domenica, Maggio 18, 2025
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Maratona per Manuel e Noemi: torna a Napoli “Corri contro la violenza”

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maratona manuel e noemi
maratona manuel e noemi

L’appuntamento è domenica 9 giugno alle 9:30 a Napoli, piazza del Plebiscito: inizierà e si concluderà qui la maratona di beneficenza che si svolge ogni anno a favore delle vittime di violenza. L’anno scorso l’evento fu dedicato ad Arturo, che subì un’aggressione a via Foria, mentre domenica si raccoglieranno fondi che verranno devoluti a Manuel Bortuzzo, l’atleta che a Roma ha perso l’uso delle gambe in seguito ad un agguato, e a Noemi, la bambina che è stata gravemente ferita durante una sparatoria a Napoli.

Mettere in fuga la violenza

 

L’associazione che promuove l’evento si chiama A.R.T.U.R. – adulti responsabili per un territorio unito contro il rischio. La corsa è un pretesto metaforicamente perfetto per muoversi contro la violenza: “la realtà cambia velocemente e soltanto chi si muove veloce, chi guarda più lontano può trovare lo slancio necessario per anticiparne la direzione senza rimanere vittima del destino. Soltanto il sacrificio e la determinazione al cambiamento rendono possibile trasformare l’aspirazione al cambiamento nella intenzione del cambiamento.” possiamo leggere sul sito ufficiale dell’associazione “[…] “Corri contro la violenza” ci è sembrato il titolo più adatto a rappresentare il bisogno di scappare dalla violenza o per meglio dire che la violenza va messa in fuga.”. L’anno scorso alla corsa ha partecipato anche Arturo, giovane accoltellato a via Foria a cui la raccolta fondi era stata dedicata, insieme ad altre tremilacinquecento persone.

La corsa e i suoi partecipanti

La corsa sarà di cinque chilometri, e saranno presenti o vi parteciperanno anche ospiti illustri, tra cui Massimiliano Rosolino, Diego de Silva, Maurizio de Giovanni, Edoardo Bennato, Michele Placido e Rosalia Porcaro. Altrettanto numerose sono le istituzioni che sostengono l’iniziativa, come il Miur, la Regione Campania, il Comune di Napoli, l’Università degli studi di Napoli Parthenope, e il CONI. L’invito a partecipare è rivolto a tutti: “Chiediamo a tutti i napoletani di raggiungerci in piazza per correre con noi, con un pizzico di impegno e di fatica, perché cambiare la realtà impone sacrifici, costanza, allenamento e sforzo collettivo: variabili indispensabili per tagliare il traguardo di una “corsa contro la violenza” che si deve giocare inesorabilmente anche contro il tempo”.

Caserta: gestore di un negozio cannabis light si incatena dopo la chiusura

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cannabis light
cannabis light

Virgilio Gesmundo, titolare del negozio di cannabis light “Green Planet Grow Shop“, si è incatenato davanti al suo negozio dopo la recente sentenza della cassazione che ha bandito la vendita della cannabis con effetto drogante.

Dopo il decreto emesso dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i carabinieri hanno sequestrato nello scorso weekend tre negozi venditori di Cannabis light con la conseguenza protesta dei titolari.

Il 27enne Virgilio Gesmundo, uno dei tre imprenditori colpiti dal provvedimento, si è incatenato dichiarando “Vorrei capire per quale motivo me lo hanno sequestrato, mentre droghe davvero dannose vengono vendute quotidianamente in tutte le piazze di spaccio note a magistratura e forze dell’ordine“.

Napoli: rapinato lo speaker Decibel Bellini

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Decibel Bellini
Decibel Bellini

di Filomena Cristiano – Grande spavento questa mattina per il noto speaker dell’SSC Napoli Decibel Bellini, rapinato in via Posillipo da due uomini. Bellini era insieme alla moglie e ai figli minorenni, quando è stato bloccato dai rapinatori e minacciato con una pistola.

I due individui hanno costretto la moglie dello speaker a consegnare due telefoni cellulari, un orologio di valore e le carte di credito.

Universiadi: l’inno sarà cantato in inglese e napoletano

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La cerimonia inaugurale di accensione della torcia della 30^ Summer Universiadi Napoli 2019 partita da Torino, che arriverà a Napoli il 9 luglio, è stata accompagnata dall’inno ufficiale della manifestazione: Glory. Il brano alterna inglese e napoletano, rap e pop ed è stato scritto dal compositore napoletano Stefano Gargiulo, compositore napoletano.

Al termine della cerimonia inaugurale per le Universiadi, il compositore ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Vivo di musica e fortunatamente lavoro di questa passione. Spesso ho raccontato tramite la mia musica, la Napoli genuina. Riuscendo ad arrivare in America, Portogallo, Parigi, Spagna ed altre città, con riconoscimenti e premi vari. Quando seppi dell’Universiade a Napoli, ho provato a scrivere una canzone. Così ho contattato la Dottoressa AnnaPaola Voto del Comitato Organizzatore ed è nata subito un’intesa artistica. Ho coinvolto nel progetto i miei amici per le voci Abbiamo concepito il jingle dell’Universiade Napoli 2019 nella stanza di casa mia a Capodimonte. Una volta ultimata la canzone, dall’energia ed il sound del brano, il titolo è nato spontaneo: “Glory”. Glory farà da sottofondo anche alla prossima tappa, Losanna, dove la torcia arriverà domani giovedì 6 giugno, per rendere omaggio alla città che ospita il quartier generale della FISU”.

I giovedì di Caravaggio al museo di Capodimonte

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Si terrà al Museo e Real Bosco di Capodimonte l’evento I giovedì di Caravaggio: quesiti caravaggeschi a Napoli.

Quattro appuntamenti dedicati al pittore lombardo e al suo rapporto con la città di Napoli, presentati dagli studiosi Stefano Causa, Loredana Gazzola, Saverio Ricci, Riccardo Lattuada. Ci sarà – negli stessi giorni – anche un’apertura straordinaria con ingresso agevolato al museo e alla mostra Caravaggio Napoli.

L’incontro di Caravaggio con Napoli e il suo panorama artistico segnò profondamente il percorso dell’artista, e il suo legame con la città influenzò i pittori della Scuola Napoletana (Battistello Caracciolo, Fabrizio Santafede, Massimo Stanzione), che si ispirarono fortemente al realismo caravaggesco.

A questo incontro unico nella storia dell’arte saranno dedicate le lectures in programma nei quattro giovedì del mese di giugno 2019 – organizzate da Maria Cristina Terzagni e Sylvain Bellenger (curatori della mostra Caravaggio Napoli) – che si terranno nell’Auditorium del museo al piano terra.

Il primo appuntamento è per giovedì 6 giugno alle 18.00, di seguito il calendario completo degli incontri:

  • 6 giugno: Stefano Causa, Battistello Caracciolo protagonista del naturalismo napoletano
  • 13 giugno: Loredana Gazzara, Il Pio Monte della Misericordia storia e protagonisti
  • 20 giugno: Saverio Ricci, Caravaggio e la cultura filosofica a Napoli nel primo Seicento
  • 27 giugno: Riccardo Lattuada, Il giovane Massimo Stanzione tra caravaggismo e nuovi linguaggi figurativi

Seguirà dalle 19.30 un’apertura straordinaria del Museo e Real Bosco di Capodimonte con ingresso agevolato al museo (biglietto 1€) e alla mostra Caravaggio Napoli (biglietto 8€). Con il biglietto serale della mostra si potrà gustare a soli 3 euro il cocktail “Rosso Caravaggio”, preparato per l’occasione dal Capodimonte Cafè.

Chiusura biglietteria ore 21.30

Maltrattamenti e violenza a scuola: arrestati 4 insegnanti

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maltrattamenti e violenza a scuola
maltrattamenti e violenza a scuola

Ancora episodi di maltrattamenti e violenza sessuale a danni di minori nelle mura scolastiche. Questa volta i fatti si registrano in una scuola statale dell’Infanzia nell’Avellinese.

Quattro insegnanti, di un’età compresa tra i 46 e i 66 anni e residenti nelle province di Avellino e Salerno, sono stati arrestati a seguito di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Avellino su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I quattro sono gravemente indiziati di ripetuti maltrattamenti nei confronti dei loro alunni e, per uno di essi, anche del reato di violenza sessuale. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa prevista alle 13 al Comando provinciale dei carabinieri di Avellino.

La legge sulle telecamere nelle scuole

Nel frattempo, a contrastare il fenomeno, pare vicina la legge sulla installazione delle telecamere negli asili nido e nelle scuole di infanzia. L’iter per la sua approvazione dovrebbe terminare a giugno.

Ha più volte discusso dell’argomento Mattero Salvini. Il Ministro dell’Interno ha inoltre aperto alla possibilità di estendere il progetto anche agli altri gradi di scuola. “Stiamo riflettendo sulla possibilità – ha dichiarato – di consentire l’installazione delle telecamere anche nelle scuole di grado superiore per tutelare i professori dagli adolescenti un po’ particolari e dai loro genitori. C’è arrivata qualche richiesta in questo senso dagli stessi professori”.

“I cinesi che non muoiono mai”: gli affari funebri della camorra

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cinesi morti a napoli

Una dichiarazione del pentito Alfonso Mazzarella svela “gli affari funebri” della camorra sulle salme dei cinesi che muoiono a Napoli

L’indagine

“Il container dondolava mentre la gru lo spostava sulla nave. Come se stesse galleggiando nell’aria, lo sprider, il meccanismo che aggancia il container alla gru, non riusciva a dominare il movimento. I portelloni mal chiusi si aprirono di scatto e iniziarono a piovere decine di corpi. Sembravano manichini. Ma a terra le teste si spaccavano come fossero crani veri. Ed erano crani. Uscivano dal container uomini e donne. Anche qualche ragazzo. Morti. Congelati, tutti raccolti, l’uno sull’altro. In fila, stipati come aringhe in scatola. Erano i cinesi che non muoiono mai. Gli eterni che si passano i documenti l’uno con l’altro. Ecco dove erano finiti. I corpi che le fantasie più spinte immaginavano cucinati nei ristoranti, sotterrati negli orti d’intorno alle fabbriche, gettati nella bocca del Vesuvio. Erano lì. Ne cadevano a decine dal container, con il nome appuntato su un cartellino annodato a un laccetto intorno al collo. Avevano tutti messo da parte i soldi per farsi seppellire nelle loro città in Cina. Si facevano trattenere una percentuale dal salario, in cambio avevano garantito un viaggio di ritorno, una volta morti. Uno spazio in un container e un buco in qualche pezzo di terra cinese”.

Inizia così il libro di Roberto Saviano, Gomorra. Un libro che ha restituito allo scrittore napoletano tante lodi quanto accuse. Un’indagine giornalistica, un romanzo storico: dov’è la verità? Dove il romanzato?

Le dichiarazioni del pentito Alfonso Mazzarella sui cinesi che muoiono a Napoli

Nessuno aveva osato confermare o smentire ciò che Saviano aveva descritto nel 2006. Fino a ieri, quando il Mattino ha pubblicato la dichiarazione del pentito Alfonso Mazzarella, che aggiunge ulteriori particolari agghiaccianti sui cinesi che muoiono a Napoli: mille euro per ogni cinese morto. Questa sarebbe la somma imposta dalla camorra alle famiglie che intendono far tornare la salma del proprio caro a casa.

Da quanto Mazzarella ha raccontato agli inquirenti, tutto è nato da un incontro, avvenuto nel 2002 in un ristorante del Borgo Marinaro. Vi avrebbero partecipato, oltre ai Mazzarella, esponenti dei clan Contini (insieme a quelli facenti parte dell’Alleanza di Secondigliano), del clan Calone di Posillipo e del clan Misso della Sanità. Ad aver organizzato l’incontro e dato il via all’attività sarebbe stato un certo “Dogana”, il cui vero profilo è ancora sconosciuto. Le dichiarazioni del pentito Mazzarella costituirebbero un importante tassello da aggiungere all’inchiesta che i Pm Valerio Sico e Ida Frongiello stanno conducendo per svelare una rete di affari illeciti legati ad alcuni appalti relativi al porto di Napoli e che potrebbero portare presto a nuovi risvolti.

Ma al di là di ciò che potrebbe essere ancora rivelato, resta il fatto che si aprono gli occhi, ancora una volta, su una realtà che sa andare ben oltre la fantasia. Un’antica tradizione cinese vuole che durante un rito funebre sulla porta di casa del defunto si incollino dei pezzetti di carta bianca. Le porte dei vicini, invece, sono tappezzate di fogli rossi, ad indicare la felicità di una vita che non si spezza, che continua nell’oltretomba. A tinte assai più fosche, Roberto Saviano aveva parlato dei “cinesi che non muoiono mai”, di coloro a cui la morte non è concessa, e se è concessa è solo perché vale mille euro. Mille euro, per potersi appropriare della morte, laddove appropriarsi della vita non sia bastato.

Non solo Napoli Teatro Festival: le 8 mostre in programma

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Napoli teatro-Festival
Napoli teatro-Festival

Parte questa settimana la dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, la terza diretta da Ruggero Cappuccio e  – come d’abitudine – la rassegna non si limiterà ai teatri ma offrirà alla città diverse mostre d’arte. Sono in totale otto le esposizioni che saranno presentate al pubblico in occasione della  NTFI, realizzata con il sostegno della Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival.

Mario Francese, 40 anni dopo: una vita in cronaca

 

Mostra Mario Francese Napoli Teatro Festival
Mostra Mario Francese Napoli Teatro Festival

Si comincia l’8 giugno, a Palazzo Fondi, con la mostra “Mario Francese, 40 anni dopo: una vita in cronaca”.

In un’epoca in cui la professione è seriamente messa in crisi, la mostra ricorda il giornalista Mario Francese, assassinato il 26 gennaio 1979 sotto la sua abitazione, al rientro da una giornata passata al “Giornale di Sicilia”. Francese fu il primo a scrivere di una commissione di Cosa Nostra e di una frattura tra i viddani di Corleone e la mafia tradizionale. Fu l’unico a intervistare Ninetta Bagarella, moglie di Totò Riina e sorella del killer che lo ucciderà. Fu il primo a parlare del caso di Peppino Impastato come di un omicidio e a scrivere degli appalti e subappalti in mano a Cosa Nostra. In esposizione saranno gli scatti lo ritraggono mentre intervista, raccoglie indizi e testimonianze, tra le strade, i vicoli e le botteghe del centro storico di Palermo, i corridoi del Palazzo di Giustizia, le campagne della provincia del capoluogo siciliano, oltre che stralci dei suoi articoli sulle pagine del “Giornale di Sicilia” accompagnate da didascalie esplicative.

Il Meno fortas” di Eimuntas Nekrosius

“Il Meno fortas” di Eimuntas Nekrosius
“Il Meno fortas” di Eimuntas Nekrosius

Sempre sabato 8 giugno e sempre nelle sale di Palazzo Fondi, ci sarà inoltre l’Opening della mostra dedicata a Eimuntas Nekrosiusal, grande regista lituano recentemente scomparso.

Il Meno fortas, situato nei locali di un’ex stamperia nel centro storico di Vilnius, è il luogo in cui il grande regista lituano ha creato la maggior parte dei suoi spettacoli negli ultimi due decenni. «Per Nekrosius, il Meno fortas non era solo un luogo in cui tornare costantemente – spiegano i curatori dell’esposizione Marius Nekrosius e Nadežda Gultiajeva –, ma costituiva anche il suo manifesto creativo.

La mostra sarà preceduta, il 7 giugno ore 20.30, dalla proiezione del documentario EIMUNTAS NEKROSIUS: PUSHING THE HORIZON FURTHERpresso il Teatro Politeama. Il lungometraggio è il ritratto della personalità umana del leggendario regista lituano ed è basato sulle prove dello spettacolo “Boris Godunov” da Alexander Pushkin, performance diretta da Nekrosius nel 2015 al Lithuanian National Drama Theatre, presentata come se si trattasse di un’intervista con l’artista nel suo ruolo di direttore artistico del Teatro Olimpico di Vicenza (Italia, 2013). L’evento è gratuito fino a esaurimento posti.

D’ans un jardin je suis rentréè

Sempre a Palazzo Fondi, ci sarà poi l’installazione interattiva “D’ans un jardin je suis rentréè”, della scenografa Bissane Al Charif (Palestina-Siria) insieme all’attrice e regista libanese Chrystèle Khodr (fino al 22 giugno – evento programmato in collaborazione con La Francia in Scena).

“Lacci gassosi, ordito del cielo”

“Lacci gassosi, ordito del cielo”, la cui inaugurazione sarà sempre l’8 giugno alle ore 17.00,  è il titolo della mostra a cura di Giuseppe Cerrone (fino al 14 luglio).

L’antologia poetica muove da alcuni momenti-chiave del teatro e del cinema del Novecento per stimolare una profonda riflessione sul simbolo, l’allegoria, la memoria, la percezione, l’utopia, l’invisibile. Sulla base dei suoi versi, Giuseppe Cerrone – curatore dell’esposizione – immagina una camera sonoro-visuale che funga da mappa-orientamento per gli spettatori, coinvolti in un’autentica immersione nel Secolo Breve.
Numi tutelari di questo museo vivente saranno Robert Bresson, Jean Genèt, Carmelo Bene, Leo De Berardinis, Heiner Müller, Walter Benjamin, John Osborne, Werner Herzog. Spiega Cerrone: «Un attore-performer con licenza di smarrire e di smarrirsi, traghetterà il pubblico in uno scenario a spirale che ricorda un dedalo senza tempo. Insomma, si va per paesaggi, quelli del cuore»..

Dietro le quinte – Federico Fellini

Mostra Fellini Napoli Teatro Festival
Mostra Fellini Napoli Teatro Festival

Inaugurata il 5 aprile e in esposizione fino al 12 luglio al Blu di Prussia è invece la mostra “Dietro le quinte – Federico Fellini”.

La mostra curata da Valentina Rippa rende omaggio al grande regista riminese in occasione dei 25 anni dalla scomparsa. In esposizione, una selezione di circa 50 scatti inediti di Patrizia Mannajuolo, che ampliano il corpus di immagini proposto in anteprima a Matera nel settembre 2018.
La fotografa napoletana, formatasi tra Roma e Parigi, attraverso le sue istantanee — lontane dall’ufficialità delle foto di scena — mette in luce un Fellini autentico, capace di grande empatia, intransigente e tenero, visionario e geniale come i suoi film.
In mostra foto, prevalentemente in bianco e nero, provenienti dall’archivio personale della Mannajuolo: sono ricordi di una vita, personaggi, attori e amici che restituiscono un periodo ricco di passioni e sogni come in un nostalgico amarcord. Immagini giocose e rilassate ritraggono il regista nelle sue pose più caratteristiche, avvolto nel lungo cappotto di cammello e nel suo sciarpone, indispensabili per proteggerlo dall’umido di Cinecittà: dietro la cinepresa con in mano il grande megafono per far sentire più forte la sua voce e urlare al mondo: «E voilà, il cinema è come un circo, voglio il rullo di tamburi!».

Art Kane.Visionary

Il 12 giugno presso Made in Cloister sarà inaugurata (ore 18,00) “Art Kane.Visionary” a cura di Jonathan Kane e Guido Harari. La mostra è una retrospettiva completa dedicata al maestro della fotografia Art Kane, a 20 anni dalla sua morte. 100 fotografie, alcune molto famose e altre inedite, che raccontano l’immaginario visivo della seconda metà del XX secolo. L’esposizione si compone di diverse sezioni: una principale che raccoglie le foto di Kane delle principali icone della musica degli anni ’60; un’altra che racconta l’impegno sociale del fotografo (la lotta per i diritti civili degli Afro-Americani e degli Indiani d’America, il fondamentalismo religioso, il Vietnam, l’incubo nucleare di Hiroshima, il manifestarsi dei primi problemi ambientali); e ancora, quella che coglie i cambiamenti della società americana e la moda.

Adda passà a nuttata – Negli Incurabili la vera storia degli antibiotici

Al Museo delle Arti Sanitarie, il 15 giugno aprirà la mostra “Adda passà a nuttata – Negli Incurabili la vera storia degli antibiotici” (ore 17), un percorso espositivo curato da Carmen Caccioppoli e dedicato alle ricerche sperimentali sugli antibiotici compiute da Vincenzo Tiberio, e il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza per il restauro del Complesso degli Incurabili (fino al 14 luglio). Il titolo rimanda a Napoli Milionaria di De Filippo e alla difficoltà del protagonista di reperire al mercato nero l’unico farmaco in grado di salvare la vita della figlia, introducendo così una storia della cultura medica napoletana sconosciuta ai più.

Raffaello Eroico Quel che è stato, è, sarà

Dal 25 giugno al 14 luglio a Palazzo Fondi, visitabile la mostra “Raffaello Eroico Quel che è stato, è, sarà”, a cura di Maria Savarese, una selezione di opere create fra il 2011 ed il 2019 dall’artista napoletano (inaugurazione ore 17.30). «Il contemporaneo è l’intempestivo», sosteneva Roland Barthes in uno dei suoi corsi al College de France, mentre per il filosofo Giorgio Agamben il contemporaneo è «una singolare relazione col proprio tempo, che aderisce a esso e, insieme, ne prende le distanze», è un’abilità particolare, che equivale a neutralizzare le luci che provengono dall’epoca per scoprire la sua tenebra, il suo buio speciale». Su queste tracce filosofiche si muove la mostra: una selezione di opere pittoriche di Raffaello Eroico create fra il 2011 e il 2019. Un allestimento che ben rappresenta la tensione esplorativa ed intellettuale nel suo lavoro.

Giugno a Napoli: De Magistris annuncia l’agenda della città

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Con un post su Facebook il sindaco di Napoli Luigi de Magistris annuncia il programma che aspetta la sua Napoli nel mese di giugno.

Uno degli appuntamenti più attesi è sicuramente quello dell’abbattimento della prima delle due “Vele” che avverrà entro la primavera. Per il sindaco la demolizione di uno dei simboli più umiliante di Napoli rappresenta una <<vittoria della dignità contro il degrado faranno il giro del mondo>>. Dopo il crollo della Vela Verde seguirà quello di un secondo edificio, mentre il terzo è destinato ad un ambizioso progetto di riqualificazione.

A seguire, entro fine mese un altro appuntamento che la città attente è il completamento di Piazza Garibaldi che sarà – finalmente – libera dai cantieri. Per de Magistris la piazza <<diverrà la più grande agorà pubblica e popolare d’Italia>>, un altro simbolo della vittoria della bellezza sul degrado. <<Questa è la sfida più bella in un luogo dove la bellezza e la coesione prenderanno il posto della propaganda dell’odio>> conclude, poi.

De Magistris ricorda, inoltre, la visita di Papa Francesco il 21 giugno.
<<L’estate a Napoli non può cominciare nel modo migliore, con la visita del Papa che, con le sue parole, indica sempre ponti di umanità per una fratellanza universale>> ha commentato il sindaco.

Il 29 giugno sarà il turno del corteo a mare, un incontro di centinaia di barche per discutere dei temi più caldi del momento: immigrazione ed inquinamento. La discussione avverrà <<sui temi del mare come vita e non morte, del mare come luogo di accoglienza e non di separazione, del mare che va difeso e non violentato>>.

Una volta archiviato il mese di giugno, sarà la volta dell’inaugurazione delle Universiadi, i giochi sportivi che invaderanno la città dal 3 al 14 luglio.
<<Napoli sarà capitale mondiale dello sport, dei giovani, della cultura, della pace. […] 128 Nazioni si mescoleranno nella Città che sprigiona energia e voglia di vivere>>.

De Magistris si congeda poi con un messaggio di concreta speranza: <<Lavoriamo senza sosta perché Napoli sia sempre più efficiente e bella, con l’aiuto necessario di chi ama e difende la città>>

Un’agenda pienissima per una città che cerca e rincorre il suo riscatto e che è determinata a dare di sé un’immagine diversa.

“Canova e l’antico” al MANN: la bellezza senza tempo in mostra a Napoli

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“Canova e l’antico”: l’esposizione temporanea al MANN dedicata al maestro neoclassicista. Quando la bellezza autentica, l’armonia e l’incommensurabilità si incontrano a Napoli.

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli vince ancora e lo fa questa volta con la mostra temporanea su Canova, intitolata appunto “Canova e l’antico”. Esposizione attiva dal 28 marzo di quest’anno, sarà visitabile fino al 30 giugno; è stata protagonista del boom turistico che ha invaso la città partenopea in questo periodo. Una grande mostra evento su Antonio Canova che porta a Napoli ben sei prestiti eccezionali dal Museo di San Pietroburgo, dove sono conservati il maggior numero dei capolavori in marmo del maestro.

L’evento, reso possibile grazie a una serie di collaborazioni avviate nel 2017 con il Museo Statale Ermitage, metterà in relazione, per la prima volta, l’arte sublime dello scultore con l’arte antica e con i modelli che lo seppero ispirare. Il percorso espositivo è stato curato da Giuseppe Pavanello, affiancato da autorevoli studiosi e dalla direzione dei due musei promotori  e accompagnerà i visitatori tra marmi e gessi di Canova, bozzetti, disegni e tempere del grande artista, in prestito da musei internazionali, posti accanto a capolavori delle raccolte del Museo Archeologico di Napoli.

Basti ricordare l’immensa statua canoviana dedicata a Ferdinando di Borbone, posta come punta di fuga del salone principale per catturare l’attenzione degli spettatori, simbolo di immensità alla stregua del patrimonio culturale che vanta il Museo e l’intera città di Napoli. Incantano poi, la statua di Ebe, della Maddalena e quella della Pace ma ancora di più, catturano le splendide “Tre Grazie”, simbolo assoluto di perfezione, armonia e bellezza: esemplari unici dell’arte mondiale.

Il MANN si mostra sempre più aperto alla collaborazione con altri complessi archeologici e può essere considerato uno dei più importanti musei, non solo a livello nazionale. Vanta la presenza di reperti senza paragone, con sale dalla grandezza e bellezza uniche e l’attuale gestione sembra essere all’altezza: molto particolare anche il fatto che si dà tanto spazio all’innovazione. La parte dedicata ai resti pompeiani sarà accompagnata, infatti, fino al 31 agosto dallo street artist Blub presente con la mostra “L’arte sa nuotare” e poi c’è sempre l’area dedicata all’arte contemporanea, soprattutto al mondo dei fumetti, preposta alla celebrazione di grandi artisti: questa è la volta di Hugo Pratt e del suo Corto Maltese. Un’iniziativa davvero stimolante per tutte le età.

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