mercoledì, Agosto 13, 2025
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BussoLaLeggenda // Il fantasma di San Lorenzo

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C’è una leggenda d’amore, triste come quasi tutte quelle che hanno luogo in Campania, che prende vita ogni 10 Agosto, la notte di San Lorenzo, a Secondigliano.

Qui, dal cielo, non cadono solo le stelle, ma anche fantasmi, lacrime e rimorsi. Questa è la leggenda di Milena e della sua morte, che eternamente ogni anno si ripete.

Milena dagli occhi di cielo

C’era una fanciulla, nel Casale Regio di Secondigliano, nota per la sua sfolgorante bellezza: il suo nome era Milena. Si dice che i capelli di Milena fossero morbidi e del colore delle caldarroste, mentre i suoi occhi brillavano di un incredibile azzurro, lo stesso colore del cielo.

Milena amava un uomo di cui la leggenda non riporta il nome. Di lui sappiamo poco, solo che ricambiava il sentimento della ragazza e che avrebbe voluto sposarla: chiese, infatti, la mano dell’amata al padre. Ma ricevette un netto e secco rifiuto: Milena era infatti promessa ad un altro.

Le nozze del civico 148

Per interessi economici che intercorrevano con un altro uomo, sin da quando Milena era un’adolescente il padre l’aveva promessa al figlio di lui, Cosimo. Quando la ragazza compì 27 anni il padre decise che era arrivato il tempo di concludere l’affare che da tanto tempo stava preparando e dispose che le nozze tra i due venissero celebrate.

Milena era disperata: con indosso l’abito da sposa era la più bella di Secondigliano, ma anche la più triste. Celebrate le nozze il 10 di Agosto, quando giunse la sera i due si recarono nella loro casa, che si trovava al terzo piano del civico 148 del Corso di Secondigliano.

Una stella cadente

Milena, prima di recarsi nella sua nuova camera da letto, dove Cosimo s’era già diretto, s’affacciò ad uno dei balconi della casa. Ancora vestita di bianco alzò lo sguardo al cielo, piangendo e cercando una stella cadente per affidarle l’ultimo suo desiderio.

Dopo qualche minuto, si sporse dalla ringhiera del balconcino e si lasciò cadere con un grido; morì sul colpo. Aveva scelto la morte invece di una vita accanto ad un uomo che non amava e lontano da quello che il suo cuore bramava: bianca ed illuminata dalla luna, s’era trasformata, per un istante, in una stella cadente.

Il fantasma di San Lorenzo

Ogni anno, durante la notte di San Lorenzo, si dice che il fantasma di Milena riviva il momento della sua morte. La si può vedere lanciarsi dal terzo piano del civico 148, con l’abito da sposa che si gonfia d’aria e che si impiglia nelle inferriate dei balconi.

Ma in questo eterno ripetersi della sua morte, dopo aver riempito l’aria del suo grido disperato, Milena si rialza, come se niente fosse, e alza il viso verso il cielo e le stelle: cerca forse l’amore che non ha potuto vivere e la serenità che nemmeno la sua morte così violenta le ha potuto concedere.

E voi? Avete mai visto il fantasma di Milena cadere? Avete mai sentito l’urlo del fantasma di Ferragosto? Qui dal cielo non cadono solo le stelle: il cielo è pieno di fantasmi e rimorsi.

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Diplomati in italiano 20 migranti degli Sprar di Napoli e Procida

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Gioia e speranza per 20 migranti degli Sprar di Napoli e Procida: si sono diplomati e desiderano diventare professionisti in diversi settori.

Sono aspiranti sarti, chef, parrucchieri e saldatori i venti migranti diplomati al Centro linguistico dell’Orientale, diretto dalla docente Anna De Meo. Sono ospiti degli Sprar di Napoli e di Procida: vengono dalla Nigeria, Camerun, Niger, Senegal e Siria. L’ateneo dal 2014 ha attivato i corsi di italiano per i rifugiati e richiedenti asilo grazie alla partnership con la cooperativa Less onlus e il Comune di Napoli.

Oltre 500 i migranti formati in cinque anni; a consegnare i diplomi l’assessore alla coesione sociale del Comune Laura Marmorale che commenta:

«Il corso rende reale l’apprendimento della lingua italiana, primo strumento necessario per cercare lavoro e inserirsi nella società».

E sugli effetti del decreto sicurezza, l’assessore aggiunge:

«I problemi li vedremo entro il 31 dicembre quando gli Sprar scadranno: non abbiamo ancora le linee guida dei nuovi centri Siproimi».

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Regione Campania: Firmato il protocollo d’intesa per la promozione dei Parchi

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Regione Campania: Firmato il protocollo d’intesa tra Assessorato al Turismo e Parchi regionali.

Firmato stamane presso la sede dell’Assessorato regionale alla Promozione e allo Sviluppo del Turismo, un protocollo d’intesa con i presidenti dei 10 Parchi naturali della Campania. Il documento prevede una serie di:

“azioni di sviluppo e promozione dei cammini naturalistici e religiosi”

per inserire gli itinerari all’interno di un circuito che sarà promosso sui mercati nazionali ed internazionali. Saranno quindi finanziati interventi necessari a soddisfare i requisiti previsti dal MIBACT ai fini della pubblicazione di questi percorsi sull’Atlante dei Cammini. L’assessore regionale Corrado Matera ha così commentato l’accordo:

“Quella dei cammini e degli itinerari rappresenta un’offerta complementare e inclusiva del turismo delle aree costiere, sicuramente più maturo, con quelle delle aree interne che ha margini di crescita esponenziali”.

I borghi, il cibo sano, i percorsi di fede, i cammini e il cicloturismo dei nostri Parchi rappresentano il sistema per un turismo più diffuso per i territori, sempre più richiesto rispetto alle mete tradizionali.

Matera ha concluso così:

“Stiamo trasformando il territorio campano in una destinazione accogliente in tutto e per tutti, una terra dove si possa costruire e sviluppare un turismo accessibile, inclusivo e di qualità. Vorrei sottolineare l’attenzione crescente della Regione Campania verso orientamenti di mercato sempre più alla ricerca di un turismo eco-sostenibile e di svago, che si traduce nella valorizzazione di aree, una volta dimenticate, trasformate in percorsi permanenti di fruizione a piedi o su due ruote, utilizzando al meglio i territori meno conosciuti dei distretti turistici campani”.

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Incidenti stradali, migliora la Campania ma aumentano i morti a Napoli

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Incidenti stradali, migliora la situazione in Campania ma aumentano i morti a Napoli.

Diminuiscono le vittime della strada in Campania e nella provincia di Napoli, ma aumentano nel capoluogo partenopeo. Secondo gli ultimi dati ACI-Istat, nel 2018, nella Città Metropolitana di Napoli si sono verificati 5.181 incidenti stradali che hanno causato 88 morti e 7.344 feriti. Rispetto all’anno precedente, risultano in calo sia i sinistri che i decessi. Pressoché stazionario, invece, è l’andamento degli infortuni. In questo contesto, spicca il dato negativo del comune di Napoli dove, a fronte di una flessione degli incidenti, si registra un aumento considerevole dei morti e più contenuto dei feriti. Complessivamente, nell’intera regione Campania il fenomeno dell’incidentalità stradale mostra un andamento migliore rispetto al 2017.

In base alle stime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il costo sociale annuo degli incidenti in Campania è quantificabile ad un miliardo e 142 milioni di euro, di cui circa la metà solo nella Città Metropolitana di Napoli. Fortemente a rischio sono le utenze deboli, centauri e pedoni e poi i giovani. La guida distratta, quasi sempre dovuta all’uso del cellulare, si conferma la causa principale, mentre all’alta velocità va imputata la maggioranza di quelli mortali. La fascia oraria 22-6 è quella più nefasta: il 31% dei decessi, infatti, si verifica di notte. Sulle strade urbane e sulla rete autostradale che attraversa la provincia di Napoli si registrano preoccupanti incrementi della mortalità: rispettivamente del 9,6 e del 18,2 per cento. Escluso Napoli, il comune con il maggior numero di sinistri è Pozzuoli (163), quello con più morti è Acerra (9), mentre il record dei feriti (255) spetta a Giugliano in Campania.

Il presidente dell’ACI Campania, Antonio Coppola ha commentato così:

«Nella nostra regione anche se si intravedono confortanti segnali di miglioramento, preoccupa il notevole incremento dei morti nel comune di Napoli, a conferma del degrado in cui è scivolato il capoluogo partenopeo dove è l’intera condizione della mobilità a registrare gravi criticità. In più, gli Enti locali si mostrano incapaci pure di riscuotere le multe e nemmeno quel poco che incassano viene destinato secondo le prescrizioni del Codice della Strada che, all’articolo 208, impone loro di utilizzare il 50% dei proventi delle sanzioni per attività finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale».

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Napoli: sgominato il clan della camorra di via Marina

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Napoli: un blitz notturno della polizia ha permesso l’arresto di un clan della camorra attivo nel quartiere di Sant’Erasmo, in particolare a via Marina.

Si tratta del clan Montescuro, che avrebbe permesso di mantenere l’equilibrio tra faide nel quartiere partenopeo di Sant’Erasmo. Il clan della camorra controllava tutte le attività illegali, chiedeva il pizzo su ogni lotto di lavori a via Marina, possedeva armi, procurava avvocati agli affiliati con problemi di giustizia e manteneva i detenuti e le loro famiglie.

In arresto anche l’84enne boss del clan della camorra. C. M., detto “la Piccola Svizzera”, è infatti dotato di grande carisma e per il periodo della sua attività è riuscito a mantenere equilibrio tra le varie componenti criminali, pur controllando già un proprio clan. Pare infatti che spartisse le estorsioni, derivanti dalle sue attività illecite, tra le varie compagini in base alla loro influenza sul territorio.

Gli imprenditori non hanno però denunciato tali estorsioni. L’arresto infatti è stato possibile grazie ad alcune intercettazioni telefoniche.

Il capoclan, insieme al 55enne N. A. (anch’egli ora in arresto), ha imposto il pizzo ad una cooperativa di exdetenuti, la Salus. Un pizzo di 3000 euro, ma aumentato nel momento in cui la cooperativa ha cambiato sede. Tale vicenda era infatti oggetto di intercettazioni telefoniche del maggio 2017.

Inoltre tra le 23 persone in arresto vi sono anche altri importanti nomi di clan della camorra di altre zone di Napoli, come il clan Mazzarella e il clan Formicola, operanti nella zona di San Giovanni a Teduccio.

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Tragico incidente a Fuorigrotta: Ragazzo di 32 anni perde la vita

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Tragico incidente a Fuorigrotta: perde la vita un giovane ragazzo, di soli 32 anni. Sono in corso le indagini.

Si chiamava Giuseppe Graniero, 32 anni, studente d’ingegneria e maestro di musica, il ragazzo deceduto nella serata di martedì in un tragico incidente a Napoli, in via Diocleziano. Lo schianto è avvenuto poco prima della mezzanotte, nel quartiere Fuorigrotta. Immediato l’intervento del 118, ma la vittima è deceduta durante il trasporto presso il vicino ospedale “San Paolo”.

La dinamica dell’incidente è ancora incerta. Pare che il giovane, in sella alla sua Ducati “Monster”, si trovasse all’altezza del civico 330, proprio davanti il comando della polizia locale, quando si sarebbe schiantato contro un’auto che, diretta verso piazza Bagnoli, avrebbe effettuato un cambio di corsia per entrare in un parco privato.

Le indagini stanno cercando di accertare le eventuali responsabilità dell’automobilista, un uomo di 70 anni, e la velocità alla quale procedeva il 32enne, che in quel momento indossava il casco e non trasportava alcun passeggero. Il pubblico ministero di turno ha disposto il sequestro della salma e dei veicoli coinvolti nell’ennesimo drammatico schianto consumatosi nella periferia occidentale di Napoli.

Napoli, Vigile urbano si spara sul Lungomare

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Un vigile urbano di Napoli si è tolto la vita nei pressi del Lungomare.

Ritrovato il corpo di un vigile urbano di Napoli, poco prima dell’alba dai netturbini che hanno subito avvertito le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione Chiaia per i rilievi. Una birra appoggiata sul marmo accanto, la pistola che dopo aver sparato è caduta un paio di metri davanti con sangue tutto intorno. Ecco tutto ciò che è stato trovato nei giardinetti di via Cesario Console, seduto sulla statua di Augusto al centro di Napoli, nel quartiere Chiaia.

Si è trattato di un suicidio ed è successo sicuramente nella notte perché ai centralini delle forze dell’ordine non sono arrivate segnalazioni di spari. Inutile un eventuale soccorso, quando lo hanno trovato era già morto. Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti sulla sua identità e le indagini porteranno a capire le dinamiche che si nascondono dietro il folle gesto. Nelle prossime ore si valuterà se effettuare l’autopsia e sequestrare la salma.

Si tratta di un agente della Polizia Municipale di 52 anni, in servizio presso l’Unità Operativa di Palazzo San Giacomo, trasferito a un’altra sezione da una decina di giorni in seguito a una sua richiesta. La pistola è stata sequestrata e sarebbe quella di ordinanza.

Sciopero dei mezzi: Oggi Napoli è a rischio paralisi

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Sciopero aziendale e nazionale: la città di Napoli è a rischio paralisi.

A Napoli oggi si rischia la paralisi della viabilità con i mezzi pubblici. Allo sciopero nazionale di 24 ore proclamato da Cub, Sgb, Si-Cobas, Usi-Cit si aggiungerà quello aziendale in Anm promosso da Usb, Orsa e Faisa Confail. Per quanto riguarda autobus e tram, lo stop è previsto dalle 11 alle 15. In caso di adesione, le ultime partenze garantite saranno effettuate circa 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero, mentre il servizio dovrebbe tornare regolare circa 30 minuti dopo dalla fine.

Per quanto riguarda la Linea 1 della metropolitana, l’ultima corsa del mattino garantita da Piscinola è alle 10.26 e da Garibaldi alle 10.30. La circolazione dei treni riprende regolare con la prima corsa da Piscinola delle 15.14 e da Garibaldi alle 15.54. Per le funicolari Centrale, Chiaia, Montesanto e Mergellina l’ultima corsa garantita al mattino è alle 10.50. Il servizio riprende alle 15.20.

La protesta nasce dalla richiesta del miglioramento delle condizioni di lavoro, trattamento economico e sviluppo progressivo di carriera per gli addetti all’esercizio del settore gomma e ferro, il potenziamento delle misure di sicurezza su stazioni e capolinea bus e l’internalizzazione delle attività in appalto.

Per quanto riguarda lo sciopero nazionale saranno garantiti i collegamenti regionali nelle fasce orarie frequentate dai pendolari (6-9 e 18-21). La protesta promossa da Cub, Sgb, Si- Cobas, Usi-Cit riguarda tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata nel trasporto aereo, ferroviario (dalle 21 di ieri sera), trasporto pubblico locale, marittimo e autostradale (dalle 22 di ieri sera).

Scosse di terremoto avvertite in Calabria e Campania

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All’alba di oggi, 25 ottobre, un forte scossa di terremoto si è verificata nel Mar Tirreno Meridionale, dinanzi alla Costa compresa tra i comuni di Scalea e Cetraro.

L’evento sismico, che in Calabria ha messo in allarme la popolazione spingendo molte persone  a riversarsi in strada, è stato distintamente avvertito anche in provincia di Potenza e in Campania, precisamente nell’area meridionale della Regione, vale a dire nel Cilento e in altre zone della provincia di Salerno.

Il movimento tellurico  è stato registrato dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di magnitudo 4,4 e profondità 11.5 km.

Successivamente, sono state registrate altre scosse di assestamento, sempre a 11km di profondità, ma con magnitudo più lieve: prima 2,5 poi (alle 6:39) 1,5 e (alle 6.40) 1.7.

terremoto 25 ottobre

Secondo la scala Richter, la scossa di questa notte è classificata come terremoto “leggero”. Non risultano, infatti, danni a cose o a persone, ma diverse ripercussioni si sono avute sulla circolazione.

Problemi alla circolazione

Trenitalia ha comunicato che dalle 6.30, l’orario della prima scossa, quella più forte, è stata sospesa la circolazione ferroviaria sulla linea Sapri – Lamezia Terme per verifiche all’infrastruttura.  I tecnici di RFI sono all’opera per controllare che la scossa tellurica che ha interessato la zona non abbia creato danni.

 

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È morto Lucio Gallo, giovane rapper napoletano

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Dopo una lunga lotta contro la malattia, muore a soli 22 anni Lucio Gallo, in arte Regret, un rapper napoletano. Era di Ercolano e, durante il lungo periodo trascorso in ospedale, aveva anche inciso un brano “Rivincita” che rappresentava la sua lotta contro la malattia.

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