sabato, Dicembre 20, 2025
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Allergia da pollini o coronavirus? Ecco come distinguerli

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Allergia stagionale o infezione da coronavirus? I sintomi possono essere simili, ma ecco come fare per distinguere una rinite allergica dal Covid-19.

Con l’arrivo della primavera ritornano, per molti, anche i sintomi della rinite allergica, comunemente nota come allergia ai pollini. Se quest’ultima è odiata più che altro per il fastidio che arreca a chi ne soffre, quest’anno la sua tipica sintomatologia potrebbe destare maggiori preoccupazioni, a causa della somiglianza con quella del Covid-19.

Occhi arrossati, congiuntivite, naso chiuso, starnuti: per alcuni, una consuetudine dovuta ai pollini in agguato; per altri, segnali di pericolo. Volendo evitare inutili allarmismi, occorre, comunque, prestare molta attenzione alla natura dei sintomi, per escludere la pericolosa infezione da coronavirus.

Chi è allergico lo sa

I soggetti che sanno di essere allergici sapranno anche riconoscere i sintomi che si presentano ogni anno, alla ricomparsa dei pollini nell’aria primaverile. È, dunque, importante iniziare tempestivamente la terapia di antistaminici e/o cortisonici, come prescritto dallo specialista. Questa scongiurerà anche il pericolo del coronavirus, in quanto si dimostrerà efficace sulla sintomatologia nell’arco di pochi giorni, facendo scomparire o alleviando significativamente i sintomi dell’allergia.

Poiché l’allergia può iniziare in qualsiasi momento, i soggetti che non sono mai stati allergici e che quest’anno avvertono i segnali di una possibile rinite per la prima volta devono contattare il proprio medico di base alla comparsa dei primi sintomi.

Allergia o coronavirus?

Ma quali sono i sintomi? E quali, in particolare, potrebbero destare preoccupazione?

I sintomi più comuni dell’allergia di stagione sono: congiuntivite, ovvero quella spiacevole condizione per cui gli occhi sono arrossati, lacrimano e prudono; congestione nasale, con naso chiuso, che cola e prude; tosse e mal di gola; a volte eruzioni cutanee. Infine, la caratteristica ‘raffica’ di starnuti.

Raffreddore, tosse e, in alcuni casi, congiuntivite sono, però, riscontrati anche nel Covid-19. In particolare, il naso chiuso potrebbe, a volte, comportare alcune difficoltà nella respirazione anche nella stagionale allergia. Fino a che punto, però, questi sintomi sono confondibili con quelli causati dal coronavirus?

Distinguere le due sintomatologie sembra quasi un rompicapo!

Quali sono i campanelli d’allarme? 

Il vero campanello d’allarme per distinguere l’allergia di stagione dal coronavirus è la febbre. L’allergia respiratoria da pollini non causa febbre, il coronavirus sì, sia essa alta o in forma lieve. Quindi, se si avvertono i sintomi della rinite allergica ma si registra comunque la febbre è prioritario contattare il medico, che saprà scegliere la terapia più opportuna da seguire.

Un altro indicatore molto importante è la raffica di starnuti. Gli starnuti in serie sono caratteristici della rinite allergica, mentre non sono propriamente tipici dell’infezione da coronavirus. A grandi linee, le allergie di stagione sono il risultato di un’infiammazione delle alte vie respiratore. Al contrario, il Covid-19 comporta, come conseguenza più estrema, una polmonite, ovvero un’infiammazione delle basse vie respiratore.

Infine, i sintomi allergici si alleviano con la terapia antistaminica nel giro di pochi giorni, il che non accade per le forme virali. In altre parole, se si effettua una terapia specifica, i sintomi dell’allergia spariscono quasi subito, al contrario persistono o peggiorano nel caso del Covid-19. Questo vale anche per i problemi respiratori. Nel caso dell’allergia, questi sono dovuti principalmente al naso chiuso e, quindi, spariscono nel momento in cui lo liberiamo, ad esempio con lo spray. Ciò non avviene per il Covid-19 che, anzi, comporta una degenerazione progressiva della malattia e delle difficoltà respiratorie.

Come comportarsi?

La febbre è un indicatore molto importante per il Covid-19. Quindi, nel caso di comparsa della febbre è sempre opportuno contattare il proprio medico e farsi consigliare su come comportarsi, soprattutto se si pensa di essere entrati in contatto con il virus.

Lo stesso vale per i soggetti allergici che hanno cominciato tempestivamente la terapia specifica, ma che non ne riscontrano l’efficacia dopo 3-5 giorni. Se i sintomi non regrediscono e, anzi, peggiorano progressivamente, si può pensare di aver contratto l’infezione da coronavirus. In questi casi è prioritario contattare immediatamente il proprio medico o rivolgersi ai numeri regionali disponibili per l’emergenza, e nel frattempo, procedere all’auto-isolamento.

Per i soggetti che fanno esperienza dell’allergia respiratoria da pollini per la prima volta, al manifestarsi di tosse e raffreddore occorre rivolgersi al proprio medico, che farà un’appropriata diagnosi, indicando la specifica terapia da seguire.

Infine, chi soffre di asma potrebbe essere a rischio. Sarebbe opportuno, quindi, continuare il trattamento indicato dal proprio medico e prestare massima attenzione alla progressione e all’eventuale peggioramento dei sintomi. In questi casi, è prioritario consultare e aggiornare costantemente il proprio medico.

Chi è a rischio per il Covid-19?

Risponde a questo interrogativo il Ministero della Salute, che fornisce una serie di indicazioni sui rischi che corre chi è allergico e chi soffre di asma (clicca qui per tutte le informazioni).

In generale, «le forme allergiche più lievi – spiega il Ministero – tra cui anche l’asma allergica lieve, non sono state identificate come uno dei principali fattori di rischio per l’infezione da SARS-CoV-2 o per un esito più sfavorevole negli studi finora disponibili.» In particolare, in presenza dei tipici sintomi della rinite allergica (congiuntivite, congestione nasale, naso che cola, starnuti) non è necessario che i soggetti si auto-isolino. «Dovrebbero continuare a seguire le indicazioni generali di distanziamento sociale – continua il Ministero – e consultare un medico se i sintomi peggiorano o se sviluppano febbre o difficoltà respiratorie progressive

L’asma, invece, in forma moderata e grave, «è inclusa nelle condizioni polmonari croniche che predispongono a malattie gravi», scrivono gli esperti sulla pagina del Ministero. Perciò, è indicato che i bambini e gli adulti in trattamento con farmaci continuino la terapia prescritta dal medico. Inoltre, «se sviluppano sintomi compatibili con COVID-19 (come febbre, tosse, mal di gola) – consigliano gli esperti  – dovranno auto-isolarsi, informare il medico e monitorare la loro salute come tutti gli altri. Se si sviluppa una progressiva difficoltà respiratoria, devono richiedere una pronta assistenza medica.»

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Coronavirus, i numeri aggiornati dei contagi a Napoli

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I casi di Coronavirus nella città di Napoli salgono a 816. Sale a 49 il numero dei morti in città. Aumenta il numero dei clinicamente guariti, 101, e dei totalmente guariti, 48. Sono 166 le persone ricoverate in ospedale di cui 10 in terapia intensiva. Sono infine 553 le persone in isolamento domiciliare. Rispetto a ieri, si registrano solo 3 contagiati in più, 7 decessi e 6 guariti.

Per quanto riguarda i casi ripartiti per singola municipalità, notiamo che le municipalità più colpite sono Vomero-Arenella, con 142 casi; Chiaia-Posillipo-San Ferdinando, con 131 casi; Stella-San Carlo all’Arena, 127 casi. Per quanto riguarda il resto della città, a Bagnoli-Fuorigrotta, il dato negli ultimi giorni è salito velocemente per la presenza di una casa di riposo colpita dal virus, ad oggi sono 88 i casi accertati. A Soccavo-Pianura, 70; Piscinola-Marianella-Scampia-Chiaiano, 70; Avvocata-Montecalvario-Pendino-Porto-Mercato-San Giuseppe, 61; San Lorenzo-Vicaria-Poggioreale-Zona Industriale, 57. Si mantengono su cifre più basse Ponticelli-Barra-San Giovanni a Teduccio, con 40 casi; Miano-Secondigliano-San Pietro a Patierno, 32.

Di tutti i casi napoletani il 62,7% è in isolamento domiciliare; il 19,4% è ricoverato in degenza; i guariti sono l’11,5%; i morti sono il 4,9%; in terapia intensiva l’1,4%.

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Nusco torna a tremare: seconda scossa della giornata in Irpinia

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Alle 18:31 di oggi, 15 aprile, si è verificata una scossa di 3.1 Richter con epicentro a Nusco, a 14 km di profondità.

La scossa è stata avvertita anche in altri comuni dell’Irpinia.

Si tratta di una replica della scossa di questa mattina.

Qui di seguito l’articolo:

Terremoto a Nusco, torna a farsi sentire la faglia del 1980

I Paracadutisti di Napoli donano sangue per i bimbi oncologici

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Questa mattina il Consiglio Direttivo del Sodalizio sportivo partenopeo, presieduto dal paracadutista Francesco Esposito, si è recato al Centro Trasfusionale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” di p.zza Miraglia (vecchio Policlinico) a Napoli, diretto dal Prof. Perrotta, per donare sangue a favore dei bimbi dell’oncologia pediatrica del I Policlinico partenopeo.

L’Associazione sportiva dilettantistica dei Paracadutisti napoletani, già nota per aver ripulito gratuitamente le pareti esterne del Maschio Angioino, vuole così attivare una gara di solidarietà e, a tal fine, ha regalato l’iscrizione gratuita al Sodalizio sportivo per il corrente anno solare 2020 a tutti coloro che hanno seguito l’esempio donando a loro volta sangue.


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De Magistris attacca De Luca: “Bisognerebbe avere cognizione, competenze e buon senso”

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Il sindaco di Napoli ha espresso le sue perplessità circa la gestione dell’emergenza da parte della Regione Campania. “Nessun focolaio al Vomero” e  “Provvedimento di De Luca sul divieto di consegna di cibo a domicilio illogico, privo di fondamento giuridico e controproducente”; sono queste le risposte di De Magistris all’amministrazione De Luca.

Il braccio di ferro a distanza e virtuale tra De Luca e De Magistris prosegue, ordinanza dopo ordinanza, decreto dopo decreto. Nel corso di questa emergenza a più riprese i due leader si sono trovati in disaccordo con le scelte dell’altro e sul modo più adatto per affrontare e gestire la situazione. La cosa ha inevitabilmente portato ad una serie di botte e risposte tra i due.

Da un punto di vista cronologico l’ultimo atto di questa vicenda viene aggiunto dal sindaco di Napoli De Magistris; il primo cittadino, intervenuto a sull’emittente televisiva Telecapri, ha detto la sua sulla gestione e sulle ultime ordinanze emanate dal Governatore della Campania. In particolare De Magistris si è soffermato su due temi delicati e fondamentali: la questione focolaio nel quartiere Vomero e la questione consegne a domicilio; su quest’ultima, tra l’altro, De Luca e De Magistris hanno già avuto modo di confrontarsi negli ultimi giorni, parlando delle pastiere pasquali.

Riportiamo di seguito le parole del sindaco De Magistris su entrambe le questioni.

Focolaio al Vomero

Nelle ultime ore l’amministrazione regionale, sulla base di un aumento del numero di contagi nel quartiere Vomero, aveva avanzato l’ipotesi di un possibile e presunto focolaio nell’area. Non tarda ad arrivare la replica di De Magistris, che nel suo discorso non solo smentisce e allontana l’idea ma critica anche la mala gestione della situazione contagi della Regione; in particolare le attenzioni di De Magistris si concentrano sui focolai familiari.

Non esiste focolaio [al Vomero, n.d.r.]; esistono invece i cosiddetti focolai familiari: avendo lasciato in isolamento domiciliare le persone positive che non hanno necessita di cura ospedaliera accade al Vomero, come in altri quartieri, che gli ultimi 300/400 casi di contagio registrati a Napoli sono tutti familiari. Quindi è un focolaio domestico, la persona positiva sta quasi sempre infettando i familiari con cui convive. Questo perché non è stato ascoltato il nostro appello […] Se invece si fossero stabiliti dei luoghi in cui far passare la quarantena a persone positive avremmo avuto centinaia di casi in meno. E se a questi si fossero accompagnati una campagna di tamponi rapidi e mirati anche qui avremmo avuto una prevenzione migliore e molti meno casi. […] Bisognerebbe avere cognizione, serietà, competenze e buon senso, altrimenti si crea quello che si chiama procurato allarme.

Il sindaco di Napoli nello stesso intervento ha anche parlato del problema dei focolai ospedalieri. Ha inoltre espresso ulteriormente il suo disappunto sul presunto focolaio al Vomero, in quanto egli stesso sarebbe stato avvertito solo dopo sulla situazione; cosa inconcepibile in quanto, in qualità di Sindaco, De Magistris è la più alta autorità sanitaria della città. Il primo cittadino di Napoli ha il suo domicilio proprio nel vomerese.

Consegne a domicilio

Il dibattito sulle consegne a domicilio, uno dei pomi della discordia di questa emergenza, prosegue. De Luca, dopo aver impedito la consegna di pastiere, ha deciso di interrompere anche altri tipi di consegne a suon di ordinanze, tra cui anche quelle di libri.

 La mia – ha commentato De Magistris – è una posizione molto critica verso De Luca, il divieto di consegna del cibo a domicilio è un provvedimento illogico, privo di fondamento giuridico e controproducente sul piano sanitario: se porti cibo a casa c’è meno gente che lo va a comprare fuori. Sarei curioso di conoscere questo scienziato che lo ha suggerito al presidente della Regione o se è farina del suo sacco. Illogico anche il provvedimento regionale sulle aperture dei negozi per bambini, in Campania consentite solo due giorni a settimana e in alcuni orari determinati. In quei due giorni aperti ci andrà più gente e ci sarà assembramento. Sono cose che dobbiamo digerire, che sono illogiche, controproducenti e anche un po’ pericolose. Se Governo centrale e Regione si coordinassero tra di loro andremmo un po’ meglio tutti. La differenziazione di provvedimenti non ha funzionato in questa pandemia. Non sono riusciti a mettersi d’accordo e i cittadini ne pagano le conseguenze.

Buoni spesa

Durante le stessa trasmissione dedicata interamente al Coronavirus il sindaco di Napoli ha parlato anche delle misure messe in atto per i bisognosi e le persone più esposte durante questa crisi.

15mila famiglie napoletane stanno cominciando a usufruire dei buoni spesa. Le somme residue andranno a soddisfare le esigenze delle famiglie più povere. Arriveremo a 17mila famiglie. Il Governo deve rifinanziare l’operazione, con una manifestazione di interesse nuova, prevediamo di alzare la soglia in modo da arrivare non solo ai poverissimi ma anche a quelli che hanno tante difficoltà. Per utilizzare i buoni spesa basta recarsi al supermercato con la propria carta di identità.

Secondo il primo cittadino ci sarebbero inoltre molte persone che sono state dimenticate dalla Regione in questa emergenza (bambini con difficoltà o disabilità, i pazienti psichiatrici, categorie di persone lasciate in casa in quarantena da sole).

De Magistris ha inoltre aggiunto di star lavorando alla graduale riapertura del 4 maggio.

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Il nuovo comandamento ai tempi del Virus: Ricordati di rafforzare le difese immunitarie

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DI ROBERTO BAITELLI

L’emergenza sanitaria in corso ci ricorda che l’equilibrio sul quale si basa la nostra vita è estremamente fragile. Batteri e virus sono sempre con noi. Molti ci sono d’aiuto, alcuni sono innocui, altri sono pericolosi. Non possiamo evitarli, ma possiamo evitare che ci danneggino rafforzando il sistema immunitario, la protezione che la natura ci ha fornito. Soprattutto dobbiamo farlo quando siamo ancora sani. Troppo stress, riposo insufficiente, mancanza di esercizio fisico, dieta e abitudini di vita poco sane, emozioni negative come paura, ansia, rabbia e depressione indeboliscono questi meccanismi difensivi, rendendoci vulnerabili all’attacco degli agenti patogeni. È nostro compito adottare tutti quei comportamenti che possono mantenere il sistema immunitario al massimo dell’efficienza. Nessun altro lo può fare per noi.

Un aiuto importante in questa direzione ci viene dalla tecnica di Meditazione Trascendentale, un’efficace tecnica di riduzione dello stress, di prevenzione e di promozione della salute, naturale, semplice e piacevole da praticare, non religiosa, adatta a tutti. È noto da molti anni –700 studi scientifici lo dimostrano– che praticata con regolarità promuove l’equilibrio del funzionamento corpo-mente migliorando la salute a tutti i livelli. Diversi studi indicano che rafforza le difese immunitarie e riduce efficacemente lo stress cronico…

Uno studio ha riscontrato che le persone che praticano la Meditazione Trascendentale hanno livelli più elevati di Linfociti T, Linfociti B e Cellule killer naturali, le cellule che proteggono il corpo da virus e batteri, rispetto a un gruppo di persone sane che non la praticano. (1).

Un altro studio si è concentrato su pazienti affetti da HIV, il virus dell’immunodeficienza umana, che erano stabili grazie al trattamento antiretrovirale. Il gruppo che al trattamento antiretrovirale aveva aggiunto la pratica della Meditazione Trascendentale mostrava miglioramenti significativi della salute e della qualità di vita: maggiore energia, meno nausea, dolore e sensazione di malessere; meno tosse, meno effetti collaterali dovuti al trattamento farmacologico; maggiore capacità di soddisfare le esigenze della propria famiglia. I miglioramenti non erano presenti nel gruppo di controllo di pazienti che non la praticavano e invece oltre al trattamento antiretrovirale seguivano un regime alimentare sano (2)

Riduzione dei ricoveri in ospedale per malattie virali.
Chi pratica la Meditazione Trascendentale tende ad ammalarsi in media del 50% in meno secondo un’analisi delle statistiche di una compagnia di assicurazioni americana, la Blue Cross Blue Shield dell’Iowa. I dati sono emersi mettendo a confronto il numero di ricoveri di un gruppo di 2.000 assicurati che praticavano la Meditazione Trascendentale rispetto a tutte le 600.000 persone assicurate dalla compagnia. Il gruppo della Meditazione Trascendentale inoltre mostrava una riduzione media del 73% dei ricoveri per malattie del tratto naso, gola e polmoni, una categoria di disturbi che comprende molte malattie causate da virus e batteri come raffreddore, sinusite, mal di gola, polmoniti e bronchiti. Si noti che il virus COVID-19 che oggi sta infettando il mondo è uno dei virus più gravi della famiglia dei coronavirus, che sono anche la causa del raffreddore. Per la categoria delle malattie infettive, che comprende infezioni virali come poliomielite, varicella, herpes, morbillo ed epatite, il gruppo che praticava la Meditazione Trascendentale mostrava un tasso di ospedalizzazione inferiore del 30,4%. (3) (4)

Effetti sugli anziani.
La maggior parte dei decessi causati dal coronavirus e delle sue complicanze riguarda gli anziani. Lo studio già citato indica che tra le persone di età superiore ai 40 anni che praticavano la Meditazione Trascendentale, la riduzione dei ricoveri ospedalieri era del 69% e per le visite ambulatoriali era del 74%. Al di sotto dei 40 anni le riduzioni per Meditazione Trascendentale erano di circa il 50% rispetto alla norma. (5)

 

Come può una tecnica semplice come la Meditazione Trascendentale migliorare tutti i tipi di malattie?
Lo stress indebolisce il sistema immunitario. “Le ricerche mostrano che gli effetti fisiologici della Meditazione Trascendentale su metabolismo, resistenza elettrica della pelle, lattato nel sangue, onde cerebrali e sistema cardiovascolare, sono esattamente opposti agli effetti che secondo la medicina sono caratteristici dello sforzo del corpo di rispondere alle richieste dello stress” ha affermato Hans Selye, lo scienziato che per primo ha definito scientificamente lo stress. Il riposo è l’antidoto naturale allo stress, più è profondo, più è efficace. Lo stato di profondo riposo vigile prodotto automaticamente durante la pratica della Meditazione Trascendentale è molto più intenso di quello procurato dal rilassamento ad occhi chiusi, perciò è in grado di rimuove le alterazioni neuroendocrine che con l’andare del tempo abbiamo accumulato nel nostro organismo a causa dallo stress. Inoltre facilita gli innumerevoli meccanismi di autoriparazione del corpo. Il corpo ha una naturale tendenza a guarire se stesso. Qualunque sia il problema presente nel corpo e nella mente, quando una persona sperimenta questo stato profondamente rilassante i meccanismi di autoriparazione del corpo per quella situazione si attivano automaticamente e aiutano il corpo a risolverlo.

Immunizzazione contro lo stress cronico
La risonanza magnetica è un tipo di indagine non invasiva che permette di vedere le parti interne del corpo. Immagini di risonanza magnetica Funzionale FMRI mostrano che lo stile di funzionamento cerebrale rilevato durante la Meditazione Trascendentale è esattamente l’opposto di quello provocato dallo stress. Nelle situazioni di stress la corteccia cerebrale prefrontale, che è deputata al pensiero razionale e al controllo sulle nostre reazioni, non è attiva, mentre si attività l’area subcorticale che è responsabile per le emozioni. L’eccessiva esposizione allo stress stabilizza questa risposta durante la giornata e le persone diventano irritabili, ansiose, impulsive e talvolta violente. Durante la Meditazione Trascendentale avviene l’opposto. L’area subcoticale si acquieta mentre si attiva la corteccia prefrontale. (6)

Questo schema di funzionamento più efficiente viene poi mantenuto anche al di fuori della Meditazione Trascendentale. Si crea così una sorta di immunizzazione allo stress. Cresce la stabilità del sistema nervoso autonomo e s’innalza la soglia di risposta allo stress. Le situazioni diventano meno stressanti, la vita più soddisfacente, in qualsiasi circostanza. La risposta emotiva alle situazioni diventa più equilibrata e appropriata. Questi cambiamenti di carattere neurologico e fisiologico spiegano perché la Meditazione Trascendentale rappresenta realmente un’efficace metodo per ridurre lo stress e perché le persone che la praticano godono di una salute migliore e hanno uno stile di vita più sano, mostrano funzioni esecutive migliori, un modo di pensare più fattivo, pianificano con più intelligenza, prendono decisioni più sagge sulla base di una visione più ampia, hanno meno probabilità di farsi prendere dal panico.

Conclusione
Per vincere la sfida di questa pandemia e impedire che una situazione simile si ripresenti utilizziamo questo periodo di ritiro obbligatorio come opportunità di crescita.
•  Adottiamo le necessarie precauzioni di carattere igienico e comportamentale necessarie per ridurre il rischio di contagio.
•  Mangiando cibo sano e fresco e facilmente digeribile, in modo da evitare l’accumulo di tossine che potrebbero debilitare il
sistema immunitario
•  Evitiamo sforzi eccessivi e andiamo a letto presto. Facciamo pause frequenti durante il lavoro.
•  Sviluppiamo uno stato naturale di stabilità e tranquillità interiore praticando regolarmente la tecnica di Meditazione Trascendentale, perché la stabilità interiore rappresenta le fondamenta della salute fisica, mentale e spirituale. Come abbiamo visto, i risultati degli studi suggeriscono che la pratica della Meditazione Trascendentale può essere un valido aiuto per la prevenzione e il recupero dalle malattie infettive virali, particolarmente utile per le persone anziane.

Dal nostro punto di vista, non esiste un momento migliore per cominciare a prenderci cura delle nostre difese immunitarie. Se lo faremo, il sistema immunitario si prenderà sempre cura di noi.

Bibliografia
1. “Levels of immune cells in Transcendental Meditation practitioners.” J. R. Infante, Peran F., Rayo J. I., et al. – International Journal of Yoga 7, no. 2 (2014): 147-151
2. “Effects of behavioral stress reduction Transcendental Meditation intervention in persons with HIV.” S. Chhatre, Metzger D. S., Frank I., et al. – AIDS Care 25, no. 10 (2013): 1291-1297.
3. “Medical care utilization and the Transcendental Meditation program. Orme-Johnson DW. – “Psychosomatic Medicine 1987,49;493-507
4. “An innovative approach to reducing medical care utilization and expenditures.” Orme-Johnson DW, Herron R. – The American Journal of Managed Care, 1997;3(1); 135-144
5. “Can the Transcendental Meditation program reduce the medical expenditures of older people? A longitudinal cost reduction study in Canada.” Herron R, Cavanaugh K. – Journal of Social Behavior and Personality. 2005;17:415-442
6. “fMRI during Transcendental Meditation practice” Michelle C. Mahone, Fred Travis, Richard Gevirtz, David Hubbard. – Brain and Cognition 123 (2018) 30-33
7. “Reductions in perceived stress following Transcendental Meditation practice are associated with increased brain regional connectivity at rest”. Giulia Avvenuti, Andrea Leo, Luca Cecchetti, Maria Fatima Franco, Frederick Travis, Davide Caramella, Giulio Bernardi, Emiliano Ricciardi, Pietro Pietrini. – Brain and Cognition 139 (2020) 105517 Roberto Baitelli da oltre 40 anni insegna la Meditazione Trascendentale nell’ambito dell’Associazione Meditazione Trascendentale Maharishi – www.meditazione-trascendentale.it

 

La mamma anestesista: “Io, lontana dalle mie figlie per proteggerle”

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Luciana Impagliazzo, anestesista dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno nonché mamma di Lara ed Eva, di 9 e 7 anni, aveva salutato qualche giorno fa le sue figlie scrivendo i loro nomi sulla tuta di protezione integrale anti-contagio, con al centro la scritta “Mamy”: da quando all’ospedale Rizzoli è giunto il primo paziente positivo al Coronavirus da intubare, lei ha fatto la sua scelta, ossia non tornare più a casa. O meglio, di dormire da sola in una dependance di Forio, senza più contatti reali con il marito Peppe e con le due figlie.

“Da mamma, l’ho fatto per la loro sicurezza, non sarei stata tranquilla a tornare da loro alla fine di ogni turno. Se questa è una guerra, dovevo andare in trincea senza pensieri, dedicandomici completamente. Non potevo concedermi il lusso di rientrare a casa ed essere impaurita di poter contagiare le persone a cui voglio bene. È dura, lo ammetto. Non mi pesa essere in rianimazione a contatto con i casi positivi, ma non è facile rinunciare al contatto con le mie figlie quando sono a riposo”.

Poi continua: “A Lara ed Eva ho dovuto dire che non mi avrebbero vista per qualche giorno. Come hanno reagito? Mi hanno chiesto perché abbia deciso di fare la dottoressa: ho detto che era quello che ho sempre voluto, sin da quando avevo la loro età. E che c’è sempre bisogno di qualcuno che aiuta chi sta male, oggi ancora di più. Da allora hanno iniziato a incoraggiarmi, tutti i giorni, merito anche di un papà formidabile. Mi chiamano in continuazione, ci siamo attrezzati con Skype e con una webcam puntata su di loro a ogni ora della giornata. Non è la stessa cosa, intendiamoci, e spero che finisca presto. Mi manca il contatto fisico”.

Conclude: “Non bisogna abbassare la guardia, perché qui non potremmo mai fronteggiare situazioni come quelle del Nord”.

 

 

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Napoli, primario guarisce in poche ore dal Coronavirus: “Una voce mi ha detto che sarei guarito”

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Gianni Barone, primario di chirurgia del Fatebenefratelli di Napoli racconta la sua guarigione dal Coronavirus, avvenuta in pochissime ore: “Ho visto una luce, sentito calore e udito una voce che mi ha detto che sarei guarito. Ho iniziato a sudare e la mattina dopo ero guarito davvero“.

Mancava solo la firma del consenso e poi si sarebbe sottoposto alla terapia con il Tocilizumab. Il medico ha raccontato commosso a “Il Mattino” la sua storia che ha dell’incredibile: “Non miglioravo e volevano portarmi in terapia intensiva. In piena notte avevo dei brividi e tosse forte. Poi ad un certo punto ho sentito una voce che mi diceva ‘stanotte guarirai’. Senza prendere alcuna medicina ho sudato tanto. Niente più tosse, saturavo benissimo ed erano migliorate sia la pressione che la frequenza cardiaca. La febbre scesa a 35.8. Sono rimasto sulla sedia per non dare fastidio agli infermieri e a un farmacista che era nel letto accanto a me”.

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Portici: ubriaco minaccia la compagna con un coltello davanti al figlio di 4 anni

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Con la convivenza forzata per molte più ore al giorno, purtroppo, aumentano i casi di violenza domestica. L’ultimo viene da Portici, dove un uomo completamente ubriaco ha minacciato la propria compagna puntandole un coltello alla gola.

La donna ha denunciato ai carabinieri del posto i maltrattamenti subiti, chiedendo aiuto anche per suo figlio, un bimbo di soli 4 anni, costretto ad assistere alla violenta scena. Secondo quanto denunciato, non si sarebbe trattato del primo episodio di violenza domestica ai danni della donna. Quest’ultima, infatti, era intenzionata a lasciare il compagno proprio per i suoi modi aggressivi.

I Carabinieri di Portici, dopo la denuncia della donna, hanno dunque fermato e arrestato l’uomo che è ora in carcere su disposizione dell’autorità giudiziaria.

L’arma da taglio è stata posta sotto sequestro per ulteriori accertamenti.

Ricordiamo a tutte le donne vittime di violenza che, in questo periodo di isolamento in casa per emergenza sanitaria, è attivo il numero verde 1522.

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De Luca: “Fase 2 prossima, ora lavoriamo a piano per screening di massa”

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Il Governatore Vincenzo De Luca annuncia che la Fase 2 è ormai prossima e che gli esperti sono ora a lavoro per un piano regionale per lo screening di massa.

Ecco il comunicato del Presidente della Campania:

???? #CORONAVIRUS: è in corso di definizione in queste ore, un Piano Regionale per lo screening di massa sui cittadini campani. Questo piano di monitoraggio, di prevenzione e di cura relativo al Covid-19, deve svilupparsi in modo parallelo con il piano di rilancio delle attività economiche e sociali. La Fase 2, che è ormai prossima, non dovrà mai perdere di vista il controllo sanitario e la garanzia di sicurezza per le nostre famiglie.

Il Piano Regionale di screening dovrà coinvolgere centinaia di migliaia di nostri concittadini, nel corso delle prossime settimane. È un Piano ordinato, organizzato, non propagandistico, che sarà articolato in tre azioni.

  • a) Sviluppo ulteriore delle attività ordinarie presso i laboratori pubblici e l’Istituto Zooprofilattico, di controllo del contagio tramite l’uso dei tamponi. L’obiettivo è quello di giungere, procurandosi le forniture necessarie, soprattutto in materia di reagenti, a lavorare circa 3000 tamponi al giorno. Questa attività è destinata soprattutto a persone sintomatiche.
  • b) Screening mirato su alcune fasce particolari: familiari di pazienti in isolamento domiciliare; personale sanitario e delle forze di polizia; soggetti che riprendono l’attività economica; anziani delle case di accoglienza; fasce deboli (disabili, malati di diabete…); operatori del trasporto, dipendenti pubblici a contatto con l’utenza etc.
    In tale attività si prevede un coinvolgimento pieno di strutture pubbliche e di laboratori privati.
  • c) Screening di massa a persone asintomatiche, partendo dagli anziani, da territori più densamente abitati, da categorie economiche esposte al pubblico (ristoranti, bar, alberghi…). Tale attività dovrà portare a centinaia di migliaia di controlli nei prossimi mesi. Sarà un lavoro concreto, chiaro, al di là della confusione che si è determinata sulle tipologie di controlli e al di là di annunci propagandistici che si rincorrono in Italia.

A tal fine si svolge oggi una riunione operativa tra la task force regionale, i dirigenti del Cotugno e i responsabili di tutti i laboratori pubblici oggi attivi.

 

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