vista dell’imminente Fase 2. La Regione, che ne acquisterà tre milioni, ha già avuto la disponibilità da Poste Italiane alla consegna diretta delle mascherine nelle prossime settimane.

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L’appello dei pasticcieri campani: “Fateci riaprire”

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Dopo la protesta di Gino Sorbillo e di tutti i pizzaioli campani contro la chiusura prolungata delle attività e il divieto delle consegne a domicilio, arriva l’appello dei pasticcieri campani rivolto al governatore Vincenzo De Luca.

I pasticcieri chiedono di riaprire adottando un sistema di controllato e sicuro, attraverso delle turnazioni dei dipendenti e con massimo rispetto delle norme igieniche e di distanziamento.

La proposta proviene da Pompei attraverso le parole di Salvatore Gabbiano, membro dell’accademia maestri pasticcieri: “La nostra categoria è stata messa nell’angolo. Abbiamo i dipendenti a casa e molti rischiano di non riaprire più. Per questo chiediamo al presidente De Luca se può farci aprire in modo controllato. Potremmo chiamare a turnazione i nostri dipendenti così da dare ossigeno alle nostre attività”.

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Napoli, Coronavirus: muore dottoressa di 47 anni

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Dopo un mese e mezzo di ricovero in terapia intensiva, non ce l’ha fatta Maria Rosaria Esposito, ostetrica di 47 anni.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Terzigno, città in cui viveva la vittima: “Con profonda tristezza comunico il decesso della dottoressa. Dopo un mese e mezzo in terapia intensiva ha ceduto il passo a questo maledetto virus“.

La dottoressa prestava servizio presso la Casa di cura “Maria Rosaria” di Pompei.

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Pozzuoli: dimesso dall’ospedale, muore con il Coronavirus

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Era ricoverato all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli l’uomo che, dopo essere stato dimesso, ha perso la vita a casa sua.

Il tampone effettuato dopo la morte stabilisce che l’uomo, originario di Quarto, risultava positivo al Covid-19. A dare l’annuncio della morte dell’uomo è il sindaco di Quarto Antonio Sabino in un post su Facebook.

Oggi registriamo, purtroppo, un altro decesso in città per Coronavirus.
L’Asl mi ha appena comunicato che il tampone effettuato post mortem è risultato positivo.
Abbiamo già fatto scattare il protocollo.
Siamo vicini al dolore della famiglia e di tutti i suoi cari che assisteremo in tutte le procedure da adottare.
A loro vanno le nostre più sentite condoglianze e l’abbraccio di tutta la comunità quartese.

La vicenda

L’uomo, ricoverato all’ospedale di Pozzuoli, presentava tutti i sintomi da Coronavirus, tuttavia sembrava che fosse in via di miglioramento e perciò è stato dimesso. Due giorni dopo, però, è sopraggiunto il decesso. Sebbene il test disposto sul cadavere abbia dato esito positivo, resta da definire se il Coronavirus abbia causato la morte dell’uomo o se essa abbia a che fare con altre patologie. Da chiarire anche le cause del contagio, probabilmente legate al focolaio che sta interessando i comuni vesuviani in questi giorni.

Intanto i sindaci di quattro comuni vesuviani chiedono a gran voce al Governatore De Luca la disposizione per la zona rossa. Preoccupati per l’espansione dei nuovi focolai che in questi giorni hanno visto il contagio di decine di medici ed infermieri, i primi cittadini auspicano ulteriori limitazioni affinché si contengano i contagi.

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Coronavirus e Università: gli studenti chiedono ampliamento fascia no tax

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La Federico II ha ricevuto dai rappresentanti dell’associazione studentesca Link una lettera che sottolinea le difficoltà degli studenti a continuare l’Università in tempi di Covid-19

Il rettore Arturo De Vivo, giorni fa aveva presentato i dati sulla risposta della Federico II all’emergenza sanitaria. Circa 1.428 studenti laureati e 12.952 esami sostenuti. Ora l’Ateneo ha ricevuto dai rappresentanti dell’associazione studentesca Link una lettera che sottolinea le difficoltà degli studenti in questo periodo.

Gli studenti riconoscono «gli sforzi compiuti dalla Federico II nel garantire la continuità didattica», ma sottolineano le «notevoli criticità dettate dal divario digitale che subiamo nell’accesso alle tecnologie informatiche sia a causa di carenze infrastrutturali sia a causa delle condizioni economiche di molti studenti, i quali non possono permettersi computer o tablet adeguati». Sottolineano che «l’emergenza sanitaria sta mettendo in ginocchio l’economia, con un impoverimento di tante componenti sociali nel nostro Paese. Gli studenti e le studentesse sono uno dei soggetti più colpiti dall’emergenza attuale».

Così, si richiede un altro slittamento della scadenza per il pagamento della terza rata, che è già stata rinviata a giugno. Poi, poiché «la crisi causata dal Covid-19 sta mettendo a rischio la possibilità di molti di noi di proseguire gli studi», scrivono gli studenti, si richiede l’ampliamento della fascia no tax fino a redditi Isee pari a 30 mila euro e l’eliminazione della mora per pagamenti tardivi.

In più, la possibilità per i laureandi di sostenere la prova finale entro la prima sessione autunnale senza oneri aggiuntivi e l’aumento degli appelli di esame e delle sedute di laurea. Infine si chiedono risposte e tutele per gli studenti Erasmus.

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