sabato, Dicembre 20, 2025
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ULTIM’ORA: Terremoto a Cosenza. Scossa avvertita anche in Campania

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Poco dopo le 17 una scossa di terremoto è stata avvertita a Cosenza.

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) su Twitter ha comunicato che la scossa, avvertita in provincia di Cosenza, è di magnitudo 4.4.

Al momento non sono stati segnalati particolari danni nella provincia calabrese. La scossa è stata avvertita, secondo alcune segnalazioni, anche in provincia di Salerno.

Coronavirus, Pizze gratis per gli infermieri lombardi

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Acerra – Crisi e situazioni di emergenza si caratterizzano, inevitabilmente per fatti spesso difficili da raccontare, dato l’impatto fortemente emotivo e umano che queste situazioni hanno sulle vite di centinaia, a volte migliaia di persone.

Ma non sempre è così.

In piena crisi Corona Virus spunta infatti la storia di Nanni Arbellini, pizzaiolo acerrano di nascita ma residente a Milano per lavoro. Nanni ha avuto, in questa situazione di emergenza, un’idea estremamente altruista: con un post su facebook annuncia la ricerca di un ragazzo per le consegne di pizze gratis al personale sanitario, personale che non ha mai smesso di lavorare, nemmeno un minuto, da quando è scoppiata l’emergenza.

Ecco cosa ha scritto nel post:

“Leggevo di tanti infermieri che non stanno neanche mangiando
Alle 14 in via procaccini 30 prepareremo le pizze da portare agli ospedali coinvolti. taggatemi qui sotto tutti quelli che conoscete che lavorano negli ospedali coinvolti, in modo da poter lasciare loro le pizze.
Chiedo aiuto per la distribuzione, volontari raggiungetemi in via procaccini alle 13.30
Dobbiamo essere forti come questo sole che splende oggi.
FORZA MILANO
Non cerco complimenti, solo volontari per portare le pizze, individuazione degli ospedali coinvolti e persone dell’ospedale a cui consegnare le pizze”

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Tony Colombo lascia lo studio di Giletti all’ingresso di Mr. Anonimo

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Ieri sera Tony Colombo è stato nuovamente ospite di Massimo Giletti a “Non è l’Arena”. Il cantante neomelodico di origini palermitane si è nuovamente sottoposto alle domande del giornalista, il quale aveva fatto menzione circa gli invitati di discendenza camorristica al matrimonio del cantante con Tina Rispoli: “Ognuno ha il suo passato” è stata la risposta secca del cantante.

Improvvisamente, all’interno dello studio, ha fatto irruzione Mr. Anonimo, che era intenzionato a raccontare il passato del cantante neomelodico, ma prima che iniziasse a parlare, Tony Colombo ha lasciato lo studio televisivo.

Tutto organizzato a pennello contro di me, tutto studiato per buttare fango sul mio personaggio. Sono un uomo pieno di valori e sentimento, ho sudato per arrivare al mio successo. Caro Giletti, hai sempre cercato di mettermi in difficoltà, ma non ti è mai riuscito bene. Orgoglioso di essere quello che sono, io e mia moglie“, lo sfogo su Instagram del cantante.

Dopo l’abbandono dello studio da parte di Colombo, Mr. Anonimo ha dichiarato: “Tony, quando cantavo a Napoli, tu non eri conosciuto. Sono venuto qui pure a difenderti”.

 

 

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Napoli, Coronavirus: paziente muore al Cardarelli, a breve il risultato del tampone

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C’è un terzo caso di giornata a Napoli riguardante un POSSIBILE contagio di Coronavirus. Riguarda un uomo morto al Cardarelli questa mattina nel reparto di Gastro, dove era ricoverato da ieri pomeriggio. Il tampone, di cui si stanno attendendo gli esiti, è stato effettuato prima della morte.

La salma è stata messa in isolamento, ma i medici fanno sapere che si tratta di misure cautelari, dal momento che il paziente presentava problemi ai bronchi di natura cronica.

SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI

Coronavirus, controlli e quarantena per i rientranti dal Nord

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In Campania si attiva la macchina della prevenzione per il coronavirus. L’attenzione è puntata su chi viene dal nord, in particolare dalla Lombardia e dal Veneto.

A Napoli sono in atto controlli su due pazienti. Si attendono i risultati dei test su un 19enne proveniente da Milano e di un 19enne di Monza. A Sant’Agata de’ Goti scuole chiuse fino a giovedì. Anche nel salernitano c’è massima attenzione. Sono state attivate disinfezioni delle scuole e persone che hanno fatto un viaggio organizzato a Venezia sono a casa per evitare contatti. Nella tarda serata di ieri è rientrato a Battipaglia un autobus con a bordo battipagliesi e abitanti di Montecorvino Rovella dopo una gita di qualche giorno tra Viareggio e Venezia. Il sindaco però ha tranquillizzato la popolazione perché a bordo del mezzo non sono stati accusati “sintomi né manifestazioni legati al virus”. Intanto, a Ischia l’ordinanza di chiusura dei porti diramata dai sindaci dell’isola è stata respinta dalla prefettura per motivi di competenze.

Infine, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha redatto un comunicato in cui si esplicita l’attivazione della macchina organizzativa per l’emergenza:

La situazione in Italia è grave e senza precedenti. Voglio rassicurare tutti gli abitanti di Napoli che farò e faremo di tutto, anche oltre le nostre competenze, per tutelare la salute di noi tutti. Abbiamo creato, da sabato, un tavolo permanente tra Comune e autorità sanitarie a livello locale. Le riunioni saranno settimanali ed il collegamento via chat tra tutti è in tempo reale, h 24. Sono in contatto diretto con il capo della protezione civile nazionale, responsabile nazionale per conto del governo dell’emergenza coronavirus. Siamo intervenuti per garantire le condizioni di massima sicurezza della maratona con visita di taluni atleti e allontanamento precauzionale di altri. È necessario che ognuno rispetti tutte le precauzioni igieniche disposte dal ministero della salute. Le strutture sanitarie devono garantire spazi e personale necessario per gestire eventuali emergenze locali. Noi siamo pronti per mettere a disposizione spazi qualora ci vengano richiesti. Siamo pronti ad intervenire, qualora ci venga chiesto dalle autorità nazionali competenti, per emettere provvedimenti urgenti a tutela della collettività. Insomma, senza entrare nei dettagli, noi non lasceremo nulla di intentato, d’intesa con le altre istituzioni. Rimaniamo uniti e vigili. Io seguirò ogni aspetto h 24 sempre. Con forza e coraggio, ma senza panico.

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Infermiere aggredito dai parenti di un paziente all’Ospedale del mare

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Aggredito all’Ospedale del mare un infermiere di 46 anni nel reparto di chirurgia. I parenti avrebbero attaccato l’infermiere per “perdita di tempo”. È solo l’ultima delle aggressioni ai danni del personale sanitario

E’ accaduto nel pomeriggio del 23 Febbraio scorso quello che è solo l’ennesimo episodio di aggressione ai danni del personale sanitario; a farne le spese stavolta è un infermiere di 46 anni, in servizio presso il reparto di Chirurgia dell’Ospedale del Mare.

Ospedale del Mare

I fatti

Il sanitario si stava accingendo ad effettuare una terapia a base di Plasil; l’uomo si era dunque allontanato del paziente per interloquire ed avere conferma con l’equipe medica che aveva in gestione il ricoverato. A questo punto i familiari del paziente hanno iniziato ad inveire e a rivolgere minacce e parolacce ad indirizzo dell’infermiere.

L’infermiere, “reo” di aver perso tempo, a detta dei parenti del degente, è stato ripetutamente schiaffeggiato sul volto, a tal punto da fargli sanguinare la bocca. Accorsa sul posto la polizia.

Prontamente medicato nel pronto soccorso dell’Ospedale, il sanitario ha deciso di non farsi refertare per non assentarsi dal luogo di lavoro e diminuire l’organico a disposizione del reparto di Chirurgia.

Rosario Cerullo coordinatore provinciale Cgi ha espresso parole di lode e solidarietà per la decisione dell’infermiere:

Apprezziamo il gesto del sanitario a cui va tutta la nostra solidarietà.

La stessa Cerullo ha inoltre commentato la vicenda:

Va sottolineato che l’ennesima aggressione non è giustificabile a fronte del grande impegno dell’Asl con dotazione di telecamere sui mezzi 118 e l’implementazione della guardiania, abbiamo bisogno di aiuto da tutte le istituzioni per una campagna di educazione e sensibilizzazione a maggior ragione della fobia Coronavirus che diamo certi aumenterà l’aggressività dell’utenza.

Dice la coordinatrice facendo anche diretto riferimento alla psicosi che si sta generando negli ultimi gironi a causa del Coronavirus.

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Fake news sul Coronavirus, denunciati due uomini

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Questa mattina ad Avellino sono state denunciate due persone per procurato allarme.

I due uomini avrebbero diffuso, tramite un gruppo di Facebook, delle false notizie relative al Coronavirus. I due sono stati identificati: si tratta di un 40enne e di un 60enne, entrambi residenti in provincia di Avellino.

In questo clima di psicosi, prima di creare allarmismi, bisogna verificare le notizie.

“Dobbiamo fare il tampone per il Coronavirus”, la nuova truffa in Campania

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La psicosi da Coronavirus continua ad impazzare in Italia con supermercati presi d’assalto e tante altre misure preventive.

Alcuni malintenzionati hanno approfittato del clima di paura per effettuare una “nuova” truffa. Il metodo è semplice: telefonata ad anziani in cui viene detto: “Siamo della Croce Rossa e dobbiamo venire a casa a fare il tampone“. Decine e decine di denunce si stanno registrando in provincia di Salerno. In questo clima, gli sciacalli sono dietro l’angolo.

In caso di telefonata sospette, avvertire immediatamente il 112.

La casoriana Antonella Ciaramella entra nella Direzione Nazionale del PD

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Il 22 febbraio la Consigliera Regionale Antonella Ciaramella è stata nominata nell’organo direzionale del Partito Democratico.

Questa la sua prima dichiarazione:

“Sono orgogliosa della nomina nella Direzione Nazionale del Partito Democratico: 120 persone da tutta Italia che fanno confluire le esigenze e gli ideali del territorio e delle persone nella linea politica nazionale. Anche qui emerge la vocazione del PD di rappresentare in armonia le tante anime del Paese. Io darò il mio massimo per la mia Campania, per il suo diritto alla legalità, alla crescita del suo potenziale economico e alle prospettive di futuro i giovani e le famiglie. Ma darò anche il massimo per far sì che vengano riconosciuti i campi dove la Campania ha aperto la strada e può essere un modello per tutta Italia: dalla formazione regionale alla difesa della sanità dal rischio di monopoli e multinazionali”.

Anche tramite il suo profilo fb la consigliera Antonella Ciaramella, originaria di Casoria, ha commentato:

Sono particolarmente orgogliosa di condividere con voi tutti il mio ingresso in #direzioneNazionale del Partito.

È un riconoscimento a tutti voi attraverso me, perché ci abbiamo creduto sempre insieme e sempre insieme continueremo nel rendere più ampio e riconoscibile il nostro progetto: ristabilire il senso della Politica e di essere comunità.

Consentitemelo…alla faccia di chi diceva che con i miei principi ero troppo idealista e sognatrice per andare lontano ????.
Viva i principi, viva i sognatori! ????

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“Lumache” al Tram: La necessità di scendere a compromessi

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In scena al Tram “Lumache”, il sacrificio di una madre/scrittrice che scende a compromessi pur di raggiungere il proprio obiettivo.

Niente luci spente, nessun sipario. Quando gli spettatori entrano in sala per prendere posto gli attori sono già sul palco, non c’è tempo per chiedersi: Come inizierà lo spettacolo? Quale sarà la scena iniziale? Tutto è ben chiaro da subito. Siamo in un ristorante, al centro del palco un tavolo (rotondo) apparecchiato per due. Un uomo e una donna conversano amabilmente (almeno in apparenza). La conversazione entra nel vivo, la situazione che si palesa dinanzi agli occhi di chi guarda è delle più classiche e quotidiane: c’è chi parla e chi fa finta di ascoltare e nel mentre i suoi occhi sono fissi… sull’interlocutore? No, sullo smartphone. Tre i personaggi che raccontano la pièce: Lea, Manuel ed Oscar.

Lea è una donna dotata di una profonda sensibilità e di una grande intelligenza; ma soprattutto possiede una grande dote, quella della scrittura. È una scrittrice, ma non una di quelle che pur di vendere libri va incontro alle mode del momento, è una scrittrice d’altri tempi, di quelle che non ha paura di scrivere ciò che realmente pensa, senza timore di osare e sfidare i piani alti con le sue parole; per lei un libro è:

“Un atto di giustizia”.

E proprio per questo, è già da un po’ di tempo, che nessuna casa editrice vuole pubblicare il suo nuovo romanzo e di questo ne soffre, ancor di più ora che suo figlio è gravemente malato e lei ha bisogno di una cospicua somma di denaro per poterlo curare in America. E l’editore questo lo sa e fa leva proprio su questo per raggiungere il suo scopo. Uno scopo al quale Lea si oppone con tutta la sua capacità intellettiva di far raggiungere, ahimè invano. Lea si rende conto di non essere ascoltata, di non essere compresa, di combattere contro “I mulini a vento”.

Manuel è un giovane e agguerrito editor che lavora per una grande Casa Editrice, una persona meschina, viscida, amorale, irrispettosa e volgare; uno di quelli che non si fa scrupolo a citare i bambini dell’Africa per impietosire e ad approfittare della situazione di Lea, per raggiungere i suoi squallidi piani.

Un uomo che abusa del suo potere, consapevolmente e senza il ben che minimo rimorso, per ottenere ciò che vuole, ciò che egli ritiene di meritare; perché lui ha faticato tanto per raggiungere la sua attuale posizione, ha dovuto lottare, stringere i denti, mandar giù bocconi amari, e dunque, ora che è in potere di farlo crede che i suoi comportamenti siano leciti, che egli meriti di ottenere ciò che desidera; e poco importa ciò che vuole o desidera realmente l’altra persona, lui ottiene sempre ciò che vuole perché il suo ricatto fa leva su sentimenti troppo delicati ed intimi per poter essere ignorati.

È un personaggio pieno di sé, megalomane ed egocentrico, impone il suo pensiero con voce alta e quando è il suo turno di ascoltare si dedica ad altro, a telefonare, leggere le mail, messaggiare. Incarna perfettamente la società di oggi, una società sorda per gli altri ma ottima ascoltatrice per se stessa.

C’è poi Oscar, il cameriere, il sommelier che consiglia le migliori pietanze e i giusti abbinamenti descrivendo con dovizia di particolari tutte le caratteristiche olfattive e di sapore dei vini. In apparenza è un uomo che ama il suo lavoro, trasmette passione, gioia, amore per quello che fa; in realtà, scopriamo non essere così.

Lea gli chiede perché continui con un lavoro che non gli piaccia, ma la risposta è semplice, non tutti possono avere la fortuna di poter fare il lavoro che desiderano, vuoi per esigenza vuoi per non aver voluto scendere a compromessi o non aver avuto la possibilità di scegliere, e così si sceglie un mestiere che dia dignità, da svolgere con professionalità e serietà, mostrando rispetto (a differenza di altri) per quello che la vita, comunque, di buono ci offre.

Elemento chiave di questa rappresentazione sono le lumache. Goethe diceva che:

“Le lumache sono un elogio alla lentezza, all’affrettarsi senza fretta ma senza tregua”.

Questo parallelismo tra lumaca e uomo nasce dal fatto che la frenetica società nella quale viviamo ci porta a prendere delle decisioni in maniera rapida, repentina, veloce, senza darci la possibilità di poterci soffermare a pensare, a riflettere; e così, spesso, ci ritroviamo a prendere decisioni sbagliate. Le lumache sono il simbolo della lentezza e della vulnerabilità, proprio come Lea, la quale ritiene che la velocità non si addice ai sentimenti.

Come una lumaca lei va dritta per la sua strada, con pazienza, con costanza, con sacrificio certa di raggiungere le proprie mete. Purtroppo, come nella vita, si trova di fronte a chi non aspetta altro che incontrarla per “divorarla”; si trova così dinanzi ad una decisione: scendere a compromessi per vedere pubblicato il suo romanzo ma soprattutto per ottenere un contratto che gli consentirà di curare suo figlio. La scelta di una madre, dunque, che per amore del figlio decide di sacrificare i suoi ideali e la sua morale.

Lo spettacolo si conclude con Lea che, messa alle strette, decide di accettare la richiesta dell’editore, con Manuel che pregusta divertito e soddisfatto per quello che a breve otterrà e Oscar che si sente sconfitto per un finale che sperasse fosse diverso. La scelta forzata di Lea provoca tristezza e rabbia, tristezza per una donna che se pur dal carattere forte alla fine cede alla sua etica e alla sua morale per amore del figlio e rabbia, perché per l’ennesima volta un altro vile ha ottenuto ciò che desiderava.

Come sempre, il Tram, si presta a rappresentazioni profonde, di grande spessore, che fanno riflettere e non lasciano indifferente.

   Recensione a cura di Veronica Amendola

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