mercoledì, Agosto 13, 2025
Home Blog Pagina 2128

L’ex Icm presto ripulito dai rifiuti

0

Raggiunto questa mattina l’accordo tra il Ministro dell’Ambiente e il sindaco di Napoli

L’ex Icm, sito di trasferimento dei rifiuti a Ponticelli, periferia est della città, è stato negli ultimi giorni teatro di numerose proteste.

L’annuncio della bonifica della zona è arrivato questa mattina.

È proprio il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ad annunciare che basteranno 5 giorni per ripulire la zona. Nell’incontro di questa mattina il sindaco partenopeo Luigi de Magistris ha, inoltre, assicurato che le manovre di smaltimento stanno avanzando velocemente.

Per fine mese, assicurano le due autorità, l’ex Icm sarà sgombro dai rifiuti e completamente igienizzato. 

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

È di un ischitano il miglior panettone artigianale del mondo

0

Arriva dalla Campania, precisamente dall’isola d’Ischia, il miglior panettone artigianale del mondo: lo ha stabilito la giuria del Panettone World Championship, contest internazionale organizzato dai Maestri del lievito madre svoltosi a Host a Milano, la fiera dedicata al mondo della ristorazione e dell’accoglienza organizzata nei padiglioni della Fiera di Rho.

La ricetta del panificatore Alessandro Slama, nato a Ischia e che fin da piccolo ha appreso l’arte dei lievitati e del lievito madre, ha sbaragliato la concorrenza battendo concorrenti da tutto il mondo; al concorso, infatti, hanno partecipato professionisti provenienti dalle città di tutta Italia e anche dell’estero, tra cui Tokyo, Sydney, New York e tante altre. “È una gioia indescrivibile per me aver vinto – dichiara emozionato Alessandro Slama, il vincitore – Questa vittoria è il premio all’impegno, alla passione e ai sacrifici miei e della mia famiglia”.

 

 

Napoli: tangenziale gratuita per 10 giorni

0

Dalla mezzanotte di venerdì 25 ottobre fino alla mezzanotte di martedì 5 novembre la Tangenziale di Napoli sarà gratuita.

La società “Tangenziale di Napoli” ha affidato i lavori per la messa in sicurezza del viadotto di Capodichino, chiuso parzialmente dal 18 ottobre, ad una ditta. Su quel tratto di strada da quel giorno si procede a due corsie, causando numerose problematiche alla viabilità. I giorni in cui la Tangenziale di Napoli sarà gratuita serviranno ad ultimare i lavori più velocemente possibile.

Inoltre, è stato diramato un comunicato ufficiale nel pomeriggio, dal quale si legge: “Tangenziale di Napoli, il pedaggio sarà gratis per i prossimi dieci giorni. La decisione sarà ratificata dal Cda di domani della Società, per agevolare i cittadini in vista delle festività di Ognissanti. E’ stato formalizzato l’affidamento a una impresa per i lavori sul viadotto Capodichino.I tempi di intervento saranno ridotti al massimo. Il Consiglio di amministrazione di Tangenziale di Napoli Spa si riunirà domani, in via straordinaria, per discutere e approvare la sospensione dei pedaggi sulla tangenziale  dalla mezzanotte di venerdì 25 ottobre fino a tutto il 5 novembre. Tale decisione accoglie un invito formalizzato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti. I tecnici di Tangenziale di Napoli, con la collaborazione di esperti esterni, stanno definendo le tempistiche dell’intervento, che saranno comunicate nel dettaglio non appena il progettista avrà completato le proprie analisi. Le fasi di lavorazione saranno tempestivamente comunicate al Comune di Napoli, così come concordato nel tavolo tenutosi ieri a Palazzo San Giacomo“.

Tangenziale di Napoli è pienamente consapevole dei disagi che la cittadinanza sta affrontando in seguito ai necessari interventi in corso sul viadotto Capodichino. Per questo, è intenzione della Società ridurre al massimo i tempi di intervento, grazie a turni di lavoro continui“, conclude il comunicato.

Vongole campane contaminate: è allerta sanitaria in Europa

0

Allerta sanitaria europea scattata a causa delle vongole di foce Sarno, contaminate da metalli pesanti presenti in quantità ampiamente superiori ai limiti tollerabili dall’organismo umano. Le analisi chimiche svolte dell’ASL3, dell’Arpac, dell’Istituto Zooprofilattico e dall’Università Federico II hanno infatti evidenziato la presenza di piombo, cadmio, zinco e altri materiali contaminanti.

L’allerta arriva dalla Capitaneria di porto di Castellammare. Qui gli uomini dell’ammiraglio Pietro Vella (direttore marittimo della Campania) hanno iniziato ad indagare su alcune richieste sospette di pesca subacquea professionale da praticare proprio in quell’area. Il comandante della Capitaneria Ivan Savarese ha quindi avviato una capillare operazione di monitoraggio. Tale operazione ha portato alla luce attività di pesca illegali della famosa “Vongola Verace” che si svolgevano in aree marine fortemente inquinate nei pressi della foce del fiume Sarno e al confine tra Castellammare e Torre Annunziata.  “I primi riscontri sono stati sbalorditivi: addirittura dai laboratori ci chiedevano se per errore le vongole fossero finite in un serbatoio di benzina”, dirà Savarese.

La frode

Le vongole contaminate venivano aggiunte ad altri lotti con filiera di provenienza tracciata e presenti lecitamente sul mercato. Le autorità di tutta Europea sono pertanto all’opera per impedirne la commercializzazione.

Marcello Manfredi, comandante del nucleo di polizia giudiziaria, ha dichiarato che una decina di persone sono state denunciate con l’accusa di attentato alla salute pubblica e frode. Ha dichiarato inoltre che ad operare sono le stesse bande che hanno devastato le rocce della penisola sorrentina per estrarre i datteri di mare.

Valori di diossina troppo alti dopo l’incendio dello Stir

0

L’impianto di trattamento rifiuti (Stir) di Santa Maria Capua Vetere ha preso fuoco lo scorso 17 ottobre, disperdendo una notevole quantità di diossina. I tecnici Arpac hanno misurato la quantità di tossine presenti nell’aria al momento del rogo e sia il giorno stesso, sia il giorno dopo, i valori erano oltre i limiti tollerabili. E’ stata presa in esame anche l’aria delle zone circostanti, come quella di Marcianise, a un chilometro di distanza dall’incendio. I risultati della conta di diossine e furani nell’atmosfera pero’ dev’essere ancora resa nota.

Terzo incendio in un anno, lo Stir di Santa Maria Capua Vetere: leggi l’articolo.

La Tempesta di de Fusco: la commedia shakespeariana al Mercadante

0

La stagione 2019/2020 del Teatro Mercadante si è aperta ieri sera con la messa in scena dello spettacolo shakespeariano de “La Tempesta“. L’adattamento porta la firma di Luca de Fusco, che da nove anni è direttore del Teatro Stabile di Napoli, e si fregia di grandi nomi quali quello di Eros Pagni, che qui veste i panni del mago Prospero.

Un’isola in cui perdere se stessi

Considerata come l’ultima opera di Shakespeare, la trama de “La Tempesta” è assai famosa: Prospero, legittimo erede del ducato di Milano, è stato esiliato in mare con la figlia Miranda (Silvia Biancalana) dal perfido fratello Antonio (Paolo Serra), che si è alleato con il re di Napoli Alonso (Carlo Sciaccaluga). Grazie agli aiuti di un nobile napoletano, il buon Gonzalo (Enzo Turrin), Prospero e la figlia sono riusciti a sopravvivere e sono approdati su un’isola, dove l’uomo ha studiato per affinare le proprie arti magiche con la speranza ed il progetto di riappropriarsi del proprio ducato.

Sull’isola Prospero libera uno spiritello dell’aria, Ariel, che era stato imprigionato da una strega nel tronco d’un albero – e che per questo, grato, si mette a servizio del mago – e cerca di educare, con scarso successo, il figlio di quella stessa strega e di un diavolo, Calibano (entrambi interpretati dalla brillante Gaia Aprea), alla morte della megera. Al tentativo di Calibano di violare Miranda, Prospero lo rinnega e lo maledice, costringendolo ad obbedirgli con la magia.

Lo spettacolo comincia con una tempesta, forse la più celebre del mondo del teatro ed anche della letteratura. La tempesta è stata creata da Prospero ed Ariel allo scopo di far naufragare sull’isola Antonio, il re Alonso, il principe di Napoli di lui figlio Ferdinando (Gianluca Musiu) e la loro schiera di consiglieri e servitori.

In un susseguirsi di emozionanti interazioni tra i personaggi, di amori appena sbocciati e nature tanto immonde quanto ineluttabili seguiremo il potente e geniale mago Prospero nel suo tentativo di vendicarsi dei traditori che lo hanno derubato ed in quello di riappropriarsi del proprio ducato. L’isola, un luogo che si deforma insieme ai pensieri ed agli incantesimi di attori e spettatori, sarà un luogo sospeso tra il reale e l’immaginario dove tutti i personaggi si perderanno e smarriranno anche se stessi.

Scenografie oniriche tra psiche, arte e bellezza

Difficilissimo descrivere la scenografia con aggettivi ed attributi, per cui ci si limiterà a dire che è, semplicemente, meravigliosa.

Meraviglia ed incantato stupore sono le sensazioni che si provano guardando l’allestimento del palco; la libreria di Prospero infatti, pur rimanendo il luogo in cui la maggior parte degli avvenimenti accade, si trasforma ad ogni scena rivelando nuovi particolari, sorprendendoci.

La scenografia compie quella piccola, gigantesca magia che è l’essenza del teatro: riempie gli occhi, colma di bellezza e stupore, ci fa tornare ad uno stato di infantile e gaudente meraviglia. Curata nei minimi dettagli, la biblioteca di Prospero è agghindata da quadri che cambiano oggetto e soggetto a seconda di chi calca in quel momento la scena: si susseguono i quadri sognanti di Chagall, ritratti di Freud e cieli stellati, e talvolta si anima e parla attraverso la voce di spiritelli-pinup e giudici rinascimentali.

La scena segue la psiche e le emozioni dei personaggi: si scioglie e contorce quando Prospero compie i suoi incantesimi e costringe al sonno i suoi malcapitati ospiti; sgocciola di terrore e perversione quando c’è Calibano che inveisce contro il suo padrone; si riempie di luce e di azzurro quando scende sugli attori e sugli spettatori la benedizione di Giunone.

La scenografia è viva e recita, si muove letteralmente grazie ad espedienti meccanici assolutamente incredibili. Lo sfondo delle vicende di questa Tempesta non è semplicemente carta da parati, è attore performante della realtà e dello spettacolo: un sogno.

Le scene e i costumi sono di Marta Crisolini Malatesta; disegno luci di Gigi Saccomandi; installazioni video di Alessandro Papa; musiche originali di Ran Bagno.

La Tempesta di De Fusco: un nucleo autentico vestito d’originalità

Il regista è riuscito nel non comune e non semplice compito di far propria un’opera iconica senza perderne l’essenza. La Tempesta di De Fusco si distanza dall’originale per tantissimi motivi – già solo, semplicemente, l’essere costituito da un atto unico invece che i cinque di Shakespeare – ma ne mantiene intatto il senso.

Il nucleo Shakespeariano di questa tempesta rimane integro anche se Luca de Fusco lo veste di abiti nuovi e scintillanti, divisi tra arte e raffinatezze ed un’atmosfera che strizza l’occhio in più occasioni alla cultura pop e cinematografica.

Tra i consiglieri ed accompagnatori del re Alonso così spunta un Freud, impossibile da non riconoscere anche per il suo ritratto che compare alle sue spalle incastonato come un memento nella libreria di Prospero, e proprio come un autentico psicoanalista razionalizza e rende palesi i sentimenti, i turbamenti, le paure e le emozioni dei personaggi; Giunone (Alessandra Pacifico Griffini) si trasforma in una sfolgorante e sensuale Marilyn Monroe che esegue la sua benedizione danzando tra le stelle; gli ubriaconi e bislacchi Stefano (Gennaro di Biase) e Trinculo (Alfonso Postiglione) diventano due napoletani sguaiati e volgari che modificano i dileggi del maestro inglese in battutacce e detti recitati in un becero dialetto.

La bravura del regista è quella di inserire frammenti di se stesso, della propria epoca e della propria esperienza all’interno di un’opera teatrale così celebre e mastodontica senza distruggerla, senza dissacrarla o sovrastarla: non ne cambia i connotati ma semplicemente la veste della propria pelle. Ed in questo caso è indubbio che l’operazione sia stata un successo e che sia stata eseguita magistralmente.

Un saluto romantico al teatro

Quest’opera è, come specificato nella presentazione dello spettacolo, un addio di Shakespeare al teatro. Ed è probabilmente questo il motivo per cui Luca de Fusco ha scelto proprio questo titolo come suo ultimo lavoro di adattamento e regia in veste del direttore del Teatro Stabile di Napoli: dall’anno prossimo, infatti, la carica passerà ad altri.

Alla fine della messa in scena, il regista ha salutato il suo pubblico ed il teatro non senza un velo di commozione. La sua Tempesta è ammantata di percepibile nostalgia, ma si tratta d’una nostalgia gentile poiché priva di rimorso e rimpianto: è un saluto, un arrivederci più che un addio, intessuto di lustrini e velluto rosso. Guardando lo spettacolo, ancor prima di ascoltare il commiato di Luca de Fusco, tutto ciò è arrivato allo spettatore, trasmesso dalla delicatezza della rappresentazione.

Si tratta di un saluto romantico e commosso al teatro – un imperdibile arrivederci arricchito di sostanziosa cura e competenza.

Dove e quando vedere lo spettacolo

La Tempesta di De Fusco sarà in scena a Napoli al Teatro Mercadante fino al 10 Novembre 2019.

La sua successiva Tourneé sarà invece così articolata:

  • Salerno, Teatro Verdi, dal 14 al 17 Novembre 2019;
  • Roma, Teatro Eliseo, dal 19 al 1 Dicembre 2019;
  • Reggio Calabria, Teatro Cilea, 4 Dicembre 2019;
  • Como, Teatro Sociale, dal 12 al 13 Dicembre 2019;
  • Genova, Teatro della Corte, dall’8 al 19 Gennaio 2020;
  • Perugia, Teatro Morlacchi, dal 22 al 26 Gennaio 2020;
  • Udine, Teatro Nuovo, dal 28 al 30 Gennaio 2020;
  • Arezzo, Teatro Petrarca, dal 3 al 4 Febbraio 2020;
  • Prato, Teatro Metastasio, dal 6 al 9 Febbraio 2020.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Napoli: per chiese e cattedrali nasce il restauro “fai da te”

0

Molte chiese e parrocchie della città di Napoli, a causa dell’insufficienza di fondi europei destinati soltanto ad una piccola parte dei siti storici, hanno deciso, per poter effettuare i restauri necessari sia strutturali che a livello di pitture, di chiedere un piccolo sostegno ai fedeli e ad alcune associazioni.

Il grande progetto «Centro storico UNESCO» include nel proprio elenco di interventi solo 15 delle circa 200 chiese dell’area, molte con problemi di staticità e deterioramento del patrimonio artistico. In alcuni casi si è cercato di scongiurare i rischi immediati puntellando le volte. Nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a via Toledo i fedeli si riuniscono quotidianamente sotto i tubi innocenti, davanti all’altare maggiore realizzato nel 1759 da Giuseppe Sammartino. Una particolare devozione è riservata alla statua della Madonna col Bambino: “Quest’ultima era davvero malridotta e non potevamo sperare in nessun aiuto economico – spiegano i volontari dell’Arciconfraternita Nostra signora dei sette dolori – ,da qui l’idea di chiedere un contributo direttamente ai nostri fedeli e in molti hanno risposto all’appello. Abbiamo così potuto sostenere le spese per il restauro del manto azzurro e del volto della venerabile effigie”.

Restauri di cui necessita anche la Chiesa di San Nicola alla Carità, sempre su via Toledo e nelle immediate vicinanze di Piazza Dante, in cui la volta affrescata nel Settecento da Francesco Solimena rischia di scomparire per sempre a causa del rischio di eventuali crolli, incrostazioni, infiltrazioni e comparsa di muffe.

Non meglio si presenta la Real Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, realizzata nel 1540 per ordine del viceré don Pedro de Toledo e inglobata nel palazzo del Municipio, in cui i danni alla volta sono causati dalle infiltrazioni, così come la Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, annessa all’ospedale e gestita dall’omonima arciconfraternita fondata nel 1578. Convegni e manifestazioni artistiche hanno riportato negli ultimi anni l’attenzione sul complesso della Pignasecca, convogliando donazioni di privati per il restauro delle tele seicentesche di Giacomo Farelli e Francesco Fracanzano.

Nonostante a luglio si sia costituito a Napoli il comitato per il riconoscimento delle confraternite come patrimonio UNESCO dell’Umanità, padre Salvatore Fratellanza, presidente del Comitato di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate, ritiene che i restauri dovrebbero essere proposti da ciascuna chiesa seguendo un coerente piano d’interventi: “Così è accaduto a Sant’Anna dei Lombardi a Monteoliveto dove siamo riusciti ad eseguire importanti interventi di messa in sicurezza delle opere: ma le raccolte fondi promosse da alcune arciconfraternite, sono iniziative indipendenti: non rientrano nei nostri programmi e tanto meno sono coordinate da noi”.

Campania: PD, M5s e DeMa uniti contro la Destra. Il Leader? Spuntano i primi nomi

0

La forza travolgente della coalizione di destra a trazione leghista impone agli avversari politici di unire le forze contro il nemico, ma ciò presuppone un’intesa non facile da digerire.

Manca poco ormai alle Regionali in Umbria che si terranno domenica prossima e saranno banco di prova per le forze che compongono il governo di fronte all’elettorato, ancora disorientato dal repentino e drastico cambio di linea.

Ciò che si sta cercando di fare nelle ultime ore è replicare il “modello umbro” anche in Campania, unificando sotto il nome di un leader autorevole e largamente condivisibile, il PD e il M5S, che nella regione sono ancora ideologicamente avverse.

Spunta infatti il nome di Raffaele Cantone, ex presidente dell’Autorità nazionale anti corruzione, nome che metterebbe d’accordo un po tutti, ma dall’esito tutt’altro che certo.

Altri nomi vengono infatti proposti, come quello dell’attuale Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, anch’egli altrettanto condiviso e che raccoglierebbe facile consenso anche da parte di DeMa e di Leu.

Da non scartare anche il nome di Floro Flores, ex commissario a Bagnoli e vicino a De Magistris quanto a Fico, configurandosi come possibile asse tra le due forze.

Spunta anche il nome del rettore dell’ Università Federico II Gaetano Manfredi, il cui mandato alla guida dell’ateneo volge al termine.

Al via la stagione del Nest con “Romeo e Giulietta non sono morti”

0

Parte la nuova stagione teatrale Nest dal titolo “Lasciati sedurre dal teatro” il 26 e 27 ottobre con “ Romeo e Giulietta non sono morti e ‘o ddoce de vase se facette prete e tufo” la dissacrante messa in scena della tragedia Shakespeariana, di e con Salvatore Caruso e Tonia Garante, il cui linguaggio è contaminato dalla migrazione Verona – Napoli.

Lo spettacolo nasce intorno ad una domanda: che fine avrebbero fatto e che tipo di coppia sarebbero stati Romeo e Giulietta se non fossero morti?

Ebbene, l’ipotesi di partenza è questa: Giulietta Capuleti si è svegliata e Romeo Montecchi è giunto in tempo nella cripta e si sono ritrovati. Dopo essere scappati all’ira spietata dei genitori, dopo secoli di latitanza di Romeo, accusato dell’omicidio di Tebaldo Capuleti, sono giunti a Napoli, dove vivono in affitto in una monocamera a piano terra fronte strada. I due, imprigionati in un “amore eterno”, non possono più tornare indietro, per non deludere le aspettative dei lettori e per assenza di alternative.

Nella tragedia Shakespeariana, Giulietta ha conosciuto Romeo a quattordici anni e senza alcuna esperienza del mondo ha abbracciato totalmente la causa dell’amore. Romeo, di soli due anni più vecchio di lei, ha finalmente trovato una donna che lo corrisponde ed essa diventa l’unica e sola ragione della sua vita. Ma, da adolescenti, è rischioso decidere del proprio avvenire; non si può sapere chi, come e cosa si diventerà. Per salvare l’amore, Shakespeare uccise gli amanti, noi gli amanti li abbiamo tenuti in vita. Due trentenni, ormai consapevoli di essere vittime di un destino tracciato. Due identità spezzate a causa di più variabili: genitori assenti, una disagiata condizione economica, l’unione che diventa dipendenza. La libertà di amare si traduce in esasperata sopportazione; parole vomitate; silenzi e incomprensioni. Il sommo scrittore e poeta è stato in parte dissacrato dalla nostra idea. Non è più la tragedia del sacro amore, quanto una tragedia familiare e un delitto sociale di due “deportati”. I versi del loro autore cullano il presente come memoria del passato: l’amore che è l’idea di quel che fu”.   ( T. Garante e S. Caruso)

Programmazione:

26 ottobre ore 21.00

27 ottobre ore 18.00

COSTO BIGLIETTO: 12 EURO | ridotto 10 EURO

Prenotazioni:

whatsapp e mobile: +39 3208681011
whatsapp e mobile: +393333223780

INFO E CONTATTI

Nest Napoli Est Teatro –

www.compagniateatronest.it

Via Bernardino Martirano 17 – San Giovanni a Teduccio , Napoli

+39 3208681011 mail: Info.teatronest@gmail.com – pressofficenest@gmail.com 

Nozze trash, Tony Colombo favorito da Claudio De Magistris?

0

L’informativa dei carabinieri documenta un incontro alle 11:30 dello scorso 13 marzo, tra Tony Colombo e Claudio de Magistris, fratello del sindaco di Napoli, con un fitto scambio di messaggi (153 SMS dal 2017) e telefonate. L’informativa, presentata al Tribunale del Riesame nell’ambito dell’indagini sulle cosiddette “Nozze trash” tra il cantante e Tina Rispoli, vedova del boss scissionista Gaetano Marino.

Tony Colombo e Claudio de Magistris (il cui fratello non è coinvolto in alcun modo nell’indagine) sono tra le otto persone indagate dalla procura Antimafia per il concerto non autorizzato che si è tenuto in piazza del Plebiscito la sera del 26 marzo.

Fu segnalato all’apposito ufficio del Comune come un flash mob (ovvero un evento dalle caratteristiche decisamente differenti da un concerto). L’incontro è avvenuto lo stesso giorno in cui all’apposito ufficio del Comune di Napoli è giunta la richiesta, via mail, di autorizzazione.

Secondo gli inquirenti Claudio De Magistris avrebbe favorito il concerto del cantante neomelodico. Per i militari, invece, quell’incontro sarebbe il momento in cui la condotta illecita contestata agli indagati ha iniziato a farsi concreta. Il Tribunale del Riesame dovrà pronunciarsi sul dissequestro dei telefoni cellulari e degli altri dispositivi passati al setaccio in queste settimane da inquirenti e forze di polizia.

Claudio De Magistris è attualmente sotto indagine per abuso d’ufficio: non sembrano esserci stati passaggi di denaro o operazioni illecite di altro genere, quanto un “semplice” favoreggiamento di Colombo, di cui è amico da alcuni anni.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock
error: IL CONTENUTO È PROTETTO