domenica, Dicembre 21, 2025
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Donna morta al Pellegrini vittima di abusi, ma la madre non ha soldi per il funerale

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Durante l’attacco al pronto soccorso del Pellegrini a opera di amici e parenti del 15enne Ugo Russo, una donna è morta. Irina era vittima degli abusi del compagno da anni e lascia figli e madre, che non ha soldi per il funerale.

La storia di Irina

Grazie all’intervento dei militari dell’Arma è stata ricostruita la storia della 39enne. Le indagini hanno rivelato un’orribile storia, caratterizzata da degrado e abusi: Irina è stata più volte vittima del compagno, ma l’ultimo episodio di violenza è stato fatale. Le percosse le hanno lasciato contusioni per tutto il corpo e in particolare le hanno ferito gravemente la milza. La donna aveva delle patologie pregresse e dopo dieci giorni di agonia, è deceduta. Esattamente nelle ore in cui il Pronto Soccorso veniva attaccato dai familiari del 15enne morto durante un tentativo di rapina a un carabiniere.

La madre vuole giustizia

Le forze dell’ordine hanno rintracciato il marito, ma la madre della vittima resta sola e incapace di sostenere le spese per il funerale. La frustrazione per le proprie condizioni economiche è stata peggiorata dal sospetto sulle condizioni che hanno influito sulla morte della figlia.

“Vogliamo che venga effettuata, dalle forze dell’ordine un’attenta verifica dei fatti, per capire se ci siano o meno correlazioni tra la morte di Nina e l’assalto pronto soccorso. Fa male sentire parlare ogni giorno di una persona morta mentre stava compiendo un atto criminale e non del decesso di una mamma onesta che non ha mai fatto del male a nessuno”.

Nina, la madre di Irina, ha lanciato un appello per garantire alla figlia un funerale dignitoso. Il consigliere regionale  Francesco Borrelli e lo speaker Gianni Simioli, hanno affermato di voler far partire una raccolta fondi per finanziare il funerale.

 

Referendum rinviato causa Coronavirus: Arriva la conferma

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Rinviato il Referendum del 29 marzo sul taglio dei parlamentari. A quanto si apprende da fonti di governo, questa è la decisione presa dal Consiglio dei ministri. Una nuova data verrà decisa la settimana prossima, non è escluso che si vada all’accorpamento con le amministrative.

Fermato colpevole di tentato omicidio avvenuto ad Acerra

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Il personale del commissariato di Acerra ha posto in stato di fermo un 35enne di Sant’Anastasia con numerosi precedenti di polizia.

L’uomo è ritenuto responsabile di tentato omicidio, avvenuto nella serata di sabato scorso, nei confronti di un uomo giunto in gravi condizioni presso il pronto soccorso della Clinica Villa dei Fiori di Acerra con una ferita dovuta ad accoltellamento. La vittima è stata immediatamente trasportata ed operata d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli dove, in seguito ad intervento chirurgico, è  stata dichiarata non più in pericolo di vita.

Le indagini hanno consentito dopo poche ore di ricostruire l’accaduto individuando l’abitazione del colpevole in Sant’Anastasia. L’uomo ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato fermato dagli agenti, a cui poi ha ammesso le proprie responsabilità. In seguito a perquisizione, è stato sequestrato un coltello con lama di 20 cm utilizzato per commettere l’aggressione. L’uomo è stato condotto a Poggioreale e il gip ha convalidato l’arresto.

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Nonostante il Coronavirus gli esami universitari non si fermano. C’è rischio?

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Nella serata di ieri è stato emanato il “Decreto Coronavirus” che in materia scolastica/universitaria si esprime così:

“Limitatamente al periodo intercorrente dal giorno successivo a quello di efficacia del presente decreto e fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole dei ministeri dell’interno e della difesa”.

Ciononostante, alcune Università come la Federico II e l’Orientale, continuano ad essere aperte al pubblico seppur in maniera “limitata”.

Le Università sono aperte, con limitazioni nel numero di accesso agli edifici. L’accesso agli uffici viene controllato all’ingresso delle sedi per limitare la presenza contemporanea di un numero elevato di utenti. Si raccomanda agli studenti di accedere agli uffici solo per casi urgenti. L’accesso alle biblioteche è consentito fino al trenta per cento della capienza degli spazi studio con ulteriori limitazioni, se necessarie, tese a garantire un flusso controllato di accesso. Il prestito è garantito purché nel rispetto del DPCM 1.3.2020“.Per il calendario degli appelli degli esami si rimanda agli avvisi del Polo Didattico e dei singoli docenti. Gli esami saranno comunque svolti, fatti salvi i principi di non affollamento richiamati dal decreto. I docenti devono predisporre e comunicare agli studenti una scaletta cadenzata, prevedendo la presenza di non più di 5 esaminandi contemporaneamente nell’aula assegnata per la prova orale. In nessun caso è consentito l’assembramento degli studenti nei corridoi, in sale d’attesa o in altri spazi chiusi non adatti a garantire le misure di non affollamento. I docenti devono predisporre l’elenco degli accessi da distribuire alle portinerie“. Questo quanto si legge dal sito dell’Orientale di Napoli.

Nell’edizione odierna del TG3 il rettore Lucio d’Alessandro si è espresso in merito a questa situazione di confusione: “Le Università non svolgeranno le lezioni fino al 15 marzo. Continueranno le attività di valutazione come esami, lauree e specializzazioni, rispettando le normative nazionali. Poche persone presenti e la mancata presenza delle famiglie alle cerimonie. C’è stata un’interpretazione del decreto per lasciar continuare agli studenti la propria carriera. Le lezioni online sono una soluzione momentanea”.

I rettori e i docenti continuano a rassicurare gli studenti su tutte le misure di sicurezza che verranno prese durante le sedute di laurea e di esame, ma le perplessità restano. Se un decreto ministeriale STRAORDINARIO in materia va a limitare ogni tipo di attività sociale, perchè le Università non si attengono alle direttive? Il rischio di contagio, nonostante tutte le misure di sicurezza e igiene del caso, è altissimo.

Pochi giorni fa proprio alla facoltà di Architettura della Federico II due professori sono risultati positivi e i contagi in Campania aumentano di giorno in giorno.

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Ischia, turisti lombardi lasciano l’isola dopo il caso di Coronavirus

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86 turisti lombardi hanno terminato anzitempo la loro vacanza a Ischia. Tra loro, ospite di una struttura alberghiera di Forio, c’era anche il 77enne di Brescia risultato positivo al Coronavirus. E’ stato trasferito all’ospedale Cotugno di Napoli, dove le sue condizioni non destano particolare preoccupazione. La popolazione ischitana ha mostrato un segnale di vicinanza ponendo uno striscione di saluto: “L’isola vi ama”.

La comitiva ha lasciato l’isola a bordo di un traghetto speciale partito per Pozzuoli, per poi raggiungere i rispettivi comuni di residenza con bus della Croce Rossa. Qui potrebbe essergli suggerito un periodo di quarantena. Ai turisti, l’amministrazione di Forio ha donato una bottiglia di limoncello ischitano. Da Federalberghi, invece, l’omaggio di un lunch package, con l’arrivederci alla prossima occasione. Sul caso è intervenuto anche il governatore Vincenzo De Luca:

È partita stanotte da Ischia in piena sicurezza la comitiva di turisti proveniente dalla Lombardia. L’Asl Napoli 2 ha svolto tutte le verifiche necessarie e nessuno, anche tra i contatti avuti sull’isola, è risultato sintomatico. Con la nostra Protezione Civile e il Dipartimento di prevenzione è stato organizzato il loro rientro a casa. Sono stati accolti con la solita grande ospitalità e amicizia a Ischia, e sono ripartiti portandosi dietro questi sentimenti, a cui è stato unito anche un beneaugurante ricordo dell’isola, simbolicamente rappresentato dall’omaggio di una bottiglia di limoncello. Saremo felici di accoglierli ancora appena sarà passata l’emergenza.

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Regionali in Campania, M5s diserta il tavolo con il Centrosinistra: “Mai con De Luca”

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“Ringrazio per il cortese invito ma ci troviamo contratti a declinare”

Un cambio drastico senza dubbio c’è stato nei modi, da irruenti e diretti a pacati e rispettosi, un avvenimento spiazzante se si pensa che la frase proviene da Vito Crimi, attuale reggente del M5s, il quale, nonostante il cambio nei toni, non cambia la posizione su De Luca, considerato un ostacolo insormontabile per i grillini, che impedisce ogni forma di dialogo.

Nonostante le recenti aperture sull’appello lanciato da De Magistris e dal suo neo eletto Senatore Sandro Ruotolo ad unire tutte le forze di sinistra e centrosinistra contro la destra in Campania, dai grillini arriva un secco “NO” al tavolo previsto per oggi pomeriggio col PD, un rifiuto motivato dagli stessi Crimi e Ciarambino che spiegano come il Movimento abbia già rinunciato ad una propria scelta ed abbia proposto Sergio Costa quale uomo delle istituzioni che incarna valori di legalità e tutela dell’ambiente.

“Auspichiamo – fanno sapere i vertici del M5s  – che analoga disponibilità provenga dal PD nel rinunciare al nome di Vincenzo De Luca”. Una condizione che, fanno sapere, “precede la possibilità di sedere a qualsiasi tavolo”.

Ma dal PD suona una musica del tutto diversa: Prima il tavolo, poi la discussione e, di conseguenza, l’accordo. Una vera e propria guerra di nervi incombe dunque tra le due parti, senza un’apparente barlume di dialogo che possa far sbloccare la situazione.

Ma anche nel centrodestra cominciano ad agitarsi le acque: Se fino a ieri il nome di Caldoro sembrava l’unica certezza, oggi di certo c’è rimasto ben poco vista l’intenzione della Lega di superare il nome dello storico fidato di Berlusconi e di promuovere una candidatura civica: Si pensa infatti a nomi come quello dell’ex capo della Polizia Alessando Pansa, oppure ad Edomodo Cirelli, ex colonnello dei Carabinieri fortemente voluto da Giorgia Meloni.

Insomma, sia a destra che a sinistra i giochi sono tutt’altro che conclusi, anche se, come sappiamo, mancano poco più di 90 giorni alla probabile data delle elezioni regionali, data che però non è stata ancora ufficializzata anche per via dell’incertezza portata dall’emergenza del coronavirus, emergenza che potrebbe, almeno in teoria, far slittare le date elettorali fino a settemebre, quando il picco influenzale si spera sarà terminato.

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Attivata la raccolta fondi per la libreria di via Duomo devastata

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La “faccia bella” di Napoli ha voglia di palesarsi anche in momenti di così grande tensione: tantissimi i messaggi di solidarietà e grande successo per la  raccolta fondi attivata per i proprietari dell’ A&M Bookstore, libreria di via Duomo che ha subito ieri un grave furto con scasso (Ve ne avevamo scritto qui).

Vorremmo dimostrare che esiste la Napoli bella, quella che siamo noi. Ci avete dimostrato che esiste la Napoli di merda, quella che siete voi!”  Avevano scritto alla notizia del furto Anna e Andrea, i giovanissimi titolari della libreria presi da una giustificatissima rabbia.

Oggi, però, i titolari, sempre sulla pagina fb dell’attività, circondati da tanto affetto,  scrivono:

Grazie per il sostegno che ci state dimostrando tutti.
Grazie perché ci sentiamo meno soli.
Grazie perché ci siete stati tutti, amici, familiari, le istituzioni, clienti, associazioni.
Chi in sostegno economico, chi in sostegno morale. Basta un abbraccio a volte e il peggio è passato.
Vedervi in tanti, uniti in un unico obiettivo, è la forza che ci fa andare avanti e ci dimostra quanto Napoli sia anche bella, nonostante tutto!
#piùfortidiprima

La raccolta fondi , richiesta fin dalle prime ore da coloro che tenevano a dare una mano ai giovanissimi titolari della libreria, ha già raggiunto più di mille euro.

I danni subiti ammontano a circa €2.000. Le donazioni saranno usate per le spese di riparazioni alla saracinesca, al vetro, alle strutture della libreria (espositori, mensole, merce) e al ripristino del sistema di video sorveglianza. Qui il link per poter partecipare.

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https://www.facebook.com/donate/193655288714178/610592692822191/

Coronavirus, De Luca: “I Concorsi pubblici si terranno regolarmente”

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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca è intervenuto per dare delucidazioni in merito allo svolgimento dei concorsi pubblici in Campania

Sono in atto due concorsi che erano partiti prima dell’esplosione dell’emergenza: un concorso che riguarda il piano del lavoro della Regione per 10 mila giovani da occupare in 250 comuni e che si concluderà credo nella giornata di oggi e un secondo concorso per 650 assunzioni nei centri per l’impiego. Abbiamo adottato tutte le misure necessarie: abbiamo distanziato i banchi, abbiamo collocato distributori di disinfettante. Quel minimo di attenzione e di prudenza. A maggior ragione stiamo mandando avanti i concorsi che riguardano l’aera sanitaria. La nostra linea: Nessun panico ma estremo rigore e attenzione.

San Giorgio a Cremano, Coronavirus: solidarietà per il concittadino contagiato

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La città di San Giorgio a Cremano si schiera apertamente al fianco del 55enne risultato positivo al Coronavirus. L’uomo in questo momento è in quarantena, insieme alla famiglia.

Nella giornata di ieri è apparso uno striscione della solidarietà: “Il vero virus è l’ignoranza, concittadino non mollare“. Il 55enne si era lamentato negli ultimi giorni dell’atteggiamento di alcuni concittadini verso la sua persona.

In questo momento la trattoria di proprietà del 55enne e l’ufficio postale di proprietà del figlio sono stati chiusi al pubblico. L’uomo, tramite un post su Facebook, ha precisato che prima della riapertura “i locali saranno sanificati nell’interesse di tutte le persone che frequentano il ristorante“.

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Napoli, Coronavirus: contagiato un giudice, caos al Palazzo di Giustizia

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È di poche ore fa la notizia che riguarda un giudice del tribunale penale di Napoli, risultato positivo al Coronavirus. L’uomo si era recato al nord lunedì scorso per motivi familiari e, tornato a Napoli, secondo le testimonianze, non si sarebbe recato al palazzo di giustizia.

La notizia ha scatenato il caos: porte sbarrate, nessun accesso alla cancelleria e, in questo momento, sono in corso le opportune verifiche all’interno delle sezioni e delle stanze frequentate abitualmente dal giudice contagiato.

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