domenica, Dicembre 21, 2025
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Disordini all’ospedale Cotugno, interviene la polizia

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Nella serata di ieri si sono registrate situazioni di disordine presso il pronto soccorso dell’ospedale Cotugno di Napoli.

All’interno della struttura sono ricoverati 12 pazienti positivi al Coronavirus e, date le lunghe attese tra i le analisi e i risultati, si è registrata una confusione tale da rendere inevitabile l’intervento delle forze dell’ordine, avvertite dal medico di turno.

Sono inoltre molteplici i casi di sovraffollamento delle aree ospedaliere da parte di persone che, senza gravi sintomi o semplicemente di ritorno dal nord Italia, pretendono di essere sottoposti a tampone in tempi brevi. La presenza all’interno del pronto soccorso del Cotugno da parte di soggetti “senza evidenti sintomi” è da considerarsi, oltre che inutile, molto rischiosa.

La direzione generale ha ritenuto necessario di aprire una terza via di accesso che porta ad un nuovo padiglione con 10 posti letto a disposizione dei pazienti che necessitano di isolamento.

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Napoli: grave incidente nella notte, c’è un morto

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Un gravissimo incidente è avvenuto nella notte a Napoli, precisamente in piazza Poderico, tra uno scooter e un auto. Nello scontro ha perso la vita Salvatore Saiello, guardia giurata di 55 anni che, secondo le prime testimonianze, dopo il forte impatto sarebbe letteralmente sbalzato dallo scooter dopo l’impatto. Sul posto è intervenuta la Polizia di stato e gli uomini del 118.

Resta ancora poco chiara la dinamica dell’incidente. Questo è solo l’ultima tragedia stradale, in ordine di tempo, avvenuta nel quartiere Areneccia, dove i residenti lamentano, da sempre uno scarso interesse istituzionale sui problemi di viabilità della zona.

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Retake Napoli: riprendersi la città un atto d’amore alla volta| Intervista a Luciano Siviero

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Cos’è Retake Napoli?

In occasione dell’uscita del numero di febbraio-marzo de La Bussola (di cui trovate il pdf qui), abbiamo fatto quattro chiacchiere con Luciano Siviero, uno dei membri fondatori dell’associazione Retake Napoli.

Ci sono persone che vogliono salvare la propria città dal degrado, lottando per essa con un piccolo atto d’amore alla volta. Grazie a loro nasce una grande realtà nazionale, come quella dei retakers, volontari che dedicano il loro tempo a riprendersi la città, dando decoro e bellezza alle aree pubbliche. 

 

Come nasce “Retake”?

In origine l’idea di Retake nasce a Roma, da Rebecca Spitzmiller, una professoressa e ricercatrice universitaria di origini americane. Ben undici anni fa, decise di ripulire delle piccole aree della città, rimuovendo scritte vandaliche, etichette e adesivi completamente da sola. La sua dedizione ha ispirato molte altre persone e nel tempo gli interventi di pulizia sono diventati più complessi e organizzati, fino a diventare quello che è oggi: una grandissima realtà non solo nella sua città ma in tutta Italia. Grazie a questa iniziativa, l’anno scorso è stata premiata per la sua lotta contro il degrado urbano con la nomina di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Come è arrivata Retake Napoli?

Grazie a una serie di fortunati eventi e a Eleonora D’Ermo, (altra fondatrice ndr) siamo entrati a contatto con lei all’università, il resto è storia. La nostra associazione è completamente autonoma e la comunità di Napoli sta crescendo con entusiasmo da allora. Ci sono gruppi di volontari per ogni quartiere della città che s’incontrano una o due volte a settimana, coinvolgendo persone di tutti i tipi. Abbiamo anche ricevuto svariati riconoscimenti, come il premio Greencare 2019 come associazione impegnata nel verde.

Chi sono i “retakers”?

Chiunque voglia esserlo. Tutto si basa su un volontariato fluido: siamo apolitici e apartitici, quello che conta è la partecipazione. Siamo in tanti e comprendiamo una gran varietà di persone per età e professione, ed è anche questo il bello, perché l’aggregazione rende tutto molto gioioso. Proprio stamane, mentre operavamo a Capo Posillipo, hanno deciso di aiutarci una coppia di americani. Ci hanno visto pulire e hanno deciso di dedicare un po’ del loro tempo alla cura della città, diventando retakers. Il nostro compito non è solo restituire bellezza ai centri abitati, ma anche dare l’esempio e stimolare gli altri a fare altrettanto.

Come si sostiene l’associazione?

Solo con le donazioni volontarie. Ad ogni incontro portiamo una piccola cassetta con noi, dove poter lasciare un contributo. Abbiamo anche una pagina PayPal alla quale arrivano donazioni perfino dall’estero ed è capitato, a volte, che qualche azienda abbia deciso di sponsorizzarci, ma sono cifre modeste, per cui tocca spesso a noi organizzatori finanziare l’acquisto di pettorine, guanti, buste e vernici. Ultimamente le scuole ci stanno dando molto supporto, il che ci sta permettendo di sensibilizzare anche i più giovani alla causa.

Quale tipo di supporto avete dall’amministrazione comunale?

Nessuno. E non ci interessa unire le nostre attività con quelle pubbliche. A volte è capitato che i dipendenti ASIA siano venuti ad aiutarci a smaltire i rifiuti, ma non è una collaborazione ufficiale né economica. Le uniche cose di cui abbiamo bisogno sono le attrezzature, il resto lo facciamo da noi.

Ultimamente, grazie alla popolarità di Greta Thumberg, si è parlato spesso di ambiente: ha notato una maggior adesione alle iniziative di Retake Napoli?

Assolutamente sì, siamo aumentati in maniera esponenziale nell’ ultimo anno. I cittadini hanno capito quanto sia importante il tema dell’ambiente. E soprattutto fra i giovani abbiamo riscontrato una sensibilità incredibile, più spiccata rispetto a quella delle generazioni precedenti.

A proposito di sensibilizzazione, quali gesti quotidiani possano fare la differenza, nel il rispetto dell’ambiente?

Sembrerà una banalità, ma pulendo ci imbattiamo in centinaia di mozziconi di sigaretta e cotton fioc, specialmente quando ci dedichiamo alle spiagge. Sono oggetti piccoli che gettati con noncuranza nei bagni finiscono per inquinare le acque dei mari e la loro fauna. Ci sono tante azioni quotidiane che non costano alcuna fatica, ma possono fare molto, come riciclare correttamente i rifiuti o ridurre l’acquisto di prodotti dal packaging in plastica: dopo Natale abbiamo assistito a spettacoli davvero drammatici, basti pensare a tutti i pacchi Amazon, le confezioni dei giocattoli…

Quali sono i vostri prossimi progetti?

Per il prossimo futuro, vorremmo attuare un’iniziativa già rodata a Roma, dando la possibilità a negozi e condomini di adottare piccole aree urbane, verdi e non e segnalare l’adesione al progetto con dei cartelli appositi.

Quali sono i vostri contatti?

Abbiamo una pagina Facebook e un sito , dove pubblichiamo tutti i nostri appuntamenti. Ogni quartiere ha un gruppo apposito su Fb per organizzarsi autonomamente e gestire al meglio le comunicazioni.

Prima di concludere l’intervista e ringraziarla per il suo tempo, vuole fare un appello ai nostri lettori?

Sì: non siate spettatori, ma artefici. Finchè ci si limiterà ad osservare, non cambierà mai nulla.Non possiamo aspettarci che siano le sole amministrazioni a fare tutto, bisogna rimboccarsi le maniche. Non potrebbero comunque, perché gli operai che si occupano della cura della città sono diminuiti drasticamente negli ultimi anni, senza contare che sono ancora molti i cittadini che ignorano il rispetto della metropoli. L’ASIA ne è un esempio: i servizi funzionano, ma vengono sabotati dalla negligenza dei fruitori. Bisogna partecipare attivamente.

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Emanato il Decreto Coronavirus: stop a cinema, teatri, eventi sportivi ed altro. Il testo

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È stato emanato poco fa il cosiddetto il Decreto Coronavirus. Ossia un nuovo Dpcm, decreto ministeriale, con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Covid-19.  Le disposizioni del presente decreto producono effetto, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020.

Le misure adottate dal Dpcm Coronavirus:

a)      sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto  personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale;

b)      sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

c)      sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d);

d)      limitatamente al periodo intercorrente dal giorno successivo a quello di efficacia del presente decreto e fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole dei ministeri dell’interno e della difesa;

e)      sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

f)       fermo restando quanto previsto dalla lettera d), la riammissione nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai sensi del decreto del Ministro della sanità del 15 novembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 dell’8 gennaio 1991, di durata superiore a cinque giorni, avviene dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti;

g)      i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;

h)      nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni, successivamente al ripristino dell’ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico;

i)       a beneficio degli studenti ai quali non è consentita, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attività didattiche o curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni assicurano, laddove ritenuto necessario e in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; le assenze maturate dagli studenti di cui alla presente lettera non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni;

l)   è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto;

m) l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione;

n) la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n.  81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti; gli obblighi di informativa di cui all’articolo 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro;

o) con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d’esame in ragione della sospensione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera f) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;

p) tenuto conto delle indicazioni fornite dal Ministero della salute, d’intesa con il coordinatore degli interventi per il superamento dell’emergenza coronavirus, le articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale assicurano al Ministero della giustizia idoneo supporto per il contenimento della diffusione del contagio del COVID-19, anche mediante adeguati presidi idonei a garantire, secondo i protocolli sanitari elaborati dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni, con particolare riguardo ai soggetti provenienti dai comuni di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, sino al termine dello stato di emergenza.

Per tutte le informazioni, ecco il link del Governo: http://www.governo.it/it/articolo/coronavirus-firmato-il-dpcm-4-marzo-2020/14241

90 tamponi di cui 7 positivi: il bollettino di oggi della Regione Campania

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La task force della Protezione civile della Regione Campania comunica che nel pomeriggio di oggi sono stati esaminati in laboratorio, presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno, 66 tamponi.

Tre di questi sono risultati positivi. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Nella giornata di oggi, complessivamente, 90 tamponi di cui 7 positivi. Allo stato attuale, dunque i casi di Coronavirus accertati in Campania sono 38.

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Coronavirus, nave speciale per 86 turisti in isolamento a Ischia

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86 turisti lombardi sarebbero entrati in contatto col il paziente 1 sull’isola di Ischia. Pronta una nave per riportarli sulla terraferma e pullman per riportarli nei rispettivi comuni.

Sono 86 i turisti lombardi che alloggiano nell’hotel di Forio dove ha soggiornato il primo caso di coronavirus, il cosiddetto paziente 1, sull’Isola di Ischia. Scattate subito le procedure di contenimento e di isolamento. Per loro è previsto un trasporto marittimo speciale in programma per il tardo pomeriggio di mercoledi 4 febbraio. L’operazione sarà coordinata dall’Autorità Marittima e gestita da task force della Regione e della Protezione Civile.

La nave che prenderà in carico i turisti lombardi sbarcherà poi al porto di Pozzuoli, dove sono già stati predisposti dei pullman per riportare i turisti nei rispettivi comuni.

Nessuno degli 86 turisti presenta una sintomatologia associabile al Covid-19.

Il paziente 1 a Ischia

E’un settantasettenne di Brescia il primo caso di coronavirus a Ischia, arrivato sull’isola lo scorso 23 febbraio. L’uomo è stato dunque trasferito tramite traghetto, in condizioni definite non preoccupanti, al Cotugno. Si attende, in ogni caso, la conferma (o la smentita) della positività al Covid-19 dallo Spallanzani di Roma.

Attualmente l’albergo di Forio dove ha soggiornato il paziente è sotto stretta osservazione delle forze dell’ordine. Nelle prossime ore, inoltre, l’Asl Napoli 2 Nord completerà i controlli sanitari per il personale della struttura e tutte le persone venute potenzialmente in contatto col paziente; la stessa Asl ha prontamente messo in opera le procedure di isolamento per gli ospiti dell’hotel onde evitare il contagio.

Intanto a Forio, per disposizione del primo cittadino, chiusi impianti sportivi, mercati ed uffici comunali; chiuse anche alcune scuole. Il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, rasserena i cittadini:

Si tratta di un caso isolato, circoscritto, non bisogna fare allarmismo. Il sistema sanitario dell’isola ha funzionato benissimo, da ieri si è attivato il sistema, sono state controllate tutte le persone che alloggiavano nello stesso albergo, sono stati messi in isolamento e nessuno di loro ha una sintomatologia sospetta.

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Coronavirus: caso sospetto a Castellammare di Stabia

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Un paziente è stato ricoverato nella giornata di ieri a Castellammare e, dopo essere stato sottoposto a tampone, è stato messo in isolamento presso l’ospedale San Leonardo. Una zona dell’ospedale è stata isolata.  In questo momento, non è possibile accedere all’ospedale per le visite o per altre motivazioni non strettamente necessarie.

Le condizioni dell’uomo sottoposto a tampone non destano preoccupazioni.

Aggiornamenti Coronavirus: altri 4 casi positivi in Campania

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La task force della Protezione civile della Regione Campania comunica che nella mattinata di oggi sono stati esaminati in laboratorio, presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno, 24 tamponi di cui quattro sono risultati positivi.

Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

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Coronavirus: Parte la didattica on line alla Federico II

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Con la chiusura di scuole e università in tutta Italia (che sarà ufficializzata nelle prossime ore), alla Federico II parte la didattica on line.

Sul sito ufficiale l’Ateneo federiciano fa sapere che, in ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio del 1° marzo 2020, sta attuando tutte le azioni necessarie in modo che le lezioni possano essere seguite in sicurezza.

In particolare modo, si stanno potenziando i sistemi di teledidattica di Ateneo per consentire la fruizione dei corsi a distanza a tutti.

L’obiettivo è continuare un regolare svolgimento delle attività didattiche in un periodo di limitata mobilità, in modo da ridurre ulteriormente gli spostamenti degli studenti e di evitare l’affollamento delle aule. Nella prossima settimana verrà reso noto il calendario dell’inizio delle lezioni.

Per quanto riguarda le attività a la scuola: grazie alla startup Schoolr è possibile anche in Campania fare lezioni online con aula virtuale. Ne abbiamo scritto: qui.

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Percorreva l’autostrada A3 senza mai pagare il pedaggio, arrestato

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In carcere per “Insolvenza Fraudolenta Continua”

Dovrà scontare ben 7 mesi di carcere l’automobilista che attraversava la pista Telepass A3 Napoli-Salerno senza mai pagare; questa la decisione della sesta sezione penale del Tribunale di Napoli.

L’uomo dovrà anche pagare le spese processuali – che ammontano a circa 1500 euro – e risarcire Autostrade Meridionali S.P.A. per “insolvenza fraudolenta continua“. L’ammontare del risarcimento non è stato ancora quantificato.

Il Comunicato

A rendere nota la sentenza – emessa il 2 Febbraio 2020 – è un comunicato di Autostrade Meridionali. In tale comunicato leggiamo, nello specifico:

I ripetuti illeciti – centinaia di passaggi, che ribadiamo costituiscono un vero e proprio reato penale punibile con l’arresto e con sanzioni amministrative e risarcimento dei danni in sede civile – sono stati accertati grazie al sistema di immediata ripresa delle fotocamere poste al servizio delle piste di accesso sia di giorno che di notte a cui non è possibile sfuggire.

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